SEZIONE 1: scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari, in tre passi.

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1 SEZIONE 1: scegliere gli obiettivi di processo più rilevanti e necessari, in tre passi. PASSO 1: verificare la congruenza tra obiettivi di processo e priorità/traguardi. TABELLA 1 RELAZIONE TRA OBIETTIVI DI PROCESSO E PRIORITA STRATEGICHE Area di processo Obiettivi di processo E connesso alla priorità Curricolo, progettazione e valutazione Ambiente di apprendimento Inclusione e differenziazione Continuità e orientamento Orientamento strategico e organizzazione della scuola Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie Progettazione comune per classi parallele e attività per classi aperte e gruppi di livello. Migliorare il senso di responsabilità e sviluppare adeguate competenze sociali: a) consapevolezza di sé; b) rispetto dell' altro; c) capacità di ascolto e di cooperazione; d) capacità di assumere il ruolo funzionale all attività e al contesto. Migliorare le competenze degli alunni in uscita da ogni ordine di scuola nell ambito scientifico. Coinvolgere le famiglie nel processo di formazione del senso di responsabilità dell alunno a partire dalla scuola dell infanzia attraverso: - un atteggiamento coerente da parte dei docenti con quanto stabilito dal patto educativo - momenti esplicitamente riservati alla condivisione e alla sottoscrizione del patto educativo - partecipazione dei genitori a iniziative di formazione sul tema organizzate dalla scuola Favorire il raggiungimento degli obiettivi minimi, riducendo la variabilità dei risultati scolastici all interno delle singole classi (maggiore omogeneità tra gli alunni in uscita). Conoscenza e interiorizzazione del sistema di regole nei tre ordini di scuola: a) stare con gli altri nel rispetto delle regole per star bene con se stessi; b) comprendere la necessità di assumersi responsabilità c) pervenire alla consapevolezza che il rispetto delle regole è anche una forma di autotutela Favorire l apprendimento passando da una acquisizione mnemonica e ripetitiva, ad una maggiormente legata alla realtà Condividere le scelte con tutti gli attori coinvolti, fra insegnanti, con i genitori, fra alunni genitori e insegnanti. Esplicitare la connessione tra ciascuno degli obiettivi di processo e le priorità individuate

2 PASSO 2: elaborare una scala di rilevanza degli obiettivi di processo. TABELLA 2 CALCOLO DELLA NECESSITA D INTERVENTO SULLA BASE DI FATTIBILITA ED IMPATTO MONITORAGGIO DELLE AZIONI Obiettivi di processo elencati Fattibilità (da 1 a 5) * Valutazione delle reali possibilità di realizzazione Impatto (da 1 a 5) * Valutazione degli effetti potenziali Prodotto: valore che identifica la rilevanza dell intervento Prodotto dei due valori; fornisce la scala di rilevanza degli obiettivi di processo da mettere in atto 1 Sviluppare adeguate competenze sociali Coinvolgimento delle famiglie Classi aperte e gruppi di livello Migliorare le competenze in uscita nell ambito logico-scientifico * 1= nullo 2= poco 3= abbastanza 4= molto 5= del tutto Valutare se rivedere gli obiettivi dichiarati nel RAV, concentrandosi su quelli di rilevanza maggiore e, all occorrenza eliminare o ridimensionare il peso degli obiettivi di minore rilevanza PASSO 3: ridefinire l elenco degli obiettivi di processo e indicare i risultati attesi, gli indicatori di monitoraggio del processo e le modalità di misurazione dei risultati. Obiettivi di processo in via di attuazione Sviluppare adeguate 1 competenze sociali Coinvolgimento delle famiglie. Attivazione classi aperte e gruppi di livello. Migliorare le competenze in uscita nell ambito logico-scientifico. TABELLA 3 RISULTATI ATTESI E MONITORAGGIO Risultati attesi Miglioramento del clima d aula. Condivisione attiva dei percorsi formativi. Sviluppo di stili di apprendimento personalizzati e collaborativi. Potenziamento delle capacità logiche e di decodifica delle consegne di lavoro; incremento degli esiti di apprendimento. Indicatori di monitoraggio Dati contenuti nelle osservazioni scritte dei docenti; interventi disciplinari. Miglioramento quali/quantitativo della partecipazione dei genitori. Capacità di lavorare in gruppo; capacità di esecuzione delle consegne didattiche. Aumento della capacità di problemsolving; utilizzo trasversale della competenze. Modalità di rilevazione Valutazioni periodiche e giudizi sul comportamento; strumenti di osservazione strutturati. Incremento percentuale della presenza nei momenti di incontro formali ed informali. Osservazioni degli insegnanti; periodiche degli esiti scolastici. Rilevazioni sul metodo di lavoro e sulle modalità di applicazione delle competenze acquisite; esiti scolastici. chiara definizione dei risultati attesi chiara definizione degli indicatori su cui basare la misurazione periodica dei processi attivati espressione in forma concreta e osservabile sia dei rislutati attesi sia degli indicatori di processo

