A cura dell Ufficio studi e analisi economico-legislative MONITOR ECONOMICO

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1 MONITOR ECONOMICO GIUGNO

2 NEWS INTERNAZIONALI FAO: i prezzi alimentari nel mese di giugno 2019 Il 4 luglio la FAO ha rilasciato i dati relativi all indice dei prezzi alimentari di giugno L indice generale è decresciuto rispetto al mese precedente (-0.31%), attestandosi su un valore medio pari a 173 punti. Rispetto allo stesso periodo di rilevazione dell anno precedente, quando il valore era stato pari a punti, l indice è cresciuto dello 0.15%. Andamento dell Indice mensile dei prezzi alimentari e variazione tendenziale ( =100) 176,0 174,0 172,0 170,0 168,0 166,0 164,0 162,0 160,0 158,0 156,0 154,0 Indice generale +0,15% Fonte: Ufficio Studi CIA-Agricoltori italiani su dati FAO Su base annuale a sostenere l esigua crescita dei prezzi mondiali sono stati: La carne che ha registrato una variazione positiva pari al 5.7%; I cereali che rispetto al mese precedente, in cui avevano registrato una variazione negativa del 6%, hanno visto crescere i propri prezzi di 3.8 punti percentuali; Lo zucchero che ha guadagnato margini di crescita rispetto a maggio 2019 con una crescita tendenziale nei listini del 3.3%. Di contro, le commodities che hanno registrato una variazione tendenziale negativa a giugno sono stati i lattiero-caseari (-6.5%) e gli oli vegetali (-14.1%). Su base mensile, la variazione congiunturale per gli aggregati che compongono l indice è stata come segue: I prezzi della carne hanno ricominciato a crescere rispetto al mese precedente passando da una variazione congiunturale dello 0.3% ad una dell 1.5%; I prezzi dei lattiero-caseari hanno subito una battuta di arresto rispetto ai mesi precedenti (-11.9%); I prezzi dello zucchero sono aumentati del 4.2% (-3.2% maggio su aprile 2019); 2

3 Infine i prezzi degli oli vegetali hanno continuato a seguire il trend decrescente dei mesi scorsi (-1.6%). Variazione tendenziale e congiunturale dell indice mensile dei prezzi alimentari per comparto produttivo ( =100) Variazione 6/2019-6/2018 Variazione 6/2019-5/2019 0,2% 5,7% 1,5% 3,8% 6,7% 3,3% 4,2% -0,3% -1,6% -6,5% -11,9% -14,1% Fonte: Ufficio Studi CIA-Agricoltori italiani su dati FAO 3

4 Italia-Vietnam: commercio agroalimentare (2018) Nel 2018, la bilancia agroalimentare con il Vietnam ha chiuso in negativo per l Italia con un deficit pari a poco più di 338 milioni di euro; Più della metà delle importazioni provenienti dal Vietnam sono di tipo agricolo ( ). Tra il 2017 e il 2018 si sono ridotte dell 8.38%; Le esportazioni agroalimentari sono state poco più di 83 milioni di euro e sono cresciute del 6.14% tra il 2017 e il 2018; Tra il 2012 e il 2018 le esportazioni agroalimentari verso il Vietnam sono cresciute del 260%; mentre le importazioni hanno registrato un tasso di crescita molto più contenuto pari a 7 punti percentuali; Il grado di copertura commerciale è esiguo e pari al 20% nel 2018 con una crescita rispetto al 2017 pari al 3%; Prodotti esportati: il 43% delle esportazioni agroalimentari è coperto dalla voce carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne ; tra i principali prodotti Made in Italy esportati in Vietnam troviamo poi: vini e spumanti (14%), prodotti per l alimentazione degli animali (11%), altri prodotti alimentari e prodotti dalla lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei (8%) ed, infine, prodotti da forno e farinacei (5%); Prodotti importati: il 52% delle importazioni agroalimentari è, invece, coperto dalla voce piante per la produzione di bevande ; tra i principali prodotti Made in Vietnam importati in Italia troviamo poi: pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (27%), altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio (10%), altre colture permanenti (5%) ed, infine, altri prodotti alimentari (2%). Bilancia agroalimentare Italia-Vietnam (dati in valore ) Var.% Importazioni (I) ,38% di cui agricoltura di cui alimentare Esportazioni (E) ,14% di cui agricoltura di cui alimentare Saldo (E-I) ,37% Volume commerciale (E+I) ,26% Grado copertura commerciale (E/I) (%) 17% 20% 4

