"INDAGINI GEOLOGICHE GEOFISICHE E GEOTECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE" RELAZIONE TECNICA

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1 "INDAGINI GEOLOGICHE GEOFISICHE E GEOTECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DI UN CAPANNONE INDUSTRIALE" RELAZIONE TECNICA DATA: 08/07/2013 LOCALITA': Loc. Pian Dell' Asso - Montalcino (SI) COMMITTENTE: Torre Unipersonale Srl Il Geologo Num: 570

2 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) INDICE 1) PREMESSA ) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO...2 2) QUADRO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO DELL AREA STUDIATA ) STRATIGRAFIA...4 3) FATTIBILITÀ DELL INTERVENTO...4 4) MODELLAZIONE GEOLOGICA GEOTECNICA ) INDAGINI GEOGNOSTICHE ) CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI ) CARATTERISTICHE SISMICHE LOCALI ) SISMICITÀ DELL AREA AMIATINA ) COEFFICIENTI SISMICI...12 INDIVIDUAZIONE DELLA FASCIA DI PERICOLOSITA PER I PROGETTI RICADENTI IN ZONA SISMICA ) VERIFICHE DI STABILITÀ ) STIMA DELLA CAPACITÀ PORTANTE ) CONCLUSIONI...24 Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.1

3 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) 1) PREMESSA Per conto della Società TORRE SRL UNIPERSONALE si è eseguita un'indagine geologica, geofisica e geotecnica al fine di accertare le caratteristiche stratigrafiche e la consistenza del terreno sul quale è prevista la realizzazione di un nuovo capannone industriale. Figura 1 Inquadramento area di intervento su CTR 1.1) UBICAZIONE E CARATTERISTICHE GENERALI DELL INTERVENTO L'intervento è collocato all interno dell area di proprietà, in Loc. Pian d'asso, censita nel Comune di Montalcino al Foglio di mappa n. 90 particella n. 30. Le indagini effettuate nell area interessata sono state eseguite in ottemperanza a quanto previsto dalle seguenti normative: D.M. 14/01/2008 e smi Testo Unico per le Costruzioni ; CIRCOLARE 2 febbraio 2009, n. 617 Istruzioni per l'applicazione delle 'Nuove norme tecniche per le costruzioni' di cui al decreto ministeriale 14 gennaio OPCM n del ; Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.2

4 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) OPCM 3519 del 28/04/2006; DGR 19/06/2006 n 431 "Riclassificazione sismica del territorio regionale: "attuazione del D.M. 14/09/2005 e OPCM 3519 del 28/04/2006"; LR 3 gennaio 2005 n. 1 Norme per il governo del territorio ; DPGR 9 luglio 2009, n. 36/R Regolamento di attuazione dell articolo 117, commi 1 e 2 della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1 (Norme per il governo del territorio). Disciplina sulle modalità di svolgimento delle attività di vigilanza e verifica delle opere e delle costruzioni in zone soggette a rischio sismico ; Norme degli SU del Comune di Montalcino (Si). Per la redazione della presente relazione sono state utilizzate le seguenti indagini e studi: rilievo dei dati geologici e geomorfologici di superficie e ricerca bibliografica; n 2 prove dinamiche DPSH (in allegato); determinazione effetti sismici locali Down Hole (in allegato); dichiarazione della fattibilità dell intervento; rielaborazione dei dati e stesura del rapporto conclusivo. Si è verificato che l area non è soggetta a vincolo idrogeologico. Lo strumento urbanistico vigente, riporta la zona D3 come zona industriale con tipologia d'intervento: piano d'urbanizzazione preventivo d'iniziativa pubblica o privata Le opere ricadono nella classe 4 art.lo 7 DPGR 36/r 2009, riferita ad opere di volume lordo superiore a seimila metri cubi o, in ogni caso, se l altezza in gronda è superiore a venti metri. Con riferimento a tale classe d indagine, la categoria di suolo di fondazione e le geometrie sepolte si determinano mediante prove sismiche in foro. In presenza di problematiche di versante sono altresì prodotte verifiche di stabilità del pendio e del complesso opera-pendio. La definizione dei parametri geotecnici è basata su sondaggi geognostici, attrezzati con inclinometri ove si ricada nella zona classificata dal piano strutturale o dal regolamento urbanistico di pericolosità geomorfologica molto elevata (G4), secondo la definizione di cui all allegato A, paragrafo c, del d.p.g.r.26/r/ ). 2) QUADRO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO DELL AREA STUDIATA La Località Pian d'asso è situata nella parte centro-orientale del grande bacino neogenico di Siena, e in particolare dove i sedimenti pliocenici si collegano con quelli del bacino della Val di Chiana avendo oltrepassato la dorsale dei Monti del Chianti- Rapolano-Monte Cetona che costituisce una grande struttura positiva allungata in senso appenninico. La configurazione geologica attuale dell area è il risultato di numerosi eventi sedimentari e tettonici che si sono succeduti nelle varie fasi dell'orogenesi appenninica. Lungo la dorsale Monti del Chianti- Rapolano-Monte Cetona affiorano terreni appartenenti essenzialmente a due grandi Unità tettoniche: la Falda Toscana a cui si sovrappone l'unità di S.Fiora appartenente al Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.3

