INSEGNAMENTO: TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE TRA GRUPPI

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1 FACOLTA : PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA: PSICOLOGIA INSEGNAMENTO: TEORIE E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE TRA GRUPPI CFU: 9 NOME DOCENTE: Venusia Covelli indirizzo venusia.covelli@uniecampus.it SI RICORDA AGLI STUDENTI CHE IN BASE ALLA COMUNICAZIONE DI SEGRETERIA DEL 12/12/2013, I DOCENTI SONO CONTATTABILI ATTRAVERSO IL SISTEMA DI MESSAGGISTICA DELLA PIATTAFORMA. orario ricevimento on line: il giovedì dalle alle preferibilmente su appuntamento. Il docente è a disposizione per il ricevimento frontale degli studenti in occasione delle sessioni di esami previste a Roma e Novedrate. Previo accordo, il docente riceve su appuntamento a Novedrate. RISULTATI DI APPRENDIMENTO DELL INSEGNAMENTO L insegnamento ha l obiettivo di far conseguire allo studente i seguenti risultati di apprendimento 1. Con riferimento alla conoscenza e capacità di comprensione: a. Conoscere le dinamiche del gruppo (norme, ruoli, status ecc.). b. Conoscere il ruolo della comunicazione nello sviluppo della vita tra e nei gruppi (reti di comunicazione, influenza sociale, decisione e coesione di gruppi ecc.). c. Conoscere il fenomeno del conflitto (definizioni, origini, accrescimento, escalation, strategie per affrontare il conflitto ecc.). d. Conoscere la negoziazione (distributiva e integrativa). e. Conoscere e strategie comunicative (contenitive e generative) nella gestione dei conflitti. f. Conoscere le principali figure che possono intervenire nel conflitto (mediatore, agente, rappresentante, arbitro) e le strategie comunicative per il mediatore. 2. Con riferimento alla conoscenza e capacità di comprensione applicate a. Saper applicare le conoscenze all ambito della mediazione familiare b. Saper applicare le conoscenze all ambito della mediazione scolastica. c. Saper applicare le conoscenze all ambito della mediazione civile e commerciale. d. Saper applicare le conoscenze all ambito della mediazione aziendale.

2 e. Saper applicare le conoscenze all ambito della mediazione nel contesto sanitario. 3. Con riferimento all autonomia di giudizio a. Saper distinguere e impostare la migliore strategia comunicativa in relazione ai diversi contesti applicativi affrontati nel corso nei quali può sorgere un conflitto. 4. Con riferimento alle abilità comunicativa a. Utilizzo del lessico e della terminologia appropriata per presentare, in forma scritta o verbale, le argomentazioni e i risultati del proprio studio 5. Con riferimento all abilità ad apprendere a. Autonomia nell utilizzo del materiale e negli strumenti didattici in piattaforma CONTENUTI DELL INSEGNAMENTO: Il corso affronterà il tema delle dinamiche di gruppo e della comunicazione nei e fra i gruppi, focalizzandosi sulle strategie comunicative da adottare in caso di conflitto. Seguirà l analisi del processo di negoziazione e della figura del mediatore, nonché alcuni esempi applicativi di risoluzione del conflitto in ambito familiare, scolastico, aziendale e sanitario. In particolare, il corso si articola in 9 unità didattiche: Unità 1 I gruppi Unità 2 La comunicazione nei gruppi e fra i gruppi Unità 3 Il fenomeno del conflitto Unità 4 La negoziazione Unità 5 La comunicazione nella gestione dei conflitti Unità 6 La figura del mediatore Unità 7 La mediazione familiare, scolastica e civile Unità 8 Conflitto e mediazione in azienda Unità 9 Conflitto e mediazione in ambito sanitario In particolare: L obiettivo della prima unità è presentare la struttura dei gruppi, per poi affrontare, nell unità successiva, il contributo della comunicazione alla loro organizzazione. In questa prima unità, si partirà dalla definizione di gruppo (lezioni 1, 2, 3, 4), si cercherà poi di comprendere cosa rende simili i membri di un gruppo parlando di norme (lezione 5) e cosa invece li differenzia, ovvero i ruoli e lo status (lezione 6 e 7). Si concluderà questa parte relativa alle dinamiche di gruppo parlando di leadership (lezione 8). L obiettivo della seconda unità è presentare il contributo della comunicazione alle funzioni e attività svolte dal gruppo, con particolare attenzione ai processi decisionali, conflittuali e di coesione. A tale scopo, si procederà analizzando inizialmente come i gruppi comunicano al loro interno (Lezione 10), l influenza sociale nei gruppi (lezione 11), la comunicazione persuasiva quale modalità centrale per generare e sostenere l influenza sociale (Lezione 12), e la relazione tra comunicazione e decisione di gruppo (Lezione 13). Inoltre, si analizzerà il rapporto tra comunicazione e coesione (Lezione 14), tra coesione, decisioni e controversie costruttive (Lezione 15) e le modalità di comunicazione ed efficienza dei gruppi (Lezione 16). L obiettivo della terza unità didattica è presentare come si genera il conflitto e come è possibile affrontarlo e gestirlo. Dopo aver introdotto il concetto di conflitto e descritto gli elementi che lo scatenano (Lezione 17), si cercherà di capire perché alcuni conflitti crescono mentre altri si risolvono sul nascere e vedremo come il conflitto cresca

