DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI"

Transcript

1 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 23/09/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: DGR n. 409/2012: "DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati.". Modifica dei termini. DGR n. 503/2012 punto 2: proroga dei termini. (PUGLIESE FRANCESCO) (CESARE PIERDOMINICI) (A. MAZZAROTTO) (G. MAGRINI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE SOCIALI E SPORT (Visini Rita) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 03/10/ prot. 660 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 4 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

2 OGGETTO: DGR n. 409/2012: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati.. Modifica dei termini. DGR n. 503/2012 punto 2: proroga dei termini. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA VISTO VISTO dell Assessore alle Politiche Sociali e Sport; lo Statuto della Regione Lazio; la L.R. 6 agosto 1999 n. 14: Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6: Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni; il Regolamento Regionale 6 Settembre 2002, n. 1: Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni; la L.R. 20 novembre 2001, n. 25 e successive modifiche: Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione e successive modifiche; la L.R. n. 30 dicembre 2013, n. 13 recante Legge di stabilità regionale 2014 ; la L.R. 30 dicembre 2013, n. 14 concernente Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; la D.G.R. del 30 dicembre 2013, n. 520 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per categorie con dettaglio fino al V livello del piano dei conti per le entrate e per macroaggregati con dettaglio fino al IV livello del piano dei conti per le spese ; VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio 30 dicembre 2013 n. T00463: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per capitoli di entrata all interno di ciascuna categoria e per capitoli di spesa all interno di ciascun macroaggregato. Autorizzazione nei confronti del Segretario Generale all'assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti ; VISTO l Atto di Organizzazione del Segretario Generale 4 aprile 2014 n. E00007: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti, ai sensi dell art. 3, comma 4, della legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14 ; Pagina 2 / 4

3 VISTO il Decreto del Presidente della Regione Lazio 16 maggio 2014 n. T00146: Variazioni di bilancio derivanti dall attuazione della deliberazione della Giunta regionale 6 maggio 2014, n. 244, relativa al riaccertamento dei residui attivi e passivi ai sensi dell articolo 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, recante Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n ; la L. 8 novembre 2000, n. 328: Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; la L.R. 9 settembre 1996 n. 38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio ; la L.R. 16 Giugno 1980, n. 59: Norme sugli asili nido, e successive modificazioni e integrazioni; la DGR 6 agosto 2012 n. 409: DGR 409/2012: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati. ; la DGR 26 giugno 2013 n. 155: DGR 409/2012: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati. Proroga dei termini. ; la DGR 29 ottobre 2013 n. 359: DGR n. 390/2005, n. 499/2006, n. 430/2009: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Recupero delle somme cadute in perenzione amministrativa. DGR n. 409/2012: Proroga dei termini. Modifica DGR n. 503/2012 ; PRESO ATTO CONSIDERATO RITENUTO che diversi Comuni del Lazio, beneficiari dei contributi regionali di cui alla citata DGR n. 409/2012, non sono nella condizione di terminare le opere entro i termini indicati; che, come si evince dalle richieste di proroga pervenute da diversi Comuni, i ritardi nella erogazione delle risorse assegnate da parte della Regione Lazio, rappresentano una concausa determinante dei ritardi nella realizzazione delle opere e della conseguente impossibilità di rispettare tali termini; pertanto, necessario modificare il punto 4 della DGR n. 409/2012 e, in particolare, stabilire un unico termine per la apertura dell asilo nido e l avvio del servizio al 1 marzo 2015, così da semplificare le procedure amministrative e garantire maggiore autonomia ai Comuni interessati; la DGR 17 ottobre 2012 n. 503: DGR nn.703/2003, 490/2004, 390/2005, 493/2008, 318/2010, 499/2006, 430/2009, 272/2011 e 374/2011. Pagina 3 / 4

4 Finanziamento per la realizzazione di asili nido nel Comune di Roma Capitale di cui alla L.R. n. 59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati. ; VISTO in particolare il punto 2 della DGR n. 503/2012, il quale, stabilisce un unico termine per la emanazione del provvedimento di autorizzazione al funzionamento al 31 dicembre 2013, differendo i termini stabiliti dalla DGR n. 318/2010 ai punti A e D ; PRESO ATTO della nota del Comune di Roma Capitale, prot. n del 25 luglio 2014, con la quale viene richiesta la proroga della scadenza di cui al punto 2 della DGR n. 503/2012, motivata dal fatto di non essere nella condizione di terminare le opere entro i termini indicati a causa dei vincoli imposti dal patto di stabilità interno. Inoltre, nella stessa nota, si rimarcano i ritardi intervenuti nell erogazione delle risorse da parte della Regione Lazio; RITENUTO pertanto necessario modificare il punto 2 della DGR n. 503/2012, stabilendo quale termine per la emanazione del provvedimento di autorizzazione all apertura e al funzionamento al 31 dicembre 2015; DELIBERA per le motivazioni indicate in premessa, che si richiamano integralmente: 1. di modificare il punto 4 della DGR n. 409/2012, stabilendo un unico termine per l'apertura e l avvio del servizio dell asilo nido al 1 marzo 2015; 2. di modificare il punto 2 della DGR n. 503/2012, stabilendo quale termine per l emanazione del provvedimento di autorizzazione al funzionamento il 31 dicembre La presente Deliberazione di Giunta Regionale verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito regionale Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione, che risulta approvato all unanimità. Pagina 4 / 4

5 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 23/09/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. (PUGLIESE FRANCESCO) (CESARE PIERDOMINICI) (A. MAZZAROTTO) (G. MAGRINI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE SOCIALI E SPORT (Visini Rita) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 03/10/ prot. 659 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 7 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

6 OGGETTO: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA VISTO VISTO dell Assessore alle Politiche Sociali e Sport; lo Statuto della Regione Lazio; la L.R. 6 agosto 1999 n. 14: Organizzazione delle funzioni a livello regionale e locale per la realizzazione del decentramento amministrativo ; la L.R. 18 febbraio 2002, n. 6: Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza e al personale regionale e successive modificazioni ed integrazioni; il Regolamento Regionale 6 Settembre 2002, n. 1: Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta Regionale e successive modificazioni ed integrazioni; la L.R. 20 novembre 2001, n. 25 e successive modifiche: Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione e successive modifiche; la L.R. n. 30 dicembre 2013, n. 13 recante Legge di stabilità regionale 2014 ; la L.R. 30 dicembre 2013, n. 14 concernente Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio ; VISTO la D.G.R. del 30 dicembre 2013, n. 520 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per categorie con dettaglio fino al V livello del piano dei conti per le entrate e per macroaggregati con dettaglio fino al IV livello del piano dei conti per le spese ; il D.P.R.L. 30 dicembre 2013 n. T00463: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Adozione del bilancio redatto per capitoli di entrata all interno di ciascuna categoria e per capitoli di spesa all interno di ciascun macroaggregato. Autorizzazione nei confronti del Segretario Generale all'assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti ; VISTO l Atto di Organizzazione del Segretario Generale 4 aprile 2014 n. E00007: Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio Assegnazione dei capitoli di spesa alle Direzioni regionali competenti, ai sensi dell art. 3, comma 4, della legge regionale 30 dicembre 2013, n. 14 ; Pagina 2 / 7

