Studio della X(3872) all'esperimento CMS
|
|
- Adelaide Bertini
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Studio della X(3872) all'esperimento CMS Speaker: Alberto Vesentini Università di Pisa, INFN sezione Pisa, CMS (X3872 group) 28 settembre 2011 Conferenza SIF- L Aquila
2 La particella X(3872): motivazioni Scoperta nel 2003 dalla Collaborazione Belle, nelle collisioni e + e - (il nome X deriva dalla sua natura sconosciuta ); Conferme dalla Collaborazione BaBar e dagli esperimenti adronici (CDF and D0, Tevatron); LHC ha visto questa particella in due esperimenti: LHCb e CMS; Diverse interpretazioni sulla sua natura, numeri quantici: J PC = 1 ++ or 2 -+ ; Predizioni teoriche dalla NRQCD nelle collisioni pp. 2
3 Possibili interpretazioni: Stato di quark c (charmonio); Molecola di particelle (mesoni D * ); Stato di tetraquark. Decadimenti (visti finora): X ( 3872) J / Caratteristiche della X(3872) X ( 3872) J / * * X ( 3872) D D adroni Spettro dei livelli del charmonio Decadimenti del charmonio adroni 3
4 Produzione diretta (prompt): direttamente dal punto d interazione dei fasci di protoni o dal decadimento di un stato di charmonio più pesante; Produzione indiretta (non-prompt): dal decadimento di mesoni B (contenenti un quark b), presenza di un vertice secondario; p Meccanismi di produzione μ + μ - π + J/Ψ X,Ψ p π - Prompt Per l analisi: simulati entrambi i casi usando il software PYTHIA: partendo dalla particella χ c1 con massa GeV/c 2 e J PC =1 ++. p cτ μ + μ - π + J/Ψ b p X,Ψ π - Non-Prompt 4
5 L acceleratore LHC Dati raccolti da CMS nel 2011; Analizzati ~900fb -1. Parametri acceleratore Iniezione Collisione Energia dei protoni [GeV] Gamma relativistico Numero di bunch 2808 Corrente circolante [A] esperimenti: ATLAS, ALICE, CMS e LHCb. Obiettivi: Fisica del Modello standard e oltre; Ricerca Supersimmetria; Ricerca materia ed energia oscura. Dati analizzati da CMS. ~1fb -1 utilizzato nell analisi. 5
6 Il detector CMS 3.8 T Buona identificazione e risoluzione del momento di muoni per η 2.5; Buona risoluzione dei momenti di particelle cariche nei tracciatori interni; Buona risoluzione elettromagnetica, per elettroni e fotoni; Buona risoluzione dell energia persa e della ricostruzione della massa di dijet, con calorimetri adronici. 6
7 Ricostruzione di pioni e muoni CMS-PAS-BPH pioni muoni Pioni ricostruiti nell inner detector (Strip 9.3M canali, Pixel 66M canali); Muoni ricostruiti usando anche il sistema dei muoni, diversi tipi di muoni in base al segnale nel sistema dei muoni; Definita una regione di accettanza per i muoni e per le tracce; Utilizzati diversi trigger per selezionare gli eventi. Accettanza μ 7
8 Osservazioni della X(3872) Prima osservazione ( 2S) X(3872) CDF D0 2003,Belle 2010, LHCb 8
9 Misura del rapporto delle sezioni d urto Estratto dallo spettro di massa invariante di J/ ψ π + π - il numero di ψ(2s) e di X(3872); Il rapporto è definito così: (pp X(3872) altro) BR( X (3872) J / ) R (pp (2S) altro) BR( (2S) J / ) N N X (3872) 1 (2S ) C C A A J / J / ( X ) ( ) J / J / ( X ) A ( ) A ( X ) ( ) ( X ) ( ) Le accettanze ottenute da Monte Carlo e le efficienze dei dati (diverse strategie per muoni e pioni); Diverse selezioni per le tracce dei muoni e dei pioni. 9
10 Selezione candidato J/Ψ Per tutti i muoni (Tracker e Global): Nr di Pixel hits > 1; Nr di totat hits nel tracker (Strips+Pixel) > 11; Vertice χ2/ndf < 1.8; d 0 < 3cm e d z <15cm rispetto al vertice primario; Muoni global χ 2 /NDF < 20: Probabilità vertice J/Ψ > 0.01; Richiesto il matching dei muoni da J/ Ψ e quelli del trigger. Tagli cinematici (definita una regione di accettanza): p T > 3.3 GeV/c per η < 1.3; p > 2.9 GeV/c per 1.3< η < 2.2; p T > 0.8 GeV/c per 2.2< η <2.5. Massa J/Ψ (GeV/c 2 ) CMS-AN Event display di una X(3872) simulata
11 Selezione pioni Scelta basata sugli studi Monte Carlo; Tagli di qualità: Nr di Pixel hits > 1; Nr di Strips hits > 5; Vertice χ 2 /ndf <5; Tagli di accettanza: π p T > 400 MeV/c; ΔR(J/ψ, π) <0.7 (per ridurre il fondo combinatorio, usato anche da CDF); p T (ππ) > 1.5 GeV/c. Selezione candidato: Due muoni da una J/Ψ; Costrizione di J/ Ψ nel vertice a quattro tracce; Probabilità del vertice > 0.01; Massa: m< 5 GeV/c 2. Regione di fiducia del candidato: p T (X)>8 GeV/c; y(x) < CMS-AN Pione duro Dati 2010 CMS-AN Pione soffice