5 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Complesso Austroalpino. La Falda toscana è presente nei Monti del Chianti soltanto con le sue Formazioni più recenti, Formazione della Scaglia e Formazione del Macigno, mentre lungo la Dorsale Rapolano-Monte Cetona affiorano anche i terreni giurassici e triassici sottostanti. Le Unità Austroalpine., che affiorano estesamente sui Monti del Chianti, sono rappresentate, in quest'area, dalle Formazioni di S.Fiora, dalla Formazione della Pietraforte e dalla Formazione di Monte Morello (Alberese Auct.). A questi eventi compressivi, che si sono protratti fino al Miocene medio, si sovrappose un'attività tettonica di stile rigido caratterizzata da faglie dirette ad alto angolo le quali suddivisero in vari settori l'arco appenninico generando zone di alto strutturale e grandi Graben nei quali, successivamente al Tortoniano superiore, si depositarono i sedimenti neoautoctoni. E questa la situazione che possiamo osservare attualmente nel Bacino neogenico di Siena dove potenti successioni marine plioceniche si sono sedimentate sui precedenti sedimenti lacustri del miocene superiore; infatti nel Pliocene si approfondirono notevolmente i bacini della Toscana marittima permettendo l ingressione marina che poté oltrepassare la Dorsale Monti del Chianti- Rapolano-Monte Cetona. 2.1) STRATIGRAFIA Di seguito saranno descritte le caratteristiche stratigrafiche salienti delle formazioni interessate a questo studio. SEDIMENTI CONTINENTALI RECENTI - ALLUVIONI E ALLUVIONI TERRAZZATE L'area occupata dagli stabilimenti della Solfotecnica Italiana Spa si configura come una superficie geomorfologica pianeggiante costituita da un deposito argilloso, limoso- sabbioso. La genesi di questo ripiano è da mettersi in stretta relazione con un ciclo di alluvioni antiche del Torrente Asso che attualmente ha la sua valle alluvionale, oltre la ferrovia, circa 80 metri a est. L'attuale letto scorre ad una quota più bassa, rispetto al piano di campagna dove è ubicato l'intervento, di oltre cinque metri. COMPLESSO NEOAUTOCTONO- SEDIMENTI MARINI PLIOCENICI Sabbie e Arenarie - Si tratta di sabbie e sabbie argillose scarsamente cementate, di colore grigio o giallo ocra in strati talvolta gradati di circa 50 centimetri alternati a sottili livelli di argille, sono presenti banchi di una vera e propria arenaria molto tenace potenti cm. Argille grigie - Si ritrovano argille, argille sabbiose e marne di colore grigio con diffuse malacofaune marine plioceniche. 3) FATTIBILITÀ DELL INTERVENTO Per quanto riguarda la fattibilità dell opera si fa riferimento al Piano Strutturale del Comune di Montalcino (Si) adottato, che riporta i seguenti dati di pericolosità: Figura 2 Estratti SU vigenti, Vincolo idrogeologico e PTCP 2010 Pericolosità geologica Classe di pericolosità 2 Pericolosità media Pericolosità idraulica Irrilevante Vulnerabilità acquiferi Alta Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.4

6 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Vincolo Idrogeologico Assente Fattibilità dell intervento Fattibilità 2 Pericolosità geologica Pericolosità Idraulica Vulnerabilità degli acquiferi N.B. Per quanto riguarda la pericolosità idraulica si fa riferimento alla studio Idraulico, redatto dall Ing. Castellani, depositato in Comune di Montalcino con Prot. n fasc.1094 del 07/06/2010, di cui si riporta l estratto. Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.5

7 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Vincolo idrogeologico PTCP ST_IG_1 Per quanto riguarda la verifica della conformità alle norme sulle aree sensibili del PTCP 2010 della Provincia di Siena si specifica he l area di intervento è soggetta a tutela riguardo alle norme sulle aree sensibili del PTCP 2010 della Provincia di Siena. Si allega estratto della cartografia ST_IG_1 dalla quale si evince che la Località sede degli interventi in progetto, è soggetta a vincolo medio di cui all Art Disciplina delle aree sensibili di classe 2 del PTCP Art Disciplina delle aree sensibili di classe 2 1. Nelle aree sensibili di classe 2, così come individuate nella Tav. ST IG 1, le attività antropiche sono orientate in modo da perseguire la limitazione delle infiltrazioni di sostanze inquinanti. 2. I depuratori di reflui urbani ed industriali sono dotati, se di nuova realizzazione, di opere e di impianti accessori atti ad evitare il rischio di inquinamento connesso al fermo impianti. 3. Tali opere ed impianti accessori sono realizzati anche nei casi di ristrutturazione ed ampliamento dei depuratori esistenti. 4. Opere ed impianti accessori atti ad evitare il rischio di inquinamento delle falde sono da prevedersi anche per la realizzazione di: - impianti e strutture di depurazione di acque reflue, ivi comprese quelle di origine zootecnica; Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.6

