del set di dati relativo a campionamenti effettuati dal 29/01/2003 al 19/06/2006. Esaminando tale set di dati (Tabella 1) si evince chiaramente

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "del set di dati relativo a campionamenti effettuati dal 29/01/2003 al 19/06/2006. Esaminando tale set di dati (Tabella 1) si evince chiaramente"

Transcript

1 (ISORELLA COGOLETO). Le risultanze analitiche utilizzate fanno parte del set di dati relativo a campionamenti effettuati dal 29/01/2003 al 19/06/2006. Esaminando tale set di dati (Tabella 1) si evince chiaramente che a partire da aprile 2004, periodo in cui è terminata la messa in sicurezza d emergenza dell area di interesse, vi è un miglioramento della situazione. Soprattutto per le postazioni denominate 104, 126 e 127 molte risultanze analitiche sono inferiori al limite di rivelabilità strumentale; tuttavia per tali casi nel set di dati si è posto come valore di concentrazione la metà di detto limite di rivelabilità, che, peraltro, nel corso degli anni risulta essere diverso, in quanto a partire da maggio

2 l ARPAL ha cambiato metodo (prima il limite di rivelabilità era < 25 g/l, da maggio 2005 è < 5 g/l). Poiché, come prima detto, da aprile 2004 l area di interesse è stata messa in sicurezza e tale situazione permane ancora oggi, dovendo effettuare una valutazione del rischio per l attuale fruizione dell area, si è deciso di utilizzare come dato di input per il modello di analisi di rischio il valore massimo di concentrazione riscontrata per il CrVI da aprile 2004 ad oggi, non ritenendo idoneo effettuare alcuna elaborazione statistica dei dati, per relativa scarsezza degli stessi. Tabella 1: Risultanze analitiche della ricerca di CrVI ( g/l) nella colonna d acqua antistante l area di interesse (dati ARPA Liguria) DataPrelievo /01/ ,5 12,5 27/03/ ,0 12,5 08/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 17/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 05/05/ ,5 280,0 12,5 12,5 19/05/ ,0 12,5 12,5 12,5 03/06/ ,0 12,5 390,0 12,5 16/06/ ,5 12,5 12,5 12,5 07/07/ ,0 290,0 25,0 25,0 15/07/ ,5 120,0 12,5 12,5 04/08/ ,0 12,5 12,5 12,5 21/08/ ,0 12,5 12,5 12,5 04/09/ ,5 12,5 12,5 12,5 15/09/ ,5 12,5 12,5 12,5 08/10/ ,0 320,0 05/11/ ,0 100,0 12,5 12,5 22/12/ ,0 12,5 12,5 12,5 15/01/ ,5 12,5 50,0 12,5 2

3 11/02/ ,5 12,5 01/03/ ,5 12,5 12,5 01/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 22/04/ ,0 60,0 12,5 12,5 12/05/ ,5 12,5 12,5 17/05/ ,5 12,5 12,5 07/06/ ,5 12,5 12,5 16/06/ ,5 12,5 12,5 01/07/ ,5 12,5 12,5 15/07/ ,5 12,5 12,5 19/07/ ,5 22/07/ ,5 02/08/ ,5 12,5 12,5 23/08/ ,5 12,5 12,5 02/09/ ,5 12,5 12,5 21/09/ ,5 12,5 12,5 02/05/2005 2,5 2,5 2,5 2,5 25/05/2005 7,0 2,5 2,5 07/06/2005 2,5 13,0 2,5 2,5 21/06/2005 2,5 2,5 2,5 2,5 04/07/ ,0 2,5 2,5 2,5 18/07/ ,0 2,5 2,5 12,0 01/08/ ,0 2,5 9,0 19,0 03/04/2006 5,6 2,5 2,5 2,5 19/04/2006 7,4 2,5 2,5 2,5 02/05/ ,9 2,5 2,5 16,4 15/05/ ,0 2,5 2,5 39,0 05/06/ ,0 2,5 2,5 2,5 19/06/2006 6,6 2,5 2,5 9,8 Analisi rischio igienico sanitario Si premette che le valutazioni che seguono fanno riferimento unicamente al rischio sanitario, prendendo come potenziale bersaglio della contaminazione l uomo, sia bambino che adulto. Innanzitutto è d uopo osservare che a tuttoggi non è stata messa a punto a livello nazionale una metodologia per la valutazione del rischio associata alla presenza di sostanze chimiche in acque destinate alla ricreazione (balneazione, ecc), così come non sono stati fissati nè a livello nazionale né a livello europeo standards di qualità per dette acque. Tuttavia l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato recentemente Guidelines for safe recreational water 3

4 environments Volume 1 Coastal and Fresh Waters - (Geneva 2003), in cui è possibile rinvenire alcuni importanti criteri a supporto della definizione di uno standard di qualità per parametri chimici in acque destinate alla ricreazione (balneazione). L OMS innanzitutto afferma che è necessario effettuare una valutazione sia delle sostanze disciolte che di quelle adsorbite al sedimento, in quanto molti parametri chimici sia inorganici che organici sono poco solubili e si adsorbono, accumulandosi, al materiale particellare (sedimento). Inoltre l OMS afferma che il rischio maggiore è causato dell ingestione accidentale di acqua durante l attività di nuoto, mentre il rischio per contatto dermico o per inalazione di acque contaminate è trascurabile. Da tale assunto l OMS ne deriva, in primis, che uno standard di qualità da adottare per le acque balneabili è mutuabile da quello per le acque potabili. Sempre l OMS afferma che mediamente nuotando si possono ingerire accidentalmente fino a 200 ml d acqua/giorno, contro i 2litri/giorno normalmente assunti come acqua potabile, conseguentemente è possibile accettare come valore massimo di sostanze chimiche rinvenibili in acque balenabili, un valore maggiorato di 10 volte rispetto a quello stabilito per le acque potabili. Si sottolinea, inoltre, che per il parametro CrVI non sono stati stabiliti a livello nazionale, né comunitario valori limite nelle acque potabili, pertanto in prima approssimazione si potrebbe fare riferimento al valore riportato nel D.Lgs 152/2006 (Allegato 5 Tabella 2 - Parte 4 Titolo 5 relativa alle bonifiche), in quanto il criterio adottato per stabilire i 4

5 valori limite ivi riportati è stato quello della multifunzionalità della risorsa acque, ivi compresa la potabilità. Quindi in base al criterio OMS si potrebbe accettare un valore per le acque di balneazione fino a 50 g/l, valore questo ultimo superato in un unico caso (53 µg/l nel prelievo di 01/08/2005 nella postazione 103), ancorché di molto poco. Tale discostamento potrebbe, peraltro, rientrare nell errore della misura, che in generale si assume tra il 5% e 10%. Il criterio dell OMS non prende in considerazione, come prima detto, il rischio per contatto dermico. A tal proposito questo Istituto ha preso in considerazione la possibilità di applicare un software di analisi di rischio sanitario, che contiene al suo interno anche due algoritmi relativi alla valutazione del rischio sanitario per ingestione accidentale di acqua e per contatto dermico durante l attività ricreativa (nuoto) in acque superficiali. Tale software è il RISC 4.0 della British Petroleum. Tramite una simulazione cautelativa si è considerato che il valore massimo riscontrato da ARPAL per il CrVI, per ognuna delle 4 stazioni di campionamento, fosse rappresentativa di tutta la colonna d acqua di ognuna delle 4 subaree (tale valore è pari a 53 g/l), e si è eseguita la valutazione del rischio per ingestione e contatto dermico, utilizzando i valori di input derivati dai Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAS, ISS, ISPESL (revisione agosto 2006), e riportati di seguito: Frequenza esposizione (eventi/anno) Durata esposizione 45 eventi di nuoto/anno 6 anni per i bambini 5

