Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale

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1 A G E A Agenzia per le erogazioni in agricoltura Progetto Miglioramento della Qualità della Produzione dell olio di oliva ed impatto ambientale Associazione Produttori Olivicoli aderente al C.N.O. Finanziato dalla Unione Europea Reg. CE /14 I I Annualità Via Di Sangiuliano, Catania- Tel./fax.: 095/ Web site: apocatania@iol.it Bollettino Agro-Fitopatologico: Olivo P e rr i o d o d i rr i ff e rr i m e n tt o G e n n a i o FF AA SS EE v e g e tt a tt i v o FF EE NN O LL O G II I C AA : :: rr i p o ss o S II TT U A Z II O N E F i tt o p a tt o l o g i c a La seconda quindicina del mese di gennaio è stata caratterizzata da un andamento climatico prettamente invernale, con piogge abbondanti e nei rilievi collinari anche a carattere nevoso; temperature al di sotto della media stagionale, inoltre si sono verificate delle gelate notturne in alcuni comprensori dell Etna dei Comuni di Randazzo, Bronte, Adrano,Castiglione di Sicilia, Ragalna,Belpasso, area Calatina e dell area montana del siracusano e ragusano. Allo stato attuale le piante possono presentare sulla chioma lesioni sparse procurate a seguito delle precedenti operazioni di raccolta o degli eventi meteorologici avversi e quindi potenzialmente suscettibili alla ROGNA DELL OLIVO ( avversità batterica favorita dalle insistenti piogge o raffiche di vento, che ne veicolano l inoculo lungo i rametti) e all OCCHIO DI PAVONE O CICLOCONIO, quest ultima è una malattia fungina assai diffusa in tutte le zone olivicole e attacca soprattutto le foglie, sulle quali esplica la sua attività dannosa, al superamento della soglia d intervento è necessario effettuare un trattamento con prodotti rameici( ossicloruro, poltiglia bordolese,idrossido). Comunque tale patologia è stata ampliamente trattata nei bollettini precedenti. In questo periodo, l attenzione deve essere rivolta a pratiche agricole che riducono i rischi di sviluppo di malattie i cui sintomi si evidenzieranno a partire dal periodo primaverile. Nel corso dei mesi invernali si pratica la POTATURA, operazione non solo importante per equilibrare lo sviluppo della chioma ai fini produttivi, ma anche per eliminare eventuali rami o branche secche o altre parti delle piante deperite, nelle quali si possono annidare o riprodurre insetti dannosi. Tra questi ultimi, vi sono i COLEOTTERI SCOLITIDI, insetti di

