Provincia Autonoma di Trento Agenzia del Lavoro

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1 Provincia autonoma di Trento Provincia Autonoma di Trento Agenzia del Lavoro MANUALE DELLE PROCEDURE DELL AGENZIA DEL LAVORO IN QUALITÀ DI ORGANISMO INTERMEDIO PER LA GESTIONE DEGLI INTERVENTI FINANZIATI DAL P.O. PROGRAMMAZIONE FSE 2007/2013 APPROVATO CON DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 101 DI DATA 12 FEBBRAIO 2009, SUCCESSIVAMENTE MODIFICATO CON DETERMINAZIONE N. 319 DI DATA E N DI DATA

2 INDICE GENERALE Introduzione 4 PARTE PRIMA Organizzazione dell Agenzia del Lavoro in qualità di Organismo Intermedio 1.1. Organizzazione dell Agenzia del Lavoro Funzioni delegate dall Autorità di Gestione Compiti e funzioni attribuiti dalla Giunta provinciale Selezione delle operazioni Aiuti di Stato Riferimenti normativi 10 PARTE SECONDA controlli di primo livello e trattamento della domanda di rimborso 2.1. Introduzione Controlli di primo livello Trattamento della domanda di rimborso Irregolarità e recuperi Riferimenti normativi 14 PARTE TERZA Descrizione delle azioni delegate a) Attività in cui l Agenzia del Lavoro non risulta beneficiaria AZIONE 9 Sostegno allo sviluppo di Cooperative sociali di inserimento lavorativo di soggetti disabili o svantaggiati 3.1. Introduzione Selezione delle operazioni Trattamento della domanda di rimborso Controlli di primo livello Riferimenti normativi 20 AZIONE 10 Progetti di utilità collettiva promossi da Enti locali e dalle A.P.S.P Introduzione Selezione delle operazioni Trattamento della domanda di rimborso Controlli di primo livello Riferimenti normativi 26 2

3 b) Attività in cui l Agenzia del Lavoro risulta beneficiaria Incarichi ed Appalti 27 PARTE QUARTA Descrizione di ulteriori adempimenti previsti dai Regolamenti comunitari Piste di controllo Disposizioni per i beneficiari Ammissibilità delle spese Informazione e Pubblicità Monitoraggio e scambio di informazioni con l Autorità di Certificazione Sistema informativo Conservazione della documentazione 29 Allegati: 1) Pista di controllo su azione 9 contributi per consulenza 2) Pista di controllo su azione 10 3) Diagramma flussi di verifica. OI non beneficiario 4) Diagramma flussi di verifica OI beneficiario 5) Quadro normativo di riferimento 6) Check list su azione 9 approvazione 7) Check list su azione 9 liquidazione costo lavoro 8) Check list su azione 9 in loco contabile 9) Check list su azione 9 in loco lett. B 10) Prospetto calcolo del costo lavoro azione 9 11) Check list su azione 10 approvazione 12) Check list su azione 10 liquidazione I rata 13) Check list su azione 10 liquidazione saldo 14) Check list su azione 10 in loco lett. B 15) Check list su azione 10 presso i cantieri 3

4 INTRODUZIONE Nell ambito del Programma Operativo della Provincia Autonoma di Trento - Obiettivo 2 Fondo Sociale Europeo 2007/2013 (in seguito denominato PO) - l Autorità di Gestione nell esecuzione delle operazioni di alcune attività può avvalersi di Organismi intermedi, precedentemente individuati dalla stessa. Sono state designate due strutture dell Amministrazione Provinciale quali Organismi intermedi per svolgere le mansioni per conto dell Autorità di Gestione: - il Servizio Sviluppo e Innovazione del sistema scolastico e formativo, incardinato nel Dipartimento Istruzione; - l Agenzia del Lavoro incardinata nell ambito del Dipartimento Politiche Sociali e del Lavoro. In casi specifici individuati dalla Giunta Provinciale, gli Organismi intermedi possono essere incaricati di realizzare anche attività amministrativo finanziarie delle azioni di competenza rispetto alle quali saranno tenuti ad esercitare le relative attività di controllo previste dall art. 60 lettera b) del Regolamento n. 1083/2006. Lo scopo del presente manuale predisposto dall Agenzia del Lavoro, nella sua veste di Organismo Intermedio, è quello di descrivere gli interventi di propria esclusiva competenza e rinviare, per le parti comuni condivise con l Autorità di Gestione alle procedure da questa predisposte. Pertanto nel manuale dell Agenzia del Lavoro sono stati descritti per le attività di propria competenza e nello specifico ove l Agenzia debba esercitare le attività di controllo di primo livello come previsto dalla lettera a) e b) del comma 2 dell articolo 13 del Reg. (CE) n. 1828/2006, gli assetti organizzativi, le metodologie utilizzate, la sequenza logica delle diverse fasi di attività, gli strumenti di supporto e le Aree dell Agenzia del Lavoro coinvolte al fine di garantire il rispetto della normativa comunitaria, nazionale e provinciale nella gestione e controllo degli interventi cofinanziati dal Programma Operativo della Provincia Autonoma di Trento programmazione FSE 2007/2013. Il presente manuale sarà approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione e opportunamente diffuso a tutto il personale dell Agenzia impegnato nell attuazione e gestione delle operazioni a valere del Programma Operativo del Fondo Sociale Europeo nonché ai soggetti beneficiari e pubblicato sul website all indirizzo Il documento sarà aggiornato in concomitanza con eventuali cambiamenti che interverranno nelle procedure di gestione e controllo di propria competenza e ogni versione del manuale, al fine della storicizzazione, sarà opportunamente registrata ed archiviata con l indicazione del periodo di validità e sarà fatta propria dal Consiglio di Amministrazione dell Agenzia del Lavoro. 4

