In Quarry & Construction, 2003

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1 07-98_autorizzazione ANFO_BG /8 In Quarry & Construction, 2003 APPLICAZIONE DEL D.Lgs. 624 /96: autorizzazione al caricamento pneumatico di esplosivo sfuso allo stato granulare in una cava in sotterraneo di calcare da calce. ANALISI DELLA PROCEDURA TECNICA ED AMMINISTRATIVA Dott. Ing. Carlo Pugni Servizio Cave Settore tutela risorse idriche ed estrattive della provincia di Bergamo\ Obiettivi dell articolo Quello che qui si presenta costituisce il resoconto del percorso amministrativo e tecnico che ha portato il competente Ente locale (Provincia di Bergamo) al rilascio dell autorizzazione all esercizio del sistema di caricamento mine prescelto dalla società richiedente. Nell escussione dei dati amministrativi e tecnici, utili all individuazione del contesto in cui si è svolta l azione amministrativa, s intende dare rilievo alle procedure applicative della normativa in vigore, in particolare del D.Lgs 624/96, in virtù del quale è stato possibile il rilascio di un autorizzazione dalle conseguenze di positivo impatto ambientale, tecnico, ed economico. In particolare significativi aspetti normativi innovativi contenuti nel citato D.Lgs 624/96, congiunti con la procedura di valutazione del rischio intesa come un aspetto dinamico di analisi dell attività lavorativa, hanno tracciato un percorso amministrativo ed autorizzativo non esistente in precedenza (almeno in Provincia di Bergamo). Inquadramento generale dell attività estrattiva In Provincia di Bergamo Comune di Ubiale Clanezzo è presente un unità estrattiva di calcare ad alto titolo di carbonato di calcio che realizza la coltivazione del minerale in superficie contestualmente alla preparazione -sperimentazione pratica della futura coltivazione in sotterraneo, che, a regime, risulterà sostitutiva di quella a giorno. Attualmente la produzione annua programmata è di circa m 3 di minerale utile (in loco) necessaria per l alimentazione dell impianto di produzione di calce attiguo al giacimento, suddivisa in circa m 3 annui provenienti dallo scavo in superficie e di m 3 dal sotterraneo: si tratta quindi di garantire una produzione giornaliera media di circa m 3 (circa t/g). Per i volumi di produzione il complesso si colloca tra gli impianti di media grandezza. Data la qualità strutturale dell ammasso roccioso, l approvvigionamento di materiale deve avvenire necessariamente con l uso di cariche esplosive; per quanto riguarda il sotterraneo, le cariche sono inserite in fori da mina di diametro (64 e 76) mm e lunghezza variabile (da 13 m a 22 m) che, a seguito di brillamento controllato e progettato secondo un ventaglio completo di 360, frantumano la roccia calcarea che costituisce la materia prima per il funzionamento dei forni da calce. Sono così realizzate quelle che in gergo minerario si

2 2/8 definiscono le volate, ovvero una serie di fori da mina riempiti di esplosivo che, fatti esplodere secondo sequenze, tempi, condizioni di sicurezza e autorizzazioni necessarie, provvedono a staccare e frantumare grossolanamente la roccia. Naturalmente le volate in sotterraneo sono condotte in modo totalmente differente rispetto a quelle in superficie, ma hanno sempre il medesimo scopo e variano solamente gli accorgimenti tecnici e i macchinari necessari. Risulta comunque evidente l importanza che il corretto e sicuro rifornimento di materiale, dipendente in toto dall uso di esplosivo, assume nella strategia produttiva di tutto il complesso. Gli ordini di grandezza relativi al consumo annuo di esplosivo ad uso civile sono di circa kg attestati nel giugno 02 dall Ente competente (Provincia di Bergamo), ma con un consumo effettivo (fino ad oggi) minore, che si aggira, comunque, intorno ai circa kg. L avvio della sperimentazione del sotterraneo ha comportato un sensibile incremento nel consumo effettivo di esplosivo che orientativamente si avvicinerà in un futuro prossimo alla