2 piccoli dimensioni ( di 2-3 mm di lunghezza), ma robusti, in grado di scavare nella corteccia e nel legno; un insetto dannoso sia allo stato di larva che di adulto, che può portare a completo disseccamento anche intere porzioni di chioma e di giovani piantine. Per affrontare con razionalità ed efficacia il controllo di queste specie, come di qualsiasi altra specie dannosa, è necessario riconoscerle ed avere nozioni dei loro costumi. IL FLEOTRIBO dell olivo ( Phloeotribus scarabaeoides), gli adulti per alimentarsi, scavano delle gallerie o cunicoli di alimentazione, profondi anche alcuni cm in corrispondenza delle biforcazioni di rametti vegeti, dai quali sporge all esterno il rosume prodotto e successivamente deperiscono. Gli adulti dopo una prima fase di alimentazione, si spostano su rami di piante deperite o tagliati, dove scavano altre gallerie e le femmine depongono le uova in numero di in singole cellette; dalle uova schiuse si sviluppano le larve, ciascuna delle quali pratica una galleria, raggiunta la maturazione s impupano e fuoriescono i nuovi adulti, praticando fori di uscita che risultano abbastanza allineati. Essi compaiono a fine maggio- giugno e si portano sulla chioma delle piante dove iniziano a praticare nuove gallerie di alimentazione nei rametti di un anno, può effettuare da 2 a 3 generazioni all anno. Al fine di limitare lo sviluppo degli Scolitidi ( Fleotribo), si possono adottare interventi di tipo agronomico; è bene lasciare in campo per qualche mese dopo la potatura rami o ramaglie disposte a mucchi rami esca, essi funzionano da esca per le femmine che vanno a deporre le uova, alla comparsa dei primi tipici mucchietti di rosume su tali rami, essi vanno distrutti tramite bruciatura. Per il controllo del fleotribo sono in genere da evitare interventi con insetticidi sulle piante, salvo nel particolare caso di attacchi su piante in crisi di trapianto o in giovani impianti. S E Z II O N E A G R O N O M II C A E TEMPO DI CONCIMAZIONE SIA MINERALE SIA ORGANICA. ALCUNI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA FERTILITA DEI TERRENI. -I terreni naturali, non concimati debbono la loro fertilità alla sostanza organica contenuta e in minor misura all origine delle rocce. -Terreni ciottolosi ( vulcanici, alluvionali) trattengono poca acqua ed hanno pochissima sostanza organica. -Terreni sabbiosi ( vulcanici), sono poveri in sostanza organica e trattengono poca acqua. -Terreni limosi ( Alluvionali di medio impasto), poveri di elementi e non strutturati tendono a formare una crosta superficiale. -Terreni argillosi ( alluvionali), presentano buona fertilità soprattutto ricchi di potassio (K) ma deve essere lavorato altrimenti diviene asfittico.

3 PRINCIPI DELLA CONCIMAZIONE - Funzioni degli elementi nutritivi principali: - AZOTO: stimola la crescita e la produzione della pianta ( la forma azoto (N) nitrica, ammoniacale e ureica) è importante. - FOSFORO: elemento che interviene nella divisione cellulare, nella crescita delle radici, nello sviluppo dei tessuti meristematici. - POTASSIO: elemento che regola il metabolismo degli zuccheri, favorendone l accumulo sotto forma di amido e controlla la lipogenesi. II I n inverno si effettua la concimazione fosfatica, potassica, ed organica. Chi prevede di fare nuovi impianti a fine inverno, è importante che porti a termine i lavori di preparazione del terreno e proceda alla concimazione di fondo, sulla base di analisi fisico-chimiche del terreno. La concimazione fosfo-potassica va poi ripetuta ogni 2-3 anni, in base alla dotazione naturale del terreno, in corrispondenza della lavorazione a fine inverno. Nel caso di terreno inerbito, gli elementi minerali vanno somministrati in superficie; fosforo, potassio e sostanza organica possono essere distribuiti subito dopo la raccolta (fine autunno), per consentire alla copertura vegetale di assorbire e traslocare gli elementi in profondità a chiusura del loro ciclo vitale ed agli agenti atmosferici di disgregare le particelle di sostanza organica, per un contatto più intimo con il terreno ed un facile assorbimento da parte dell apparato radicale dell olivo risalito in superficie. L olivo si avvantaggia notevolmente della concimazione organica. Quando è possibile si consiglia la somministrazione di letame, con o senza interramento in relazione al tipo di gestione del suolo; in alternanza, possono essere utilizzate altre fonti di sostanza organica, quali sovescio di alcune leguminose,interramento dei residui di potatura trinciati( foglie e rami), lo sfalcio delle erbe infestanti, inoltre può anche essere utilizzata la sansa vergine compostata, prova che è stata eseguita con successo dai tecnici della Società Coop. Produttori Olivicoli A.P.O. di Catania, in alcune aziende pilota. Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 1 (( R a n d a z z o,, M a n i a c e,, M a l e tt tt o,, B rr o n tt e,, A d rr a n o )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( R i p o ss o v e g e tt a tt i v o ))

