Editoriale. N. 1 1trimestrale. Agosto Settembre Ottobre 2014
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- Alfonso Giulio Scala
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1 . Editoriale N. 1 1trimestrale Agosto Settembre Ottobre 2014 Soddisfazione, gioia, responsabilità, un po di paura ed infine sollievo, queste le emozioni che mi pervadono da quando abbiamo saputo che la nostra Cooperativa, ha vinto la gara del Comune di Genova per l affidamento degli spazi del Nido d infanzia Vico Rosa, nel quartiere della Maddalena. Soddisfazione e gioia perché, il progetto è stato valutato il migliore fra tutti quelli presentati, giudicato coerente e armonico, legato alle migliori tradizioni della pedagogia e nel contempo molto innovativo, perché le proposte che abbiamo fatto per coinvolgere il quartiere sono state riconosciute originali e significative affinché il nido d infanzia potesse entrare nella vita della comunità e ritagliarsi un ruolo nella fitta rete costruita negli anni dalla cittadinanza della Maddalena. Soddisfazione e gioia perché nel progettare siamo state davvero una squadra, in cui ciascuna ha portato il suo pezzo e il suo sapere, fare sintesi è stato facile, Daniela Filippini e Vanessa Rondanina, hanno portato il meglio delle loro conoscenze ed esperienze, si sono impegnate, ci tengo a dirlo, anche sacrificando giorni di ferie e mantenendo il contatto dalle vacanze, rappresentando davvero che cosa vuol dir essere una Cooperativa.. Responsabilità e un po di paura perché la sfida è davvero grande, un nuovo contesto, nuove persone, il primo significativo impegno fuori dai limitati e limitanti confini di Mignanego, la gestione e la cura di uno spazio che il quartiere, in senso lato,
2 Istituzioni, Associazioni, Comitati, gruppi informali, Cooperative Civ, identifica come occasione di definitiva riqualificazione e di superamento dell etichetta di luogo degradato. Mi sento e ci sentiamo addosso questa responsabilità. Sollievo perché il modo in cui il variegato mondo della Maddalena ci ha accolte, stupendoci anche un po vista la nostra disabitudine all ascolto da parte delle Istituzioni più vicine ai cittadini e alla stretta collaborazione all interno della comunità, renderà tutto più facile, potremo lavorare in serenità contando su solidi punti di appoggio e su una rete di competenze che non potrà che arricchire il Nido d infanzia e tutte noi. Ci tenevo a condividere con tutti coloro che gravitano attorno a Pollicino questa soddisfazione, sia perché bambine bambini e famiglie che lo frequentano ci hanno dato spunti e strumenti per pensare ad un nuovo Nido, sia perché credo che, seppur indirettamente, le ricadute si vedranno anche a Mignanego, l opportunità di integrare il lavoro delle due equipe, anche promuovendo lo scambio educativo, e di contaminare due realtà così diverse non potrà che essere fonte di crescita per tutti. Presenteremo il nostro progetto alla Maddalena il 10 dicembre, se avete piacere, ci vediamo alle 18 presso il Teatro Altrove. Paola Campi Buona lettura!!! Pinguino Pigna 2
3 Fammi giocare solo per gioco Quando si parla di diritti dei bambini e delle bambine non si deve pensare che ci siano diritti più importanti di altri. L'Organizzazione delle Nazioni Unite (O.N.U.) ha negli anni tutelato e garantito i diritti dell infanzia. L art. 31 della Convenzione internazionale sui diritti dell Infanzia, approvato il 20 novembre 1989 dall Assemblea Generale dell O.N.U. ed entrato in vigore il 2 settembre 1990, esprime chiaramente queste valenze fondamentali del diritto al gioco e, nello specifico, sancisce: Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo ed allo svago, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età ed a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica; Gli Stati parti devono rispettare e promuovere il diritto del fanciullo a partecipare pienamente alla vita culturale ed artistica ed incoraggiano l organizzazione di adeguate attività di natura ricreativa, artistica e culturale in condizioni di uguaglianza. artistica. 2. Gli Stati parti del fanciullo di partecipare piena 3