quantità attestata dall Ente. L aspetto di preparazione sperimentazione del sotterraneo comporta l analisi di un corretto ed efficace metodo di preparazione delle volata (geometrie, inneschi, caricamento): lo studio di tale metodo ha importanza strategica nella vita dell azienda, in quanto da questo dipende, come detto, il rifornimento di materiale. Gli obiettivi di studio sono stati, nel concreto, quello di individuare un sistema di caricamento che fosse intrinsecamente sicuro e perseguisse le logiche di economicità aziendale ritenute necessarie, ovvero mantenere il sovra costo di una coltivazione in sotterraneo nell ambito di una compatibilità economica. Il lavoro si è quindi orientato verso esperienze estere, ai fini di individuare quanto già in essere e, successivamente, adattarlo - possibilmente migliorandolo - in relazione alla realtà specifica dell impianto estrattivo. I tecnici della società interessata hanno individuato un sistema di caricamento sfuso d esplosivo, che consentisse il caricamento dello stesso anche per fori orientati verso l alto e lunghi fino a 18 m: per esigenze operative che si spiegheranno più avanti, al sistema doveva essere asservito anche ad una piattaforma elevatrice del personale, nonché essere dotato d autonomia di movimento. Una volta effettuata la scelta tecnica di base, ovvero individuato il sistema nelle linee essenziali, risultava necessario valutarne la fattibilità autorizzativa sotto il profilo amministrativo, ruolo deputato all Ente Provincia. Inquadramento generale dell attività tecnica ed amministrativa dell Ente competente La normativa italiana dispone che l utilizzo di esplosivo nei lavori minerari (in cava) sia regolamentato ed autorizzato dall Ente competente, vale a dire, nella Regione Lombardia, l amministrazione provinciale, la quale sviluppa al suo interno una propria struttura tecnica che affronta gli aspetti autorizzativi ed di polizia mineraria. Per quanto concerne la valutazione delle modalità d utilizzo dell esplosivo in una specifica unità estrattiva, si tratta per l organismo competentedi analizzare ed eventualmente modificare le modalità proposte e sottoscritte dalla Direzione Responsabile di cava in un documento che è definito ordine di servizio per l uso di esplosivo. Qualora l istruttoria abbia esito favorevole, il procedimento si conclude con l approvazione (con eventuali prescrizioni) dell ordine di servizio, il quale diventa dopo ciò il riferimento basilare per l impiego di esplosivi in quella specifica unità estrattiva.

3 3/8 L ordine di servizio si sviluppa secondo due aspetti ben distinti tra loro: il primo è relativo a disposizioni fisse, stabilite in modo univoco dalla legislazione vigente; il secondo è relativo agli aspetti tecnici che variano da caso a caso: per esempio in una singola attività estrattiva vi possono essere diversi tipi di volate e ciascuna tipologia deve essere valutata e approvata dall Amministrazione. In altre parole devono essere seguite alcune regole basilari, stabilite dalla normativa vigente, a cui deve essere aggiunta la componente tecnica specifica, variabile ma necessariamente rispettosa della normativa stessa: compito dell Amministrazione, nella persona dell ingegnere capo (ora dirigente del servizio preposto), è di assicurarsi che vengano rispettate le condizioni di legge nonché eventualmente prescrivere ulteriori misure tecniche e amministrative ritenute opportune al fine di garantire la sicurezza delle maestranze, dei terzi e delle infrastrutture durante la conduzione dei lavori di sparo. Dal punto di vista legislativo, l approvazione avviene ai sensi dell art. 305 del D.P.R. 128/59. Contesto ambientale ed economico La scelta tecnica della società UNICALCE, che ha previsto il suo futuro sviluppo industriale in sotterraneo per quanto concerne l approvvigionamento del materiale, trae origine da scelte di strategia aziendale che inevitabilmente condizionano l esterno, ovvero l interesse di