Il testo dell interrogazione sui pesticidi lungo

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1 Il testo dell interrogazione sui pesticidi lungo le massicciate ferroviarie. Alla fine del testo potrete trovare la risposta dell assessore competente.., 1 giugno 2011 INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA Premesso che: come riportato dalla stampa, nel Comune di è stato recentemente effettuato un intervento con prodotti fitosanitari ad azione diserbante su tutta la massicciata ferroviaria che attraversa la zona delle vasche dell ex zuccherificio. provocando la morte di numerosi esemplari appartenenti alla fauna selvatica; la zona citata è interamente compresa nel Sito di importanza Comunitaria e Zona di Protezione Speciale ; sempre nel i residenti nelle vie limitrofe al tratto della ferrovia hanno segnalato disagi, danni ed esalazioni maleodoranti dopo un intervento di diserbo sulla massicciata che tuttavia non è stato limitato al tracciato dei binari, ma ha interessato anche i terreni adiacenti non di proprietà di RFI; come è noto, i prodotti fitosanitari ad azione diserbante hanno la possibilità di contaminare i terreni e successivamente, per ruscellamento o percolazione, di inquinare sia le acque superficiali che quelle di falda; la Giunta della Regione., con deliberazione del 7 settembre 1998 n Impiego di diserbanti in aree extragricole, ha inteso regolamentare l uso ed il controllo di queste pericolose sostanze, sancendo in particolare che: 1. chiunque per sé o per conto di terzi, distribuisca prodotti fitosanitari, contenenti sostanze ad azione diserbante su aree extragricole, deve darne preventiva comunicazione al Servizio di Prevenzione delle Aziende UU.SS.LL., alle sezioni territoriali A.R.P.A. competenti per territorio e ai Comuni interessati, almeno cinque giorni prima del trattamento; 2. sono considerate aree extragricole le aree non soggette a coltivazione quali le aree pertinenti a: piazzali e tratte ferroviarie, autostazioni, porti, interporti e aeroporti, aree di distribuzione carburante, viali, bordi stradali e autostradali, parchi, giardini e

2 campi sportivi, golene e sponde di: canali, fiumi, laghi, bacini idrici, fossi e scoline non pertinenti ad aree agricole; 3. i Dipartimenti delle Aziende UU.SS.LL., in accordo con l A.R.P.A., devono attivare un monitoraggio su eventuali danni alla fauna stanziale e migratoria, alla ittiofauna e all entomofauna utile e provvederanno inoltre ad accertamenti sanitari sugli addetti alla distribuzione per valutarne i danni sull organismo umano dell esposizione a tali sostanze chimiche. Il monitoraggio va esteso anche all acqua destinata al consumo umano e animale; Ricordato che: i ripetuti, ed anche recenti, gravissimi episodi d inquinamento delle acque superficiali e di falda devono far sì che l attenzione sia sempre massima verso tutte le potenziali fonti di rischio; le aree attraversate dai tratti ferroviari citati sono in larga parte adibite ad agricoltura intensiva, oltreché abitate, ed esistono pertanto importanti utenze artesiane ad uso irriguo ed anche alimentare e domestico; il prodotto più comunemente usato per il diserbo chimico, il Glifosate (conosciuto anche con il nome commerciale di Roundup), viene estremamente sottovalutato in termini di persistenza e di effetti nocivi. Anche a dosi più basse della comune diluizione a scopo agricolo è stata accertata la sua tossicità su cellule della placenta, con danni alla capacità riproduttiva femminile e al feto nel caso di gravidanza ed è stata osservata la correlazione con malattie tumorali (linfomi). Allarmante è il quadro che deriva dalle analisi effettuate dall ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell Ambiente) relativi alle acque superficiali, raccolti nel 2008, che hanno rilevato una contaminazione diffusa da parte di questo erbicida e del suo metabolita AMPA (acido aminometilfosfonico), il quale, come tutti i metaboliti, ha proprietà chimico-fisiche, persistenza, mobilità e proprietà tossicologiche ed eco-tossicologiche in gran parte ignote. Questi dati contraddicono clamorosamente le affermazioni sulla rapida degradazione del glifosate, mentre sollevano le preoccupazioni verso un altro canale di pericolo per la salute, in quanto da un abituale consumo di acqua contaminata da glifosate (in quantità spesso abbondantemente superiori al massimo livello di contaminazione ammesso) possono derivare danni ai reni e al sistema riproduttivo. Le analisi dell ISPRA hanno evidenziato residui di Glifosate nel 40% dei campioni e del suo metabolita AMPA addirittura nel 90% dei campioni; l uso di diserbanti in luogo dello sfalcio, infine, riduce drasticamente la biodiversità vegetale ed animale (lasciando campo libero in fase di ricrescita a piante infestanti) e genera indebolimento delle scarpate, con conseguente verificarsi di frane e smottamenti; INTERROGA la Giunta regionale e l assessore competente al fine di conoscere: se, nei due casi segnalati, siano state rispettate le prescrizioni sull impiego di diserbanti previste dalla normativa regionale;