8 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) - impianti di raccolta, recupero, stoccaggio o trattamento rifiuti di qualsiasi tipo; - centri di raccolta, demolizione, rottamazione di veicoli fuori uso di cui al DLGS 209/2003, di macchine utensili, di beni di consumo durevoli, anche domestici nonché i centri di raccolta differenziata di cui al DM 8 Aprile 2008 e sue successive modifiche ed integrazioni; - attività comportanti l impiego, la produzione, lo stoccaggio di sostanze nocive, sostanze radioattive, prodotti e sostanze chimiche pericolose, così come individuate dalla vigente normativa nazionale e comunitaria, ivi comprese quelle sostanze che, in base alle loro caratteristiche di tossicità, persistenza e bioaccumulabilità, possono essere ritenute tali; Le pratiche colturali sono orientate alla prevenzione del dilavamento di nutrienti e fitofarmaci, in applicazione del Codice di buona pratica agricola redatto dall ARSIA. 6. Nell esercizio delle attività agricole lo spandimento di fanghi provenienti da impianti di depurazione è oggetto di specifico regolamento, che ne disciplina le modalità ed i limiti finalizzati alla tutela della risorsa acqua e del paesaggio. 7. In tali aree devono essere limitati allo stretto necessario i nuovi impegni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali. 8. Nei corpi idrici superficiali ricadenti nelle aree sensibili di classe 2 o comunque ad esse connessi, le caratteristiche qualitative delle acque devono rientrare, in tutte le condizioni di portata, in quelle stabilite per le acque per salmonidi dalla Tab. 1/B dell Allegato 2 del D.Lgs. 152/06, fatti salvi i casi citati al terzo comma del punto Negli insediamenti urbani e comprendendo in questi anche tutte le tipologie edilizie approvate sulla base dei Programmi di Miglioramento Agricolo Ambientale, sia in fase di ristrutturazione e/o recupero, sia in fase di nuova edificazione o cambiamento di destinazione d uso in abitativo e/o produttivo, ove ricadenti in aree sensibili di classe 2, sono presi provvedimenti tesi a limitare l infiltrazione di sostanze inquinanti; le nuove fognature e le eventuali fosse biologiche sono alloggiate in manufatti a tenuta ed ispezionabili. 10.Ovunque possibile, è da privilegiare il teleriscaldamento od il riscaldamento a gas metano. 11.La previsione di nuovi insediamenti urbanistici interessanti le aree sensibili di classe 2 dovrà sempre essere accompagnata da specifici studi (da redigersi secondo quanto previsto all art ), atti a dimostrare la compatibilità con gli obiettivi di tutela, quali-quantitativa, di cui alla presente disciplina. 12.In tali zone, oltre alla adozione di misure tese ad evitare l infiltrazione di sostanze inquinanti, i comuni nei loro atti pianificatori devono indirizzare l uso del territorio verso tipologie costruttive che non creino viacoli di inquinamento per le acque sotterranee, in altre parole che non creino vie preferenziali di infiltrazione dal suolo alle falde sottostanti escludendo da tale vincolo la parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto e/o il riporto. 13.Comunque gli scavi sono da escludersi dove la soggiacenza minima annua della falda è minore di 10 m dal piano campagna (escludendo da tale vincolo la parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto e/o il riporto), mentre per soggiacenza maggiore di 10 m dal piano campagna è possibile effettuare scavi tali che la profondità della falda dal piano di fondazione non risulti mai inferiore a 10 m. 14.In particolare tutte le opere e le attività, anche produttive, avendo come riferimento le condizioni topografiche naturali ed il livello piezometrico massimo annuo della falda, che prevedono escavazioni sono da ritenersi: - incompatibili per soggiacenza della falda minore o uguale a 10 m dal piano campagna; - compatibili per soggiacenza della falda maggiore di 10 m, ma minore di 50 m dal piano campagna, qualora si prevedano interventi di escavazione che non superino il 15% della reale soggiacenza locale; Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.7

