Prendersi cura nel servizio alla famiglia. 28 maggio 2011

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1 Prendersi cura nel servizio alla famiglia

2 I presupposti La famiglia come protagonista Il benessere della famiglia dipende dalla qualità dei legami e delle relazioni I passaggi nel ciclo di vita della famiglia mettono alla prova la qualità del legame.

3 CURA Terapia Premurosa e sollecita attenzione per ciò che si considera importante

4 Alcune attività Formazione alla vita di coppia Coppie in attesa Spazio mamma Pianeta adolescenti Legami difficili

5 Laboratorio coppie

6 Diventare genitori

7 SPAZIO MAMMA Lo Spazio Mamma è un attività pensata per neomamme con bambini da 1 a 9 mesi. Ogni corso prevede piccoli gruppi di mamme (o papà) ognuna con il suo bambino. In tutto si sono svolti 12 corsi che hanno visto la partecipazione totale di oltre 50 mamme con i loro rispettivi bambini. Tale attività è nata per favorire e consolidare la relazione tra mamma e bambino attraverso una modalità nuova e piacevole che può coinvolgere anche il papà. L opportunità che viene offerta è quella di vivere momenti speciali tra mamma papà- bambino rispondendo al bisogno di ogni essere umano di sentirsi accolto, coccolato, amato.

8 La struttura Ciascun corso prevede 6 incontri; ogni incontro dura 1 ora e mezza ed è suddiviso in due parti: - la prima parte di circa 40 e dedicata alla condivisione delle varie problematiche inerenti il periodo della gravidanza e il parto; ma in particolare l attenzione è rivolta alla fase del post-partum andando a toccare sia gli aspetti emotivi che derivano da un esperienza unica come il divenire genitore, sia gli aspetti che riguardano il rapporto di coppia e i cambiamenti che avvengono all interno della famiglia, nella quotidianità, dopo l arrivo del bambino - La seconda parte dura circa 30 : in questo spazio si propone alle mamme l insegnamento del massaggio al bambino per trasmettere il valore fondamentale dell interazione tra mamma e bambino nel primo periodo di vita e per scoprire la meravigliosa sensazione che da il contatto tra un genitore e il suo bambino.

9 Obiettivi Offrire un modo nuovo di stare con il proprio bambino, accompagnandolo nei suoi primi mesi di vita, trasferendogli affetto, calore, protezione Permettere alle mamme, attraverso il confronto con altre mamme, di diminuire il livello di tensione che può essersi accumulato nel tempo, per vivere con maggiore serenità i momenti di contatto con il bambino Facilitare il legame di attaccamento mamma-bambino e rinforzare quindi la relazione Dare la possibilità di raccontare come è stato vissuto il cambiamento di vita dal periodo dell attesa, al momento del parto Poter esprimere liberamente, oltre la felicità e la gioia immensa di fronte alla propria creatura, anche la stanchezza e a volte il senso di inadeguatezza rispetto al bambino e dare voce a queste sensazioni perché parlarne aiuta ad affrontare la complessità del ruolo genitoriale

10 Offrire l opportunità di vivere un esperienza di profondo contatto affettivo ed emotivo tra genitore e bambino Favorire una maggiore consapevolezza del tipo di interazione che si può instaurare e che va valorizzato per sostenere il ruolo genitoriale nella sua evoluzione Individuare situazioni di difficoltà a cui eventualmente offrire un supporto psicologico La speciale interazione tra genitore e figlio avviene a livello di sguardi, di tatto, di tono della voce, di sorrisi, che sono tutte forme di comunicazione speciale tra ogni genitore e il suo bambino.

11 PERCORSO COPPIE IN ATTESA

12 Il punto di partenza Durante gli incontri dello Spazio Mamma è emersa in tantissime occasioni l utilità e l importanza di comunicare e condividere tra futuri mamme e papà emozioni, pensieri, gioie e preoccupazioni che vengono vissute prima della nascita durante l attesa del proprio figlio. Secondo la maggioranza delle mamme i papà non sono sufficientemente chiamati e coinvolti, nel periodo che precede la nascita, a vivere l esperienza di diventare genitore e questo porta la donna a momenti di solitudine, di incomprensione e di distacco, che vanno al di là delle differenze oggettive che vedono mamma e papà diversamente protagonisti della stessa esperienza.