6 Quantitativo d acqua ingerita accidentalmente Durata evento di nuoto Superficie di pelle esposta 24 anni per gli adulti 50 ml/ora 2.6 ore/giorno cm 2 bambini cm 2 adulti In base a tali dati di input, il software ha valutato i seguenti rischi sanitari connessi alle concentrazioni riscontrate da ARPAL per il parametro CrVI: Postazione 30 Rischio cumulato per sostanze non cancerogene (HI) (ingestione + contatto dermico) Bambini 2.3 x 10-2 Rischio accettabile Adulti 6.1 x 10-3 Rischio accettabile Rischio cumulato per sostanze Bambini 3.5 x 10-8 Rischio accettabile cancerogene Adulti 3.0 x 10 (ingestione + contatto dermico) -8 Rischio accettabile Si osserva, comunque, che anche nell applicazione del software RISC 4.0 si è evidenziato un maggior rischio per ingestione d acqua rispetto al contatto dermico, peraltro l ingestione d acqua è valutata prioritaria dall OMS. Ove si assumesse il dato dell OMS di 200 ml/giorno di assunzione accidentale di acqua durante un evento di nuoto, il software RISC 4.0 evidenzia il seguente rischio: Rischio cumulato per sostanze non cancerogene (HI) (ingestione + contatto dermico) Bambini 3.3 x 10-2 Rischio accettabile Adulti 8.3 x 10-3 Rischio accettabile 6

7 Rischio cumulato per sostanze cancerogene (ingestione + contatto dermico) Bambini 5.5 x 10-8 Rischio accettabile Adulti 4.7 x 10-8 Rischio accettabile Ai fini dell accettabilità o meno del rischio non cancerogeno e cancerogeno questo Istituto ha adottato i criteri riportati nella nota ISS n AMPP/IA.12 del 11/01/2006, e precisamente: Sostanze non cancerogene : Indice di Rischio cumulato accettabile <1 Sostanze cancerogene : Rischio incrementale accettabile per la singola sostanza <1 x 10-6 Rischio incrementale accettabile cumulato per tutte le sostanze cancerogene riscontrate <1x10-5 In base alle valutazioni eseguite, quindi, i modelli di analisi di rischio utilizzati non hanno evidenziato alcun rischio, mentre dall applicazione del criterio OMS si ha un lieve superamento del valore massimo accettabile di Cromo VI nelle acque di balneazione. VALUTAZIONE RISCHIO SANITARIO PER GLI ARENILI DI COGOLETO E ARENZANO. Per quanto concerne l analisi di rischio sanitario per gli arenili, si evidenzia che questo Istituto prioritariamente ha effettuato una valutazione di quanto effettuato ad oggi da SVILUPPO ITALIA (S.I.), su incarico della Regione Liguria, e trasmesso per a questo 7

8 Istituto stesso in data 19 settembre 2006, seguentemente ha implementato quanto già fatto da S.I., tramite l utilizzo di un ulteriore software di analisi di rischio. Da una disamina di quanto effettuato da SVILUPPO ITALIA si evidenzia che: sono stati utilizzati alcuni valori di input (superficie di pelle esposta e inalazione di aria outdoor) non coerenti con quanto riportato nei Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAs, ISS, ISPESL (Revisione luglio 2006); è stato utilizzato come valore di concentrazione per il CrVI (sia per il CrVI totale che per quello solubile) il valore massimo riscontrato nei vari punti di campionamento alla profondità 0-50 cm; sono stati utilizzati due software di analisi di rischio, e precisamente il ROME vers. 2.1 e il RBCA TOOL KIT vers. 1.3; Per quanto riguarda il valore di concentrazione da utilizzare nei modelli di analisi di rischio, si evidenzia che il criterio adottato di prendere in considerazione unicamente lo strato 0-50 cm, sembrerebbe poco cautelativo dal punto di vista igienico-sanitario (ad esempio un bambino potrebbe per gioco essere esposto alla sabbia presente anche a profondità maggiori di 50 cm.); tuttavia recentemente è stato effettuato un ripascimento degli arenili sovrapponendo allo strato originale uno strato di sabbia pulita con uno spessore di ulteriori 50 cm. Pertanto le 8

9 concentrazioni utilizzate oggi vanno riferite allo strato 0-1 m che appare più cautelativo per la salute, soprattutto dei bambini. Pertanto il criterio adottato da SVILUPPO ITALIA è, allo stato attuale delle cose, condivisibile. Per quanto riguarda i software utilizzati si propone di utilizzare anche il software GIUDITTA, che nella sua ultima versione (vers. 3.1) risulta congruente con i Criteri Metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAS, ISS, ISPESL (Rev. luglio 2006). Per quanto sopradetto, questo Istituto ha effettuato l analisi di rischio per gli arenili di Cogoleto e Arenzano utilizzando sia i due software utilizzati da SVILUPPO ITALIA e sia il software GIUDITTA vers. 3.1, con gli stessi dati di input di SVILUPPO ITALIA, a meno del valore di superficie di pelle esposta e aria inalata outdoor, i cui valori sono stati derivati dai Criteri metodologici dell APAT (Rev. Agosto 2006), e cioè: - superficie di pelle esposta: 5700 cm 2 adulti; 2800cm 2 bambini - inalazione outdoor: 0,9 m 3 /h per 24h/giorno adulti; 0,7 m 3 /h per 24h/giorno bambini I parametri di esposizione utilizzati sia da SVILUPPO ITALIA che da questo Istituto sono i seguenti: Percorso di esposizione: - Ingestione - Contatto dermico - Inalazione outdoor di vapori 9

10 - Sollevamento polveri Frequenza dell esposizione: giorni/anno - Per quanto concerne i valori di concentrazione per il Cromo VI e per gli altri analiti da utilizzare nei tre modelli di analisi di rischio, questo Istituto ha adottato due scenari, e precisamente: Scenario 1 (Attuale): Valore massimo riscontrato (per il Cromo VI sia come Cromo VI totale che come Cromo VI eluito) nello strato di profondità 0-50 cm, oggi divenuto cm. Tale scenario è quello anche, come prima detto, adottato da SVILUPPO ITALIA. Scenario 2 (Futuro): Valore massimo riscontrato (per il Cromo VI sia come Cromo VI totale che come Cromo VI eluito) in tutto lo strato di profondità indagata, e cioè cm, ipotizzando un rimescolamento totale della sabbia degli arenili in oggetto (Worst Case). Tale scenario non è stato considerato da SVILUPPO ITALIA. Quindi in base al criterio suesposto i dati utilizzati nei tre modelli di analisi di rischio sono: SCENARIO 1 (ATTUALE) : Arenzano arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) 10

