UN PIPISTRELLO IN FAMIGLIA. Guida all uso della bat box

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1 UN PIPISTRELLO IN FAMIGLIA Guida all uso della bat box

2 Indice Introduzione... 3 Hello, pipistrello!... 4 L anti-zanzara per eccellenza... 9 Curiosità pipistrellose dal mondo: Bat City & Bat Night Ogni stagione ha il suo pipistrello! Sfratto dall anfratto? Ecco la soluzione! Un pipistrello per amico B@t Net COMITATO SCIENTIFICO Paolo Agnelli (1,3) Giacomo Maltagliati (2,3) Marco Riccucci (3) 1 Museo di Storia Naturale, Sezione di Zoologia La Specola, Università degli Studi di Firenze 2 Dipartimento di Biologia Evoluzionistica Leo Pardi, Università degli Studi di Firenze 3 Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri (GIRC)

3 Introduzione I pipistrelli sono piccoli animali indifesi, silenziosi e a rischio di estinzione, eppure nel nostro Paese non vincono certo il primo premio tra le creature che suscitano grande simpatia. Infatti spesso sono visti come mostriciattoli alati pronti a mordere sul collo o a uncinarsi ai capelli di chiunque abbia la sventura di passare loro accanto. In realtà, se ne sapessimo un po di più sul loro conto, ci accorgeremmo che i pipistrelli hanno tantissime qualità: sono ottimi bioindicatori della qualità ambientale (ossia, la loro presenza indica che in un certo posto si vive bene e non solo da un punto di vista pipistrellesco, ma anche di ogni altra creatura, uomo compreso!), tengono sotto controllo gli insetti e infine udite udite! non sono assolutamente aggressivi nei confronti dell uomo. Il Museo di Storia Naturale dell Università di Firenze ha quindi preso a cuore la loro sorte. Fino a pochi anni fa l obiettivo degli studiosi consisteva nella classificazione sistematica e nello studio dell ecologia di queste creature, ma da qualche tempo si è compreso che non ci sarebbero più stati pipistrelli da studiare! A causa dell inquinamento sempre in aumento e della perdita di rifugi sicuri e di ambienti dove poter cacciare, i Chirotteri sono diventati animali a rischio: la priorità è quindi diventata quella di impegnarsi per la loro conservazione. Attenzione, però: questo compito non spetta esclusivamente a zoologi, esperti o accademici, ma anche alle persone normali come noi, che possono aiutare gli amici Chirotteri grazie alle bat box, piccole casette costruite su misura per loro. E, come scoprirete leggendo le pagine che seguono, avere i pipistrelli come vicini e alleati porterà un sacco di benefici a tutti! 3

4 HELLO, PIPISTRELLO! UN AMICO DA SCOPRIRE Immaginiamo di aver comprato e installato una bat box (tutti i dettagli su come fare li scopriremo più avanti) e che un pipistrello sia venuto ad abitarla. A questo punto, secondo il regolamento municipale, dovremo conoscere i suoi dati per registrarlo come nuovo inquilino, quindi gli chiederemo la carta d identità. travvediamo uno sfrecciare nel buio, perciò è bene sapere che la maggior parte dei Chirotteri presenti nelle nostre città è grande più o meno come la zampa di un chihuahua! Il corpo di questi pipistrelli, infatti, è lungo dai 5 ai 7 centimetri, il peso oscilla fra i 5 e i 15 grammi e l apertura alare (ovvero la distanza tra le estremità delle ali) si aggira sui centimetri. Insomma, proprio degli scricciolini! Per prima cosa ci serve il nome: Chirottero, il nome scientifico del pipistrello. Il termine deriva dal greco antico cheiropteros, una parola composta da cheir che significa mano, e pteròn che vuol dire ala : l unione tra i due termini si riferisce proprio alla particolare struttura dell ala, sostenuta dalle dita delle mani-zampette. Poi, ecco la data di nascita: cinquantadue milioni di anni fa anno più anno meno. A tanto, infatti, risale il corpo di uno dei primi pipistrelli, ritrovato perfettamente conservato in un cristallo d ambra. Segue quindi il luogo di nascita. E qui la cosa si fa interessante Nel mondo esistono infatti circa specie diverse di pipistrelli, divisi in due grandi sottogruppi: i microchirotteri, per la maggior parte grandi mangiatori d insetti, e i megachirotteri, che si nutrono quasi tutti esclusivamente di frutta. Ognuna di queste specie possiede un habitat particolare, un menù preferito e un gusto del tutto personale nella scelta dell abitazione. Anche il dato relativo alla statura riserva qualche sorpresa: non è facile intuire le dimensioni di un pipistrello quando ne in- Svolazzando per il Bel Paese! In Italia vivono almeno 35 specie diverse di pipistrelli, tutti appartenenti alla categoria dei microchirotteri. Golosi di insetti, i Chirotteri nostrani costituiscono circa il 30% del totale delle specie di mammiferi (sì, anche il nostro amico appartiene a quella classe) diffuse lungo lo stivale. 4

