del set di dati relativo a campionamenti effettuati dal 29/01/2003 al 19/06/2006. Esaminando tale set di dati (Tabella 1) si evince chiaramente
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- Norberto Bernardini
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1 (ISORELLA COGOLETO). Le risultanze analitiche utilizzate fanno parte del set di dati relativo a campionamenti effettuati dal 29/01/2003 al 19/06/2006. Esaminando tale set di dati (Tabella 1) si evince chiaramente che a partire da aprile 2004, periodo in cui è terminata la messa in sicurezza d emergenza dell area di interesse, vi è un miglioramento della situazione. Soprattutto per le postazioni denominate 104, 126 e 127 molte risultanze analitiche sono inferiori al limite di rivelabilità strumentale; tuttavia per tali casi nel set di dati si è posto come valore di concentrazione la metà di detto limite di rivelabilità, che, peraltro, nel corso degli anni risulta essere diverso, in quanto a partire da maggio
2 l ARPAL ha cambiato metodo (prima il limite di rivelabilità era < 25 g/l, da maggio 2005 è < 5 g/l). Poiché, come prima detto, da aprile 2004 l area di interesse è stata messa in sicurezza e tale situazione permane ancora oggi, dovendo effettuare una valutazione del rischio per l attuale fruizione dell area, si è deciso di utilizzare come dato di input per il modello di analisi di rischio il valore massimo di concentrazione riscontrata per il CrVI da aprile 2004 ad oggi, non ritenendo idoneo effettuare alcuna elaborazione statistica dei dati, per relativa scarsezza degli stessi. Tabella 1: Risultanze analitiche della ricerca di CrVI ( g/l) nella colonna d acqua antistante l area di interesse (dati ARPA Liguria) DataPrelievo /01/ ,5 12,5 27/03/ ,0 12,5 08/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 17/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 05/05/ ,5 280,0 12,5 12,5 19/05/ ,0 12,5 12,5 12,5 03/06/ ,0 12,5 390,0 12,5 16/06/ ,5 12,5 12,5 12,5 07/07/ ,0 290,0 25,0 25,0 15/07/ ,5 120,0 12,5 12,5 04/08/ ,0 12,5 12,5 12,5 21/08/ ,0 12,5 12,5 12,5 04/09/ ,5 12,5 12,5 12,5 15/09/ ,5 12,5 12,5 12,5 08/10/ ,0 320,0 05/11/ ,0 100,0 12,5 12,5 22/12/ ,0 12,5 12,5 12,5 15/01/ ,5 12,5 50,0 12,5 2
3 11/02/ ,5 12,5 01/03/ ,5 12,5 12,5 01/04/ ,0 12,5 12,5 12,5 22/04/ ,0 60,0 12,5 12,5 12/05/ ,5 12,5 12,5 17/05/ ,5 12,5 12,5 07/06/ ,5 12,5 12,5 16/06/ ,5 12,5 12,5 01/07/ ,5 12,5 12,5 15/07/ ,5 12,5 12,5 19/07/ ,5 22/07/ ,5 02/08/ ,5 12,5 12,5 23/08/ ,5 12,5 12,5 02/09/ ,5 12,5 12,5 21/09/ ,5 12,5 12,5 02/05/2005 2,5 2,5 2,5 2,5 25/05/2005 7,0 2,5 2,5 07/06/2005 2,5 13,0 2,5 2,5 21/06/2005 2,5 2,5 2,5 2,5 04/07/ ,0 2,5 2,5 2,5 18/07/ ,0 2,5 2,5 12,0 01/08/ ,0 2,5 9,0 19,0 03/04/2006 5,6 2,5 2,5 2,5 19/04/2006 7,4 2,5 2,5 2,5 02/05/ ,9 2,5 2,5 16,4 15/05/ ,0 2,5 2,5 39,0 05/06/ ,0 2,5 2,5 2,5 19/06/2006 6,6 2,5 2,5 9,8 Analisi rischio igienico sanitario Si premette che le valutazioni che seguono fanno riferimento unicamente al rischio sanitario, prendendo come potenziale bersaglio della contaminazione l uomo, sia bambino che adulto. Innanzitutto è d uopo osservare che a tuttoggi non è stata messa a punto a livello nazionale una metodologia per la valutazione del rischio associata alla presenza di sostanze chimiche in acque destinate alla ricreazione (balneazione, ecc), così come non sono stati fissati nè a livello nazionale né a livello europeo standards di qualità per dette acque. Tuttavia l Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato recentemente Guidelines for safe recreational water 3