11 Cromo (VI) 22.2 Cromo totale 3680 Vanadio 489 Zinco 198 Cogoleto arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 77 Cromo totale 3563 Vanadio 565 Zinco 439 C > aromatici SCENARIO 2 (FUTURO): Arenzano arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 22.2 Cromo totale 3680 Vanadio 665 Zinco 546 Cogoleto arenili 11

12 Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 354 Cromo totale Vanadio 750 Zinco 439 C > aromatici Con i criteri suesposti, le risultanze dell analisi di rischio per gli arenili di Cogoleto e Arenzano sono le seguenti: Rischio Cancerogeno Scenario 1 (Attuale) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 1,78 E ,08 E ,1 E - 7 Arenzano 5,14 E ,0 E ,3 E - 8 Rischio Cancerogeno Scenario 2 (Futuro) 12

13 ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 8,19 E ,57 E ,2 E - 7 Arenzano 5,14 E ,0 E ,3 E - 8 Rischio non Cancerogeno Scenario 1 (Attuale) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 0,77 (Bambini) 0,13 (Adulti) 0,67 (Bambini) 0,104 (Adulti) 6,2 E - 2 Arenzano 0,5 (Bambini) 0,075 (Adulti) 0,49 (Bambini) 0,072 (Adulti) 3,9 E - 2 Rischio non Cancerogeno Scenario 2 (Futuro) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 1,78 (Bambini) 0,32 (Adulti) 1,415 (Bambini) 0,21 (Adulti) 1,2 E - 1 Arenzano 0,64 (Bambini) 0,098 (Adulti) 0,65 (Bambini) 0,096 (Adulti) 5,3 E - 2 Negli Allegati vengono riportati, per ognuno dei tre software utilizzati e per i due scenari ipotizzati, i dati di input e output. 13

14 In conclusione si può affermare, che utilizzando i criteri per l accettabilità o meno del rischio per le sostanze cancerogene e non, riportati nella nota di questo Istituto 01/01/2006 sopracitata, solo il software ROME ha evidenziato un rischio sia per le sostanze cancerogene che per quelle non cancerogene (per le non cancerogene si ha un superamento del valore di 1 per i bambini anche con il software GIUDITTA). A tal proposito si osserva che nei Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati (Rev. agosto 2006) viene esplicitamente riportato (pag 147) che per i percorsi di esposizione considerati nella presente nota, il software ROME ha una attinenza MEDIO/BASSA ai criteri metodologici stessi, mentre i software RBCA e GIUDITTA esibiscono una ALTA attinenza agli stessi. In conclusione di ciò e del fatto che il maggior rischio viene esibito per lo Scenario 2, che sicuramente è uno scenario molto conservativo, si può affermare che la situazione, allo stato attuale delle conoscenze, non evidenza un grave rischio. In ogni caso si dovrà tenere costantemente monitorato l arenile, al fine di garantire che l operazione di ripascimento sia stabile nel tempo. Nel rimanere a disposizione per ogni eventuale chiarimento, porgo distinti saluti 14

15 UNITA OPERATIVA Istituto Superiore di Sanità Dott.ssa Loredana Musmeci (Direttore del Reparto Suolo e Rifiuti) Dott.ssa Eleonora Beccaloni Dott.ssa Maria Rita Cicero 15

16 Dott. Fabrizio Falleni Dott.ssa Federica Scaini Sig. Massimiliano Beccaloni 16

ANALISI RISCHIO IGIENICO SANITARIO

ANALISI RISCHIO IGIENICO SANITARIO Si evidenzia, in primis, che dette analisi sono relative a 3 stazioni di campionamento (Vedi Tavola 1), ubicate laddove la profondità è compresa tra 80 e 120 cm. In ogni stazione sono stati eseguiti due

Dettagli

e.p.c. Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio Servizio Qualità della Vita c.a. dott. G. Mascazzini Via Cristoforo Colombo, R O M A

e.p.c. Ministero dell Ambiente e Tutela del Territorio Servizio Qualità della Vita c.a. dott. G. Mascazzini Via Cristoforo Colombo, R O M A N.0036149 0040996 AMPP/IA.12 del 27/07/06 e del 19/07/06 N. 6591 e 9198 Allegati N. 14 Prot. Uscita 0041225 del 1/08/2006 Spett.le ASL Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica c.a.

Dettagli

Oggetto: Analisi di rischio sanitario per il sito di bonifica di interesse nazionale Bagnoli (P.P /02).

Oggetto: Analisi di rischio sanitario per il sito di bonifica di interesse nazionale Bagnoli (P.P /02). 0003358 0004454 AMPP/IA.12 13 e 20 gennaio 2006 441; 722 All. N.1 Prot. Uscita: 0007038 del 9/02/2006 Spett.le ASL Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica c.a. dott.ssa G. Amispergh

Dettagli

CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità

CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità CONFRONTO TRA I SOFTWARE Criteri di calcolo del rischio e criticità ISPRA 1 Combinazione degli effetti Per il calcolo dell esposizione e del rischio: per valutare gli effetti di più vie di esposizione

Dettagli

Sito Area Arena in comune di Verbania

Sito Area Arena in comune di Verbania Comune di Verbania Palazzo civico Piazza Garibaldi, 15 28922 Verbania Sito Area Arena in comune di Verbania Fase progettuale Analisi di Rischio Sanitario e Ambientale sito-specifica ai sensi dell art.

Dettagli

Bonifica siti contaminati

Bonifica siti contaminati Bonifica siti contaminati D.M. 5 ottobre 1999 n. 471 (G.U. 15/12/1999, n. 293) Regolamento recante criteri, procedure e modalità per la messa in sicurezza, la bonifica ed il ripristino ambientale dei siti

Dettagli

Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione

Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione Calcolo dell Esposizione Parametri di Esposizione APAT Agenzia per la protezione dell ambiente e per i Servizi Tecnici 1 Ingestione di suolo C POE = C suolo = IR FI BW AT ED CF C suolo = Concentrazione

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLU STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLU STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLU STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE Corso di Laurea Magistrale in: INGEGNERIA PER L AMBIENTE E

Dettagli

Linee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale

Linee guida AdR. Federica Scaini, Eleonora Beccaloni. Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Linee guida AdR Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Bologna 05 maggio 2016 Il Ministero dell Ambiente e della Tutela del

Dettagli

L analisi di rischio: cenni di inquadramento

L analisi di rischio: cenni di inquadramento SALA CONVEGNI DUEMILADIECI MUGGIA (TS) L Analisi di Rischio nel Sito di Interesse Nazionale di Trieste - 5 luglio 2011 L analisi di rischio: cenni di inquadramento normativo o e presentazione e di casi

