ASSEMBLEA GENERALE. in cerca di perle preziose insegnando ai bambini l arte del vivere bene. Scuola dell Infanzia C. Bettin
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1 Scuola dell Infanzia C. Bettin ASSEMBLEA GENERALE Anno scolastico 2015/2016 Giovedì 15 ottobre 2015 in cerca di perle preziose insegnando ai bambini l arte del vivere bene FOR. PRO.GEST. SNC DI CORTELAZZO LARA & C.
2 SCUOLA DELL INFANZIA Definizione di Scuola dell infanzia: La scuola dell Infanzia, statale e paritaria, si rivolge a tutte le bambine i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell Infanzia e dell adolescenza e nei documenti dell Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell identità, dell autonomia, della competenza e li avvia alla cittadinanza Dalle «Indicazioni Nazionali per il curricolo per la scuola dell infanzia e per il primo ciclo d Istruzione»
3 ORIENTAMENTI PASTORALI La Chiesa di Padova, in questo nuovo anno pastorale, si lascerà guidare insieme al suo nuovo pastore il vescovo Claudio dall espressione del Vangelo di Matteo In cerca di perle preziose. ogni bambino porta in sé pietre preziose, spesso nascoste che vanno cercate, scoperte, coltivate e custodite.
4 Papa Francesco La scuola è un luogo d'incontro, non un parcheggio. Un luogo fondamentale nell'età della crescita, come complemento alla famiglia. E proprio per questo le due realtà, scuola e famiglia, devono collaborare nel rispetto reciproco e non essere mai contrapposte.
5 Comunicazioni scuola - famiglia Circolari scritte Bacheca Sito Assemblee generali e di classe Comitato di gestione FOR. PRO.GEST. SNC DI CORTELAZZO LARA & C.
6 POSTA ELETTRONICA SITO
7 SITO
8 LA SEGRETERIA È possibile pagare la retta mensile: in segreteria con POS o contante entro il 10 di ogni mese il lunedì e martedì e venerdì dalle ore 8.30 alle ore 10.30, tramite bonifico bancario entro il 10 di ogni mese. La direttrice riceve su appuntamento: Martedì dalle 8,30 alle 10,30
9 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo sono un testo di riferimento unico per tutte le scuole autonome che sostituisce quelli che, un tempo, si chiamavano programmi ministeriali. Il testo entra in vigore con il decreto ministeriale n. 254 del 16 Novembre 2012 (G.U. n. 30 del 5 Febbraio 2013) e sostituisce sia le Indicazioni nazionali del 2004 che le Indicazioni per il curricolo del 2007.
10 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO I Contenuti chiave: Dialogo tra discipline: insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza in prospettiva complessa; Essenzialità: ricerca dei nuclei fondamentali delle discipline; Priorità: maggiore attenzione per una solida acquisizione delle conoscenze e competenze di base, fondamentali per lo sviluppo successivo del sapere e per l esercizio della cittadinanza; Traguardi: sistema di verifiche periodiche e sistematiche degli apprendimenti. Attenzione per le diversità individuali e valorizzazione dei momenti di passaggio.
11 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO La scuola progetta il proprio curricolo sulla base delle Indicazioni: -La scuola deve mettere in relazione la complessità dei nuovi modi di apprendere con un opera di guida attenta al metodo; -La scuola deve curare e consolidare le competenze e i saperi di base irrinunciabili; -La scuola deve formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale per affrontare incertezza scenari presenti e futuri; -La scuola deve riconoscere e valorizzare le diverse situazioni individuali presenti nella classe e saper accettare la sfida che la diversità pone
12 I DOCUMENTI 1. Carta dei Servizi 2. Progetto Educativo d Istituto PEI 3. Regolamento Interno 4. Regolamento Pediatrico 5. Ristorazione scolastica 6. Piano dell Offerta Formativa POF A.S. 2015/2016
13 LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi della Scuola Infanzia «C. Bettin» di Vigodarzere definisce e rende noto alle famiglie, ai bambini e alla comunità cosa devono attendersi rivolgendosi ad una scuola dell'infanzia parrocchiale, cattolica e paritaria, in termini di proposta educativa, di percorso scolastico, di regole di funzionamento, di livelli educativoformativi, di condizioni ambientali.