tutta la comunità. Lo sviluppo del sotterraneo è iniziato circa 10 anni fa; dal punto di vista ambientale il fronte a cielo aperto si sviluppa per un dislivello complessivo di oltre 300 m con gradoni di m ciascuno. Il recupero ambientale già effettuato e ancora in atto sulle parti di pregressa coltivazione ha solo in minima parte attenuato (nonostante gli sforzi) il forte impatto visivo derivante dalla coltivazione (l inizio degli scavi risale ai primi decenni del secolo scorso). L area è vincolata ambientalmente e dal punto di vista idrogeologico: la situazione strutturale dell ammasso ha consentito la scelta del sotterraneo come alternativa all opzione zero o comunque scartando la possibilità di una riprofilatura del fronte; il che, se non ha comportato un miglioramento sostanziale dell impatto visivo della coltivazione, consentirà in futuro di non peggiorare ulteriormente la qualità di una percezione paesaggistica già sensibilmente compromessa (comunque non solamente a causa della realtà estrattiva). In generale, comunque, appare sempre più attuale e significativo l esempio di coltivazioni minerarie in sotterraneo che consentano, una volte esaurite o in alcuni casi durante la coltivazione stessa, l utilizzo dei vuoti che si sono creati anche per funzioni differenti e avulse dal contesto minerario. Il recupero e riutilizzo dei vuoti costituisce sempre un argomento d interesse fondamentale, soprattutto in contesti montani. Per quanto concerne il nostro caso specifico, esso affronta un aspetto decisamente innovativo dell estrazione di calcare in sotterraneo, reso possibile solo grazie alla situazione strutturale dell ammasso, ma che necessita ancora di progressi teorici e metodologici per rendere la coltivazione economicamente compatibile (in una considerazione complessiva dell aspetto produttivo) rispetto ad una coltivazione in superficie (come detto di rilevante impatto visivo e comunque con possibilità di ampliamento a cielo aperto fortemente condizionata). I costi di produzione si orientano di norma in un rapporto di 1 a 4 a favore della coltivazione in superficie, e tale distacco dovrà essere necessariamente ridotto anche mediante tecnologie opportune; tra esse, l uso

4 4/8 dell esplosivo e del sistema di caricamento ottimale, cioè in sicurezza ed al minore costo possibile, rientra nell ottimizzazione strategica del ciclo produttivo, che è finalizzata appunto alla riduzione dei costi. In questo contesto e con tali obiettivi si inserisce quindi la richiesta della società interessata. Contesto tecnico ed amministrativo Si accenna solamente e sinteticamente all aspetto tecnico della coltivazione mineraria: è sufficiente rilevare che si tratta di un sistema di caricamento d esplosivo detto AN.FO.. sciolto ed allo stato granulare, mediante caricatore pneumatico installato su di un carro gommato diesel, munito di cestello elevatore del personale. La coltivazione in sotterraneo è svolta secondo il metodo SUBLEVEL STOPING. Tale metodo consta nell ottenere una serie di grandi camere vuote (180 m di lunghezza, 110 m di altezza e 30 m di larghezza) e intervallate tra loro da diaframmi di roccia di circa 40 m di larghezza. La realizzazione di dette camere avviene attraverso una serie di operazioni di tracciamento di vari livelli di coltivazione che vanno intese come le vie di accesso al corpo mineralizzato. Si esegue inizialmente un taglio verticale (slot), lungo tutta l altezza della camera e che costituisce la parte finale della stessa. Lo slot è quindi uno scollamento, un taglio nel giacimento che separa quello che resterà in loco e quello che verrà abbattuto. Lo slot è accessibile da vari sottolivelli: da questi si abbatte il minerale con mine a ventaglio (cioè in piani verticali paralleli allo scollamento); il minerale cade nel vuoto e viene raccolto ed estratto dalla galleria alla base della camera. L abbattimento avviene arretrando, ossia partendo dallo slot ed in direzione dell entrata