5 Infine, ecco i segni particolari. Al calar delle tenebre il pipistrello sfoggia una delle sue peculiarità più interessanti: la capacità di muoversi al buio. Ciò avviene grazie a un sofisticato sistema di ecolocalizzazione basato sull emissione di ultrasuoni e sulla ricezione dell eco di ritorno: per capirci, è come se lanciassimo una pallina da tennis (un ultrasuono) e contassimo i secondi 1, 2, 3 fino a quando la pallina non ci ritorna in mano dopo aver sbattuto contro un ostacolo (eco di ritorno). Tenendo a mente quanti secondi sono trascorsi, riusciremo a calcolare la distanza fra noi e l ostacolo. Suona complicatissimo, vero? Eppure il nostro amico ci riesce benissimo! Un altra caratteristica del pipistrello è quella di essere un gran dormiglione. Ai primi freddi, come molti altri mammiferi, cade in letargo: così facendo risparmia le energie durante i mesi in cui gli insetti scarseggiano e si risveglia in primavera pronto alla caccia. Esploratori d oltreoceano! Non si può certo dire che i pipistrelli siano privi di intraprendenza: sono stati infatti gli unici mammiferi non marsupiali in grado di colonizzare l Australia. E pensare che, per orientarsi, non hanno neanche avuto bisogno della bussola! 5

6 È GIORNO, TUTTI A NANNA! Dopo aver banchettato per tutta la notte con migliaia d insetti, i pipistrelli si concedono un meritato riposo. A differenza degli uccelli, però, i Chirotteri non sprecano tempo e fatica a costruirsi un nido, ma occupano luoghi che già presentano le caratteristiche adeguate a ospitarli. Questa loro abilità di adattamento è straordinariamente utile poiché permette ai Chirotteri di scegliere tra una vasta gamma di rifugi. L altra faccia della medaglia, però, è rappresentata dal fatto che, non costruendosi una casa propria, questi piccoli mammiferi sono totalmente in balia delle variazioni climatiche e ambientali. E così, spesso si ritrovano sfrattati o con la casa demolita a causa di altri animali e, soprattutto, dell uomo. Ed è proprio qui che entra in gioco la bat box! Qual è il migliore? Generalmente, i ripari più ambiti da un Chirottero in cerca di sistemazione sono grotte, cavità di alberi e, in città, fessure fra i tetti e le grondaie oppure ampie soffi tte e sottotetti: insomma, tutti i posti che offrono tranquillità e una quasi totale assenza di luce. A nessuno, infatti, piace essere disturbato mentre dorme. soprattutto se lo scocciatore è un predatore: questi ripari, pertanto, devono fornire ai pipistrelli anche un adeguata protezione sia dai suoi nemici alati, come falchi, barbagianni e corvi, sia da abili arrampicatori come i ghiri. il bat-esperto risponde! E se un pipistrello sbaglia strada ed entra in una casa abitata? Niente paura: probabilmente è un giovane e inesperto Chirottero alle prese con i primi voli. Basta aprire la finestra, spegnere la luce e lasciare la stanza chiudendosi la porta alle spalle. Non appena si sarà calmato, il distrattone troverà l uscita da solo. 6

7 PIPISTRELLI, NON VAMPIRELLI! Probabilmente i pipistrelli sono gli animali più chiacchierati al mondo. Il loro aspetto un po particolare, il volo bizzarro, le abitudini notturne e le migliaia di racconti letterari e cinematografici di genere horror che li vedono protagonisti non hanno giovato alla loro fama. Alzi la mano poi chi non ha mai sentito la classica storiella: Sai cos è capitato al cugino del pronipote dell amico del panettiere? Un pipistrello gli si è attaccato ai capelli e non si staccava più! Il poveretto ha dovuto raparsi a zero! Leggende metropolitane a parte, i pipistrelli (non ci stancheremo mai di ripeterlo!) sono creature timide e inoffensive, non hanno alcun desiderio di abbarbicarsi alle no- Come nasce la leggenda Come sempre, qualcosa di vero c è ma aspettiamo a ricoprirci d aglio e accendere tutte le luci di casa: i famigerati vampiri che hanno fornito spunto a tanti fantasiosi scrittori e che ancora alimentano l immaginario collettivo sono in realtà dei microchirotteri che vivono esclusivamente in centro e sud America (e che non hanno nessuna intenzione di spostarsi da lì). Questi piccoli pipistrelli incidono la pelle del bestiame per leccarne il sangue che continua a fl uire grazie alle proprietà anticoagulanti presenti nella loro saliva. 7

