Sicurezza a Scuola Anno scolastico 2015/2016
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- Maria Salvatori
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1 ISTITUTO COMPRENSIVO MARCONI-OLIVA - LOCOROTONDO Piazza Mitrano, 30 - e FAX 080/ Cod. Mec. BAIC83100B - C.F baic83100b@istruzione.it Sicurezza a Scuola Anno scolastico 2015/2016 Il Progetto Scuola Sicura nella nostra realtà scolastica: L Istituto Comprensivo Marconi Oliva di Locorotondo, con tutti e tre gli ordini di grado: scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, intende promuovere la Sicurezza non come un costo ma come un investimento che la scuola fa per il futuro dei propri alunni. Anche per il corrente anno scolastico, il progetto si inserisce a pieno titolo nel P.T.O.F. di Istituto con un programma globale di educazione che coinvolge l aspetto comportamentale ed avvicina alle realtà della Protezione Civile. Il Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81 (Testo Unico sulla Sicurezza), sostituisce il D.L. 626 introducendo alcune modifiche fondamentali. Il decreto introduce norme innovative che rendono urgente e inderogabile l attivazione dei processi di formazione e informazione da attuare nei confronti dei docenti, personale ATA e allievi, corresponsabili nella gestione della sicurezza all interno della scuola. La gestione della sicurezza diviene quindi collegiale perché è prevista la partecipazione di docenti, personale ATA e studenti. La scuola, negli anni scorsi, ha adottato un proprio piano di evacuazione ed eseguito prove così come previsto dalla normativa vigente, con il coinvolgimento attivo di tutti gli alunni, docenti e personale tutto. Con l avvio del nuovo anno scolastico è fondamentale formare e informare i nuovi lavoratori (alunni) sulla realtà della nuova struttura e sui comportamenti da adottare in caso di pericolo. Per quanto sopra detto, in accordo con le figure responsabile della Sicurezza presso la Scuola dell Infanzia e presso la Scuola Primaria, si è stabilito di svolgere la Settimana della Sicurezza
2 dal 12 al 117 Ottobre 2015 in tutte le classi dell Istituto Comprensivo Marconi-Oliva di Locorotondo. Con l iniziativa si è voluto affrontare il problema dell informazione-formazione del cittadino sia in chiave preventiva per una corretta conoscenza del territorio e dei rischi dei quali e con i quali convive, sia in chiave di emergenza per educare a comportamenti improntati a principi di collaborazione ed autocontrollo..«formazione»: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi;..«informazione»: complesso delle attivita' dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro;..«addestramento»: complesso delle attivita' dirette a fare apprendere ai lavoratori l'uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi, anche di protezione individuale, e le procedure di lavoro. Consapevoli del fatto che la prima palestra per una attività di informazione-formazione è senza dubbio il mondo della scuola, s intende portare avanti il progetto coinvolgendo sempre tutte le classi, i docenti e il personale ATA. La questione dell educazione alla sicurezza nei giovani si inserisce senza dubbio nell ambito della salvaguardia della salute nei luoghi di lavoro, ma si configura anche e soprattutto come problema psico-pedagogico. Educare alla sicurezza significa portare il giovane, sin dalla più tenera età, a costruire dentro di sé atteggiamenti di responsabilità, autocontrollo, esame di realtà, valutazione del rischio e coscienza dei propri limiti. Sono queste tutte dimensioni che crescono e si strutturano insieme alla personalità e ne fanno parte; aiutare il giovane a costruirle è compito delle agenzie di formazione, come la scuola, ma è compito anche della famiglia. Educare alla sicurezza diventa un compito trasversale, che non può fermarsi alla tematica della sicurezza sul lavoro, ma deve interessare tutti i comportamenti di vita: dalla sicurezza nei comportamenti relativi alla salute e al benessere personale (alimentazione, igiene, uso di sostanze nocive, condotte sessuali ), al rispetto per l ambiente, all osservanza delle regole della strada, alla prudenza in tutti i comportamenti quotidiani. Tale educazione, per quanto riguarda la scuola, non può dunque limitarsi ad essere una materia scolastica, fatta di momenti strutturati dove si danno informazioni. Questi momenti sono senz altro importanti e necessari, ma sono l attenzione e la presenza quotidiana dell educatore sulle condotte sicure di routine in tutti gli ambiti della vita, che possono incidere sugli atteggiamenti. La sicurezza, in una parola, non è solo un sapere o un saper fare: è un saper essere, un atteggiamento trasversale, che si traduce in comportamenti usuali, abitudinari, ordinari. E una competenza che solo in minima parte si insegna, ma per lo più viene appresa attraverso l abitudine, la riflessione e i modelli. A questo proposito diventa fondamentale l esempio degli educatori, i quali non possono permettersi di indicare comportamenti corretti, senza a loro volta adeguarvisi, pena la perdita di credibilità. Le attività si svilupperanno in diverse fasi: una fase iniziale volta all informazione, attraverso lezioni svolte dagli insegnanti curriculari (es. insegnanti di Educazione Motoria e di Tecnologia) che cercheranno di sensibilizzare gli alunni, illustrando il piano di evacuazione e i comportamenti da adottare in caso di pericolo (terremoto, incendio, emergenza in generale); una fase intermedia di approfondimento, attraverso incontri
