Il Committente Il Responsabile dei Lavori Il C.S.P. Impresa esecutrici principale. Impresa secondaria. Impresa secondaria (subappaltatrice)

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2 FIRME PER PRESA VISIONE ED ACCETTAZIONE DEL PRESENTE PSC Il Committente Il Responsabile dei Lavori Il C.S.P. Il C.S.E. Impresa esecutrici principale Impresa secondaria (subappaltatrice) Impresa secondaria Impresa secondaria Impresa secondaria (subappaltatrice) (subappaltatrice) (subappaltatrice) Impresa secondaria Impresa secondaria Impresa secondaria (subappaltatrice) (subappaltatrice) (subappaltatrice)

3 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG GENERALE OGGETTO E FINALITÀ APPLICABILITÀ DEFINIZIONI SUBAPPALTI DIAGRAMMA DI FLUSSO LAVORI E RISCHI PARTICOLARI (ALLEGATO XI) INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA SOGGETTI COINVOLTI NEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALTRI SOGGETTI COINVOLTI COMPITI E RESPONSABILITÀ IMPRESE COINVOLTE NELL APPALTO MODALITA DI GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO GESTIONE PROGRAMMA DEI LAVORI ATTIVITA DI COORDINAMENTO IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI CONTROLLO DELLA SICUREZZA IN CANTIERE DESCRIZIONE DELL OPERA OGGETTO DEI LAVORI PREMESSA DESCRIZIONE DELL OPERA ORGANIZZAZIONE DELL INTERVENTO ELENCO DELLE LAVORAZIONI PREVISTE IN PROGETTO ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE RECINZIONE DEL CANTIERE ALLESTIMENTO DEL CANTIERE IMPIANTI DI CANTIERE IMPIANTO IDRICO IMPIANTO ELETTRICO IMPIANTO DI MESSA A TERRA IMPIANTO DI PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE IMPIANTO FOGNARIO AREA DI STOCCAGGIO DEI MATERIALI UTILIZZO DI SOSTANZE PERICOLOSE DESCRIZIONE DEL SITO DESCRIZIONE DEL CONTESTO IN CUI È REALIZZATO L INTERVENTO INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI CONSIDERAZIONI DI CARATTERE GENERALE INDIVIDUAZIONE E VALUTAZIONE DEI RISCHI ANALISI DEI RISCHI... 29

4 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA AREA DI CANTIERE ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE LAVORAZIONI E SPECIFICHE SCELTE PROGETTUALI ED ORGANIZZATIVE PROGRAMMAZIONE OPERATIVA DELLE LAVORAZIONI ORGANIZZAZIONE DELLE FASI DI LAVORO E ANALISI DELLE INTERFERENZE INTERFERENZE E PRESCRIZIONI OPERATIVE UTILIZZO DI IMPIANTI E ATTREZZATURE COMUNI PROCEDURE DI GESTIONE DEL P.S.C COOPERAZIONE, COORDINAMENTO, RECIPROCA INFORMAZIONE FRA DATORI DI LAVORO E/O LAVORATORI AUTONOMI VERIFICHE DEL COORDINATORE PER L ESECUZIONE GESTIONE DEI SUBAPPALTI GESTIONE DELLE EMERGENZE POS E DOCUMENTI DI CANTIERE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE D.P.I STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA CLASSIFICAZIONE DELLE MISURE DI SICUREZZA IN SICUREZZA GENERALE E SICUREZZA SPECIFICA CONVENZIONI ADOTTATE NEL PRESENTE PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO PER L'INDIVIDUAZIONE DEGLI APPRESTAMENTI DI SICUREZZA OGGETTO DELLA STIMA ELENCO NON ESAUSTIVO DI MISURE DI SICUREZZA GENERALE ELENCO NON ESAUSTIVO DI MISURE DI SICUREZZA SPECIFICHE ELENCO NON ESAUSTIVO DELLE MISURE DI SICUREZZA CHE NON SONO OGGETTO DI STIMA (VENGONO REMUNERATE NEL PREZZO DELLE LAVORAZIONI) MACCHINE ED ATTREZZATURE APPRESTAMENTI PRINCIPALI COORDINAMENTO FASI LAVORATIVE 86