7 VISTO VISTO il D.P.R.L. 16 maggio 2014 n. T00146: Variazioni di bilancio derivanti dall attuazione della deliberazione della Giunta regionale 6 maggio 2014, n. 244, relativa al riaccertamento dei residui attivi e passivi ai sensi dell articolo 7, comma 3, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 dicembre 2011, recante Sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi, di cui all articolo 36 del decreto legislativo 23 giugno 2011 n ; la L. 8 novembre 2000, n. 328: Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali ; la L.R. 9 settembre 1996 n. 38: Riordino, programmazione e gestione degli interventi e dei servizi socio-assistenziali nel Lazio ; la L.R. 16 Giugno 1980, n. 59: Norme sugli asili nido, e successive modificazioni e integrazioni; la L. 4 maggio 1983, n. 184: Diritto del minore ad una famiglia, così come modificata dalla legge 28 marzo 2001, n. 149; in particolare l art. 1 comma 3 della L. n.184/1983 il quale dispone che: Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'àmbito delle proprie competenze, sostengono, con idonei interventi, nel rispetto della loro autonomia e nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, i nuclei familiari a rischio, al fine di prevenire l'abbandono e di consentire al minore di essere educato nell'àmbito della propria famiglia. Essi promuovono altresì iniziative di formazione dell'opinione pubblica sull'affidamento e l'adozione e di sostegno all'attività delle comunità di tipo familiare, organizzano corsi di preparazione ed aggiornamento professionale degli operatori sociali nonché incontri di formazione e preparazione per le famiglie e le persone che intendono avere in affidamento o in adozione minori. I medesimi enti possono stipulare convenzioni con enti o associazioni senza fini di lucro che operano nel campo della tutela dei minori e delle famiglie per la realizzazione delle attività di cui al presente comma. ; la L.R. 07 Dicembre 2001, n. 32: Interventi a sostegno della famiglia ; in particolare, l art 2 della L.R. n. 32/2001 il quale, individuando gli obiettivi della medesima legge, prevede fra l altro di: a) garantire il diritto di ciascuno a formare un nuovo nucleo familiare, rimuovendo ostacoli di ordine abitativo, lavorativo ed economico; d) corresponsabilizzare i genitori nella cura e nell educazione dei figli e nella formazione della loro personalità sotto l aspetto psicologico, sociale e culturale; f) realizzare una diffusa informazione sulle modalità relative all affido ed all adozione nazionale ed internazionale e sostenere le famiglie che accolgono i minori, promuovendo e sostenendo le iniziative tese all adozione di bambini disabili; n) tutelare e promuovere i diritti delle persone e delle famiglie immigrate e quelli delle famiglie dei lavoratori emigrati di ritorno che presentino gravi difficoltà di inserimento sociale; o) definire gli standards dei servizi residenziali per minori; p) assicurare la realizzazione da parte degli enti Pagina 3 / 7

8 locali di iniziative finalizzate al sostegno ai nuclei familiari di persone immigrate per consentire l inserimento nel ciclo scolastico educativo dei minori; q) rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale, allo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale del fanciullo ; la L.R. 12 Dicembre 2003, n. 41: Norme in materia di autorizzazione all'apertura ed al funzionamento di strutture che prestano servizi socioassistenziali ; la DGR 23 dicembre 2004, n. 1304: Requisiti per il rilascio dell autorizzazione all apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano servizi di mensa sociale e di accoglienza notturna, servizi per la vacanza, servizi di pronto intervento assistenziale e centri diurni, di cui all articolo 2, lettera a), punto 2 della L..R.. n. 41/03 ; la DGR 23 dicembre 2004, n. 1305: Autorizzazione all apertura ed al funzionamento delle strutture che prestano servizi socio assistenziali. Requisiti strutturali e organizzativi integrativi rispetto ai requisiti previsti dall articolo 11 della L.R. n. 41/03 ; la DGR 3 agosto 2006, n. 498: Autorizzazione all apertura ed al funzionamento delle strutture a ciclo residenziale di accoglienza temporanea in semiautonomia per adolescenti prossimi alla maggiore età e per giovani, ospiti di strutture residenziali o presso famiglie affidatarie. Requisiti strutturali e organizzativi. ; la L. 296/2006 (legge finanziaria 2007) ed in particolare art. 1 commi 1259 e1260 concernenti l attuazione del piano straordinario d intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi; la DGR 3 agosto 2006 n. 499: Articolo 15, comma 29, l.r. 5/2006. Piano di utilizzazione degli stanziamenti per la realizzazione e la ristrutturazione di asili nido comunali e strutture socioassistenziali per gli esercizi finanziari 2006, 2007 e ; la DGR 16 giugno 2009 n. 430: Piano di utilizzazione delle risorse statali e regionali per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia relativo al triennio , ai sensi dell articolo 1, commi 1259 e 1260 della legge 296/2006 DGR n. 937/2007 e DGR n. 622/2008. ; la DGR 10 giugno 2011 n. 272: Piano di utilizzazione annuale 2011 degli stanziamenti per il sostegno alla famiglia ; la D.G.R. 2 settembre 2011 n. 372: Fondo per le politiche della famiglia anno Approvazione dei programmi d intervento in favore delle famiglie, miranti al consolidamento dei servizi socio-educativi, al sostegno alla genitorialità e all abbattimento dei costi dei servizi per le famiglie con quattro o più figli ; Pagina 4 / 7

9 la D.G.R. 10 giugno 2011 n. 374: DGR n.272/2011. DGR n.566/2010: Promozione del progetto mille asili per il Lazio. Individuazione di quattro tipologie d intervento in deroga ai criteri stabiliti con DGR n. 937/2007, n. 622/2008, n. 430/2009. ; la DGR 6 agosto 2012 n. 409: DGR 409/2012: DGR n. 499/06 e DGR n. 430/09: Finanziamenti per la realizzazione di asili nido nei Comuni del Lazio di cui alla L.R. n.59/80 e ss.mm.ii.. Rimodulazione dei finanziamenti erogati. ; CONSIDERATO VALUTATA RITENUTO CONSIDERATO RITENUTO CONSIDERATO RITENUTO la DGR del 19 novembre 2013, n. 403: Approvazione dell iniziativa denominata Start Up rivolta ai Comuni del Lazio per la gestione di asili nido di nuova apertura ; che la Regione Lazio intende promuovere una serie di misure concrete di sostegno alla famiglia, denominate Pacchetto Famiglia 2014, suddiviso nelle seguenti tre azioni cardine corrispondenti ad altrettanti obiettivi strategici: 1) Valorizzazione delle famiglie come risorse-nodi della comunità; 2) Sostegno ai nuclei familiari più fragili; 3) Sviluppo dei servizi per la prima infanzia; in particolare l esperienza maturata in altre realtà regionali dai c.d. Centri Famiglia, intesi quali luoghi di aggregazione e sostegno per le famiglie; utile, per il raggiungimento del primo obiettivo strategico, avviare la sperimentazione di detti Centri Famiglia nella Regione Lazio, promuovendone la realizzazione e la diffusione; che l attuale congiuntura economica ha determinato nuovi e diffusi fenomeni di esclusione sociale, rendendo più fragili e vulnerabili sempre più nuclei famigliari, e appartenenti a fasce crescenti di reddito e status sociale. utile, per il raggiungimento del secondo obiettivo strategico di intervenire con attività miranti al contrasto del fenomeno sopra descritto, intervenendo in particolare attraverso le seguenti tre sotto misure: 2.1) Progetti terzo settore; 2.2) Progetti sperimentali regionali; 2.3) Integrazione socio-educativa dei ragazzi; che la Regione Lazio, nel solco delle azioni già poste in essere per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, intende imprimere un accelerazione alla realizzazione e, soprattutto, all apertura di nuovi asili nido migliorando al contempo la qualità complessiva del servizio; pertanto utile, al fine del raggiungimento del terzo obiettivo strategico, intervenire attraverso le seguenti tre sotto misure: 3.1) Start up nuovi nidi Comunali; 3.2) Realizzazione nidi aziendali; 3.3) Progetti di miglioria dei nidi Comunali; Pagina 5 / 7

10 CONSIDERATO RITENUTO RITENUTO che dalla ricognizione delle risorse effettuata dai competenti uffici regionali, sono disponibili, per l esercizio finanziario 2014, sui capitoli di bilancio di seguito indicati le risorse accanto indicate: Capitolo H41132 (utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per le politiche della famiglia ai sensi della legge 296/2006, art.1,cc 1250 e 1251 Trasferimenti correnti a Amministrazioni Locali), afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,18; Capitolo H41152 (armo - utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per le politiche della famiglia ai sensi della legge 296/2006, art.1,cc 1250 e 1251 altri trasferimenti a famiglie) afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,34; Capitolo H41133 (utilizzazione dell'assegnazione dello Stato per il piano straordinario di intervento per lo sviluppo del sistema territoriale dei servizi socio educativi per l'infanzia, ai sensi della legge 296/2006 art. 1, cc 1259 e 1260 trasferimenti correnti a amministrazioni locali) afferente al Programma 1 (interventi per l infanzia, i minori e gli asili nido) della Missione 12: ,22; Capitolo H41918 (armo - spese per interventi socio-assistenziali (parte corrente) trasferimenti correnti a amministrazioni locali) afferente al Programma 5 (Interventi per le famiglie) della Missione 12: ,00; pertanto necessario destinare le risorse suindicate per la realizzazione delle azioni cardine come segue: 1. Realizzazione di n. 6 Centri Famiglia : ,34 da prelevarsi dal capitolo di bilancio H41152 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014; 2. Sostegno ai nuclei familiari più fragili: ,18 da prelevarsi quanto ad ,18 dal capitolo di bilancio H41132 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014 e quanto ad ,00 dal capitolo di bilancio H41918 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014; 3. Sviluppo dei servizi per la prima infanzia: ,22 da prelevarsi quanto ad ,00 dal capitolo di bilancio H41132 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014 e quanto ad ,22 dal capitolo di bilancio H41133 (Missione 12, Programma 1) per l esercizio finanziario 2014; necessario incaricare Il Direttore della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport affinché provveda alla formalizzazione degli atti conseguenti alla presente Deliberazione. DELIBERA Pagina 6 / 7