12 Spettro di massa: dati 2010 Fit senza bin, con il metodo della massima verosimiglianza; Funzione fit Ψ(2S): 2 gaussiane; Funzione fit X(3872): 1 gaussiana; Funzione fit fondo: polinomio di Čebyšëv, di 2 grado data:~40 pb -1 Ψ(2S) CMS-AN X(3872) X(3872) Parametri del fit: N Ψ(2S) =7460 ± 162 N X(3872) =542 ± 121 m Ψ(2S) = ± 0.1 MeV/c 2 σ1 Ψ(2S) = 8.1 ± 0.6 MeV/c 2 σ2 Ψ(2S) = 3.3 ± 0.3 MeV/c 2 m X(3872) = ± 1.9 MeV/c 2 σ X(3872) = 6.3 ± 1.3 MeV/c 2 CMS-AN
13 13 13 Misure Prompt non prompt (della Ψ(2S) e della X(3872), nelle slides successive), ~20% di componente non-prompt; Il valore di correzione C risulta essere: C = ± 0.015(stat.) e il rapporto risulta (dati 2010): R = ± (stat.) Data yield e calcolo del rapporto ) ( ) ( A ) ( ) ( A ) ( ) ( A ) ( ) ( A C / / / / J J J J X X X X
14 Errori sistematici relativi Parametrizzazione del segnale e del fondo: Usate diverse funzioni per il fit della massa, i cambiamenti nel guadagno hanno differenze fino al 5.3%. Variazione della frazione non-prompt della X(3872) e della ψ(2s): Combinazione delle relative differenze nella componente non-prompt, dell ordine del 40%, portano a differenze del 6%; Incertezza dovuta all efficienza di ricostruzione dei pioni: Usato un metodo guidato dai dati, confrontando due decadimenti: Ψ(2S) J/Ψπ + π - e Ψ(2S) μ + μ - : 4%; Mancanza di conoscenza del meccanismo di produzione della X(3872): Studi sull effetto al variare del p T : 3.5%; Incertezza dovuta alla limitata grandezza dei campioni Monte Carlo: stimata 1.5%. 14
15 Efficienza dei pioni dai dati Confrontando il numero di ψ(2s) che decadono in μ + μ - e quelle in J/Ψ π + π - ; Correzioni: Branching ratio (da PDG); Accettanza e efficienze della J/Ψ e della Ψ(2S) nel canale coi muoni. Il rapporto è: R=0.35 ± 0.04; Consistente con gli studi sul Monte Carlo. J/Ψ CMS-AN Ψ(2S) 15
16 Risultato corretto Tabella delle incertezze Efficienza delle tracce dei pioni 4.0 % Estrazione segnale 5.3 % Componente non-prompt 6.0 % Cambio p T della X(3872) 3.5 % Statistica Monte Carlo 1.5 % Errore sistematico 10.0 % R = ±0.017 (stat.) ±0.009 (sis.) Analisi pubblicata: CMS BPH
17 I primi dati del 2011 Richieste modifiche ai tagli: p T (π)>0.7gev/c; p T (X)>9 GeV/c; y(x) <1.25. Trigger diversi, dovuti all alta statistica: p T (μ)>6-7 GeV/c; μμ massa vicino a J/ Ψ (3.091 GeV/c 2 ). ~10 volte la statistica del 2010! work in progress Stesse funzioni di fit; circa 900 pb -1 di dati analizzati 17
18 Calcolo della componente non-prompt work in progress work in progress Monte Carlo cτ Prompt Non-prompt p cτ μ + μ - π + J/Ψ X,Ψ b p π - N( cuts c ) Nnon N( cuts ) N prompt B non prompt non prompt N(cuts): eventi che passano tutti i tagli; N(cuts + cτ): eventi che passano tutti i tagli + cτ>0.1mm (cτ per richiedere il decadimento da B); B e P: efficienze da Monte Carlo, del taglio in cτ>0.1mm. N N prompt prompt P prompt 18
19 Spettro di massa: dati cτ Senza taglio in cτ work in progress work in progress 2011 Data cτ work in progress 19 Con taglio cτ>0.1mm
20 Risultati 2010 (minore statistica, ~40 pb -1 ) (work in progress): N non-prompt /N cuts = 0.488±0.023(stat.) Ψ(2S) N non-prompt /N cuts = 0.41±0.18(stat.) X(3872) 2011 (~900 pb -1 ) (work in progress): N non-prompt /N cuts = 0.512±0.006(stat.) Ψ(2S) N non-prompt /N cuts = 0.163±0.033(stat.) X(3872) La differenza dei dati 2011 rispetto ai dati 2010 è di ~1.4σ; le due misure sono compatibili. 20
21 Conclusioni e prospettive Conclusioni: Misurato il rapporto delle sezioni d urto della Ψ(2S) e della X(3872); Analizzati i primi dati del 2011; Misurata la componente non-prompt dei dati del 2010 e del Prospettive: Misura accurata della massa della X(3872); Misurare la sezione d urto differenziale della X(3872); Capire il meccanismo di produzione della X(3872) e misurarne i suoi numeri quantici. 21