5 Andamento delle esportazioni ed importazioni Italia-Vietnam (dati in valore; 2012=100) import export % % 50 0 Esportazioni agroalimentari italiane in Vietnam (dati in valore; 2018) % su tot. Merce Valore export agroalimentare Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne % Vini e spumanti % Prodotti per l'alimentazione degli animali % Altri prodotti alimentari % Prodotti della lavorazione di granaglie, amidi e prodotti amidacei % Prodotti da forno e farinacei % 5

6 Importazioni agroalimentari dal Vietnam (dati in valore; 2018) Merce Valore % su tot. import agroalimentare Piante per la produzione di bevande % Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati % Altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio % Altre colture permanenti (inclusi alberi di Natale) % Altri prodotti alimentari % 1 Nella voce coltivazione di piante per la produzione di bevande sono incluse le piante per la produzione di caffè, tè, matè, cacao, altre colture per bevande. 6

7 Italia-Mercosur: commercio agroalimentare (2018) Andamento delle esportazioni ed importazioni agroalimentari Italia-Mercosur (2012=100) Bilancia agroalimentare Italia-Mercosur (valori in euro; gennaio-dicembre 2018) IMPORT EXPORT SALDO Agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti alimentari, bevande e tabacco Totale agroalimentare Principali esportazioni Made in Italy verso il Mercosur (dati in valore; 2018) MERCE Export %/ totale export agroalimentare Vini e spumanti % Prodotti da forno e farinacei % Ortofrutta conservata % Altri alberi da frutta, frutti di bosco e in guscio % Cacao, cioccolato, caramelle e confetterie % 7

8 Principali importazioni Made in Mercosur (dati in valore; 2018) MERCE Import %/ totale import agroalimentare Oli e grassi vegetali e animali % Carne lavorata e conservata e prodotti a base di carne % Piante per la produzione di bevande % Cereali, legumi da granella e semi oleosi % Pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati % Agrumi % Andamento delle importazioni di carne lavorata dal Mercosur (valori e quantità; 2014=100) 8

9 2019 I trimestre Bilancia agroalimentare Italia-Mercosur (valori in euro; I trimestre 2019) IMPORT EXPORT SALDO Agricoltura, silvicoltura e pesca Prodotti alimentari, bevande e tabacco Totale agroalimentare Variazioni tendenziali dei saldi commerciali agroalimentari Italia-Mercosur (dati in valore) 9

10 Principali importazioni agroalimentari Made in Mercosur (%/totale import agroalimentare; I trimestre 2019) Principali esportazioni Made in Italy verso il Mercosur (%/totale export agroalimentare; I trimestre 2019) 10

11 DALL ITALIA Commercio estero: +8% l export alimentare Made in Italy Tra gennaio-aprile 2019: Il deficit della bilancia agroalimentare è stato pari a 714 milioni di euro (-46.5% rispetto allo stesso periodo di rilevazione dello scorso anno); Le esportazioni alimentari sono cresciute dell 8%; Il grado di copertura commerciale (rapporto tra export ed import) è aumentato di 4 punti percentuali. Bilancia agroalimentare, gennaio-aprile 2019 (dati in milioni) Var.% Importazioni (I) ,8% di cui agricoltura ,0% di cui alimentare ,2% Esportazioni (E) ,6% di cui agricoltura ,4% di cui alimentare ,0% Saldo (E-I) ,5% Volume commerciale (E+I) ,1% Grado copertura commerciale (E/I) (%) 91% 95% Mercati di approvviggionamento: Il 71% delle importazioni italiane proviene dal mercato dell Unione europea; Germania, Francia e Spagna continuano ad essere i principali player produttivi; nettamente in crescita è stato l import agricolo proveniente dalla Spagna (+13.4%); L import agricolo dagli Stati Uniti è aumentato del 40.5%; 11

