Obiettivi del percorso formativo
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- Ida Puglisi
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1 PROGETTO NUVAL VALUTAZIONE DEI PROGRAMMI IN RIFERIMENTO AL NUOVO CICLO PERCORSO FORMATIVO PER I NUCLEI DI VALUTAZIONE E PER LE AMMINISTRAZIONI Obiettivi del percorso formativo L obiettivo del corso è fornire ai componenti dei Nuclei gli strumenti per orientarsi tra i compiti valutativi dei prossimi anni di programmazione ed acquisire le competenze necessarie per fare fronte alle responsabilità nel campo della valutazione di politiche, programmi e progetti. Nei prossimi mesi ed anni, i Nuclei di valutazione e gli altri attori impegnati nella programmazione ed attuazione dei programmi di sviluppo regionale dovranno confrontarsi con numerosi, ed eterogenei, compiti valutativi: l utilizzazione delle valutazioni intermedie per l attuazione degli attuali programmi e per la programmazione ; la valutazione ex ante per la programmazione ; la valutazione ex post degli interventi già conclusi, sia co-finanziati dalla UE, sia finanziati interamente con risorse nazionali. Inoltre, in modo crescente nel tempo, i compiti dei Nuclei stanno evolvendo dall interazione con i valutatori indipendenti all assunzione diretta di compiti valutativi. Il contesto futuro si caratterizza inoltre per un rinnovato quadro di programmazione unitaria, che, oltre ad utilizzare le risorse finanziarie nazionali e comunitarie nell ambito di un quadro strategico e programmatico comune, chiederà di saper leggere in maniera integrata le strategie politiche disegnate e i relativi effetti sul territorio. Inoltre, le nuove dinamiche di cooperazione tra Stato, Regioni e territori e le sempre più enfatizzate spinte ad un lavoro partenariale tra le amministrazioni di governo e gli stakeholder territoriali sollecitano tutte le componenti tecniche e politiche, regionali e centrali, a ripensare contenuti e ruoli dei rispettivi compiti. Approccio formativo Trattandosi di un quadro in gran parte ancora in via di definizione, la proposta formativa intende proporsi come occasione di analisi e di interpretazione tra componenti dei Nuclei ed esperti e attori di politiche. Il percorso formativo si articola infatti sul presupposto che i componenti dei Nuclei in parte già svolgono ed hanno svolto attività valutative. Il corso si propone, quindi, di ampliare le competenze di questi professionisti, rafforzandone il ruolo istituzionale di sostegno alla programmazione e all attuazione delle politiche. 1
2 Il percorso propone cinque appuntamenti, concepiti in modo unitario, annunciati in occasione del seminario di lancio L'utilizzazione delle valutazioni nei processi decisionali tenutosi a Roma il 5 aprile Ogni appuntamento (modulo) è organizzato come un laboratorio all interno del quale i primi esperti saranno i partecipanti stessi, cui sarà richiesto di portare conoscenze, esperienze e domande. Alcuni esperti porteranno contributi più sistematici, in termini di teorie, metodi ed esperienze. Lo spazio riservato a tali comunicazioni sarà comunque parziale rispetto alle attività di laboratorio, all interno del quale molto spazio prenderanno lavori di sottogruppo sui casi portati dagli stessi partecipanti e metodi attivi di lavoro. Completano i lavori di laboratorio: - un seminario a più voci, in cui i corsisti si confronteranno con esperti di diverse discipline sul tema del modulo; - una comunicazione su una specifica area di politica pubblica, sviluppata sempre in un ottica integrata ed interdisciplinare. Le tecniche formative previste includono quindi: - laboratori sui casi portati dai partecipanti - lavori in sottogruppi - comunicazioni d aula - seminari - esercitazioni - simulazioni e giochi di ruolo - interviste a stakeholder appositamente invitati La formazione costituirà oggetto di valutazione da parte dei partecipanti. Per