4 Il gioco permette al bambino di utilizzare un linguaggio semplice e naturale e a noi adulti di poter entrare in punta di piedi nel suo mondo. Quando giochiamo con i nostri bambini e bambine ci scambiamo messaggi, esperienze preziose nella relazione ma definiamo anche regole e modalità differenti di stare insieme, giocando s impara ed è per questo che giocare per i bambini è un diritto e per noi dovere! E così bello osservare al nido Pollicino i bambini e le bambine impegnati, appassionati ed intenti a giocare e a mostrarci la loro gioia; qui il diritto al gioco è rispettato, il gioco può essere a volte strutturato e guidato ma spesso libero; sono proprio i bambini e le bambine che scelgono a che gioco appartenere in quel momento, con quali altri coetanei stare, cosa proporre alle educatrici e come divertirsi. Pensiamo sia fondamentale giocare con i bambini e le bambine e dar loro la possibilità di farlo vivendo a contatto con un mondo di adulti che non chiedono loro altro che essere quello che sono per sostenerli nel diventare grandi. Vanessa Rondaninaicre 4
5 a Primi Passi Ci sono alcuni cambiamenti che quando li vediamo ci emozionano a tal punto da lasciarci senza parole un po sospesi. Questo ci capita ad esempio quando, al ritorno dalle vacanze estive, le Pollicine e i Pollicini portano all asilo parole, passi, le loro conquiste che li lanciano nell avventura di scoprire il mondo in modo più autonomo. Il nido d infanzia è davvero un luogo che protegge, che contiene, ma che guarda verso il cielo, che fa venir voglia di volare è in questo luogo dove i bambini e le bambine prendo le loro prime lezioni di volo che li guardiamo con incanto, consapevoli che le scoperte che si fanno nella vita, fin da quando si nasce, sono meraviglie che si ripetono ogni giorno.. Daniela Filippini 5
6 Filastrocca del diritto al gioco Fammi giocare solo per gioco Senza nient altro, solo per gioco Senza capire, senza imparare Senza bisogno di socializzare Solo un bambino con altri bambini Senza gli adulti sempre vicini Senza progetto, senza giudizio Con una fine ma senza l inizio Con una coda ma senza la testa Solo per finta, solo per festa Solo per fiamma che brucia per fuoco Fammi giocare solo per gioco. (B. Tognolini) 6
7 La Favola di Pollicina E una fiaba dello scrittore danese Hans Christian Andersen. Come in Pollicino di Charles Perrault, Mignolina narra la storia di una bambina piccolina. Questa fiaba fu una delle prime scritte da Andersen e fu pubblicata per la prima volta nel La fiaba di Mignolina è stata successivamente adattata su vari media, tra cui i film di animazione. A volte il nome della protagonista viene mutato in Pollicina (in lingua spagnola Pulgarcita; in lingua francese Poucette; in lingua inglese Thumbelina). L'adattamento più noto della fiaba è il film d'animazione Pollicina, prodotto dalla Warner Bros nel 1994 La storia inizia con una donna, amante dei fiori, che un giorno riceve una sorpresa inaspettata: una piccola ragazzina spunta da un bocciolo. Viene nominata Mignolina a causa delle sue dimensioni e rende felice la vita della donna, ora non più sola. Una notte, però, la piccola è portata via da una rana, attirata dalla sua bellezza. Risvegliatasi con quelle creature che per lei hanno 7