12 Da notare anche come siano aumentare le importazioni dalla Cina (+22.5% agricoltura, +28.1% alimentare). Provenienza delle importazioni agroalimentari italiane (gennaio-aprile 2019; mld di euro) 2019/2018 (VAR %) MERCATO 2019 % AGRICOLTURA ALIMENTARE TOTALE 14,87 100% 5,0 0,2 PAESI UE 10,49 71% 8,2-0,2 Germania 1,77 12% 8,3-4,8 Francia 1,93 13% 4,0-1,9 Spagna 1,72 12% 13,4 7,0 PAESI MERCOSUR 0,62 4% -3,7 8,6 SUD-EST ASIATICO 0,67 5% -6,2-0,9 PAESI EUROPEI NON UE 0,69 5% -13,5 4,4 USA 0,48 3% 40,5 10,0 ALTRI 1,91 13% Cina 0,27 2% 22,5 28,1 Mercati di sbocco: Le esportazioni verso gli USA sono continuate a crescere (+8.2% agricoltura e +12.1% alimentare); Il Giappone ha registrato una performance migliore rispetto a quella del mese precedente (+17% agricoltura e +11.2% alimentare); È stato positivo anche l export verso il Regno Unito con una variazione tendenziale per quello alimentare pari a 12.6 punti percentuali. 12

13 Esportazioni agroalimentari italiane (gennaio-aprile 2019; mld di euro) MERCATO 2019 % 2019/2018 (VAR %) AGRICOLTURA ALIMENTARE TOTALE 14,15 100% 0,4 8,0 UE 9,21 65% -2,8 7,8 Germania 2,43 17% -10,4 10,5 Francia 1,58 11% -1,1 4,8 Regno Unito 1,10 8% -5,1 12,6 USA 1,46 10% 8,2 12,1 ALTRI 3,49 25% Svizzera 0,54 4% -3,5 5,7 Giappone 0,43 3% 17,0 11,2 Focus export regioni italiane (I trimestre 2019) L 11 giugno, l Istat ha pubblicato i dati relativi alle esportazioni (valore) delle regioni italiane. Nel seguente report vengono analizzati i principali risultati delle analisi sia su base generale che per il settore agroalimentare nello specifico. Nel grafico sottostante è rappresentato l andamento trimestrale (I trimestre 2018-I trimestre 2019) delle esportazioni totali italiane per area geografica di appartenenza. Tra il primo trimestre del 2018 e il primo trimestre del 2019 il valore delle esportazioni che è cresciuto maggiormente è stato quello del Centro Italia con una variazione tendenziale pari al 15.4%. D altro canto è stata negativa, invece, la performance per l export proveniente dall Italia Meridionale ed insulare con una variazione tendenziale pari a -2 punti percentuali. 13

14 RIPARTIZIONI TERRITORIALI Andamento export generale trimestrale per area geografica italiana (I trim. 2018=100) Italia Nord-occidentale Italia centrale Italia Nord-orientale Italia Meridionale e insulare 117, ,4% 112, , , , ,3% +0,77% -2,0% I trim. II trim. III trim. IV trim. I trim Per ciò che attiene il settore agroalimentare, le quote di export sono così ripartite tra i territori: Il 39% di alimentari, bevande e tabacco proviene dall Italia nord-orientale che detiene la quota principale di produzione, seguita dal Nord-Est (34.7%), Sud e isole (15.4%) e Italia centrale (10.2%); A detenere la quota maggiore di export anche per i prodotti agricoli è il Nord-ovest con il 42.7%, seguito dall Italia Nord-occidentale (18.9%), Sud e isole (22.2%) e il Centro (16.1%). Quota (%) delle esportazioni agroalimentari italiane per area geografica di provenienza (I trimestre 2019) Prodotti alimentari, bevande e tabacco Prodotti dell'agricoltura, della silvicoltura e della pesca Italia meridionale e insulare 15,4 22,2 Italia centrale 10,2 16,1 Italia nord-orientale 39,7 42,7 Italia nord-occidentale 18,9 34,7 14

