IL SISTEMA DEI CONTROLLI: AUDIT, CONTROLLO INTERNO, COMITATO CONTROLLO E RISCHI E COLLEGIO SINDACALE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL SISTEMA DEI CONTROLLI: AUDIT, CONTROLLO INTERNO, COMITATO CONTROLLO E RISCHI E COLLEGIO SINDACALE"

Transcript

1 IL SISTEMA DEI CONTROLLI: AUDIT, CONTROLLO INTERNO, COMITATO CONTROLLO E RISCHI E COLLEGIO SINDACALE ENRICO MARIA BIGNAMI 1 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

2 LA GOVERNANCE E IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI La Governance può essere sinteticamente definita come il metodo attraverso il quale le aziende sono dirette e controllate. Nella gestione dell impresa, esiste un legame imprescindibile fra i seguenti tre elementi: gli obiettivi, che l organizzazione di prefigge di raggiungere; i rischi, ovvero eventi che possano incidere negativamente sul perseguimento degli obiettivi, valutati in termini di probabilità e impatto; i controlli, ovvero le protezioni da mettere in atto per prevenire/mitigare/contenere gli effetti negativi generati dal concretizzarsi di eventi rischiosi. La teoria più avanzata 1 sottolinea l importanza del rischio nel sistema dei controlli: l ultima versione del Codice di Autodisciplina 2 ne ha riconosciuto ed enfatizzato la centralità. Il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi ( SCI-GR ) è quindi uno snodo cruciale della governance di una società. Il rischio è il filo conduttore del sistema dei controlli, il quale ruota intorno all identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi aziendali. 1 la più rilevente è il Modello ERM, Enterprise Risk Management, emesso nel 2004 dal Committee of Sponsoring Organizations, CoSO 2 Codice di Autodisciplina del Comitato per la Corporate Governance del dicembre febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

3 La Definizione di SCI-GR del Codice di Autodisciplina Ogni emittente si dota di un sistema di controllo interno e di gestione dei rischi costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi. 3 Obiettivi del SCI-GR Un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi contribuisce a una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal consiglio di amministrazione, favorendo l'assunzione di decisioni consapevoli. Esso concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne. 4 3 Codice di Autodisciplina, art. 7.P.1. 4 Codice di Autodisciplina, art. 7.P.2. 3 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

4 I concetti generali e i principi fondamentali di architettura del sistema di controllo e di gestione dei rischi L architettura del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi va definita specificamente per ogni singolo caso, in relazione al tipo di attività svolta, alla dimensione della società, alla struttura del gruppo, al contesto regolamentare. Il sistema dei controlli deve essere integrato nell assetto organizzativo, amministrativo, contabile e di governo societario e le sue componenti devono essere tra loro coordinate e interdipendenti. I principi di architettura sono: la separazione di ruoli e compiti (segregation of duties), che ha quale obiettivo primario quello di ridurre il rischio di frodi ed errori, e viene perseguita attraverso la suddivisione delle attività/responsabilità, relative ad un determinato processo aziendale, tra differenti funzioni/individui. l accountability di informazioni e processi, intesa quale attribuzione della responsabilità incondizionata in capo a un soggetto (o a un gruppo di soggetti) del risultato conseguito da un organizzazione, sulla base delle proprie capacità, abilità ed etica. la tracciabilità (e non ripudiabilità) dei dati e delle informazioni, in modo da rendere attendibile, ricostruibile e valutabile un attività o un processo. L Efficacia del Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi 4 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

5 Il SCI-GR è efficace in un determinato momento - quando soddisfa i seguenti standard: da comprensione della misura in cui si stanno conseguendo gli obiettivi operativi, i bilanci pubblicati sono attendibili, leggi e regolamenti vengono rispettati. La valutazione di efficacia del SCI-GR è un giudizio soggettivo sulla sua presenza e funzionamento, coerentemente con gli obiettivi aziendali: la determinazione degli obiettivi è quindi una condizione irrinunciabile del controllo interno. L efficacia del SCI-GR ha intrinseche limitazioni date: sia dal fatto che la gestione del rischio di impresa dipende giudizio umano e sia che sono sempre possibili errori che possono portare a risposte inadeguate al rischio. Inoltre, i controlli potrebbero essere aggirati con la collusione di due o più persone. 5 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

6 I tre livelli di presidio al sistema di controllo interno e gestione dei rischi Il presidio sul SCI-GR si articola normalmente su tre livelli a cui sono associati diverse responsabilità e diversi strumenti, a complemento delle responsabilità di governo in capo agli organi sociali di amministrazione e controllo. CONTROLLI DI PRIMO LIVELLO Sono i controlli insiti nei processi operativi predisposti e attuati dal management, nel rispetto degli obiettivi e delle responsabilità del medesimo. Consistono in controlli tipicamente di carattere procedurale, informatico, comportamentale, amministrativo-contabile, ecc. diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, da un punto di vista operativo e di business, di rischio e normativo. Banca d Italia 5 suggerisce che siano, per quanto possibile, incorporati nelle procedure informatiche. Sono i controlli fondamentali, sui quali si basa il SCI-GR, e sono imprescindibili, per qualsiasi dimensione aziendale ai fini della tenuta dell intero sistema. 5 Banca d Italia, Nuove disposizioni di Vigilanza Prudenziale per le Banche, edizione di Luglio 2013, pag febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