22 Fine! Grazie per l attenzione!
23 Back up slides
24 Modello a quark Leptoni e quark come particelle elementari; Adroni: composti di quark: Mesoni: quark + antiquark; Barioni: quark + quark + quark (o 3 antiquark); Dinamica descritta dalla cromodinamica quantistica (QCD); La simmetria è descrivibile con il gruppo SU(3), usando solamente fino al quark c; from Wikipedia 24
25 LHC: sistema di accelerazione 25
26 L esperimento CMS II 26
27 Caratteristiche candidato X(3872) p T pione hard CMS-AN CMS-AN p T pione soft CMS-AN Pixel e Silicon Hits dei pioni CMS-AN Probabilità vertice (dati e MC) CMS-AN p T del sistema di pioni e ΔR(J/Ψ,π) R
28 Campioni usati Datasets: tutti I dati 2010 disponibili: MuOnia/Run2010A-Dec22ReReco_v1/AOD; MuOnia/Run2010B-Dec22ReReco_v1/AOD. Selezione dei run buoni: Muon Physics JSON File; Selezione del trigger (~ 40 pb-1): Runs : HLT_DoubleMu0; Runs : HLT_DoubleMu0_Quarkonium_v1. Produzione Monte Carlo: da χ c1 con X(3872) J PC =1 ++ : 1M di X(3872) e Ψ(2S) prompt e non-prompt; CMSSW release: 3_9_7. 28
29 Regione di fiducia della X(3872) Studiata l accettanza della J/Ψ al variare del p T e della y della X(3872); La regione di fiducia dell analisi è stata scelta escludendo le zone con bassa accettanza; Regione: p T (X)>8 GeV/c; y(x) <2.2. CMS-AN
30 Fattorizzazione di C C = A J/ψ (X) ε J/ψ (X) A ππ (X) ε ππ (X) A J/ψ (ψ ) ε J/ψ (ψ ) A ππ (ψ ) ε ππ (ψ ) Dove i vari termini sono: Accettanza della J/ψ (A J/ψ ): Frazione delle J/ψ generate con i 2 muoni nella regione di accettanza. Efficienza della J/ψ (ε J/ψ ): Frazione delle J/ψ con 2 muoni nella regione di accettanza, triggerate e ricostruite. Accettanza Efficienza dei pioni (A ππ ε ππ ): Frazione delle X(3872) o delle ψ(2s), con una J/ψ triggerata e ricostruite,che passano tutte le selezioni. I componenti di C sono determinati separatamente per le X(3872) e per la ψ(2s); usate simulazioni Monte Carlo per la parte prompt e non-prompt. 30
31 Stabilità dei tagli Taglio Intervallo di variazione del valore Massima deviazione nel rapporto Singolo π p T Da -13 % a +50 % 5.7 % Sistema ππ p T Da -20 % a +20 % 7.0 % Nr Strip Hits Fino a 50 % 9.7 % Probabilità del vertice Fino a 500% 1.5 % χ 2 della traccia del pione Fino a 40 % 11.5 % ΔR(J/ψ,π) Da -20 % a +20 % 10 % p T minimo del candidato Fino a 33% 4.6 % 31
32 Metodo di sottrazione delle sidebands Utilizzando lo spettro di massa invariante, si sottrae al candidato nella zona interessata, gli eventi nelle code. Ottimo accordo tra i dati e la simulazione. CMS-AN CMS-AN J/ Ψ proveniente da Ψ(2S) e X(3872) Candidato Ψ(2S) e X(3872) CMS-AN
33 Studio per abbattimento del fondo Utilizzato il match nel Monte Carlo delle tracce con la verità Monte Carlo; Match con la richiesta: p p p traccia traccia reco MCverità traccia reco 0.01 p traccia T reco p p traccia T reco traccia T MCverità 0.01 work in progress Pione duro Pione soffice Massa invariante work in progress work in progress MC segnale prompt 33
34 Prompt - Non prompt X p T Prima Dopo il taglio in accettanza dei muoni 34
35 Polinomio di Čebyšëv T 1 ( x; c,... c ) ( T 0 ( x) c T k ( x)) 0 n k N n k0 Dove T k (x) è il polinomio di grado k-esimo; Il caso banale è: T(0)=1. 35
Ricerca di nuove risonanze che decadono in coppie di jet
Ricerca di nuove risonanze che decadono in coppie di jet Federico Preiato Università di Roma La Sapienza INFN, Sezione di Roma 101 Congresso Nazionale SIF 21 Settembre 2015 - Roma Ricerca di risonanze
Dettaglidi Higgs a LHC b-tagging per la ricerca Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Andrea Bocci
b-tagging per la ricerca di Higgs a LHC Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Pavia Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa Sommario - b-tagging per la ricerca del bosone di Higgs - Caratteristiche degli
DettagliMisura della sezione d urto di produzione di Z 0 Z 0 nel canale di decadimento quadrileptonico all esperimento CDF
Misura della sezione d urto di produzione di Z 0 Z 0 nel canale di decadimento quadrileptonico all esperimento CDF UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA Relatrice: D. Lucchesi
DettagliMisura del rapporto delle sezioni d'urto di produzione degli stati χ c2 e χ c1 del charmonio in collisioni protone-protone a 7TeV a CMS
Misura del rapporto delle sezioni d'urto di produzione degli stati χ c2 e χ c1 del charmonio in collisioni protone-protone a 7TeV a CMS Emanuele Usai Conferenza annuale della SIF - L'Aquila 28/09/2011
DettagliLHCb. - Barbara Sciascia (INFN/LNF) - MasterClass (LNF) - 16 marzo
LHCb [Thanks to F. Alessio, A. Carbone, R. Forty, J. Rademacker for some material] - Barbara Sciascia (INFN/LNF) - MasterClass (LNF) - 16 marzo 2017-1 LHC @ CERN Alpes Lac Léman Genève ATLAS Jura +LHCf
DettagliVerso la misura della massa del bosone W con l esperimento CMS
Verso la misura della massa del bosone W con l esperimento CMS Marco Cipriani Sapienza Università di Roma e INFN Roma1 per conto della collaborazione CMS IFAE 2018 Milano, 4 Aprile 2018 1 Perché misurare
DettagliUniversità degli Studi di Torino Dipartimento di Fisica. Tesi di Laurea
Università degli Studi di orino Dipartimento di Fisica esi di Laurea Analisi di spettri di deutoni: studio della contaminazione dovuta a deutoni prodotti in processi secondari in collisioni Pb- Pb a 5eV
DettagliMisura della vita media del mesone D 0 a LHCb M. Rotondo, M. Santimaria, B. Sciascia (LNF-INFN)
International Masterclasses (LNF) 16 marzo 2018 Misura della vita media del mesone D 0 a LHCb M. Rotondo, M. Santimaria, B. Sciascia (LNF-INFN) [Almost all slides from A. Carbone] Alla ricerca di D 0 Per