15 A sostenere l incremento dell Italia Nord-orientale sono state le regioni della Lombardia, la quale ha esportato il 14.1% in più di prodotti agricoli rispetto allo stesso periodo di rilevazione dello scorso anno e del Piemonte (+17.8% per i prodotti alimentari). Nel Nord- Est, invece, la performance migliore è stata avuta dall Emilia-Romagna sia per gli alimenti che per i beni agricoli mentre quella peggiore dal Trentino Alto-Adige. Nel Centro Italia, d altronde, sono state le Marche a detenere il primato di migliore performance sia per gli alimenti (+12.2%) che per l agricoltura (+15.6%). A spingere al ribasso l export del Sud e delle isole sono state, infine, Abruzzo (-36.5%) e Basilicata (-3.4%). Da segnalare la dinamica delle esportazioni alimentari molisane che sono incrementate di ben 30.4 punti percentuali. Esportazioni agroalimentari delle regioni italiani. Variazione percentuale gen-mar 19/genmar 18. Nord-Ovest Lombardia (+14.1%) Agricoltura Nord-Est Emilia-Romagna (+14%) Centro Marche (+15.6%) Trentino Alto-Adige (- 12.9%) Sud e Isole Sardegna (+44.9%) Abruzzo (-36.5) Nord-Ovest Piemonte (+17.8%) Lombardia (-4%) Alimenti Nord-Est Emilia-Romagna (+12.3%) Trentino Alto-Adige (- 2.3%) Centro Marche (+12.2%) Toscana (-0.6%) Sud e Isole Molise (+30.4%) Basilicata (-3.4%) Infine, segue una breve analisi sulle dinamiche esportative regionali verso il Regno Unito. L Italia Nord-orientale ha coperto la più ampia quota di export italiano destinato allo UK (più di 334 miliardi). Sia per il Nord-Est che per il Nord-Ovest le esportazioni sono cresciute del 13% rispetto al Il tasso di crescita più elevato è stato, però, registrato dal Centro Italia (+20%). Da considerare, inoltre, come le esportazioni verso la Gran Bretagna siano concentrate in poche regioni italiane, come si evince dall istogramma sottostante. Basti pensare che il 71% dell export proveniente dal Sud Italia è coperto dalla sola regione Campania. Mentre 15

16 Piemonte Lombardia Veneto Emilia-Romagna Campania Puglia Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Veneto e Puglia sono le uniche altre regioni italiane a spedire prodotti agroalimentari verso l Inghilterra. Le esportazioni italiane verso il Regno Unito per area geografica (I trimestre 2019; dati in valore) TERRITORIO Export Var. 2019/2018 Italia Nord-occidentale % Italia Nord-orientale % Italia Centrale % Italia Meridionale % Italia Insulare % Principali regioni esposte alle esportazioni verso il Regno Unito per il settore agroalimentare (percentuali su dati in valore; I trimestre 2019) % su area geografica 71% 49% 49% 48% 38% 19% Italia Nord-Occidentale Italia Nord-Orientale Italia Meridionale Font 16

17 Giugno Luglio Agosto Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Inflazione: i dati provvisori di giugno 2019 Nel mese di giugno 2019, secondo le stime provvisorie dell Istat sull indice dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), l inflazione è rimasta stabile su base congiunturale mentre, rispetto allo stesso periodo di osservazione dello scorso anno (giugno 2018), è cresciuta dello 0.78%. Andamento mensile dell Indice dei prezzi al consumo (NIC) e variazione tendenziale % (giugno 19/giugno 18) 103,4 103, ,8 102,6 102,4 102, ,8 +0,78% Se si guarda alle variazioni delle singole divisioni di spesa nell ultimo mese (giugno su maggio 2019), tutte le voci hanno registrato variazioni pressoché nulle. Prodotti alimentari e bevande analcoliche hanno, invece, visto ridurre i propri prezzi con una decrescita pari al -0.3%. in diminuzione, anche i listini di abbigliamento e calzature che sono diminuiti dello 0.1%. Ma la performance peggiore è stata nuovamente quella dall aggregato comunicazione con una variazione negativa del -1.6%. Su base annua, l incremento più importante osservato dall Istat è stato quello della divisione di spesa abitazione, acqua, elettricità e combustibili, i cui valori al consumo sono aumentati di 3.2 punti percentuali. Al secondo posto, ancora una volta, nella classifica dei rialzi di prezzo troviamo bevande alcoliche e tabacchi (+2.2% come il mese precedente), seguiti da altri beni e servizi che hanno acquistato 1.6 punti percentuali e da servizi ricettivi e ristorazione (+1.4%). Dal lato delle riduzioni, ancora una volta si deve segnalare la forte spinta al ribasso che ha caratterizzato la dinamica tendenziale delle spese per comunicazione, con un valore dei prezzi crollato del 9.4%. A registrare una variazione negativa seppur lieve, è stata, anche, la voce ricreazione e cultura (-0.1%). 17