8 stre chiome e non succhiano il sangue alle fanciulle indifese (né a nessun altro!). Al primo posto della top ten delle sciocchezze che si raccontano sul conto del nostro amico pipistrello c è la convinzione che i Chirotteri siano topi muniti di ali. Sfatiamo questo mito: topi e pipistrelli non sono parenti! Sono due animali ben distinti, che vivono in ambienti diversi e si nutrono in maniera molto differente. Un altra voce che circola è che i pipistrelli siano ciechi e che quindi ci piombino addosso appena usciamo di casa nottetempo: niente di più sbagliato! Come abbiamo visto, i Chirotteri sono dotati di un sistema di ecolocalizzazione che farebbe invidia a qualsiasi moderno navigatore, e soprattutto usano la vista proprio come ogni altro mammifero. Inoltre, alcuni di loro hanno occhi molto grandi rispetto alle dimensioni del corpo. Qui siete i benvenuti! In molte culture orientali, i pipistrelli sono apprezzati e persino venerati: i Chirotteri vengono spesso raffi gurati a guardia delle cinque felicità (ricchezza, longevità, tranquillità, salute e buona morte) rappresentate simbolicamente da una stella a cinque punte, e in alcune grotte dell Indonesia sono oggetto di culto da parte dei pellegrini. I nostri amici alati godono di grande favore anche nel paese della Grande Muraglia: nella loro lingua, infatti, i cinesi utilizzano l ideogramma FU con il doppio signifi cato di pipistrello e di felicità. E sempre in Cina, i Chirotteri sono immortalati in alcuni affreschi che decorano antichi e prestigiosi palazzi nobiliari. Colpa del dragone! SGRUNT! Si metteva sempre davanti 8

9 L ANTI-ZANZARA PER ECCELLENZA Svegliarsi di soprassalto per togliersi di torno una singola zanzara è fastidioso ma fattibile, ma per tenere sotto controllo gli sciami che svolazzano nelle calde notti estive non c è niente di meglio dei pipistrelli! Prima di scoprire le fantastiche qualità del nostro amico Chirottero, facciamo un piccolo riepilogo dei metodi più comunemente adottati: è meglio usare la chimica di sintesi o affidarsi alla natura? La risposta pare scontata, ma vediamo di capire perché Si salvi chi può! Insetticida? NO, GRAZIE! Quanti di noi credono di risolvere il problema zanzare fidandosi delle campagne stagionali di disinfestazione o spruzzando un po dei soliti repellenti per insetti? Il guaio è che gli insetticidi di sintesi, nebulizzati nell ambiente, risolvono il problema solo per un paio di giorni, dopodiché tutto torna come prima. Grazie alla selezione naturale, dalle zanzare sopravvissute a tali veleni nascono larve di nuova generazione, sempre più resistenti e immuni Il risultato è che questi rimedi chimici diventano ben presto inefficaci e bisogna crearne di più potenti, in un crescendo continuo assolutamente inutile e La disinfestazione chimica uccide anche gli insetti utili come le farfalle, le lucciole e persino le api, con pericolosissime ripercussioni sui raccolti e sulla produzione di cibo: un terzo dell alimentazione umana, infatti, dipende dagli insetti impollinatori fra cui le api, che contribuiscono a questo processo per l 80%. Per completare l allegro quadretto, ricordiamoci anche che gli insetticidi contengono sostanze tossiche che, una volta penetrate nel terreno, vi restano per molti anni. Se poi raggiungono le falde acquifere ce le ritroveremo ben presto anche nel bicchiere! dannoso per la natura e per l uomo ( ma non per le zanzare!). Alcune ricerche hanno infatti dimostrato che le tossine presenti in alcuni insetticidi possono danneggiare il sistema naturale di difesa degli esseri viventi. E persino i tradizionali repellenti come piastrine e spirali, se usati senza tutte le dovute precauzioni, possono causare gravi disturbi. 9

10 DIAMOCI DA FARE! Smettere di usare pesticidi chimici e lottare contro le zanzare in maniera intelligente è una strategia che dà ottimi frutti. Partiamo da un presupposto fondamentale: perché inseguire quelle ronzanti rompiscatole quando sono ormai adulte e capaci di volare, quando invece ci si può dedicare ai focolai larvali, cioè a quelle pozze dove si concentrano migliaia delle loro uova? Ecco una serie di semplici tattiche per contrastare le nostre piccole nemiche in modo naturale: controllare e tenere puliti e asciutti sottovasi e annaffiatoi, attrezzi da orto e da giardino e qualunque oggetto in cui possa ristagnare acqua; isolare con reti a maglie fitte i tombini, le caditoie e i recipienti utilizzati per la raccolta di acqua piovana (comuni per esempio negli orti), nursery ideali per le larve di zanzara; acquistare in farmacia il batterio Bacillus thuringiens varietà israeliensis: una volta ingerito dalle larve, le elimina in poche ore (tranquilli, non è necessario imboccarle una a una: sono compresse da sciogliere nei tombini o nelle piccole pozze d acqua). È importante non utilizzare MAI questa sostanza in ambienti naturali come stagni e laghetti, per non uccidere 10