8 le dimensioni di un ippopotamo, Mignolina apprende con orrore che dovrà essere la sposa del figlio dell'anfibio ma, grazie alle sue lacrime che commuovono i pesci dello stagno, riesce a fuggire. Dopo essere fuggita dal rospo, si ferma a riposare su di un giglio, prima di tornare a casa, quando all'improvviso viene catturata da un maggiolino. Successivamente, riuscita a scampare anche a questo pericolo, Mignolina viene travolta dall'inverno e trova riparo presso la casa di un topo, che le consiglia di sposarsi con il suo vicino, un talpone molto rinomato tra i roditori del posto, che si invaghisce di lei appena la incontra. Mignolina però si rifiuta di prendere come sposo la talpa e fugge via, volando verso una terra lontana a bordo di una rondine che aveva accudito durante l'inverno e divenuta sua amica. Su un campo di fiori, Mignolina incontra un principino delle fate e si sposa con lui. Infine riceve un paio di ali per accompagnare il marito nei suoi viaggi di fiore in fiore e per poter tornare eventualmente a casa da sua madre, per farle visita. dizione francese "La Petite Poucette" Louis-Maurice Boutet de Monvel
9 Pensieri e parole Mi ha fatto la mia mamma Testo Gianni Rodari - Musica di Sergio Endrigo e Bacalov Persone male informate O più bugiarde del diavolo Dicono che tu sei nato Sotto a una foglia di cavolo! Persone male informate O più bugiarde del diavolo Dicono che sono nato Sotto a una foglia di cavolo! Altri maligni invece Sostengono senza vergogna Che sei venuto al mondo A bordo di una cicogna! Altri maligni invece Sostengono senza vergogna Che sono venuto al mondo A bordo di una cicogna! Se mamma ti ha comperato Come taluni pretendono Dimmi: dov è il negozio Dove i bambini si vendono? Se mamma mi ha comperato Come taluni pretendono Diteci: dov è il negozio Dove i bambini si vendono? Tali notizie sono Prive di fondamento: Ti ha fatto la tua mamma E devi essere contento! 9
10 Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! E sono molto contento! E devi essere contento! Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! Tali notizie sono Prive di fondamento: Mi ha fatto la mia mamma E sono molto contento! E sono molto contento! 10
11 Vellutata di zucca e patate Ingredienti: zucca patate sedano, carota e cipolla sale grosso mandorle Lavare e mandare la zucca e le patate. Tagliare tutto a tocchetti e mettere in una pentola d acqua calda, un poco salata, nella quale stanno già sobbollendo i sapori una volta cotte la zucca e le patate frullare il tutto, rendendolo vellutato. Servire con una spolverata di mandorle tritate finissimamente e leggermente tostate buon appetito!! 11
12 Filastrocca dell autunno Quando piove lento lento e fa freddo e tira il vento, nella casa sta il bambino dentro il nido l uccellino nella cuccia il cagnolino. Presso il fuoco il mio gattino. E il ranocchio senza ombrello? Sotto il fungo sta bel bello. Filastrocca mangerina A A A A A A A mangio una mela E E E E E E E mangio tante pere I I I I I I I mangio un sacco di miritilli O O O O O O O mangio un sol frutto U U U U U U U e poi non mangio più! 12
13 Il 17 giugno 2014 si è svolta una iniziativa presso l Asilo nido Pollicino all interno del progetto NPL, nati per leggere, Nati per Leggere è promosso dall'alleanza tra bibliotecari e pediatri attraverso le seguenti associazioni: l'associazione Culturale Pediatri - ACP che riunisce tremila pediatri italiani con fini esclusivamente culturali, l'associazione Italiana Biblioteche - AIB che associa oltre quattromila tra bibliotecari, biblioteche, centri di documentazione, servizi di informazione operanti nei diversi ambiti della professione e il Centro per la Salute del Bambino - ONLUS - CSB, che ha come fini statutari attività di formazione, ricerca e solidarietà per l'infanzia. Ogni bambino ha diritto ad essere protetto non solo dalla malattia e dalla violenza ma anche dalla mancanza di adeguate occasioni di sviluppo affettivo e cognitivo. Questo è il cuore di Nati per Leggere. Dal 1999, il progetto ha l'obiettivo di promuovere la lettura ad alta voce ai bambini di età compresa tra i 6 mesi e i 6 anni. Recenti ricerche scientifiche dimostrano come