5 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG GENERALE 1.1. Oggetto e finalità Il presente Piano di Sicurezza e di Coordinamento è il principale documento di riferimento del sistema di gestione della Sicurezza per le attività previste nel cantiere relativo ai lavori di ristrutturazione di una parte dell acquedotto del comune di Samone, parte inerente la pavimentazione in porfido di P"Piazza Maggiore" Le lavorazioni previste nel progetto in parola rientrano nelle categoria di cantiere temporaneo o mobile, come definito dalla norma, la quale riporta all'art. 89 comma 1 lettera a) da l'elenco dei lavori edili o di ingegneria civile riportati nella tabella sottostante: I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro. Sono, inoltre, lavori di costruzione edile o di ingegneria civile gli scavi, ed il montaggio e lo smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile. Nel Piano di Sicurezza e Coordinamento vengono definite le responsabilità, i compiti delle varie figure, nonché il flusso informativo e gli strumenti di riscontro delle attività svolte, allo scopo di rendere chiari i criteri di funzionamento del Sistema Sicurezza in relazione alle prescrizioni di legge in materia. Il naturale completamento del Piano della Sicurezza e di Coordinamento è dato dalle procedure che definiscono, a livello operativo (P.O.S.), le attività necessarie a garantire, in tutta la vita del cantiere, i migliori standard di Sicurezza e Salute dei lavoratori, e dai documenti di registrazione della Sicurezza, che documentano le attività svolte nell ambito del Sistema Sicurezza Applicabilità L apparato sicurezza descritto nel presente Piano di Sicurezza e Coordinamento si applica a tutte le attività svolte all interno del cantiere relativo ai lavori di ristrutturazione di una parte dell acquedotto del comune di Samone in relazione alla pavimentazione in porfido di "Piazza Maggiore".

6 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 5 Riferimenti normativi D.Lgs. n 81 del 9 aprile 2008 D.Lgs n 106 del 03 agosto Definizioni Committente Soggetto per il quale l intera opera viene realizzata, indipendentemente da frazionamenti della sua realizzazione. Nel caso di appalto pubblico, il committente è il soggetto titolare del potere decisionale e di spesa, relativo alla gestione dell appalto. Responsabile dei lavori Soggetto incaricato dal committente, della progettazione o del controllo dell esecuzione dell opera; tale soggetto coincide con il progettista per la fase di progettazione dell opera e con il direttore dei lavori per la fase di esecuzione dell opere. Nel campo di applicazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n 163 e successive modifiche il responsabile dei lavori è il responsabile unico del procedimento. Coordinatore per la progettazione Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell esecuzione dei compiti di cui all art. 89 del D.Lgs 81/2008 Coordinatore per l esecuzione dei lavori Soggetto incaricato, dal committente o dal responsabile dei lavori, dell esecuzione dei compiti di cui all art.. 89 del D.Lgs 81/2008 Lavoratore autonomo Persona fisica la cui attività professionale concorre alla realizzazione dell opera senza vincoli di subordinazione. Impresa Organizzazione economica finalizzata alla produzione o scambio di beni e servizi. Datore di lavoro Soggetto titolare del rapporto di lavoro o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l organizzazione dell impresa, ha la responsabilità dell impresa stessa ovvero dell unità produttiva. Lavoratore Persona che presta il proprio lavoro alle dipendenze di un datore di lavoro. Sono quindi equiparati i soci lavoratori di cooperative e di società, anche di fatto, che prestino la loro attività per conto delle società e degli enti stessi. Uomini giorno

