RAI EXPO DEVE RESTARE A MILANO

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1 Lombardia Libera Bollettino a cura del Gruppo Lega Nord in Regione Lombardia (Fonti utilizzate: agenzia di stampa Lombardia Notizie e siti web Regione Lombardia) RAI EXPO DEVE RESTARE A MILANO Maroni: sito espositivo sede ideale per centro produzione Si alza forte la voce della Lega Nord e del governatore lombardo Roberto Maroni contro l ipotesi di realizzare a Roma il canale RAI dedicato ad EXPO E in corso Sempione a Milano, di fronte alla storica sede meneghina della TV di Stato, il Carroccio ha manifestato con i propri rappresentanti, guidati dal segretario nazionale Matteo Salvini, contro l ennesimo scippo capitolino. Non ha mancato di far sentire la propria voce anche Massimiliano Romeo, capogruppo al Pirellone che ha così dichiarato: Spiace constatare, una volta di più, come si voglia imporre la visione romanocentrica ad un mezzo pubblico, sostanziosamente finanziato con il canone RAI pagato soprattutto dai cittadini del Nord. La realizzazione del canale EXPO2015 a Roma, nonostante la promessa di una sede distaccata nel luogo dell evento, rappresenta l ennesimo segnale di allarme di un depotenziamento senza precedenti dell informazione RAI al Nord. Una scelta infelice che avrà come conseguenza la perdita di migliaia di posti di lavoro, se consideriamo anche l indotto delle produzioni televisive. Roberto Maroni ha successivamente incontrato il direttore Rai Gubitosi al quale ha rivolto 2 richieste: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione presso l'area dell'esposizione universale del 2015 e il mantenimento di Rai Expo a Milano. "A Milano - ha detto Maroni - siamo fatti così. A domande concrete, vogliamo risposte che lo siano altrettanto. Le due richieste contenute anche nel manifesto dell'incontro di oggi, che ho sottoscritto, sono molto precise: la realizzazione di un nuovo Centro di produzione Rai presso l'area Expo, che sia tecnologicamente avanzato e adeguato nelle strutture, negli spazi e che superi gli attuali insediamenti ormai obsoleti e insufficienti, garantendo così una reale possibilità di futuro. Secondo: la copertura mediatica dell'evento del 2015, attraverso una struttura che abbia sul territorio il proprio insediamento". 1

2 DISOCCUPAZIONE CONSIGLIO REGIONALE APPROVA MOZIONE Brianza: «Estendere agli over 50 la dote comune» Reinserire gli over 50 rimasti disoccupati nel circuito lavorativo, questo è il senso della risoluzione approvata dal Consiglio Regionale della Lombardia. In merito al provvedimento è intervenuta in aula il consigliere regionale della Lega Nord Francesca Brianza. «La disoccupazione nel nostro Paese è aumentata del 12% e 150mila sono le persone rimaste fuori dai circuiti occupazionali nella nostra Regione negli ultimi anni - ricorda il consigliere del Carroccio -. Nel 2012, per fronteggiare la crescita della disoccupazione, Regione Lombardia e l Associazione Nazionale dei Comuni Italiani avevano siglato un protocollo d intesa con cui si stanziavano dei fondi, detti dote comune, finalizzati alla formazione e all orientamento attraverso tirocini extra-curriculari, per giovani disoccupati o inoccupati di età compresa tra i 18 e d i 35 anni, nonché per lavoratori percettori di ammortizzatori. L anno scorso il contributo di Regione Lombardia è stato di mezzo miliardo di euro». Spiega il consigliere Brianza: «La perdita del lavoro, oltre a causare problemi psicologici devastanti, mette di fatto a rischio di sopravvivenza chi ne viene colpito; ben difficilmente le persone nella fascia d'età over 50 riescono a riciclarsi nel circuito occupazionale perché troppo spesso ritenuti a torto non aggiornati o «sorpassati». Per questo motivo abbiamo chiesto al Governatore Maroni di sottoscrivere un nuovo protocollo d intesa con ANCI Lombardia, inserendo fra i beneficiari della «dote comune» la categoria dei disoccupati e degli inoccupati over 50, incrementando i finanziamenti ed inserendo la possibilità del riconoscimento a fini pensionistici del percorso formativo, il tutto in tempi tali da consentire l avvio dell attività formativa dal gennaio