della camera. Con questo metodo non si accede mai nella camera. Attualmente è in studio di coltivazione la prima camera (perfezionamento del tipo di volata) e sono in fase di tracciamento i livelli della seconda. L esecuzione di volate a raggiera comporta la realizzazione di fori sull arco completo di 360, caricando quindi anche verso l alto, con fori di lunghezza variabile da 13 m a 22 m e diametro (64 76) mm per un quantitativo complessivo di circa 1000 kg di AN.FO. suddiviso in ritardi da 20 ms. La geometria della galleria di livello-produzione (circa 5 m di altezza e 5 di larghezza) obbliga necessariamente l introduzione di un sistema (cestello) di innalzamento del personale ai fini di effettuare il caricamento dei fori stessi (in parete e in calotta). Il sistema, relativamente al rifornimento di esplosivo, è stato integrato dal rilascio di autorizzazione all esercizio di riservetta di esplosivo interna all unità estrattiva. Prima dell autorizzazione all utilizzo del caricatore pneumatico, ovvero nella fase di realizzazione dello slot, il caricamento dei fori avveniva mediante i tubi precaricati sul cantiere. In sostanza si inserivano nei fori dei tubi contenenti esplosivo in cartuccia con i necessari inneschi. I tubi, come detto caricati di esplosivo in cartucce direttamente sul cantiere, venivano spinti dentro il foro a mano. Il sistema risultava per le maestranze o faticoso, lento e rischioso, anche a causa del considerevole periodo di tempo necessario per le operazioni e della manipolazione d'esplosivo da parte degli operatori. In sostanza non risultava possibile attuare la standardizzazione delle operazioni (almeno per quanto essa sia possibile in campo minerario): la mancata soluzione a tale problema avrebbe comportato gravosi oneri su tutto l aspetto produttivo. Una soluzione alternativa che prevedeva l utilizzo della macchina sparacartucce di esplosivo per il caricamento dei fori

5 5/8 verso l alto non è risultata tecnicamente utilizzabile a causa dei diametri delle cartucce impiegabili con questo tipo di macchina: in sostanza il diametro massimo della cartuccia utilizzabile (45 mm) con la sparacatrucce non è adatta al foro da 76 mm utilizzato sul cantiere. A seguito di una prima valutazione di eseguibilità tecnica e amministrativa concordata con gli Enti competenti, a cui ha partecipato attivamente la Regione Lombardia fornendo le indicazioni di competenza tecnica ed amministrativa, la scelta tecnica della società è stata quella di prevedere un sistema di caricamento il più possibile meccanizzato e standardizzato, che comportasse, una volta a regime, il minimo uso di personale e tempi ragionevolmente brevi di caricamento, nonché la sensibile riduzione del consumo di esplosivo (comunque di basso costo) realizzando inoltre la continuità di carica in canna. È stato quindi prescelto un sistema di caricamento di esplosivo sfuso e allo stato granulare che viene immesso nei fori attraverso aria compressa: sostanzialmente l esplosivo è inserito in una pentola di lancio di circa 0,5 m 3 di capacità: la pentola viene messa in pressione (aria) e dalla stessa diparte un tubo di gomma lungo circa 30 m che viene inserito a mano fino in fondo al foro da caricare. Dopo di che, mediante una valvola, è data pressione con la conseguente uscita d esplosivo. Man mano che il foro si riempie, il tubo di gomma risale naturalmente verso la bocca foro. L operatore comanda manualmente la mandata dell aria e dell esplosivo e può immediatamente arrestare l operazione in qualsiasi momento. Tale processo, a regime, ha durata di circa 2 minuti per foro ed è attuabile anche per i fori caricati verso l alto. Attualmente l intero caricamento del ventaglio avviene in meno di 4 ore (FORI comprendendo anche tutte le operazioni accessorie). Come detto, a causa delle dimensioni della galleria, le operazioni devono anche svolgersi su di un cestello elevatore, che consenta alle maestranze di raggiungere la calotta della