PROPOSTA DI LEGGE. <<Istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga>>

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1 N. 125 A RELAZIONE DELLA VI COMMISSIONE PERMANENTE (ricerca scientifica e tecnologica, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche e culturali, spettacolo e manifestazioni, attività ricreative e sportive, politiche giovanili, politiche della pace, della solidarietà e dell associazionismo, ordinamento della comunicazione) (Relatore di maggioranza Novelli) sulla PROPOSTA DI LEGGE <<Istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga>> Presentata dai Consiglieri Novelli, Galasso, Baritussio, Blasoni, Bucci, Camber, Cargnelutti, Ciani, Colautti, Marin, Marini, Pedicini, Rosolen, Santin, Tononi, Valenti, Sasco il 19 luglio 2010 Presentata alla Presidenza il 16 marzo 2011

2 Signor Presidente, Signori Consiglieri, con la risoluzione 42/112 del 7 dicembre 1987, l'assemblea Generale delle Nazioni Unite ha deciso di indicare nella giornata del 26 giugno la Giornata internazionale contro l'abuso e il traffico illecito di droga, come espressione della sua determinazione a rafforzare l'azione e la cooperazione internazionale, ponendosi come obiettivo quello di riuscire a rendere la società libera dalla droga. Secondo quanto riportato dall Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC), circa 200 milioni di persone nel mondo, almeno una volta all anno, fanno uso di sostanze stupefacenti. Di queste, 25 milioni sono considerate tossicodipendenti e ogni anno persone perdono la vita per malattie correlate all uso di sostanze stupefacenti. I giovani sono più soggetti al consumo di droga. L uso, per la loro categoria, risulta essere il doppio rispetto a quello medio della popolazione generale, tre volte più elevato nel caso della cannabis. Anche dalla V Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga, emerge la necessità di affrontare le nuove emergenze e di proporre cambiamenti efficaci attraverso la predisposizione di un realistico e sostenibile piano d azione. Tale piano dovrebbe tener conto delle seguenti esigenze: prevenzione, cura, prevenzione delle patologie correlate, riabilitazione, reinserimento, organizzazione, ricerca e formazione. Chiaramente, nonostante il Dipartimento per le Politiche Antidroga abbia avuto il compito di predisporre le basi metodologiche e il coordinamento tecnico, le Amministrazioni regionali mantengono la loro totale autonomia di formulazione di politiche e strategie territoriali. Il tutto prevedendo la futura nascita di singoli piani di azione regionale caratterizzati da un margine di operatività più ampio al fine di una concreta realizzazione degli interventi. Da questo contesto nasce la volontà di istituire per il 26 giugno, nel Friuli Venezia Giulia, la Giornata regionale per la lotta alla droga nella consapevolezza che tutto l impegno profuso dalle istituzioni per sconfiggere tale piaga sociale vada riconosciuto e abbia come scopo principale quello di sensibilizzare l opinione pubblica e la comunità civile in merito alle implicazioni sociali derivanti dal suo mercato e dai problemi che le tossicodipendenze generano. Il 26 giugno è una data riconosciuta a livello mondiale per sensibilizzare la collettività su un tema così importante, qual è la lotta alla droga. In Regione non era possibile ipotizzare un giorno diverso, come suggerito dal Consiglio delle Autonomie locali, perché gli eventi correlati e le iniziative conseguenti non sortirebbero l effetto auspicato e conseguentemente il giusto riconoscimento, derivante dal carattere internazionale di tale ricorrenza. I