Dettagli

10 th Brown bag NCE. Analisi di rischio ex D.Lgs. 152/06 Breve introduzione. 5 novembre 2010

10 th Brown bag NCE. Analisi di rischio ex D.Lgs. 152/06 Breve introduzione. 5 novembre 2010 Ingegneria Ambientale del sottosuolo Subsoil Environmental Engineering 10 th Brown bag NCE Analisi di rischio ex D.Lgs. 152/06 Breve introduzione 5 novembre 2010 NCE S.r.l. - Via privata De Vitalis, 2-25124

Dettagli

1. CIRCA LA PRESENZA DI COBALTO

1. CIRCA LA PRESENZA DI COBALTO 1. PREMESSA Il presente elaborato è stato redatto ad integrazione del documento sull Analisi di Rischio elaborato in relazione allo stato attuale dell area e già approvato in Conferenza dei Servizi congiuntamente

Dettagli

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi

ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi ARPAE Agenzia regionale per la prevenzione, l'ambiente e l'energia dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Determinazione dirigenziale n. DET-AMB-2016-3404 del 19/09/2016 Oggetto D.LGS. 152/2006,

Dettagli

Eleonora Beccaloni. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Eleonora Beccaloni. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Eleonora Beccaloni Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Gestione integrata del rischio in un sito di interesse nazionale Brescia-22 Settembre 2014 Contesto

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO

ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO ISTRUZIONE OPERATIVA IO.SMA 06-0 Pag. 0/5 ISTRUZIONE OPERATIVA DEL DIPARTIMENTI DI PREVENZIONE MEDICO INDICE 1. SCOPO... 1 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 1 3. PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI E DOCUMENTI...

Dettagli

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015

Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio. Modulo 3 - Approfondimenti metodologici. Bologna, 1 luglio 2015 Bonifica dei siti inquinati e Analisi di Rischio Modulo 3 - Approfondimenti metodologici Bologna, 1 luglio 2015 1 Set analitico; Condizioni di saturazione; Calcolo del rischio in assenza di speciazione

Dettagli

Analisi di rischio. Corso 60 ore. Destinatari

Analisi di rischio. Corso 60 ore. Destinatari Analisi di rischio Corso 60 ore L obiettivo del corso è quello di fornire un aggiornamento tecnico-scientifico e pratico sulle tematiche connesse alla modalità di applicazione della procedura di analisi

Dettagli

INDICE ARPA Ente di diritto pubblico SC21 Centro Regionale per le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti

INDICE ARPA Ente di diritto pubblico SC21 Centro Regionale per le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti INDICE 1. PREMESSA 3 2. CONTROLLI EFFETTUATI 3 3. METODOLOGIA DI MISURA 3 4. STRUMENTAZIONE DI MISURA UTILIZZATA 3 5. RISULTATI DELLE MISURE 3 6. CONSIDERAZIONI DI RADIOPROTEZIONE 4 7. GESTIONE DEL SUOLO

Dettagli

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME

BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI I PARERI DELL ISS SULL ANALISI DI RISCHIO DAL VECCHIO AL NUOVO REGIME L. Musmeci Istituto Superiore di Sanità 1 All. 1 - Titolo V - Parte IV - Dlgs 152/2006: Rischio tollerabile

Dettagli

2. CARATTERIZZAZIONE SEDIMENTI PORTUALI

2. CARATTERIZZAZIONE SEDIMENTI PORTUALI 2. CARATTERIZZAZIONE SEDIMENTI PORTUALI Come già evidenziato la caratterizzazione dei sedimenti portuali oggetto di escavo deve essere sempre condotta ai sensi del D.M. 24.01.1996 dal momento che tale

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE la Legge 8 luglio 1986, n. 349, recante Istituzione del Ministero dell

Dettagli

Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati

Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati Analisi di rischio sanitario-ambientale nelle procedure di bonifica: strumento per il dimensionamento di interventi sostenibili e mirati Daniela Fiaccavento- ARPAV TV Provincia di Treviso 12 dicembre 2014

Dettagli

INQUADRAMENTO NORMATIVO MONITORAGGIO AERIFORMI

INQUADRAMENTO NORMATIVO MONITORAGGIO AERIFORMI INQUADRAMENTO NORMATIVO MONITORAGGIO AERIFORMI Antonella Vecchio Dipartimento per il Servizio Geologico d Italia Area per la caratterizzazione e la protezione dei suoli e per i siti contaminati ISPRA Corso

Dettagli

L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE. ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012

L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE. ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012 L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE: PROBLEMATICHE APERTE E PROPOSTE ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre 2012 L ANALISI DI RISCHIO NEL CONTESTO INTERNAZIONALE Strategie

Dettagli

ELEONORA BECCALONI - ISS. ANALISI di RISCHIO SANITARIO e AMBIENTALE

ELEONORA BECCALONI - ISS. ANALISI di RISCHIO SANITARIO e AMBIENTALE ESPOSIZIONE in AMBIENTI di VITA:CONTAMINAZIONE DIFFUSA ELEONORA BECCALONI - ISS ANALISI di RISCHIO SANITARIO e AMBIENTALE 27 Settembre 2017 9:30-13:30 RemTech Expo 2017 (20, 21, 22 Settembre) FerraraFiere

Dettagli

RILEVAZIONE DEI METALLI NEL TERRENO DEL TERRITORIO COMUNALE DI LEVICO TERME, PER LA DEFINIZIONE DEL FONDO NATURALE

RILEVAZIONE DEI METALLI NEL TERRENO DEL TERRITORIO COMUNALE DI LEVICO TERME, PER LA DEFINIZIONE DEL FONDO NATURALE CONVEGNO DALL EMERGENZA DELLE BONIFICHE AD UNA GESTIONE CONSAPEVOLE DEL TERRITORIO 3 e 4 luglio 28 Centro Congressi della Cooperazione via Segantini, 1 Trento RILEVAZIONE DEI METALLI NEL TERRENO DEL TERRITORIO

Dettagli

Spett.le Comune di Senigallia Area Tecnica Territorio ed Ambiente C.A. Dott. Ing. S. Giorgetti

Spett.le Comune di Senigallia Area Tecnica Territorio ed Ambiente C.A. Dott. Ing. S. Giorgetti Spett.le Comune di Senigallia Area Tecnica Territorio ed Ambiente comune.senigallia@emarche.it; C.A. Dott. Ing. S. Giorgetti E pc Spett.le Regione Marche Servizio Territorio ed Ambiente P.F. Ciclo dei

Dettagli

SEMINARIO NAZIONALE "FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI: ESEMPI DI BUONE PRATICHE"

SEMINARIO NAZIONALE FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI: ESEMPI DI BUONE PRATICHE SEMINARIO NAZIONALE "FITOTECNOLOGIE PER LA GESTIONE E LA BONIFICA DI SITI CONTAMINATI: ESEMPI DI BUONE PRATICHE" Aspetti sanitari e opportunità dell impiego di interventi di fitorimedio Eleonora Beccaloni