4 environments Volume 1 Coastal and Fresh Waters - (Geneva 2003), in cui è possibile rinvenire alcuni importanti criteri a supporto della definizione di uno standard di qualità per parametri chimici in acque destinate alla ricreazione (balneazione). L OMS innanzitutto afferma che è necessario effettuare una valutazione sia delle sostanze disciolte che di quelle adsorbite al sedimento, in quanto molti parametri chimici sia inorganici che organici sono poco solubili e si adsorbono, accumulandosi, al materiale particellare (sedimento). Inoltre l OMS afferma che il rischio maggiore è causato dell ingestione accidentale di acqua durante l attività di nuoto, mentre il rischio per contatto dermico o per inalazione di acque contaminate è trascurabile. Da tale assunto l OMS ne deriva, in primis, che uno standard di qualità da adottare per le acque balneabili è mutuabile da quello per le acque potabili. Sempre l OMS afferma che mediamente nuotando si possono ingerire accidentalmente fino a 200 ml d acqua/giorno, contro i 2litri/giorno normalmente assunti come acqua potabile, conseguentemente è possibile accettare come valore massimo di sostanze chimiche rinvenibili in acque balenabili, un valore maggiorato di 10 volte rispetto a quello stabilito per le acque potabili. Si sottolinea, inoltre, che per il parametro CrVI non sono stati stabiliti a livello nazionale, né comunitario valori limite nelle acque potabili, pertanto in prima approssimazione si potrebbe fare riferimento al valore riportato nel D.Lgs 152/2006 (Allegato 5 Tabella 2 - Parte 4 Titolo 5 relativa alle bonifiche), in quanto il criterio adottato per stabilire i 4
5 valori limite ivi riportati è stato quello della multifunzionalità della risorsa acque, ivi compresa la potabilità. Quindi in base al criterio OMS si potrebbe accettare un valore per le acque di balneazione fino a 50 g/l, valore questo ultimo superato in un unico caso (53 µg/l nel prelievo di 01/08/2005 nella postazione 103), ancorché di molto poco. Tale discostamento potrebbe, peraltro, rientrare nell errore della misura, che in generale si assume tra il 5% e 10%. Il criterio dell OMS non prende in considerazione, come prima detto, il rischio per contatto dermico. A tal proposito questo Istituto ha preso in considerazione la possibilità di applicare un software di analisi di rischio sanitario, che contiene al suo interno anche due algoritmi relativi alla valutazione del rischio sanitario per ingestione accidentale di acqua e per contatto dermico durante l attività ricreativa (nuoto) in acque superficiali. Tale software è il RISC 4.0 della British Petroleum. Tramite una simulazione cautelativa si è considerato che il valore massimo riscontrato da ARPAL per il CrVI, per ognuna delle 4 stazioni di campionamento, fosse rappresentativa di tutta la colonna d acqua di ognuna delle 4 subaree (tale valore è pari a 53 g/l), e si è eseguita la valutazione del rischio per ingestione e contatto dermico, utilizzando i valori di input derivati dai Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAS, ISS, ISPESL (revisione agosto 2006), e riportati di seguito: Frequenza esposizione (eventi/anno) Durata esposizione 45 eventi di nuoto/anno 6 anni per i bambini 5
6 Quantitativo d acqua ingerita accidentalmente Durata evento di nuoto Superficie di pelle esposta 24 anni per gli adulti 50 ml/ora 2.6 ore/giorno cm 2 bambini cm 2 adulti In base a tali dati di input, il software ha valutato i seguenti rischi sanitari connessi alle concentrazioni riscontrate da ARPAL per il parametro CrVI: Postazione 30 Rischio cumulato per sostanze non cancerogene (HI) (ingestione + contatto dermico) Bambini 2.3 x 10-2 Rischio accettabile Adulti 6.1 x 10-3 Rischio accettabile Rischio cumulato per sostanze Bambini 3.5 x 10-8 Rischio accettabile cancerogene Adulti 3.0 x 10 (ingestione + contatto dermico) -8 Rischio accettabile Si osserva, comunque, che anche nell applicazione del software RISC 4.0 si è evidenziato un maggior rischio per ingestione d acqua rispetto al contatto dermico, peraltro l ingestione d acqua è valutata prioritaria dall OMS. Ove si assumesse il dato dell OMS di 200 ml/giorno di assunzione accidentale di acqua durante un evento di nuoto, il software RISC 4.0 evidenzia il seguente rischio: Rischio cumulato per sostanze non cancerogene (HI) (ingestione + contatto dermico) Bambini 3.3 x 10-2 Rischio accettabile Adulti 8.3 x 10-3 Rischio accettabile 6
