L uso dei dispositivi di trasparenza a supporto della mobilità

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1 IV Workshop Gruppo Esperti Nazionali ECVET Le sperimentazioni di ECVET: strumenti e strategie per la mobilità e il riconoscimento delle competenze Trieste, 9 luglio 2013 (NH Hotel Corso Cavour, 7) L uso dei dispositivi di trasparenza a supporto della mobilità Claudia Villante e Michela Volpi ISFOL - Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci

2 Strategia europea per la trasparenza + RACCOMANDAZIONE 20 dicembre 2012 convalida apprendimento non formale e informale Dare alla persona con le proprie qualificazioni e le varie competenze ed esperienze acquisite maggiori e migliori opportunità di lavoro e studio nel proprio paese e all estero 2

3 ECVET Riferimenti normativi e definizioni (1) ECVET = sistema europeo di crediti per l istruzione e la formazione professionale istituito con Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio del 18 giugno 2009 (2009/C 155/02) ECVET è un quadro tecnico per il trasferimento, il riconoscimento e, se del caso, l accumulazione dei risultati dell apprendimento ai fini del raggiungimento di una qualificazione (Allegato II Raccomandazione) Obiettivi principali: favorire mobilità e lifelong learning 3

4 ECVET Riferimenti normativi e definizioni (2) Qualificazione = risultato formale di un processo di valutazione e validazione con cui un istituzione competente stabilisce che un individuo ha conseguito determinati risultati Risultati dell apprendimento = insieme di conoscenze, abilità e competenze che un individuo acquisisce al completamento di un percorso di apprendimento Unità di risultati dell apprendimento = elementi di una qualifica suscettibili di specifica valutazione e validazione Crediti = Punti = risultati conseguiti da un individuo che sono stati valutati e sono accumulabili e trasferibili rappresentazione numerica del peso complessivo dei risultati dell apprendimento in una qualifica (Allegato I Raccomandazione ECVET) 4

5 ECVET Analisi dei fabbisogni dei beneficiari 1/2 Tasso di risposta al questionario AN: /114 beneficiari (74,6%) 93/114 beneficiari (81,6%) Conoscenza di ECVET: SI 73,5% 78,5% NO 26,5% 21,5% Livello di conoscenza (calcolato su coloro che hanno dichiarato di conoscerlo) Molto buona 3,3% 5,5% Buona 21,3% 28,8% Elementare 57,4% 50,7% Scarsa 18% 15,1% 5

6 ECVET Analisi dei fabbisogni dei beneficiari 2/2 Esperienza su ECVET (calcolata su coloro che hanno dichiarato di conoscerlo) SI 13,1% 21,9% NO 86,9 78,1% Interesse a partecipare ad eventi su ECVET SI 95,2% 93,5% NO 4,8% 6,5% 6

7 Valore aggiunto di ECVET nella Mobilità Sostegno all occupabilità Miglioramento della valutazione dei risultati dell apprendimento Pari dignità ai risultati dell apprendimento acquisiti in contesti informali e non formali Valore legale all esperienza di mobilità Contributo e supporto al lifelong learning Maggiore garanzia di qualità della mobilità Contributo ad incrementare motivazione e autostima dei discenti 7

8 Spunti da esperienze pratiche Utilizzo nella mobilità di risultati prodotti da progetti pilota ECVET e TOI Sinergie con Programmi transcontinentali e con altri Programmi europei 8

9 Alcune criticità applicative Scarsa conoscenza del dispositivo da parte dei diversi attori coinvolti nell IFP e nel mondo del lavoro Scarsa preparazione dei docenti su ECVET e sulla progettazione ULO Difficoltà a coinvolgere imprese Rigidità dei sistemi di istruzione e formazione professionale Differenze tra i diversi sistemi di qualificazione Vincoli legislativi Complessità delle attività preparatorie Durata limitata dell esperienza di mobilità 9