5 PARTE PRIMA: ORGANIZZAZIONE DELL AGENZIA DEL LAVORO IN QUALITA DI ORGANISMO INTERMEDIO 1.1 ORGANIZZAZIONE DELL AGENZIA DEL LAVORO L Agenzia del Lavoro, quale Organismo Intermedio del programma Operativo provinciale Ob. 2 Fondo Sociale Europeo, esercita i compiti e le funzioni, individuati nel Programma operativo e meglio definite dal protocollo d intesa approvato in data , con deliberazione della Giunta Provinciale n. 792 tra l Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi fra cui l Agenzia del Lavoro. Pertanto di seguito si procederà a descrivere come è strutturata l Agenzia del Lavoro e le procedure poste in essere dalla stessa al fine di adempiere agli obblighi imposti dai regolamenti comunitari. L Agenzia del Lavoro è stata istituita con L.P n. 19 ed è dotata di autonomia gestionale, amministrativa e contabile ed è incardinata nell ambito del Dipartimento Politiche Sociali e del Lavoro della Provincia Autonoma di Trento. E equiparata, sotto il profilo organizzativo, ad un servizio della Provincia. Il personale utilizzato è inquadrato nel ruolo del personale pubblico della stessa Provincia ed è funzionalmente dipendente dagli organi dell Agenzia medesima. In base all art. 8 della legge provinciale n. 19 del , l Agenzia del Lavoro è dotata di propri organi, individuati nel Consiglio di Amministrazione, nel Presidente del Consiglio e nel Collegio dei Revisori dei Conti; le competenze di detti organi sono previste nella legge istitutiva come modificata dalla L.P. 7/1997 Revisione dell ordinamento del personale della Provincia di Trento e dal successivo Regolamento recante Funzioni dei consigli di amministrazione e competenze dei dirigenti delle agenzie di cui all art. 65 della legge n. 7/1997, emanato con D.P.G.P n. 35/107/Leg. L Agenzia del Lavoro è strutturata in sei Uffici/Aree di intervento coordinati dalla Dirigenza (la quale risponde del proprio agire direttamente al Presidente dell Agenzia del Lavoro e al Consiglio di Amministrazione). Gli uffici sono affidati a direttori di settore, ma non tutte le aree sono coinvolte nella gestione delle attività cofinanziate dal FSE. I sei Uffici/Aree di intervento sono i seguenti: Dirigenza: rimane in capo temporaneamente a questa struttura l attività relativa all Azione 9 e cioè l azione volta allo sviluppo di cooperative sociali di inserimento lavorativo di soggetti disabili o svantaggiati per tutte le attività definite dalla presente Azione del documento degli interventi di politica del lavoro, comprensivo dell eventuale costo di collaboratori esclusivamente adibiti agli interventi. Per questo tipo di intervento sono assegnate n 4 persone a tempo parziale. Ufficio Affari amm.vi, generali e contabili (Unità di coordinamento e controllo): ha la funzione trasversale di coordinamento e opera in posizione di staff rispetto alla struttura per quanto riguarda l attività prevista dal Fondo sociale Europeo. Si occupa e coordina i controlli di 1 livello ove l Agenzia del Lavoro non sia beneficiaria. Sono assegnate 1 persona a tempo pieno e n. 4 persone a tempo parziale. Area iniziative formative: allo stato attuale non sono state ancora delegate dalla Giunta Provinciale le attività avente contenuto formativo. Area orientamento professionale, assistenza nel collocamento e servizi per l impiego: tale Ufficio si occupa di azioni volte all affidamento di servizi, collaborazioni, ricerca e consulenza a supporto esclusivo dell attuazione delle azioni degli Assi menzionati e azioni volte agli acquisti di materiale informatico e attrezzature al fine di potenziare i sistemi informativi automatizzati dei servizi per l impiego della sede centrale e delle sedi periferiche. Per tale attività sono assegnate 2 persone a tempo pieno e n 2 a tempo parziale. 5

6 Area inserimento lavorativo soggetti disabili e svantaggiati: non sono attualmente delegate specifiche azioni a valere sul FSE pertanto non risultano assegnazioni di personale. Area Incentivi alle assunzioni e al lavoro autonomo di soggetti deboli lavori di pubblica utilità collettiva: tale Ufficio si occupa di azioni volte ai lavori di pubblica utilità collettiva promossi da Enti locali e dalle IPAB (oggi Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona in sigla APSP) per tutte le attività definite dal punto 1 dell Azione descritta nel documento degli interventi di politica del lavoro, comprensivo dell eventuale costo di collaboratori esclusivamente adibiti agli interventi. Per tale attività sono assegnate n 4 persone a tempo pieno e 2 persone a tempo parziale. Ufficio Osservatorio del mercato del lavoro: si occupa degli adempimenti informatici e sistema gestionale in prossima condivisione con l Autorità di Gestione. Per tale attività sono assegnate n 1 persona a tempo pieno e 1 persona a tempo parziale. Inoltre l Ufficio Affari amministrativi generali e contabili, d intesa con le altre Aree della struttura sopra descritte, provvede alla periodica formazione del personale coinvolto nei vari adempimenti correlati alle attività di Fondo Sociale Europeo, per un costante aggiornamento e per dare risalto alla delicatezza del proprio compito. 6

7 Organigramma dell Agenzia del Lavoro PRESIDENZA CONSIGLIO D AMMINISTRAZIONE DIRIGENZA Addetti: tot. 4 A tempo parziale: 4 UNITA COORDINAMENTO E CONTROLLO UFFICIO AFFARI AMM.VI GENERALI E CONTABILI Addetti: tot. 5 A tempo pieno: 1 A tempo parziale: AREA AREA INIZIATIVE INIZIATIVE FORMATIVE FORMATIVE 3 AREA ORIENTAMENTO PROFESSIONALE, ASSISTENZA NEL COLLOCAMENTO, SERVIZI PER L IMPIEGO 4 AREA DEI SERVIZI A SOSTEGNO DELL INSERIMENTO LAVORATIVO DI SOGGETTI DISABILI E SVANTAGGIATI 5 AREA INCENTIVI ALLE ASSUNZIONI E AL LAVORO AUTONOMO LAVORI SOCIALMENTE UTILI 6 OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO ADDETTI: 0 Addetti: 0 Addetti: tot. 4 A tempo pieno: 2 A tempo parziale: 2 Addetti: 0 Addetti: tot. 6 A tempo pieno: 4 A tempo parziale: 2 Addetti: tot. 2 A tempo pieno: 1 A tempo parziale: 1 Centri per l impiego 7

