: da oltre 60 anni al servizio dell Apicoltura italiana

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1 : da oltre 60 anni al servizio dell Apicoltura italiana CRT- Centro di Riferimento Tecnico per l Apicoltura - A.4 Salvaguardia dell Ape Italiana Servizio di assistenza tecnica attivato con il contributo del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (D.M. n del ) Prot. n. 1900/2014 Roma, 27 Novembre 2014 Oggetto: Aethina Tumida: Presa di Posizione FAI Bernard VAN GOETHEM, Direttorato E Direzione Generale Salute e Tutela Consumatori, Commissione Europea. Alberto LADDOMADA, DG SANCO - Unità Salute Animale e Comitati Permanenti, Commissione Europea. Onorevole Beatrice LORENZIN, Ministro della Salute. Senatore Andrea OLIVERO, Viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Gianluca GALLETTI, Ministro dell Ambiente. Generale di Divisione Cosimo PICCINNO, Comando Carabinieri per la Tutela della Salute. Colonnello Gianluca DELL AGNELLO, Comando Carabinieri Politiche Agricole e Alimentari. Colonnello Amedeo DE FRANCESCHI, Divisione 2 a - Sicurezza Agroambientale e Agroalimentare, Corpo Forestale dello Stato. Dott. Silvio BORRELLO, Direttore Generale, Direzione Generale Sanità Animale e Farmaci Veterinari, Ministero della Salute. 1

2 Dott. Giuseppe CACOPARDI, Direttore Generale, Direzione Generale dello Sviluppo Rurale, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Dott. Franco MUTINELLI, Centro di Referenza Nazionale per l Apicoltura, Dott. Mario GUIDI, Coordinatore Nazionale AGRINSIEME. Organizzazioni Professionali Agricole. Organizzazioni Nazionali Apistiche. Assessore Michele TREMATERRA, Assessorato Agricoltura Foreste e Forestazione. Regione Calabria. Dott. Bruno ZITO, Dirigente Generale, Dipartimento della Tutela della Salute e Politiche Sanitarie, Regione Calabria. Dott. Gianluca GRANDINETTI, Task Force Veterinaria Regionale, Regione Calabria. LORO SEDI AETHINA TUMIDA: LA NOSTRA POSIZIONE UFFICIALE SULLA GESTIONE DELL EMERGENZA SANITARIA A seguito delle sconsiderate e false dichiarazioni apparse dopo i provvedimenti applicati dalle Autorità sanitarie in Calabria e i conseguenti interventi di distruzione degli apiari colpiti dal parassita esotico Aethina tumida, il Consiglio Direttivo della FAI-Federazione Apicoltori Italiani, nella riunione dello scorso 21 Novembre 2014, esprime piena solidarietà al proprio 2

3 Presidente per aver assicurato il sostegno agli Apicoltori calabresi e per aver seguito e documentato, giorno dopo giorno, le tappe di questa dolorosa vicenda. Il Consiglio Direttivo nazionale della FAI - che rappresenta migliaia di Apicoltori, Aziende professionali o a carattere famigliare presenti in tutto il territorio nazionale e non solo in Calabria - invita inoltre i propri Organi statutari - Presidenza, Giunta Esecutiva e Consiglio Direttivo - a proseguire nell opera fin qui svolta badando all esclusivo interesse di tutti gli Apicoltori italiani ed europei, anteponendo la difesa del patrimonio apistico nazionale ad ogni altra priorità. Il Consiglio Direttivo nazionale si riconosce altresì nell attività finora svolta dalla FAI nelle sedi istituzionali - regionali, nazionali, europee ed internazionali - sostenendo con questo il prosieguo di un azione, sì impegnativa ma che scaturisce esclusivamente da onestà intellettuale e dall espressa volontà di rispetto delle norme vigenti. Attività che, occorre ricordarlo, ha in primo luogo tenuto conto della necessità di un riconoscimento economico a quegli Apicoltori che si sono sacrificati per il bene dell Italia e dell Europa tutta nella speranza di eradicare il parassita. Non si trascuri, al riguardo, che la FAI è stata la prima e sola Organizzazione che ha richiesto tempestivamente al Ministero della Salute di emanare un provvedimento attraverso il quale fossero attivate le procedure di indennizzo degli Apicoltori colpiti dal parassita (lettera Protocollo n. 1575, del ). Il presente documento ha il fine esclusivo di fornire corrette informazioni circa le ragioni e le posizioni espresse dalla FAI, a sostegno degli Apicoltori italiani, quale Organizzazione più presente sul territorio nazionale. Impegno doveroso, peraltro, 3