Dettagli

Ruolo della speciazione nella valutazione del rischio sanitario ambientale

Ruolo della speciazione nella valutazione del rischio sanitario ambientale Ruolo della speciazione nella valutazione del rischio sanitario ambientale Nicoletta Calace Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA) Parte prima Parte seconda Parte terza Parte

Dettagli

Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente

Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente Applicazione dell Analisi di Rischio nell ambito della normativa vigente Applicazione dell Analisi di Rischio: Sintesi Modalità di Applicazione Riferimento Tecnico Riferimento Normativo Siti Contaminati

Dettagli

Caratterizzazione delle matrici ambientali

Caratterizzazione delle matrici ambientali Caratterizzazione delle matrici ambientali Fabiana Vanni fabiana.vanni@iss.it Istituto Superiore di Sanità Caratterizzazione delle matrici ambientali Nell area oggetto di studio del progetto CCM2010 sono

Dettagli

SITI INQUINATI E RIFIUTI

SITI INQUINATI E RIFIUTI Discariche dismesse e abusive rientranti nel Piano Regionale delle Bonifiche: stato di attuazione degli interventi sui siti inquinati del territorio della Regione Calabria Dr.ssa Sabrina Santagati DIRETTORE

Dettagli

Phytorimedio: l'esperienza della Città di Trieste nell'ambito della gestione di una contaminazione diffusa dei suoli. Laura Schiozzi, ARPA FVG

Phytorimedio: l'esperienza della Città di Trieste nell'ambito della gestione di una contaminazione diffusa dei suoli. Laura Schiozzi, ARPA FVG Phytorimedio: l'esperienza della Città di Trieste nell'ambito della gestione di una contaminazione diffusa dei suoli Laura Schiozzi, ARPA FVG Phytorimedio: l'esperienza della Città di Trieste nell'ambito

Dettagli

Indice delle figure Figura 2-1: Inquadramento dell area d indagine Indice delle tabelle Tabella 4-1: Risultati delle analisi chimiche...

Indice delle figure Figura 2-1: Inquadramento dell area d indagine Indice delle tabelle Tabella 4-1: Risultati delle analisi chimiche... CARATTERIZZAZIONE CHIMICA DEI TERRENI AFFERENTI ALL AMBITO DI TRASFORMAZIONE COMUNE DI PONTASSIEVE - LOCALITÀ SIECI VIA GALILEO GALILEI N.C. 10-12 RELAZIONE TECNICA Indice generale 1. PREMESSA... 2 2.

Dettagli

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE

Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE Città Metropolitana di Genova DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE DIREZIONE AMBIENTE Prot. Generale N. 0069148 / 2015 Atto N. 3312 OGGETTO: APPROVAZIONE DEL DOCUMENTO DI ANALISI DI RISCHIO PRESENTATO AI SENSI

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE la Legge 8 luglio 1986, n. 349, recante Istituzione del Ministero dell

Dettagli

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO IL BILANCIO AMBIENTALE D AREA DELLA ZONA INDUSTRIALE DI PORTO MARGHERA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO INDICE L Accordo sulla Chimica a Porto Marghera Perché il Rapporto Ambientale di Area I soggetti partecipanti

Dettagli

«LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PER I LAVORATORI NEI SITI CONTAMINATI»

«LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PER I LAVORATORI NEI SITI CONTAMINATI» 13 Giugno 2019 OBIETTIVO FORMATIVO ECM N. A27 Sicurezza negli ambienti e nei luoghi di lavoro e/o patologie correlate «LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO PER I LAVORATORI NEI SITI CONTAMINATI» Simona Berardi

Dettagli

Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti

Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti Banca dati ISPESL-ISS relativa alle proprietà chimico/fisiche e tossicologiche delle specie chimiche inquinanti Istituto Superiore di Sanità (ISS) 1 Sviluppo del lavoro Prima fase analisi delle banche

Dettagli

La Disciplina dei riporti nelle bonifiche ambientali: Matrice naturale o rifiuto? Claudio Pilla Italferr S.p.A.

La Disciplina dei riporti nelle bonifiche ambientali: Matrice naturale o rifiuto? Claudio Pilla Italferr S.p.A. La Disciplina dei riporti nelle bonifiche ambientali: Matrice naturale o rifiuto? Claudio Pilla Italferr S.p.A. Obiettivo economia circolare. Riduzione della pressione sull ambiente e sviluppo del territorio

Dettagli

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa

BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa (Politecnico di Milano - DIIAR - Sez. Ambientale) BONIFICHE: Il caso Politecnico Bovisa Milano, 12 ottobre 2012 W: www.campus-sostenibile.polimi.it E: campus-sostenibile@polimi.it BONIFICHE: DI COSA E

Dettagli

SESSIONE 1. Ing. FABIO ERMOLLI Ing. ANTONIO TRAVERSA. - Quadro Normativo Vigente. - Definizioni e Principi dell AdR

SESSIONE 1. Ing. FABIO ERMOLLI Ing. ANTONIO TRAVERSA. - Quadro Normativo Vigente. - Definizioni e Principi dell AdR SESSIONE 1 - Quadro Normativo Vigente - Definizioni e Principi dell AdR - i c.d. Criteri Metodologici ISPRA (overview) - Bersagli e modalità di esposizione - Individuazione dei bersagli, calcolo dell esposizione

Dettagli

Oggetto: Trasmissione delle risultanze della Caratterizzazione e/o Analisi di Rischio sito specifica (AdR). (art c.4 del DLgs.

Oggetto: Trasmissione delle risultanze della Caratterizzazione e/o Analisi di Rischio sito specifica (AdR). (art c.4 del DLgs. Allegato parte integrante - 6 MODULO E - Bonifiche Carta libera Alla Provincia/Arpae Al Comune di All'AUSL di Oggetto: Trasmissione delle risultanze della Caratterizzazione e/o Analisi di Rischio sito

Dettagli

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati

SITI CONTAMINATI. Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati SITI CONTAMINATI Siti contaminati Siti potenzialmente contaminati Nome indicatore DPSIR Fonte dati Siti potenzialmente contaminati I Ufficio regionale Gestione Rifiuti e Bonifiche Obiettivo Monitorare

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Suolo e Rifiuti

Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Suolo e Rifiuti Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Reparto Suolo e Rifiuti ACCORDO DI COLLABORAZIONE TECNICO-SCIENTIFICA TRA COMUNE DI FERRARA E ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA' PER LA REALIZZAZIONE DEL

Dettagli

Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati

Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati Le novità introdotte per l applicazione dell analisi di rischio ai siti contaminati Eleonora Beccaloni eleonora.beccaloni@iss.it Istituto Superiore di Sanità ECOMONDO 2012 RECLAIM EXPO Giovedì 08 novembre

Dettagli

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria

Loredana Musmeci. Istituto Superiore di Sanità. Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria Loredana Musmeci Istituto Superiore di Sanità Dipartimento Ambiente e Connessa Prevenzione Primaria PCB e rischio cancerogeno Brescia-22 Maggio 2015 Valutazione del rischio (contesto internazionale) Strategia