11 per le motivazioni indicate in premessa, che si richiamano integralmente: di approvare il Pacchetto Famiglia 2014 così articolato: 1. Valorizzazione delle famiglie come risorse-nodi della comunità attraverso la realizzazione di n. 6 Centri Famiglia ; 2. Sostegno ai nuclei familiari più fragili attraverso le seguenti tre sotto misure: 2.1) Bando progetti terzo settore; 2.2) Progetti sperimentali; 2.3) Integrazione socio-educativa dei ragazzi; 3. Sviluppo dei servizi per la prima infanzia attraverso le seguenti tre sotto misure: 3.1) Start up nuovi nidi Comunali; 3.2) Bando per nidi aziendali; 3.3) Progetti di miglioria dei nidi Comunali; di destinare alle tre azioni cardine del Pacchetto famiglia 2014 le seguenti risorse: 1. Realizzazione di n. 6 Centri Famiglia : ,34 da prelevarsi dal capitolo di bilancio H41152 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014; 2. Sostegno ai nuclei familiari più fragili: ,18 da prelevarsi quanto ad ,18 dal capitolo di bilancio H41132 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014 e quanto ad ,00 dal capitolo di bilancio H41918 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014; 3. Sviluppo dei servizi per la prima infanzia: ,22 da prelevarsi quanto ad ,00 dal capitolo di bilancio H41132 (Missione 12, Programma 5) per l esercizio finanziario 2014 e quanto ad ,22 dal capitolo di bilancio H41133 (Missione 12, Programma 1) per l esercizio finanziario 2014; di incaricare il Direttore della Direzione Regionale Politiche Sociali, Autonomie, Sicurezza e Sport affinché provveda alla formalizzazione degli atti conseguenti alla presente Deliberazione. La presente Deliberazione di Giunta Regionale verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul sito regionale Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il su esteso schema di deliberazione, che risulta approvato all unanimità. Pagina 7 / 7

12 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL DEC46 05/08/2014 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 31/07/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: PROGRAMM. DELL'OFF. D'ISTRUZ. E DIR. STUDIO SCOL. Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Approvazione Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio scolastico - Anno scolastico 2014/ Capitolo F11900 Missione 04 - Programma ,00 - Esercizio finanziario Capitolo F17900 Missione 04 -Programma ,00 -- Esercizio finanziario (ZACCHERINI RITA) (RITA ZACCHERINI) (A. D'ALESSIO) (P. BOTTARO) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA, UNIVERSITA (Smeriglio Massimiliano) IL VICE-PRESIDENTE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE X COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 01/08/ prot. 550 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 3 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

13 OGGETTO: Approvazione Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio scolastico - Anno scolastico 2014/2015. Capitolo F11900 Missione 04 - Programma ,00 - Esercizio finanziario 2015 Capitolo F17900 Missione 04 -Programma ,00 Esercizio finanziario LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alla formazione, università, scuola e ricerca VISTI lo Statuto della Regione Lazio; la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6 e successive modificazioni concernente la disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio Regionale; il regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 e successive modificazioni, concernente l organizzazione degli Uffici e dei Servizi della Giunta Regionale; la Legge Regionale Legge Regionale 29 Aprile 2013, n. 2 Legge finanziaria regionale per l'esercizio 2013 (art. 11, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25) ; la Legge Regionale 29 Aprile 2013, n. 3 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l esercizio finanziario 2013 e Bilancio pluriennale ; la legge regionale 30 marzo 1992, n. 29 così come modificata dall art. 25 della legge regionale 22 maggio 1997, n 11, dall art. 5 della L.R. n. 14 del 18 maggio 1998 e dalla L.R. n. 14/99 di recepimento del D.lgs. n. 112/98; VISTO l art. 35 della richiamata L.R. n. 29/92, che prevede l approvazione da parte della Giunta Regionale del Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio scolastico; RITENUTO NECESSARIO individuare criteri di ripartizione delle risorse totali disponibili sul capitolo prevalente F11900, per assicurare il finanziamento degli interventi diretti regionali; RITENUTO NECESSARIO, pertanto, ripartire la somma complessiva di ,00 disponibile sul capitolo F11900 per l esercizio finanziario 2015 attribuendo: ,00 per le funzioni delegate alle Province, secondo le modalità previste nel Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio scolastico, a.s (Allegato); ,00 per gli interventi diretti, di competenza regionale, da attuare secondo le modalità previste nell Allegato sopra citato; CONSIDERATO che attualmente tutte le risorse sopra indicate insistono sul capitolo prevalente F11900, comprese quelle per gli interventi diretti non necessariamente destinate a beneficiari rientranti nel macroaggregato trasferimenti correnti a amministrazioni locali; RITENUTO NECESSARIO allocare successivamente l importo di ,00 sui capitoli armonizzati, a seguito della individuazione dei beneficiari dei fondi per i singoli progetti, che saranno approvati con successivi provvedimenti; Pagina 2 / 3 1

14 RITENUTO NECESSARIO utilizzare le risorse disponibili sul capitolo F spese per altri interventi in materia di istruzione (parte corrente) - ass. istruzione trasferimenti correnti a amministrazioni locali Missione 04 Programma 01 Macro-aggregato (Istruzione prescolastica) per contributi ai Comuni da destinare alla scuola per l infanzia, nella misura di ,00, da assegnare attraverso successive procedure di evidenza pubblica; CONSIDERATO che, ai sensi dell art. 35 della L.R. n. 29/92, si rende necessario approvare, sentita la competente Commissione consiliare permanente, il Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio - Anno Scolastico 2013/2014 (Allegato); ACQUISITO il parere della competente Commissione Consiliare permanente, espresso nella seduta del D E L I B E R A di approvare il piano annuale degli interventi per il diritto allo studio anno scolastico 2014/2015, allegato alla presente deliberazione (ALLEGATO), della quale costituisce parte integrante e così articolato: finanziamenti alle Province per l esercizio delle funzioni delegate: ,00 a valere sul capitolo F11900, per l esercizio finanziario 2015, secondo le modalità previste nel Piano annuale degli interventi per il diritto allo studio scolastico, a.s (Allegato); interventi diretti, di competenza regionale, da attuare secondo le modalità previste nell Allegato sopra citato: ,00, attualmente allocati sul capitolo prevalente F11900 per l esercizio finanziario 2015 e che saranno successivamente allocati sui capitoli armonizzati, a seguito della individuazione dei beneficiari dei fondi per i singoli progetti, da approvare con successivi provvedimenti; contributi ai Comuni per la scuola d infanzia: ,00 sul capitolo F17900 per l esercizio finanziario Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità. L accantonamento di risorse a cui non seguirà un impegno proprio, nel medesimo esercizio, darà luogo ad una economia di bilancio. La presente deliberazione sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio e sul portale regionale Pagina 3 / 3 2