3 nutrendosi di ambiguità (Lezione 18). Vedremo poi in che modo le persone si rappresentano mentalmente la situazione conflittuale e cosa accade quando il conflitto viene ingigantito e complicato dalle parti (Lezione 19-20). In seguito, saranno affrontate le principali strategie per affrontare il conflitto (contesa, concessione, inazione ecc., Lezione 21-22) e in che modo le caratteristiche di personalità e le modalità decisionali incidono sulla gestione del conflitto stesso (Lezione 23-24). L obiettivo della quarta unità è spiegare in cosa consiste la negoziazione e quali sono i principali elementi costituiti che caratterizzano ogni arena negoziale (Lezione 25) per poi andare a vedere cosa differenzia una situazione negoziale da un altra (Lezione 26). In seguito, vedremo come sia importante la preparazione e la pianificazione affinché una negoziazione abbia successo (Lezione 27) e le caratteristiche della negoziazione integrativa e distributiva (Lezioni 28-32). L obiettivo della quinta unità è presentare, dal punto di vista comunicativo, in che modo è possibile affrontare il conflitto. In modo particolare, distingueremo le strategie comunicative contenitive da quelle generative (Lezioni 33-38). La Lezione 39 descrive in che modo, dal punto di vista comunicativo, è possibile sviluppare e mantenere una relazione positiva con la controparte, condizione fondamentale affinché le strategie generative abbiano successo (Lezione 40). L obiettivo della sesta unità è presentare la figura del mediatore le diverse figure «terze parti» che possono intervenire nel conflitto (agente, rappresentante, arbitro e mediatore) (Lezioni ). In seguito, saranno presentate le tecniche e i compiti comunicativi del mediatore (Lezione 45 e 46) e le diverse tipologie di mediatore in relazione all intervento «ricostruttivo» che effettua (Lezione 47). Infine, sarà presentata brevemente la normativa in materia di mediazione (Lezione 48). L obiettivo della settima unità è presentare in cosa consiste la mediazione familiare e secondo quali aspetti si differenzia dalla mediazione scolastica e civile. Per questo motivo, le lezioni si focalizzeranno su: Introduzione alla formazione, prassi e supervisione del mediatore (Lezione 49); La mediazione: approcci teorici (Lezione 50); Sul saper fare e saper essere del mediatore familiare (Lezione 51); Tecniche e strumenti del mediatore familiare (Lezione 52); Quando non fare mediazione (Lezione 53); Mediatori scolastici e comunitari (Lezione 54); Conflitti alle superiori: mediatori tra pari (Lezione 55); Mediazione civile e commerciale (Lezione 56). L ottava unità didattica illustrerà le caratteristiche peculiari della mediazione in azienda e del manager che svolge l attività di mediazione, quale terza parte atipica nel. I contenuti delle lezioni saranno così organizzati: Conflitto e mediazione in azienda: introduzione (Lezione 57); Fonti del conflitto in ambito organizzativo (Lezione 58); Culture organizzative e stile negoziale (Lezione 59); La funzione dei mediatori nelle organizzazioni (Lezione 60); Negoziare al meglio in contesti organizzativi (Lezione 61); Le fasi del processo di gestione del conflitto socioaziendale (Lezione 62-63); ESBI: verso una teoria di mediazione dei conflitti (Lezione 64); La nona unità didattica illustrerà le caratteristiche peculiari del conflitto e della mediazione in ambito sanitario, settore nel quale è poco riconosciuta e presente la figura del mediatore. I contenuti delle lezioni saranno così organizzati: Il conflitto in ambito sanitario (Lezione 65); Nuovo spazio per i conflitti (Lezione 66); Elementi di conflittualità legati al consenso informato (Lezione 67); Il conflitto a livello interpersonale (Lezione 68); Il conflitto interprofessionale (Lezione 69); I comitati etici (Lezione 70); Errori medici e percorsi giudiziari (Lezione 71); Spazi di mediazione in sanità (Lezione 72).