Dettagli

SC Rischio Industriale e Energia SS Rischio Industriale e Igiene Industriale. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE di TORINO- zona GERBIDO

SC Rischio Industriale e Energia SS Rischio Industriale e Igiene Industriale. IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE di TORINO- zona GERBIDO SC Rischio Industriale e Energia SS Rischio Industriale e Igiene Industriale RELAZIONE TECNICA SOGGETTO CONTROLLATO IMPIANTO DI TERMOVALORIZZAZIONE di TORINO- zona GERBIDO Data di redazione: ANALISI E

Dettagli

Il connubio Salute e Ambiente: quali attività. Eleonora Beccaloni, Federica Scaini

Il connubio Salute e Ambiente: quali attività. Eleonora Beccaloni, Federica Scaini Il connubio Salute e Ambiente: quali attività Eleonora Beccaloni, Federica Scaini CONFERENZA NAZIONALE INDUSTRIA E AMBIENTE E FOCUS RETE CARBURANTI 20 settembre 2019 RemTech Expo 2019 (18, 19, 20 Settembre)

Dettagli

Allegato C. Schermate del Software Risknet 1.0

Allegato C. Schermate del Software Risknet 1.0 Allegato C Schermate del Software Risknet 1.0 Allegato C1 Area BHCP2: Massima Concentrazione Accettabile di Formaldeide nel Soil Gas e Relativi Valori di Rischio Area/ID: BHCP2 Sorgente Esposizione Bersaglio

Dettagli

CONTRIBUTO ISTRUTTORIO INTERNO

CONTRIBUTO ISTRUTTORIO INTERNO AREA VASTA COSTA Dipartimento di PISA Via Vittorio Veneto - 27 56127 Pisa CONTRIBUTO ISTRUTTORIO INTERNO Classificazione: LU.01.23. 25/20.6 Oggetto: Valutazione delle integrazioni al Piano di Caratterizzazione

Dettagli

Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco

Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco via Bassafonda, 68 45010 Rosolina (RO) cel. 338/3320218 fax 0426/340157 PROGETTO: Relazione di analisi dei terreni interessati dagli scavi di progetto e destinati al reimpiego in loco Realizzazione di

Dettagli

Impianto di termotrattamento dei rifiuti attivo a Falascaia tra il 1974 e il 1988: stima del contenuto di PCDD/F nei suoli

Impianto di termotrattamento dei rifiuti attivo a Falascaia tra il 1974 e il 1988: stima del contenuto di PCDD/F nei suoli Impianto di termotrattamento dei rifiuti attivo a Falascaia tra il 1974 e il 1988: stima del contenuto di PCDD/F nei suoli Le stime di deposizione al suolo Una prima stima per eccesso della concentrazione

Dettagli

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Università degli Studi di Napoli Federico II Scuola Politecnica e delle Scienze di Base Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale Laurea triennale in Ingegneria per l Ambiente ed il Territorio

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di San Vendemiano Periodi di indagine: 9 Febbraio 6 Marzo 2002 (semestre freddo) 31 Marzo 18

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE Corso di Laurea in INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO TESI DI LAUREA Applicazione della procedura

Dettagli

MODULO_D Trasmissione dati relativi ai risultati dell Analisi di Rischio elaborata.

MODULO_D Trasmissione dati relativi ai risultati dell Analisi di Rischio elaborata. 32 Supplemento al Bollettino Ufficiale della Regione Toscana n. 12 del 24.3.2010 MODULO_D Trasmissione dati relativi ai risultati dell Analisi di Rischio elaborata. MITTENTE: Soggetto obbligato DESTINATARI:

Dettagli

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I.

SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI. Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I. SISTEMA INFORMATIVO A SCHEDE PER LA VALUTAZIONE E GESTIONE DEI RISCHI Leso V., Cioffi D.L., Piacci M., Manno M., Iavicoli I. Introduzione: i siti contaminati La gestione dei siti contaminati rappresenta

Dettagli

PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE E L UTILIZZO DEI DATI DI SOIL GAS. Antonella Vecchio

PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE E L UTILIZZO DEI DATI DI SOIL GAS. Antonella Vecchio PROCEDURA PER LA VALUTAZIONE E L UTILIZZO DEI DATI DI SOIL GAS Antonella Vecchio Maurizio Di Tonno Ispra Arpa Piemonte Monitoraggio aeriformi nei siti contaminati. Presentazione dei documenti del GdL 9

Dettagli

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO

DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO DALLA CARATTERIZZAZIONE ALLA BONIFICA DI UN SITO INDUSTRIALE ATTIVO IN UN CONTESTO NORMATIVO IN FASE DI CAMBIAMENTO C. Sandrone, M. Carboni, P. Goria I siti contaminati, problematiche di bonifica Piacenza,

Dettagli

Comune di Vittorio Veneto

Comune di Vittorio Veneto Dipartimento Provinciale di Treviso IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Vittorio Veneto Periodi di indagine: 4 Ottobre 2001 24 Febbraio 2002 (semestre freddo) 13

Dettagli

DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI Struttura Semplice Radiazioni ionizzanti

DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI Struttura Semplice Radiazioni ionizzanti DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI Struttura Semplice 21.01 Radiazioni ionizzanti VALUTAZIONE DEI RISULTATI DEL MONITORAGGIO AMBIENTALE ESTERNO AL CANTIERE COMPONENTE: Radiazioni ionizzanti Corso d opera

Dettagli

Dipartimento: Stato dell ambiente Servizio: Qualità dell aria e monitoraggio ambientale degli agenti fisici Unità: Aria e agenti fisici Roma

Dipartimento: Stato dell ambiente Servizio: Qualità dell aria e monitoraggio ambientale degli agenti fisici Unità: Aria e agenti fisici Roma Dipartimento: Stato dell ambiente Servizio: Qualità dell aria e monitoraggio ambientale degli agenti fisici Unità: Aria e agenti fisici Roma Responsabile del procedimento: referente per quanto comunicato:

Dettagli

Struttura Semplice Siti Nucleari

Struttura Semplice Siti Nucleari DIPARTIMENTO TEMATICO RADIAZIONI ATTIVITA DI CONTROLLO IN RELAZIONE AL RINVENIMENTO DI FUSTI INTERRATI PRESSO IL SITO FN-SO.G.I.N. DI BOSCO MARENGO (AL) Relazione tecnica n. 8/SS21.02/2014 Redazione Verifica

Dettagli

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee

Piano di Monitoraggio e Controllo delle acque sotterranee REGIONE LAZIO PROVINCIA DI LATINA COMUNE DI LATINA COMPLESSO IMPIANTISTICO INTEGRATO PER IL TRATTAMENTO, RECUPERO E VALORIZZAZIONE DI RIFIUTI NON PERICOLOSI - DISCARICA PER RIFIUTI NON PERICOLOSI Località

Dettagli

Definizione dei livelli di indagine nell ambito della Rete di Sorveglianza Ambientale dell Impianto ITREC Sogin Trisaia