DettagliMisura della violazione di CP Flavio Marchetto
Misura della violazione di CP Flavio Marchetto 1. Esperimento di Christenson, Cronin, Fitch, Turlay: scoperta della violazione di CP (1964) 2. Violazione diretta di CP 3. Esperimento NA48 per la misura
DettagliFenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza. Lezione 13. La scoperta del W
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 13 La scoperta del W Premio Nobel 1984 Articolo 12.5, Collaborazione UA1, Experimental observation of isolated large transverse electrons with
DettagliFisica sperimentale delle collisioni di protoni. Davide Valsecchi PhD Milano-Bicocca
Fisica sperimentale delle collisioni di protoni Davide Valsecchi PhD student @ Milano-Bicocca LHC Physics in a nutshell Teoria Misura Falsificazione 2 Large Hadron Collider (LHC) Per esplorare la fisica
DettagliMisura della vita media del mesone D 0 a LHCb
International Masterclasses (LNF) 17 marzo 2016 Misura della vita media del mesone D 0 a LHCb B. Sciascia (INFN) [Almost all slides from A. Carbone] L ESERCIZIO DI OGGI Obiettivi dell esercizio I obiettivo:
DettagliAnalisi angolare del decadimento B0->K*µµ a CMS e ATLAS
Analisi angolare del decadimento B0->K*µµ a CMS e ATLAS Alessio Boletti (INFN e Universita` di Padova) Umberto De Sanctis (INFN e Universita` di Roma Tor Vergata) Motivazioni Fenomeni di nuova fisica possono
DettagliEsperimento ATLAS INFN ed Università di Bologna PROPOSTA PER SVOLGERE IL TIROCINIO-MONDO LAVORO PRESSO L ESPERIMENTO ATLAS
i Esperimento ATLAS INFN ed Università di Bologna PROPOSTA PER SVOLGERE IL TIROCINIO-MONDO LAVORO PRESSO L ESPERIMENTO ATLAS Il guppo di Bologna dell esperimento ATLAS propone un tirocinio di lavoro nel
DettagliL Esperimento NA62 al CERN Misura del decadimento
L Esperimento NA62 al CERN Misura del decadimento K + π + νν Roberto Piandani Università e INFN Perugia XCIII Congresso Nazionale Società Italiana di Fisica Pisa 28 Settembre 2007 Motivazioni Fisiche _
DettagliFisica gamma-gamma a LEP
Fisica gamma-gamma a LEP Una rassegna dei risultati più recenti Saverio Braccini INFN, Laboratori Nazionali di Frascati IFAE, Lecce, 23-26 Aprile, 2003 S. Braccini Fisica gamma-gamma a LEP 1 Introduzione
DettagliStudente: Ivan Angelozzi Relatore: Prof. Cesare Bini
Studente: Ivan Angelozzi Relatore: Prof. Cesare Bini 8-6-10 Introduzione L anomalia del momento magnetico è data da: a=(g-2)/2, dove g indica il fattore di Landè. Per il muone e gli altri leptoni l anomalia
DettagliITS ALICE. Confronto fra tecnologia attuale e upgrade. Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino
ITS ALICE Confronto fra tecnologia attuale e upgrade Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino Bianca De Martino - Università degli Studi di Torino 2 Produzione di mesoni D in eventi Pb-Pb Obiettivo:
DettagliI Laboratori Nazionali di Frascati e gli acceleratori di particelle
Visita ai Laboratori dell INFN 11-12 Gennaio 2019 I Laboratori Nazionali di Frascati e gli acceleratori di particelle Massimo Casarsa INFN/Trieste Padriciano 99, 34149 Trieste, Italy (massimo.casarsa@ts.infn.it)
DettagliAnalisi dello spettro di massa invariante J/ψπ + π in collisioni p-p a s =8TeV con il rivelatore CMS
Alma Mater Studiorum Università dibologna Scuola di Scienze Corso di Laurea in Fisica Analisi dello spettro di massa invariante J/ψπ + π in collisioni p-p a s =8TeV con il rivelatore CMS Relatore: Dott.ssa
DettagliLezione 23 LHCb Introduzione
LHCb Introduzione Motivazione fisica: Studiare la fisica del B con particolare riguardo alla violazione di CP ed alla determinazione degli elementi della matrice CKM. Perché ad LHC? Paragonato ad altri
DettagliMisura della massa del quark top. Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II Viviana Cavaliere
Misura della massa del quark top Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II Viviana Cavaliere Introduzione Caratteristiche principali e modi di decadimento del top La misura della massa del Top a CDF: 1.
DettagliFisica dei mesoni. Mesoni sono particelle con spin intero e interagisce coi barioni (nucleoni) attraverso le forze forti, elettromagnetiche e deboli
Fisica dei mesoni Mesone π e quello piu leggero nella famiglia dei mesoni E la particella che viene scambiato nell interazione forte nucleone-nucleone ed e quindi responsabile della maggiore componente
DettagliMisura delle proprietà del bosone di Higgs in decadimenti in coppie di bosoni vettori con l'esperimento CMS
Misura delle proprietà del bosone di Higgs in decadimenti in coppie di bosoni vettori con l'esperimento CMS 4 6 Aprile 2018 Lorenzo Viliani On behalf of the CMS Collaboration INFN Firenze (Italia) Proprietà
DettagliAlgoritmi di trigger ad alto livello per l'identificazione di jet con b con il rivelatore CMS a LHC
Algoritmi di trigger ad alto livello per l'identificazione di jet con b con il rivelatore CMS a LHC Riccardo Ranieri Collaborazione CMS INFN and Università di Firenze LXXXVIII Congresso Nazionale Società
DettagliHIGGS A BASSA MASSA. Produzione associata HW e HZ al Tevatron e risultati aspettati a LHC
Anno accademico 2008/2009 Elisa Rojatti Tutor : Prof. Stefano Giagu Corso di FNSNII Docente : Prof. Carlo Dionisi 1 RICERCA DEL BOSONE DI HIGGS A BASSA MASSA Produzione associata HW e HZ al Tevatron e
DettagliSommario prima lezione
Abbiamo considerato un analisi semplice a LEP: Abbiamo toccato vari argomenti selezione efficienza fondo incertezza statistica e sistematica Sommario prima lezione BR(Z µ + µ ) = Number ofµ+ µ events Total
DettagliMisura di V cb alle B-Factory