15 ALLEGATO PIANO ANNUALE DEGLI INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO A.S PREMESSA La programmazione in materia di diritto allo studio per l a.s. 2014/2015 intende stabilire in modo fortemente circostanziato le priorità essenziali da cui dipende un reale ed effettivo accesso per tutti al diritto allo studio. In particolare, la Regione prende atto delle difficoltà rappresentate dalle istituzioni territoriali locali nel garantire i servizi essenziali che assicurano la frequenza scolastica. A tal fine, sarà consentito agli enti locali di utilizzare i fondi regionali anche per integrare le proprie risorse finanziarie destinate ai servizi di propria competenza, quali l assistenza specialistica, nei casi in cui questi siano essenziali per evitare che sia leso il diritto allo studio di alcuni target di studenti. Inoltre, con la legge 7 aprile 2014, n. 56 Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni, si avvia una trasformazione nell assetto amministrativo del territorio, che inevitabilmente investe il ruolo delle Province nel gestire le funzioni delegate in materia di diritto allo studio. L anno scolastico 2014/2015 si configura come un anno di transizione, considerando anche che dovranno essere approvate le norme per dare attuazione al processo di riordino delle funzioni e competenze. Pertanto, allo stato attuale, si ritiene opportuno mantenere il ruolo delle Province per l accoglimento dei piani comunali previsti dalla L.R.29/92 in materia di diritto allo studio. 1. Linee di indirizzo Le linee strategiche del presente Piano sono tracciate tenendo in considerazione le priorità fissate dalla strategia di Europa in particolare riguardo le misure da adottare contro la dispersione scolastica - e la necessità di raccordo e integrazione delle politiche e dei vari interventi attivati e da attivare nel mondo della scuola e della formazione, considerati 1

16 elementi indispensabili per ambire al successo delle strategie messe in campo e all efficacia delle azioni condotte. Alla luce delle premesse esposte, per l anno scolastico 2014/2015 sono fissate le priorità di seguito illustrate e articolate. In linea con la Strategia di Europa 2020 e le Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo approvate con la Deliberazione del Consiglio regionale del Lazio n. 2 del 10 aprile 2014, che individuano i programmi per il contrasto all abbandono scolastico come azioni cardine della politica di sviluppo, si dà priorità alle misure di prevenzione, intervento e compensazione nell ambito della lotta alla dispersione scolastica, in particolare agendo su: la rimozione dei fattori di emarginazione sociale, culturale ed economica; interventi sul disagio psicologico, le difficoltà di apprendimento, i bisogni educativi speciali; interventi per l integrazione degli studenti disabili; azioni di orientamento e accompagnamento per prevenire la dispersione e per il recupero di abbandoni; misure per la valorizzazione della continuità didattica e formativa tra i vari segmenti della scuola; potenziamento delle opportunità di stage e alternanza scuola-lavoro all interno dei percorsi di istruzione. Le diverse tipologie di azioni possono essere attuate attraverso progetti individuali, mirati cioè al soddisfacimento del fabbisogno specifico di singoli studenti o target definiti, ma anche attraverso iniziative più generali, finalizzate a introdurre nuove metodologie e strumenti, destinati a innovare e migliorare la didattica, le potenzialità di efficacia degli interventi realizzati nelle scuole e contribuire al successo scolastico e formativo degli studenti. Sono da escludere dal campo di azione del diritto allo studio gli interventi comunali di assistenza sociale diretti al sostegno al reddito di famiglie disagiate e che non siano pertanto espressamente mirati a soggetti a rischio di abbandono. Nell ottica di prestare massima attenzione al corretto ed efficiente uso delle risorse economiche sono promosse tutte le forme di integrazione, collaborazione e coordinamento delle diverse competenze istituzionali, che si pongano l obiettivo di dare risposte concrete 2

17 alle diverse problematiche rilevate nelle scuole, attuando piani di azione condivisi, per un uso razionale ed efficiente delle risorse e delle diverse competenze (ad esempio, strutture sanitarie, servizi sociali, a diversi livelli istituzionali e territoriali). Tali forme collaborative potranno avere ad oggetto specifici progetti individuali o riferiti a target definiti e circoscritti di studenti, in particolare nelle situazioni in cui la divisione amministrativa dei territori e delle funzioni produca conseguenze perverse sul diritto allo studio o addirittura sui diritti fondamentali dell individuo. I suddetti accordi potranno, tuttavia, avere carattere più generale con l obiettivo di sperimentare e validare prassi amministrative virtuose. Riguardo i servizi essenziali per la frequenza scolastica, e in particolare il trasporto e l assistenza specialistica, la Regione ha già attivato tutte le procedure atte a trasferire agli enti locali le risorse ministeriali destinate alle scuole del Lazio dal decreto ministeriale 184/2014 per: a) servizi di trasporto urbano ed extraurbano finalizzato al raggiungimento della sede scolastica anche con riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilita; b) servizi di assistenza specialistica, anche attraverso mezzi di trasporto attrezzati con personale specializzato in riferimento alle peculiari esigenze degli studenti con disabilità, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della legge n.l04 del Pertanto, gli enti preposti a tali servizi potranno disporre complessivamente nel Lazio di ,29 da utilizzare per i costi sostenuti nell anno scolastico 2013/2014. Infine, la Regione stabilisce di destinare risorse finanziarie per l assegnazione ai Comuni di risorse destinate alla scuola dell infanzia. 2. Risorse finanziarie disponibili Per il raggiungimento dei suddetti obiettivi, la Regione prevede l impiego di ,00, disponibili sul capitolo prevalente F spese per il diritto allo studio (parte corrente) trasferimenti correnti ad amministrazioni locali macro-aggregato per l esercizio finanziario 2015; di cui: 1) ,00 da assegnare alle Province per l esercizio delle funzioni delegate in materia di diritto allo studio; 3

18 2) ,00 da destinare a soggetti attuatori dei progetti e beneficiari di contributi individuati secondo criteri e modalità stabiliti con successivi atti. Si rimanda a successivi provvedimenti l assegnazione di ulteriori risorse da destinare agli interventi diretti regionali, nel caso si rendano disponibili sui capitoli di competenza risorse finanziarie aggiuntive a quelle attualmente disponibili. 3) ,00 per i contributi ai Comuni per le scuole dell infanzia a valere sul capitolo F17900 spese per altri interventi in materia di istruzione (parte corrente) - trasferimenti correnti a amministrazioni locali Macro-aggregato (Istruzione prescolastica) - esercizio finanziario Utilizzazione delle risorse assegnate alle province per l esercizio delle funzioni delegate in materia di diritto allo studio 3.1. Criterio di riparto dei fondi regionali alle Province Il riparto, tra le Province del Lazio, del finanziamento per l esercizio delle funzioni delegate, pari a ,00, è effettuato confermando le percentuali storiche di riparto delle risorse disponibili. I criteri storici prendono in considerazione tra l altro i seguenti parametri previsti all art. 13 della L.R. n.29/92: 1. somma assegnata allo stesso titolo nell'anno precedente; 2. numero dei frequentanti le scuole in ogni ordine e grado ubicate nel territorio Comunale; 3. popolazione residente in età scolare, popolazione residente in centri, nuclei urbani e case sparse; 4. fasce di utenza disagiate presenti sul territorio comunale. Pertanto, la somma di ,00 da assegnare alle province, è ripartita come indicato nella tabella seguente: 4

19 PROVINCE PARAMETRO % STORICO di riparto SOMME IN EURO Frosinone 16,80 % ,00 Latina 12,00 % ,00 Rieti 11,00 % ,00 Roma 50,80 % ,00 Viterbo 9,40 % ,00 Totale % ,00 L erogazione delle somme assegnate avverrà a favore delle Province del Lazio, senza il concorso di ulteriori condizioni, ad avvenuta esecutività dalla presente deliberazione. Le Province possono avvalersi, fino alla concorrenza di una percentuale dello 0,30% della somma assegnata, per spese di gestione della delega, secondo le seguenti finalità: a. - Spese relative alla liquidazione del lavoro straordinario esclusivamente prestato per il servizio di cui trattasi; b. - Spese inerenti eventuali e necessarie attrezzature per gli uffici; Al fine di acquisire informazioni dettagliate rispetto all impatto territoriale delle politiche fin qui attuate e con l intento di orientare al meglio i criteri di riparto anche per gli anni scolastici successivi, in fase di trasferimento dei fondi ai Comuni del Lazio, di cui al presente piano, le Province richiederanno contestualmente agli stessi, ai sensi della legge regionale 29/92 articolo 6 comma 2, la delibera di rendiconto delle attività svolte per l anno precedente. Le Amministrazioni provinciali provvederanno successivamente a trasmettere tali rendiconti alla Direzione regionale competente Indirizzi e criteri per l esercizio delle funzioni delegate alle Province Le linee guida di indirizzo cui le Province dovranno uniformarsi, nell esercizio delle funzioni delegate e nell utilizzazione dei finanziamenti regionali, individuate in relazione alle finalità ed agli obiettivi della L.R. n. 29/92, sono di seguito descritte. 5

