Casa Vuoi? Report progettualità anno 2016 report strumento Prevenzione ed emergenza prevenzione emergenza La presa in carico presa in carico

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1 Casa Vuoi? Report progettualità anno 2016 a cura del gruppo di progetto: Giusi Geraci (a.s. referente Comune di Crema), Miriel Campi (Caritas), Stefania Silva (Tartavela), Brigida Bolzoni (Confappi), Alberto Fusar Poli (Acli) Questo report vuole essere l occasione per impostare uno strumento che il gruppo di lavoro adotti nel proseguo della progettualità per garantire un monitoraggio in itinere delle situazioni e una verifica annuale della progettualità: infatti ad oggi nella progettualità non è presente uno strumento in grado di tenere traccia, monitorare e rendicontare le situazioni presentate e gli interventi messi in campo. Prevenzione ed emergenza Nonostante la progettualità intenda lavorare più in un ottica di prevenzione, il gruppo si è trovato tuttavia a dover intervenire sempre più frequentemente in situazioni di emergenza: dal report emerge che su 27 situazioni in 16 è stato richiesto un intervento in condizione di ingiunzione di sfratto o sfratto già esecutivo; inoltre a fronte di 22 richieste di contributo economico e 14 di reperimento di nuovo alloggio, solo 10 richieste sono state di mediazione. Lo spostamento su un azione risolutiva del momento di emergenza è testimoniata anche dal fatto che dei 13 interventi economici effettuati 8 sono stati finalizzati alla stipula di nuovi contratti di locazione. Ciò nonostante gli interventi di mediazione sono stati superiori alle richieste (12 su 10) e, al contrario, è stato dato riscontro positivo a poco più della metà delle richieste di contributo (13 su 22). Questi dati riconfermano il fatto che il gruppo ha cercato di lavorare dove possibile per recuperare la situazione, ma dovendo intervenire prevalentemente in condizioni di emergenza la soluzione di un nuovo alloggio è stato l intervento preponderante rispetto ad un accordo con la vecchia proprietà che garantisse la permanenza (8 casi contro 5). La presa in carico Agendo nelle condizioni sopradescritte il contributo economico non è più il risultato finale di un percorso di mediazione e accompagnamento, ma diventa strumento risolutivo di una situazione critica che per poter essere efficace nel lungo periodo ha bisogno che si attivi una presa in carico. Dal report emerge che in sole 6 situazioni è stata effettuata dal gruppo una presa in carico successiva all intervento, a prescindere dalla presa in carico della zona sociale. Si propone di introdurre questa modalità come azione strutturale all interno del progetto, valutando per ogni singola situazione se sia necessario un accompagnamento costante (educativo ma non solo, in collaborazione e non delegato all assistente sociale referente) oppure un monitoraggio periodico, definendo di volta in volta all interno del gruppo l operatore che accompagna/monitora.

2 Lo strumento dell'accordo Perché sia efficace la presa in carico è necessario oltre al lavoro del gruppo un impegno da parte del beneficiario: si propone di implementare lo strumento dell accordo tra il beneficiario e il gruppo Casa Vuoi? che vada ad esplicitare gli impegni di entrambe le parti in un ottica di corresponsabilità. Secondo questa logica il destinatario dell intervento (di mediazione o di contributo economico) non è più un semplice beneficiario ma diviene un protagonista attivo dell azione. Nelle situazioni in cui se ne ravvisa la possibilità si propone di mutuare la filosofia dei Patti gener-attivi del progetto Fare Legami per rendere generativa l azione di Casa vuoi? all interno del contesto abitativo (condominio o quartiere). I beneficiari L introduzione nel gennaio 2016 del progetto Abitare Responsabile, per le caratteristiche che porta (requisiti reddituali da soddisfare e obbligatorietà del piano di rientro), ha gioco forza allargato lo spettro dei destinatari possibili riportando l attenzione a quella fascia di persone fragili o a rischio che non sono ancora conosciute ai servizi sociali, come era nelle ipotesi iniziali del progetto Casa Vuoi?. La specificità di Abitare Responsabile, che prevede l accesso al progetto tramite gli sportelli Acli e Caritas (e non tramite i servizi sociali), favorisce inoltre l ampliamento dei possibili beneficiari; ciò nonostante risulta comunque difficoltosa intercettare questa fascia (4 casi su 5 di beneficiari di Abitare responsabile derivano da una conoscenza diretta degli operatori del progetto). Il fondo di garanzia Una verifica dell'utilizzo del fondo di garanzia di Casa Vuoi? mostra come su 13 contributi economici, in 9 casi siano stati erogati in situazioni di sfratto esecutivo: si pone di nuovo l'evidenza di un fondo di garanzia come strumento economico efficace, capace di intervenire anche nelle situazioni di emergenza permettendo di risparmiare, grazie alla mediazione, costi molto più onerosi che si dovrebbero sostenere per una presa in carico da parte dell'ente pubblico per eventuali inserimenti in strutture di comunità per adulti e minori. L'analisi delle situazioni presentate al gruppo di progetto e degli interventi messi in campo porta ad ipotizzare un possibile utilizzo alternativo del fondo di garanzia: nell'ottica di un lavoro di prevenzione e della tutela dei rapporti tra proprietario e inquilino, si propone di sperimentare l'utilizzo del fondo anche come strumento di sostegno temporaneo all'affitto. Per i casi in cui la situazione abitativa non è ancora compromessa, la morosità, se presente, non è un elemento significativo ed è possibile instaurare con il proprietario un rapporto di collaborazione reciproca, si potrebbe destinare un contributo mensile per alleviare il carico del canone sull'inquilino che si trovi in una situazione di difficoltà temporanea, per un periodo temporale definito. In questa situazione lo