10 Il Programma LdV ed ECVET Sostegno a progetti TOI / DOI che lavorino su priorità quali: trasparenza delle qualifiche, validazione dell apprendimento non formale ed informale, trasferimento dei crediti ed ECVET (nell Invito generale ); Sostegno a progetti di mobilità che prevedano l elaborazione e l attuazione di elementi del sistema ECVET (nell Invito generale, dal 2011); Sostegno a progetti pilota sull applicazione ed il testing di ECVET (Inviti ad hoc nel 2008 e nel 2010); Promozione di iniziative di networking tematico tra Agenzie Nazionali (Invito ristretto nel 2010) Supporto alla creazione di Gruppi di Esperti Nazionali ECVET (Invito ristretto nel 2011) 10

11 Gruppo di esperti nazionali ECVET (1) Membri: Ricercatori nel campo delle politiche di IFP e del MdL Membri dell ECVET Users Group istituito a livello Europeo Referenti di progetti nell ambito del Programma LLP Leonardo da Vinci Membri del National Coordination Point per EQF Membri del National Reference Point per la Qualità Membri del Centro Nazionale Europass Esperti coinvolti in progetti pilota ECVET 11

12 Gruppo di esperti nazionali ECVET (2) Obiettivi: Creare una rete di esperti su ECVET che agiscano come ECVET multiplier Incrementare la conoscenza di ECVET e delle specifiche tecniche Supportare l utilizzo del dispositivo in Italia Promuovere la sperimentazione di ECVET nel Programma LLP A beneficio di decision maker nazionali e territoriali, attori dell IFP, parti sociali ed attori del mercato del lavoro, beneficiari del programma LLP 12

13 Progetti TOI e Mobilità Mobilità ai fini dell apprendimento come priorità di EU 2020 Conclusioni del Consiglio in materia di mobilità giovanile (2008) Libro verde Promuovere la mobilità dei giovani per l apprendimento (2009) IC Gioventù in movimento Introduzione dal 2011 di priorità specifiche volte ad incrementare lo sviluppo e il trasferimento di strategie di mobilità nell istruzione e nella formazione professionale Promuovere la creazione di strutture di cooperazione sostenibile tra le organizzazioni competenti 13

14 Priorità Mobilità nei bandi LdV Invito a presentare proposte Priorità 4.Mobilità: favorire lo sviluppo ed il trasferimento delle strategie di obilità nell istruione e Formazione professionale Sintesi contenuto priorità Le proposte sono chiamate a realizzare uno dei seguenti obiettivi: - Adottare e trasferire strutture e strumenti per sostenere la mobilità nell IFP, in particolare, la partecipazione delle PMI e i tirocini presso le imprese - Trasferire approcci per la generalizzazione/integrazione della mobilità nei programmi dell IFP, in settori specifici, branche, settori o aree dell IFP; - Trasferire modelli per scambi reciproci di tirocinanti, in particolare, di apprendisti all interno delle imprese 14

15 ECVET nel LLL dei progetti LdV PRIMA DURANTE DOPO Costituire un partenariato ECVET Firmare un Memorandum di intesa tra i partner Identificare la /le unità di risultati dell apprendimento oggetto dell esperienza Concordare modalità di valutazione dell unità tra i partner Identificare le modalità di validazione e riconoscimento Stipulare un accordo di apprendimento con il discente Realizzare il percorso di apprendimento progettato Valutare i risultati conseguiti dal discente Documentare il processo di valutazione Validare i crediti attribuiti nel contesto di formazione informale e non formale Riconoscere i crediti validati Registrare i crediti riconosciuti nel libretto formativo personale

16 ECVET Componenti tecniche Qualificazione PRIMA DELL ESPERIENZA Unità di risultati dell apprendimento PRIMA Punteggi espressi in crediti PRIMA Memorandum di intesa PRIMA Accordo di apprendimento PRIMA Valutazione dei risultati DURANTE Validazione dei risultati DOPO Riconoscimento dei risultati DOPO Registrazione nel libretto personale DOPO 16