11 altri insetti come le libellule, che sono nemiche naturali delle zanzare; preparare delle ovitrappole: qualche vasetto di plastica riempito a metà con un po d acqua e contenente una striscia di legno ruvido ecco una tentazione irresistibile per le femmine di zanzara in cerca di un luogo dove deporre le uova! Una volta alla settimana, basterà svuotare il contenitore e grattare via le uova in maturazione; procurarsi in un erboristeria specializzata l olio di Neem, un estratto ottenuto da una pianta di origine asiatica che, spalmato sul corpo, tiene alla larga gli insetti senza alcuna controindicazione. FORO DI TROPPO PIENO LARGO AL PIPISTRELLO! Utilizzare i metodi appena elencati è molto meglio che appestare il mondo di sostanze tossiche. Ma possiamo fare di meglio! I più pigri tra di noi avranno certo notato che tutte queste accortezze richiedono attenzione e impegno. Esiste perciò un rimedio, naturale e sicuro, che sia anche il meno faticoso possibile? Certo! Possiamo fare in modo che i predatori naturali delle zanzare possano vivere nell ambiente che ci circonda. Via libera quindi a rane, pesci, libellule, rondini, rondoni e anche e soprattutto pipistrelli! I pipistrelli sono ghiotti di insetti ben più di quanto un bipede sia goloso di cioccolato! Alcuni esperimenti hanno infatti dimostrato che i nostri amici Chirotteri, pesati a digiuno prima di uscire dal loro rifugio, al ritorno da una notte di caccia arrivano a pesare anche tra il 25% e il 50% in più. Come se qualcuno che pesa 70 chili fosse in grado di mangiare in una sola notte 35 chili di cioccolato: un vero record! Quindi, con un rapido calcolo di matematica pipistrellesca, a quanti insetti corrisponde il 50% del peso di un pipistrello? Tenendo conto della differente varietà, e del conseguente peso, degli insetti mangiati, una stima il più possibile veritiera si aggira tra i 50 e i insetti. Ma se un pipistrello affamato si trovasse in una zona ricca di zanzare e decidesse di fare una vera scorpacciata monogusto, in una notte potrebbe ingerirne fino a 2.000! A questo punto non è difficile immaginare quanto potrebbe rendersi utile un intera colonia di Chirotteri, no? 11

12 Un po di storia Da sempre i pipistrelli si nutrono di zanzare e di altri insetti: gli antenati più antichi dei nostri amici alati erano infatti dei primitivi insettivori arboricoli notturni, cioè piccoli animaletti simili agli attuali toporagni, che grazie a precisi adattamenti morfologici e comportamentali (premiati dalla cosiddetta selezione naturale) si sono evoluti nei moderni Chirotteri. Ma com è avvenuta una simile trasformazione? L ipotesi più probabile è che tra questi pre-pipistrelli siano sopravvissuti solo quelli che hanno iniziato a sviluppare quella serie di caratteristiche fi siche che hanno permesso loro di volare: prima solo attraverso il volo planato (ossia poco più che piccoli balzi da un albero all altro), poi con il volo battuto (sfruttando, cioè, il movimento dall alto verso il basso delle ali: il classico, appunto, batter d ali ), che ampliò enormemente le loro possibilità di caccia. il bat-esperto risponde! I pipistrelli sono efficaci anche contro la zanzara tigre che agisce di giorno? Rispetto alla zanzara comune (Culex pipiens), la zanzara tigre (Aedes albopictus, per essere precisi!) è una pessima volatrice, tanto che si muove vicino al terreno e il suo raggio d azione è limitato a circa 300 metri (in genere si limita addirittura a poche decine di metri): di conseguenza il controllo delle pozze e delle raccolte d acqua temporanee è il miglior metodo per togliersele di torno (come dire che ognuno ha nel proprio giardino le zanzare tigre che si merita!). Rispetto alla zanzara comune la tigre è decisamente diurna, ma la sua maggiore attività è concentrata al tramonto ossia proprio nel momento in cui i pipistrelli escono dai rifugi più affamati che mai. Quindi la risposta è: sì! 12

13 CURIOSITÀ PIPISTRELLOSE DAL MONDO: Bat City & Bat Night UNA CITTà A MISURA DI PIPISTRELLO Quando la superstizione e le false paure vengono finalmente messe da parte si possono avere come vicini di casa ben 4 milioni di Chirotteri, che dimostrano di essere ospiti veramente benefici. Tutto questo accade ad Austin, in Texas, dove, nelle accoglienti grotte della zona o nelle intricate strutture interne dei ponti della città, vivono affollate colonie di Tadarida brasiliensis, una specie di pipistrello che non è presente in Europa. Economia chirottera La convivenza funziona al meglio perché i pipistrelli eliminano, nutrendosene ogni sera, gli insetti parassiti che minacciano le vicine coltivazioni di cotone: gli agricoltori, che vedono così ridotti sensibilmente i danni alle piantagioni e che non devono più acquistare eccessive quantità di pesticidi, hanno calcolato un risparmio di ben dollari ogni anno. Si va in scena! Uno stormo di decine di migliaia di pipistrelli che esce dai rifugi al tramonto per iniziare la caccia notturna è uno spettacolo naturale veramente incredibile: lo sanno bene gli abitanti di Austin che accolgono ogni sera sciami di turisti che giungono in città per assistervi. E il ritorno pubblicitario di questa esibizione è senza dubbio un altro fattore che invoglia i Bat-cittadini a prendersi cura degli amici Chirotteri. 13