7 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 6 Entità presunta del cantiere rappresentata dalla somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori, anche autonomi previste per la realizzazione dell opera (ad es. 4 persone che lavorano per 20 giorni sono 80 uomini-giorno) Subappalti Tutte le ditte che stipuleranno contratto di subappalto con l impresa appaltante dovranno eseguire le opere in sicurezza secondo quanto previsto dalle indicazioni generali del Piano di Sicurezza e di Coordinamento. A tal fine il Piano di Sicurezza e di Coordinamento sarà parte integrante del contratto di affidamento dei lavori. Prima dell inizio dei lavori l impresa aggiudicataria dovrà trasmettere il presente piano alle imprese subappaltatrici ed ai lavoratori autonomi. Prima dell inizio dei rispettivi lavori ciascuna impresa esecutrice dovrà trasmettere il proprio Piano Operativo al Coordinatore per la Sicurezza in fase d Esecuzione. Tali documenti dovranno essere preparati in modo conforme a quanto previsto nel piano qui allegato Diagramma di flusso Obbligo di nomina del coordinatore e per l invio della notifica preliminare

8 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Lavori e rischi particolari (allegato XI) LAVORI COMPORTANTI RISCHI PARTICOLARI ALLEGATO XI - D.Lgs. 81/08 Esistenza del rischio Lavori che espongono i lavoratori a rischi di seppellimento o sprofondamento a profondità superiore a 1,50 metri, o di caduta dall alto da altezze superiori a 2,0 metri, se particolarmente aggravati dalla natura dell attività o dei procedimenti attuati, ossia dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell opera. Lavori che espongono i lavoratori a sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei lavoratori oppure comportano un esigenza legale di sorveglianza sanitaria. Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei lavoratori dalle radiazioni ionizzanti. Lavori in prossimità di linee elettriche in tensione. Lavori che espongono ad un rischio di annegamento. Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie. Lavori subacquei con respiratori. Lavori in cassoni ad aria compressa. Lavori comportanti l impiego di esplosivi. Lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti. no si no no no no no no no no CONCLUSIONI Nel cantiere sono presenti lavori comportanti rischi particolari di cui all Allegato II - D.Lgs. 81/08

9 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA 2.1. Soggetti coinvolti nel Piano di Sicurezza e Coordinamento Committente COMUNE DI SAMONE Indirizzo: VIA DELLE PRAELE 21 Città: SAMONE (TN) Telefono / Fax: Progettista architettonico esecutivo dott. ing. Paolo Osti Indirizzo: via Spagolla 7 Città: Borgo Valsugana (TN) Telefono / Fax: Direttore dei Lavori dott. ing. Paolo Osti Indirizzo: via Spagolla 7 Città: Borgo Valsugana (TN) Telefono / Fax: Coordinatore sicurezza progettazione (CSP) Indirizzo: Città: dott. ing. Adriano Floriani via delle Cavae 39 fraz. Ivano Fracena, Castel Ivano (TN) Telefono / Fax: Coordinatore sicurezza esecuzione (CSE) Indirizzo: Città: dott. ing. Adriano Floriani via delle Cavae 39 fraz. Ivano Fracena, Castel Ivano (TN) Telefono / Fax:

10 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Altri soggetti coinvolti Dott. PASQUAZZO RODOLFO Qualifica: geologo Indirizzo: via Degol 12 Città: Strigno (TN) Telefono / Fax: Qualifica: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Qualifica: Indirizzo: Città: Telefono / Fax: Qualifica: Indirizzo: Città: Telefono / Fax:

11 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Compiti e responsabilità Committente o Responsabile dei Lavori Il Committente o il responsabile dei lavori determina la durata probabile dei lavori dell intera opera al fine di permettere la pianificazione dell esecuzione degli stessi in condizioni di sicurezza considerando nel computo sia i lavori che si svolgeranno simultaneamente, sia quelli successivi (art. 90 e 91 D.Lgs.81/2008). Il committente o responsabile dei lavori si attiene al momento delle scelte tecniche nell esecuzione del progetto e nell organizzazione delle operazioni di cantiere alle misure generali di tutela di cui all art.15 del D.Lgs.81/2008. Il committente o il responsabile dei lavori prima dell inizio dei lavori trasmette la notifica preliminare all organo di vigilanza territorialmente competente: per la provincia di Trento - Unità Operativa Prevenzione Infortuni Viale Verona, Trento (vale anche come invio alla direzione provinciale del lavoro) (art.99 D.Lgs.81/2008) Copia della notifica preliminare deve essere affissa in maniera visibile presso il cantiere e custodita a disposizione dell'organo di vigilanza territorialmente competente (art. 99 D.Lgs. 81/2008). Il committente o il responsabile dei lavori contestualmente all'affidamento dell'incarico di progettazione, designa il coordinatore per la progettazione (nei cantieri i cui lavori comportano i rischi particolari elencati nell [ALL. XI]) e prima di affidare i lavori designa il coordinatore per l esecuzione dei lavori. (art.90 D.Lgs. 81/2008) I coordinatori per la progettazione e per l esecuzione dei lavori, per accettare l incarico, devono possedere i requisiti professionali di cui all articolo 98 del D.Lgs 81/2008. Il committente o il responsabile dei lavori comunica il nominativo del coordinatore per la progettazione e quello del coordinatore per l'esecuzione dei lavori alle imprese esecutrici e ai lavoratori autonomi; tali nominativi devono essere indicati nel cartello di cantiere. Il committente o il responsabile dei lavori anche per i lavori affidati ad un unica impresa: verifica l idoneità tecnica-professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi anche attraverso l'iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; chiede alle imprese esecutrici una dichiarazione con indicati: l organico medio (n di dipendenti) distinto per qualifica; i codici riferiti alle denunce dei lavoratori effettuate presso INPS, INAIL e Casse Edili; - il contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti.

12 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 11 Coordinatore per la progettazione Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle offerte, il coordinatore per la progettazione: redige il piano di sicurezza e di coordinamento; predispone un fascicolo contenente le informazioni utili ai fini della prevenzione e protezione dai rischi cui sono esposti i lavoratori. (art D.Lgs. 81/2008) Coordinatore per l esecuzione Durante la realizzazione dell'opera, il coordinatore per l'esecuzione dei lavori provvede a: verificare, con opportune azioni di coordinamento e controllo, l'applicazione, da parte delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti contenute nel piano di sicurezza e delle relative procedure di lavoro; verificare l'idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento; adeguare il piano di sicurezza, e coordinamento e il fascicolo in relazione all'evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle imprese esecutrici dirette a migliorare la sicurezza in cantiere; organizzare tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione; verificare l'attuazione di quanto previsto negli accordi tra le parti sociali al fine di realizzare il coordinamento tra i rappresentanti della sicurezza finalizzato al miglioramento della sicurezza in cantiere; segnalare al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni del D.Lgs.81/2008 agli art. 94 (Obblighi dei lavoratori autonomi), titolo IV capo (Misure generali di tutela) e art. 95 (Obblighi dei datori di lavoro) e alle prescrizioni del piano di sicurezza e coordinamento e proporre la sospensione dei lavori, l'allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l'esecuzione provvede a dare comunicazione dell'inadempienza alla azienda unità sanitaria locale territorialmente competente e alla direzione provinciale del lavoro; sospendere in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.

13 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 12 Il coordinatore per l esecuzione non può essere il datore di lavoro delle imprese esecutrici che concorrono all esecuzione dell opera. (art D.Lgs. 81/2008) Lavoratori autonomi I lavoratori autonomi che esercitano direttamente la propria attività nei cantieri: devono attuare le misure indicate nel piano di sicurezza e di coordinamento e nel piano operativo di sicurezza; utilizzano le attrezzature di lavoro in conformità alle disposizioni del decreto legislativo n. 81/2008. (Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché le attrezzature di lavoro siano installate in conformità alle istruzioni del fabbricante, utilizzate correttamente, oggetto di idonea manutenzione e disposte in maniera tale da ridurre i rischi per gli utilizzatori e per le altre persone) utilizzano i dispositivi di protezione individuale conformemente a quanto previsto dal decreto legislativo n. 81/2008. (I Dpi devono essere impiegati quando i rischi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti da misure tecniche di prevenzione; devono essere adeguati ai rischi da prevenire) si adeguano alle indicazioni fornite dal coordinatore per l'esecuzione dei lavori, ai fini della sicurezza. Datori di lavoro Durante l esecuzione dell opera osservano le misure di tutela previste del D.Lgs. 81/2008 I datori di lavoro in particolare curano: il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; la scelta dell'ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di accesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; le condizioni di movimentazione dei vari materiali; la manutenzione, il controllo prima dell'entrata in servizio e il controllo periodico degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; la delimitazione e l'allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose; le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso, coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori; curano che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente.