9 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) - compatibili per soggiacenza della falda maggiore di 50 m, ma minore di 150 m dal piano campagna, qualora si prevedano interventi di escavazione che non superino il 20% della reale soggiacenza locale; - compatibili per soggiacenza della falda maggiore di 150 m, qualora si prevedano interventi di escavazione che non superino il 30% della reale soggiacenza locale. 15.Il tutto escludendo dai vincoli suddetti la parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto e/o il riporto. 16.Per la regolamentazione in materia di attività estrattive insistenti in classe di sensibilità 2, si rimanda a quanto disposto negli artt e delle presenti norme. 17.Dalle suddette limitazioni sono da escludersi tutti gli interventi di emergenza destinati alla messa in sicurezza di persone ed infrastrutture nonché gli interventi volti alla realizzazione di opere pubbliche strategiche Procedure di richiesta di riclassificazione da utilizzarsi per la formazione e gestione degli strumenti della pianificazione territoriale comunali e degli atti di governo del territorio comunali 1. Le Carte della Vulnerabilità (Tavv. QC IG 9 e QC IG 10) e della Sensibilità (Tav. ST IG 1) sono modificabili solo dall Amministrazione Provinciale in sede di revisione e/o aggiornamento del PTCP utilizzando la procedura SIPS illustrata nella Relazione Finale delle indagini Geologico-Applicate (seconda parte) e nell Allegato Tecnico n 1 alla medesima. 2. I Comuni possono, seguendo la procedura indicate nel successivo comma, richiedere alla Provincia le riclassificazione di un area in Sensibilità sulla base di studi geologici, geotecnici e idrogeologici, presentati da soggetti pubblici, comprovanti la variazione dei parametri che hanno portato alla definizione di quella classe di Vulnerabilità, ed in particolare: 3. diversa soggiacenza della falda; 4. diversa litologia e quindi permeabilità. 5. Tale procedura non porterà ad una revisione immediata delle Carte della Vulnerabilità e della Sensibilità, ma potrà, a giudizio dell Organo individuato dalla Giunta Provinciale, portare ad autorizzare un diverso uso del territorio interessato dalle indagini, confacenti alla nuova classe di sensibilità che tale ufficio, sulla base dei nuovi dati conoscitivi, gli assegnerà. 6. Contenuti tecnici e normativi per la presentazioni delle richieste di riclassificazione: gli studi idrogeologici da eseguire qualora si voglia prevedere una riclassificazione della classe di appartenenza prevista dal PTCP 2010 devono essere atti a dimostrare la compatibilità delle trasformazioni ipotizzate con gli obiettivi di tutela quali- quantitativa dell acqua di falda ospitata nell acquifero in oggetto così come previsto dalle norme del PTCP A tal fine si dovranno fornire dati certificati e verificabili, derivanti da indagini dirette e/o da prove di laboratorio, circa: - la granulometria della formazione acquifera; - il suo grado di permeabilità assoluto e la sua porosità efficace; - l andamento indicativo della superficie piezometrica (ricostruzione possibile se vi sono pozzi nei quali misurare il livello) per definire il campo di moto della falda; - la qualità chimico-fisico-batteriologica dell acqua della falda; - la quantità di acqua prelevata dalla medesima (qualora sia già utilizzata) e gli scopi (magari attestati dai proprietari dei pozzi già presenti) per i quali questa è utilizzata; Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.8

10 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) - la valutazione della diminuzione della ricarica per infiltrazione indotta dalle impermeabilizzazioni connesse agli insediamenti ed alle infrastrutture previste in rapporto sia all uso quantitativo attuale che futuro. 8. Con tali informazioni l Amministrazione Provinciale potrà esprimersi in maniera precisa e circostanziata circa la possibilità o meno di eseguire gli interventi proposti in relazione agli ipotizzabili impatti sulla salvaguardia qualiquantitativa dell acqua della falda presente nell acquifero. 9. Un maggior dettaglio circa la regolamentazione e la progettazione di quanto sopra è demandata a modifiche da inserire nel Regolamento per le autorizzazioni e concessioni dei prelievi di acque superficiali e sotterranee e delle opere idrauliche interferenti con il reticolo idrografico, modifiche da effettuarsi entro 1 anno dall approvazione del presente PTCP. Le valutazione delle fattibilità degli interventi sul patrimonio edilizio esistente e di trasformazione edilizia previsti dal Regolamento Urbanistico, si basa sulla sovrapposizione delle pericolosità con le destinazioni d'uso previste ad ottenere il grado di fattibilità dei singoli interventi Le valutazione delle fattibilità degli interventi sul patrimonio edilizio esistente e di trasformazione edilizia previsti dal Regolamento Urbanistico, si basa sulla sovrapposizione delle pericolosità con le destinazioni d'uso previste ad ottenere il grado di fattibilità dei singoli interventi Dalla sovrapposizione sono desumibili (Tav. 1 Carta della Fattibilità del PA ): Fattibilità senza particolari limitazioni (F1): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali nonsono necessarie prescrizioni specifiche ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all'attività edilizia; Fattibilità con normali vincoli (F2): si riferisce alle previsioni urbanistiche ed infrastrutturali per le quali è necessario indicare la tipologia di indagini e/o specifiche prescrizioni ai fini della valida formazione del titolo abilitativo all attività edilizia. In particolare: Parcheggi viabilità e verde: FG1 - Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità geologica bassa possono non essere dettate condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere geomorfologico. FI1 - Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità idraulica bassa non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Nuovo Edificato FG2 Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità geologica media le condizioni di attuazione sono indicate in funzione delle specifiche indagini da eseguirsi a livello edificatorio al fine di non modificare negativamente le condizioni ed i processi geomorfologici presenti nell'area FI1 - Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità idraulica bassa non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Piazzale impermeabilizzato FG1 - Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità geologica bassa possono non essere dettate condi- Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.9