4 Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 2 (( B i a n c a v i l l a,, S.. M.. D i LL i c o d i a,, B e l p a ss ss o,, R a g a l n a )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( rr i p o ss o v e g a tt a tt i v o )) Z o n a C TT 1 S o tt tt o z o n a 4 (( LL i n g u a g l o ss ss a,, C a ss tt i g l i o n e d i S..,, P i e d i m o n tt e E tt n e o Z a ff ff e rr a n a,, M i l o,, S.. A l ff i o,, S.. V e n e rr i n a,, M a ss c a l i,, F i u m e ff rr e d d o,, C a l a tt a b i a n o )) F a ss e ff e n o l o g i c a (( rr i p o ss o v e g a tt a tt i v o )) II I n q u e ss tt a f a ss e d ii i r p o ss o vv e g e tt a tt vv o, m o n tt o r a r e e c o n tt r o a r e e n f e zz o n ii i d e ll l o c c h o d ii i p a vv o n e e d e f f e tt tt u a r e u n tt r a tt tt a m e n tt o c o n p r o d o tt tt ii i f tt o ss a n tt a r ii i a b a ss e r a m e (( p o tt g a b o r d o e ss e o o ss ss c o r u r ii i )), e f f c a c e a n c h e a c a r a tt tt e r e p r e vv e n tt vv o c o n tt r o a g e n tt ii i f u n g n ii i d ii i c u ii i ll l u vv o è ss e n ss b e. P r e p a r a r ss ii i a a c o n c m a zz o n e f o ss f a tt c a, p o tt a ss ss c a e o r g a n c a d ii i. Z o n a C TT 2 S o tt tt o z o n a 3 (( a rr e a C a l a tt i n a,, G rr a m m i c h e l e,, V i z z i n i,, S c o rr d i a,, M i l i tt e l l o v d i c tt C a l tt a g i rr o n e,, LL i c o d i a E u b e a F a ss e ff e n o l o g i c a (( rr i p o ss o v e g e tt a tt i v o Z o n a C TT 2 S o tt tt o z o n a 4 (( a rr e a C a l a tt i n a,, M i n e o,, R a m a c c a,, P a l a g o n i a )).

5 Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 1 (( B u c c h e rr i,, B u ss c e m i,, C a ss ss a rr o,, F e rr l a )) Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 2 (( P a l a z z o l o A c rr e i d e,, S o rr tt i n o ;; F l o rr i d i a,, S i rr a c u ss a,, N o tt o,, S o l a rr i n o,, C a n i c a tt tt i n i B a g n i )) II I n q u e ss tt a f a ss e d ii i r p o ss o vv e g e tt a tt vv o, m o n tt o r a r e e c o n tt r o a r e e n f e zz o n ii i d e ll l o c c h o d ii i p a vv o n e e d e f f e tt tt u a r e u n tt r a tt tt a m e n tt o c o n p r o d o tt tt ii i f tt o ss a n tt a r ii i a b a ss e d ii i r a m e (( p o tt g a b o r d o e ss e o o ss ss c o r u r ii i )), e f f c a c e a n c h e a c a r a tt tt e r e p r e vv e n tt vv o c o n tt r o a g e n tt ii i f u n g n ii i d ii i c u ii i ll l u vv o è ss e n ss b e. P r e p a r a r ss ii i a a c o n c m a zz o n e f o ss f a tt c a, p o tt a ss ss c a e o r g a n c a. Z o n a S R 1 S o tt tt o z o n a 3 (( R o ss o l i n i,, N o tt o,, P a c h i n o,, II ss p i c a )) Z o n a R G 1 S o tt tt o z o n a 2 (( C h i a rr a m e n tt e G u l ff i,, M o n tt e rr o ss ss o A l m o,, G i a rr rr a tt a n a ))

6 Z o n a R G 1 S o tt tt o z o n a 3 (( R a g u ss a,, S c i c l i,, C o m i ss o,, A c a tt e,, V i tt tt o rr i a,, M o d i c a )).

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