8 1.2 FUNZIONI DELEGATE DALL AUTORITA DI GESTIONE Con il protocollo d intesa approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 792 di data sono stati definiti i compiti e le funzioni e i relativi obblighi degli Organismi Intermedi. Tale protocollo di intesa disciplina i rapporti giuridici e di collaborazione tra l Autorità di Gestione e gli Organismi Intermedi. Come si desume dal citato Protocollo, all Agenzia del Lavoro quale Organismo intermedio, sono attribuite le seguenti funzioni: Ideazione programmatica che comprende le funzioni di: - analisi annuale dei fabbisogni professionali e formativi, nonché loro traduzione in profili o aree di competenza da sviluppare e/o rafforzare, riferibili ai singoli Assi, obiettivi specifici e azioni; - proposta annuale all Autorità di gestione di percorsi formativi coerenti con l analisi dei fabbisogni di cui al punto precedente, nonché di azioni di sviluppo dei sistemi o di accompagnamento, nei limiti delle risorse assegnate a ciascun Organismo intermedio. Valutazione ex-ante che comprende le funzioni di azioni aventi contenuto formativo quali: - formalizzazione dei bandi, qualora l Organismo intermedio sia responsabile delle procedure; - acquisizione delle proposte progettuali dall Autorità di gestione o in via diretta, qualora l Organismo intermedio sia responsabile delle procedure; - analisi dei requisiti di ammissibilità delle proposte di progetto presentate rispetto alla programmazione; - eventuale costituzione di nucleo e/o nuclei di valutazione; - effettuazione dell istruttoria finanziaria sui preventivi dei progetti; - approvazione delle graduatorie dei progetti approvabili, con relativo finanziamento ammissibile; - trasmissione di dette graduatorie all Autorità di gestione, qualora la stessa risulti responsabile delle procedure. Funzioni attivabili in casi specifici individuati dalla Giunta provinciale si stabilisce che: - esse prevedono l incarico di realizzare anche attività di gestione amministrativofinanziaria delle azioni di competenza. Di tali ulteriori funzioni sarà data comunicazione al Comitato di Sorveglianza. In dette ipotesi gli Organismi intermedi sono tenuti ad effettuare verifiche sulle attività delegate, nel rispetto dei regolamenti comunitari vigenti in materia. Per quanto concerne le attività formative si precisa che le sopraccitate funzioni saranno attivate con la decorrenza di attribuzione che sarà stabilita dalla Giunta Provinciale. 1.3 COMPITI E FUNZIONI ATTRIBUITI DALLA GIUNTA PROVINCIALE Con deliberazione n del 7 dicembre 2007 la Giunta Provinciale, ha attribuito all Organismo Intermedio Agenzia del Lavoro, l incarico di realizzare anche attività di gestione amministrativocontabile nelle seguenti Azioni: Azione 9 del Documento degli Interventi di Politica del Lavoro, riferibile all Asse 3 Inclusione sociale Obiettivo specifico comune G 8

9 Azione 10 del Documento degli Interventi di Politica del Lavoro, riferibile all Asse 2 Occupabilità Obiettivo specifico comune E spese per incarichi, per esternalizzazionedi servizi, collaborazioni, ricerca e consulenza a supporto esclusivo dell attuazione delle azioni degli Assi menzionati, imputabili all Asse 2 Occupabilità e all Asse 3 Inclusione sociale spese per l acquisto di materiale informatico, attrezzature ed automezzi al fine di potenziare i sistemi informativi automatizzati dei servizi per l impiego (sede centrale e centri periferici), per la quota parte di ammortamento imputabile a ciascun esercizio sull Asse 2- Occupabilità Obiettivo specifico comune D In dette ipotesi gli Organismi intermedi sono tenuti a: - effettuare verifiche sulle attività delegate, nel rispetto dei regolamenti comunitari vigenti in materia. assicurare, anche presso i beneficiari e gli organismi coinvolti nell attuazione degli interventi, una raccolta delle informazioni e della documentazione relative alle attività approvate, necessarie alla gestione finanziaria, alla sorveglianza, ai controlli di primo livello, al monitoraggio, alla valutazione, agli audit garantendo il rispetto della pista di controllo secondo quanto disposto dal Reg. (CE) n. 1083/2006; - verificare l effettiva esecuzione delle spese dichiarate dai beneficiari in relazione alle operazioni, nonché la conformità di tali spese alle norme comunitarie e nazionali, in base a quanto disposto dall art. 60 del Reg. (CE) n. 1083/2006; - assicurare che i beneficiari e gli altri organismi coinvolti nell attuazione delle operazioni mantengano un sistema di contabilità separata o una codifica contabile adeguata per tutte le transazioni relative alle operazioni; - inviare, secondo la periodicità prevista dal Programma operativo, i dati di monitoraggio rilevati a livello di beneficiario; - fornire all Autorità di gestione tutta la documentazione relativa allo stato di avanzamento degli interventi, necessaria in particolare per la reportistica prevista dai Regolamenti comunitari e dal Quadro Strategico Nazionale, secondo la tempistica prevista dai regolamenti, dal Programma operativo e dal Comitato di Sorveglianza; - informare tempestivamente l Autorità di gestione in merito a modifiche degli assetti organizzativi che possano avere un impatto sui sistemi di gestione e controllo del Programma; - garantire i recuperi e la trasmissione tempestiva all Autorità di gestione della scheda prevista dagli artt. 28 e seguenti del Reg. (CE) n. 1828/2006, ove richiesta; - informare l Autorità di gestione e l Autorità di certificazione degli importi recuperabili, recuperati o ritirati a seguito della soppressione della partecipazione ad un operazione. 1.4 SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Le attività delegate all Agenzia del Lavoro sono realizzate in conformità con quanto previsto dalle disposizioni previste dal Documento degli Interventi di Politica del Lavoro e nel rispetto della 9

10 normativa comunitaria, nazionale, provinciale di riferimento e dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza. Si precisa inoltre che per quanto riguarda la futura ed eventuale delega di attività formativa la stessa dovrà inoltre seguire quanto disposto dal Regolamento concernente la Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziati dal FSE emanato con decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data e dai criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob. 2 Fondo Sociale Europeo 2007/2013 approvati con deliberazione della G.P. n del AIUTI DI STATO Per il Programma operativo 2007/2013, l Organismo Intermedio garantisce che qualsiasi sostegno pubblico erogato a singoli destinatari soddisfi le norme procedurali e materiali in materia di aiuti di Stato applicabili nel momento in cui è concesso il sostegno pubblico. 1.6 RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge provinciale 16 giugno 1983, n Documento degli Interventi di politica del lavoro per il triennio adottato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n di data 30 dicembre 2005; - Documento degli Interventi di politica del lavoro per il triennio adottato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n di data 21 dicembre 2007; - Norme regolamentari per l attuazione dei suddetti Documento degli interventi di politica del lavoro; - Protocollo d Intesa approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 792 di data Criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob. 2 Fondo Sociale Europeo (ex art. 2, par. 3 del Regolamento provinciale avente per oggetto Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziate dal Fondo sociale europeo di cui al Decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data 09/05/2008), approvati con deliberazione della Giunta provinciale n di data