4 cui la FAI ottempera da oltre 60 anni di ininterrotta attività al servizio della comunità apistica nazionale e, più recentemente, anche come Centro di Riferimento Tecnico del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, espressamente orientato alle attività di Salvaguardia dell Ape Italiana. Le procedure di eradicazione di Aethina tumida, messe in atto dalle Autorità sanitarie competenti nell area che il parassita ha infestato in provincia di Reggio Calabria, scaturiscono dall applicazione dei provvedimenti ordinari e straordinari che il Ministero della Salute ha adottato di concerto con i Centri di Referenza Nazionale ed Europeo per le Malattie delle Api e con le Regioni Calabria e Sicilia. Su tali provvedimenti, con lettera congiunta FAI-UNAAPI (Protocollo n. 1579, del ), i Presidenti delle due principali Organizzazioni nazionali di rappresentanza del comparto apistico hanno assicurato al Ministero della Salute il loro pieno accordo con l attivazione di tutte le azioni valide e tese a cercare di ottenere la totale eradicazione di questo pericoloso parassita nell area in cui sono stati rinvenuti i primi due focolai e disponibili pertanto ad offrire, in tal senso, piena collaborazione. Ai lavori dell Unità di Crisi, svoltasi a Catanzaro il 22 Settembre 2014 erano presenti il Ministero della Salute e tutte le Autorità regionali, i rappresentanti di tutte le Associazioni apistiche regionali e tra esse FAI-Calabria, un folto numero di Apicoltori singoli ammessi perché titolari delle più importanti attività imprenditoriali calabresi. Erano presenti altresì i rappresentanti nazionali della FAI e dell UNAAPI e il referente regionale del CONAPI. Le decisioni di questo tavolo sono state concertate e condivise all unanimità dai presenti e 4

5 la FAI non è mai venuta meno agli impegni assunti collegialmente, né mai ha ostacolato o contraddetto le decisioni che all unanimità sono state adottate in questa circostanza. Al tavolo dell Unità di Crisi la posizione della FAI è stata la seguente: 1) dare assicurazione che agli Apicoltori colpiti dal parassita, se tenuti a distruggere i propri alveari, venisse riconosciuto un adeguato indennizzo; 2) far fronte all emergenza sanitaria nel rispetto delle norme vigenti, ma affiancando gli Apicoltori ai Medici Veterinari chiamati a effettuare le ispezioni sul territorio infestato; 3) assicurare la massima collaborazione con le Autorità competenti per il coordinamento degli Apicoltori presenti sul territorio e colpiti dal parassita; 4) promuovere un azione di pronto e chiaro intervento sui flussi di api che possano aver determinato la presenza del parassita in questo territorio, al fine di evitare ogni ulteriore processo di reinfestazione. I roghi dei focolai, per i quali è stata applicata l ordinanza di abbattimento e distruzione degli alveari colpiti dal parassita, sono contemplati dai provvedimenti legislativi vigenti e da quelli adottati a seguito dell emergenza sanitaria. Gli Apicoltori, nostri Associati e non, si sono messi a disposizione delle Autorità sanitarie nella convinzione che ciò contribuisse ad un estremo seppur doloroso tentativo di eradicazione del parassita e ad evitare danni ancora più grandi ai propri Colleghi calabresi, italiani ed europei. La FAI nazionale e FAI-Calabria hanno fornito alle Autorità sanitarie tutta la collaborazione richiesta ufficialmente, compresa la rapida formazione sul campo dei Medici Veterinari, le dotazioni tecniche di cui al momento c era più urgente 5