Misura di V cb alle B-Factory (BaBar, Belle, CLEO) Marcello Rotondo Universita' di Padova & INFN BaBar Collaboration IFAE 2003 Marcello Rotondo 1 Tecniche di Misura di V cb Low energy QCD limitata all'interno
DettagliRiceca di paticelle neute a lunga vita media co l'espeimento ATLAS. Daniela Salvatore (INFN Cosenza)
Riceca di paticelle neute a lunga vita media co l'espeimento ATLAS Daniela Salvatore (INFN Cosenza) Decadimenti di paticelle neute a lunga vita media M. Strassler, K. Zurek Phys. Lett. B651 (2007) 374-379
DettagliRelatori: Prof. Vincenzo Canale Dott. Francesco Conventi. Candidato: Nicola de Biase Matricola N
Relatori: Prof. Vincenzo Canale Dott. Francesco Conventi Candidato: Nicola de Biase Matricola N85000845 Tesi di laurea triennale in Fisica A.A. 2017/2018 1 LHC ATLAS Ricerca del Bosone di Higgs Introduzione
DettagliSommario prima lezione
Sommario prima lezione Abbiamo considerato un analisi semplice a LEP: BR(Z µ + µ ) = Number ofµ+ µ events Total number of events Abbiamo toccato vari argomenti selezione efficienza fondo incertezza statistica
DettagliMisura della massa del Top al Tevatron (CDF) Caterina Doglioni
Misura della massa del Top al Tevatron (CDF) Caterina Doglioni Indice Il quark Top Canali di decadimento Perché misurare la massa del Top Come misurare la massa del Top il rivelatore CDF b-tagging metodi
DettagliStudio del decadimento B s φφ emisuradelsuobranching r
Studio del decadimento B s φφ e misura del suo branching ratio acdfii Relatore Correlatore dott.ssa Anna Maria Zanetti dott. Marco Rescigno Giovedì, 18 Dicembre (pag 1) Scopo dell analisi Lo scopo dell
DettagliMisura diretta al LEP del numero di famiglie di neutrini
Misura diretta al LEP del numero di famiglie di neutrini Anno Accademico 2005-2006 - Presentazione a cura di F. Orio Quanti tipi diversi di neutrino esistono? Spettro continuo del decadimento β ν e _ ν
DettagliZ in due leptoni con i primi dati di LHC. A. Palma INFN Roma & Università di Roma La Sapienza R. Paramatti INFN Roma
Z in due leptoni con i primi dati di LHC A. Palma INFN Roma & Università di Roma La Sapienza R. Paramatti INFN Roma Sommario LO Z AD LHC motivazioni di fisica segnale e fondi PROBLEMATICHE DI RIVELATORE
DettagliMisura del flusso di Litio nei RC con lo spettrometro AMS-02 sulla Stazione Spaziale Internazionale
Misura del flusso di Litio nei RC con lo spettrometro AMS-02 sulla Stazione Spaziale Internazionale Università e INFN sez. Perugia IFAE 2017 19-21 Aprile, Trieste 1 Litio nei Raggi Cosmici Ø Prodotto attraverso
DettagliStudio della velocità di deriva nelle camere a muoni dell esperimento CMS al CERN con i primi dati di collisioni protone-protone
Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Corso di Laurea in Fisica Studio della velocità di deriva nelle camere a muoni dell esperimento CMS al CERN con i primi
DettagliRicerca del bosone di Higgs del MS al Lep II
Ricerca del bosone di Higgs del MS al Lep II di Cristiana Reggente Prof. Carlo Dionisi Ricerca del bosone di Higgs Processi di produzione Canali di decadimento Topologie Processi di fondo Sopressione del
DettagliRicerca del decadimento leptonico raro B τν tramite B tag adronico con l esperimento l
Ricerca del decadimento leptonico raro B τν tramite B tag adronico con l esperimento l BABARB AR Silvia Martellotti Prof. Riccardo Faccini Perchè studiare il decadimento L analisi sperimentale del decadimento
DettagliBs a CDF II. Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II - Prof. Carlo Dionisi Supervisor: Marco Rescigno Studente: Lorenzo Placidi.
Bs a CDF II Dionisi Supervisor: Marco Rescigno Carlo Studente: Lorenzo Placidi 24 Giugno 2009 Bs a CDF II 1/32 Sommario 1 Caratteristiche collider Tevatron Produzione bb 2 Il detector CDF II 3 Selezione
DettagliCorso di Fenomenologia delle Interazioni Fondamentali LM in Fisica, AA Silvia Arcelli
Corso di Fenomenologia delle Interazioni Fondamentali LM in Fisica, AA 2014-15 Silvia Arcelli Verso il Modello Standard: Scoperta del charm 10 Marzo 2015 1 Scoperta del charm, del tau e del beuty Il quarto
DettagliOsservazione di una nuova particella con massa di 125 GeV
Osservazione di una nuova particella con massa di 125 GeV Esperimento CMS, CERN 4 Luglio 2012 Sintesi: Oggi al CERN di Ginevra, in un seminario congiunto con la conferenza "ICHEP 2012" [1] a Melbourne,
DettagliDeterminazione della vita media del mesone K 0 S in collisioni Xe-Xe a LHC
Università degli Studi di Trieste Dipartimento di Fisica Corso di Laurea Triennale in Fisica Tesi di laurea triennale Determinazione della vita media del mesone K S in collisioni Xe-Xe a LHC Laureanda:
DettagliMEG: μ e γ. Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ. Fisica Nucleare e Subnucleare II
10 giugno 2010 Fisica ucleare e Subnucleare II MEG: μ e γ Analisi dei dati raccolti nel 2008 per l estrazione del Branching Ratio del decadimento μ + e + γ Daniel Salerno Tutors: Gianluca Cavoto Cecila
DettagliPRODUZIONE DI COPPIE WW E RICERCA DEL BOSONE DI HIGGS. Daria Santone TUTOR: Dr. Marco Rescigno
PRODUZIONE DI COPPIE WW E RICERCA DEL BOSONE DI HIGGS Daria Santone TUTOR: Dr. Marco Rescigno IL BOSONE DI HIGGS Teorizzata da Peter Higgs nel 1964. Il bosone di Higgs è la particella fondamentale prevista
DettagliElementi di. Statistica
Elementi di Statistica 1... diamo un senso cosa e la Fisica delle Particelle Elementari? Spiega il complesso mediante il semplice nel mondo dell infinitamente piccolo all attacco!!! applicando la ben nota
DettagliBosone. Particella a spin intero, che obbedisce alla statistica di Bose-Einstein, che è opposta a quella di Fermi-Dirac.