11 PARTE SECONDA: CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO E TRATTAMENTO DELLA DOMANDA DI RIMBORSO 2.1 INTRODUZIONE Le Azioni attuate dall Agenzia del Lavoro trovano fondamento e limite nel documento degli interventi di politica del lavoro e nel rispetto della normativa comunitaria, nazionale, provinciale di riferimento e dei criteri di selezione approvati dal Comitato di Sorveglianza. Ciò al fine di far evincere che, anche le azioni a valere sul FSE trovano una precisa cornice normativa riscontrabile in detti criteri che descrivono le strategie nonché l operare dell Organismo Intermedio Agenzia del Lavoro. L Ufficio Affari amministrativi generali e contabili, nel suo compito di unità di coordinamento e controllo, svolge una funzione di informazione generale e di programmazione, controllo, coordinamento e di raccordo con l Autorità di Gestione con valenza su tutti gli atti che abbiano dei riflessi su interventi cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo. Nello specifico l Ufficio provvede alla redazione del manuale delle procedure per la gestione degli interventi finanziati dal Programma Operativo programmazione FSE 2007/2013 curandone il periodico aggiornamento. Provvede, inoltre, a far si che il manuale sia trasmesso e condiviso con le Autorità e Organismi coinvolti nella citata programmazione. 2.2 CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO Controlli di primo livello svolti dall Agenzia del Lavoro quando la stessa non risulti beneficiaria. Gli Organismi intermedi, nell attuazione delle azioni di loro competenza qualora appositamente individuate con deliberazione della Giunta provinciale, saranno tenuti, come previsto dal Protocollo d Intesa sottoscritto con l Autorità di Gestione, a mettere in atto tutte le procedure e i meccanismi per garantire adeguatamente la realizzazione dei controlli di primo livello, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e provinciale. Nello specifico la normativa comunitaria all art. 13 paragrafo 2 lettera a) e b) del Regolamento CE 1828/2006 stabilisce che le verifiche comprendono le seguenti procedure: a) verifiche amministrative di tutte le domande di rimborso presentate dai beneficiari; b) verifiche in loco di singole operazioni. Le verifiche amministrative documentali/contabili possono essere affidate a soggetti esterni all Amministrazione; l attività di controllo potrà essere effettuata da una Società di revisione o da esperti commercialisti/revisori contabili appositamente individuati. Si rimanda a tal proposito alla parte terza del presente manuale all interno della descrizione delle singole azioni delegate all Agenzia del lavoro, per una trattazione puntuale della materia controlli di primo livello. Un importante fase attinente i controlli di primo livello riguarda la gestione finanziaria delle attività riguardanti gli aspetti contabili legati agli interventi gestiti dall Agenzia del Lavoro e le fasi di trasmissione e di adozione dei provvedimenti della medesima Agenzia. Si evidenzia che la gestione finanziaria dell Agenzia del Lavoro, come peraltro avviene per l intera struttura della Provincia Autonoma di Trento, garantisce procedure standard e qualità delle 11

12 informazioni raccolte mediante l utilizzo del sistema contabile provinciale SAP, in tutte le fasi del processo di formazione e gestione di provvedimenti e pagamenti. Le Agenzie della Provincia (di cui L Agenzia del Lavoro fa parte) utilizzano apposito software (SAP Agenzie) strutturato in maniera analoga al sistema operativo da cui deriva (SAP Provincia). Pertanto, ogni iniziativa che comporti un esborso da parte dell Agenzia del Lavoro, trova fondamento e limite in un atto di natura provvedimentale e, come tale, è inserito in uno specifico iter procedimentale utilizzando l apposito software SAP che prende le mosse dalla predisposizione di una bozza di determinazione (se atto a firma della dirigenza) o di deliberazione (se trattasi di un atto a firma della Presidenza, sia nella ipotesi di assunzione di atto proprio, sottoposto a successiva ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione, che atto a paternità dello stesso Consiglio di Amministrazione). Tale bozza è siglata dal funzionario estensore e convalidata con l apposizione del visto del direttore di settore ed ha ottenuto l imprimitura, da parte del sistema informatico gestionale SAP, di un numero d ordine provvisorio. La predisposizione di una bozza nasce dall attenta analisi della documentazione posta a supporto dell atto, al fine di verificarne la congruità e legittimità alle norme europee, nazionali, provinciali ed in particolare al documento degli interventi di politica del lavoro; documento, questo, che pone i limiti e modalità di realizzazione delle attività dell Agenzia del Lavoro. L atto ufficioso, così predisposto e corredato dei documenti giustificativi, passa per competenza all Ufficio affari amministrativi generali e contabili che opera un controllo preventivo formale su ogni atto redatto dall Agenzia del Lavoro. Il nominato Ufficio analizza ex novo la pratica e le documentazioni di supporto valutandone la legittimità, la conformità, la correttezza dei dati finanziari riportati e la rispondenza alla normativa contabile citata, le corrette imputazioni ai capitoli di bilancio nonché l effettiva disponibilità di risorse a budget: nell ipotesi di documentazione incompleta o ritenuta insufficiente l Ufficio di coordinamento provvede, motivatamente, alla restituzione dell atto all Area di competenza ai fini dell implementazione della documentazione mancante. Solo in presenza di un atto perfetto, dunque, l Ufficio affari amministrativi generali e contabili procede a fare proprio l atto trasformando la bozza in un provvedimento ufficiale dotato di numerazione definitiva e data certa; tale atto sarà sottoposto alla firma della dirigenza nonché, al fine dell iter di approvazione, alla pubblicazione all albo. L Ufficio citato, rilevata la perfezione dell atto in disamina, provvede alla fase degli impegni di spesa; fase questa, che ha un valore giuridico vincolante sulle risorse in assegnazione all Agenzia del Lavoro. Infatti ogni capitolo di bilancio che prevede attività cofinanziata dal FSE è opportunamente suddiviso in articoli (FSE e non FSE) per garantire una netta separazione nella gestione e per consentire la tracciabilità dei fondi comunitari dall assegnazione al pagamento. Successivamente alla fase degli impegni sarà possibile procedere a quella della liquidazione; in fase di liquidazione vengono verificati i documenti di supporto, valutandone la conformità e la legittimità alle normative fiscali e previdenziali; in tale fase dei controlli si colloca il compilarsi di una check list. Le procedure di liquidazione sono, come le procedure di impegno e di realizzazione dei provvedimenti, effettuate mediante il sistema informatico provinciale SAP; la procedura prevede l indicazione precisa della natura e data del documento di spesa, il codice del fornitore o beneficiario, l importo da liquidare, la causale del pagamento, le modalità di estinzione del titolo, l indicazione di eventuali ritenute fiscali, previdenziali ed assicurative. Il sistema informatico SAP offre una perfetta tracciabilità di ogni singola operazione mediante l iscrizione sui titoli del codice della struttura, del capitolo di bilancio interessato ed il riferimento all impegno giuridico. La liquidazione è convalidata dall apposizione delle firme dell estensore nonché del Responsabile dell Area interessata. La conseguente e successiva fase del mandato, e cioè sostanzialmente l emissione del titolo di spesa, è affidata alla sola competenza dell Ufficio affari amministrativi generali e contabili che provvede alla sua emissione e validazione mediante le apposizioni delle firme del competente Direttore e della Dirigenza. 12