4 EVENTUALI PROPEDEUTICITA CONSIGLIATE: Psicologia Sociale Psicologia della Comunicazione MODALITA DI SVOLGIMENTO ESAME: Le modalità d esame sono descritte sul Regolamento per lo svolgimento degli esami di profitto consultabile sul sito dell ateneo. Regolamento per lo svolgimento degli esami di profitto METODI DI ACCERTAMENTO DEI RISULTATI DI APPRENDIMENTO E MODALITA DI VALUTAZIONE: 1. Con riferimento alle conoscenze e capacità di comprensione l esame finale valuterà l acquisizione da parte dello studente delle nozioni fondamentali relative a: a. Definizione, struttura e dinamiche di gruppo b. Il contributo della comunicazione alle funzioni e attività svolte dal gruppo, con particolare attenzione ai processi decisionali, conflittuali e di coesione. c. Le fonti del conflitto e le principali strategie per affrontarlo d. I principali elementi costituiti della negoziazione; pianificazione e preparazione della negoziazione; negoziazione integrativa e distributiva e. Le strategie comunicative contenitive e generative, utili alla gestione del conflitto e al mantenimento di una relazione positiva con la controparte f. La figura del mediatore e le strategie comunicative utili a ristabilire il dialogo tra le parti in conflitto g. La mediazione familiare, scolastica (peer mediation) e civile h. La mediazione in azienda e la figura del manager che svolge l attività di mediazione, quale terza parte atipica nel conflitto i. le caratteristiche peculiari del conflitto e della mediazione in ambito sanitario 2. Con riferimento all applicazione delle conoscenze e capacità acquisite l esame finale valuterà la capacità dello studente di collegare i diversi temi trattati in relazione agli ambiti di applicazione della negoziazione e mediazione. 3. Con riferimento all autonomia di giudizio lo studente dovrà essere in grado di distinguere e impostare la migliore strategia comunicativa in relazione ai diversi contesti applicativi affrontati nel corso nei quali può sorgere un conflitto. Ciò è valutato sulla base delle argomentazioni esposte dallo studente in riferimento alle domande a risposta aperta, e attraverso l eventuale prova orale. 4. Con riferimento alle abilità comunicative, l esame finale valuterà, oltre ai contenuti delle risposte, anche la capacità di utilizzare con appropriatezza i termini del linguaggio psicologico e di esporre efficacemente gli argomenti studiati. 5. Con riferimento all abilità ad apprendere: dimostra di sapersi muovere in modo critico tra le fonti disponibili online (tramite esercitazioni di webquest che richiedono

5 la produzione di documenti), di riconoscere e utilizzare in modo pertinente (nella prova finale scritta e/o orale, attraverso domande a risposta chiusa e/o a risposta aperta) concetti meta-discorsivi utili a riflettere sugli oggetti di apprendimento. Le risposte alle domande aperte vengono valutate su scala 0-3 punti, secondo i seguenti criteri: 0 = risposta mancante o errata; 1 = prevalere complessivo di elementi non corretti con isolati spunti corretti; 2 = contestualizzazione della risposta corretta, ma con presenza di elementi non corretti o esposta in modo non efficace o incompleto; 3 = risposta corretta, ben esposta Le risposte alle domande chiuse vengono valutate su una scala 0/1. BIBLIOGRAFIA: Gli studenti sono tenuti a completare la preparazione per l esame integrando i materiali disponibili sulla piattaforma (slide, learning tool, ecc.) e i seguenti volumi obbligatori: 1) La negoziazione. Psicologia della trattativa: come trasformare un conflitto in opportunità di sviluppo personale, organizzativo e sociale (2001), di Rumiati R. e Pietroni D., Raffaello Cortina. 2) Negoziare in modo efficace, di Ugo Merlone (2015). Bologna, Il Mulino. Relativamente alle unità didattiche 7-8-9, gli studenti possono integrare i materiali disponibili sulla piattaforma e i volumi obbligatori consultando i seguenti volumi di approfondimento: - Mediazione e conflitti. Dalla formazione alla supervisione dei casi in ambito familiare, scolastico e civile (2013), di Galli D., Carocci. - Negoziare (2004), di Pietroni D. e Rumiati R., Raffaello Cortina. - La gestione dei conflitti in ambito sanitario (2008), di Valdambrini A., Pensiero Scientifico Editore. ATTIVITA DI DIDATTICA EROGATIVA E INTERATTIVA: Le attività didattiche erogative previste nel corso sono: Audio e Video-lezioni tenute dal docente, in cui vengono presentati e approfonditi alcuni fra gli argomenti principali del corso Lezioni online (Webinar), tenute dal docente all interno dell Aula Virtuale, durante le quali saranno presentati ed approfonditi alcuni fra gli argomenti principali del corso Le attività interattive, che prevedono un feedback da parte del docente, sono: Domande in itinere, proposte come ripasso guidato allo studio

6 Esercitazioni in itinere, proposte come strumento per consolidare gli argomenti e applicarli alla realtà quotidiana Lezioni online (Webinar), tenute dal docente all interno dell Aula Virtuale, durante le quali saranno chiariti dubbi dello studente Il corso prevede cicli periodici di aule virtuali sugli argomenti più rilevanti del corso. Il docente periodicamente fisserà un ciclo di incontri, il cui calendario e contenuti, oltre che disponibile nella sezione Webinar del portale, sarà comunicato al coordinatore dei TOL di facoltà, che a sua volta si occuperà di informare TOL e studenti.