Particelle ed Interazioni fondamentali Fermione. Particella a spin semintero, che obbedisce alla statistica di Fermi-Dirac, cioè due fermioni con gli stessi numeri quantici non possono coesistere in uno
DettagliIntroduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Firenze
Introduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Firenze 8 febbraio 2017 Modena 1 Predizione dell antimateria Meccanica Relativistica Erwin
DettagliCorso di Fisica Nucleare e Subnucleare II. Studente: Francesco Micheli Tutor: Prof.Cesare Bini
Misura della sezione d'urto con il detector KLOE Corso di Fisica Nucleare e Subnucleare II Studente: Francesco Micheli Tutor: Prof.Cesare Bini 08.06.2010 Introduzione L'anomalia magnetica del muone è data
DettagliIntroduzione. Elementi di Fisica delle Particelle Elementari. Diego Bettoni Anno Accademico
Introduzione Elementi di Fisica delle Particelle Elementari Diego Bettoni Anno Accademico 006-007 Programma del corso 1. Introduzione.. Simmetrie discrete: P, C, T. 3. Isospin, stranezza, G-parità. 4.
DettagliFISICA AL LEP G. Passaleva
FISICA AL LEP G. Passaleva Dottorato di Ricerca in Fisica 2003 Oltre 2000 pubblicazioni su... Fisca adronica Electroweak Fisica γγ QCD Heavy flavours Higgs Fisica del τ Nuove particelle LEP 1989 Primo
DettagliIntroduzione alla Fisica di EEE plus
Introduzione alla Fisica di EEE plus Emanuele Biolcati Liceo Classico Massimo D Azeglio 28 settembre 2018 Emanuele Biolcati 1 Poniamoci alcune domande 1 Raggi cosmici Cosa sono? Perché si studiano? Come
DettagliIl programma "Summer Student" al Fermilab
Il programma "Summer Student" al Fermilab Giorgio Chiarelli Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Sezione di Pisa Dove si trova Fermilab? Cosa e' Fermilab? Fermilab è uno dei laboratori nazionali USA per
DettagliElementi. Statistica. Masterclass - Frascati 27/2/2013 Elementi di statistica Marco Dreucci
Elementi di Statistica 1 Fisica Alte Energie : di cosa si occupa? 2 Variabili aleatorie e distribuzioni 3 Fit ai dati sperimentali 4 Tre esempi completi 1 Fisica Alte Energie Di cosa si occupa? Spiega
DettagliItinerario del viaggio
Itinerario del viaggio Massimo Passera Treviso - 01/02/2013 1 Massimo Passera Treviso - 01/02/2013 2 Le 4 interazioni fondamentali! Elettromagnetiche! Deboli! Forti! Gravitazionali Interazione elettromagnetica
DettagliStudio dei decadimenti dell Higgs nel canale tth con il rivelatore CMS ad LHC. D. Benedetti, L. Fanò, M.Biasini
Studio dei decadimenti dell Higgs nel canale tth con il rivelatore CMS ad LHC D. Benedetti, L. Fanò, M.Biasini Il Canale tth Stato finale completamente adronico Stato finale semi-leptonico 8 jets (W qq)
DettagliSimone Gennai Scuola Normale Superiore INFN Sez. di Pisa
Simone Gennai Scuola Normale Superiore INFN Sez. di Pisa 2 Le previsioni del Modello Standard sono state verificate fino ad un precisione di 10-5 L unica particella predetta e ancora non scoperta rimane
DettagliTeoria delle interazioni fondamentali Ricerca e Didattica a Pavia
Teoria delle interazioni fondamentali Ricerca e Didattica a Pavia Oreste Nicrosini Istituto Nazionale Fisica Nucleare, Sezione di Pavia & Dipartimento Fisica Nucleare e Teorica, Università degli Studi
DettagliDi : Gustavo Maccioni. Tutor. Marco Rescigno
Misure delle sezioni d'urto inclusive di W e Z nelle collisioni p p-bar ad una S=1.96 TeV Di : Gustavo Maccioni Tutor Marco Rescigno Scopo e Introduzione La misura delle sezioni d'urto di produzione di
DettagliMisura di perdita di energia di muoni cosmici in PbWO4
Misura di perdita di energia di muoni cosmici in PbWO4 π+ π- νμ μμ+ νμ Andrea Davide Benaglia per la collaborazione CMS SIF XCV Congresso Nazionale Bari, 28 Settembre 3 Ottobre 2009 Introduzione Durante
DettagliProduzione di Sapori Pesanti nelle Collisioni γγ al LEP
nelle Collisioni al LEP Collaborazione L3 La fisica al LEP Produzione inclusiva di charm Prima evidenza di produzione inclusiva di beauty Produzione esclusiva di charmonio Conclusioni Introduzione LEP
DettagliAsimmetria di carica nella produzione di bosoni W + /W e dσ
Asimmetria di carica nella produzione di bosoni W + /W e dσ per la produzione di bosoni Z al Tevatron 16-06-2008 Docente Responsabile: M. Rescigno Introduzione Misure inclusive Misure differenziali Buona
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI. Facolta di Scienze Corso di Laurea in Fisica. Produzione di Σ0c nei decadimenti barionici di mesoni B in LHCb
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CAGLIARI Facolta di Scienze Corso di Laurea in Fisica Produzione di Σc nei decadimenti barionici di mesoni B in LHCb Relatore Prof. Biagio Saitta Candidata Giulia Frau Anno Accademico
DettagliCorrezioni alla scala di energia dei jet. Corso di fisica Subnucleare II a.a. 2006/2007 Presentazione di Valerio Consorti
Correzioni alla scala di energia dei jet Corso di fisica Subnucleare II a.a. 2006/2007 Presentazione di Valerio Consorti Cosa è un jet Il partone, dotato di colore, prodotto nell hard scatter evolve in
DettagliIntroduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare - Firenze
Introduzione all esperimento LHCb e all analisi dei dati. Lucio Anderlini Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Firenze 8 febbraio 2017 Modena 1 Predizione dell antimateria Meccanica Relativistica Erwin
DettagliInternational Masterclasses 2019
International Masterclasses 2019 Bologna, 25 e 26 febbraio 2019 http://www.bo.infn.it/masterclass/2019/index.html Masterclass Siamo alla XV edizione (a Bologna alla IX) L Iniziativa fa parte delle Masterclass
DettagliOsservazione di un decadimento raro a CMS
Osservazione di un decadimento raro a CMS Esperimento CMS, CERN 19 luglio 2013 L esperimento CMS ha individuato un importante decadimento raro previsto dal Modello Standard della fisica delle particelle.