13 La liquidazione, il mandato e tutti i documenti, che ne hanno sostanziato la fondatezza (eventualmente anche in copia rimanendo, in tal caso, l originale in carico all Ufficio proponente), sono fascicolati e trattenuti agli atti dell Ufficio affari amministrativi generali e contabili. Organismi che effettuano le verifiche. Nei casi in cui l Organismo Intermedio Agenzia del lavoro non risulti beneficiario lo stesso procederà a mettere in atto tutte le procedure e i meccanismi per garantire la realizzazione dei controlli di primo livello, nel rispetto di quanto previsto dalla normativa comunitaria, nazionale e provinciale. Potranno essere effettuati ulteriori controlli da parte dell Autorità di gestione a campione sulle azioni di competenza dell Agenzia del Lavoro ove la stessa non risulti Beneficiaria, in particolare la stessa potrà verificare la qualità dei controlli effettuati dall Agenzia del Lavoro e il sistema di gestione e controllo posti in essere dalla stessa. Controlli di primo livello svolti dall Agenzia del Lavoro quando la stessa risulti beneficiaria: Per tale ipotesi si rinvia espressamente al manuale dell Autorità di Gestione, cui spetta il controllo sulle attività delegate agli Organismi Intermedi. Organismi che effettuano le verifiche. Nei casi in cui l Organismo Intermedio Agenzia del lavoro risulta Beneficiario dell operazione il relativo controllo di primo livello sarà svolto dall Autorità di Gestione, nelle modalità e con i termini individuati nel relativo manuale. Altre attività di controllo Sono previste delle attività di controllo trasversale su tutta l attività dell Agenzia che sono le seguenti: Revisori dei conti: di particolare rilievo risulta essere il controllo effettuato istituzionalmente dal collegio dei revisori dei conti che è tenuto ad un riscontro di regolarità sia sotto il profilo gestionale che contabile dell intera attività prodotta dall Agenzia. I controlli si sostanziano in periodiche verifiche sui mandati di pagamento (e su la relativa documentazione) nonché sui provvedimenti adottati (ai soli fini di un controllo sulla gestione). Il Collegio è composto da un magistrato della Corte dei Conti, con funzioni di presidente, e da due funzionari della Provincia. Controllo ex art. 71 del Dpr 445/2000: l Agenzia del Lavoro effettua il controllo sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio, secondo le percentuali approvate dal Consiglio di Amministrazione dell Agenzia del Lavoro con propria deliberazione. 2.3 TRATTAMENTO DELLA DOMANDA DI RIMBORSO Le procedure relative alla domanda di rimborso sono trattate in maniera puntuale nella parte terza del presente manuale all interno della descrizione delle singole azioni delegate all Agenzia del lavoro. 2.4 IRREGOLARITA E RECUPERI Si rimanda allo specifico capitolo del Manuale delle procedure dell Autorità di Gestione. 13

14 2.5 RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge provinciale 16 giugno 1983, n Documento degli Interventi di politica del lavoro per il triennio adottato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n di data 30 dicembre 2005; - Documento degli Interventi di politica del lavoro per il triennio adottato dalla Giunta Provinciale con deliberazione n di data 21 dicembre 2007; - Norme regolamentari per l attuazione dei suddetti Documento degli interventi di politica del lavoro; - Protocollo d Intesa approvato con deliberazione della Giunta Provinciale n. 792 di data Legge provinciale n. 7/1979 e ss.mm - Criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob. 2 Fondo Sociale Europeo (ex art. 2, par. 3 del Regolamento provinciale avente per oggetto Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziate dal Fondo sociale europeo di cui al Decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data 09/05/2008), approvati con deliberazione della Giunta provinciale n di data