3 se è stata data regolare comunicazione agli Organismi Competenti, tra cui i Comuni di e., almeno cinque giorni prima del trattamento, come previsto dalla delibera; se siano stati fatti i controlli necessari sulle acque di superficie e di falda delle aree adiacenti le zone citate; in caso affermativo quali siano i risultati di detti controlli e se la cittadinanza sia stata messa a conoscenza degli stessi; se si sia preventivamente verificata la possibilità di impiego di metodi alternativi a quello chimico, quali i metodi biologici, meccanici e fisici; se alla Regione risulti che le prescrizioni sull impiego di diserbanti previste dalla normativa regionale siano rispettate dai soggetti pubblici e privati. Gruppo Assembleare Sel -Verdi la risposta: Alla Consigliera regionale Oggetto: Risposta all interrogazione n 1439 Con riferimento all interrogazione in oggetto, sulla base delle informazioni acquisite dall azienda Usl di.., comunica quanto segue. Durante il periodo primaverile, nel territorio del comune di. e di sono stati eseguiti alcuni trattamenti di diserbo chimico lungo le linee ferroviarie, ad opera della ditta. incaricata dalla direzione territoriale di. di R.F.I. SpA/gruppo Ferrovie dello Stato. Nel mese di maggio, alcuni cittadini, nel segnalare al Comune di che nella zona erano stati irrorati diserbanti che stavano essiccando tutte le piante, esprimevano preoccupazione per la propria salute e per il possibile inquinamento di pozzi presenti nelle abitazioni circostanti. Si recavano quindi ad ispezionare i luoghi gli operatori del dipartimento di Sanità Pubblica della AUSL di.. e dell Agenzia Regionale Prevenzione e Ambiente (ARPA). Nessuna segnalazione è invece pervenuta relativamente ad inconvenienti connessi ai trattamenti eseguiti nel Comune di. Dai risultati dei sopralluoghi condotti sul territorio.. è emerso che: - sulla scarpata ferroviaria della tratta l erba si è essiccata, mentre non risulta coinvolta la vegetazione che si trova nelle adiacenze; - lungo la linea risultano essere state sottoposte a trattamento oltre alle erbe infestanti anche alcune piante ad alto fusto posizionate in prossimità della massiciata per ridurre la crescita della chioma al fine di evitare interferenze con lo svolgimento in sicurezza del servizio ferroviario.