20 Il riparto dei fondi relativi alle funzioni attribuite ai Comuni ai sensi degli art. 42 e 45 del D.P.R. 616/77 dovrà avvenire, per l 85% delle risorse assegnate, pari a dimensionando opportunamente i parametri previsti dall art. 13 della L.R. n. 29/92. I suddetti fondi dovranno essere utilizzati per assolvere le finalità indicate dall art. 4 della L.R. n. 29/92, tenendo opportunamente conto delle specificità del territorio di riferimento, privilegiando interventi diretti al riequilibrio territoriale ed alla maggiore efficienza, efficacia e funzionalità dei servizi per il diritto allo studio. In considerazione della sensibile diminuzione dei fondi disponibili per le funzioni delegate e delle difficoltà più volte rappresentate dalle Province in merito al soddisfacimento delle esigenze degli studenti con disabilità, il restante 15% - pari a potrà essere utilizzato dalle Province in base ai criteri indicati nella Legge 29/92, ma anche per integrare le risorse destinate dalle Amministrazioni comunali e provinciali all assistenza specialistica ai disabili frequentanti le scuole di ogni ordine e grado, nel rispetto delle competenze istituzionali previste dal decreto legislativo 112/98 e la Legge regionale 14/ Utilizzazione delle risorse per gli interventi diretti regionali per il diritto allo studio Gli interventi diretti regionali risponderanno alle azioni cardine individuate a livello europeo che mirano a ridurre la dispersione scolastica, seguendo le indicazioni operative descritte al paragrafo 1 del presente Allegato. Inoltre, è confermato l obiettivo regionale per il potenziamento e la qualificazione dell offerta formativa, da promuovere attraverso progetti di innovazione didattica ed educativa. In particolare, le direttrici operative da seguire sono: 1. sperimentazione di nuove metodologie didattiche e formative, con particolare attenzione alla didattica laboratoriale; 2. sviluppo di tecnologie multimediali e in genere nuovi linguaggi come strumento per favorire l apprendimento; 3. misure per l incentivazione delle discipline scientifiche e in genere per la diffusione della cultura scientifica; 6

21 4. collaborazione fra scuole, esperti e strutture culturali e scientifiche del territorio ai fini di un proficuo utilizzo di tali strutture a fini educativi e formativi; 5. sostegno alla diffusione di buone pratiche sperimentate nelle scuole. La Regione si riserva di programmare nello specifico le singole linee di azione e intervento, valutandone anche le modalità attuative, sulla base delle indicazioni emergenti dai diversi stakeholders. 5. Contributi ai Comuni da destinare alle sezioni di scuola dell infanzia Con apposito provvedimento amministrativo sarà emanato un avviso pubblico, per la concessione di contributi ai Comuni da destinare alla scuola per l infanzia, a valere sul capitolo F17900, nell esercizio finanziario

22 REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N DEL 11/09/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: CICLO INTEGRATO DEI RIFIUTI Prot. n. del OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: Modificazioni alla DGR n. 549 del riguardante l'approvazione del Protocollo d'intesa tra Regione Lazio e Comieco per la promozione di attività volte alla diffusione di buone pratiche ambientali per la raccolta differenziata e per il riciclo di carta e cartone. (MICHELI GIACINTO) (MICHELI GIACINTO) (F. TOSINI) (M. MANETTI) L' ESTENSORE IL RESP. PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE RESPONSABILE IL DIRETTORE REGIONALE ASSESSORATO PROPONENTE POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI (Civita Michele) L'ASSESSORE DI CONCERTO IL DIRETTORE L' ASSESSORE IL DIRETTORE L' ASSESSORE ALL'ESAME PREVENTIVO COMM.NE CONS.RE COMMISSIONE CONSILIARE: Data dell' esame: VISTO PER COPERTURA FINANZIARIA: IL DIRETTORE DELLA DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO con osservazioni senza osservazioni SEGRETERIA DELLA GIUNTA Data di ricezione 02/10/ prot. 657 ISTRUTTORIA: IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO IL DIRIGENTE COMPETENTE IL SEGRETARIO DELLA GIUNTA IL PRESIDENTE Pagina 1 / 8 Richiesta di pubblicazione sul BUR: SI

23 OGGETTO: Modificazioni alla DGR n. 549 del riguardante l approvazione del Protocollo d Intesa tra Regione Lazio e Comieco per la promozione di attività volte alla diffusione di buone pratiche ambientali per la raccolta differenziata e per il riciclo di carta e cartone. LA GIUNTA REGIONALE Su proposta dell Assessore alle Politiche del Territorio, Mobilità e Rifiuti, VISTO VISTO lo Statuto della Regione Lazio. la Legge Regionale del 20 novembre 2001, n. 25, Norme in materia di programmazione, bilancio e contabilità della Regione. la Legge Regionale del 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni, Disciplina del sistema organizzativo della Giunta e del Consiglio e disposizioni relative alla dirigenza ed al personale regionale. il Regolamento Regionale 29 aprile 2013, n. 6, "Modifiche al Regolamento regionale 6 settembre 2002, n. 1 (Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale) e successive modificazioni". la Legge Regionale 30 Dicembre 2013, n. 14 Bilancio di previsione finanziario della Regione Lazio la Legge Regionale 30 dicembre 2013 n. 13, Legge di stabilità regionale VISTO VISTO il Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36, Attuazione della direttiva 1999/31/CE relativa alle discariche dei rifiuti. la direttiva 2008/98/Ce contenente misure volte a proteggere l ambiente e la salute umana prevenendo o riducendo gli impatti negativi della produzione e della gestione dei rifiuti, riducendogli impatti complessivi dell uso delle risorse e migliorandone l efficacia. il Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 Norme in materia ambientale e successive modificazioni e in particolare l art. 181 recante: Riciclaggio e recupero dei rifiuti, il quale prevede, al comma 1, che: al fine di promuovere il riciclaggio di alta qualità e di soddisfare i necessari criteri qualitativi per i diversi settori del riciclaggio, sulla base delle indicazioni fornite dal Ministero dell ambiente e della tutela del territorio e del mare, le regioni stabiliscono i criteri con i quali i comuni provvedono a realizzare la raccolta differenziata in conformità a quanto previsto dall articolo 205. Le autorità competenti realizzano, altresì, entro il 2015 la raccolta differenziata almeno per la carta, metalli, plastica e vetro, e ove possibile, per il legno, nonché adottano le misure necessarie per conseguire i seguenti obiettivi: 1 Pagina 2 / 8

24 a) entro il 2020, la preparazione per il riutilizzo e il riciclaggio di rifiuti quali, come minimo, carta, metalli, plastica e vetro provenienti dai nuclei domestici, e possibilmente di altra origine, nella misura in cui tali flussi di rifiuti sono simili a quelli domestici, sarà aumentata complessivamente almeno al 50% in termini di peso; b) entro il 2020 la preparazione per il riutilizzo, il riciclaggio e altri tipi di recupero di materiale, incluse operazioni di colmatazione che utilizzano i rifiuti in sostituzione di altri materiali, di rifiuti da costruzione e demolizione non pericolosi, escluso il materiale allo stato naturale definito alla voce dell'elenco dei rifiuti, sara' aumentata almeno al 70 per cento in termini di peso... VISTO VISTO il Decreto Ministeriale 27 settembre 2010, recante Criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica. Abrogazione del DM 3 agosto la Legge Regionale 9 luglio 1998, n. 27 recante Disciplina regionale della gestione dei rifiuti e successive modificazioni. il Piano di gestione dei rifiuti della Regione Lazio, approvato con deliberazione Consiliare n.14 del 18 gennaio la L.R. 24 dicembre 2010, n. 9 Disposizioni collegate alla Legge Finanziaria Regionale per l esercizio 2011, ed in particolare l art. 2, commi da 105 a 108 cin i quali la Regione, al fine di assicurare quanto disposto dagli articoli 179, 180 e 180- bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale) e successive modifiche, in materia di prevenzione e riutilizzo dei rifiuti, contribuisce alla realizzazione di progetti sperimentali attuati dai Comuni. la Deliberazione di Giunta Regionale n. 34 del 26 gennaio 2012 con la quale sono state approvate le Prime linee guida per la gestione della filiera di riciclaggio, recupero e smaltimento dei rifiuti inerti nella Regione Lazio. la Deliberazione di Giunta Regionale n. 162 del 13 aprile 2012 con la quale sono state approvate le Linee guida per la gestione delle Raccolte Differenziate dei rifiuti urbani nella Regione Lazio. PREMESSO CHE con propria deliberazione n. 549 del è stato approvato il Protocollo d Intesa tra la Regione Lazio e Comieco per la promozione di attività volte alla diffusione di buone pratiche ambientali per la raccolta differenziata e per il riciclo di carta e cartone; PRESO ATTO CHE: nella citata deliberazione l edizione CARTONIADI 2014 è stata limitata ai soli Comuni della Regione Lazio con popolazione inferiore ai abitanti; nell allegato Protocollo d Intesa è stato citato l accordo di Programma Quadro ANCI CONAI del valevole per il quinquennio 2009/20013; 2 Pagina 3 / 8

