LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI FORESTALI

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1 LEPIDOTTERI DEFOGLIATORI FORESTALI

2 Questi fitofagi presentano nel tempo forti oscillazioni delle loro densità (= dinamica di popolazione) che possono culminare con defogliazioni molto impressionanti Lo studio dei parametri legati alla dinamica di popolazione permette di identificare in anticipo le annate a rischio elevato

3 RUOLO ECOLOGICO DEI DEFOGLIATORI Regolatori della produttività vegetale Selezionatori delle essenze vegetali Forti consumatori e trasformatori di sostanza vegetale Apportatori di residui organici pregiati alla lettiera (anche 5 ql/ha di escrementi fertilizzanti) maggiore e più veloce mineralizzazione dei residui vegetali della lettiera

4 FAMIGLIA EREBIDAE sottofamiglia Lymantriinae Lymantria dispar Bombice dispari Dimorfismo sessuale vistoso Specie polifaga: sono segnalati quali ospiti 458 specie botaniche a. alare 60 mm

5 Bombice dispari o Limantria setole dei tubercoli laterali del I paio dirette in avanti Riconoscimento della larva: 6 tubercoli con setole a ciuffo per ciascun segmento; Al dorso: 5 paia di tubercoli bluastri e i rimanenti rossastri. Larva matura

6 BIOLOGIA 1 gen./anno Potenziale biotico: uova/femmina maschio femmina ovideponente Aprile Bombice dispari Luglio uova Schiusa mesi L1 in diapausa nei loro gusci

7 L1 è facilmente dispersa dai venti; le larvette si appendono a sottili fili sericei e a causa del peso irrisorio e di peli aerostati all apice addominale, si lasciano trasportare dai venti anche per Km. E sufficiente un vento da 1m/sec per favorire la dispersione. In questa fase resistono ad alcuni giorni senza alimento peli aerostati

8 Bombice dispari o Limantria Larva intermedia Defogliatore totale su foglie tenere appena germogliate di specie decidue e anche su quelle coriacee come quelle delle querce sempreverdi (es. sughera) L 1 -L 3 rimangono concentrate nella chioma Mentre le L 4 -L 6 di giorno migrano sui tronchi per occultarsi ed attivarsi ed alimentarsi di notte

9 In Italia sono frequenti le apparizioni esplosive lungo l Appennino Centro- Meridionale. In Sardegna sono cicliche le manifestazioni dannose a carico delle sugherete. Dannosità Mancati incrementi legnosi (riduzione anelli legnosi) Favorisce l insediamento degli xilofagi 60% di sughero in meno con defogliazioni del 100% 42% 50% + maggiori difficoltà nella scorzatura

10 Agenti di contenimento Interni alla specie Modificazioni nutrizionali dei vegetali Nemici naturali Numerosi nemici naturali possono controllare in modo più o meno spettacolare il fitofago Tra i predatori: Calosoma sicophanta Prestazioni: 1 adulto preda tra larve e pupe 1 L3 consuma larve fino alla muta

11 La discendenza di un carabide è in grado di eliminare quella di 20 femmine di Limantria Larva di calosoma Gli Stafilinidi e Silfidi danno il loro contributo nel controllo naturale Ocypus olens Xylodrepa 4-punctata Importante anche il ruolo di molti vertebrati come uccelli e roditori

12 Ditteri Tachinidi Parassitoidi oofagi Imenotteri Icneumonoidei Calcidoidei

13 Reazione dei vegetali difesa indotta Nell estate-inizio autunno successivo all attacco, dalle gemme dormienti si può avere un nuovo germogliamento. Nella primavera successiva non ci sarà emissione fogliare. Questo fenomeno diventa un valido fattore di controllo del fitofago il quale, per un chimismo fogliare alterato e privato di tessuti teneri, non trova substrato nutritivo adatto allo sviluppo larvale.