17 Grazie per l attenzione! Claudia Villante e Michela Volpi Agenzia Nazionale LLP Leonardo da Vinci ISFOL c.villante@isfol.it m.volpi@isfol.it

18 PRIMA DELLA MOBILITA (1) Costituire un partenariato ECVET = Partenariato Leonardo da Vinci, ma deve coinvolgere (al suo interno o con accordi specifici) le istituzioni competenti dei paesi partner per le seguenti funzioni: identificazione delle unità di apprendimento erogazione del percorso valutazione dei risultati validazione e riconoscimento dei risultati può costituire una rete di cooperazione di lungo termine (anche oltre la durata del singolo progetto LdV) 18

19 PRIMA DELLA MOBILITA (2) Firmare un Memorandum di intesa - MoU (accordo quadro per tutte le mobilità previste nel progetto) = Accordo di partenariato LdV con alcuni ulteriori elementi: deve essere preferibilmente formalizzato può essere bi- o multi-laterale può essere specifico per un progetto o prevedere una cooperazione di più lungo termine dovrebbe avere alcuni contenuti minimi: riconoscimento reciproco di status (mutual trust) identificazione di tutte le parti coinvolte nel processo (istituzioni competenti) condizioni per il funzionamento del partenariato accordo sui criteri e le procedure per il trasferimento dei risultati dell esperienza accordo sulla comparabilità delle unità di qualificazione interessate (rif. EQF) Implica pertanto una revisione della Carta di Qualità per la Mobilità 19

20 PRIMA DELLA MOBILITA (3 - a) Identificare la / le unità di Learning Outcomes (LO) operazione più specifica di quanto attualmente richiesto. Infatti il contenuto dell esperienza di mobilità deve essere espresso in termini di unità di LO correlate ad una qualificazione l unità dovrebbe essere indicare titolo dell unità stessa titolo generale della/e qualifica/he di riferimento livello EQF / NQF della qualifica risultati dell apprendimento contenuti nell unità procedure e criteri di valutazione punti ECVET associati all unità validità nel tempo dell unità (se previsto) 20

21 PRIMA DELLA MOBILITA (3 - b) Identificare la / le unità di Learning Outcomes (LO) l unità di LO può corrispondere ad un unità di qualificazione (o a più unità / a parte di un unità) già esistente nel sistema dell organismo di invio costituire un unità aggiuntiva rispetto ad una qualificazione già esistente essere creata ad hoc per l esperienza di mobilità (ma comunque riferirsi a risultati previsti nel percorso di apprendimento di una o più qualificazioni esistenti) La scelta dipende dalle caratteristiche dei sistemi coinvolti, dal livello di articolazione/ complessità delle unità eventualmente già esistenti e dalla durata della mobilità 21

22 PRIMA DELLA MOBILITA (4) Concordare modalità di valutazione dell unità, in una logica di mutual trust, definendo in particolare metodologia di valutazione, profilo del valutatore, contesto di svolgimento tempistica modalità di informazione del discente modalità di documentazione del processo standard qualitativi minimi Identificare le modalità di validazione e riconoscimento esistenti e percorribili nel sistema di origine del discente le scelte vanno formalizzate Il discente deve esserne informato Questi due step sono gli elementi chiave che distinguono una mobilità tradizionale da una mobilità ECVET 22

23 PRIMA DELLA MOBILITA (5) Stipulare un accordo di apprendimento (LA Learning Agreement) con il discente = attuale Training Agreement con alcuni ulteriori elementi: unità di LO (con crediti ECVET associati) modalità di valutazione modalità di validazione e riconoscimento L accordo è firmato da ente di invio, ente ospitante e discente L accordo può essere accompagnato da un Supplemento al certificato Europass che presenti le unità di LO oggetto dell esperienza 23