25 CONSIDERATO CHE si appalesa più opportuno allargare la partecipazione alle CARTONIADI 2014 a tutti i Comuni della Regione Lazio senza limiti demografici con l esclusione della sola Roma Capitale al fine di coinvolgere un numero più consistente di amministrazioni comunale che hanno intrapreso la buona pratica ambientar della raccolta differenziata; RILEVATO CHE in data 7 aprile 2014 è stato siglato un nuovo Accordo di Programma Quadro tra l ANCI e CONAI valevole per il quinquennio 2014/2019 per cui è necessario fare riferimento a quest ultimo e non più a quello del 28 dicembre 2008 ormai superato nei contenuti e nella durata; RITENUTO, pertanto, di modificare la propria deliberazione n. 549 del nei due punti precedentemente indicati; DELIBERA 1) di modificare la propria deliberazione n. 549 del nella parte in cui prevede la partecipazione all edizione CARTONIADI dei soli Comuni della Regione Lazio con popolazione inferiore ai abitanti, estendendola a tutti i Comuni della Regione con la sola eccezione di Roma Capitale; 2) di fare riferimento all Accordo di Programma Quadro ANCI CONAI del 7 aprile 2014 valevole per il quinquennio 2014/2019 e non più a quello del 28 dicembre 2008 ormai superato nei tempi e nei contenuti; 3) di mantenere inalterato tutto il restante contenuto del proprio provvedimento n. 549 del Il Presidente pone ai voti, a norma di legge, il suesteso schema di deliberazione che risulta approvato all unanimità. 3 Pagina 4 / 8

OGGETTO: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO: Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno delle famiglie del Lazio. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche Sociali e Sport; lo Statuto della Regione Lazio; la L.R. 6 agosto

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 601 03/11/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 16293 DEL 23/10/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Prot.

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU GOMMA REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 68 24/02/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 1251 DEL 03/02/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: TERRITORIO, URBANISTICA, MOBILITA E RIFIUTI Area: TRASPORTO SU

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORG. E ATTUAZ. INT. PER ISTRUZ. E DIR.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORG. E ATTUAZ. INT. PER ISTRUZ. E DIR. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 552 20/10/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 15765 DEL 14/10/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORG.

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 20/01/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 20/01/2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 6 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 30 dicembre 2014, n. 945 Modifica della deliberazione di giunta regionale n. 658/2014: "Pacchetto famiglia 2014: misure a sostegno

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 528 11/11/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 19825 DEL 06/10/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale:

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore BORELLI FEDERICA. Responsabile del procedimento BORELLI FEDERICA

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE DETERMINAZIONE. Estensore BORELLI FEDERICA. Responsabile del procedimento BORELLI FEDERICA REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA SOSTEGNO ALLA FAMIGLIA E AI MINORI DETERMINAZIONE N. B8709 del 17/11/2011

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. STRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area:

DELIBERAZIONE N. DEL. STRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 359 29/10/2013 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 16024 DEL 16/10/2013 STRUTTURA PROPONENTE STRUTTURE AMMINISTRATIVE GIUNTA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI,

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 28/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 98 Pag. 128 di 700 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 403 Approvazione dell'iniziativa

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 24 Dicembre 2010, n. 8 Bilancio di previsione della Regione Lazio per l'esercizio 2011; Oggetto: Percorsi triennali di IeFP Sistema di finanziamento e piano di riparto delle risorse finanziarie da erogare alle Province per l anno scolastico e formativo 2011-2012. LA GIUNTA REGIONALE SU PROPOSTA

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 21/11/2013 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 96 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 19 novembre 2013, n. 385 Approvazione dei criteri e modalità per l'utilizzo del Fondo per prevenire e combattere il fenomeno dell'usura,

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 7 dicembre 2001, n. 32 concernente Interventi a sostegno della famiglia ; DELIBERAZIONE N.1177 DEL 23/12/2005 Oggetto: L.r. 7 dicembre 2001, n. 32 Interventi a sostegno della famiglia. Individuazione degli interventi prioritari, nonché delle modalità e dei criteri di riparto

Dettagli

DECRETI PRESIDENZIALI

DECRETI PRESIDENZIALI DECRETI PRESIDENZIALI DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 24 luglio 2014. Ripartizione delle risorse relative al «Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» 2013-2014

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Rinegoziazione dei prestiti concessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. in favore della Regione Lazio.

DELIBERAZIONE N. DEL. Rinegoziazione dei prestiti concessi da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. in favore della Regione Lazio. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 210 06/05/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6972 DEL 04/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: TRIBUTI,

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: FORMAZIONE E LAVORO Area:

DELIBERAZIONE N. DEL. Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale: FORMAZIONE E LAVORO Area: REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 381 02/09/2011 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 12312 DEL 09/06/2011 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale:

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: IMPRESA SOCIALE E SERVIZIO CIVILE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: IMPRESA SOCIALE E SERVIZIO CIVILE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 6 9/04/014 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7194 DEL 17/04/014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: IMPRESA SOCIALE

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 251 26/05/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8271 DEL 25/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: RISORSE UMANE E SISTEMI INFORMATIVI Area: ATTIVITA' ISTITUZIONALI

Dettagli

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE

Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL. SANIT., HTA E NUCLEO DI VALUTAZ. PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. 176 DEL 28/04/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 6259 DEL 21/04/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: INVEST. IN EDIL.

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: CREDITO, INCENT. ALLE IMPRESE, ARTIG. E COOP.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: CREDITO, INCENT. ALLE IMPRESE, ARTIG. E COOP. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 729 14/12/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18836 DEL 30/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA PRODUTTIVE Area: CREDITO, INCENT.

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 266 05/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7966 DEL 19/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Protocollo d Intesa per la tutela dei minori Rom, Sinti e Camminanti tra Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Opera Nomadi VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo

Dettagli

DGR. n. 11496 del 17.3.2010

DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DGR. n. 11496 del 17.3.2010 DEFINIZIONE DEI REQUISITI MINIMI DI ESERCIZIO DELL' UNITA' DI OFFERTA SOCIALE "CENTRO RICREATIVO DIURNO PER MINORI". ((PROSECUZIONE DEL PROCEDIMENTO PER DECORRENZA TERMINI PER

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore ORLANDI MARIA CRISTINA. Responsabile del procedimento DI TULLIO PATRIZIA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore ORLANDI MARIA CRISTINA. Responsabile del procedimento DI TULLIO PATRIZIA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA DETERMINAZIONE N. G19250 del 30/12/2014 Proposta n. 22841 del 30/12/2014 Oggetto: Presenza

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 646 23/11/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18299 DEL 23/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: Area: BILANCIO PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme

DOCUMENTO TECNICO. 1) Ripartizione delle somme DOCUMENTO TECNICO Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2014-2016 stanziate sul bilancio regionale - cap. E31900, cap. E32510 e cap. E32501, destinate alla Raccolta Differenziata. Le risorse

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n.