poter soddisfare queste attese il corso richiede la partecipazione attiva oltre che, se possibile, continuativa, dei partecipanti. A questi è richiesta la disponibilità di condividere le proprie attività (che costituiranno i casi su cui lavorare nei laboratori) e gli stati di avanzamento dei lavori. Ai partecipanti è richiesto, nel corso dei laboratori, di lavorare in gruppo e a stretto contatto con i docenti e gli stakeholder coinvolti via via nei moduli formativi. Si prevede di limitare la partecipazione ad una massimo di 20/25 persone. Le attività di laboratorio saranno condotte in sottogruppi di 7/8 persone. Per ragioni di tipo metodologico non sarà possibile accogliere un numero maggiore di partecipanti da quello indicato. È gradita una pre-iscrizione. I criteri di ammissione al gruppo saranno tali da garantire la più ampia rappresentatività geografica, oltre che un equilibrio tra nuclei centrali e regionali. Data la natura dell offerta formativa, tesa a costruire un percorso che, nei cinque moduli, affronti aspetti integrati e complementari, nei moduli successivi al primo sarà data le precedenza a coloro che hanno già aderito ad una precedente iniziativa. 2
3 Coordinano le attività: Simona Boselli, libera professionista, formatrice, ricercatrice e analista di politiche pubbliche Laura Tagle, componente UVAL, economista, esperta di valutazione di programma Ogni modulo vedrà la partecipazione di alcuni esperti e soggetti referenti di politiche pubbliche che affiancheranno le conduttrici in tutte le attività formative, oltre che collaborare con i partecipanti nel corso dei laboratori. Contenuti Il programma è costruito in continuità con quanto già fatto durante la prima edizione NUVAL, ed intende coordinarsi e, ove possibile, agire in sinergia con le altre linee formative parallele. Seminario di presentazione L utilizzazione delle valutazioni nei processi decisionali Roma, 5 aprile 2006 Il seminario intende avviare una riflessione, con i componenti dei Nuclei di valutazione e gli altri attori impegnati nella programmazione e attuazione dei programmi cofinanziati dai Fondi Strutturali, sull aggiornamento delle valutazioni intermedie e sulla loro utilizzazione nel prossimo ciclo di programmazione, anche alla luce dei nuovi compiti valutativi posti ai Nuclei dall attuale contesto, sia riguardo gli aspetti metodologici (raccolta e trattamento dei dati), sia il processo (apprezzamento delle posizioni di numerosi attori, capacità di favorire l utilizzazione dei risultati). La valutazione nelle esperienze internazionali L utilizzazione dei risultati della valutazione per la decisione Andrea Bagnulo (Cles), Giovanna Genchi (Regione Puglia), Laura Raimondo (UVAL DPS), Rossella Tarantino (Nucleo Regione Basilicata) 3
4 Primo modulo Sostenere la programmazione attraverso la valutazione ex ante Roma, 6/7 giugno 2006 Il modulo intende avviare una riflessione sugli strumenti da attivare per le attività valutative che i Nuclei sono chiamati ad interpretare in relazione al nuovo ciclo di programmazione L incontro è dedicato ad una disamina dell impianto di valutazione disegnato per sostenere la prossima stagione di programmazione. Particolare attenzione è dedicata alla valutazione ex ante per come indicata dai documenti comunitari e nazionali. La valutazione ex ante nei documenti comunitari e nazionali L esperienza della valutazione ex ante nella scorsa programmazione Relazioni virtuose tra dispositivi di valutazione ed effetti concreti sull attivazione dei programmi Giovanna Genchi (Regione Puglia), Marina Forestieri (valutatrice), Giovanni Laino (Università Federico II di Napoli) Secondo modulo L approccio dell analisi delle politiche nella valutazione dei programmi Frascati, 11/12 luglio 2006 Il laboratorio intende proporre l approccio di politiche come strumento di analisi del processo di costruzione dei programmi. L analisi dei fenomeni in relazione agli attori e alle strategie fornisce gli elementi utili per la valutazione della coerenza dei programmi in costruzione, in particolare per apprezzare la tensione tra la considerazione dei rischi e le ambizioni innovative degli interventi. L analisi delle politiche come strumento di lettura dell intervento pubblico L analisi dei sistemi concreti di azione Riflessione sul ruolo dei tecnici nella politica Gloria Regonini (Università Statale di Milano) e Liliana Leone (valutatrice, Studio Cevas) 4