11 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) zioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere geomorfologico. FI1 - Nelle situazioni caratterizzate da pericolosità idraulica bassa non è necessario indicare specifiche condizioni di fattibilità dovute a limitazioni di carattere idraulico. Per quanto riguarda la compatibilità dell intervento con il PTCP, a riguardo del comma 13 ar.lo , si precisa che la soggiacenza minima annua della falda è maggiore di 10 m dal piano campagna (escludendo da tale vincolo la parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto e/o il riporto), quindi è possibile effettuare gli scavi di fondazione in maniera che la profondità della falda dal piano di fondazione non risulti mai inferiore a 10 m. Per quanto riguarda la compatibilità dell intervento con il PTCP, a riguardo del comma 13 ar.lo , si precisa che la soggiacenza minima annua della falda è maggiore di 10 m dal piano campagna (escludendo da tale vincolo la parte pedologica superficiale di copertura della roccia in posto e/o il riporto), quindi è possibile effettuare gli scavi di fondazione in maniera che la profondità della falda dal piano di fondazione non risulti mai inferiore a 10 m. 4.1) INDAGINI GEOGNOSTICHE 4) MODELLAZIONE GEOLOGICA GEOTECNICA In previsione della realizzazione del nuovo capannone sono state effettuate due prove dinamiche DPSH attraverso penetro metro cingolato Pagani TG Dettaglio indagini: DPSH 1: 11.8 m.l., interrotta per rifiuto strumentale all avanzamento. Istallazione tubo piezometrico sino a 6 m circa. DPSH 2: 15.0 m.l., interrotta su indicazione D.L. Istallazione tubo piezometrico sino a 12 m circa. In entrambi i casi non è stata rilevata la presenza della falda. Tutti i dettagli tecnici relativi alle prove geotecniche si trovano all interno della relazione redatta dalla Geo. Ap la quale si trova allegato. 4.2) CARATTERIZZAZIONE GEOTECNICA DEI TERRENI Dai dati raccolti si ricavano i seguenti dati geotecnici medi da utilizzare per le verifiche di stabilità: DH [m] Gam [kn/m³] Gams [kn/m³] Fi [ ] c [kn/m²] cu [kn/m²] Ey [kn/m²] Ed [kn/m²] Unità geotecnica Unità geotecnica Unità geotecnica Unità geotecnica Figura 3 Tabella riassuntiva parametri geotecnici 5.1) SISMICITÀ DELL AREA AMIATINA 5) CARATTERISTICHE SISMICHE LOCALI Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.10

12 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) L'area Toscana Meridionale/Alto Lazio occupa un'ampia fascia situata tra il bacino del fiume Albegna e il bacino del fiume Mignone. Questa fascia è limitata verso SW dalle colline di Scansano, Magliano in Toscana e Caparbio, nonché dalla costa tirrenica nel suo tratto tra Ansedonia e Civitavecchia; verso NE è bordata dai sistemi vulcanici dell'amiata, dei Vulsini e dei Cimini. Dal punto di vista geologico l'area Toscana Meridionale/Alto Lazio appartiene al margine tirrenico della catena appenninica. Lungo questo margine strutture prevalentemente estensionali si sono sovra imposte, a partire dal Miocene superiore, alle precedenti strutture compressive ben evidenti nelle falde che compongono la catena. All'interno dell'area affiorano successioni attribuibili alle unità Toscane (unità metamorfica e Falda Toscana) e alle unità Liguri. Queste ultime sono coperte in discordanza da depositi di tipo "thrust -sheet- top" del Miocene medio. Su tutti i termini anzidetti giacciono trasgressivi depositi di età compresa tra il Messiniano e il Quaternario. Per quanto concerne il comportamento sismico, l'area Toscana Meridionale/Alto Lazio è una delle aree italiane a più bassa sismicità tanto da essere stata scelta a suo tempo come area sito per una centrale nucleare. Questa scelta ha fatto sì che paradossalmente una delle zone meno sismiche di'italia sia tra le più studiate dal punto di vista sismotettonico. Secondo l'enel l'assenza di grandi terremoti in quest area sarebbe giustificata dal fatto che il fronte della distensione avrebbe già raggiunto aree appenniniche più orientali e dal fatto che l'alto flusso di calore unitamente al basso tasso di deformazione impedirebbe, per ovvie ragioni reologiche, l'enucleazione di terremoti con elevata magnitudo (ENEL 1993; D'OFFIZI, 1994). Studi più recenti (BOSI et al. 1994; BONAFEDE et al. 1994) hanno sostanzialmente confermato questo modello sismotettonico ed hanno anche confermato, nell'area di Montalto di Castro, l'assenza di strutture geologiche attive capaci di generare terremoti di elevata energia. Il quadro sismotettonico complessivo dell'area Toscana Meridionale -Alto Lazio ci sembra sufficientemente documentato dagli studi compiuti negli anni '90. Nell'ultimo decennio non sono emersi elementi che modifichino le conclusioni a quel tempo raggiunte. Per quanto riguarda il presente rapporto, occorre rimarcare il fatto che le strutture geologiche responsabili dei terremoti di bassa magnitudo presenti nell'area hanno dimensioni così ridotte che il loro riconoscimento sfugge, per lo più, alle normali indagini geologiche e geofisiche. Ricordiamo che i due terremoti più importanti all'interno dell'area sono quello di Tarquinia del 26/05/1819 (magnitudo macrosismica pari a 4.8 e intensità epicentrale del VII MCS) e il terremoto di Tuscania del 06/02/1971 (Ms pari a 4.2, intensità epicentrale del VII-VIII MCS e intensità massima risentita dell'viii-ix MCS). Terremoti superficiali di bassa energia come il terremoto di Tuscania del 1971 (v. fig. 6) possono provocare gravi danni al patrimonio edilizio ma non sono in grado di produrre fenomeni di fagliazione superficiale. Pertanto ai fini della progettazione di opere ingegneristiche questi terremoti non generano eccessive preoccupazioni anche se vengono lasciati "random" all'interno di un' area sito. Terremoti di maggiore energia, come il terremoto di Piancastagnaio del 16/10/1919 (Ms 5.2 e intensità Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.11

