La prateria di Posidonia oceanica
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- Onorato Di Mauro
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1 PROGETTO INTEGRATO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE ACQUATICHE E LA FORMAZIONE DEGLI OPERATORI NELLA FASCIA COSTIERA ORIENTALE DELLA PROVINCIA DI PALERMO - LA RICERCA SCIENTIFICA La prateria di Posidonia oceanica La Posidonia oceanica è una pianta acquatica, endemica del Mar Mediterraneo, appartenente alla famiglia delle Posidoniacee. Nella zona interessata dal presente progetto la prateria di Posidonia oceanica è presente, in maniera continua e ben strutturata, solo nella sua porzione centrooccidentale mentre nella zona centro-orientale si ritrova unicamente su bassi fondali e prevalentemente su roccia. I fondali costieri infralitorali, nella parte occidentale del golfo, sono in buona parte interessati dalla presenza di due estese praterie di Posidonia oceanica, che proprio in questa zona trova il proprio limite orientale nel versante nord della Sicilia: la prima si trova nei fondali che vanno da Capo Zafferano e Casteldaccia, ed è impiantata prevalentemente su matte, roccia e sabbia, mentre la seconda inizia oltrepassato Capo Grosso ad est e termina in corrispondenza di "Pietra Piatta" a ovest, dopo l'abitato di Trabia. Da qui in poi Posidonia oceanica è assente per riprendere, in modo molto discontinuo, a partire da Capo Plaja fino a Capo Raisigerbi, senza mai però assumere la fisionomia di vera e propria prateria. La prateria di S. Nicola - Trabia, che è stata oggetto di indagini più approfondite nel presente lavoro, grazie alla sua conformazione idonea come area di nursery, si impianta prevalentemente su roccia, e mostra un limite inferiore di tipo progressivo su fondo roccioso a profondità di -26 m, mentre si rileva un limite progressivo su fondo sabbioso a -32 m; questa è la situazione che si riscontra nella porzione di prateria più occidentale (S. Nicola). Talvolta il limite diventa di tipo netto a profondità di -18 m con colonie isolate su substrato roccioso che si interrompono quando il substrato diventa sabbioso (CE.O.M., 2001). Due sono sostanzialmente le caratteristiche salienti della prateria oggetto d'indagine, sia per quanto riguarda l'aspetto naturalistico che quello inerente la pesca artigianale: 1) la notevole estensione, circa l'80%, della prateria su roccia; 2) la presenza del recif-barriere. Il substrato roccioso su cui si impianta la prateria di Posidonia oceanica, di origine principalmente calcarenitica, è riccamente anfrattuoso e fessurato formando, insieme all'intreccio dei rizomi che
2 formano la matte, un habitat ideale per l'insediamento di numerose specie di invertebrati e di pesci, che in un ambiente del genere trovano numerose opportunità di nutrimento e di rifugio. La presenza del recif-barriere inoltre, oltre ad essere una emergenza naturalistica di grande rilievo, contribuisce alla protezione della costa dai marosi, diversifica gli ambienti litoranei, creando pseudo-lagune, molto importanti come nursery-area per numerose specie ittiche pregiate, soprattutto per gli Sparidi. Cartografia Durante l'estate del 2002, nell ambito di un progetto MIPAF del 5 Piano Triennale della Pesca e dell Acquacoltura (C.R.E.A., 2003), sono state condotte indagini per la definizione dei limiti cartografici delle varie biocenosi presenti nell'area, attraverso l'accertamento, in immersione o tramite benna, di cartografie preliminari esistenti. Sono stati condotti transetti, paralleli e perpendicolari alla linea di costa, con l'ausilio di un natante attrezzato di ecoscandaglio e GPS: in un apposito log venivano annotate le coordinate, la profondità, le caratteristiche del substrato e i limiti delle varie unità morfologiche. I risultati dell'attività svolta sono riportati in cartografia che è entrata a far parte del G.I.S. ed è utilizzata come base di lavoro per le indagini del progetto integrato IAMC-CNR, riguardante le caratteristiche della prateria costiera e la caratterizzazione delle aree di nursery. Nella parte centrale della prateria il transetto tipo costa-largo vede il susseguirsi delle seguenti biocenosi: 1) da 0 a -1 m: ambiente pseudo-lagunare con presenza di alghe fotofile su roccia (Padina pavonica, Cystoseira spp., Dictyota sp., ecc.), e su sabbia Caulerpa prolifera, Zostera noltii e Cymodocea nodosa. 2) da -1 a -1,5 m: recif-barriere a Posidonia oceanica, struttura quasi emergente situata a circa 100 metri dalla costa; 3) da -1,5 a -10 m: prateria di Posidonia oceanica su roccia, mista ad alghe fotofile; 4) da -10 a -20 m: prateria di Posidonia oceanica su matte impiantata su roccia; 5) da -20 a -25 m: prateria di Posidonia oceanica su matte e sabbia. 6) intorno i -25, -30 m: limite inferiore della prateria e orlata, con prevalenza di popolamenti precoralligeni; 7) da -25, -30 m in poi: substrato mobile fortemente infangato, biocenosi VTC.