3 SEZIONE 2: decidere le azioni per raggiungere ciascun obiettivo di processo (in due passi, da replicare per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere). PASSO 1: ipotizzare le azioni da compiere considerandone i possibili effetti negativi e positivi a medio e lungo termine. TABELLA 4 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI DELLE AZIONI Esiti all interno della scuola Azione prevista a medio termine a lungo termine positivi negativi positivi negativi Elaborazione di Carta dei servizi e Regolamento d Istituto, tenendo conto degli obiettivi di processo. Arricchimento reciproco tra le esperienze dei due I. C. Nuovo quadro regolamentare coerente con il PTOF. Revisione del curricolo d Istituto alla luce degli obiettivi di processo. Attivazione di gruppi di lavoro/commissioni trasversali ai segmenti scolastici e ai plessi. Attività per classi aperte, per gruppi di livello e di potenziamento. Armonizzazione dei curricoli precedenti. Conoscenza reciproca e scambio tra scuole e docenti. Rinforzo della didattica personalizzata e di laboratorio. Comune profilo di competenza dell alunno. Sviluppo della comprensività dell Istituto. Miglioramento dei livelli di apprendimento. valutazione delle potenziali opportunità e delle possibili ricadute negative PASSO 2: rapportare gli effetti delle azioni a un quadro di riferimento innovativo. TABELLA 5 CARATTERI INNOVATIVI Caratteri innovativi dell obiettivo Definizione di un nuovo quadro regolamentare per il funzionamento delle scuole dell Istituto, valorizzando le esperienze maturate nei due Istituti comprensivi. Impostazione del curricolo sulla base di un profilo di competenze coerente con la realtà del territorio in cui le scuole operano e col contesto culturale. Condivisione delle scelte educative e della gradualità curricolare in dimensione longitudinale (infanzia primaria secondaria). Diffusione nell ordinario di modalità didattiche ispirate alla personalizzazione e all inclusività. Connessioni con il quadro di riferimento di cui in Appenndice A e B Appendice A: lettere d e k Appendice B: punto 6 Appendice A: lettere d - e Appendice B: punto 5 Appendice A: lettere k j Appendice B: punto 6 Appendice A: lettere b - j - n Appendice B: punti valutare la relazione tra azioni poste in essere dall stituto e obiettiivi previsti dalla legge 107/2015 (Apendice A) valutare la relazione tra azioni poste in essere dall stituto e il quadro di riferimento del movimento Avanguardie Educative (Appendice B) valutare l impatto innovativo delle azioni poste in essere sull organizzazione della scuola e/o sugli ambienti di apprendimento

4 SEZIONE 3: pianificare le azioni di ciascun obiettivo di processo individuato (in tre passi, da replicare per ciascun obiettivo di processo che si intende raggiungere). PASSO 1: definire l impegno delle risorse umane e strumentali. Figure professionali Docenti TABELLA 6 DESCRIVERE L IMPEGNO DI RISORSE UMANE INTERNE ALLA SCUOLA Tipologia di attività Ore aggiuntive Costo Fonte presunte previsto finanziaria Carta/Regolamento 50 complessive OO CC Curricolo Istituto 10 pro capite att. funzionali Commissioni 10 individuali ad incaricati FIS incarichi Interventi di 108 totali secondo progetti FIS progetti consolidamento. Personale ATA Altre figure TABELLA 7 DESCRIVERE L IMPEGNO FINANZIARIO PER FIGURE PROFESSIONALI ESTERNE ALLA SCUOLA E/O BENI E SERVIZI Impegni finanziari per tipologia di spesa Impegno presunto Fonte finanziaria Formatori 2.000,00 Programma Annuale Consulenti Attrezzature Servizi Altro Prevedere l impegno delle risorse umane interne alla scuola (docenti, ATA, altri ) al di là delle normali funzioni di servizio l impegno delle risorse umane esterne alla scuola (consulenti, formatori, altri ) quantificare le spese che la scuola intende sostenere per l attuazione del PdM valutare l impatto innovativo delle azioni poste in essere sull organizzazione della scuola e/o sugli ambienti di apprendimento PASSO 2: definire i tempi di attuazione delle attività. Attività Carta e Regolamento Curricolo Istituto Commissioni Istituto Interventi di consolidamento TABELLA 8 TEMPISTICA DELLE ATTIVITA PIANIFICAZIONE settembre ottobre novembre dicembre gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno definire una tempistica chiara dell attuazione delle azioni pianificate, aggiornabile sulla bese dei risultati del monitoraggio in itinere identificare un responsabile per la verifica del rispetto dei tempi pianificati COLORARE nel seguente modo: rosso = azione non svolta secondo quanto pianificato /non in linea con gli obiettivi previsti, giallo = azione in corso/in linea con gli obiettivi previsti, ma ancora non avviata o non conclusa verde = azione attuata/conclusa come da obiettivi previsti