13 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) massima risentita dell'viii MCS o il terremoto di Bagnoregio dell'11/06/1695 (Ma 5.7 e intensità massima risentita del IX MCS) sono legati a strutture sismogenetiche esterne all'area Toscana Meridionale/Alto Lazio, anche se con essa confinanti. In questo caso, pertanto, gli eventi più severi vanno tenuti in considerazione ai fini della valutazione dell'hazard all'interno dell' area sito ma non destano alcuna preoccupazione per ciò che riguarda eventuali fenomeni di fagliazione superficiale. 5.2) COEFFICIENTI SISMICI Con l'entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la stima della pericolosità sismica, intesa come accelerazione massima orizzontale su suolo rigido (Vs30>800 m/s), viene definita mediante un approccio sito dipendente e non più tramite un criterio zona dipendente. Con le precedenti normative in campo antisismico, applicando il criterio zona dipendente avremmo potuto stimare l accelerazione di base (senza considerare l incremento dovuto ad effetti locali dei terreni) in maniera automatica, poiché essa sarebbe stata direttamente correlata alla Zona sismica di appartenenza del comune. Con l entrata in vigore del D.M. 14 gennaio 2008 la classificazione sismica del territorio è scollegata dalla determinazione dell azione sismica di progetto, mentre rimane il riferimento per la trattazione di problematiche tecnico-amministrative connesse con la stima della pericolosità sismica. Pertanto (secondo quanto riportato nell allegato A del D.M. 14 gennaio 2008) la stima dei parametri spettrali necessari per la definizione dell azione sismica di progetto viene effettuata calcolandoli direttamente per il sito in esame, utilizzando come riferimento le informazioni disponibili nel reticolo di riferimento (riportato nella tabella 1 nell Allegato B del D.M. 14 gennaio 2008). Come indicato nell Allegato A del D.M. 14 gennaio 2008, sarà possibile ottenere il valore dei suddetti parametri spettrali (ag, F0 e T*c) propri del sito in esame tramite media pesata con i 4 punti della griglia di accelerazioni (Tabella 1 in Allegato B) che comprendono l area, mediante la seguente formula: I valori dei parametri ag, F0 e T*c determinati sono relativi a situazioni geologiche corrispondenti ad un sito con assenza di effetti locali dei terreni, ovvero con presenza di substrato sismico (Vs30>800m/s) affiorante o subaffiorante ed in condizioni morfologiche pianeggianti. Qualora il sito di progetto non presenti le suddette condizioni sarà necessario, come indicato nel Cap.3.2 del D.M. del 14/01/2008, compiere specifiche analisi di valutazione della risposta sismica locale, o in alternativa, verificare: La categoria di suolo di fondazione mediante la stima del parametro Vs30 (tabella 3.2.II nel Cap 3.2 della Norma) e di conseguenza valutare l incremento sull azione sismica (tabella 3.2.V nel Cap 3.2 della Norma). A seguito di prova Down Hole (in allegato) il terreno in questione è stato classificato di Classe C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.12

14 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kpa nei terreni a grana fina). Il coefficiente di amplificazione topografica (tabelle 3.2.IV e tabelle 3.2. VI nel Cap 3.2 della Norma). Per il caso seguente, ci riferiamo ad una categoria topografica T1, cioè superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media 15. Pertanto, valutati i parametri spettrali ag, F0 e T*c per il sito di progetto (approccio sito-dipendente ) secondo la formula 1, eventualmente corretti per il calcolo del periodo di ritorno necessario (formula 3), incrementati eventualmente per l amplificazione stratigrafica e topografica (Cap. 3.2 del D.M.2008) e sulla base della classe d uso della costruzione (Cap. 2.4 del D.M.2008), sarà possibile definire gli spettri orizzontali e verticali, necessari per la stima dell azione sismica di progetto. Di seguito viene riportato il calcolo dell'azione sismica di progetto per il sito in località Torrenieri (SI), così come previsto dalle nuove normative, utilizzando il software "Spettri NTC ver " distribuito da Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Parametri sismici Tipo di elaborazione: Muro rigido: 0 Sito in esame. Stabilità dei pendii latitudine: 43, longitudine: 11, Classe: 2 Vita nominale: 50 Siti di riferimento Sito 1 ID: Lat: 43,0679 Lon: 11,5052 Distanza: 3593,356 Sito 2 ID: Lat: 43,0690 Lon: 11,5736 Distanza: 1984,766 Sito 3 ID: Lat: 43,0191 Lon: 11,5752 Distanza: 5703,943 Sito 4 ID: Lat: 43,0179 Lon: 11,5068 Distanza: 6441,316 Figura 4 Siti di riferimento Parametri sismici Categoria sottosuolo: C Categoria topografica: T1 Periodo di riferimento: 50anni Coefficiente cu: 1 Operatività (SLO): Probabilità di superamento: 81 % Tr: 30 [anni] ag: 0,049 g Fo: 2,504 Tc*: 0,248 [s] Danno (SLD): Probabilità di superamento: 63 % Tr: 50 [anni] ag: 0,061 g Fo: 2,538 Tc*: 0,256 [s] Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.13