3 Questo schema, con qualche variazione dovuta alla presenza di lenti più o meno estese di sabbia, dove si impianta la biocenosi SFBC, si ripete per quasi tutta la fascia costiera, fino a Trabia. Andando verso est, di fronte l'abitato di Trabia, la prateria è più discontinua, sempre su substrato roccioso, e presenta una prima fascia litoranea fino a -12, -15 metri e quindi una fascia più ristretta intorno i -20, -24 metri, separata dalla prima da un'ampia distesa sabbiosa. Siamo in corrispondenza del cosiddetto "orlo di Caccamo", così denominato dagli operatori della marineria locale. In questa zona la prateria presenta limiti netti su roccia sia nella prima che nella seconda fascia, e non si spinge a colonizzare il substrato mobile. Sull' "orlo di Caccamo", che rappresenta la stazione più orientale della prateria esaminata, P. oceanica mostra una evidente sofferenza, dovuta probabilmente all'infangamento dei fondali circostanti e alla conseguente torbidità delle acque, che si manifesta con una rarefazione della copertura e dei parametri vitali della prateria. Il censimento dei giovanili e le aree di nursery L individuazione degli habitat essenziali (intesi come: quelle acque e quei substrati necessari ai pesci per riprodursi, emettere le uova, alimentarsi e crescere) e delle aree di concentrazione dei giovanili (aree di nursery) per ogni singola specie è un fattore essenziale per sviluppare modelli di gestione nell ambito di una pesca responsabile e compatibile. Le aree di nursery per gran parte delle specie di interesse commerciale sono concentrate nella primissima fascia costiera in prossimità delle foci dei corsi d acqua ed in corrispondenza di ecosistemi complessi come le praterie a fanerogame o il mangrovieto (sono nei mari tropicali). In Mediterraneo in particolare, il ruolo della prateria di Posidonia oceanica nell ospitare, dare rifugio ed alimentazione a numerose forme giovanili di pesci è stato ampiamente dimostrato (Francour, 1997). Il censimento dei giovanili della fauna ittica sulla prateria di Posidonia oceanica è stato effettuato con la tecnica dei censimenti visivi in immersione (Underwater Visual Census - UVC); in particolare attraverso la tecnica dei transetti (Figura 2) e, quando le caratteristiche morfologiche ed ambientali del fondale lo richiedevano, attraverso la tecnica del punto fisso (Figura 3).
4 Figura 2 Rappresentazione schematica della tecnica di Visual Census adottata (transetti), dove l area campionata è rappresentata dalla striscia sul fondo (delineata dal tratteggio in rosso). La tecnica dei transetti, è stata sviluppata in ambienti naturali e permette di acquisire i dati quantitativi/qualitativi sulla presenza di specie e di stimare le abbondanze specifiche relazionandole al volume d acqua esaminato o all area di substrato censita. La tecnica viene descritta come segue: l operatore subacqueo nuota lentamente (3-4 metri al minuto) lungo transetti di dimensioni prestabilite ed annota il numero e la taglia delle specie osservate. Le dimensioni dei transetti condotti sono state di 50m di lunghezza e 5m di larghezza, mentre l altezza è stata rappresentata dalla profondità in cui il transetto veniva effettuato, variabile tra 50 cm e 1 m. Il volume totale censito per ogni transetto risulta quindi di m 25x5x0,5-1= 62,5-125 m 3. Quando l elevata eterogeneità dell habitat non consentiva la realizzazione di un unico transetto di 25 metri di lunghezza si è deciso di adottare la tecnica di campionamento del punto fisso. In tal caso l area campionata è rappresentata dalla colonna d acqua che sovrasta una porzione di fondo a base circolare con un raggio di 5 metri e con una altezza massima di 3 metri. In questo caso, l operatore subacqueo rimane fermo al centro del cerchio e ruota lentamente su se stesso censendo tutta la fauna ittica presente in un cilindro ideale. Il volume totale censito per ogni punto fisso è stato, dunque, pari a 84,5 m 3. Naturalmente, in fase di analisi i risultati ottenuti dalle due tecniche di censimento visivo sono stati standardizzati.
5 Figura 3 Rappresentazione schematica della tecnica di Visual Census adottata (punto fisso). L area campionata è rappresentata dalla linea tratteggiata sul fondo e lungo la colonna d acqua. Il monitoraggio della fauna ittica tramite Visual Census è stato effettuato da gennaio 2006 a Settembre 2007 su base stagionale. Nella tabella sottostante sono elencate tutte le specie attualmente censite e la loro distribuzione nei quattro habitat monitorati.