3 strumento dell'accordo, o del patto, assume ancora più significatività (potrebbe essere allargato a tre, coinvolgendo anche il proprietario di casa) così come l'azione di accompagnamento educativo. Diversificare i filoni di intervento Si potrebbero quindi delineare diversi filoni di azione, all'interno della progettualità Casa vuoi?, che sarebbe utile esplicitare per facilitare richieste e presentazioni di situazioni adeguate: il sostegno temporaneo all'affitto, la mediazione in caso di morosità, l'intervento nelle situazioni di sfratto. È importante inoltre sottolineare alcuni aspetti che emergono dal report della progettualità e che avrebbero necessità di essere valutati a un livello programmatorio, per un'azione maggiormente significativa sul tema dell'abitare in generale. Il territorio di riferimento In prima istanza, è bene evidenziare come la progettualità Casa Vuoi? (e pure Abitare responsabile ) sia promossa esclusivamente dal Comune di Crema, pur essendo partita da un gruppo di lavoro del Piano di zona nel 2011: la dimensione di intervento circoscritta al solo Comune di Crema sta diventando un limite in una situazione di fragilità abitativa che riguarda ormai tutti i comuni del distretto; l'impossibilità ad agire anche nel distretto porta a una dicotomia non utile, senza poter avere un quadro di intervento comune. Inoltre la recente Legge regionale 16/2016 sui servizi abitativi individua proprio l'ambito distrettuale come la dimensione territoriale in cui mettere in campo una programmazione dell'offerta abitativa. Ricerca nuovi alloggi e il rapporto con i proprietari Dall'analisi delle situazioni affrontate, inoltre, si evidenzia una forte richiesta di sostegno nella ricerca di abitazioni in locazione: come progettualità, Casa Vuoi? fatica ad intercettare la disponibilità di alloggi sul mercato privato, pur avendo tra i propri obiettivi originari la ricerca di una collaborazione stretta in particolare con i piccoli proprietari. È necessario riportare quindi l'attenzione su questo tema: da una parte si potrebbe valutare l'implementazione di strumenti di incentivo innovativi: oltre al fondo di garanzia già in essere, si possono studiare eventuali agevolazioni fiscali per i proprietari che mettono a disposizione gli alloggi, riprendere la valutazione dei contratti con canone concordato, valutando anche alcune esperienze già in essere sul territorio lombardo (Agenzia dell abitare nel rhodense 1, il Progetto Casa di Risorsa Sociale di Gera d'adda 2...); dall'altra parte, è bene ricordare come siano le buone prassi a fare buona cultura : il buon esito dei percorsi di mediazione produce un cambio di atteggiamento dei proprietari verso gli inquilini, superando diffidenze reciproche e, al contempo, i proprietari conoscendo finalità e modalità del progetto possono decidere di partecipare mettendo a disposizione il proprio alloggio da locare

4 In merito al tema dell'offerta abitativa, si potrebbe inoltre riprendere l'esperienza positiva della coabitazione : nata all'interno di Casa Vuoi? e condotta in via sperimentale da Caritas e Acli, propone un alloggio a due soggetti che singolarmente non potrebbero sostenere una locazione; l'abbinamento dei soggetti e i criteri che ne devono seguire la scelta, l'accompagnamento nelle scelte di condivisione (costi, spazi, tempi...), la mediazione con il proprietario di casa, sono tutti aspetti messi a fuoco nell'esperienza sperimentale che si sta conducendo e che si potrebbe provare a mettere a regime in un percorso specifico. Questo report e le osservazioni del gruppo di progetto si pongono come strumento per una valutazione condivisa finalizzata ad implementare la progettualità, anche in termini di risorse economiche.