5 Terzo modulo L utilizzo della conoscenza nella costruzione e valutazione dei programmi Roma, 11/12 settembre 2006 Il laboratorio mira a sperimentare direttamente come i compiti valutativi si intreccino, ed alcuni strumenti possano aiutare a rispondere alle domande di coerenza interna e stima degli effetti attesi. Le metodologie proposte sono la sintesi realista e la theory based evaluation che, nonostante siano solitamente proposte per la valutazione ex post, forniscono ai corsisti alcuni strumenti applicabili per affrontare alcuni dei compiti della valutazione ex ante. Programmazione unitaria e implicazioni sull integrazione delle politiche La sintesi realista come strumento per la valutazione ex ante Valutare gli interventi pubblici in base alle loro teorie Liliana Leone (valutatrice, Studio Cevas) e Ferruccio Biolcati Rinaldi (Università Statale di Milano) Quarto modulo Interagire con il territorio per la conoscenza Roma, 25/26 ottobre 2006 L obiettivo degli ultimi due appuntamenti è quello di valorizzare le competenze utili ad interagire con i territori, nella ricerca valutativa sul campo (questo modulo) e nell interlocuzione e coinvolgimento diretto dei cosiddetti stakeholder (quinto modulo). I territori sono di fatto i luoghi in cui si intersecano, si sovrappongono e qualche volta si contraddicono interventi condotti da livelli diversi di governo. La sfida della valutazione è quella di comprendere gli effetti delle interazioni su aree circoscritte e di apprezzare quanto l insieme degli interventi riesca a sostenere le aspirazioni dei territori stessi. Sono previste simulazioni ed esercitazioni di attività di ricerca sul campo su un caso eventualmente suggerito dal Nucleo ospitante. Interagire con il territorio in un ottica di ricerca/intervento Area-based evaluation Disegnare e condurre una ricerca sul campo Modalità di restituzione e rappresentazione delle informazioni raccolte Il riferimento di politica pubblica che consentirà di accompagnare i partecipanti in questo percorso è l ambito di politiche per lo sviluppo locale. 5
6 Giuseppe Moro (Nucleo Regione Puglia), Serafino Celano (Esperto analista di politiche pubbliche), Valeria Aniello (Nucleo Regione Campania), Marco Spampinato (UVAL DPS) Quinto modulo Interagire con il territorio per l azione Roma, 22/23 novembre 2006 Il quinto appuntamento è strettamente collegato al precedente, ma si connota per un interazione con il territorio che va oltre la ricerca per diventare vero coinvolgimento. Esso mira a rispondere alla considerazione che non solo la programmazione e l attuazione, ma anche il successo degli interventi dipendono dalla condivisione degli obiettivi e dalla mobilitazione delle energie locali. Organizzare e condurre eventi partecipativi (OST, Design conference) Partecipazione e consultazione Elementi di ricerca azione applicata alla programmazione e valutazione Attivazione di reti partenariali Animazione territoriale e istituzionale La politica pubblica che ad oggi offre numerosi casi di pratica di quest ordine è senza dubbio quella urbana e territoriale, nelle sue ovvie integrazioni con le politiche di sviluppo, sociali e ambientali. Anna Natali (Studiare Sviluppo), Serafino Celano (Esperto analista di politiche pubbliche), Andrea Mariotto (Laboratorio l Ombrello IUAV) 6
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