7 Rischio cumulato per sostanze cancerogene (ingestione + contatto dermico) Bambini 5.5 x 10-8 Rischio accettabile Adulti 4.7 x 10-8 Rischio accettabile Ai fini dell accettabilità o meno del rischio non cancerogeno e cancerogeno questo Istituto ha adottato i criteri riportati nella nota ISS n AMPP/IA.12 del 11/01/2006, e precisamente: Sostanze non cancerogene : Indice di Rischio cumulato accettabile <1 Sostanze cancerogene : Rischio incrementale accettabile per la singola sostanza <1 x 10-6 Rischio incrementale accettabile cumulato per tutte le sostanze cancerogene riscontrate <1x10-5 In base alle valutazioni eseguite, quindi, i modelli di analisi di rischio utilizzati non hanno evidenziato alcun rischio, mentre dall applicazione del criterio OMS si ha un lieve superamento del valore massimo accettabile di Cromo VI nelle acque di balneazione. VALUTAZIONE RISCHIO SANITARIO PER GLI ARENILI DI COGOLETO E ARENZANO. Per quanto concerne l analisi di rischio sanitario per gli arenili, si evidenzia che questo Istituto prioritariamente ha effettuato una valutazione di quanto effettuato ad oggi da SVILUPPO ITALIA (S.I.), su incarico della Regione Liguria, e trasmesso per a questo 7
8 Istituto stesso in data 19 settembre 2006, seguentemente ha implementato quanto già fatto da S.I., tramite l utilizzo di un ulteriore software di analisi di rischio. Da una disamina di quanto effettuato da SVILUPPO ITALIA si evidenzia che: sono stati utilizzati alcuni valori di input (superficie di pelle esposta e inalazione di aria outdoor) non coerenti con quanto riportato nei Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAs, ISS, ISPESL (Revisione luglio 2006); è stato utilizzato come valore di concentrazione per il CrVI (sia per il CrVI totale che per quello solubile) il valore massimo riscontrato nei vari punti di campionamento alla profondità 0-50 cm; sono stati utilizzati due software di analisi di rischio, e precisamente il ROME vers. 2.1 e il RBCA TOOL KIT vers. 1.3; Per quanto riguarda il valore di concentrazione da utilizzare nei modelli di analisi di rischio, si evidenzia che il criterio adottato di prendere in considerazione unicamente lo strato 0-50 cm, sembrerebbe poco cautelativo dal punto di vista igienico-sanitario (ad esempio un bambino potrebbe per gioco essere esposto alla sabbia presente anche a profondità maggiori di 50 cm.); tuttavia recentemente è stato effettuato un ripascimento degli arenili sovrapponendo allo strato originale uno strato di sabbia pulita con uno spessore di ulteriori 50 cm. Pertanto le 8
9 concentrazioni utilizzate oggi vanno riferite allo strato 0-1 m che appare più cautelativo per la salute, soprattutto dei bambini. Pertanto il criterio adottato da SVILUPPO ITALIA è, allo stato attuale delle cose, condivisibile. Per quanto riguarda i software utilizzati si propone di utilizzare anche il software GIUDITTA, che nella sua ultima versione (vers. 3.1) risulta congruente con i Criteri Metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati APAT, ARPAS, ISS, ISPESL (Rev. luglio 2006). Per quanto sopradetto, questo Istituto ha effettuato l analisi di rischio per gli arenili di Cogoleto e Arenzano utilizzando sia i due software utilizzati da SVILUPPO ITALIA e sia il software GIUDITTA vers. 3.1, con gli stessi dati di input di SVILUPPO ITALIA, a meno del valore di superficie di pelle esposta e aria inalata outdoor, i cui valori sono stati derivati dai Criteri metodologici dell APAT (Rev. Agosto 2006), e cioè: - superficie di pelle esposta: 5700 cm 2 adulti; 2800cm 2 bambini - inalazione outdoor: 0,9 m 3 /h per 24h/giorno adulti; 0,7 m 3 /h per 24h/giorno bambini I parametri di esposizione utilizzati sia da SVILUPPO ITALIA che da questo Istituto sono i seguenti: Percorso di esposizione: - Ingestione - Contatto dermico - Inalazione outdoor di vapori 9