DettagliParticelle Elementari e Forze Fondamentali. Enrico Robutti
Particelle Elementari e Forze Fondamentali Enrico Robutti Le interazioni fondamentali E. Robutti Particelle Elementari e Forze Fondamentali 2 Forze fondamentali e unificazione Le interazioni fondamentali
DettagliLa tracciatura nel trigger di alto livello di CMS Valentina Gori
La tracciatura nel trigger di alto livello di CMS Valentina Gori Dipartimento di Fisica e sezione INFN di Firenze, per la collaborazione CMS. 1 Il tracciatore di CMS Rivelatore a pixel: 66M canali di lettura
DettagliProgramma del corso di Particelle Elementari
Programma del corso di Particelle Elementari 1. Le interazioni fondamentali 1.1 Costituenti elementari 1.2 Quark e colore 1.3 Il colore come carica dell interazione nucleare 1.4 Unità naturali 1.5 Interazione
DettagliStudio dei decadimenti J/ψ µ + µ all esperimento LHCb e misura delle sezioni d urto σ(pp J/ψX) e σ(pp bb J/ψX) con i primi dati di LHC
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FIRENZE Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Tesi di Laurea Specialistica in Scienze Fisiche ed Astrofisiche Studio dei decadimenti J/ψ µ + µ all esperimento LHCb
DettagliRivelatori di Particelle. Danilo Domenici
Rivelatori di Particelle Danilo Domenici mappa concettuale cadimento nucleare rivelare adiazione cosmica particella radiazione rivelatore di particelle tracciare terazioni in n collisore identifica m
DettagliVerso il top: B-tagging
B-tagging e top 1 Verso il top: B-tagging 2 Sapori pesanti 3 Sapori pesanti Finora abbiamo parlato di partoni in generale (g, q) ma ci sono sostanziali differenti tra i quark piu leggeri (u,d,s) e quelli
DettagliAnalisi del Top ad ATLAS e CMS. ~Discussione~ Leonardo Benucci, 21 Ottobre 2005
Analisi del Top ad ATLAS e CMS ai primi 10 fb -1 ~Discussione~ Leonardo Benucci, 21 Ottobre 2005 Il quark top: protagonista dei primi giorni E uno strumento ideale per la calibrazione: abbondante statistica
DettagliStudio del canale di decadimento. nell esperimento CMS
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dipartimento di Fisica M. Merlin Tesi di Laurea Magistrale in Fisica Studio del canale di decadimento B + J/ψ φ K + nell esperimento CMS Laureando Leonardo
DettagliFisica del b a CDF CDF. Saverio D Auria University of Glasgow
Fisica del b a Saverio D Auria University of Glasgow Fisica del b a Introduzione Rivelatore e Trigger Risultati Run-II: B s e Λ b Vite medie segnali nei vari canali Prospettive Saverio D Auria University
DettagliDecadimenti radiativi non leptonici:
Decadimenti radiativi non leptonici: ± π ± π 0 γ Mauro Raggi Università & INFN Perugia XC congresso nazionale Società Italiana di Fisica Brescia 0-5 Settembre 004 Sommario NA48/ e i carichi Interesse della
DettagliGli esperimenti LHC verso HiLumi. Nadia Pastrone
Gli esperimenti LHC verso HiLumi Nadia Pastrone Bologna 13 Ottobre 2018 LHC: indispensabile! Since then: huge progress Modello Standard funziona ma domande fondamentali ancora oggi senza risposta Piano
DettagliRicerca del Bosone di Higgs a LHC
Ricerca del Bosone di Higgs a LHC Experimental View (pp H+X) [pb] 2 1 pp H (NNLO+NNLL QCD + NLO EW) pp qqh (NNLO QCD + NLO EW) pp WH (NNLO QCD + NLO EW) pp ZH (NNLO QCD +NLO EW) s= 8 TeV LHC HIGGS XS WG
DettagliG.V. Margagliotti. Appunti di Introduzione alla Fisica Nucleare e Subnucleare a.a. 2017/18
G.V. Margagliotti Appunti di Introduzione alla Fisica Nucleare e Subnucleare a.a. 2017/18 2017 Indice 1 Preambolo 11 1.1 I costituenti fondamentali della materia............ 12 1.2 Elementarietà...........................