galleria. Il sistema di caricamento è integrato in un unico carro diesel che dispone di un carrello elevatore. Tale procedura è utilizzata da tempo in altri paesi europei (per esempio in Irlanda, Grecia, Portogallo, Paesi Scandinavi). Amministrativamente la società UNICALCE coltiva materiale di 2^ categoria ai sensi del R.D. 1443/27. È quindi definita come cava la cui competenza amministrativa e tecnica è in capo alle Regioni. Come detto la legislazione regionale vigente in Lombardia (L.R. 14/98) delega alla Province i compiti pertinenti anche alla polizia mineraria (oltre che gli aspetti autorizzativi); rientra in questo ambito amministrativo l approvazione di ordine di servizio per l uso di esplosivi ai sensi dell art. 305 del D.P.R. 128/59. Il quadro amministrativo prospettato evidenziava quindi il seguente problema: autorizzare il caricamento pneumatico di esplosivo sciolto in cava in sotterraneo, secondo i parametri tecnici sopra sintetizzati. I riferimenti amministrativi fondamentali sono risultati essere il D.P.R. 128/59, il D.Lgs 626/94 ed il successivo D.Lgs 624/96. Sviluppo dell iter amministrativo Il Consiglio Superiore delle Miniere, nella seduta in data ha ammesso l uso del caricatore pneumatico (con prescrizioni) che sono state anche riportate dall allora Ministero dell Industria in una

6 6/8 successiva informativa del 1979 ai Distretti Minerari che, tra l altro, ricorda la necessità di escludere ogni pratica di miscelazione. Sulla base del precedente amministrativo sopra riportato e a seguito di formale richiesta della società UNICALCE d utilizzo di caricatore pneumatico, si è proceduto a sviluppare il seguente iter amministrativo: 1) L art. 36 del D. Lgs 624/96 consente sia il caricamento pneumatico sia la miscelazione dei prodotti esplodenti in cantiere. Lo stesso articolo conferma l art.46 del T.U. sulla pubblica sicurezza (e cioè il divieto di fabbricazione di esplosivi) ma deroga il 1 comma dell art. 336 D.P.R. 128/59 (consente cioè il versamento di esplosivi sciolti allo stato granulare o polverulento in foro, senza quindi l obbligo dell involucro di idonea resistenza). Lo stesso articolo consente altresì all autorità di vigilanza competente la possibilità di esprimere prescrizioni in ordine alle operazioni in questione, per cui i lavori possono essere realizzati in conformità ad idonee prescrizioni stabilite, caso per caso, dall autorità di vigilanza stessa. 2) Lo stesso articolo 36 del D.Lgs 624/96 impone, comunque, che la miscelazione ed il caricamento debbano essere realizzati con mezzi ritenuti idonei dal Ministero, richiamando quindi l articolo n. 297 del D.P.R. 128/59 (idoneità all impiego minerario). 3) Il citato articolo 297 del D.P.R. 128/59 trova attuazione amministrativa e tecnica nell art. 687 del D.P.R. 128/59: quando è prevista una specifica idoneità per apparecchiature ad uso minerario, il Ministero dell Industria (ora Ministero per le Attività produttive) stabilisce i requisiti per il riconoscimento dell idoneità stessa. 4) Anche a seguito di richiesta di parere formale alla competente Regione Lombardia (che ha anche compiti di coordinamento tra le Province per quanto concerne la polizia mineraria ai sensi della L.R. 14/98), è risultato che, ad oggi, il Ministero non ha stabilito alcun requisito per l idoneità all impiego minerario di un simile sistema di caricamento che, si ribadisce, è costituito da una pentola di lancio di esplosivo sciolto, montata su carro gommato e cestello elevatore di personale. Risultano autorizzate, per quanto noto, solo pentole di lancio carrellate, peraltro operative in miniere operanti a cielo aperto e in sotterraneo. 5) Si è quindi ritenuta amministrativamente percorribile la procedura stabilita dal 2 comma dell art. 687 del D.P.R. 128/59: l autorità di vigilanza, in assenza di requisiti di idoneità, prescrive le misure di sicurezza eventualmente necessarie per l ammissione all impiego dell apparecchiatura in questione.