14 Una notte tutta per loro! Per fortuna, l attenzione verso i nostri piccoli amici sta crescendo anche in Europa. La Comunità Europea, infatti, oltre a emanare direttive e accordi per la tutela e la conservazione dei pipistrelli, cerca di sensibilizzare l opinione pubblica promuovendo manifestazioni divertenti e istruttive dedicate ai Chirotteri. Una delle più interessanti è di sicuro la Bat Night: un originale non-stop di avvincenti documentari, conferenze e dibattiti presentati e condotti da esperti e studiosi: obiettivo di tutte queste iniziative è quello finalmente! di riabilitare l immagine del povero pipistrello. A spasso coi pipistrelli La Bat Night è anche un ottima occasione per osservare dal vivo i pipistrelli in volo e per imparare ad ascoltare le loro voci. I partecipanti, condotti da un esperto lungo un percorso notturno attraverso boschi, giardini e laghetti, possono ascoltare gli ultrasuoni dei pipistrelli grazie al bat detector. Con un po di fortuna si riesce anche a osservarli mentre cacciano sotto i lampioni o sull acqua, ovviamente senza disturbarli. Vietato l ingresso a Dracula! La prima edizione di questa speciale nottata si svolse in Polonia e in Francia nel 1990, e fi n da allora la parola d ordine è stata: niente vampiri! Ogni sciocco riferimento al famoso Conte di Transilvania viene infatti accuratamente evitato per non contaminare la serietà della manifestazione con notizie false e svianti che contribuiscono all ingiustifi cata cattiva fama dei Chirotteri. Sigh! 14

15 U T M OGNI STAGIONE HA IL SUO PIPISTRELLO! La vita dei pipistrelli, come quella di molti altri animali, è regolata dal ritmo delle stagioni. un pipistrello fa primavera LETARGO I primi tepori primaverili fanno venir voglia a tutti di uscire e i pipistrelli non fanno certo eccezione: da marzo si risvegliano dal sonno invernale per andare, con una migrazione che può coprire anche centinaia di chilometri, nelle loro residenze estive. Tali rifugi diurni verranno utilizzati come base per le cacce notturne. Dovranno essere vicini alle zone di caccia, TRASFERiMENTO AL SiTO Di SVERNAMENTO ma soprattutto abbastanza freschi, per permettere AcCOpPiAMENTO ai pipistrelli di abbassare la temperatura corporea (e quindi risparmiare energie) quando riposano durante il giorno. Più avanti nella stagione questi rifugi saranno utilizzati solo dai maschi e dai giovani. dicembre NO AUTUNNO NN N UN involo DEi PicCOLi TU UT AU A settembre marzo giugno P PRIMAVERA PARTO E AlLAtTAMENTO RiCERCA DiMORA ESTiVA GESTAZiONE ( nursery ) nursery pre estive I mesi di maggio e giugno sono molto importanti per le signore chirottere : le femmine di pipistrello infatti si radunano, anche a centinaia, in grandi rifugi molto caldi, come per esempio i sottotetti, e si stringono le une alle altre per non disperdere il calore corporeo. Tutto questo perché stanno aspettando l imminente nascita dei loro piccoli: per il bene dei pipistrellini in arrivo, le future mamme saltano anche il riposino diurno per non abbassare la propria temperatura corporea. Davvero un compito impegnativo! È perciò fondamentale che i nascondigli siano silenziosissimi e lontani dai predatori. 15

16 il tempo degli amori Nei mesi di agosto e settembre, i piccoli sono stati svezzati e iniziano a conoscere il mondo da soli, e le pipistrelle possono finalmente tornare a svolazzare in piena libertà. Questo è infatti il periodo degli accoppiamenti, i cui frutti però si vedranno solo a primavera, una volta finito il letargo. In ottobre e novembre, i mesi che precedono l inverno, la maggior parte delle zanzare e degli altri insettini spariscono. Non c è altro da fare, quindi, che prepararsi per il letargo! I pipistrelli tornano nei rifugi invernali, dove abbassano la propria temperatura corporea e rallentano il ritmo del battito cardiaco: è così che riescono a sopravvivere per interi mesi senza mangiare! I luoghi ideali per questa ibernazione, che durerà fino alla primavera successiva, sono grotte disabitate, miniere abbandonate oppure profonde fessure nei muri e scantinati poco frequentati. Se per caso dovesse capitarvi di imbattervi in qualche pipistrello in letargo, fate attenzione a non svegliarlo: spaventato, il piccolo dormiglione scapperebbe ad ali spiegate, consumando così le sue già scarse riserve di energia. Insomma, in inverno lasciatelo dormire: ne va della sua vita! 16 brr... arrivano i primi freddi

