PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 17/18
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1 PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 17/18 1. TITOLO DEI PROGETTI: PROGETTI ALL UNIVERSITÀ ROMA TRE 2. DATI DELL ISTITUTO CHE PRESENTA IL PROGETTO: Istituto: GESU -MARIA Codice Mecc.: RMPC05500E RMPS Indirizzo: VIA FLAMINIA, ROMA Tel.: FAX fax e- mail: certificata: Dirigente Scolastico: ROCCO DE MARIA 3. IMPRESE/ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA, PARTNER PUBBLICI, PRIVATI E TERZO SETTORE Denominazione Università degli studi di Roma Tre rappresentato dal Delegato del Rettore per i rapporti con gli enti territoriali, gli istituti scolastici ed il mondo del lavoro, prof. MANFREDI MERLUZZI, nato a Roma l 8/11/1966 Tutor esterno: prof.ssa Gulia Caneva Tel Indirizzo Roma, Via Ostiense 159 cap Codice fiscale giulia.caneva@uniroma3.it 4. ABSTRACT DEL PROGETTO a) Contesto di partenza L Istituto Gesù-Maria è una scuola paritaria, articolata in scuola dell infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di primo grado, liceo classico e liceo scientifico; è perfettamente inserito e conosciuto sul territorio. Su tale territorio operano professionisti principalmente nell ambito giuridico, economico e sanitario. b) Obiettivi e finalità in coerenza con i bisogni formativi del territorio Nell ambito dei percorsi di Alternanza Scuola Lavoro (ASL), l Istituto sceglie di aderire ad alcuni progetti promossi dall Università Roma Tre, tenendo presente le attitudini dei singoli alunni. Tali attitudini trovano, nella totalità dei casi, naturali esiti nella scelta di percorsi accademici che abbracciano ambiti scientifici e ambiti umanistico- giuridici. Il percorso in alternanza permette agli studenti il miglioramento della qualità dell istruzione, con un focus su: motivazione, rimotivazione, orientamento universitario, compiutezza del proprio percorso di formazione. c) Risultati attesi e impatto I vari progetti si propongono di: potenziare le competenze trasversali, le soft skills ; far acquisire agli studenti conoscenze e competenze proprie del particolare ambito
2 scelto, spendibili in un futuro contesto lavorativo; favorire il lavoro di gruppo; fornire agli studenti un valido supporto all orientamento L impatto generale è principalmente sulla scuola che rinuncia all autoreferenzialità e che progetta un attività didattica basata sulla ricerca-azione. 5. STRUTTURA ORGANIZZATIVA, ORGANI E RISORSE UMANE COINVOLTI a) STUDENTI Classi V Classico Totale numero studenti N.3 3 b) COMPOSIZIONE DEL CS/DIPARTIMENTO COINVOLTO Cognome e Nome Funzioni Materia insegnamento (per i docenti) De Maria Rocco Dirigente scolastico Ruggeri Maria Tutor interno Scienze Angelini Francesco Tutor interno Storia dell Arte Commissione Orientamento Liceo Consiglio di classe Tutor esterni: Cognome e nome E mail Struttura Progetto tutor esterno: prof.ssa Teresa Numerico Tutor esterno: Prof.ssa Barbara De Angelis Referente: Prof.ssa Federica Buscatti teresa.numerico@uniroma3.it barbara.deangelis@uniroma3.it federica.buscatti@uniroma3.it Dipartimento di Filosofia, Comunicazione e Spettacolo Dipartimento di Scienze della Formazione Information Literacy: fruizione e produzione di informazione digitale) Storytelling e competenze socioaffettive: dalla pratica metacognitiva alla realizzazione di contesti inclusivi e orientativi in modalità blended c) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERÀ IL CONSIGLIO DI CLASSE Presentazione ai docenti del percorso e individuazione del tutor scolastico; Definizione degli obiettivi e delle attività del percorso; Presentazione alle famiglie del progetto Alternanza scuola lavoro e i relativi adempimenti; Programmazione dei tempi, delle modalità e dei criteri di valutazione in condivisione con l Associazione; predisposizione schede di autovalutazione, rendicontazione finale, attestati degli alunni. I C.d.C programmeranno le fasi della formazione e le attività che svolgeranno i singoli allievi, scandendone i tempi di attuazione.