7 CONTROLLI DI SECONDO LIVELLO Sono controlli trasversali sui rischi e sulla conformità, svolti da funzioni di staff, che hanno l'obiettivo di: concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione del rischio, verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati (Risk Management); concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione/valutazione del rischio di conformità, individuare idonee procedure per la prevenzione dei rischi rilevati e richiederne l adozione (Compliance); attestare l informativa contabile societaria secondo quanto previsto dalla legge (Dirigente Preposto) attestare l efficienza e l efficacia delle operazioni aziendali in relazione agli obiettivi strategici, porre le basi per la pianificazione (Controllo di gestione) 7 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

8 CONTROLLI DI TERZO LIVELLO Il terzo livello è l Internal Audit, che fornisce l assurance (la garanzia) sul disegno e sulla funzionalità complessiva del sistema, attraverso valutazioni indipendenti. Tale attività è condotta in via continuativa e sistematica, ma anche per eccezioni, da strutture diverse e indipendenti da quelle produttive. E considerata il facilitatore dei processi di risk assessment e allineamento a temi di compliance in assenza di funzioni a ciò dedicate. Elabora il piano di audit (ha autonomi poteri di iniziativa nella predisposizione del piano di audit e nell attivazione di singoli interventi) che deve tenere conto dei rischi rilevati e analizzati da altre funzioni aziendali a ciò preposte, della percezione del management, delle indicazioni degli organi di amministrazione e controllo. Il piano di audit deve avere caratteristiche tali da coprire adeguatamente i principali rischi aziendali e, in un arco di tempo ragionevole, tutto il perimetro aziendale rilevante. 8 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

9 UN MODELLO DI RIFERIMENTO PER LA GESTIONE DEL SCI-GR: L ENTERPRISE RISK MANAGEMENT (ERM) 6 Nell appendice C è esposta una sintesi del modello ERM. Nella trattazione odierna, approfondisco solo alcune considerazioni sui componenti del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi come declinati nell ERM. Nel modello ERM, i componenti del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, tra loro collegati, che servono come criteri per valutare l efficacia del sistema sono: Ambiente interno: rappresenta l identità essenziale dell organizzazione, contiene la filosofia sul rischio, l integrità, i valori etici e l ambiente di lavoro. L ambiente di controllo è un elemento fondamentale della cultura di un organizzazione, poiché determina il livello di sensibilità del personale alla necessità di controllo. Parte dal commitment degli Organi Sociali e del Vertice, costituisce il fondamento di tutti gli altri componenti del controllo interno e fornisce disciplina e organizzazione. I fattori che influenzano l ambiente di controllo sono l integrità, i valori etici e la competenza del personale; la filosofia e lo stile del management; le modalità di delega delle responsabilità, la politica organizzativa e di motivazione del personale; infine la dedizione del consiglio di amministrazione e la sua capacità di indicare chiaramente gli obiettivi. In assenza di un adeguato Ambiente interno, tutto il sistema vacilla. 6 il Modello ERM, Enterprise Risk Management, emesso nel 2004 dal Committee of Sponsoring Organizations, CoSO 9 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

10 Definizione obiettivi: è necessario che il CdA definisca obiettivi compatibili e coerenti con l azienda e con le opportunità e i vincoli esterni ed interni. Identificazione degli eventi: il management identifica gli eventi potenziali che, se si verificano, incideranno sull attività aziendale e determina se tali eventi rappresentano opportunità oppure rischi. Valutazione del rischio: la valutazione del rischio consente a un azienda di misurare l incidenza di un evento potenziale sul conseguimento degli obiettivi. Gli eventi vanno valutati da due prospettive diverse probabilità e impatto e normalmente viene impiegata una combinazione di tecniche quantitative e qualitative. Risposta al rischio: evitare il rischio, ridurre il rischio, accettare il rischio, compartecipare al rischio. Devono essere valutati i costi e benefici delle varie strategie e adottando quella che permette di ridurre il livello di rischio entro il termine di tolleranza stabilito (dal CdA). Attività di controllo: creare e applicare politiche e procedure di controllo per assicurare efficace attivazione dei provvedimenti che il management ritiene necessari per ridurre i rischi connessi alla realizzazione degli obiettivi. Informazioni e comunicazione: i sistemi di informazione e comunicazione consentono la raccolta e lo scambio (verso il basso, verso l alto e trasversale) delle informazioni per indurre una corretta gestione e controllo. Le informazioni devono essere pertinenti, raccolte e diffuse 10 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

11 nella forma e nei tempi (la tempestività è fondamentale!) che consentono a ciascuno di adempiere le proprie responsabilità. Monitoraggio: il sistema deve essere monitorato, ai vari livelli, per verificarne l adeguatezza e l efficacia, e per apportarvi le modifiche necessarie. 11 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