Definizione dei livelli di indagine nell ambito della Rete di Sorveglianza Ambientale dell Impianto ITREC Sogin Trisaia Definizione dei livelli di indagine nell ambito della Rete di Sorveglianza Ambientale dell Impianto ITREC Sogin Trisaia L. Leone, F. Mancini, S. Abate, G. Varasano Sogin S.p.A. XXXVII Congresso AIRP Bergamo,

Dettagli

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A (fg. 69 part.21) e SITO B (fg.37 partt.39 e 49 e fg.70 partt.6, 7, 8)

COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A (fg. 69 part.21) e SITO B (fg.37 partt.39 e 49 e fg.70 partt.6, 7, 8) PROJECT COMUNE DI CORLETO PERTICARA (PZ) AREE DENOMINATE SITO A (fg. 69 part.21) e SITO B (fg.37 partt.39 e 49 e fg.70 partt.6, 7, 8) PIANO DI CARATTERIZZAZIONE AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 DOCUMENT N :

Dettagli

Impresa F.lli Bocca S.p.A. in liquidazione Via Lugoticino Lido n Vigevano (PV)

Impresa F.lli Bocca S.p.A. in liquidazione Via Lugoticino Lido n Vigevano (PV) ALLEGATO H Impresa F.lli Bocca S.p.A. in liquidazione Via Lugoticino Lido n. 2 27029 Vigevano (PV) Verifica stato dei luoghi aree Impresa F.lli Bocca S.p.A. in liquidazione Relazione Tecnica con Attività

Dettagli

Classificazione della qualità ambientale dei sedimenti del porto di Mariana di Carrara finalizzata al dragaggio e alla successiva gestione

Classificazione della qualità ambientale dei sedimenti del porto di Mariana di Carrara finalizzata al dragaggio e alla successiva gestione ALLEGATO 1 Classificazione della qualità ambientale dei sedimenti del porto di Mariana di Carrara finalizzata al dragaggio e alla successiva gestione Responsabile scientifico Dott. David Pellegrini Supervisione

Dettagli

Fabio Pascarella - ISPRA

Fabio Pascarella - ISPRA I siti contaminati e il SNPA: forse non tutti sanno che Fabio Pascarella - ISPRA CONVEGNO DEL SISTEMA NAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE 21 settembre 2017, 9:30-13:15 RemTech Expo 2017 (20, 21,

Dettagli

Modelli per la valutazione preliminare del rischio durante le attività di scavo di terreno contaminato

Modelli per la valutazione preliminare del rischio durante le attività di scavo di terreno contaminato Venezia, 13-14 Giugno 2019 Modelli per la valutazione preliminare del rischio durante le attività di scavo di terreno contaminato Iason Verginelli, Renato Baciocchi Dipartimento di Ingegneria Civile e

Dettagli

Comune di Muggia. Provincia di Trieste DETERMINAZIONE NR. 633 DEL 02/07/2014

Comune di Muggia. Provincia di Trieste DETERMINAZIONE NR. 633 DEL 02/07/2014 Comune di Muggia Provincia di Trieste Proposta nr. 14 Del 30/06/2014 DETERMINAZIONE NR. 633 DEL 02/07/2014 IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO LAVORI PUBBLICI SVILUPPO ENERGETICO ECOLOGIA AMBIENTALE UFFICIO SVILUPPO

Dettagli

Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale SEMINARIO SUI SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI. Caratterizzazione e Analisi di Rischio

Provincia di Pordenone Settore Tutela Ambientale SEMINARIO SUI SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI. Caratterizzazione e Analisi di Rischio Settore Tutela Ambientale SEMINARIO SUI SITI POTENZIALMENTE CONTAMINATI Caratterizzazione e Analisi di Rischio Maria Ersilia Cigna Procedura amministrativa (art.242) C>CSC se dalle indagini preliminari

Dettagli

Criticità dell analisi di rischio Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Istituto Superiore di Sanità

Criticità dell analisi di rischio Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Istituto Superiore di Sanità Criticità dell analisi di rischio Federica Scaini, Eleonora Beccaloni Istituto Superiore di Sanità Contaminazione delle matrici ambientali e analisi del rischio sanitario/ambientale Bologna 05 maggio 2016

Dettagli

CONVEGNO CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI

CONVEGNO CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI CONVEGNO CARATTERIZZAZIONE E BONIFICA DEI SITI CONTAMINATI bonifiche ed analisi di rischio sanitario ambientale sito-specifica dei siti contaminati Presentazione Il D.Lgs. 152/2006 Norma in materia ambientale

Dettagli

Variante al progetto di MSP approvato dalla Regione Lombardia. con Decreto n del 17/03/2016

Variante al progetto di MSP approvato dalla Regione Lombardia. con Decreto n del 17/03/2016 Chemisol Italia Srl Polo chimico di Castellanza e Olgiate Olona (VA) Sub area BH16 Zona C Progetto di Messa in Sicurezza Permanente (MSP) dei suoli ai sensi del D.Lgs. 152/06 Variante al progetto di MSP

Dettagli

Problemi delle falde acquifere sotterranee nel Comune di Brescia

Problemi delle falde acquifere sotterranee nel Comune di Brescia Problemi delle falde acquifere sotterranee nel Comune di Brescia Ing. Angelantonio Capretti Responsabile del Settore Ambiente del Comune di Brescia 17 ottobre 2013 1 Rapporto sullo Stato dell Ambiente

Dettagli

"AREE VASCHETTE" DI MARGHERA (VE)

AREE VASCHETTE DI MARGHERA (VE) CITTA' DI VENEZIA "AREE VASCHETTE" DI MARGHERA (VE) PIANO DI INVESTIGAZIONE PRELIMINARE ALLA AI SENSI DEL D.LGS. 152/06 PARTE QUARTA RE.02 STI MA DEGLI OBI ETTI VI DI BONI FI CA COMMITTENTE: Comune di

Dettagli

ANALISI E CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE ABRUZZESI: I METALLI FERRO E MANGANESE

ANALISI E CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE ABRUZZESI: I METALLI FERRO E MANGANESE ANALISI E CARATTERIZZAZIONE DELLE ACQUE SOTTERRANEE ABRUZZESI: I METALLI FERRO E MANGANESE Dott. Andrea Bocchinuzzo, Dott. Stefano Gallina, Ing. Edmondo Metildi Bonifiche dei siti contaminati e riqualificazione

Dettagli

Bonifica dei siti industriali. I principali approcci, nel nuovo quadro legislativo, alla bonifica dei siti contaminati.

Bonifica dei siti industriali. I principali approcci, nel nuovo quadro legislativo, alla bonifica dei siti contaminati. Bonifica dei siti industriali I principali approcci nel nuovo quadro legislativo alla bonifica dei siti contaminati Sala Congressi ASI - Gela 29 Novembre 2008 Introduzione La programmazione delle attività

Dettagli

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO CONVENZIONALE (art. 9 L.R. 13/90)

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO CONVENZIONALE (art. 9 L.R. 13/90) S u t i d o di G eo lo g a i COMUNE DI SAN LORENZO IN CAMPO (Provincia di PESARO-URBINO) REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO CONVENZIONALE (art. 9 L.R. 13/90) Committente: SOCIETA AGRICOLA PONTE PIO S.r.l.