3 d) COMPITI, INIZIATIVE/ATTIVITÀ CHE SVOLGERANNO I TUTOR INTERNI ED ESTERNI IN RELAZIONE AL PROGETTO TUTOR INTERNO Il docente tutor interno svolge le seguenti funzioni: elabora, insieme al tutor esterno, il percorso formativo personalizzato sottoscritto dalle parti coinvolte (scuola, struttura ospitante, studente/soggetti esercenti la potestà genitoriale); assiste e guida lo studente nei percorsi di alternanza e ne verifica, in collaborazione con il tutor esterno, il corretto svolgimento; monitora le attività e affronta le eventuali criticità che dovessero emergere dalle stesse; valuta, comunica e valorizza gli obiettivi raggiunti e le competenze progressivamente sviluppate dallo studente; informa gli organi scolastici preposti (Dirigente Scolastico, Dipartimenti, Collegio dei docenti, Comitato Tecnico Scientifico/Comitato Scientifico) ed aggiorna il Consiglio di classe sullo svolgimento dei percorsi; assiste il Dirigente Scolastico nella redazione della scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate le convenzioni per le attività di alternanza, evidenziandone il potenziale formativo e le eventuali difficoltà incontrate nella collaborazione. TUTOR ESTERNO Il tutor formativo esterno svolge le seguenti funzioni: collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell esperienza di alternanza; favorisce l inserimento dello studente nel contesto operativo, lo affianca e lo assiste nel percorso; pianifica ed organizza le attività in base al progetto formativo, coordinandosi anche con altre figure professionali presenti nella struttura ospitante; coinvolge lo studente nel processo di valutazione dell esperienza; fornisce all istituzione scolastica gli elementi concordati per valutare le attività dello studente e l efficacia del processo formativo. Le due figure dei tutor condividono i seguenti compiti: predisposizione del percorso formativo personalizzato. controllo della frequenza e dell attuazione del percorso formativo personalizzato; raccordo tra le esperienze formative in aula e quella in contesto di simulazione; elaborazione di un report sull esperienza svolta e sulle acquisizioni di ciascun allievo, che concorre alla valutazione e alla certificazione delle competenze da parte del Consiglio di classe. 6. RUOLO DELLE STRUTTURE OSPITANTI NELLA FASE DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ PREVISTE DALLE CONVENZIONI Nei percorsi formativi in Alternanza scuola lavoro la disponibilità e gli interessi delle imprese occupano un posto centrale. L integrazione delle attività formative in associazione con le conoscenze prettamente scolastiche rappresenta un elemento dirimente per il raggiungimento degli obiettivi propri dell Alternanza. L Università coinvolta nell elaborazione e nella realizzazione dei progetti stata individuata in funzione delle tipologie e degli indirizzi di studio presenti nell Istituto. L Università è chiamata a svolgere un ruolo attivo in tutte le fasi che caratterizzano l Alternanza e che hanno inizio con una progettazione integrata che mira all individuazione delle specifiche competenze che gli studenti dovranno acquisire.
4 7. RISULTATI ATTESI DALL ESPERIENZA DI ALTERNANZA IN COERENZA CON I BISOGNI DEL CONTESTO potenziare le competenze trasversali, le soft skills ; far acquisire agli studenti conoscenze e competenze spendibili in un futuro contesto lavorativo; favorire il lavoro di gruppo; fornire agli studenti un valido supporto all orientamento. 8. ATTIVITA PREVISTE NEL PROGETTO 1. Information Literacy: fruizione e produzione di informazione digitale L attività si propone di introdurre ai ragazzi le conoscenze base di information literacy online. Si presenteranno i metodi principali di valutazione delle fonti, double-checking delle notizie e attenzione alle fake news online. Nella parte sperimentale del progetto si proporrà la stesura di testi critici all interno di content management system come Wordpress. Il lavoro quindi si svolgerà su due versanti: da un lato si approfondiranno le pratiche di valutazione e critica delle informazioni disponibili in rete, si analizzeranno le scelte grafiche dei siti più accreditati e affidabili in rete; dall altro si collaborerà con gli studenti per sperimentare forme di scrittura (articoli di giornale, inchieste, recensioni, comunicati stampa, istituzionali, presenza nei social network al fine di promuovere iniziative o eventi. Verrà organizzato un incontro in una sede come Rainews 24 per comprendere il funzionamento produttivo e l integrazione delle tecnologie usate nella realizzazione del ciclo delle notizie in un canale all news. 2. Storytelling e competenze socio-affettive: dalla pratica metacognitiva alla realizzazione di contesti inclusivi e orientativi in modalità blended Scopo principale della proposta è fornire opportunità e strumenti utili all esplorazione e alla conoscenza di sé e dell altro, per promuovere la qualità dei processi inclusivi e orientativi che si rivelano maggiormente efficaci in