3 APPROVATI INDIRIZZI PER INTERVENTI SU PATRIMONIO SCOLASTICO Colla: Necessari 2 miliardi ma Stato faccia la sua parte Per sanare completamente il patrimonio scolastico lombardo sono necessari 2 miliardi di euro. La Regione svolgerà appieno il proprio ruolo, anche dal punto di vista economico, ma è necessario che lo Stato faccia altrettanto. Così il consigliere regionale della Lega Nord, Jari Colla ha commentato l approvazione degli indirizzi per gli interventi a favore del patrimonio scolastico da parte del Consiglio Regionale. In questi anni ha continuato Jari Colla - la Regione ha finanziando interventi per un totale di 150 milioni di euro, nonostante la minima compartecipazione alle spese da parte dello Stato. L aiuto ministeriale è infatti rimasto nell ordine del 10%. La nostra Regione ha addirittura dovuto anticipare i fondi per tutti gli interventi nei Comuni colpiti dall evento sismico e siamo ancora in attesa delle somme statali a copertura di questi investimenti. Non è concepibile che la Regione con il patrimonio scolastico più grande del Paese (un quinto delle scuole è in Lombardia) possa ricevere dallo Stato un così esiguo aiuto economico. Entrando nello specifico del provvedimento continua Colla deve essere evidenziata l introduzione dell anagrafe regionale, una banca dati che permetterà alla Regione di aggiornare in maniera tempestiva la situazione dei fabbisogni sul territorio. Di primaria importanza inoltre vanno considerati gli interventi volti alla realizzazione di impianti sportivi di base o polivalenti, data la necessità di poter svolgere attività sportiva di qualità e considerata inoltre la possibilità di aprire gli impianti all uso della collettività. 3

4 NUOVE DISPOSIZIONI IN MATERIA AMBIENTALE Bianchi: Proposta Lega su Deflusso Minimo Vitale ora è legge Rolfi: Su discariche rafforzati i poteri dei sindaci Via libera al Pirellone all introduzione di nuove disposizioni in materia ambientale. Con il voto del Consiglio Regionale ha affermato il consigliere del Carroccio, Dario Bianchi diviene finalmente legge la proposta della Lega Nord sul Deflusso Minimo Vitale, che introduce il monitoraggio in continuo e telematico del DMV. Un provvedimento fondamentale che antepone la difesa dell ambiente e delle nostre montagne all interesse di pochi. Fino ad ora, nonostante i gestori degli impianti idroelettrici siano obbligati a garantire il rilascio del deflusso minimo vitale, tale prescrizione viene frequentemente disapplicata. Succede così di imbattersi in torrenti e piccoli corsi d acqua praticamente in secca, ma con impianti idroelettrici pienamente in funzione. Questo sfruttamento delle nostre risorse deve avere fine. Il monitoraggio in continuo e telematico del DMV è una misura indispensabile per tutelare l ecosistema fluviale lombardo e consentirà di controllare in maniera costante la portata del corso d acqua, evitando anomalie e illeciti, spesso consapevoli. Alla legge regionale è stato approvato inoltre uno specifico emendamento della Lega Nord che prevede un netto rafforzamento delle prerogative dei sindaci in materia ambientale. In sintesi ha spiegato il vicecapogruppo della Lega Nord, Fabio Rolfi - questa norma fornisce ai Comuni più possibilità per tutelare in modo reale il proprio territorio dagli effetti negativi dovuti all installazione di nuove discariche e, più in generale, di ogni tipologia di impianti di smaltimento riconoscendo e sostenendo le buone prassi esercitate da tanti sindaci lombardi. Viene regolamentata la facoltà dei sindaci di poter stipulare convenzioni compensative con i soggetti richiedenti; questi accordi potranno prevedere misure di ristoro dei disagi causati per le comunità che saranno costrette ad ospitare, sul proprio territorio, i nuovi impianti. In altri termini ciò significherà più soldi e maggiori risorse da mettere a disposizione degli Enti locali per opere di interesse collettivo, di pubblica utilità o per eventuali bonifiche ambientali. Si tratta di una misura di grande importanza perché fornisce ai sindaci maggiori strumenti per adempiere al primo dei compiti che dovrebbe essere proprio di ogni buon amministratore, ovvero la tutela della comunità che rappresenta. Inoltre, grazie a questa norma, saranno evitati in futuro episodi scandalosi come quello avvenuto recentemente a Montichiari, dove un sindaco, reo di aver difeso la propria gente, è stato ingiustamente trattato alla stregua di un delinquente. 4