18 Indice dei prezzi al consumo per divisioni di spesa (var. %, base 2015=100) DIVISIONI DI SPESA giugno '19/maggio '19 giugno '19/giugno '18 Prodotti alimentari e bevande analcoliche -0,3 0,4 Bevande alcoliche e tabacchi 0,1 2,2 Abbigliamento e calzature -0,1 0,2 Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 0 3,2 Mobili, articoli e servizi per la casa 0,1 0,1 Servizi sanitari e spese per la salute 0 0,5 Trasporti 0,8 0,8 Comunicazione -1,6-9,4 Ricreazione, cultura 0,3-0,1 Istruzione 0 0 Servizi ricettivi e ristorazione 0,3 1,4 Altri beni e servizi 0,2 1,6 INDICE GENERALE 0,2 0,8 Fonte: Istat Entrando nel merito dei dati sui prezzi dei beni acquistati dagli italiani, nell ultimo mese l aggregato totale dei beni ha perso 0.2 punti percentuali. Tale dinamica è stata sostenuta su base congiunturale dalle variazioni negative degli energetici (-0.5%), degli alimentari (-0.3%) e degli altri beni (-0.2%). Sono, invece, stati stabili i prezzi dei tabacchi. Su base tendenziale i beni in aggregato hanno fatto registrare una variazione positiva pari a 0.6 punti percentuali. Questo incremento è stato trainato dall aumento dei prezzi dei tabacchi (+2.9%), degli energetici (+2.6%) e degli alimentari (+0.4%). Indice dei prezzi al consumo per tipologia di prodotto (beni esclusi servizi) (NIC, var. %, base 2015=100). giugno '19/giugno '18 giugno '19/maggio '19 Totale beni -0,2 0,6 Altri beni Tabacchi -0,4-0,2 0 2,9 Energetici -0,5 2,6 Alimentari -0,3 0,4 18

19 Istat: Rapporto annuale 2019 Il 20 giugno 2019 è stato presentato, presso Palazzo Montecitorio, il 27esimo rapporto annuale Istat. In questa edizione vengono approfondite le caratteristiche dello sviluppo recente dell economia e della società, le dimensioni e la qualità delle risorse naturali e produttive del Paese, le tendenze demografiche e i percorsi di vita, il capitale umano e il potenziale di sviluppo del mercato del lavoro, con una proposta originale di lettura integrata degli aspetti di competitività e crescita e di quelli relativi al benessere, all equità e alla sostenibilità. Per consultare il report completo: 19

20 Speciale frutta BORSINO PREZZI Andamento dei prezzi medi settimanali per prodotto ( /Kg) Nettarine Pesche 1,10 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 1,00 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 0,20 Susine Albicocche 0,85 0,8 0,75 0,7 0,65 0,6 0,55 0,5 0,90 0,80 0,70 0,60 0,50 0,40 0,30 Fonte: Ufficio Studi Cia su dati Ismea 20

21 Prezzi medi settimanali per prodotto (I settimana luglio 2019) PRODOTTO PREZZO ( /Kg) VARIAZ. SU SETT. PREC. VARIAZ. SU SETT. ANNO PREC. Pesche % -37.4% Nettarine % -31.8% Susine % -7.9% albicocche % -34.7% Fonte: Ismea 21