7 7/8 6) Pertanto l approvazione dell Ordine di Servizio è conseguita ai sensi dell art. 305 del D.P.R. 128/59 e successive modifiche; le prescrizioni risultano essere emanate ai sensi dell art. 687, 2 comma del citato Decreto Presidenziale. Schematizzando il flusso amministrativo della procedura seguita: Art.36 D.Lgs 624/96 Mezzi idonei + prescrizioni A.V. Consente versamento esplosivi sfusi Art.297 minerario D.P.R. 128/59 Regola l idoneità all impiego Art.687 D.P.R. 128/59 Attuativo dell art. 297 (requisiti di riconoscimento in capo al Ministero): assenza di tali requisiti ART.687 i D.P.R. 128/59 2 necessarie comma L A.V prescrive le misure di sicurezza A corredo della procedura sopra illustrata, vanno aggiunte alcune osservazioni di carattere generale: 1) come detto, il tipo di volata presuppone il caricamento a raggiera (360 ) con bocca foro in calotta anche a circa 5 m di altezza. Risulta quindi necessario, oltre alla pentola di lancio, anche un sistema di sollevamento dei preposti al caricamento che consentisse agli stessi di svolgere tale operazione. Tale sistema complessivo deve essere inoltre essere compatibile con l uso dell esplosivo, col lavoro in sotterraneo, con le geometrie della galleria, con la movimentazione del mezzo stesso. Dati questi presupposti generali (congiuntamente con la Direzione Responsabile dell attività estrattiva), si è ritenuto necessario, come base di partenza di tutta l istruttoria, prevedere l impiego di un sistema di caricamento, sollevamento e trasporto raggruppato in un unico macchinario a marcatura CE. A seguito di tale valutazione è stata acquisita la dichiarazione di conformità del sistema nel suo complesso, resa dal costruttore della macchina o da un suo mandatario ai sensi dell art.2 del D.P.R. 459/96 (direttiva macchine). 2) La valutazione del rischio secondo i dettami della stessa normativa (D.Lgs 626/94 e D.Lgs 624/96) è stato affrontato sia in fase di elaborazione di base del sistema di caricamento, sia in fase successiva, ovvero a

8 8/8 seguito delle intervenute esperienze tecniche individuabili solo dopo la messa in esercizio del sistema. Lo stesso dicasi per quanto riguarda gli aspetti pertinenti l informazione, la formazione e l addestramento del personale addetto. Secondo questa organizzazione d ordine generale, sono stati richiesti alla Direzione Responsabile l individuazione dei preposti relativamente ad alcune specifiche operazioni, secondo quanto previsto dall art. 32 D.Lgs 624/96. Parimenti la Direzione Responsabile è stata richiamata all attuazione di quanto prevede il D.Lgs 626/94 e 624/96 in relazione all utilizzo dei DPI e della protezione incendi. 3) Fatte salve le altre disposizioni di legge, l ordine di servizio approvato vige in attesa del riconoscimento di mezzi idonei, da parte del Ministero dell Industria, ai sensi dell art comma del D.Lgs n. 624/96. 4) L autorizzazione ai sensi dell articolo 305 del D.P.R. 128/59 è stata rilasciata dall Amministrazione Provinciale nel mese di gennaio Il sistema è quindi operativo. Resta inteso che l aspetto tecnico necessita di una messa a punto a seguito derivante dalle esperienze operative maturate, che dovranno essere inserite nel quadro giuridico e amministrativo di riferimento: appare chiaro che in questa fase, come in quella trascorsa relativa all aspetto autorizzativo, risulterà fondamentale l apporto tecnico e giuridico che i vari attori interessati (Regione, Provincia, società UNICALCE, fornitori di esplosivi e del macchinario utilizzato) sapranno apportare nell ottica di una fattiva collaborazione nell ambito delle proprie competenze e responsabilità. Conclusioni L aspetto significativo per la soluzione ammnistrativa del problema è stata la possibilità di effettuare caricamento sfuso in cava, operazione resa possibile grazie al D.Lgs 624/96. Successivamente il problema dell assenza di mezzi riconosciuti idonei per il caricamento secondo le esigenze di cantiere prospettate è stato affrontato in virtù del D.P.R. 128/59; tale scelta ha comportato l assunzione di responsabilità da parte dell amministrazione al fine di definire le prescrizioni ritenute idonee in attesa del riconoscimento di idoneità parte del Ministero competente dei mezzi necessari allo specifico utilizzo. Per quanto concerne la sicurezza, l aspetto di studio proprio della fase di analisi delle volate, è stato affrontato mediante la valutazione del rischio secondo la normativa D.Lgs 626/94 e successiva D.Lgs 624/96. In tal modo si sono affrontate alcuni aspetti tecnici non interamente definiti dalla normativa stessa; il risultato finale è stato quello di inserire la parte tecnica specifica nell ambito amministrativo e legislativo vigente. In tal modo e per quanto di competenza dell Ente, si sono rese amministrativamente attuabili le scelte tecniche strategiche per la realizzazione dell attuale disegno imprenditoriale; contestualmente si sono altresì incrementate le condizioni di sicurezza del lavoro sinergicamente con la tutela dell aspetto ambientale, obiettivi statutari dell Amministrazione.

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