15 PARTE TERZA: DESCRIZIONE DELLE AZIONI DELEGATE a) ATTIVITA IN CUI L AGENZIA DEL LAVORO NON RISULTA BENEFICIARIA Azione 9 Sostegno allo sviluppo di Cooperative sociali di inserimento lavorativo di soggetti disabili o svantaggiati 3.1 INTRODUZIONE La presente Azione intende sostenere lo sviluppo delle Cooperative sociali di inserimento lavorativo o loro Consorzi, al fine di promuovere l inserimento lavorativo, in forma stabile e qualificata di soggetti disabili o socialmente svantaggiati. TIPOLOGIA DEGLI INTERVENTI Per il raggiungimento delle finalità sopra indicate l Agenzia del lavoro, a seguito di parere positivo espresso dall apposito Comitato tecnico, interviene a sostegno delle cooperative sociali di inserimento lavorativo attraverso la concessione di contributi riguardanti le seguenti tipologie: 1. Contributi per consulenza Una tipologia di intervento è volta al finanziamento di studi di fattibilità a sostegno/supporto (o di consulenze relative a problemi di organizzazione e di sviluppo aziendale) di cooperative di tipo B. L Agenzia rimborsa detto costo fino ad un massimo del 90% (viene riconosciuto esclusivamente il costo del lavoro del consulente). 2. Contributi per rimborso costo lavoro Un altra tipologia di intervento prevede l erogazione di incentivi (con provvedimento del Dirigente della struttura, su proposta del competente Comitato tecnico) per coprire parte del costo del lavoro dei soggetti svantaggiati inseriti nelle cooperative di tipo B e dei relativi tutor e responsabili sociali, come di seguito determinati: per soggetti svantaggiati: - fino al 60% del costo del lavoro per il primo anno; - fino al 40% del costo del lavoro per il secondo anno; In casi particolari e previo parere del Comitato tecnico, potrà essere concesso un contributo fino al 30% del costo del lavoro per il terzo anno. L assunzione di soggetti disabili e svantaggiati può avvenire a tempo determinato solo a fronte di un progetto di inserimento relativo ad un arco di tempo definito. In tal caso l Agenzia corrisponde un contributo fino al 40% del costo lavoro. L intervento per l assunzione a tempo determinato non è cumulabile con quello per l assunzione a tempo indeterminato. Per i soggetti affetti da disabilità di natura psichica/intellettiva vengono previsti i seguenti interventi: - per i soggetti che rimangono in carico alle cooperative dopo i 2 anni del progetto in quanto non collocati all esterno, potrà essere riconosciuto un contributo pari al 30% del costo complessivo del lavoro per un periodo massimo di 6 anni; 15

16 - per i lavoratori assunti a tempo determinato, l intervento dell Agenzia è cumulabile con quello per l assunzione a tempo indeterminato; per questi soggetti la percentuale di contributo, per l intera durata del progetto (2 anni), è del 40% del costo del lavoro; - per progetti di inserimento riguardanti tali lavoratori, potrà essere autorizzato anche per un solo lavoratore, l affiancamento da parte di un tutor; - qualora tali soggetti dopo essere stati collocati nel mercato del lavoro ordinario successivamente al percorso in cooperativa, dovessero rientrare nella stessa, causa la perdita del posto di lavoro, alla cooperativa potrà essere riconosciuto un contributo del 30% per un periodo massimo di 6 anni. Per progetti di inserimento riguardanti contemporaneamente almeno tre soggetti svantaggiati, possono inoltre essere erogati contributi finalizzati alla parziale copertura del costo del lavoro relativo al personale in possesso di specifiche capacità professionali coerenti con le attività sociali e produttive svolte, comprovate dal possesso di idonei titoli di studio o da esperienze professionali, che operi in veste di tutor aziendale. L intervento è limitato al numero di persone necessario per consentire il sostegno al corretto inserimento lavorativo o mantenimento in cooperativa dei soggetti svantaggiati. Gli interventi sono estendibili anche a lavoratori svantaggiati in trattamento psichiatrico e tossicodipendenti assunti da altre imprese non di cooperazione sociale, che vengano distaccati presso le cooperative di cui al presente progetto, durante fasi di temporanea difficoltà per periodi di riabilitazione personale e lavorativa. Per tutor e responsabile sociale: Il contributo non può superare il cinquanta per cento del costo complessivo del lavoro dei tutors aziendali ammessi al sostegno per il periodo di durata del progetto. Alla cooperativa può essere riconosciuto un contributo massimo del 60% del costo complessivo del lavoro per il responsabile sociale, qualora sia incaricato a svolgere unicamente tale attività. Negli altri casi la percentuale è commisurata all impegno concordato per lo svolgimento di tale compito. Si evidenzia inoltre che l attività relativa alla presente azione è idoneamente pubblicizzata mediante promozioni, effettuate dai funzionari della Agenzia del Lavoro, presso gli Enti Locali, finalizzate alla sensibilizzazione nei confronti dello sviluppo di cooperative sociali di inserimento di soggetti disabili o svantaggiati. Tali opportunità di inserimento sono debitamente pubblicizzate sul sito web dell Agenzia del Lavoro. Per quanto concerne la presentazione dei piani di impresa va sottolineato che le cooperative interessate sono coadiuvate nella strutturazione del piani da un supporto costante dei funzionari dell Agenzia del Lavoro. 3.2 SELEZIONE DELLE OPERAZIONI Per quanto riguarda i Contributi per consulenza le cooperative sociali di inserimento lavorativo o loro Consorzi che necessitano di usufruire di consulenze tematiche, provvedono alla segnalazione del fabbisogno all Agenzia del Lavoro (se la richiesta di consulenza non sia già stata prevista nel piano di impresa approvato a inizio anno con deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell Agenzia del Lavoro), la quale, dopo aver acquisito il parere del Comitato Tecnico, con determinazione dirigenziale concede il beneficio fissandone anche l importo ammissibile a contributo. La cooperativa autorizzata procede all incarico consulenziale e provvede direttamente al pagamento del servizio reso, verso presentazione di idoneo documento contabile, fermo restando il successivo iter di richiesta di contributo all Agenzia del Lavoro. 16