12 I PRINCIPALI ATTORI DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI Premessa Nella Governance di una società gli organi di riferimento, nel modello tradizionale, sono il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale. Il Consiglio di Amministrazione è l organo supremo di indirizzo strategico, di definizione degli obiettivi, di valutazione del livello di rischio accettabile e di indirizzo sull impostazione del Sistema dei controllo interno e di gestione dei rischi. Gli Amministratori esecutivi (compreso l Amministratore incaricato di sovraintendere al sistema dei controlli) sono emanazione del Consiglio. In sintesi, curano l attuazione degli obiettivi strategici, la definizione dell architettura e la conduzione della gestione operativa e del SCIGR. Anche per norma di autodisciplina, al proprio interno il Consiglio nomina Comitati consultivi - nel caso di specie, il riferimento è al Comitato Controllo e Rischi - che lo supportino nell istruzione e nell approfondimento propedeutico alle proprie decisioni. 12 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

13 Il Collegio Sindacale è l organo di controllo, è il vertice della vigilanza. La sua attività parte dalla vigilanza sull operato del Consiglio di Amministrazione, a scendere. Il Collegio Sindacale non entra nel merito delle scelte di amministrazione (sono gli Amministratori che esercitano la cd. business judgment rule ), ma vigila tra l altro - sulla legittimità sostanziale dell operato del Consiglio, ha poteri pervasivi di ispezione controllo ed esercita attività di stimolo e denuncia, con il fine di indurre una corretta gestione ( promuovere gli interventi di amministratori e management ). * * * * * * * Da quanto sopra emerge la grande differenza tra l attività del Consiglio di Amministrazione (e dei suoi Comitati), che è essenzialmente di valutazione e decisione - principalmente di merito sugli obiettivi, sulle principali questioni strategiche e operative, sull adeguatezza degli assetti e del SCI-GR, e quella del Collegio Sindacale che svolge solo attività di vigilanza, senza entrare nel merito e senza alcun potere operativo, ma che può esercitare un forte impulso: ha poteri/doveri di attivarsi nei confronti degli organi sociali (amministratori esecutivi, consiglio e assemblea), ed eventualmente accedendo all esterno (Tribunale, Consob e organismi di vigilanza in generale) al fine di interessare e forzare le valutazioni e i necessari interventi e misure correttive. Questa impostazione è, a mio parere, migliore sia del modello anglosassone che degli altri modelli di Amministrazione e controllo (dualistico e monistico) perché separa l indirizzo strategico dal controllo, riducendo significativamente il rischio di un conflitto di interessi tra controllore e controllato (migliorando quindi un elemento fondamentale dei sistemi di controllo, che è la segregation of duties). 13 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

14 14 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

15 L articolo 7 del Codice di Autodisciplina 2011 indica in dettaglio gli attori del SCI-GR specificando per ognuno i relativi compiti. Consiglio di amministrazione (CdA) In quanto organo di supervisione strategica, svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell adeguatezza del SCI-GR. In particolare: definisce la natura e il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici dell emittente 7 ; definisce le linee di indirizzo del SCI-GR, in modo che i principali rischi risultino correttamente identificati, misurati, gestiti e monitorati; valuta l adeguatezza e l efficacia del SCI-GR 8 ; nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit 9, che dipende gerarchicamente dal medesimo CdA; approva il piano di audit 10. Il Consiglio di amministrazione inoltre 11 individua al suo interno: 7 Articolo 1, Criterio 1.C.1 b) del Codice di Autodisciplina valuta, con cadenza almeno annuale, l adeguatezza e l efficacia del SCI-GR rispetto alle caratteristiche dell impresa e al profilo di rischio assunto 9 su proposta dell amministratore incaricato del SCI-GR e previo parere favorevole del comitato controllo e rischi, nonché sentito il collegio sindacale, nomina e revoca il responsabile della funzione di internal audit, assicura che lo stesso sia dotato delle risorse adeguate all espletamento delle proprie responsabilità e ne definisce la remunerazione coerentemente con le politiche aziendali. 10 approva, con cadenza almeno annuale, il piano di audit predisposto dall internal audit, sentiti il collegio sindacale e l amministratore incaricato del SCI-GR. 15 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

16 - Uno o più amministratori incaricati del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi 12 ; - Un comitato controllo e rischi (CCR), composto da amministratori indipendenti. Amministratore incaricato del SCI-GR E un amministratore esecutivo, incaricato dell istituzione e del mantenimento di un efficace SCI- GR. In particolare: cura l identificazione dei principali rischi aziendali, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte, e li sottopone periodicamente all esame del CdA; dà esecuzione alle linee di indirizzo definite dal CdA, curando la progettazione, realizzazione e gestione del SCI-GR e verificandone costantemente l adeguatezza e l efficacia il Codice di Autodisciplina prevede inoltre che (i) descrive, nella relazione sul governo societario, le principali caratteristiche del SCI-GR, esprimendo la propria valutazione sull adeguatezza dello stesso; (ii) valuta, sentito il collegio sindacale, i risultati esposti dal revisore legale nella eventuale lettera di suggerimenti e nella relazione sulle questioni fondamentali emerse in sede di revisione legale. 12 Il CdA, laddove una simile scelta risulti coerente con le caratteristiche dell impresa, può decidere di disimpegnare tali attività istruttorie direttamente, senza cioè la costituzione di un apposito comitato, illustrando analiticamente le motivazioni di tale scelta nella relazione sul governo societario e sottoponendola a periodica revisione 13 Inoltre, sempre da Codice di Autodisciplina, (i) si occupa dell adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare; (ii) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del CdA, al presidente del CCR e al presidente del collegio sindacale; (iii) riferisce tempestivamente al CCR (o al CdA) in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il comitato (o il consiglio) possa prendere le opportune iniziative. 16 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