3 programmati con specialisti, come ad esempio addetti della Protezione Civile, Croce Rossa o volontari di varie associazioni, ecc.; una fase finale che prevede la concretizzazione di quanto appreso attraverso prove di evacuazione che si svolgeranno durante l anno. Per il buon esito di quanto proposto, si ritiene indispensabile una adeguata formazione dei docenti e di tutto il personale della scuola. FINALITA Rispettare le regole in caso di emergenza Rispettare gli altri e saper interagire con loro OBIETTIVI Sapersi muovere correttamente nello spazio Riconoscere il segnale di allarme e la segnaletica di sicurezza Comprendere e ricordare le istruzioni di sicurezza al momento dell allarme Saper riconoscere i pericoli esistenti nei vari ambienti Saper organizzare ed applicare le conoscenze apprese ATTIVITA Letture sull argomento Visione di audiovisivi Conversazione che parte dai saperi degli allievi Visite guidate all interno della scuola per mostrarne la segnaletica e le uscite di sicurezza Identificazione delle procedure e dei compiti da assegnare a ciascuno in caso di emergenza (aprifila, serrafila) Realizzazione di cartelloni sul tema Simulazione di evacuazione in varie situazioni di emergenza (incendio, terremoto) INDICATORI DI RIUSCITA Osservazione sistematica nei vari ambienti dei comportamenti acquisiti dagli allievi dei compiti assegnati Schede di verifica Acquisizione corretta da parte degli allievi dei compiti assegnati Simulazione di evacuazione corretta con riconoscimento del percorso e della zona di raccolta prestabilita Comprensione di termini specifici inerenti l argomento OBIETTIVI GENERALI: Conoscere i rischi che ci circondano per affrontarli, migliorando così il livello di sicurezza in tutti gli ambienti nei quali viviamo e ci muoviamo quotidianamente (casa, scuola, territorio); Imparare a rispettare se stessi e gli altri; Saper applicare le conoscenze ed i comportamenti appresi. OBIETTIVI SPECIFICI: Acquisire le prime conoscenze sui pericoli presenti nei vari ambienti; Conoscere i pericoli esistenti all interno della casa (impianti, sostanze pericolose); leggere i simboli che indicano pericolo; Conoscere i principali numeri telefonici da comporre in caso di necessità; Conoscere gli elementi che costituiscono rischi all interno di una classe, nei corridoi, in cortile, ecc.
4 Conoscere i segnali dei presidi di sicurezza e di salvataggio presenti a scuola; Conoscere e acquisire i comportamenti da adottare in caso di emergenza o di calamità naturali; Conoscere le principali calamità naturali; Conoscere gli organismi pubblici e privati che si occupano di emergenza (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, Protezione Civile). INDICAZIONI METODOLOGICHE: Analisi dell ambiente scuola Contenuti L edificio scolastico Gli elementi di rischio in classe, nei corridoi, nelle scale, in cortile. Il piano di evacuazione Attività Letture e conversazioni sull argomento Visita guidata all interno della scuola con particolare attenzione ai punti utili per la sicurezza Osservazione ed analisi della planimetria dell edificio ed individuazione della propria aula, analisi del percorso più breve da seguire in caso di emergenza, individuazione del punto di raccolta esterno all edificio Osservazione delle uscite di sicurezza, del loro particolare funzionamento con apertura verso l esterno, funzionamento del maniglione antipanico Conoscenza della segnaletica di sicurezza e dei presidi di salvataggio all interno dell edificio scolastico Acquisizione dei comportamenti da tenere in caso di incendio, terremoto, di emergenza in generale Realizzazione di cartelloni o altri elaborati sui temi trattati. TEMPI: Il progetto verrà svolto durante il corso dell intero anno scolastico. La formazione degli alunni sarà per questo anno scolastico affidato agli insegnanti di Tecnologia i quali nella settimana dal 12 al 17 Ottobre 2015 nelle proprie classi ( 1, 2 e 3 ), informeranno gli alunni sui pericoli presenti in una struttura scolastica e li formeranno per poter affrontare le emergenze in modo corretto e responsabile. I docenti eseguiranno, dopo la formazione, prove parziali e totali di evacuazione dell edificio scolastico. LOCALI UTILIZZATI: Aule per le lezioni frontali, le attività di produzione (cartelloni, ecc). Laboratorio di informatica per ricerche ed approfondimenti. Auditorium per gli incontri di approfondimento con i docenti e con gli esperti esterni nell ambito della Protezione Civile. MEZZI E STRUMENTI: Documentazione cartografica (planimetrie della scuola), fascicoli Scuola Sicura del Ministero, materiale di approfondimento fornito dalla scuola cartelloni, pennarelli, guida telefonica, telecamera, VD, CD rom, lavagna multimediale, palette in plastica o altro materiale per l individuazione in caso di evacuazione delle classi. RISORSE UMANE: Docenti interni di Tecnologia e di Scienze Motorie; personale ATA; se possibile esperti esterni (Vigili del Fuoco, Croce Rossa, volontari ed esperti del settore della Protezione Civile).
5 VERIFICHE Le verifiche saranno essenzialmente operative : si proporranno inoltre test, questionari ecc. Momento comune di verifica sarà l esecuzione del piano di evacuazione. Valutazione degli apprendimenti/comportamenti con prove di evacuazione anche in presenza dei vigili del Fuoco di Putignano. La valutazione dell efficacia del progetto sarà effettuata sulla base delle osservazioni raccolte in itinere. La Responsabile del Progetto Prof.ssa Vita Cisternino
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