17 Per quanto riguarda i Contributi per rimborso costo lavoro le cooperative sopra indicate presentano all Agenzia del Lavoro un progetto per l inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati caratterizzato dai seguenti elementi: - un piano di impresa, contenente tutte le informazioni utili alla valutazione del piano stesso ed in particolare contenente notizie in merito al patrimonio della stessa, alla organizzazione produttiva, alle attività, alle commesse ed al suo grado di autonomia economica, alla eventuale richiesta di figure consulenziali; - una relazione sulla strategia perseguita dalla cooperativa per assicurare la coerenza tra l attività produttiva della stessa e gli inserimenti lavorativi prospettati; - l indicazione del rapporto tra soggetti svantaggiati e non, impiegati (o che si intendono impiegare) nell impresa; - le metodologie di inserimento lavorativo per i soggetti svantaggiati, indicando: a) modalità e strumenti di attuazione e valutazione dell inserimento lavorativo; b) eventuali attività formative connesse; c) caratteristiche e modalità di intervento dei tutori aziendali; d) strategie e strumenti per l inserimento lavorativo a tempo indeterminato, ove il progetto di inserimento non garantisca la stabilità del rapporto all interno della cooperativa. Tali progetti vengono sottoposti alla valutazione di un apposito Comitato tecnico istituito presso l Agenzia del Lavoro, il quale li valuta rispetto ai fini perseguiti dalla presente Azione. Il Comitato tecnico trasmette i progetti, conformi alle misure ed ai limiti previsti dal Documento degli Interventi di Politica del Lavoro, con un parere motivato concernente la ammissibilità degli interventi e la determinazione della relativa spesa, al Consiglio di Amministrazione dell Agenzia il quale provvede con proprio atto all approvazione dei progetti ritenuti idonei. Successivamente l Ufficio competente provvede ad inviare ai beneficiari la comunicazione di approvazione/diniego TRATTAMENTO DELLA DOMANDA DI RIMBORSO Per l attività denominata contributi per consulenza, la cooperativa è tenuta a presentare, al termine dell intervento, una domanda di rimborso unitamente alla fattura/nota spese quietanzata del costo sostenuto e al relativo contratto sottostante e l Agenzia, previa puntuale verifica amministrativa contabile, procede al rimborso di detto costo emettendo relativa liquidazione di spesa ed ordinativo di pagamento al Tesoriere. Per l attività denominata contributi per rimborso costo lavoro, le cooperative a cui è stato approvato un progetto nelle modalità sopra specificate, in corrispondenza al termine di ogni trimestre di calendario ( di ciascun anno), presentano una domanda di rimborso all Agenzia al fine di ottenere il rimborso del costo lavoro sostenuto per i lavoratori svantaggiati che hanno i requisiti previsti dall Azione 9 fino alla conclusione del progetto riferito a quell anno. Si fa presente che tale domanda di rimborso trimestrale equivale ad una rendicontazione trimestrale delle attività realizzate. A detta domanda di rimborso dovranno essere allegati gli originali e le copie conformi agli originali dei documenti giustificativi di spesa; in particolare a partire dal secondo trimestre dell esercizio 2008 l Agenzia del Lavoro ha provveduto a dettagliare più precisamente la documentazione da allegarsi alla domanda di rimborso che le cooperative devono presentare trimestralmente. In particolare detta documentazione è la seguente: - prospetto di calcolo del costo del lavoro così come determinato in conformità alle indicazioni dettate dalla guida operativa concordata tra l Autorità di Gestione e 17

18 l Organismo intermedio Agenzia del Lavoro (approvato dal Consiglio di Amministrazione); nella guida operativa di cui all allegato n. vengono riepilogate le principali voci di costo ammissibili a contributo e i relativi chiarimenti operativi da seguire nella compilazione del prospetto di calcolo; - originale o copia conforme all originale dei cedolini paga dei dipendenti (tutors e lavoratori svantaggiati) ricompresi nell azione 9 relativi al trimestre di cui si chiede il contributo FSE; - modelli DM10 relativi ai mesi del trimestre di cui si chiede il contributo FSE; - prospetto sviluppo contributi analitico dipendente per dipendente con evidenziazione del codice DM10, elaborato mensilmente, riferito agli oneri contributivi esposti nel DM10; - modelli di pagamento F24 relativi al pagamento degli oneri contributivi e ritenute dei dipendenti del trimestre di cui si chiede il contributo FSE; - originale o copia conforme all originale dell estratto conto bancario dal quale risultino i pagamenti degli stipendi, degli oneri contributivi o di altre voci di cui si richiede il contributo; - copia dell autoliquidazione INAIL dell anno in corso con prospetto di sviluppo del calcolo INAIL annuale effettuato dipendente per dipendente elaborato dal consulente paghe con evidenziazione del tasso di rischio applicato. Eventuali variazioni in corso d anno andranno segnalate e documentate; - prospetto di calcolo mensile del TFR, elaborato dal consulente paghe, riferito ad ogni singolo dipendente; - copia dei contratti di lavoro e delle tabelle retributive applicate ai dipendenti inseriti in Azione 9; - copia della lettera di assunzione dipendenti o altro documento utile per verificare l inquadramento. L Agenzia, previa puntuale verifica amministrativa contabile, procede al rimborso di detto costo emettendo relativa liquidazione di spesa ed ordinativo di pagamento al Tesoriere come precisato nella parte seconda, paragrafo 2.2. Le domande di rimborso, presentate dalla cooperative, sono quindi sottoposte alle verifiche amministrative/contabili a tavolino e alle verifiche amministrative di tipo documentale/contabile effettuate in loco su un campione di domande di rimborso come descritto nel successivo paragrafo CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO Per le due tipologie di intervento sopra descritte, sono previsti i seguenti controlli di primo livello eseguiti direttamente dall Agenzia del lavoro. 1. Contributi per consulenza La tipologia di verifica previste per i contributi per consulenza è la seguente: - verifica di cui alla lettera a) del Regolamento CE 1828/2006 che consta, a fine attività, nella verifica della copia conforme di tutti i documenti contabili giustificativi della spesa con relativa quietanza di pagamento e dei contratti sottostanti. I controlli di cui alla successiva lettera a) esauriscono, per questa tipo di attività, le verifiche necessarie. Le citate verifiche sono indicativamente articolate in: 1. verifica della sussistenza della documentazione amministrativa relativa all azione che dimostra il suo corretto finanziamento a valere sul Programma e che giustifica il diritto all erogazione del contributo; in particolare verifica della determinazione dirigenziale o deliberazione del Consiglio di Amministrazione; 2. verifica dell ammissibilità della spesa e della completezza e della coerenza della documentazione giustificativa di spesa in quanto riferibile alle tipologie di spesa consentite congiuntamente dalla normativa nazionale e comunitaria di riferimento, dal Programma, e dal Documento degli Interventi di Politica del lavoro; 18