14 IL PROGETTO EDUCATIVO D ISTITUTO - PEI Nel PEI sono esplicitati i seguenti contenuti: I Riferimenti pedagogici cui la scuola fa riferimento L idea di scuola che si vuole promuovere L idea di famiglia L idea di bambino Il ruolo dell insegnante
15 IL REGOLAMENTO della SCUOLA DELL INFANZIA Il regolamento della scuola è la carta legislativa scolastica che stabilisce le modalità organizzative e gestionali della scuola. Finalità: - stabilire delle regole per il funzionamento generale; - regolamentare i comportamenti individuali e collettivi; - contribuire attraverso l osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile al conseguimento delle finalità educative e formative proprie della realtà scolastica ed educativa.
16 1L REGOLAMENTO PEDIATRICO Lo scopo del regolamento pediatrico per la scuola dell infanzia è quello di fornire indicazioni omogenee per la tutela del singolo e della collettività, obiettivo che può essere perseguito solo attraverso la collaborazione e la partecipazione del personale della scuola, del personale sanitario e dei genitori. Manuale per la prevenzione delle malattie infettive nelle comunità infantili e scolastiche Regione Veneto
17 LA RISTORAZIONE SCOLASTICA È il documento che contiene e norma: la somministrazioni dei pasti; menu dell anno scolastico con segnalazione degli allergeni; servizi speciali (allergici, intolleranti, alimenti non inseriti); servizio feste Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica (G.U. 134 dell 11/06/2010);
18 Cosa facciamo per i Vostri bambini quest anno?
19 PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA POF 2015/2016 Il Piano dell Offerta Formativa è un documento fondamentale con il quale si esprimono, alle famiglie e alla comunità locale, le scelte educative, della gestione ed organizzative della nostra SCUOLA DELL INFANZIA. è un documento flessibile ed aperto, ANNUALE elaborato ed aggiornato dal Collegio delle Insegnanti in base alle Indicazioni Nazionali per il Curricolo. è un importante strumento per i docenti, ma rappresenta anche e soprattutto un prezioso mezzo di comunicazione con le famiglie. si può definire, quindi, una vera e propria carta d identità con cui la scuola dell infanzia si definisce ed esprime la propria azione pedagogica e didattica.
20 I PROGETTI RICHIESTI Progetto Accoglienza Stagioni Libriamo Feste Continuità Arte Cittadinanza Linguistico Logico-matematico Periodo Settembre/ottobre Tutto l anno Ottobre/maggio Tutto l anno Aprile/maggio Tutto l anno Tutto l anno Tutto l anno Tutto l anno
21 ATTIVITA DIDATTICA Progetto Giochiamo con i sensi - 5 anni - Planetario GLOBE - 5 anni - Toccare e contare per imparare la matematica Il Mozart dello Zecchino d oro L albero dei Libri Sotto le Stelle Scoprimondo Hed e Drin alla scoperta dei pidocchi Periodo Attivamente Attivamente Attivamente Attivamente Attivamente Attivamente Attivamente Scuola Attiva
22 ATTIVITA TRASVERSALI Sono progetti di ampliamento dell attività didattico educativa, promossi al fine di sviluppare competenze specifiche nella lingua inglese, nella motoria, nella musica 9 GRUPPI SUDDIVISI SECONDO LE FASCE DI ETA
23 ATTIVITA TRASVERSALI A.S. 2015/16 Attività Insegnante Periodo Ed. Musicale Ed. Motoria Ed. Lingua Inglese Lisa Ed. Religione Sr Josephine e Sr Alma Ilaria e Manuel Insegnanti Don Elia Da ottobre a maggio
24 INCLUSIONE La scuola dell infanzia si propone come luogo di inclusione nella quale vengono riconosciute specificità e differenze di ogni bambino accolto. A scuola sono presenti: bambini con difficoltà d apprendimento bambini in situazioni di disagio socio-economico-culturale bambini con disturbi specifici dell apprendimento bambini portatori di disabilità Sono Bambini con Bisogni Educativi Speciali D.M. del 27 dicembre 2012
25 PROFESSIONALITA DIRETTIVE L'ente gestore: la Parrocchia nel suo rappresentante legale Don Luigi Bonetto è responsabile della gestione della Scuola dell infanzia. La Direttrice didattica: i suoi compiti sono di coordinamento, organizzazione, partecipazione e di carattere amministrativo, e vengono adempiuti in sintonia di intenti e di collaborazione con il Comitato di Gestione, il personale e le famiglie. Segue l'andamento del servizio di Scuola Infanzia in dialogo con le insegnanti e le famiglie, in un ottica di personalizzazione e integrazione dei diversi ruoli
26 ORGANI COLLEGIALI Il Comitato di gestione, strumento di analisi dei problemi della scuola e di ricerca di soluzioni adeguate. E composto da: il parroco rappresentante legale della scuola in qualità di presidente, il vice-presidente in qualità di mandatario; un rappresentante del consiglio per la gestione economica della parrocchia; due componenti scelti dal parroco; due genitori dei bambini che frequentano la scuola scelti dal parroco e dalla direttrice; la direttrice didattico-educativa; una insegnante della scuola, a turno, (consigliabile a rotazione annuale). Il Collegio delle Insegnanti
27 FORMAZIONE GENITORI Organizzata dal Vicariato di Vigodarzere 27 ottobre 2015 ore a Reschigliano 10 novembre 2015 ore a Reschigliano 24 novembre 2015 ore a Terraglione 1 dicembre 2015 ore a Terraglione E possibile richiedere il servizio di baby sitting, prenotandosi nei fogli appesi all esterno delle classi FOR. PRO.GEST. SNC DI CORTELAZZO LARA & C.