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori. 14/10/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 82 - Supplemento n. Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 7 ottobre 2014, n. 647 Istituzione dell'osservatorio regionale per l'attuazione della legge 7 aprile 2014, n. 56 «Disposizioni

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore BELLISARI ANTONIETTA

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore BELLISARI ANTONIETTA REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: DETERMINAZIONE N. B03665 del 14/08/2013 Proposta n. 12841

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO

LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 3 AGOSTO 2001 REGIONE VENETO Norme per il diritto al lavoro delle persone disabili in attuazione della legge 12 marzo 1999, n. 68 e istituzione servizio integrazione lavorativa

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO POLITICHE DEL TERRITORIO, MOBILITA, RIFIUTI REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 281 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8792 DEL 04/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del 19 luglio 1993"

Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del 19 luglio 1993 Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport 74AB-Ufficio Formazione Continua e A.F Approvazione Avviso Pubblico Piani formativi territoriali per la sicurezza sul lavoro - articolo 9 Legge n.236 del

Dettagli

DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015

DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015 DECRETO N. 10824 Del 03/12/2015 Identificativo Atto n. 1188 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO Oggetto PROSECUZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DELLE PER L ANNO SCOLASTICO. IMPEGNO E CONTESTUALE

Dettagli

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7

Regione Lazio. Atti della Giunta Regionale e degli Assessori 23/01/2014 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO - N. 7 Regione Lazio Atti della Giunta Regionale e degli Assessori Deliberazione 15 gennaio 2014, n. 18 Piano straordinario per l'emergenza abitativa nel Lazio e attuazione del Programma per l'emergenza abitativa

Dettagli

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE

DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE DGR 399 DD. 20.2.2004 LA GIUNTA REGIONALE VISTA la legge regionale 27 marzo 1996, n. 18 e successive modificazioni ed integrazioni ed in particolare l articolo 6, comma 1 della stessa; VISTA la legge 8

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 740 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 20 dicembre 2011, n. 2883 Legge regionale n. 33/2006 Norme per lo Sviluppo dello Sport per Tutti Articolo 5 - Approvazione Protocollo d intesa e Convenzione tra

Dettagli

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile

beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile 8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8

Dettagli

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Giovanni Rossoni PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Olivia Postorino Roberto Albonetti 2 VISTO il regolamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 387 28/07/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 11559 DEL 21/07/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: TRIBUTI,

Dettagli

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015

MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 MIUR.AOODGEFID.REGISTRO DEI DECRETI DIRETTORIALI.0000050.25-11-2015 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca IL DIRETTORE GENERALE VISTA la legge 18 dicembre 1997, n. 440, recante istituzione

Dettagli

REGIONE LAZIO. 10/07/2012 - prot. 340 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE

REGIONE LAZIO. 10/07/2012 - prot. 340 GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 361 13/07/2012 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 11849 DEL 12/06/2012 STRUTTURA PROPONENTE Dipartimento: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE Direzione Regionale:

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 299 27/05/2014 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 7886 DEL 02/05/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: INFRASTRUTTURE, AMBIENTE E POLITICHE ABITATIVE Area: ENERGIA

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca INTESA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA e LA REGIONE LOMBARDIA VISTI - gli artt. 117 e 118 della Costituzione che assegnano alle Regioni competenze esclusive in materia di

Dettagli

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore GUIDONI MAURO. Responsabile del procedimento G.D.

FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO DETERMINAZIONE. Estensore GUIDONI MAURO. Responsabile del procedimento G.D. REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO ORGANIZZ. E ATTUAZ. INTERV. CAPITALE UMANO DETERMINAZIONE N. G01762 del 07/11/2013 Proposta n. 17220 del 31/10/2013

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio

Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Repubblica Italiana Bollettino Ufficiale della Regione Lazio Disponibile in formato elettronico sul sito: www.regione.lazio.it Legge Regionale n.12 del 13 agosto 2011 Data 22/10/2013 Numero 87 Supplemento

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 11345 01/12/2014 Identificativo Atto n. 1172 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE PROGETTO SPERIMENTALE DI MASTER RIVOLTO AD APPRENDISTI ASSUNTI AI SENSI DELL ART. 5 DEL D.LGS.

Dettagli

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SALVI ALESSANDRO

DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SALVI ALESSANDRO REGIONE TOSCANA DIREZIONE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE SETTORE INNOVAZIONE SOCIALE Il Dirigente Responsabile: SALVI ALESSANDRO Decreto soggetto a controllo di regolarità amministrativa e

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 DEL 10.12.2008 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 69/ 23 Oggetto: LR 20/ 97, art. 3. Finanziamento di progetti d intervento a favore di persone con disturbo mentale e di persone con disabilità intellettive.

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO SETTORE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 283 16/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 8550 DEL 29/05/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: TERZO

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE

DELIBERAZIONE N. DEL POLITICHE DEL BILANCIO, PATRIMONIO E DEMANIO SVILUPPO ECONOMICO E ATTIVITA' PRODUTTIVE REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 276 09/06/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 9007 DEL 09/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: SOCIETA'

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE AUTONOMA VALLE D AOSTA IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno

Dettagli

5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537

5516 25/06/2014 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO. Identificativo Atto n. 537 5516 25/06/2014 Identificativo Atto n. 537 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE DEGLI AVVISI PER LA FRUIZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA DEI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 104 13/01/2014 Identificativo Atto n. 9 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI PER LA DIFFUSIONE NELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE DI

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 1608 27/02/2014 Identificativo Atto n. 167 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO ASSEGNAZIONE DEI CONTINGENTI DI DOTI PER LA REALIZZAZIONE DI PERCORSI DI QUALIFICA TRIENNALI DI ISTRUZIONE

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia;

LA GIUNTA REGIONALE. SU PROPOSTA dell Assessore alle Politiche Sociali e Famiglia; Oggetto: Piano di utilizzazione annuale 2011 degli stanziamenti per il sistema integrato regionale di interventi e servizi sociali. Approvazione documento concernente Linee guida ai Comuni per l utilizzazione

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 14812 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 77 del 18-05-2011 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 26 aprile 2011, n. 789 Accordi/Intese Stato-Regioni in materia sanitaria. Anno 2010. Recepimento.

Dettagli

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012

DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012 1 DECRETO DEL DIRIGENTE DELLA POSIZIONE DI FUNZIONE IPAB, INFANZIA, FAMIGLIA E GESTIONE DI ALBI E REGISTRI SOCIALI N. 80/IVS DEL 03/08/2012 Oggetto: LR 9/03 DGR 862/2007 Criteri e modalità per la concessione

Dettagli

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres.

L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. L.R. 12/2006, art. 6, commi da 82 a 89 B.U.R. 3/1/2007, n. 1 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 12 dicembre 2006, n. 0381/Pres. LR 12/2006, articolo 6, commi da 82 a 89. Regolamento concernente i criteri

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale

PROTOCOLLO D INTESA. Tra. Provincia di Potenza. Ufficio Scolastico Provinciale PROTOCOLLO D INTESA Tra Provincia di Potenza Ufficio Scolastico Provinciale Unione Italiana dei Ciechi e degli ipovedenti (sede Provinciale di Potenza) Per promuovere e attuare - progetto di assistenza

Dettagli

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE

ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE ALLEGATO 1 ACCORDO TERRITORIALE TRA REGIONE DEL VENETO E UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL VENETO DIREZIONE GENERALE per la realizzazione di un offerta sussidiaria di percorsi di istruzione e formazione

Dettagli

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ;

********** IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE. - VISTA la L. n. 184 del 04/05/83 Disciplina dell adozione e dell affidamento dei minori ; Consiglio di Amministrazione Deliberazione n. del OGGETTO: RECEPIMENTO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE N. 79 11035 DEL 17/11/03 Approvazione linee d indirizzo per lo sviluppo di una rete di servizi

Dettagli

366/98, DM 557/99, L.R.