15 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Salvaguardia della vita (SLV): Probabilità di superamento: 10 % Tr: 475 [anni] ag: 0,142 g Fo: 2,503 Tc*: 0,279 [s] Prevenzione dal collasso (SLC): Probabilità di superamento: 5 % Tr: 975 [anni] ag: 0,176 g Fo: 2,531 Tc*: 0,285 [s] Coefficienti Sismici SLO: Ss: 1,500 Cc: 1,660 St: 1,000 Kh: 0,015 Kv: 0,007 Amax: 0,724 Beta: 0,200 SLD: Ss: 1,500 Cc: 1,650 St: 1,000 Kh: 0,018 Kv: 0,009 Amax: 0,892 Beta: 0,200 SLV: Ss: 1,490 Cc: 1,600 St: 1,000 Kh: 0,051 Kv: 0,025 Amax: 2,071 Beta: 0,240 SLC: Ss: 1,430 Cc: 1,590 St: 1,000 Kh: 0,061 Kv: 0,030 Amax: 2,475 Beta: 0,240 Le coordinate espresse in questo file sono in ED50 5.3) INDIVIDUAZIONE DELLA FASCIA DI PERICOLOSITÀ PER I PROGETTI RICADENTI IN ZONA SISMICA 3 Ai sensi dell aggiornamento della classificazione sismica regionale, approvata con Del. GRT n 878 del 8/10/2012 (pubblicata su BURT Parte Seconda n. 43 del Supplemento n. 136), la zona 3 è suddivisa in fasce di pericolosità che tengono conto del valore di accelerazione sismica su suolo rigido e pianeggiante, allo Stato Limite di Salvaguardia della Vita (SLV), riferito al periodo di ritorno (TR) di 475 anni, corrispondente in termini progettuali ad una vita nominale (Vn) di 50 anni e categoria d uso (Cu) pari ad 1 (classe d uso II),, di seguito indicato ag, come segue: fascia A, contraddistinta da valori di ag > 0.15g; fascia B, contraddistinta da valori di 0.125< ag 0.15g; fascia C, contraddistinta da valori di ag 0.125g. Dal calcolo dei Parametri Sismici effettuato con le indicazioni del Reg.58/R, si attribuisce l area in oggetto alla Fascia B: Salvaguardia della vita (SLV): Probabilità di superamento: 10 % Tr: 475 [anni] Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.14

16 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) ag: 0,142 g Fo: 2,503 Tc*: 0,279 [s] 6.2) STIMA DELLA CAPACITÀ PORTANTE 6) VERIFICHE DI STABILITÀ La realizzazione del nuovo capannone non comporta rilevanti trasformazioni del territorio in quanto i movimenti di terra sono limitati e il terreno risulta pianeggiante. I dati geotecnici utilizzabili sono quelli riferiti alla figura 3. Si vede dalla figura 5 che la totalità delle azioni si dissipa ampiamente entro l unità geotecnica costituita da limi sabbiosi. In attesa che gli strutturisti forniscano gli schemi strutturali e le azioni permanenti e variabili si verifica, su suggerimento del progettista, una fondazione superficiale del tipo nastriforme con le seguenti caratteristiche: Figura 5 Schema fondazione e sezione geotecnica DATI GENERALI Azione sismica NTC 2008 Larghezza fondazione 0.7 m Lunghezza fondazione 0.7 m Profondità piano di posa 1.2 m Altezza di incastro 0.5 m SISMA Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.15

17 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Accelerazione massima (ag/g) Effetto sismico secondo NTC(C ) Fattore di struttura [q] 3 Coefficiente intensità sismico terreno [Khk] Coefficiente intensità sismico struttura [Khi] Coefficienti sismici [N.T.C.] ================== Dati generali Tipo opera: 2 - Opere ordinarie Classe d'uso: Classe II Vita nominale: 50.0 [anni] Vita di riferimento: 50.0 [anni] Parametri sismici su sito di riferimento Categoria sottosuolo: Categoria topografica: C T1 S.L. Stato limite TR Tempo ritorno [anni] ag [m/s²] F0 [-] TC* [sec] S.L.O S.L.D S.L.V S.L.C Coefficienti sismici orizzontali e verticali Opera: Stabilità dei pendii e Fondazioni S.L. Stato limite amax [m/s²] beta [-] kh [-] kv [sec] S.L.O S.L.D S.L.V S.L.C STRATIGRAFIA TERRENO Corr: Parametri con fattore di correzione (TERZAGHI) DH: Spessore dello strato; Gam: Peso unità di volume; Gams:Peso unità di volume saturo; Fi: Angolo di attrito; Ficorr: Angolo di attrito corretto secondo Terzaghi; c: Coesione; c Corr: Coesione corretta secondo Terzaghi; Ey: Modulo Elastico; Ed: Modulo Edometrico; Ni: Poisson; Cv: Coeff. consolidaz. primaria; Cs: Coeff. consolidazione secondaria; cu: Coesione non drenata DH [m] Gam [kn/m³ ] Gams [kn/m³] Fi [ ] Fi Corr. [ ] c [kn/m²] c Corr. [kn/m²] cu [kn/m² ] Ey [kn/m²] Ed [kn/m²] Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.16 Ni Cv [cmq/s] Carichi di progetto agenti sulla fondazione Nr. Nome combinazione Pressione normale di progetto [kn/m²] N [kn] Mx [kn m] My [kn m] Hx [kn] Hy [kn] 1 A1+M1+R Progetto 2 A2+M2+R Progetto 3 Sisma Progetto Tipo Cs