5 PASSO 3: programmare il monitoraggio periodico dello stato di avanzamento dell obiettivo di processo. Data di rilevazione fine primo quadrimestre aprile 2016 giugno 2016 Indicatori di monitoraggio del processo Approvazione documenti programmatici; quadrimestrali Stato di avanzamento del curricolo d Istituto Andamento progettualità; quadrimestrali TABELLA 9 MONITORAGGIO DELLE AZIONI Strumenti di Criticità rilevazione rilevate Delibere Consiglio Istituto; tabelle di scrutinio Tabelle delle competenze disciplinari e dei traguardi di apprendimento Relazioni Commissioni, Funzioni Strumentali e referenti Progressi rilevati Modifiche - aggiustamenti misurazione oggettiva del cambiamento introdotto con le azioni messe in atto (dati numerici strumenti quali/quantitativi) individuare le eventuali necessità di modifica del piano (riprende sezione 1, passo 3) SEZIONE 4: valutare, condividere e diffondere i risultati del piano di miglioramento in quattro passi PASSO 1: valutare i risultati raggiunti sulla base degli indicatori relativi ai traguardi del RAV. Esiti degli studenti* (da sezione 5 del RAV) Riduzione della variabilità tra le classi Miglioramen to esiti in ambito logicoscientifico Potenziame nto competenze di cittadinanza TABELLA 10 LA VALUTAZIONE IN ITINERE DEI TRAGUARDI LEGATI AGLI ESITI Traguardo* (da sezione 5 del RAV) Aumento del voto 8/9 all esame di Stato Incremento valutazione media Maggiore rispetto delle regole e sviluppo di comportamen ti collaborativi data rilevazio ne Fine anno Fine anno Fine anno Indicatori scelti Esiti esami I ciclo Esiti finali a. s. Relazioni insegnant i Risultati attesi Aumento omogenee Riduzione negative Aumento del senso di responsabi lità Risultati riscontra ti differen za Considerazioni critiche e proposte di integrazione o modifica valutare con frequanza annuale l andamento del PdM per ciascuna delle priorità individuate valutare la necessità di inserire o meno modifiche/integrazioni per raggiungere i traguardi triennali

6 PASSO 2: descrivere i processi di condivisione del piano all interno della scuola. TABELLA 11 CONDIVISIONE DELL ANDAMENTO E DEI RISULTATI DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO STRATEGIE DI CONDIVISIONE DEL PDM ALL INTERNO E ALL ESTERNO DELLA SCUOLA Momenti di condivisione interna Consiglio d Istituto Collegio dei docenti Organi collegiali, con la sola componente docente e/o con la presenza dei genitori Commissioni e Gruppi di Lavoro Pubblicazioni sul sito dell Istituto Persone coinvolte dirigente, rappresentanti di docenti, personale ATA e genitori docenti Docenti, dirigente e genitori Docenti e dirigente utenza scolastica e non Strumenti Discussione in plenaria e delibere specifiche Discussione sulla base delle relazioni di FS e referenti d area Valutazione collegiale Relazioni illustrative Considerazion i nate dalla condivisione Sito web istituzionale programmare le modalità di coinvolgimento dell intera organizzazione scolastica alla realizzazione del PdM valutare l incidenza del processo condiviso sul miglioramento del clima e delle relazioni interne identificare i soggetti interni ed esterni con i quali condividere i risultati del PdM individuare in quale modo si organizzaerà la condivisione del risultati del PdM all interno della scuola individuare quali azioni si possono porre in essere per la condivisione del risultati del PdM con portatori di interesse esterni **************************** TABELLA 12 COMPOSIZIONE DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Nome Ruolo Roberto Salvetti Dirigente Franzoni Antonella Insegnante di scuola primaria Genesini Martina Insegnante di scuola primaria Oliveti Giancarlo Pastorelli Paola Palazzo Lucia Sanzogni Manuela Simonetti Sabrina Insegnante di scuola primaria descrivere la composizione del Nucleo di valutazione (interni ed eventuali esterni al contesto ) e descrivere il ruolo svolto da ciascun componente