14 Monitoraggio Adulti Trappole feromoniche N. catture non direttamente correlabili con infestazione attesa Esiste una soglia di attenzione che indica l inizio della progradazione 400 adulti /trap/stazione

15 Relazione fra altezza di ovideposizione e condizione della gradazione negli anni di latenza oltre il 75% delle ovature è deposto al di sotto dei due metri di altezza dal suolo, sui tronchi, gran parte fra 0-50 cm; negli anni di progradazione il 40-60% è situato oltre i 2 m, con parte cospicua ancora fra 0-50 cm; negli anni di culmine più del 75% delle ovature è deposto oltre i 6 m d altezza, in particolare sui rami più esterni della chioma; negli anni di retrogradazione non si trovano ovature al di sotto dei 2 m, con ca. la metà delle ovature tra 2-6 m

16 ovature/40 pt Indicatori identificativi della gradazione Progradazione Ovature/40pt: 100 Uova/ ovatura: Sterilità: 10% Altezza ovideposizione: <2m 40-60% >2m 60-40% Danni: defogliazione Soglia di danno Retrogradazione anni di gradazione Ovature/40pt: 100 Uova/ ovatura: Sterilità: >25% Altezza ovideposizione: <2m 0% >2m 40-60% Danni: irrilevanti

17 LOTTA Uso di Bt var. kurstaki Formulato migliore: FORAY 48B della NOVO NORDISK Flowable a 12, UI/l con dose ha consigliata di 5l in ULV Distribuito con mezzo aereo (necessarie deroghe apposite) Intervento con presenza di 80-90% di L 1 -L 2

18 Euproctis chrysorrhoea Bombice culdorato 1 gen. / anno L ovatura della specie è ricoperta da fitta peluria dorata dell apice addominale della femmina a. alare 40 mm La specie presenta fenomeni di gregarietà larvale Le larve di differenti ovature possono convergere a formare un unico nido apicale in cui svernano e da cui partono per alimentarsi (fino a 3000 larve)

19 Le larve si riconoscono per: I ciuffi laterali bianco-nivei; 2 sottili linee arancioni sugli uroterghi cuscinetti dorsali marroni con peli urticanti; 2 tubercoli rossastri estroflettibili su urotergo VI e VII Si alimentano di preferenza su Rosacee, corbezzolo e querce caducifoglie, olmi, carpini, castagno, etc.

20 Nido di Crisorrea formato da foglie secche avvolte da fili sericei e internamente concamerato

21 BIOLOGIA L2 ovatura di uova L2 2 periodi di attività larvale

22 Dannosità Simili a quelli della limantria, ma causa spesso gravi danni anche in frutteti Sull Appennino Meridionale è la specie defogliatrice dominante La lotta si può effettuare con Bt kurstaki sulle larve schiuse a fine estate (settembre) Interventi tardivi primaverili non evitano il problema dei peli urticanti

23 FAMIGLIA LASIOCAMPIDAE Malacosoma neustria Bombice gallonato delle querce Tipica banda alare a. alare 35 mm Biologia: 1 gen. / anno Uova a manicotto intorno a rametti

24 Formazione di nidi Le specie del genere sono note come tent caterpillar Le larve formano tele sericee tra i rami più esterni della chioma Questa caratteristica + il fatto che la nervatura principale non viene consumata, distingue l attacco di M. neustria da quello della limantria

25 Il perché del nome La larva a maturità presenta capo bluastro e corpo variopinto a strie longitudinali bianca, bluastre, rossastre e nerastre La colorazione ricorda I colori delle divise militari dell 800 Le crisalidi sono racchiuse in un bozzoletto bianco formato sulle foglie

26 BIOLOGIA 1 gen. / anno ovatura ( uova) Le crisalidi sono racchiuse in un bozzoletto bianco formato sulle foglie

27 FATTORI DI CONTROLLO Condizioni climatiche Fattori nutrizionali Asincronia fenologica Entomopatogeni Entomofagi parassitoidi: ditteri tachinidi imenotteri icneumonidi imenotteri calcidoidei Negli ambienti italiani in cui la specie viene monitorata costantemente la durata tra una gradazione e la successiva è di 7-10 anni.

28 FAMIGLIA GEOMETRIDAE Operophthera brumata Falena invernale o brumale dimorfismo sessuale maschio Femmina brachittera a. alare mm uova

29 BIOLOGIA Specie dalla biologia insolita con adulti presenti in dicembre accoppiamenti favoriti da serate brumose con elevata umidità dell aria.