3 Volgendo uno sguardo al passato, risalgono solo agli inizi del 2007 le prime iniziative da parte della nostra Nazione nel porre in atto strategie politiche volte ad arginare il fenomeno droga ( Piano triennale per il benessere dello studente promosso dal Ministero Pubblica Istruzione; Prevenzione universale nell 82% delle scuole italiane; Piani di prevenzione selettiva e mirata ). In Italia, una politica frastagliata e confusa, sotto la spinta a volte di tendenze negative alla liberalizzazione e a volte di contenimento della spesa, ha determinato una situazione di stallo in termini di riduzione del fenomeno, causando un evidente arretramento di quasi dieci anni del Sistema di Servizi Italiano per le Dipendenze, a causa dei tagli alla spesa sanitaria intervenuti (nel 1996 erano presenti nel territorio strutture per circa utenti a fronte delle 730 ad oggi funzionanti, che offrono servizi a persone). La mancanza di univocità di obiettivi da parte del mondo politico e la conseguente fuorviante e contraddittoria informazione che ne deriva, ha fatto sì che al nostro Paese venisse impedito di intraprendere interventi incisivi e decisivi per arginare tale fenomeno. In nome della «libertà individuale» si giustificano scelte che un individuo interpreta a livello della sua sfera personale, che ledono la comunità intera, aprendo a un periodo di arbitrarietà e di confusione, favorendo una cultura che considera l uso di sostanze psicotrope tra i giovanissimi un evento nella norma. In questo contesto, possiamo interpretare il decreto del Ministro della Salute 13 novembre 2006, che ha raddoppiato da 500 milligrammi a milligrammi, il limite di quantitativo di droga ammissibile per uso personale, quasi a voler avvallare l uso della cannabis in Italia. Alla fine, il messaggio che viene recepito tanto dai giovani quanto dalle famiglie è che il fare uso di stupefacenti non è poi un fenomeno così grave. Oltre alla rivolta di quanti, tra insegnanti, famiglie e operatori sanitari, sono scesi in piazza con lo slogan «No ad uno Stato che legalizza la droga», è intervenuta la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio n del 21 marzo 2007 ad abrogare detta disposizione, in quanto «la motivazione dell atto non spiega le ragioni delle scelte operate, né esse vengono adeguatamente giustificate sulla base di approfondimenti specifici sugli effetti dannosi delle sostanze stupefacenti». In pratica, il TAR ha sostenuto che non c era alcuna ragione oggettiva per intraprendere una simile modifica normativa e che comunque, tale scelta non ha tenuto conto delle ultime ricerche scientifiche relative alle conseguenze derivanti dall uso di sostanze stupefacenti. Sarebbe stato, invece, sufficiente considerare i recenti studi scientifici internazionali relativi all uso della cannabis e alle conseguenze negative a danno del sistema cerebrale, irreversibili, a causa dei mutamenti cui sono oggetto tali sostanze durante il loro processo di trasformazione, evidenziando il rapporto tra consumo di cannabis e i disturbi mentali, anche non psicotici, come ansia e depressione, specialmente nel periodo dell adolescenza. Astinenza, accentuazione dell aggressività, tremori e insonnia, sono ulteriori conseguenze derivanti dall assunzione di tale sostanza psicotropa. II

4 Uno studio risalente al 2006 pubblicato sulla rivista «Neurology», ha evidenziato che i fumatori del cosiddetto «spinello», vanno incontro ad alcuni deficit cognitivi in termini di memoria e in termini di reazione. Si parla infatti di una riduzione dei riflessi per il 70%, nei consumatori abituali, del 55 %, in quelli sporadici e dell 8 % in quelli occasionali. Dal rapporto 2009 dell Oedt (Agenzia Europea delle droghe) emerge che, nel corso dell ultimo anno, almeno 22,5 milioni di adulti europei hanno fatto uso di cannabis, 4 milioni di cocaina, 2,5 milioni di ecstasy e 2 milioni di anfetamine, mentre i consumatori problematici di oppiacei sono stati stimati tra 1,2 e 1,4 milioni. Droghe sintetiche innovative sono in continua produzione nelle diverse gamme di prodotti proposti, contribuendo, a causa del policonsumo di sostanze stupefacenti, ad elevare il tasso di mortalità tra i consumatori. Infatti, è stato rilevato che il mercato della droga si sta arricchendo di cannabinoidi sintetici, molto più pericolosi e poco conosciuti anche agli stessi consumatori per la loro potenzialità tossicologica. Fatto non trascurabile è che tali sostanze vengano utilizzate diffusamente proprio per favorire gli spazi temporali dedicati al divertimento e alla socializzazione. Esse vengono assunte per la loro capacità di creare disinibizione, facilità alla relazione e sensazione di sicurezza; tutti fattori e condizioni fortemente ricercate e apprezzate dagli adolescenti in quanto necessari per rafforzare la propria autostima e trovare un posto di spicco e accettazione all interno del gruppo dei pari. La minore percezione del rischio e la maggior tolleranza sociale rispetto ai comportamenti sopradescritti, sono corresponsabili di questo cambiamento. Non da ultimo va segnalato che, rispetto a qualche anno fa, coloro che abitualmente assumono sostanze psicotrope si sentano più facilmente inseriti socialmente e tendano a conservare tale status, almeno nelle apparenze, adottando tutta una serie di espedienti, modalità precauzionali e comportamenti, volti a mascherare l uso delle suddette sostanze. Tant è che ne riescono a nascondere l assunzione anche agli stessi genitori. Si pensi, ad esempio, all acquisto di urine sintetiche per falsificare eventuali drug test, all utilizzo di colliri specifici per non far scoprire l arrossamento congiuntivale dopo aver fumato cannabis o alla ricerca sul web di tutte le informazioni utili per la coltivazione e l a preparazione delle droghe. Significativi sono i dati relativi alla mortalità giovanile a causa degli stupefacenti: il 4% di tutti i decessi di cittadini europei nella fascia di età compresa tra i 15 e i 39 anni è infatti legato alle sostanze psicotrope. La relazione annuale 2009 Evoluzione del fenomeno della droga in Europa dell Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze (Oedt), riporta che il consumo di droga nell UE è all origine di morti all anno (per overdose). III