18 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) 4 S.L.E Servizio 5 S.L.D Servizio Sisma + Coeff. parziali parametri geotecnici terreno + Resistenze Nr Correzione Sismica Coesione efficace Tangente angolo di resistenza al taglio Coesione non drenata Peso Unità volume in fondazione Peso unità volume copertura Coef. Rid. Capacità portante verticale Coef.Rid.Capacità portante orizzontale 1 Si Si Si Si Si CARICO LIMITE FONDAZIONE COMBINAZIONE...A2+M2+R2 Autore: TERZAGHI (1955) Carico limite [Qult] kn/m² Resistenza di progetto[rd] kn/m² Tensione [Ed] kn/m² Fattore sicurezza [Fs=Qult/Ed] 3.0 Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata COEFFICIENTE DI SOTTOFONDAZIONE BOWLES (1982) Costante di Winkler kn/m³ A1+M1+R1 Autore: HANSEN (1970) (Condizione drenata) Fattore [Nq] Fattore [Nc] Fattore [Ng] 7.21 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.47 Fattore profondità [Dq] 1.32 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: TERZAGHI (1955) (Condizione drenata) Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.17

19 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Fattore [Nq] Fattore [Nc] Fattore [Ng] Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: MEYERHOF (1963) (Condizione drenata) Fattore [Nq] Fattore [Nc] Fattore [Ng] 7.24 Fattore forma [Sc] 1.5 Fattore profondità [Dc] 1.54 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.25 Fattore profondità [Dq] 1.27 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.25 Fattore profondità [Dg] 1.27 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: VESIC (1975) (Condizione drenata) Fattore [Nq] Fattore [Nc] Fattore [Ng] Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.47 Fattore profondità [Dq] 1.32 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.18

20 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: Brinch - Hansen 1970 (Condizione drenata) Fattore [Nq] Fattore [Nc] Fattore [Ng] 7.21 Fattore forma [Sc] 1.47 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.43 Fattore profondità [Dq] 1.32 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.7 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata A2+M2+R2 Autore: HANSEN (1970) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.38 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.38 Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.19

21 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: TERZAGHI (1955) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 8.09 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 5.59 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: MEYERHOF (1963) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.3 Fattore forma [Sc] 1.42 Fattore profondità [Dc] 1.5 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.21 Fattore profondità [Dq] 1.25 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.21 Fattore profondità [Dg] 1.25 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: VESIC (1975) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 6.03 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.38 Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.20

22 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: Brinch - Hansen 1970 (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.38 Fattore forma [Sc] 1.41 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.36 Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.7 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Sisma Autore: HANSEN (1970) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.38 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.21

23 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Fattore forma [Sq] 1.38 Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: TERZAGHI (1955) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 8.09 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 5.59 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: MEYERHOF (1963) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.3 Fattore forma [Sc] 1.42 Fattore profondità [Dc] 1.5 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.21 Fattore profondità [Dq] 1.25 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore forma [Sg] 1.21 Fattore profondità [Dg] 1.25 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.22

24 Indagini geologiche geofisiche e geotecniche per la realizzazione di un capannone industriale, Loc. Torrenieri Montalcino (Si) Autore: VESIC (1975) (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 6.03 Fattore forma [Sc] 1.0 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.38 Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.6 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata Autore: Brinch - Hansen 1970 (Condizione drenata) Fattore [Nq] 6.93 Fattore [Nc] Fattore [Ng] 3.38 Fattore forma [Sc] 1.41 Fattore profondità [Dc] 1.42 Fattore inclinazione carichi [Ic] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gc] 1.0 Fattore inclinazione base [Bc] 1.0 Fattore forma [Sq] 1.36 Fattore profondità [Dq] 1.33 Fattore inclinazione carichi [Iq] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gq] 1.0 Fattore inclinazione base [Bq] 1.0 Fattore forma [Sg] 0.7 Fattore profondità [Dg] 1.0 Fattore inclinazione carichi [Ig] 1.0 Fattore inclinazione pendio [Gg] 1.0 Fattore inclinazione base [Bg] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zq] 1.0 Fattore correzione sismico inerziale [zg] 0.49 Fattore correzione sismico inerziale [zc] 1.0 Carico limite kn/m² Resistenza di progetto kn/m² Condizione di verifica [Ed<=Rd] Verificata CEDIMENTI PER OGNI STRATO *Cedimento edometrico calcolato con: Metodo logaritmico di Terzaghi Studio GEORICERCHE Snc, 2013 pag.23

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