28 ORGANI COLLEGIALI L'Assemblea generale della scuola infanzia, composta da genitori, insegnanti, direttrice didattico-educativa e presidente, ha compiti di informazione, verifica e/o riformulazione della programmazione in seguito ad iniziative e problemi di ordine generale. L Assemblea di classe scuola infanzia, composta dai genitori e dall insegnante ha il compito di eleggere i propri rappresentanti dei genitori e di discutere di iniziative e proposte nell ambito della classe.
29 IL RAPPRESENTANTE E una persona che lavora: Per il bene della scuola Con la scuola Ha specifici diritti e doveri.
30 DOVERI DEL RAPPRESENTANTE fare da tramite tra i genitori che rappresenta e il Comitato di Gestione; tenersi aggiornato riguardo la vita della scuola; presenziare alle riunioni del Consiglio in cui è eletto informare i genitori che rappresenta sulle iniziative che li riguardano e sulla vita della scuola Infanzia; farsi portavoce delle istanze presentate dai genitori; promuovere iniziative volte a coinvolgere nella vita scolastica le famiglie che rappresenta; conoscere i documenti del Scuola dell infanzia; conoscere i compiti e le funzioni dei vari Organi Collegiali della scuola dell infanzia.
31 DIRITTI DEL RAPPRESENTANTE farsi portavoce di problemi, iniziative, proposte, necessità della propria classe; informare i genitori, previa richiesta di autorizzazione alla direttrice, mediante diffusione di relazioni, note, avvisi o altre modalità, circa gli sviluppi d'iniziative avviate o proposte; ricevere le convocazioni alle riunioni con almeno 5 giorni di anticipo; convocare l'assemblea della classe che rappresenta qualora i genitori la richiedano o egli lo ritenga opportuno (deve avvenire previa richiesta indirizzata alla Coordinatrice Didattica, in cui sia specificato l'ordine del giorno); avere a disposizione il locale necessario alle Assemblee di Classe, purché in orari compatibili con l'organizzazione;
32 IL RAPPRESENTANTE NON Non è tenuto a: farsi promotore di collette; gestire un fondo cassa della classe; comprare materiale necessario alla classe. Non ha il diritto di: occuparsi di casi singoli; trattare argomenti di esclusiva competenza degli altri Organi Collegiali della scuola (per esempio quelli inerenti la didattica ed il metodo di insegnamento). Tratto da Guida pratica del rappresentante dei genitori a cura dell'associazione Genitori e Scuola
33 ELEZIONE PROPOSTE DI RAPPRESENTANTE IN COMITATO DI GESTIONE ELEZIONE 2 RAPPRESENTANTI COMITATO MENSA FOR. PRO.GEST. SNC DI CORTELAZZO LARA & C.
34 GRAZIE PER L ATTENZIONE Buon Anno Scolastico A Tutti Se ciascuno di noi, ognuno con il proprio ruolo educativo, contribuirà a far crescere il bambino insegnando l arte del vivere bene avremo un futuro ricco di giovani prima e adulti poi, capaci di essere dei veri artisti della vita e testimoni di un umanità nuova FOR. PRO.GEST. SNC DI CORTELAZZO LARA & C.
1. IDENTITA DELL ISTITUTO
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