6 Famiglia Specie Massi frangiflutto Recif barrier Roccia Spiaggia n = 7 n = 9 n = 8 n = 6 Muraenidae Muraena helena 0.14 (0.38) 0.00 (0.00) 0.50 (0.53) 0.00 (0.00) Belonidae Belone belone 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.25 (0.46) 0.17 (0.41) Syngnathidae Syngnathus taenionotus 0.14 (0.38) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Syngnathus typhle 0.43 (0.79) 0.11 (0.33) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Serranidae Serranus scriba 0.43 (0.53) 1.44 (1.42) 0.63 (0.74) 0.00 (0.00) Epinephelus costae 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Epinephelus marginatus 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Moronidae Dicentrarchus labrax 4.86 (4.67) 0.89 (1.17) 0.00 (0.00) 0.67 (0.82) Apogonidae Apogon imberbis 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Mullidae Mullus barbatus 0.14 (0.38) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Mullus surmuletus 2.71 (3.90) 3.22 (3.49) 0.38 (0.74) 0.17 (0.41) Sparidae Diplodus annularis 7.57 (5.68) 1.22 (1.99) 0.25 (0.71) 0.00 (0.00) Diplodus sargus (16.18) (13.20) (10.00) 0.00 (0.00) Diplodus vulgaris 1.14 (1.46) 1.89 (3.86) 2.38 (2.97) 0.00 (0.00) Lithognathus mormyrus 0.57 (0.79) 8.00 (22.88) 0.13 (0.35) (21.18) Oblada melanura 0.29 (0.49) 6.11 (6.33) 8.38 (13.71) 0.00 (0.00) Diplodus puntazzo 0.00 (0.00) 0.11 (0.33) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Sarpa salpa (19.88) (40.86) (30.11) 0.00 (0.00) Labridae Labrus merula 0.14 (0.38) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Labrus viridis 0.00 (0.00) 0.56 (0.73) 0.25 (0.46) 0.00 (0.00) Coris julis 0.29 (0.76) 4.78 (6.02) 1.88 (1.89) 0.00 (0.00) Symphodus rostratus 0.14 (0.38) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Symphodus cinereus 3.57 (4.96) 1.22 (1.56) 0.25 (0.71) 0.00 (0.00) Symphodus ocellatus (9.80) (20.92) 2.00 (3.16) 0.00 (0.00) Symphodus roissali 0.86 (1.21) 1.67 (1.80) 3.00 (2.98) 0.00 (0.00) Symphodus tinca 1.86 (2.54) 7.44 (7.92) 3.75 (2.60) 0.00 (0.00) Thalassoma pavo 0.43 (1.13) 3.11 (5.33) (4.98) 0.00 (0.00) Trachinidae Echiichthys vipera 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.17 (0.41) Gobiidae Gobius niger 0.29 (0.49) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Gobius bucchichi 3.86 (6.04) 6.89 (4.40) 0.75 (1.39) 0.00 (0.00) Gobius cobitis 0.29 (0.76) 0.11 (0.33) 0.38 (0.52) 0.00 (0.00) Gobius cruentatus 0.00 (0.00) 0.11 (0.33) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Gobius paganellus 1.29 (1.11) 0.33 (0.71) 1.13 (1.89) 0.00 (0.00) Pomatoschistus sp (1.68) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Pomatoschistus marmoratus 0.00 (0.00) 0.11 (0.33) 0.00 (0.00) 1.83 (1.47) Zosterisessor ophiocephalus 1.71 (2.21) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Blenniidae Parablennius gattorugine 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.75 (1.04) 0.00 (0.00) Lipophrys nigriceps 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.13 (0.35) 0.00 (0.00) Lipophrys pavo 0.29 (0.76) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Parablennius sanguinolentus 5.29 (7.34) 2.78 (3.31) 6.38 (3.34) 0.00 (0.00) Aidablennius sphynx 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.75 (1.49) 0.00 (0.00) Lipophrys trigloides 1.43 (3.78) 0.11 (0.33) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Tripterygiidae Tripterygion tripteronotus 0.00 (0.00) 1.33 (1.22) 2.00 (1.60) 0.00 (0.00) Mugilidae Mugilidae (28.44) (53.54) (27.87) (18.79) Atherinidae Atherina sp (197.61) (166.67) (190.09) 0.00 (0.00) Scorpaenidae Scorpaena porcus 1.14 (1.46) 0.33 (1.00) 0.25 (0.46) 0.00 (0.00) Scorpaena maderensis 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) 0.63 (0.52) 0.00 (0.00) Bothidae Bothus podas 0.00 (0.00) 0.11 (0.33) 0.00 (0.00) 0.67 (0.82) Sconosciuto sp (0.38) 2.67 (6.26) 5.13 (13.71) 0.00 (0.00) sp (0.00) 1.89 (3.10) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) sp (0.00) 8.22 (17.06) 0.00 (0.00) 0.00 (0.00) Tabella 1. Abbondanza media e deviazione standard delle specie censite nei quattro tipi di habitat trovati nel limite superiore del posidonieto.
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