4 - nel fogliame delle essenze arboree poste sulle proprietà private nelle immediate vicinanze delle piante trattate non sono risultate tuttavia visibili parti secche o giallastre e solo un ramo sporgente sulla scapata ferroviaria, che presentava numerose foglie secche, è stato verosimilmente raggiunto dal prodotto utilizzato. Infatti anche nella documentazione agli atti fornita sia dalla ditta stessa che ha effettuato i trattamenti, sia dalla Direzione Territoriale di. di R.F.I. Spa/gruppo Ferrovie dello Stato risulta che l aspersione dei diserbanti in prossimità delle abitazioni è avvenuta manualmente utilizzando una lancia dotata di apposita capanna che consente la distribuzione mirata e localizzata senza creare un effetto deriva nelle aree limitrofe non di pertinenza delle Ferrovie dello Stato. La stessa modalità è stata seguita in presenza di coltivazioni e corsi d acqua. In merito ai prodotti utilizzati per il trattamento diserbante a base di oxifluorfen (GOAL 480 SC), sale isopropilamminico di glifosate (CLINIC 360 SL), fluroxpir e triclopir (EVADE) si segnala che, nello specifico, il glisofate è un erbicida sistemico, appartenente al gruppo chimico degli acidi fosforici, utilizzato dal 1973 e come tutti i prodotti fitosanitari impiegati in Europa è stato valutato e autorizzato ai sensi della Direttiva CEE 91/414 e successivamente incluso nell Allegato I della Direttiva 2001/99/CE, che modifica l allegato I della Direttiva 91/414/CEE del Consiglio sopra citata e il suo uso è autorizzato fino al 30 giugno Dal punto di vista chimico-fisico il glifosate viene degradato rapidamente nel terreno per via microbica e successivamente mineralizzato persistendo indicativamente per giorni. La mobilità nel terreno è scarsa, a causa del forte adsorbimento da parte dei colloidi del terreno stesso. Risultano scarse anche la fotodecomposizione e la volatilizzazione. La degradazione dell erbicida negli stati profondi del terreno è più lente che in prossimità della superfice. Il glisofate non è soggetto a bioaccumulo. Da un analisi comparativa con altri prodotti impiegabili per il diserbo dei bordi stradali si è osservato che il glisofate ed il glufosinate sono le uniche sostanze attive i cui prodotti commerciali non riportano frasi di rischio ambientale in etichetta; non risultando per tanto presenti sul mercato diserbanti con un profilo ambientale più ecocompatibile da usare in alternativa al glifosate. Dal punto di vista dell attività biologica, poi, gli altri prodotti diserbanti possiedono uno spettro d azione più limitato del glifosate, tanto che per ottenere lo stesso risultato del glifosane, in termini di efficacia nei confronti delle erbe infestanti, è necessario utilizzare contemporaneamente più prodotti oppure eseguire più trattamenti. Più in generale in relazione alle modalità di diserbo, si può affermare con certezza che attualmente il trattamento chimico delle massicciate ferroviarie è la soluzione più idonea per il mantenimento della loro stabilità. La crescita di infestanti, erbacce ed arbusti, comprometterebbe la stabilità della massicciata stessa e quindi il trasporto ferroviario. Infatti lo sfalcio delle erbe infestanti nei bordi stradali non può essere considerato, nella maggior parte dei casi, un alternativa praticabile in quanto non elimina l apparato radicale che è in grado di proseguire lo sviluppo e creare quindi problemi di stabilità alle massicciate stesse. L Azienda USL di. ha potuto appurare che le operazioni di diserbo lungo le linee ferroviarie nei Comuni di. sono state eseguite nel rispetto delle modalità di applicazione e del campo di impiego approvati e riportati sull etichetta dei prodotti utilizzati e che la ditta appaltatrice del servizio per il controllo della vegetazione infestante ha comunicato il periodo si esecuzione dei trattamenti diserbanti e l elenco dei prodotti impiegati, conformemente a quanto previsto dalla Deliberazione della Giunta regionale n 1469/98.

5 Non essendo tuttavia stato utilizzato il modello allegato alla delibera regionale citata e quindi non essendo stati precisati con esattezza il giorno esatto di inizio dei trattamenti, il Servizio Veterinario e Igiene degli Alimenti di questo Assessorato ha sollecitato l Azienda USL di a verificare in futuro che gli operatori si attengano a tutto quanto stabilito dalla Giunta Regionale. E emerso, infine che, in prossimità delle aree oggetto dei trattamenti, non sono presenti punti di prelievo di acque superficiali per l approvigionamento idro-potabile nè pozzi profondi in uso a tale scopo e non sono stati rilevati neppure danni alla fauna selvatica o agli insetti pronubi. Non si è pertanto ritenuto necessario attivare un monitoraggio ad hoc per la ricerca di eventuali residui delle sostanze impiegate nelle operazioni di diserbo. Alla luce di quanto sopra esposto si ritiene, pertanto, che gli interventi di diserbo chimico nelle aree extra agricole in questione siano stati eseguiti complessivamente nel rispetto delle indicazioni regionali contenute nella delibera di Giunta regionale del 7 settembre 1998, n 1469 con la quale si è esteso regolamentare con propri provvedimenti l uso di tali sostanze al fine di tutelare la salute dei lavoratori esposti e dell ambiente circostante, così come prevede il decreto legislativo 17 marzo 1995, n 194. L efficacia di tale strumento regionale è comprovata anche dal fatto che gli interventi effettuati negli anni lungo le linee ferroviarie non hanno mai dato origine ad inconvenienti igenico-sanitari e neppure nel caso in questione. Infatti, nelle giornate in cui sono stati eseguiti i trattamenti chimici e nei giorni seguenti non sono giunte segnalazioni relative ad esalazioni maleodoranti o fenomeni irritativi degli occhi, della pelle e delle vie aeree, nè sono pervenute successivamente lamentele in proposito, nè sono stati accertati direttamente dagli operatori del Dipartimento di Sanità Pubblica eventuali effetti avversi correlate all utilizzo di sostanze diserbanti in aree extra agricole. Cordiali saluti Assessore.

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