17 Comitato controllo e rischi (CCR) Ha il compito di supportare, con un adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del CdA relative al SCI-GR 14. In particolare: esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali; esamina le relazioni periodiche, aventi per oggetto la valutazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, e quelle di particolare rilevanza predisposte dalla funzione internal audit; monitora l autonomia, l adeguatezza, l efficacia e l efficienza della funzione di internal audit 15. Responsabile della funzione di internal audit Riveste una posizione centrale nel SCI-GR, in quanto come detto - è investito dell attività di controllo di terzo livello 16. Possiede autonomi poteri di iniziativa e dipende gerarchicamente esclusivamente dal CdA. In particolare: 14 nonché quelle relative all approvazione delle relazioni finanziarie periodiche 15 Inoltre, da Codice di Autodisciplina, (i) valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e sentiti il revisore legale e il collegio sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e, nel caso di gruppi, la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; (ii) può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al presidente del collegio sindacale; (iii) riferisce al CdA, almeno semestralmente, in occasione dell approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull attività svolta nonché sull adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. 16 La funzione di internal audit, nel suo complesso o per segmenti di operatività, può essere affidata a un soggetto esterno all impresa, purché dotato di adeguati requisiti di professionalità, indipendenza e organizzazione. 17 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

18 verifica l operatività e l idoneità del SCI-GR, attraverso un piano di audit, approvato dal CdA, basato su un processo strutturato di analisi e prioritizzazione dei principali rischi; non è responsabile di alcuna area operativa; ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento dell incarico; predispone relazioni periodiche contenenti adeguate informazioni sulla propria attività, sulle modalità con cui viene condotta la gestione dei rischi nonché sul rispetto dei piani definiti per il loro contenimento. Nelle relazioni periodiche, l audit esprime la propria valutazione sull idoneità del SCI-GR; predispone tempestivamente relazioni su eventi di particolare rilevanza; trasmette di norma in modo contestuale - le relazioni predisposte ai presidenti del CdA, del Collegio Sindacale, del CCR e nonché all amministratore incaricato del SCI-GR; verifica, nell ambito del piano di audit, l affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile. Collegio sindacale Il Collegio Sindacale rappresenta il vertice del sistema di vigilanza. Il Collegio Sindacale vigila sull adeguatezza del SCI-GR, avendo assunto informazioni e flussi in via sistematica dai responsabili dei controlli di secondo e terzo livello, e di ogni altra informazione ritenuta rilevante. Più in dettaglio, il compito del Collegio Sindacale si estrinseca mediante: 18 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

19 l acquisizione della conoscenza e poi il monitoraggio dello stato del sistema dei controlli, sempre da una posizione di sintesi e apicale; vigilando sull Ambiente interno, con particolare riferimento al commitment del CdA e del Vertice dell impresa; mediante sessioni periodiche e flussi informativi dai principali attori del sistema: le funzioni di internal audit, compliance, risk management, controllo di gestione, dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili, revisore legale, organismo di vigilanza ex d.lgs. n. 231/2001, ecc.; prendendo conoscenza e approfondendo le criticità e le carenze, le modalità e i tempi di risoluzione delle problematiche, il buon fine delle attività di follow-up, l adeguatezza e il funzionamento delle strutture di controllo; in generale promuovendo gli interventi correttivi delle carenze e delle irregolarità rilevate Banca d Italia, op.cit. pagina febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

20 Appendice A Il SCI-GR nella Normativa e nell Autodisciplina Il Legislatore nazionale e l Autodisciplina hanno introdotto obblighi di disclosure sul sistema di controllo interno e sulle modalità di gestione dei rischi aziendali. I riferimenti più rilevanti in tale ambito sono: Il Testo Unico della Finanza (D.Lgs. 58/1998) e successive modifiche e integrazioni richiede che nella relazione sulla gestione allegata al bilancio: sia data informativa dei principali rischi e incertezze (art. 154 ter); sia data informativa sulle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria (art. 123 bis). L art del Codice Civile: stabilisce che il bilancio debba essere corredato da una relazione degli amministratori contenente [...] una descrizione dei principali rischi e incertezze cui la società è esposta. Il D.Lgs. 39/2010, intervenuto sul Codice Civile, prevede che il collegio sindacale vigili sull'efficacia dei sistemi di controllo interno e di gestione del rischio. Il D.Lgs. 231/2001 ( Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica, a norma dell'articolo 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300 ), introducendo la responsabilità amministrativa e penale degli enti ha contribuito a promuovere processi di identificazione e valutazione del rischio di commissione di specifiche fattispecie di reato e soprattutto una cultura di risk management a tutti i livelli aziendali. 20 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