5 Casa Vuoi? Alcuni numeri... Numero domande presentate: 27 di cui: 2 dal segretariato sociale 3 da zona 1 12 da zona 2 2 da zona 3 6 da zona 4 1 da zona 5 domande presentate da Segretariato sociale Zona 1 Zona 2 Zona 3 Zona 4 Zona 5 Delle 27 domande ne sono state accolte 25 e ne sono state rifiutate 2 (una dal distretto per mancanza di economie, una per mancanza di requisiti). interventi domande non idonee (2) interventi effettuati (19) situazioni senza intervento (6) Delle 25 ammesse in 19 casi si sono attivati degli interventi (di cui 2 in corso), in 6 non è stato possibile (2 casi di sfratto in cui è mancata la collaborazione da parte del nucleo familiare richiedente l intervento, 3 casi in cui non è stato possibile reperire un nuovo alloggio come richiesto, 1 caso in cui non c è stato riscontro al rimando dato alla zona sociale) Delle 27 domande presentate, 16 sono situazioni in cui è presente una pratica di ingiunzione di sfratto per morosità domande presentate presenza di sfratto

6 Delle richieste presentate: - 22 di contributo - 10 di mediazione - 14 di reperimento nuovo alloggio interventi richiesti interventi fatti Degli interventi fatti:- 13 di contributo (di cui 8 per nuova locazione e 5 per morosità) finalizzazione contributi economici Morosità (5) nuova locazione (8) - 12 di mediazione (8 a buon fine, 3 no, 1 in corso), di cui 9 effettuate dalle Acli, 1 dalla zona sociale, 1 da Confappi (Brigida Bolzoni) e 1 da Stefania Silva- 4 di reperimento nuovo alloggio (2 a buon fine, 2 no), in 3 situazioni a fronte di una domanda di reperimento di nuovo alloggio lo stesso è stato reperito in maniera autonoma, 3 in sospeso, in 3 situazioni non è stata effettuata la ricerca, in un caso a fronte di una richiesta di nuovo alloggio è stata effettuata mediazione con il proprietario Ricerca nuovi alloggi Richiesta reperimento nuovi alloggi alloggi reperiti dal progetto situazioni in sospeso alloggi reperiti in maniera autonoma ricerca non effettuata attivata mediazione

7 A seguito degli interventi effettuati, in 6 situazioni è attivo un accompagnamento finalizzato alla verifica della situazione abitativa e dello stato dei pagamenti fatto in collaborazione con la zona sociale con cadenza mensile interventi effettuati (19) presa in carico (6) Totale contributi erogati dal fondo di garanzia nel 2016: ,10 euro Contributo medio: 1.542,55 euro

8 Abitare responsabile Numero domande presentate 13 di cui: 9 dalle Acli 4 dal segretariato sociale situazioni intercettate da Segretariato sociale Acli Richieste: fondo garanzia: 13 fondo microcredito: richieste interventi fatti 2 0 fondo garanzia fondo microcredito Domande ritenute idonee: 7 Contributi erogati: 5 di cui fondo garanzia: 4 fondo microcredito: 1 (domanda era per fondo garanzia, spostata su microcredito perché non necessaria mediazione con proprietario) Domande idonee ma sospese per verifica situazione: 2 Domande NON ritenute idonee: 6 Motivazioni: assenza requisiti ISEE-FSA: 2 assenza reddito da lavoro per sostenere piano di rientro: 3 assenza garanzia sostenibilità piano di rientro: 1 Totale contributi erogati (al 30/11/2016): ,45 euro Contributo medio: 4.310,09 euro domande NON idonee assenza requisiti ISEE-FSA (2) assenza reddito da lavoro per sostenere piano di rientro (3) assenza garanzia sostenibilità piano di rientro (1)