I padri fondatori della demografia
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- Emma Cocco
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1 I padri fondatori della demografia John Graunt (Londra, ) Statistico, studia la mortalità per peste della popolazione di Londra Prime tavole di mortalità per età, sesso e causa di morte Osservazioni empiriche: campagna più salutare della città; nati maschi maggiori di nate femmine; femmine: peggiore stato di salute ma minore mortalità!
2 I padri fondatori della demografia Thomas Robert Malthus ( Westcott, Bath, 1834) Economista, analizza la relazione fra accrescimento numerico della popolazione e sussistenze Saggio sul principio di popolazione All origine degli squilibri esistenti sulla terra vi è la tendenza degli uomini a moltiplicarsi più di quanto o permettano i mezzi di sussistenza Il vincolo delle risorse è di ostacolo al naturale sviluppo della specie umana risorse popolazione
3 Apologo del banchetto Un uomo nato su un suolo dove la proprietà è stabilità e che non può trarre sussistenza né dal suo lavoro né dal suo patrimonio, non ha alcun diritto di condividere il cibo con gli altri uomini. Al grande banchetto della natura non c è alcun coperto per lui. Essa gli ordina di andarsene e farà eseguire prontamente tale ordine se egli non troverà il mezzo per suscitare la compassione di qualcuno dei convitati. Se costoro si ritirano e gli fanno posto volentieri, altri intrusi si presentano e sollecitano lo stesso favore. Si sparge la voce che c è di che nutrire tutti e le pretese si moltiplicano. L ordine e l armonia che regnavano in questa festa s tramutano in confusione e discordia. L abbondanza si trasforma in penuria, la gioia di cui godevano i convitati viene turbata dallo spettacolo della miseria che riempie la sala del banchetto; e dalle grida inopportune di coloro che si lamentano, non senza qualche apparente ragione, in quanto dopo averli invitati si troncano e loro speranze. Infine i convitati riconoscono troppo tardi l errore che hanno fatto di contravvenire agli ordini della Regina del banchetto, che per trattarli tutti con magnificenza, senza oltrepassare i limiti della propria fortuna (patrimonio), rifiuta per umanità di accogliere i nuovi arrivati, allorché la sua tavola è già al completo.
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5 : un secolo di eventi demografici straordinari La popolazione mondiale raddoppia in soli 37 anni (da 2,5 a 5 miliardi tra il 1950 e il 1987) L accelerazione della crescita mondiale raggiunge il massimo storico (2,1% nel 1960) Le strutture demografiche esistenti si modificano profondamente (deriva demografica dei continenti) 5
6 Verso la stabilizzazione? : alta fecondità, calo della mortalità = crescita rapida : calo della fecondità = crescita meno rapida 2050: Tasso di crescita 0,47 % annuo 2025: Tasso di crescita 0,92 % annuo : Tasso di crescita 1,7% annuo 6
7 La transizione demografica 7
8 La transizione demografica nei paesi sviluppati Il ciclo demografico moderno dell Occidente inizia alla fine del XVIII secolo in Francia e in Inghilterra, nel XIX secolo nel resto dell Europa La popolazione europea quadruplica La speranza di vita cresce da 25/35 a 75/80 Il numero di figli per donna scende da 5 a meno di 2 I tasso di natalità (n) e di mortalità (m) calano da circa 40 per mille a circa 10 per mille
9 L incremento demografico nel corso della transizione L entità dell incremento dipende: dalla durata della transizione dalla velocità della discesa di mortalità e natalità dalla differenza tra le due Il rapporto tra l ammontare della popolazione prima e dopo la transizione è chiamato moltiplicatore
10 La transizione demografica della popolazione italiana 10
11 Alcuni indicatori pre e post transizione in Italia M.Livi Bacci (2005), A concise history of world population
12 Le caratteristiche della transizione Necessità: l'abbassamento della mortalità (sia esso dovuto a fattori esogeni o endogeni al sistema demografico) determina con maggiore o minor ritardo, anche il progressivo contenimento della fecondità. Irreversibilità: Il processo di riduzione della fecondità ha rallentamenti e pause, ma mai ritorni se non accidentali a livelli più alti. Lo stesso può dirsi - ma con meno forza - della mortalità (es. ex URSS). Universalità: tutte le popolazioni dell'epoca moderna sembrano destinate a subire il processo di transizione.
13 Le critiche Eterogeneità: differenze regionali ampie Scarsa importanza attribuita ai fattori culturali e alle norme sociali Applicabilità ai PVS Periodo post-transizionale
14 La comunità internazionale e la crescita demografica mondiale Anni 40 - il «population movement» : i meccanismi della transizione non sono sufficienti ad avviare il calo della fecondità in molti paesi. 1946: nasce la divisione della popolazione in seno alle Nazioni Unite incaricata di studiare i fenomeni di popolazione e di sottoporli ad una Commissione formata dai rappresentanti dei Governi di diverse regioni del mondo. 1951: la Divisione pubblica il suo primo rapporto «Cause e conseguenze dell evoluzione demografica» 1954: prima Conferenza mondiale sulla popolazione a Roma 1965: seconda Conferenza mondiale a Belgrado
15 La comunità internazionale e la crescita demografica mondiale 1966: Risoluzione 2211 delle Nazioni Unite: Le NU forniranno aiuto in materia di pianificazione famigliare ai paesi che ne faranno richiesta (25 Stati firmatari) Internazionalizzazione del population movement: maggiore autonomia UNDP rispetto agli Stati Uniti Dibattito favorevoli/contrari 1967: Nasce il Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione UNFPA 1974;1984;1994 : Conferenze di Bucarest, Città del Messico e Il Cairo
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