21 Il Codice di Autodisciplina (dicembre 2011) che sottolinea la centralità del rischio nel sistema di controllo. Numerosi aspetti costituiscono utili spunti di riflessione anche per aziende non quotate: 1. Centralità del rischio 7.P.1, 7.P.2. Sottolinea la centralità del rischio nel sistema dei controlli e rafforza l attenzione al risk management quale strumento gestionale per contribuire a una conduzione sana dell impresa coerente con gli obiettivi strategici e all assunzione di decisioni consapevoli 2. Sistema dei controlli unico e integrato 7.P.3. Rafforza il principio di unicità del sistema, esplicitando l opportunità di prevedere modalità di coordinamento tra i diversi soggetti al fine di massimizzare l efficienza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e di ridurre la duplicazione delle attività. 3. Politiche di gestione dei rischi riflesse nelle remunerazioni 6.P.4, 6.C.1, 6.C.3. E stato introdotto il criterio secondo cui componenti fisse e variabili della remunerazione di amministratori e dirigenti debbano essere adeguatamente bilanciate anche in funzione della politica di gestione dei rischi. 4. Funzioni di controllo di secondo livello 7.P.1, commento art. 7 Chiarimento dei ruoli 7.C.1, 7.C.2, commento art. 8. Sono stati chiariti i ruoli di competenza tra il Comitato controllo e rischi (supporto alle decisioni e valutazioni gestionali del CdA sul sistema di controllo interno e di gestione dei rischi) e il Collegio Sindacale (vigilanza sull efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi) 21 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

22 Appendice B - UN MODELLO DI RIFERIMENTO DI GESTIONE DEL SCI-GR: L ENTERPRISE RISK MANAGEMENT (ERM) Definizione del CoSO ERM Framework del L ERM è un processo, posto in essere dal consiglio di amministrazione, dal management e da altri operatori della struttura aziendale, utilizzato per la formulazione delle strategie in tutta l organizzazione e progettato per: individuare eventi potenziali che possono influire sull attività aziendale; gestire il rischio entro i limiti del rischio accettabile; fornire una ragionevole sicurezza sul perseguimento degli obiettivi aziendali. L ERM consente al management un efficace ed efficiente gestione delle condizioni di incertezza e dei relativi rischi ed opportunità, con conseguente possibilità di salvaguardia o di creazione di valore 22 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

23 Le caratteristiche dei sistemi di ERM L ERM deve coinvolgere ogni area della società in un processo continuo e necessita di un forte commitment dei vertici. 1. Inclusione di tutte le categorie di rischio (all risk categories included), strategici, finanziari, operativi, di conformità 2. Focalizzazione su un numero limitato di rischi (key risk focus), in particolare su quelli con il maggiore impatto potenziale sul valore e sulle attività dell azienda; 3. Integrazione nella gestione dei rischi (integrated across risk types) 4. Gestione del rischio L ERM permette di: allineare la strategia al rischio accettabile migliorare la risposta ai rischi individuati ridurre gli imprevisti e le perdite conseguenti identificare e gestire i rischi correlati e multipli identificare le opportunità migliorare l impiego del capitale 23 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

24 Il COSO ERM: un modello di Sistema di controllo interno Strategici Operativi Reporting Conformità Obiettivi relativi alla mission aziendale Obiettivi relativi all efficienza e efficacia delle attività operative aziendali Obiettivi relativi all attendibilità dei report interni ed esterni Obiettivi relativi all osservanza delle leggi e dei regolamenti Ambiente interno Definizione degli obiettivi Identificazione degli eventi Valutazione del rischio Risposta al rischio Attività di controllo Informazioni e comunicazione Monitoraggio Modalità in cui il rischio è considerato e affrontato (filosofia di risk management) Gli obiettivi devono essere coerenti con la missione aziendale e allineati al rischio accettabile Identificazione degli eventi che originano rischi e opportunità Metodologie per valutare l impatto e la probabilità dei rischi Metodologia con cui è identificata la reazione da adottare in risposta ai rischi identificati Politiche e procedure per assicurare che le risposte al rischio siano efficacemente eseguite Le informazioni devono essere raccolte e diffuse affinché ciascuno possa adempiere alle proprie responsabilità Verifica l adeguatezza del sistema di ERM 24 febbraio 2014 Il Sistema dei Controlli: Audit, Controllo Interno, Comitato Controllo Rischi e Collegio Sindacale

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 3 Linee di indirizzo per il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 1. Premessa Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Fiat S.p.A. (la Società ) costituisce elemento

Dettagli

MANDATO INTERNAL AUDIT

MANDATO INTERNAL AUDIT INTERNAL AUDIT MANDATO INTERNAL AUDIT Il presente Mandato Internal Audit di Società, previo parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi in data 30 ottobre 2012 e sentito il Collegio Sindacale e l

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di

Dettagli

WORLD DUTY FREE S.P.A.

WORLD DUTY FREE S.P.A. WORLD DUTY FREE S.P.A. REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI E CORPORATE GOVERNANCE È istituito presso World Duty Free S.p.A. ( WDF ) un Comitato per il controllo interno, la gestione

Dettagli

FNM SpA Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi

FNM SpA Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi FNM SpA Linee di Indirizzo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi Approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 17 aprile 2014 Linee di Indirizzo del SCIGR 1. Premessa Il Sistema di

Dettagli

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO

MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte

Dettagli

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi

Dettagli

Modello dei controlli di secondo e terzo livello

Modello dei controlli di secondo e terzo livello Modello dei controlli di secondo e terzo livello Vers def 24/4/2012_CLEN INDICE PREMESSA... 2 STRUTTURA DEL DOCUMENTO... 3 DEFINIZIONE DEI LIVELLI DI CONTROLLO... 3 RUOLI E RESPONSABILITA DELLE FUNZIONI

Dettagli

MANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT. (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015)

MANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT. (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015) MANDATO DELLA FUNZIONE AUDIT (Approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enel Green Power il 12 marzo 2015) 1 INDICE DEI CONTENUTI 1. INTRODUZIONE E FINALITA DEL DOCUMENTO 2. MISSIONE 3. AMBITO 4. PROFESSIONALITA

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI

REGOLAMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI REGOLAMENTO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI ART. 1 PREMESSA...2 ART. 2 - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE...2 ART. 3 - COMITATO CONTROLLO E RISCHI...3 ART. 4 - AMMINISTRATORE INCARICATO

Dettagli

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A.

Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi di Eni S.p.A. 1 Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 1 giugno

Dettagli

Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale

Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Metodologie per l identificazione e la qualificazione del rischio nell attività del Collegio Sindacale Prof. Valter Cantino Università degli Studi di Torino 1 IL RIFERIMENTO ALLA GESTIONE DEL RISCHIO NELLE

Dettagli

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO http://www.sinedi.com ARTICOLO 27 OTTOBRE 2008 IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO PRODUZIONE DI VALORE E RISCHIO D IMPRESA Nel corso del tempo, ogni azienda deve gestire un adeguato portafoglio di strumenti

Dettagli

Università di Macerata Facoltà di Economia

Università di Macerata Facoltà di Economia Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia Obiettivo della lezione ERM - Enterprise Risk Manangement Per eventuali comunicazioni:

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO REGOLAMENTO DEL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO Articolo 1 Premessa Il presente Regolamento disciplina la costituzione, il funzionamento ed i compiti del comitato per il Controllo Interno (il Comitato

Dettagli

Codice di Corporate Governance

Codice di Corporate Governance Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente

Dettagli

REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA

REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA REALIZZAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI IN AGOS ITAFINCO SPA PREMESSA SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ORGANI E FUNZIONI DI VALUTAZIONE DEL SISTEMA DEI CONTROLLI IN AGOS AUDITING: OBIETTIVI, MODELLO

Dettagli

Il ruolo dell Internal Auditing

Il ruolo dell Internal Auditing Il ruolo dell Internal Auditing Meccanismi di governance, evoluzione dei controlli interni e Position Paper AIIA Milano, 16 marzo 2006 Carolyn Dittmeier Presidente AIIA 1 Alcuni nuovi meccanismi di governance

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Art. 1 Costituzione - Presidenza

REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Art. 1 Costituzione - Presidenza Una Società Finmeccanica REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI Art. 1 Costituzione - Presidenza 1. Il Comitato Controllo e Rischi (il Comitato ) è costituito con delibera del Consiglio di Amministrazione

Dettagli

LINEE DI INDIRIZZO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO TOD S S.P.A.

LINEE DI INDIRIZZO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO TOD S S.P.A. LINEE DI INDIRIZZO DEL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E DI GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO TOD S S.P.A. (APPROVATE DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA SOCIETÀ NELLA RIUNIONE DEL 10 MAGGIO 2012) TOD S S.P.A.

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi

Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi Management System Guideline Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi 11 aprile 2013 1 Messaggio del CEO Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (di seguito SCIGR) è considerato in eni

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business

Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gestire il rischio di processo: una possibile leva di rilancio del modello di business Gianluca Meloni, Davide Brembati In collaborazione con 1 1 Le premesse del Progetto di ricerca Nella presente congiuntura

Dettagli

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.

Approvazione CDA del 25 giugno 2009. Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Approvazione CDA del 25 giugno 2009 Limiti al cumulo di incarichi ricoperti dagli amministratori di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A. Regolamento U n i p o l G r u p p o F i n a n z i a r i o S. p. A. Sede

Dettagli

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione del rischio amministrativo-contabile

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione del rischio amministrativo-contabile Allegato al Decreto n. 465 del 30/07/2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 Piano 2013-2015 e programma 2013 per lo sviluppo del SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO per la gestione ***** pagina 1/12 1. Linee guida

Dettagli

Obiettivi generali del revisore

Obiettivi generali del revisore Obiettivi generali del revisore Acquisire una ragionevole sicurezza che il bilancio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, che

Dettagli

Funzionigramma delle Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori

Funzionigramma delle Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori gramma delle Direzioni Regionali della Divisione Banca dei Territori Luglio 2010 INDICE ORGANIGRAMMA...3 FUNZIONIGRAMMA...5 DIRETTORE REGIONALE...6 COORDINAMENTO MARKETING E STRATEGIE TERRITORIALI...6

Dettagli

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015

Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 Il Direttore DISCIPLINARE DEL PROCESSO DI BUDGET 2015 DEFINIZIONE DI BUDGET Il Budget è lo strumento per attuare la pianificazione operativa che l Istituto intende intraprendere nell anno di esercizio

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1

COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO. Art. 1 REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SAN GILLIO PROVINCIA DI TORINO TITOLO I - PRINCIPI GENERALI Finalità e Ambito di applicazione Art. 1 Il presente Regolamento disciplina - in coordinamento con

Dettagli

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 51 del 30/05/2014 Indice Art. 1 Oggetto

Dettagli

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente

Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Commissione Consultiva Permanente Comitato n. 4 Modelli di Organizzazione e di Gestione (MOG) Documento in attesa di approvazione definitiva Nota per la Commissione Consultiva Permanente Prima di procedere