DettagliPhysics reach di LHCb nel prossimo run. Marta Calvi
Physics reach di LHCb nel prossimo run Marta Calvi Università di Milano Bicocca e INFN CSN1 31 Marzo 2010 Premessa LHC è ripartito a 3.5+3.5 TeV incomincia la prima presa dati da collisioni pp ad alta
DettagliUna foto sullo stato dell esperimento BESIII
Una foto sullo stato dell esperimento BESIII Giulio Mezzadri, per la collaborazione BESIII INFN Ferrara Università degli studi di Ferrara IFAE2017 Trieste, 21/04/17 Indice degli argomenti IHEP, BESIII
DettagliConcezio Bozzi INFN Ferrara 15 novembre 2011
Concezio Bozzi INFN Ferrara 15 novembre 2011 Il modello standard 12 particelle elementari, 6 leptoni e 6 quark, raggruppate in 3 famiglie, di massa crescente Forze tra particelle di materia trasmesse da
DettagliSull identificazione di carica per muoni ricostruiti con il rivelatore CMS
Università degli Studi di Perugia Tesi di Laurea in Fisica Sull identificazione di carica per muoni ricostruiti con il rivelatore CMS Candidato: Valentina Mariani Relatore: Livo Fanò Supervisori: Aniello
DettagliLa fisica dei mesoni K neutri Un esempio di esperimento: KLOE
La fisica dei mesoni K neutri Un esempio di esperimento: KLOE Fabio Bossi Laboratori Nazionali di Frascati dell INFN (fabio.bossi@lnf.infn.it) I mesoni K neutri I mesoni K 0 (K 0 ) sono prodotti da interazioni
DettagliConcezio Bozzi INFN Ferrara 5 dicembre 2012
Concezio Bozzi INFN Ferrara 5 dicembre 2012 Il modello standard 12 particelle elementari, 6 leptoni e 6 quark, raggruppate in 3 famiglie, di massa crescente Forze tra particelle di materia trasmesse da
DettagliHands-on : Riconoscimento di eventi con bosoni W, Z e H nell esperimento CMS. Mario Pelliccioni
Hands-on : Riconoscimento di eventi con bosoni W, Z e H nell esperimento CMS Mario Pelliccioni Bosoni W e Z Mediatori dell interazione debole, responsabile ad esempio del decadimento del neutrone. Interazione
DettagliStudio delle distribuzioni angolari nel
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAGLIARI Facoltà di Scienze Corso di Laurea in Fisica Studio delle distribuzioni angolari nel decadimento Σ c Λ c π Relatore Prof. Biagio Saitta Candidata Martina Pili Anno Accademico
DettagliUniversità degli Studi di Trieste. Studio della produzione del mesone. in collisioni pp a s = 7 TeV
Università degli Studi di Trieste Corso di Laurea in Fisica Studio della produzione del mesone K (892) ± in collisioni pp a s = 7 TeV Tesi di Laurea Triennale in Fisica Laureando: Giovanni MALFATTORE Relatore:
DettagliDiscriminazione di eventi da oscillazione di neutrino da eventi con charm in
Fisica nucleare e subnucleare II Prof. Carlo Dionisi A.A. 2010/2011 Discriminazione di eventi da oscillazione di neutrino da eventi con charm in Chiara Perrina Tutor: Prof. Giovanni Rosa 21 giugno 2011
DettagliScopo dell'esercizio. Misura della massa e della vita media della particella D 0 su dati raccolti dall'esperimento LHCb
Scopo dell'esercizio Misura della massa e della vita media della particella D 0 su dati raccolti dall'esperimento LHCb S.Vecchi INFN -- Ferrara 1 Scopo dell'esercizio Misura della massa e della vita media
DettagliScopo dell'esercizio. Misura della massa e della vita media della particella D 0 su dati raccolti dall'esperimento LHCb
Scopo dell'esercizio Misura della massa e della vita media della particella D 0 su dati raccolti dall'esperimento LHCb S.Vecchi INFN -- Ferrara 1 Scopo dell'esercizio Misura della massa e della media della
DettagliUniversità degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Fisica
Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Corso di Laurea Triennale in Fisica STUDIO E OTTIMIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI DELLE CAMERE A DERIVA DELL ESPERIMENTO
DettagliL esperimento NA48. Ermanno Imbergamo
Perugia - 14 Aprile 2003 INFN, seminari di gruppo I On behalf of the NA48 Collaboration Un po di storia NA31 pubblica il risultato Re(ε /ε) =(23.0 ± 6.5) 10 4 E731 pubblica il risultato Re(ε /ε) =(7.4
DettagliRelazione Sull Attività Svolta Durante il Primo Anno di Dottorato di Ricerca in Fisica (XIX Ciclo)
Relazione Sull Attività Svolta Durante il Primo Anno di Dottorato di Ricerca in Fisica (XIX Ciclo) Dottorando Gianluca Cerminara Supervisore Dott. Ernesto Migliore 1 Piano di studi Corsi inseriti nel piano
DettagliIdentificazione di nuclei in collisioni Pb Pb con l esperimento ALICE
Identificazione di nuclei in collisioni Pb Pb con l esperimento ALICE Laurea Triennale in Fisica Università degli Studi di Torino Dipartimento di Fisica Candidato: Guglielmo Faggioli Relatore: Prof. Massimo
DettagliCorso di Fenomenologia delle Interazioni Fondamentali LM in Fisica, AA Silvia Arcelli
Corso di Fenomenologia delle Interazioni Fondamentali LM in Fisica, AA 014-15 Silvia Arcelli Misura dell Angolo di einberg a Petra, Scoperta dei bosoni mediatori e Z 3 Marzo 015 1 Scoperta delle Correnti
DettagliFenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza. Lezione 14. La scoperta del top
Fenomenologia del Modello Standard Prof. A. Andreazza Lezione 14 La scoperta del top Preambolo: le misure di precisione di LEP Poco dopo le misure sulle proprietà della Z a LEP era chiaro che il MS prevedeva
DettagliL esperimento ALICE e il suo programma di fisica protone-protone
L esperimento ALICE e il suo programma di fisica protone-protone Marco Monteno INFN Torino Workshop sui Montecarlo, la Fisica e le simulazioni a LHC Lab.Naz. Frascati, 24 Ottobre 2006 Motivazioni per un
DettagliLa fisica del top a LHC
La fisica del top a LHC Andrea Dotti Università degli studi di Pisa INFN Sez. Pisa Slide 1 Introduzione L'importanza del top Il top a LHC ttbar La fisica del top con i primi fb 1 Conclusioni Slide 2 Massa
Dettagli