17 SFRATTO DALL ANFRATTO? ECCO LA SOLUZIONE! In teoria, il nostro amico pipistrello dovrebbe trovarsi benissimo a vivere in città. Il clima è temperato, migliaia di gustosi bocconcini svolazzano ogni sera attorno ai lampioni e le case sono talmente tante che i rifugi per la nanna non dovrebbero mancare. In realtà, purtroppo, le cose non stanno proprio così. La metropoli è più calda della campagna, d accordo, e di zanzare sì ce ne sono a volontà! Ma di alloggi ne sono rimasti ben pochi. Nelle città, infatti, tutte le vecchie costruzioni che hanno sempre ospitato i pipistrelli stanno via via scomparendo. Addio quindi a tetti e sottotetti con accoglienti fessure in cui nascondersi, alle tegole sconnesse e alle grondaie arrugginite e ricche di appigli: le case vengono sigillate per evitare la dispersione termica e favorire il risparmio energetico, i tetti sono coperti da nuove tegole strette le une contro le altre e le grondaie diventano lisce come scivoli. Certo, noi umani siamo felici di vivere in edifici sempre più moderni ed efficienti ma dove possono andare a dormire i nostri amici Chirotteri? Una soluzione è rappresentata dalla bat box, un piccolo rifugio in legno con l interno zigrinato, che offre ai pipistrelli un solido appiglio... permettendo sonni veramente tranquilli e sicuri. L idea non è del tutto nuova: in Italia, per esempio, gli zoologi utilizzano da anni simili rifugi in mezzo ai boschi per attirare alcune specie di pipistrelli e studiarne le abitudini. Questi modelli, però, non sono adatti alle città perché si riempirebbero ben presto di formiche, vespe o al massimo di gechi. La nostra bat box, invece, è stata progettata in modo da offrire riparo proprio alle specie più comuni in ambienti urbanizzati e realizzata in modo che solo il pipistrello possa abitarla: una casa del tutto esclusiva, insomma! il bat-esperto risponde! È possibile costruirsi da soli una bat box? E come faccio a riconoscere una buona bat box? All inizio questa possibilità è stata incoraggiata (sul sito si può ancora trovare lo schema costruttivo), ma i pessimi risultati ottenuti con le bat box fai-da-te nei primi due anni di sperimentazione sconsigliano questa soluzione. Meglio affidarsi all esperienza dei professionisti! In ogni caso, le caratteristiche irrinunciabili per una buona bat box sono: uno spessore del legno di almeno 1,5 cm, l assenza di fessure, zigrinature su entrambi i lati interni e distanti non più di un centimetro, assenza di parti in metallo, dimensioni adeguate. 17

18 Una casa a misura di pipistrello Le bat box progettate dagli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze sono state costruite dopo anni di ricerche e di studi proprio per offrire il rifugio migliore alle specie di pipistrelli più diffuse nelle aree urbane e suburbane di tutta Italia: il più comune è il pipistrello albolimbato, che già al calar della sera vola spesso in compagnia delle rondini; il pipistrello di Savi, che caccia a quota più alta (può arrivare fi no a 100 metri di altezza dal suolo!); il pipistrello nano che, sebbene pesi non più di 7 grammi, non ha paura di affrontare i rigori dell inverno per uscire dal letargo a fare merenda fuori stagione; l orecchione grigio, che si installa di frequente in edifi ci storici o antiche chiese. pipistrello albolimbato pipistrello nano pipistrello di Savi orecchione grigio 18