il leggere ad alta voce, con una certa continuità, ai bambini in età prescolare abbia una positiva influenza sia dal punto di vista relazionale (è una opportunità di relazione tra bambino e genitori), che cognitivo (si sviluppano meglio e più precocemente la comprensione del linguaggio e la capacità di lettura). Inoltre si consolida nel bambino l'abitudine a leggere che si protrae nelle età successive grazie all'approccio precoce legato alla relazione. A tale scopo è stato creato, al Pollicino, un ambiente ad hoc adibendo nell angolo morbido della struttura un luogo di ascolto e di lettura fatto di tappeti soffici, cuscini colorati di varie forme al fine di rendere più piacevole ed accogliente ciò che veniva raccontato e letto dalla responsabile per le biblioteche della Liguria, Donatella Curletto, e dagli stessi genitori interessati e coinvolti.leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività coinvolgente: rafforza la relazione adulto bambino ed è la singola attività più importante che i genitori possano fare per preparare il bambino alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane avrà un vocabolario più ricco, si esprimerà meglio e sarà più curioso di leggere e di conoscere molti libri. Leggere ad alta voce è piacevole e crea l'abitudine all'ascolto, aumenta i tempi di attenzione, accresce il desiderio di imparare a leggere. La voce do mamma e papà è magia per il bambino. L'elemento che più conta è lo stare insieme, condividere la lettura come un'attività semplice. Non sono richieste doti particolari di bravura o di tecnica, è sufficiente seguire il testo e intraprendere con il bambino una lettura dialogica, ricca di scambi affettivi. Francesca Sobrero 13
14 Le letture sono state: Aiuto, arriva il lupo! Ramadier e Bourgeau ed. Babalibri Oh, Oh! Chris Haughton ed.lapis Guarda che faccia S.Manetti ed. Giunti Oh che uovo E. Battut ed. Nati per Leggere Libri e albi illustrati per grandi e piccini Tema: rabbia e aggressività L'orchetto smemorato di Bordiglioni Emme edizioni (per bimbi più grandi ma "traducibile", tramite le immagini, in una storia adatta alla fascia d età del nido) Patatrac di Corentin Babalibri la rabbia a volte è generata dall'esclusione e dall'isolamento e dal pregiudizio verso le intenzioni degli altri Quel coso lì di Cosentino Babalibri la rabbia a volte è provocata, cosa che non giustifica il morso ma fa capire come prevenirlo; Che rabbia! di Allancèed: Babalibri la rabbia può essere un emozione esplosiva e dirompente ma solo affrontandola è possibile ridurla e richiuderla in una scatoletta. "No, no e poi no!" di Allancè i compagni sono una risorsa e non una minaccia. 14
15 Gita alla Cascina Canepa Comunità San Benedetto Al Porto Siamo felici e orgogliosi di poter utilizzare lo spazio dedicato a noi genitori per raccontare e ricordare la splendida esperienza che è stata la gita alla Cascina Canepa di venerdì 6 giugno. Già da alcuni giorni aspettavamo emozionati questo momento, in cui avremmo potuto vedere la reazione della nostra bimba a contatto diretto con tanta natura, e soprattutto con animali per lei inusuali. Ma credo che il sentimento sia stato condiviso in larga misura dalle famiglie, che hanno partecipato numerose. Appena giunti abbiamo subito potuto osservare quanto il posto fosse delizioso; e fortunatamente la gita nasceva sotto la buona stella di una giornata piacevolmente soleggiata. Noi adulti siamo stati catturati daila bellezza della cascina, dove era evidente il duro lavoro fatto tra allevamento degli animali, coltivazione della terra, e organizzazione dei locali adibiti ad agriturismo. I bimbi invece, specie i più grandicelli, si sono naturalmente lanciati all'esplorazione del posto, trovando subito il viottolo sassoso che scendeva al reparto "animali da cortile": galli e galline a destra e a sinistra si presentavano curiosi ma un po' dispettosi... Tanto che qualcuno, tentando di accarezzarli, ha rimediato una poco gentile, quanto istruttiva, "beccata"... Subito guarita dalle coccole della mamma. Proseguendo, alcuni hanno visto, da un lato, la bellissima serra con erbe profumate e verdure. Altri hanno trovato più giù il reparto "animali raglianti", dove una corda li separava da due simpatici 15