5 STAMINA, LOMBARDIA APPROVA MOZIONE LEGA NORD Rolfi e Colla: Consentire alle famiglie in possesso di ordinanza di eseguire la terapia e tutelare operatori sanitari Approvata dal Consiglio regionale della Lombardia la mozione presentata dalla Lega Nord su Stamina Foundation Nel merito sono intervenuti i vice capogruppo della Lega Nord e primi firmatari, Fabio Rolfi e Jari Colla Questa mozione spiegano i consiglieri regionali del Carroccio nasce dall esigenza di fornire risposte alle tante famiglie che hanno riposto le loro speranze nella sperimentazione Stamina, le stesse famiglie di cui abbiamo ricevuto una delegazione la scorsa settimana e che ha portato all attenzione del Consiglio regionale le problematiche di questo delicatissimo tema. La vicenda è complessa: a seguito della bocciatura da parte del Comitato scientifico del Ministero della Salute, molte famiglie hanno presentato (e vinto) il ricorso al Giudice del Lavoro per proseguire la terapia presso gli Spedali Civili di Brescia. A prescindere da valutazioni di carattere scientifico, che certamente vanno oltre il nostro ruolo, quello che appare evidente però è che il Comitato ha fermato sul nascere il progetto, troncando di netto la possibilità di una vera e approfondita sperimentazione, unica modalità accettabile capace di dare risposte oggettive sul metodo. A questo punto le problematiche da affrontare sono due: da una parte la struttura dell Ospedale Civile di Brescia è sottoposta a uno stress continuo, sia dal punto di vista giudiziario, sia per quanto concerne le esigenze di carattere lavorativo; per l azienda ospedaliera infatti la gestione dei pazienti Stamina rappresenta un onere non indifferente e genera sovraccarichi nei settori coinvolti. Dall altro lato però c è il dovere di salvaguardare la speranza e la sacrosanta aspettativa delle famiglie a proseguire (o iniziare) la terapia, come stabilito da molti Tribunali. Per queste ragioni, nel documento approvato oggi dal Consiglio regionale, si chiede di individuare una soluzione legislativa che tuteli gli operatori del settore e che oggi si trovano costretti a dover eseguire un ordinanza della Magistratura. Inoltre chiediamo di consentire la prosecuzione della terapia per le circa 140 persone che han visto accogliere le proprie istanze dal Giudice del lavoro, individuando a questo fine modalità e sedi adeguate a ridurre al massimo i tempi di attesa, anche in funzione dello stato di salute dei pazienti. Infine vorremmo che sia fatta, una volta per tutte, chiarezza in merito alla decisione del Comitato scientifico del Ministero: chiediamo infatti che venga resa pubblica la valutazione, corredata da criteri e documenti, che ha portato alla bocciatura della terapia. 5

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