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Il presente regolamento: - è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 03 del 22/01/2013; - è stato pubblicato

Dettagli

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Introduzione. Introduzione. 1. I contenuti del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana 2. Le modifiche approvate nel marzo 2010

Introduzione. Introduzione. 1. I contenuti del Codice di Autodisciplina promosso da Borsa Italiana 2. Le modifiche approvate nel marzo 2010 Oggetto: Sintetica descrizione del contenuto del Codice di Autodisciplina, promosso da Borsa Italiana S.p.A., approvato dal Comitato per la corporate governance nel marzo 2006 e successivamente modificato

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

Stefano Leofreddi Senior Vice President Risk Management Integrato. 1 Ottobre 2014, Roma

Stefano Leofreddi Senior Vice President Risk Management Integrato. 1 Ottobre 2014, Roma Il Risk Management Integrato in eni Stefano Leofreddi Senior Vice President Risk Management Integrato 1 Ottobre 2014, Roma Indice - Sviluppo del Modello RMI - Governance e Policy - Processo e Strumenti

Dettagli

INTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA GIUSEPPE CERASOLI, CIA RESPONSABILE COMITATO PA

INTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA GIUSEPPE CERASOLI, CIA RESPONSABILE COMITATO PA INTERNAL AUDITING ROMA, 12 MAGGIO 2005 FORUM PA Fondato a New York nel 1941 Presente in 160 paesi, conta ora più di 110.000 membri Ha sede negli USA ma la sua Governance è Globale Globali sono pure il

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI ( BY INTERNAL AUDITING FACTORIT SPA ) SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI L azienda Factorit ha da qualche anno costituito una funzione di presidio del monitoraggio dei rischi aziendali strettamente connessi

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

Il controllo interno delle imprese

Il controllo interno delle imprese Corso di International Accounting Università degli Studi di Parma - Facoltà di Economia (Modulo 1 e Modulo 2) LAMIB Il controllo interno delle imprese Anno Accademico 2009-2010 1 SISTEMA DI CONTROLLO IL

Dettagli

Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) Poste Italiane S.p.A.

Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) Poste Italiane S.p.A. Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) Poste Italiane S.p.A. Introduzione Poste Italiane ha adottato un nuovo modello di business e organizzativo volto ad abilitare il conseguimento

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito

ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito ISA 610 e ISA 620 L'utilizzo durante la revisione dei revisori interni e degli esperti. Corso di revisione legale dei conti progredito 1 ISA 610 USING THE WORK OF INTERNAL AUDITORS Questo principio tratta

Dettagli

L attività dell Internal Audit. G.M. Mirabelli

L attività dell Internal Audit. G.M. Mirabelli L attività dell Internal Audit G.M. Mirabelli Milano 13 ottobre 2006 Obiettivi della presentazione Evidenziare i compiti che nel nuovo Codice di autodisciplina sono assegnati all Internal Auditing, se

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

Esternalizzazione della Funzione Compliance

Esternalizzazione della Funzione Compliance Esternalizzazione della Funzione Compliance Supporto professionale agli intermediari oggetto della normativa di Banca d Italia in materia di rischio di non conformità Maggio 2012 Labet S.r.l. Confidenziale

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

L attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa

L attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa L attività di Internal Audit nella nuova configurazione organizzativa Massimo Bozeglav Responsabile Direzione Internal Audit Banca Popolare di Vicenza Indice 1. I fattori di cambiamento 2. L architettura

Dettagli

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE

PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE PRINCIPIO DI REVISIONE (SA Italia) 250B LE VERIFICHE DELLA REGOLARE TENUTA DELLA CONTABILITÀ SOCIALE (In vigore per le verifiche della regolare tenuta della contabilità sociale svolte dal 1 gennaio 2015)

Dettagli

L attuazione dei sistemi di controllo interno delle Società quotate

L attuazione dei sistemi di controllo interno delle Società quotate Assonime, Borsa Italiana SpA, Emittenti Titoli SpA Il nuovo codice di autodisciplina delle Società quotate L attuazione dei sistemi di controllo interno delle Società quotate Bruno Cova SVP & General Counsel

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI Comunicazione del revisore con i responsabili delle attività di governance e con il pubblico Dicembre 2013 Comunicazioni del revisore con i responsabili delle attività di

Dettagli

REGOLAMENTO EMITTENTI

REGOLAMENTO EMITTENTI REGOLAMENTO EMITTENTI ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI E DEGLI ORGANI AMMINISTRATIVI DELEGATI SUL BILANCIO D ESERCIZIO E CONSOLIDATO E SULLA RELAZIONE

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l.

REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l. REGOLAMENTO DELL ORGANISMO DI VIGILANZA Effetti s.r.l. Approvato all unanimità dagli Amministratori con decisione del 21 aprile 2009 SOMMARIO Art. 1 - Scopo e ambito di applicazione Art. 2 - Composizione

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

COMUNE DI SCARMAGNO Provincia di Torino

COMUNE DI SCARMAGNO Provincia di Torino COMUNE DI SCARMAGNO Provincia di Torino * * * * * * REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI (Approvato con Deliberazione Consiglio Comunale n. 3 del 6/03/2013) pag 1 Regolamento sui controlli interni

Dettagli

ORDINE DEGLI ATTUARI

ORDINE DEGLI ATTUARI La Funzione Attuariale in ottica Solvency 2 Coordinamento, gestione e controllo in materia di riserve tecniche A. Chiricosta Roma, 1 luglio 2014 Agenda Indicazioni dalla Lettera al mercato applicazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ REV. 00 pagina 1/4 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ SOMMARIO A Impegno della

Dettagli

Università di Macerata Facoltà di Economia

Università di Macerata Facoltà di Economia Materiale didattico per il corso di Internal Auditing Anno accademico 2010-2011 Università di Macerata Facoltà di Economia 01 Angelo Micocci: fonti e definizioni 1 Obiettivo della lezione Internal Control

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management. Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide

Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management. Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide Nuove funzioni e responsabilità del Risk Management Presentazione alla Conferenza Il governo dei rischi in banca: nuove tendenze e sfide 9 Aprile 2015 Agenda 1. Premessa: Il ruolo della Corporate Governance

Dettagli

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015

INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 INFORMATIVA SULL APPLICAZIONE DELLE POLITICHE DI REMUNERAZIONE A FAVORE DEGLI ORGANI SOCIALI E DEL PERSONALE NELL ESERCIZIO 2015 Marzo 2016 1. PREMESSA Il Consiglio di Amministrazione è tenuto a rendere

Dettagli

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013

COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI. Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 COMUNE DI CAMINO (AL) REGOLAMENTO SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 3 del 25/1/2013 INDICE TITOLO I PRINCIPI GENERALI... 3 Articolo 1 Oggetto... 3 Articolo 2 Sistema

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ

MANUALE DELLA QUALITÀ SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITÀ MANUALE GESTIONE QUALITÀ SEZ. 5.1 REV. 02 pagina 1/5 MANUALE DELLA QUALITÀ Rif.to: UNI EN ISO 9001:2008 PARTE 5: RESPONSABILITÀ DELLA DIREZIONE SEZIONE 5.1: FUNZIONAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA

Dettagli

ERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

ERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi ERG S.p.A. Linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi Approvate dal Consiglio di Amministrazione dell 11 marzo 2014 1 Sommario 1. Il Sistema di Controllo Interno e di

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali

Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali La gestione dei rischi operativi e degli altri rischi Il controllo dei rischi operativi in concreto: profili di criticità e relazione con gli altri rischi aziendali Mario Seghelini 26 giugno 2012 - Milano

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni

Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni Regolamento comunale per la disciplina dei controlli interni TITOLO I PRINCIPI GENERALI art. 1 Oggetto 1. Il presente Regolamento disciplina organizzazione, strumenti e modalità di svolgimento dei controlli

Dettagli

Il nuovo provvedimento di Banca d Italia in tema di antiriciclaggio. www.iusletter.com

Il nuovo provvedimento di Banca d Italia in tema di antiriciclaggio. www.iusletter.com LaScala studio legale e tributario in association with Field Fisher Waterhouse Focus on Il nuovo provvedimento di Banca d Italia in tema di antiriciclaggio Giugno 2011 www.iusletter.com Milano Roma Torino

Dettagli

SOCIETA NON QUOTATE programma di dettaglio. 1 MODULO DI 8 ORE Corporate and Governance: contenuti: (Pastorini Ferriani)

SOCIETA NON QUOTATE programma di dettaglio. 1 MODULO DI 8 ORE Corporate and Governance: contenuti: (Pastorini Ferriani) SOCIETA NON QUOTATE programma di dettaglio 1 MODULO DI 8 ORE Corporate and Governance: contenuti: (Pastorini Ferriani) Obiettivo: Illustrare, anche con dibattito e casi concreti, gli strumenti, le regole

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati

Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati. Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Policy di gestione delle operazioni con soggetti collegati Allegato 1 Sistema dei limiti alle attività di rischio verso soggetti collegati Aggiornamento del 24 luglio 2014 INDICE 1. Obiettivi del documento...

Dettagli

AUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012.

AUDITOR D.Lgs 231/01. Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP. Milano 28 Settembre 2012. AUDITOR D.Lgs 231/01 Seminario ACIQ SICEV Sessione di Aggiornamento Dedicata ai Registri SICEV SICEP Milano 28 Settembre 2012 Rosso Claudio 0 INDICE 01. D.Lgs. 231/01: Implicazioni Penali e strumenti Organizzativi

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Approfondimento. Controllo Interno

Approfondimento. Controllo Interno Consegnato OO.SS. 20 maggio 2013 Approfondimento Controllo Interno Maggio 2013 Assetto Organizzativo Controllo Interno CONTROLLO INTERNO ASSICURAZIONE QUALITA DI AUDIT E SISTEMI ETICA DEL GOVERNO AZIENDALE

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA

INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare

Dettagli

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali

Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali RESPONSABILITA D IMPRESA D.lgs. 231/01 L EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE 27 maggio 2014 ore 14.00 Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali Ing. Gennaro

Dettagli

REGOLAMENTO COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE

REGOLAMENTO COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE REGOLAMENTO COMITATO CONTROLLO, RISCHI, REMUNERAZIONE E NOMINE 24 Luglio 2015 1 ARTICOLO 1 PREMESSA 1.1. Conto tenuto delle raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana S.p.A.,

Dettagli