6 bisogno (maschere e tute), la collaborazione quotidiana a tutti gli Uffici dell Azienda Sanitaria Provinciale, dell Istituto Zooprofilattico, della Task Force Veterinaria, degli Assessorati all Agricoltura e alla Sanità, del Centro di Referenza Nazionale per l Apicoltura. Rappresentare oggi agli Apicoltori e all opinione pubblica un quadro diverso da quello appena descritto, incitando a disattendere le norme, dichiarando l inutilità dell azione di eradicazione ancora in atto, paventando la presenza del parassita su tutto il territorio nazionale, agitando infine lo spettro di una distruzione totale degli alveari italiani auspicata dalla FAI, costituisce un elemento di offesa per tutta l Organizzazione e i suoi esponenti a qualsiasi livello di competenza (Nazionale, Regionale, Territoriale) oltre che, in alcuni casi, un istigazione a delinquere che la FAI si sente in dovere di rigettare e, anzi, di contrastare nei modi e nelle sedi opportune. Diversamente, ove l atteggiamento di ciascun portatore di interesse si rivelasse costruttivo - teso cioè a valutare norme, tecniche e metodi dai quali possano scaturire ulteriori miglioramenti operativi, nell interesse dell intero comparto apistico nazionale e suscettibili di rendere più efficace la necessaria opera di eradicazione del parassita - la FAI non si sottrarrà ad ogni ulteriore confronto che dovrà comunque svolgersi nei tempi, nelle sedi e nei modi più opportuni, di concerto con le Autorità competenti e in collaborazione tra le Organizzazioni nazionali di rappresentanza del comparto apistico. La FAI torna a sostenere, come già fatto con lettera (Protocollo n. 1798, del ) inviata al Ministero della Salute e alle altre Autorità competenti, la necessità che venga 6

7 individuato il canale d ingresso dell introduzione in Italia di questo parassita, non per finalità persecutorie dei responsabili, bensì al fine di evitare il possibile ripetersi di situazioni di grave emergenza sanitaria come quella fatta scaturire dalla presenza di Aethina tumida in Calabria. La FAI sottolinea inoltre l urgente necessità che l opera di eradicazione messa in atto dalle Autorità sanitarie venga completata operando la capillare individuazione degli sciami selvatici e degli alveari abbandonati. Tale azione non può essere effettuata se non mediante il supporto delle Forze dell Ordine che, nonostante i ripetuti appelli, alla data odierna non sono state dispiegate sul territorio di competenza. La FAI, nel condividere le indicazioni fin qui fornite dai Centri di Referenza Nazionale ed Europeo, elaborate d intesa con il Ministero della Salute, rappresenta la necessità di un azione più energica tesa ad una pronta e capillare azione di monitoraggio della presenza di Aethina tumida da parte di tutte le Regioni italiane, anche mediante un più stretto rapporto di collaborazione sulla base di quanto già fatto in Calabria - tra Servizi Veterinari della Sanità Pubblica, Associazioni territoriali e Apicoltori di provata esperienza. Le posizioni fin qui espresse dalla FAI sono relative al quadro di riferimento odierno e ai dati finora disponibili; non è pertanto da escludere che tale posizione possa variare nel momento in cui lo scenario dovesse sostanzialmente modificarsi, facendo scaturire posizioni compatibili con l adozione di una nuova strategia di contrasto all emergenza sanitaria in atto. Emergenza, quella innescata dalla presenza in Italia del parassita Aethina tumida che, occorre ricordarlo, vede adottate al momento procedure di contrasto che sono da considerarsi straordinarie, non permanenti, soggette quindi a revisione e/o 7

8 sospensione nel momento in cui le Autorità sanitarie competenti lo riterranno opportuno e dinanzi a dati certi. La FAI sarà infine lieta di collaborare con altre Organizzazioni Nazionali per far sì che l azione di contrasto alla diffusione di questo parassita veda espresso uno sforzo corale e sia portata avanti nel modo più efficace, nell interesse di tutta l apicoltura calabrese, siciliana, nazionale ed europea, nel rispetto delle norme e delle posizioni che finora abbiamo rappresentato in spirito di altruismo e responsabilità oltre che di rispetto per le persone e i ruoli che esse assolvono in seno alle diverse Istituzioni di riferimento. In fede, F.to e sottoscritto dal Consiglio Direttivo Nazionale della FAI- Federazione Apicoltori Italiani, in Roma, li RC/ddf Prot. 1900/ Aethina Tumida: Presa di Posizione FAI FAI Federazione Apicoltori Italiani Corso Vittorio Emanuele II 101, Roma Tel.: / ; Telefax: Posta elettronica presidenza@federapi.biz - Sito internet: 8

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