contesti attenti alla dimensione emozionale, socio-affettiva e metacognitiva. In particolare, attraverso la creazione di ambienti di apprendimento in modalità blended (in presenza e a distanza mediante l utilizzo della piattaforma e- learning del Dipartimento di Scienze della Formazione), gli studenti saranno guidati nella progettazione e nella realizzazione di un Project Work (PW) improntato alla scrittura condivisa (WIKI) attraverso la pratica dello Storytelling (giochi narrativi, percorsi di scrittura creativa, storie-stimolo, role playing). Verranno affrontati temi quali: la narrazione pedagogicamente orientata, l educazione socio-emotiva, lo sviluppo del pensiero creativo, l apprendimento come processo collaborativo e intenzionale. La creazione di questi contesti di apprendimento è rivolta a tutti i protagonisti del percorso educativo, con attività e modalità partecipative che ben si modellano sulle diverse abilità individuali, nel rispetto dei modi e dei tempi di ognuno. 9. DEFINIZIONE DEI TEMPI E DEI LUOGHI Periodo Information Literacy marzo/aprile 2018 Storytelling e competenze socio-affettive: marzo/maggio 2018 Lavoro operativo individuale assistito Ore in ambiente di lavoro DURATA TOTALE ORE INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO
5 Attività previste Informazioni orientative su prosecuzione studi e/o formazione. Modalità di svolgimento Conferenze con docenti universitari e con esperti del mondo del lavoro. 11. PERSONALIZZAZIONE DEI PERCORSI Attività previste Modalità di svolgimento Per ciascuno studente è predisposto un percorso formativo personalizzato, coerente con il profilo educativo, culturale e professionale dell indirizzo di studi. 12. UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE, STRUMENTAZIONI INFORMATICHE, NETWORKING Laboratori di informatica con collegamento internet; LIM MONITORAGGIO DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO Attori del monitoraggio Tempi Modalità Strumenti Dirigente scolastico Documentale Analisi della corrispondenza delle programmazioni con i profili in uscita. Analisi delle valutazioni Consiglio di classe e commissione orientamento Tutor interno Tutor esterno In presenza In presenza In presenza Unità didattiche Schede report Schede report 14. VALUTAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO E DEL PROGETTO La valutazione del percorso di alternanza di ogni studente, che sarà proposta in sede di scrutinio, sarà affidata ai docenti delle materie coinvolte dai singoli progetti. La valutazione del progetto sarà a carico del Dirigente Scolastico 15. MODALITÀ CONGIUNTE DI ACCERTAMENTO DELLE COMPETENZE Alla fine del percorso sarà predisposta dai soggetti coinvolti (scuola-struttura ospitante, tutor struttura ospitante, tutor scolastico, studenti, docenti discipline coinvolte, Consiglio di Classe) una scheda di accertamento delle competenze acquisite dagli alunni, sulla base dei risultati conseguiti nelle esperienze progettuali. Questionario di autovalutazione da parte degli studenti.
6 16. COMPETENZE COMUNICATIVE E PROFESSIONALI ATTESE NEL PERCORSO PROGETTUALE, CON SPECIFICO RIFERIMENTO ALL EQF In generale Livello IV Competenze Abilità Conoscenze Capacità di relazioni Capacità di problem solving Capacità di comunicazione Capacità di organizzare il proprio lavoro Capacità di gestione del tempo Capacità di adattamento a diversi ambienti Capacità di gestire lo stress Attitudini al lavoro di gruppo Spirito di iniziativa Capacità nelle flessibilità Capacità nella visione di insieme Una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie ad affrontare e risolvere problemi specifici in un campo di lavoro. Conoscenza pratica e teorica in contesti lavorativi Competenze attese Information Literacy Acquisizione di competenze specifiche nell ambito della valutazione delle fonti, double-checking delle notizie e dell attenzione alle fake news online. Storytelling e competenze socio-affettive: Sviluppo delle competenze socio-relazionali e delle abilità di comunicazione, con particolare riferimento, a livello metacognitivo, al public speaking e alle competenze digitali. Promozione delle capacità auto-orientative e dell azione riflessiva, per acquisire abilità di progettazione come strumenti efficaci nella scuola e nella professione. Pensare/agire il processo di orientamento come spazio ecologico di incontro tra individui in azione e come setting di ricerca cooperativa. 17. MODALITÀ DI CERTIFICAZIONE/ATTESTAZIONE DELLE COMPETENZE Agli alunni verrà consegnato un attestato relativo all esperienza svolta, con la certificazione delle competenze acquisite (formali, informali e non formali). 18. DIFFUSIONE/ COMUNICAZIONE/INFORMAZIONE DEI RISULTATI Analisi dei risultati nei Dipartimenti, Consigli di Classe e Collegi dei Docenti. Pubblicazione sul sito della scuola, in apposita area dedicata, delle finalità del progetto, degli obiettivi e dei risultati conseguiti in forma anonima.
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