19 AL MOMENTO GIUSTO NEL POSTO GIUSTO! Voi andreste mai ad abitare nella prima casa vuota in cui vi imbattete lungo la strada? No, vero? Così anche i pipistrelli hanno bisogno che la bat box sia collocata in un luogo con ben precise caratteristiche che soddisfino le loro necessità. Ecco quindi le 5 regole d oro per un installazione davvero a misura di Chirottero. 1 Prima di tutto, la bat box dev essere un rifugio inespugnabile dai predatori (come gatti, cornacchie e alcuni rapaci notturni) e riparato dalle fonti di disturbo (come il passaggio dell uomo). Per questo bisogna collocarla alla maggiore altezza possibile, lontano da terra e dal passaggio delle persone. 2 È opportuno collocare la bat box non lontano da zone alberate come giardini, parchi o boschi. La vegetazione, infatti, può fornire degli utili punti di riferimento che aiutano il nuovo inquilino a trovare la via di casa, e può rappresentare un ulteriore protezione da ospiti indesiderati: attenzione, però, che rami e foglie non blocchino l ingresso. 3 Stanze calde e stanze fredde? Nella bat box si può! Il suo sviluppo verticale e la perfetta tenuta tra le tavole che la compongono permettono all aria calda di distribuirsi in modo diverso a seconda dell altezza, creando una stratifi cazione in zone climatiche differenti: il pipistrello può così spostarsi fi no a trovare la temperatura che preferisce (i giovani Chirotteri e in generale i maschi preferiscono stare nella parte bassa vicino all ingresso, al fresco, mentre le femmine, soprattutto se in dolce attesa, salgono nella zona più calda, in mansarda ). Per ottenere queste speciali condizioni microclimatiche, le bat box sono dipinte con vernici di colore scuro, che ne facilitano il riscaldamento se esposte al sole. 4 La collocazione migliore in assoluto è sulla parete esterna di una casa, dove la bat box imita le vecchie fessure delle case di un tempo, e rimane riparata dalla pioggia. Se non avete una parete disponibile potete fi ssare la bat box anche al tronco di un albero o a un palo riparato dal vento. 5 No fl ash, please! Così strillano le star del cinema quando vengono sorprese senza trucco dai fotografi e lo stesso direbbero anche i Chirotteri, se potessero parlare! Ma non è una questione di privacy: se la bat box è collocata troppo vicina a fonti di luce, il pipistrello che la abita può avere una percezione alterata dell arrivo della notte, con il risultato di perdere il tramonto, il momento migliore per cacciare gli insetti di cui si nutre. 19

20 La bat box deve essere intesa come una casa e non come una prigione : sono sempre i pipistrelli che la scelgono in base alle loro esigenze e non è possibile in alcun modo invogliarli a entrare. Ancora più sbagliato sarebbe tentare di infilarceli con la forza. Così facendo, infatti, il nostro amico Chirottero percepirebbe la bat box come un luogo pericoloso e insicuro e fuggirebbe ad ali spiegate per non tornare più. Guardare ma non toccare! I pipistrelli sono rigorosamente protetti dalla legge, e ne è vietata sia la vendita sia la detenzione. Costringerli in qualche modo a combattere la nostra battaglia contro gli insetti non è permesso e nemmeno consigliato, perché si otterrebbe l effetto opposto: l amico Chirottero si darebbe subito alla fuga in un batter d ali! Se dunque vogliamo avere un pipistrello come alleato dobbiamo fare i passi giusti. Non dimentichiamoci inoltre che il nostro amico è utilissimo anche per ciò che produce: il suo guano, sciolto nell acqua, è un ottimo fertilizzante naturale per la concimazione delle piante! Certo, le quantità di guano che potremo raccogliere sotto la nostra bat box saranno davvero minime, ma comunque suffi cienti per il nostro bonsai! Teniamoli d occhio! Insieme alle bat box viene fornita anche una semplice scheda da compilare con i dati di installazione e di monitoraggio, che devono essere aggiornati costantemente almeno una volta al mese (da aprile a dicembre): queste informazioni, indispensabili per un analisi scientifi ca sempre più accurata del progetto, vengono registrate man mano dagli esperti del Museo di Storia Naturale dell Università di Firenze in un grande database che si arricchisce ogni anno. E non potevi scoprirlo prima? 20

21 Datemi tempo! Non è automatico che il pipistrello decida di trasferirsi in una bat box: ci vogliono tempo e pazienza, perché il nostro amico deve imparare a fi darsi del nuovo rifugio, riconoscerlo e ritrovarlo. Ma se non si ha fretta, e se la bat box è posizionata nel modo giusto, ci sono buone possibilità che il nuovo alloggio prima o poi venga occupato: i dati raccolti fi nora, infatti, testimoniano che per le bat box distribuite nel 2007 la percentuale di colonizzazione è cresciuta dal 20,6% nel primo anno fi no al 34,8% nel 2008, mentre per quelle collocate nel 2008 si è arrivati al 16%. Bisogna però tenere presente che per avere un dato di colonizzazione attendibile è necessario lasciare la bat box almeno 3 anni nella stessa posizione. I buoni esempi non mancano! Un agricoltore americano ha raccontato che una tra le peggiori esperienze della sua vita è stata quella di nebulizzare i pesticidi: nonostante maschere e tute protettive si imbrattava sempre e, a lavoro terminato, trovava decine di uccelli morti sul proprio campo. Un giorno, quindi, decise che per proteggere le sue coltivazioni di pecan (un albero che produce una particolare varietà di noci) si sarebbe affi dato alle eccezionali qualità dei Chirotteri, così acquistò qualche bat box. Dopo due anni i pipistrelli iniziarono a colonizzare queste prime casette installate nei campi sulla cima di lunghi pali. Poi, una volta che i piccoletti presero confi denza con le loro nuove abitazioni, vennero aggiunti nuovi rifugi e ora più di 20 bat box ospitano una numerosa colonia, per un totale di esemplari. Da quel momento il frutteto non ha più avuto niente a che fare con pesticidi o altre sostanze tossiche, e il coltivatore risparmia più di dollari ogni anno! il bat-esperto risponde! In quale periodo dell anno i pipistrelli abiteranno la bat box? Ed esiste un modo per indurre un pipistrello a colonizzare la nostra? Normalmente la bat box viene colonizzata durante la bella stagione, da marzo a ottobre, anche se non è raro che alcuni esemplari la utilizzino addirittura come rifugio invernale! Se poi volete creare un piccolo incentivo alla colonizzazione, potete sfregare all interno della bat box un po di terriccio per coprire l odore di nuovo : così i pipistrelli si sentiranno più a casa! 21