24 DURANTE LA MOBILITA (1) Realizzare il percorso di apprendimento nel rispetto del LA in coerenza con le unità di LO identificate (eventualmente in più, non in meno) e con la qualificazione obiettivo in piena condivisione tra tutti i soggetti coinvolti Valutare l acquisizione delle unità di LO oggetto dell esperienza in itinere (eventualmente) ed ex post (necessariamente) secondo quanto stabilito nel MoU e nel LA (altrimenti problemi di riconoscimento) 24

25 DURANTE LA MOBILITA (2) Documentare l acquisizione delle unità di LO a supporto della validazione e del riconoscimento ad es. attraverso la compilazione di griglie di valutazione la compilazione di rapporti di valutazione (eventualmente) l attribuzione di votazioni Europass Mobilità (probabilmente modificato, cfr. studio CEDEFOP) Attenzione alla lingua da utilizzare in questi documenti 25

26 DOPO LA MOBILITA (1) Validare i crediti attribuiti all estero = confermare che i risultati conseguiti e valutati corrispondono a quelli richiesti per la qualificazione nel sistema di origine. Ai fini della validazione, i risultati conseguiti all estero possono essere identici equivalenti / comparabili comunque rilevanti per la qualificazione / professione I Crediti possono assumere varie forme esonero da parte di un percorso esonero da una valutazione intermedia / finale attribuzione di un credito per la qualificazione attribuzione di un credito aggiuntivo 26

27 DOPO LA MOBILITA (2) Riconoscere i crediti attribuiti all estero = attestare ufficialmente i risultati conseguiti, valutati e validati simultaneamente o successivamente alla validazione da parte delle stesse istituzioni che validano o di altre Registrare i crediti nel libretto personale del discente Il libretto dovrebbe essere uno strumento già esistente nel sistema di origine ed in possesso del discente (accumulazione) 27

28 Le opportunità di ECVET nella Mobilità Approccio bottom up (sperimentazione sul campo in un contesto già strutturato come la mobilità LdV) Mobilità come parte di integrante di percorsi di qualificazione (Europa 2020) Mobilità riconosciuta e di qualità (offerta formativa più competitiva) Qualificazione dei docenti /formatori (sviluppo competenze di progettazione di learning outcome e di assessment) Creazione / consolidamento di reti transnazionali (costruzione progressiva di mutual trust) 28

29 Alcune criticità applicative (1) Diversità dei sistemi di qualificazione esistenti ed ampiezza dello scenario delle istituzioni competenti nei diversi paesi Problema di mutual trust (orizzontale tra paesi e verticale all interno dei diversi sistemi) Complessità delle attività preparatorie: poco tempo e poche risorse (utilizzare le altre azioni del Programma, laddove possibile, per la definizione delle unità di LO) Difficoltà ad integrare approccio per LO e per unità (non tutti i sistemi di qualificazione sono outputbased, non tutti organizzati per unità) 29

30 Alcune criticità applicative (2) Diversità dei criteri per la costruzione delle unità nei sistemi di qualificazioni e nei progetti di mobilità Complessità del processo di valutazione: mutual trust, condivisione di criteri e procedure, competenza dei valutatori, risorse Problema dei crediti /punti ECVET (non tutti i sistemi di qualificazione li utilizzano / accettano) Moltiplicazione e ridondanza degli strumenti UE di trasparenza (Europass Mobilità, Supplemento al Certificato, Libretto personale e in prospettiva European Skills Passport ) 30

31 ECVET EASYVET!! 31

32 Per saperne di più. Gruppo di esperti nazionali su ECVET (coordinato dall Agenzia Nazionale LLP LdV) Piattaforma informativa ISFOL su ECVET ( Lavoro del Network NETECVET di Agenzie Nazionali LLP (toolbox): Esempi di progetti / prodotti rilevanti per ECVET sul database ADAM: Disponibilità dei Risultati realizzati da Progetti pilota su ECVET: (esempi di MoU /LA) Possibilità di aderire all ECVET Network: 32

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