5 L Italia, dopo l Inghilterra, è il secondo mercato dell eroina ed uno dei primi per la cocaina. Oltre l 8% dei ragazzi ne fa uso e circa 40 mila persone l hanno consumata abitualmente in Italia nel 2007 (Relazione annuale sulle tossicodipendenze). Secondo l ultima rilevazione europea (Relazione annuale 2008: evoluzione del fenomeno della droga in Europa, dell Osservatorio Europeo sulle droghe e tossicodipendenze), l Italia è la prima nazione per consumi di cannabis (in declino altrove), dopo la Spagna, e una delle prime per consumi di cocaina. In Italia il mercato della droga vale 11,4 miliardi di euro all'anno: tanto spendono i 3 milioni di consumatori italiani. I 500 mila consumatori più assidui (un sesto del totale) generano metà dei guadagni illeciti. E importante considerare che in questi anni le organizzazioni criminali, al fine di migliorare la propria efficienza e quindi i loro guadagni, hanno specializzato e differenziato la loro rete di distribuzione introducendo alcune varianti importanti. Anche il marketing della droga si è evoluto nel tempo, ricorrendo sempre di più alle tecniche del web marketing e della multi-offerta. Lo spacciatore tende ad offrire qualsiasi tipologia di sostanza proprio per rendere più appetibile la sua offerta, spesso coinvolgendo nello smercio anche persone minorenni, meno legalmente perseguibili. Tra l altro, sono state confezionate e poste in vendita baby-dosi di cocaina al costo di 10 euro l una. Sempre più precocemente i giovani utilizzano in via sperimentale, nella fese iniziale, sostanze psicotrope, inconsapevoli dei rischi e dei danni che ne derivano. In Italia sono state 502 nel corso del 2008 le vittime della droga. Tale dato è assai rilevante poiché il fenomeno causa un decesso al giorno, che però segna un decremento del 17,16 % rispetto al 2007 quando furono 606. I 502 morti si aggiungono ai decessi segnalati in Italia a partire dal 1973, anno in cui si verificò il primo caso di morte per overdose (Relazione annuale della Direzione centrale dei servizi antidroga della polizia relativa al 2008). Secondo il World Drug Report relativo al 2006, i trafficanti hanno investito notevolmente nel potenziamento di questa sostanza, con la conseguenza che la cannabis oggi in commercio, arriva a raggiungere nel prodotto finito, anche quattro quinti di principio attivo (THC), quantitativo superiore in rapporto alla percentuale di prodotto attivo che si poteva ottenere nei dieci anni precedenti. Con particolare riguardo alla situazione relativa al narcotraffico nella Regione FVG, periodo gennaio-giugno 2008 (Direzione centrale per i Servizi Antidroga), emerge che le operazioni antidroga sono state 140 (1,24% del totale nazionale); i sequestri di stupefacenti sono stati 16,51 (0,06% del totale nazionale) e il numero di persone segnalate all Autorità giudiziaria 225 (1,25% del totale nazionale). In questo contesto generale, scopo dell istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga, è quello di orientare e indurre la politica regionale a una sempre maggior IV

6 attenzione e sensibilizzazione sul tema, affinché vengano stabiliti gli obiettivi da perseguire, evidenziando in modo chiaro quali siano le problematiche emergenti, gli interventi da definire, date le importanti e non trascurabili implicazioni che tale piaga comporta a livello sociale. Il tutto in un ottica di dissuasione dei giovani dall uso della droga, considerando che è invalso l uso di valutare tale fenomeno come una semplice consuetudine e pertanto culturalmente accettata. Una nota dolente riguarda la disponibilità di risorse umane e finanziarie per la lotta alla droga, soprattutto a livello regionale, in considerazione anche dell espansione del fenomeno. A fronte delle leggere modifiche al testo normativo, intervenute dopo il suo esame in VI Commissione consiliare permanente, l articolato ha ad oggetto le seguenti prescrizioni: l articolo 1 prevede l istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga da celebrarsi ogni 26 giugno (art. 1), attraverso il coinvolgimento dell Assessorato all istruzione, università, ricerca, famiglia, associazionismo e cooperazione unitamente all Assessorato alla salute, integrazione socio-sanitaria e politiche sociali affinché oltre alle azioni preventive diano corso a campagne educative sulla legalità, mediante convegni studi e dibattiti, prevedendo la promozione da parte dei suddetti assessorati di un coordinamento con le amministrazioni locali al fine della programmazione delle politiche di contrasto e di riabilitazione dei soggetti dediti all uso di stupefacenti (art. 2). L articolo 3, dove veniva disciplinato che l istituzione della Giornata regionale per la lotta alla droga non determina riduzione d orario per gli uffici pubblici, è stato soppresso. L articolo 4 prevede la concessione di contributi da parte della Regione di concerto con le Province e i Comuni a sostegno delle manifestazioni o eventi proposti nell ambito di tale celebrazione. Per l importanza del tema si auspica una rapida approvazione in Aula. NOVELLI V

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