30 DANNOSITA Defogliazione Bruco misurino Ridotto numero di pseudozampe SOGLIE DI ATTENZIONE 1 larva / gemma segnala l inizio della gradazione 2-3 larve/ gemma causano una defogliazione totale

31 FATTORI DI CONTROLLO Condizioni climatiche Fattori nutrizionali Suscettibilità varietale Adattamenti trofici Entomopatogeni Entomofagi predatori: carabidi e stafilinidi parassitoidi: ditteri tachinidi imenotteri calcidoidei Effetti dell asincronia fenologica

32 INTERVENTI DI LOTTA Bande adesive sui tronchi in autunno prima dello sfarfallamento degli adulti Trattamenti con B. thuringiensis kurstaki alla ripresa vegetativa

33 FAMIGLIA THAUMETOPOEIDAE Thaumetopoea processionea a. alare 35 mm Processionaria delle querce Specie a comportamento gregario Ovatura e larve neonate

34 BIOLOGIA Potenziale biotico: 300 uova / femmina Sverna come L1 nell uovo Le larve s incrisalidano nel nido o tra i detriti alla base della pianta

35 Processionaria delle querce L attacco primaverile è molto precoce. Le foglie possono essere divorate prima ancora di essere distese.

36 Il nido Le larve costruiscono sui tronchi e all ascella dei rami vistosi ricoveri a sacco (= nidi) lunghi anche 1 m

37 La processione a rombo

38

39 Attenzione ai peli urticanti!! (arrossamenti cutanei, pruriti, congiuntiviti, broncospasmi, ipersalivazione) Gestione come per limantria e bombice gallonato

40 Impiego dei droni per la gestione dei defogliatori

41 Thaumetopoea (=Traumatocampa) pityocampa Processionaria del pino a. alare mm Il defogliatore più importante del genere Pinus spp. Attacchi sporadici anche a Cedrus Gravi defogliazioni possono portare a morte la pianta In zone fortemente antropizzate la sua presenza può essere causa di gravi fenomeni allergici dovuti ai peli urticanti degli ultimi stadi larvali

42 Stadi di sviluppo & CICLO BIOLOGICO manicotto di uova intorno ad una coppia di aghi

43 Ovature e larve neonate

44 Larve di I età Le prime erosioni Il pre-nido nei pressi dell ovatura

45 Quando compaiono gli adulti? Il periodo di volo dipende dall altitudine e dalla latitudine dei siti

46 CICLO BIOLOGICO 1 gen./anno deposizione processione uovo L1 L2 L3 L4 L5 volo fase epigea volo volo VI XII VI XII VI diapausa fase ipogea pupa superpausa prepupa adulto Ciclo annuale Ciclo biennale con superpausa adulto

47 Bio-ecologia della processionaria Regioni geografiche Piante ospiti

48 Preferenze alimentari La specie preferita è Pinus nigra; oltre alla latitudine, esiste anche una preferenza specifica legata alla forma e al chimismo delle foglie.

49 Dannosità Esempi di gravi defogliazioni

50 Intensità delle defogliazioni Defogliazioni del 75% sono considerate gravi 25-75% medie < 25% leggere Necessità di evitare solo alcuni tipi di attacco

51 Fattori di controllo naturali Fattore nutrizionale Scadimento qualitativo dell alimento Batteri Funghi Bt var. kurstaki Beauveria bassiana Predatori Parassitoidi Carabidi ortotteri uccelli (Upupa, Parus) Chalcidoidei oofagi (Ooencyrtus pityocampae), Ditteri Tachinidi (larvo-pupali)

52 Monitoraggio autunnale (= annuale) Si identificano i nidi, grandezza e aspetto in relazione al tipo di pineta da salvaguardare Tipo di attacco forte medio debole Ambiente antropizzato 2 nidi / pt 1 nido /10pt < 1 nido/10 pt Giovani rimboschimenti (fino a 3 m di altezza) >1 nido/pt sul75% pt max 1 nido /pt ogni 10 pini < 1 nido/10 pt Piante adulte >5 nidi/pt su 75% pt 1-5 nidi/pt su 50% pini < 1 nido/5 pt

53 Le conseguenze della presenza dei peli urticanti

54 Metodi di lotta Lotta meccanica in giovani impianti in parchi cittadini in zone turistiche Disarticolare i pre-nidi delle L1 e L2 non urticanti durante l autunno Distruggere in sito i nidi invernali (con almeno 40 nidi/ha) Raccolta dei nidi con almeno 150 nidi/ha. Raccolta delle larve mature in processione

55 Raccolta dei nidi

56 Raccolta delle larve mature

57 Gestione integrata della processionaria Lotta biologica Diffondere imenotteri oofagi Lotta microbiologica Uso del Bacillus thuringiensis Lotta biotecnica Uso di feromoni (mass trap)

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