13 Da queste e altre riflessioni è nata l idea di un percorso per coppie in attesa (massimo 10) che si articola in 5 incontri serali, a cadenza settimanale, della durata di circa un ora e mezza. Lo scopo principale è facilitare il dialogo tra i futuri genitori e dare la possibilità di esprimere e condividere le emozioni dell attesa, reciprocamente. I temi trattati durante gli incontri sono: la conferma della gravidanza iniziata: i primi cambiamenti per lei e per lui pensieri, proiezioni, dubbi il bambino immaginario e il bambino reale l importanza di condividere l esperienza di diventare genitore e dare la vita i bisogni psicologici del neonato e dei neo-genitori: possibili correlazioni il viaggio volge al termine: il momento tanto atteso è vicino e si parte per un nuovo viaggio!

14 Obiettivi offrire la possibilità di fermarsi un po insieme per conoscersi meglio, approfondire e magari scoprire elementi nuovi su cui riflettere in coppia valorizzare il significato che ha per la coppia coniugale il divenire anche coppia genitoriale, con i cambiamenti e la riorganizzazione che ne conseguono prendere consapevolezza della nuova identità: nasciamo restando legati a una identità di figli, diventando genitori si raggiunge l identità di padre e di madre con il compito di fare da ponte ai figli tra loro e il mondo esterno Prendersi cura della famiglia, nutrire i propri figli vuol dire allora aiutarli a definirsi, dare loro un identità di figli attraverso il mio cosciente essere madre e padre, attraverso il modo con cui li guardo.

15 La metodologia In ogni serata la metodologia di lavoro è diversa: la prima sera si resta tutti in un grande gruppo per conoscersi e scambiarsi le prime considerazioni riguardo alla gravidanza, alla prima ecografia, alle diverse reazioni del papà e della mamma, sempre coordinati dalla psicologa che conduce il corso; nelle altre serate ci si divide in coppie o nei due gruppi di mamme e papà creando nel primo caso momenti di complicità, vicinanza e condivisione tra partners (che a casa è difficile creare) e nel secondo caso dando forza e voce separatamente alla parte maschile e alla parte femminile per poi ritrovarsi nel grande gruppo a verbalizzare liberamente quello che emerso. In particolare durante gli incontri i papà hanno evidenziato l utilità di avere, come le rispettive compagne, uno spazio in cui potersi capire tra loro e poter capire di più gli stati emotivi delle loro consorti confermando quanto riferito nei gruppi dello Spazio Mamme.

16 Avviare queste attività ha quindi chiaramente lo scopo principale di dedicare uno spazio speciale alla costruzione e alla cura della famiglia, perché si affronti con la doverosa consapevolezza e il giusto senso di responsabilità il ruolo privilegiato e unico di genitore, già dai primi momenti: da quando il viaggio del bambino comincia, dentro il pancione, fino a quando inizia quello all esterno, nel mondo, con l abbraccio protettivo, rassicurante e orgoglioso di mamma e papà.

17 Pianeta adolescenti

18 Accompagnare il legame difficile Spesso nell educare un figlio diamo quasi tutto per scontato. Così partiamo dal nostro modo di pensare e non dal loro. A volte invece metterci dal loro punto di vista ci fa trovare risorse inaspettate 18

19 Il problema allora è: in che cosa consiste la guida di un educatore? Nel dire al genitore cosa deve e non deve fare, o invece, a prendere decisioni che siano giuste non solo per i loro figli, ma anche per loro? ( ) Quanto al fornire una guida ai genitori, l unica possibilità realistica è indicare, attraverso l analisi di alcuni esempi, quale tipo di ragionamento un genitore potrebbe fare su di sé e sul suo bambino nelle varie situazioni concrete nell aiutare i genitori ad arrivare, autonomamente 19