22 UN PIPISTRELLO PER AMICO Tutto è cominciato in Toscana nel 2006 quasi come una scommessa: perché non presentare il pipistrello come arma naturale contro le zanzare? Era anche un ottima occasione per far conoscere le sue qualità e sfatare i falsi miti più o meno terrorizzanti che gli aleggiavano intorno L innovativa idea degli zoologi del Museo di Storia Naturale di Firenze è stata subito accolta con favore, e molte persone insospettabili hanno iniziato a prendere a cuore la sorte di questi delicati animaletti, adoperandosi per cercare metodi alternativi ai pesticidi, pericolosissimi per l ambiente. E cosa si fa per un amico in difficoltà? Facile! Gli si fornisce un posto sicuro e accogliente dove vivere! Così un falegname ha costruito i primi 10 esemplari di bat box, e quando si è sparsa la notizia della prima colonizzazione, le richieste sono aumentate anche fuori dalla Toscana. Il passo successivo è stato quello di estendere il progetto e dargli il carattere di una vera e propria sperimentazione scientifica per raccogliere fondamentali informazioni sull ecologia pipistrellesca: Unicoop Firenze, sempre attenta alle tematiche ambientali e a una loro corretta divulgazione, si è fatta avanti ed è diventata lo sponsor ufficiale del progetto. Si sono moltiplicate dunque le conferenze di presentazione del progetto ai cittadini e alle scuole. Poi il progetto si è esteso anche in altre regioni e oggi abbiamo sostenitori in tutta Italia. E ora tocca a voi! Bat box per tutti! Dopo le prime 10 bat box fabbricate nel 2006, negli anni successivi la vendita dei rifugi è andata aumentando sempre più, fi no a raggiungere un totale di nel e il numero è sempre in aumento! 22

23 NET SCRIVIAMOCI! Per rimanere sempre in contatto con gli zoologi del Museo, per fare domande, chiedere consigli o soddisfare curiosità è stata creata una casella di posta elettronica dedicata: batbox@unifi.it Iscriviti a questa bat-community e riceverai informazioni e aggiornamenti sul progetto. LINK UTILI Innanzitutto il sito del Museo di Storia Naturale di Firenze, con gli aggiornamenti sulle nostre attività di studio e conservazione dei Chirotteri e sugli sviluppi del progetto Un pipistrello per amico : Molto interessanti sono anche le pubblicazioni edite dal Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, incentrate su varie problematiche: - Iconografia dei Mammiferi d Italia dove conoscere ancora meglio il mondo dei pipistrelli: /biblioteca/protezione_natura/qcn_14.pdf - Linee guida per il monitoraggio e per scoprire quali pipistrelli vivono nella vostra regione: documenti/biblioteca/biblioteca_0093_a.html - Linee guida per la conservazione e la risoluzione di problemi di convivenza negli edifici: documenti/biblioteca/biblioteca_0166_a.html protezione_natura/dpn_pipistrelli_intorno_noi.pdf è il sito del GIRC (Gruppo Italiano Ricerca Chirotteri) nato nel 1998 e i cui scopi sono lo sviluppo della ricerca e una corretta divulgazione scientifica. Un altro sito molto ben fatto è: (sito del Centro Regionale Chirotteri del Piemonte) Notizie su primo soccorso a pipistrelli in difficoltà e sulla loro alimentazione sono invece presenti in: E per chi parla l inglese: Bat Conservation Trust: Bat Conservation International: Bat Conservation and Management:

24 Progetto e coordinamento: Maura Latini, Antonio Comerci, Roberta Corridori Testi: Paolo Agnelli, Laura Ducci, Giacomo Maltagliati Fotografie: Paolo Agnelli, Bianca Baccetti, Saulo Bambi, Gianna Dondini, Gianna Galeota, Luca Santini, Gerhard Storch Ringraziamenti: uno speciale ringraziamento a Mariella Turini (GIRC) per la sua opera di divulgazione del progetto Un pipistrello per amico nelle Scuole Disney The Walt Disney Company Italia s.r.l. Via Sandro Sandri, Milano Adattamento testi e coordinamento creativo: AmarenaChicStudio Milano Progetto grafico e impaginazione: Andrea Mineo Copertina e vignette interni: Stefano Intini (matite e chine), Nicola Pasquetto (colore)