366/98, DM 557/99, L.R. BILITÀ DI DELI BERAZI ONE UNTA REGI ONALE ionale della Sicurezza Stradale Variazione al Bilancio di previsione 2014 ai sensi dell art. 42 E GESTIONE DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 1 L Assessore alle Infrastrutture

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore PAOLILLO ANDREA. Responsabile del procedimento CESARE PIERDOMINICI

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore PAOLILLO ANDREA. Responsabile del procedimento CESARE PIERDOMINICI REGIONE LAZIO Direzione Regionale: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT Area: DETERMINAZIONE N. G05531 del 20/12/2013 Proposta n. 20573 del 10/12/2013 Oggetto: Presenza annotazioni contabili

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO

REGIONE LAZIO GIUNTA REGIONALE STRUTTURA PROPONENTE. OGGETTO: Schema di deliberazione concernente: ASSESSORATO PROPONENTE DI CONCERTO REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 319 03/07/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 9883 DEL 23/06/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: PROGRAM. ECONOMICA, BILANCIO, DEMANIO E PATRIMONIO Area: GEST.

Dettagli

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006

D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 D.G.R.n.94-4335 del 13.11.2006 Approvazione criteri per l assegnazione contributi ai Soggetti gestori delle funzioni socioassistenziali per le attività delle Equipe Adozioni e per la promozione dell affidamento

Dettagli

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO

P R O V I N C I A D I B I E L L A AVVISO DI BANDO PUBBLICO P R O V I N C I A D I B I E L L A Via Maestri del Commercio, 6-13900 BIELLA Tel. 015-8480650 Fax 015-8480666 www.provincia.biella.it SETTORE FORMAZIONE, LAVORO E PARI OPPORTUNITA SERVIZIO CENTRO PER L

Dettagli

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZ. SOCIO-ASSISTENZIALE

DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZ. SOCIO-ASSISTENZIALE REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO PROGRAMMAZ. ECONOMICA E SOCIALE POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZ. SOCIO-ASSISTENZIALE DETERMINAZIONE

Dettagli

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52

L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 L.R. 41/1996, art. 14 ter, c. 7 B.U.R. 27/12/2013, n. 52 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 11 dicembre 2013, n. 0235/Pres. Regolamento recante criteri e modalità per la concessione dei contributi di

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA

LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA LEGGE REGIONALE N. 30 DEL 09-09-1998 REGIONE LIGURIA RIORDINO E PROGRAMMAZIONE DEI SERVIZI SOCIALI DELLA REGIONE E MODIFICHE ALLA LEGGE REGIONALE 8 AGOSTO 1994 N. 42 IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622 14236 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 55 del 21 04 2015 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 30 marzo 2015, n. 622 Approvazione Linee guida per lo svolgimento degli esami di Qualifica in esito

Dettagli

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore

ATTO. REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimen t o Ist ru zi on e, Formazi on e e La vo r o Sistema Scolastico - Educativo regionale - Settore O GG E TTO : Parametri di spesa per percorsi di IeFP (II e III annualità) triennio IeFP 2013/2016 (dgr 190/12), modalità e termini per la presentazione dei progetti di dettaglio I annualità 2014/15 (triennio

Dettagli

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI

AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI AREA SERVIZI AL CITTADINO U.O. LAVORO POLITICHE GIOVANILI E SOCIALI Determinazione nr. 754 Trieste 25/03/2015 Proposta nr. 273 del 24/03/2015 Oggetto: L.R. 41/96 art. 21 Programma provinciale di sperimentazione

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i.

LA GIUNTA REGIONALE. VISTO il Regolamento di organizzazione degli uffici e dei servizi della Giunta regionale, 6 settembre 2002, n.1 e s.m.i. DGR. Del 30.04.2009, n. 291 OGGETTO: Programmazione delle risorse finanziarie per gli anni 2009 2011 destinate al potenziamento della Raccolta Differenziata e modifiche ed integrazioni alla D.G.R. 296/2008.

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore RUSSO MARIA TERESA. Responsabile del procedimento RUSSO MARIA TERESA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore RUSSO MARIA TERESA. Responsabile del procedimento RUSSO MARIA TERESA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT IMPRESA SOCIALE E SERVIZIO CIVILE DETERMINAZIONE N. G03629 del 30/03/2015 Proposta n. 4807 del 30/03/2015 Oggetto:

Dettagli

Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013

Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013 IL PRESIDENTE IN QUALITA DI COMMISSARIO DELEGATO AI SENSI DELL ART. 1, COMMA 2, DEL D.L. N. 74/2012 CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 122/2012 Ordinanza n. 114 del 3 Ottobre 2013 Approvazione disposizioni

Dettagli

DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI

DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI 758 05/02/2014 Identificativo Atto n. 26 DIREZIONE GENERALE SPORT E POLITICHE PER I GIOVANI BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER LA PROMOZIONE E VALORIZZAZIONE DELLA PRATICA SPORTIVA - INIZIATIVE

Dettagli

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E

D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E D E T E R M I N A Z I O N E D E L D I R I G E N T E Del 10/07/2015 n. 300 IV SETTORE FORMAZIONE RENDICONTAZIONE LAVORO Area Formazione professionale, Borse Lavoro, Sostegno Impresa OGGETTO: FORMAZIONE

Dettagli

- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione

- di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione 2405 - di trasmettere, a cura del Servizio Programmazione e Politiche dei Fondi Strutturali, il presente provvedimento alle Aree vaste interessate e al Responsabile della Linea di intervento 2.5; - di

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti;

l Accordo in sede di Conferenza unificata del 2 marzo 2000 per la riorganizzazione e il potenziamento dell educazione degli adulti; REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 4 marzo 2013, n. 17-5463 Presa d'atto a ratifica del Protocollo d'intesa sottoscritto tra il Ministero dell'istruzione, Universita'

Dettagli

DGR 5 febbraio 2010, n. 74

DGR 5 febbraio 2010, n. 74 DGR 5 febbraio 2010, n. 74 OGGETTO: Attuazione art. 14 Lr 11 agosto 2009, n. 21 - Misure a sostegno dei soggetti che hanno contratto o contrarranno mutui per l acquisto, costruzione e recupero o autorecupero

Dettagli

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare.

Ufficio I Funzioni vicarie. Affari generali. Personale docente, educativo ed ATA. Legale, contenzioso e disciplinare. Prot.n. 13320 Bologna, 07/10/2015 AVVISO PUBBLICO INVITO A PRESENTARE PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI CORSI DI FORMAZIONE PER PERSONALE ATA DESTINATARIO DELL ATTRIBUZIONE DELLE POSIZIONI ECONOMICHE DI

Dettagli

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353 Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 35 del 23-02-2010 5943 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIO- NALE 10 febbraio 2010, n. 353 Adesione in qualità di Partecipanti Fondatori alla Fondazione Carnevale

Dettagli

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 del Piano di Zona Accordo di programma 2005-2007 della Zona Sociale Ravenna- Cervia - Russi (comprensivo del PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE PER AZIONI DI INTEGRAZIONE SOCIALE A

Dettagli

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011.

Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione e di assegnazione. Anno 2011. REGIONE PIEMONTE BU41 13/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 1-2646 Finanziamenti a sostegno delle persone con disabilita' e delle loro famiglie. Approvazione criteri di ripartizione

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORGANIZZ. E ATTUAZ. INTERV.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORGANIZZ. E ATTUAZ. INTERV. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 21374 DEL 10/12/2014 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: FORM., RICE. E INNOV., SCUOLA UNIVER., DIR. STUDIO Area: ORGANIZZ. E ATTUAZ.

Dettagli

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio

COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio COMUNE DI CALANGIANUS Provincia di Olbia Tempio REGOLAMENTO PER IL DIRITTOALLO STUDIO CAPO I PRINCIPI GENERALI Art. 1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente regolamento disciplina gli interventi del Comune

Dettagli

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione

DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise

La Regione Molise. L Ufficio scolastico Regionale per il Molise Accordo Territoriale per la realizzazione nell anno scolastico 2011/2012 di percorsi di IeFP di durata triennale,in regime di sussidiarietà,da parte degli Istituti Professionali Statali della Regione Molise,

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni; Oggetto: Approvazione del protocollo d intesa-tipo tra Regione Lazio ed enti o soggetti interessati concernente la promozione di un programma di interventi strutturali finalizzati al potenziamento dell

Dettagli

COMUNE DI STRESA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI.

COMUNE DI STRESA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI. COMUNE DI STRESA Provincia del V.C.O. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI. Approvato con deliberazione del Commissario Straordinario N. 30 del 16 febbraio

Dettagli