20 Comunita Mamma Bambino L Ancora FORMULAZIONE E REALIZZAZIONE DI PROGRAMMI EDUCATIVI INDIVIDUALI FINALIZZATI AL: _ MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA DELLA VITA _ ALLA PARTECIPAZIONE SOCIALE DELLA MAMMA E DEL BAMBINO NEL CONTESTO DI APPARTENZA _ ALLA PROMOZIONE E ARRICCHIMENTO DEL LEGAME GENITORIALE DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI E DEI SISTEMI DI OSSERVAZIONE PER UN MONITORAGGIO COSTANTE SULL ANDAMENTO COMPLESSIVO DEGLI OBIETTIVI PREDISPOSTI (MODULISTICA QUALITA, OSSERVAZIONI RLEVANTI, SCHEDA OSSERVAZIONE MENSILE) 20

21 Metodologia Osservazione Partecipata osservare per agire e agire osservando Osservazione relazione M/B : _ Atteggiamenti M inerenti la cura e l educazione dei figli relazione di cura; _ Comportamenti del bambino; _ Emozioni e risposte della M in situazioni di stress; _ Osservazione dell interazione; _ Qualità dell attaccamento 21

22 LEGAME DIFFICILE LEGAME DIFFICILE : ci si può rivolgere ai figli per ottenere un conforto emotivo dando priorità ai propri bisogni emotivi invece che a loro. La richiesta di attenzioni e cure può provocare reazioni di ansia, frustrazioni e rabbia. La quotidianità deve essere riorganizzata intorno ai tempi, ai bisogni e alle esigenze di un B. 22

23 Processi generativi e degenerativi I LEGAMI FAMILIARI vivono e si sviluppano costantemente in una tensione tra due estremi: da una parte possono dar origine a processi generativi quando producono beni relazionali, ovvero benessere, salute, risorse; all opposto,invece possono prevalere i processi degenerativi quando i legami generano sofferenza, instabilità, depauperamento delle risorse fino alla patologia vera e propria 23

24 MODALITA DANNOSE NELLA RELAZIONE M/B 1. possesso 2. soffocamento 3. trascuratezza 4. autoritarismo 5. permissivismo 6. opportunismo mancanza di disponibilità emotiva, indifferenza mancanza di riconoscimento e rispetto dell individualità del B cattiva socializzazione rispetto al contesto 24

25 Laboratori educativi CREAZIONE DI MOMENTI CONVERSAZIONALI DI R I N F O R Z O D E L L A U T O N O M I A E D E L L E ESPERIENZE DI CONVIVENZA ATTRAVERSO IL CONFRONTO INCONTRO RINFORZO DELLE CAPACITA ORGANIZZATIVE E GESTIONALI NELLA QUOTIDIANITA CONTINUITA DI UNA RELAZIONE DIALOGICA IN UN CLIMA EDUCATIVO STIMOLANTE E POSITIVO SVILUPPO DELLA CONSPEVOLEZZA E DEL SENSO DI RESPONSABILITA INDIVIDUAZIONE DI PERCORSI INDIVUDUALI DI ABILITAZIONE VERSO IL MONDO DEL LAVORO I N T E R I O R I Z Z A Z I O N E D E L L E R E G O L E ALIMENTARI PER UNA SANA ALIMENTAZIONE E PREPARAZIONE DI PASTI ADEGUATI ALLE ESIGENZE DI CRESCITA DEI BAMBINI 25

26 L azione educativa si basa sulla quotidianita e lavora per la quotidianita LABORATORI: GESTIONE DELLA QUOTIDIANITA COTTO E MANGIATO CONFRONTO - INCONTRO REALIZZAZIONE DEL PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO PROCEDURA DI RISOLUZIONE ATTRAVERSO INTERPRETAZIONE, LETTURA DEI BISOGNI, INDIVIDUALIZZAZIONE MODALITA OPERATIVE PIU IDONEE DEFINIZIONE DEGLI INTERVENTI E DELLE STRATEGIE EDUCATIVE DA ATTUARE VALUTAZIONE IN ITINERE E SOMMATIVA 26

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