19 3. verifica della correttezza della documentazione giustificativa di spesa dal punto di vista normativo civilistico e fiscale; 4. controllo che gli importi dei documenti contabili allegati corrispondano al totale pagato e richiesto nella domanda di rimborso; 5. verifica della riferibilità della spesa sostenuta e rendicontata all azione oggetto di contributo; 6. verifica di eleggibilità della spesa nel periodo di ammissibilità; 7. imputazione dell importo ammissibile sul documento di spesa originale I funzionari incaricati del controllo compilano l apposita check list che sarà a breve presente sul Sistema Informativo dell Autorità di Gestione dove risulta il nominativo di chi ha svolto la verifica, la data, il lavoro svolto e gli esiti. Qualora vengano individuate delle irregolarità o delle spese ritenute non ammissibili, l Organismo Intermedio provvede, se possibile, ad adottare misure correttive e, se del caso, a non dichiarare l eventuale spesa. Tale controllo deve essere effettuato trimestralmente e risulta propedeutico alla predisposizione della proposta di certificazione all Autorità di certificazione. 2. Contributi per rimborso costo lavoro Le tipologie di verifica di cui alla lettera a) del Regolamento CE 1828/2006 previste per i contributi per il rimborso costo lavoro sono le seguenti: a) verifiche amministrative/contabili a tavolino effettuate trimestralmente sul 100% delle domande di rimborso; b) verifiche amministrative di tipo documentale/contabile effettuate in loco su un campione casuale di domande di rimborso (pari almeno al 2%) al fine del controllo della contabilizzazione dei documenti di spesa da realizzarsi con cadenza annuale. Per quanto riguarda il punto a) verifiche amministrative/contabili a tavolino, tali controlli svolti riguardano la verifica del 100% delle domanda di rimborso presentate trimestralmente e in particolare la verifica delle copie conformi all originale dei documenti contabili giustificativi di spesa (cedolino paga, ecc.) allegati alla stessa L effettiva assunzione dei lavoratori viene verificata d ufficio attraverso le banche dati dei centri per l impiego. Le citate verifiche amministrative a tavolino sono indicativamente articolare in: 1. verifica della sussistenza della documentazione amministrativa relativa all azione che dimostra il suo corretto finanziamento a valere sul Programma e che giustifica il diritto all erogazione del contributo; in particolare verifica della determinazione dirigenziale o deliberazione del Consiglio di Amministrazione; 2. controllo che gli importi dei documenti contabili allegati corrispondano al totale pagato e richiesto nella domanda di rimborso; 3. verifica dell ammissibilità della spesa e della completezza e della coerenza della documentazione giustificativa di spesa in quanto riferibile alle tipologie di spesa consentite congiuntamente dalla normativa nazionale e comunitaria di riferimento, dal Programma, e dal Documento degli Interventi di Politica del lavoro; 4. verifica della correttezza della documentazione giustificativa di spesa dal punto di vista normativo civilistico e fiscale; 5. verifica della riferibilità della spesa sostenuta e rendicontata all azione oggetto di contributo; 6. verifica di eleggibilità della spesa nel periodo di ammissibilità; 7. imputazione dell importo ammissibile sul documento di spesa originale. I controlli di cui alla lettera a) del Regolamento CE 1828/2008, come sopra descritti, sono svolti anche avvalendosi della collaborazione di un Revisore contabile appositamente incaricato. 19

20 I funzionari incaricati del controllo compilano l apposita check list che sarà a breve presente sul Sistema Informativo dell Autorità di Gestione dove risulta il nominativo di chi ha svolto la verifica, la data, il lavoro svolto e gli esiti. Qualora vengano individuate delle irregolarità o delle spese ritenute non ammissibili, l Organismo Intermedio provvede, se possibile, ad adottare misure correttive e, se del caso, a non dichiarare l eventuale spesa. Tale controllo deve essere effettuato trimestralmente e risulta propedeutico per procedere alla predisposizione della proposta di certificazione all Autorità di certificazione. Per quanto riguarda il punto b) le verifiche amministrative di tipo documentale/contabile sono effettuate in loco su un campione di domande di rimborso (pari almeno al 2%) al fine del controllo della contabilizzazione dei documenti di spesa da realizzarsi con cadenza annuale. Le tipologie di verifica di cui alla lettera b) del Regolamento CE 1828/2006 previste per i contributi per il rimborso costo lavoro prevedono un controllo annuale sull universo dei progetti (e non a campione) e sono le seguenti: nel corso dell attività dell esercizio un funzionario dell Agenzia del lavoro si reca in ogni settore di attività di ogni cooperativa, ove ci sono soggetti seguiti dall Azione 9, una volta all anno, anche senza preavviso, al fine di verificare la presenza dei lavoratori, l esposizione dell idonea pubblicizzazione sulla natura di progetto cofinanziato, la conformità dei servizi resi a quanto previsto nel progetto approvato. L incaricato compila i verbali di sopralluogo che sono trattenuti agli atti dell Agenzia del Lavoro e vengono registrati nel Sistema Informativo. Nell ipotesi di rilevate anomalie nei verbali, l Agenzia del Lavoro procede ad una lettera di segnalazione alla Cooperativa titolare del progetto, al fine di evidenziare le eventuali problematiche riscontrate nell attività. Inoltre, in itinere, possono essere altresì svolte ulteriori visite di supporto semestrale da parte dei funzionari dell Agenzia del Lavoro al fine di risolvere eventuali problematiche che ostino al raggiungimento dello scopo dell azione: di tali interventi è fatta debita verbalizzazione, a decorrerre dal secondo semestre dell anno 2008, con inserimento di copia nel fascicolo delle cooperative. Tali eventuali visite di supporto semestrale avvengono su richiesta della cooperativa o su indicazione dei funzionari e/o del Comitato tecnico. Inoltre si procederà al controllo del rispetto delle normativa comunitaria in materia di informazione e pubblicità relativamente alla documentazione intercorrente fra i soggetti interessati in base agli art. 5,6,7,8 del regolamento CE 1828/ RIFERIMENTI NORMATIVI - Legge provinciale n. 7/1979 e ss.mm - Criteri e modalità per l attuazione del Programma Operativo Ob. 2 Fondo Sociale Europeo (ex art. 2, par. 3 del Regolamento provinciale avente per oggetto Disciplina del coordinamento e dell attuazione degli interventi della Provincia cofinanziate dal Fondo sociale europeo di cui al Decreto del Presidente della Provincia n /Leg. di data 09/05/2008), approvati con deliberazione della Giunta provinciale n di data Azione 10 Progetti di utilità collettiva promossi da Enti locali e dalle A.P.S.P. 3.7 INTRODUZIONE 20

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