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Oderzo Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 17 Luglio 19 Agosto 2002 (semestre caldo) 18 31 Luglio 2003 (semestre caldo)

Dettagli

Valutazione del rischio da inalazione di vapori di PCE e TCM da falda in situ nell Area Vasta milanese

Valutazione del rischio da inalazione di vapori di PCE e TCM da falda in situ nell Area Vasta milanese Valutazione del rischio da inalazione di vapori di PCE e TCM da falda in situ nell Area Vasta milanese Marina Riva (Éupolis Lombardia) e Sabrina Saponaro (Politecnico di Milano) Seminario a inviti «Piani

Dettagli

Oggetto: report valutazione Benzo(a)pirene nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO Lecce-Via Garigliano (RRQA) e S.M.

Oggetto: report valutazione Benzo(a)pirene nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO Lecce-Via Garigliano (RRQA) e S.M. Direttore Scientifico Direttore DAP Arpa Lecce E, p.c. Direttore Generale Oggetto: report valutazione Benzo(a)pirene nel PM10 ex D.Lgs. 155/2010 ANNO 2017 - Lecce-Via Garigliano (RRQA) e S.M. Cerrate (RRQA)

Dettagli

Modelli per la stima dell esposizione degli operatori addetti all attività di scavo

Modelli per la stima dell esposizione degli operatori addetti all attività di scavo Modelli per la stima dell esposizione degli operatori addetti all attività di scavo Ing. Iason Verginelli (verginelli@ing.uniroma2.it) Laboratorio di Ingegneria Ambientale Dipartimento di Ing. Civile e

Dettagli

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO (art. 9 L.R. 13/90)

REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO (art. 9 L.R. 13/90) S u t i d o di G eo lo g a i COMUNE DI SAN LORENZO IN CAMPO (Provincia di PESARO-URBINO) REALIZZAZIONE DI ALLEVAMENTO AVICOLO BIOLOGICO (art. 9 L.R. 13/90) (con riconversione sito direzionale dismesso

Dettagli

Oggetto: Procedure semplificate trasmissione documenti. (art Allegato 4 - DLgs. 152/06 DM n. 31/2015)

Oggetto: Procedure semplificate trasmissione documenti. (art Allegato 4 - DLgs. 152/06 DM n. 31/2015) Allegato parte integrante - 12 MODULO M - Bonifiche Carta libera Alla Provincia/Arpae Al Comune di All'AUSL di Oggetto: Procedure semplificate trasmissione documenti. (art.249 - Allegato 4 - DLgs. 152/06

Dettagli

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente

Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività Programmazione Ambiente Estratto dalla RELAZIONE ANNUALE Dipartimento di Sanità Pubblica. Dati di Attività 2015 - Programmazione 2016 Ambiente Da tempo è noto che l ambiente in cui viviamo rappresenta un importante determinante

Dettagli

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare

Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare DIREZIONE GENERALE PER LA SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO E DELLE ACQUE la Legge 8 luglio 1986, n. 349 Istituzione del Ministero dell Ambiente

Dettagli

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo

Dipartimento Provinciale di Treviso DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO. Comune di Asolo Dipartimento Provinciale di IL MONITORAGGIO DELLA QUALITA DELL ARIA NELLA PROVINCIA DI TREVISO Comune di Periodi di indagine: 18 Febbraio 5 Marzo 2003 (semestre freddo) 21-26 Marzo 2006 (semestre freddo)

Dettagli

PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO. oggetto: NOTA DESCRITTIVA DELL INDAGINE AMBIENTALE INTERNA. Tel Fax

PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO. oggetto: NOTA DESCRITTIVA DELL INDAGINE AMBIENTALE INTERNA. Tel Fax progetti per l ambiente PROVINCIA DI MILANO COMUNE DI BUCCINASCO Via Osnaghi la società incaricata: Lybra ambiente e territorio S.r.l. Via E. Caviglia, 3 20139 Milano tel +39 02 45470559 / 45470899 fax

Dettagli

Capitolo 9: Contaminazione ambientale relativa alle rogge (A cura di A. Capretti)

Capitolo 9: Contaminazione ambientale relativa alle rogge (A cura di A. Capretti) Capitolo 9: Contaminazione ambientale relativa alle rogge (A cura di A. Capretti) 9.1 Premessa. Come riportato nel modello concettuale le acque delle rogge sono state uno dei veicoli di diffusione dell

Dettagli

Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud

Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud Aeroporto Leonardo da Vinci Progetto di completamento Fiumicino Sud Procedura di Verifica di ottemperanza al Decreto 236/2013, modificato da decreto MATTM 304/2014, presso il Ministero dell Ambiente e

Dettagli

Sintesi non tecnica al COMMENTO RELATIVO ALL ANALISI DEI DATI DI BTEX IN LOCALITÀ PANZANO (MONFALCONE) 13 luglio 10 settembre 2017

Sintesi non tecnica al COMMENTO RELATIVO ALL ANALISI DEI DATI DI BTEX IN LOCALITÀ PANZANO (MONFALCONE) 13 luglio 10 settembre 2017 Sintesi non tecnica al COMMENTO RELATIVO ALL ANALISI DEI DATI DI BTEX IN LOCALITÀ PANZANO (MONFALCONE) 13 luglio 10 settembre 2017 Nell ambito delle attività di approfondimento sviluppate nel corso degli

Dettagli

la Procedura di Analisi di Rischio

la Procedura di Analisi di Rischio la Procedura di Analisi di Rischio 30 Per un sito contaminato, il rischio (R) è dato dalla seguente espressione: R = E X T E [mg/(kg*d)] : assunzione cronica giornaliera del contaminante T [mg/(kg*d)]

Dettagli

U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA

U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA U.O.C. Struttura Territoriale di Ragusa MONITORAGGIO ACQUE MARINO COSTIERE LUNGO LE COSTE DELLA PROVINCIA DI RAGUSA 2011 INDICE INTRODUZIONE 1. IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE MARINO COSTIERE... 1.1. I SITI

Dettagli

La valutazione dei rischi per la salute dello spandimento dei fanghi in agricoltura

La valutazione dei rischi per la salute dello spandimento dei fanghi in agricoltura La valutazione dei rischi per la salute dello spandimento dei fanghi in agricoltura Nedo Biancani Lo studio INERIS INERIS (Institut National de l'environnement Industriel et des Risques): Ente pubblico

Dettagli

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova

Accordo volontario per il Monitoraggio ricadute dell impianto di termovalorizzazione rifiuti di San Lazzaro Padova Dipartimento Provinciale di Padova Via Ospedale, 22 35121 Padova Italy Tel. +39 049 8227801 Fax +39 049 8227810 e-mail: dappd@arpa.veneto.it PEC: dappd@pec.arpav.it Accordo volontario per il Monitoraggio

Dettagli