10 - Sollevamento polveri Frequenza dell esposizione: giorni/anno - Per quanto concerne i valori di concentrazione per il Cromo VI e per gli altri analiti da utilizzare nei tre modelli di analisi di rischio, questo Istituto ha adottato due scenari, e precisamente: Scenario 1 (Attuale): Valore massimo riscontrato (per il Cromo VI sia come Cromo VI totale che come Cromo VI eluito) nello strato di profondità 0-50 cm, oggi divenuto cm. Tale scenario è quello anche, come prima detto, adottato da SVILUPPO ITALIA. Scenario 2 (Futuro): Valore massimo riscontrato (per il Cromo VI sia come Cromo VI totale che come Cromo VI eluito) in tutto lo strato di profondità indagata, e cioè cm, ipotizzando un rimescolamento totale della sabbia degli arenili in oggetto (Worst Case). Tale scenario non è stato considerato da SVILUPPO ITALIA. Quindi in base al criterio suesposto i dati utilizzati nei tre modelli di analisi di rischio sono: SCENARIO 1 (ATTUALE) : Arenzano arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) 10
11 Cromo (VI) 22.2 Cromo totale 3680 Vanadio 489 Zinco 198 Cogoleto arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 77 Cromo totale 3563 Vanadio 565 Zinco 439 C > aromatici SCENARIO 2 (FUTURO): Arenzano arenili Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 22.2 Cromo totale 3680 Vanadio 665 Zinco 546 Cogoleto arenili 11
12 Sostanza Suolo SS (mg/kg ss) Cromo (VI) 354 Cromo totale Vanadio 750 Zinco 439 C > aromatici Con i criteri suesposti, le risultanze dell analisi di rischio per gli arenili di Cogoleto e Arenzano sono le seguenti: Rischio Cancerogeno Scenario 1 (Attuale) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 1,78 E ,08 E ,1 E - 7 Arenzano 5,14 E ,0 E ,3 E - 8 Rischio Cancerogeno Scenario 2 (Futuro) 12
13 ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 8,19 E ,57 E ,2 E - 7 Arenzano 5,14 E ,0 E ,3 E - 8 Rischio non Cancerogeno Scenario 1 (Attuale) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 0,77 (Bambini) 0,13 (Adulti) 0,67 (Bambini) 0,104 (Adulti) 6,2 E - 2 Arenzano 0,5 (Bambini) 0,075 (Adulti) 0,49 (Bambini) 0,072 (Adulti) 3,9 E - 2 Rischio non Cancerogeno Scenario 2 (Futuro) ROME GIUDITTA RBCA Cogoleto 1,78 (Bambini) 0,32 (Adulti) 1,415 (Bambini) 0,21 (Adulti) 1,2 E - 1 Arenzano 0,64 (Bambini) 0,098 (Adulti) 0,65 (Bambini) 0,096 (Adulti) 5,3 E - 2 Negli Allegati vengono riportati, per ognuno dei tre software utilizzati e per i due scenari ipotizzati, i dati di input e output. 13
14 In conclusione si può affermare, che utilizzando i criteri per l accettabilità o meno del rischio per le sostanze cancerogene e non, riportati nella nota di questo Istituto 01/01/2006 sopracitata, solo il software ROME ha evidenziato un rischio sia per le sostanze cancerogene che per quelle non cancerogene (per le non cancerogene si ha un superamento del valore di 1 per i bambini anche con il software GIUDITTA). A tal proposito si osserva che nei Criteri metodologici per l applicazione dell analisi assoluta di rischio ai siti contaminati (Rev. agosto 2006) viene esplicitamente riportato (pag 147) che per i percorsi di esposizione considerati nella presente nota, il software ROME ha una attinenza MEDIO/BASSA ai criteri metodologici stessi, mentre i software RBCA e GIUDITTA esibiscono una ALTA attinenza agli stessi. In conclusione di ciò e del fatto che il maggior rischio viene esibito per lo Scenario 2, che sicuramente è uno scenario molto conservativo, si può affermare che la situazione, allo stato attuale delle conoscenze, non evidenza un grave rischio. In ogni caso si dovrà tenere costantemente monitorato l arenile, al fine di garantire che l operazione di ripascimento sia stabile nel tempo. Nel rimanere a disposizione per ogni eventuale chiarimento, porgo distinti saluti 14
15 UNITA OPERATIVA Istituto Superiore di Sanità Dott.ssa Loredana Musmeci (Direttore del Reparto Suolo e Rifiuti) Dott.ssa Eleonora Beccaloni Dott.ssa Maria Rita Cicero 15
16 Dott. Fabrizio Falleni Dott.ssa Federica Scaini Sig. Massimiliano Beccaloni 16
ANALISI RISCHIO IGIENICO SANITARIO
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