16 asinelli, più docili dei pennuti precedenti! Dopo una prima sbirciata iniziale, ecco un momento di ritrovo collettivo: bambini, tutti in cerchio all'interno della cascina! Bisogna trovare il nome al coniglietto! Non si è saputo se ne sia stato scelto davvero uno, ma credo che tutti noi abbiamo ancora negli occhi gli occhi emozionati con cui i bimbi si accalcavano per accarezzare il soffice batuffolo che ha fatto il giro della sala. A questo punto è partita la vera e propria visita: i bimbi divisi in due gruppi per fascia d'età, sono stati accompagnati a visitare tutta l'area, potendo così svolgere alcuni compiti tipici di un vero fattore! Noi per forza di cose abbiamo seguito i più piccini, di cui diamo testimonianza. A turno, hanno potuto piantare il loro semino di zucchina nel vasetto. (A proposito, a voi com'è andata? La nostra piantina è diventata rigogliosissima, con un mucchio di fiori... E nessuna zucchina!) Hanno osservato le gabbiette con i conigli, tutti rigorosamente provvisti di targhetta col nome; hanno apprezzato gioiosi il recinto "odoroso" coi maialini, facendo loro il verso. Beata innocenza! Per loro erano solo BELLISSIMI, nessun preconcetto nei confronti dei loro amici grufolanti. Hanno infine dato loro stessi la "pappa" ad alcuni animali, grissini agli asini e biscotti alle caprette. E qui non posso fare a meno di ricordare che, gira gira, doveva essere passata da un po' l'ora della merenda, perché la nostra piccola si è resa protagonista di una buffa scenetta, in cui in lacrime tentava di tenere per sé biscotti e grissini, anziché darli ai destinatari animali! Ma l'attesa non era stata vana: appena tornati dal giro, ci attendeva una tavolata di bibite, fresche e calde, e soprattutto di diversi tipi di torte, una più invitante dell'altra, fatte con evidente passione dai nostri amici ospitanti. Tra mangiate, bevute, chiacchiere e risate, pochi per volta ci si è avviati verso casa. Ci teniamo a rimarcare la gentilezza, disponibilità e simpatia degli appartenenti alla comunità della Cascina, che hanno dimostrato grande sensibilità nell'organizzare per i nostri cuccioli una visita adatta a loro, giocosa 16
17 e istruttiva al tempo stesso. Ma senza dubbio un sentito "GRAZIE" va alle nostre organizzatrici, cioè alle nostre educatrici, che hanno saputo creare (ancora una volta) un'occasione meravigliosa per stare tutti insieme e conoscerci sempre meglio in un contesto di grande armonia e ispirazione per grandi e piccini. Il nostro commento finale è quindi: indimenticabile, imperdibile... Cosa dite, da ripetere?!? 17
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19 Se c è qualcosa che desideriamo cambiare nel bambino dovremmo prima esaminarlo bene e vedere se non è qualcosa che faremmo bene a cambiare in noi stessi. Carl Gustav Jung 19
20 La redazione: Marcella Chiesa, Ida Dagnino, Daniela Filippini, Vanessa Rondanina, Francesca Sobrero. Hanno collaborato a questo numero: Paola Campi, genitori di Ginevra Progetto grafico Sara Barbieri e i bambini e le bambine del nido Scrivi alla redazione Pollicino racconta, saremo lieti di pubblicare i tuoi pensieri, idee o suggerimenti. Se ci segnali il tuo indirizzo ti invieremo con piacere i prossimi numeri del nostro giornalino! Asilo Nido Pollicino Via Visegni 1, Mignanego (GE) Tel uffici della cooperativa: Via Piave 55, Mignanego (GE) Tel Mail info@cooperativasocialemignanego.it 20
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