14 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 13 l'adeguamento, in funzione dell'evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro; la cooperazione tra datori di lavoro e lavoratori autonomi; le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all'interno o in prossimità del cantiere. I datori di lavoro inoltre : redigono il piano operativo di sicurezza; adottano le misure conformi alle prescrizioni di cui al D.Leg. 81/2008 curano le condizioni di rimozione dei materiali pericolosi, previo, se del caso coordinamento con il committente o il responsabile dei lavori curano che lo stoccaggio e l evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano correttamente. (art.153 D.Lgs.81/2008) Prima dell'accettazione del piano di sicurezza e di coordinamento, il datore di lavoro di ciascuna impresa esecutrice consulta il rappresentante per la sicurezza e gli fornisce eventuali chiarimenti sul contenuto del piano. Il rappresentante per la sicurezza può formulare proposte al riguardo. L'accettazione da parte di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici del piano di sicurezza e di coordinamento e la redazione del piano operativo di sicurezza costituiscono, limitatamente al singolo cantiere interessato, adempimento alle disposizioni di cui al D.Leg. 81/2008 (valutazione dei rischi per il cantiere specifico e informazione e coordinamento delle altre ditte presenti sul cantiere).

15 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Imprese coinvolte nell appalto Ragione sociale ditta: Indirizzo: Tel fax mail: Lavorazione eseguita: Sub-appalto dell impresa: Datore di lavoro (tel): Direttore tecnico di cantiere (tel): Capo cantiere (tel): Realizzazione opere edili Ragione sociale ditta: Indirizzo: Tel fax mail: Lavorazione eseguita: Sub-appalto dell impresa: Datore di lavoro (tel): Direttore tecnico di cantiere (tel): Capo cantiere (tel): Realizzazione opere edili Ragione sociale ditta: Indirizzo: Tel fax mail: Lavorazione eseguita: Sub-appalto dell impresa: Datore di lavoro (tel): Direttore tecnico di cantiere (tel): Capo cantiere (tel): Realizzazione opere edili

16 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG MODALITA DI GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO 3.1. GESTIONE DEL PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Il piano di sicurezza e coordinamento è parte integrante del contratto per l esecuzione dell opera oggetto dell appalto. L impresa aggiudicataria provvederà affinché tutte le imprese esecutrici ed i lavoratori autonomi che interverranno in cantiere ricevano copia del piano di sicurezza e coordinamento. L impresa aggiudicataria, prima dell inizio dei lavori, potrà presentare proposte di integrazione al piano di sicurezza e coordinamento, qualora ritenga di poter meglio tutelare la sicurezza e la salute dei lavoratori presenti in cantiere. Queste proposte potranno essere presentate con apposita comunicazione o, in alternativa, utilizzando il piano operativo di sicurezza. Le proposte dovranno essere valutate dal coordinatore per l esecuzione e, se ritenute valide, adottate integrando o modificando il piano di sicurezza e coordinamento. L impresa aggiudicataria dovrà attestare la consegna del piano di sicurezza e coordinamento alle altre imprese esecutrici, ai lavoratori autonomi ed ai fornitori mediante la compilazione dell apposito modulo, consegnando copia dei moduli opportunamente compilati al coordinatore per l esecuzione. Il piano operativo di sicurezza, invece, indica le scelte autonome e le relative responsabilità nell organizzazione del cantiere e nell esecuzione dei lavori dell impresa aggiudicataria ed è parte integrante del contratto d appalto o di concessione per l esecuzione dell opera. Il piano operativo di sicurezza verrà integrato con i piani operativi di sicurezza di tutte le imprese esecutrici partecipanti a vario titolo all esecuzione dell opera. Nel piano operativo di sicurezza sono riportate le indicazioni relative allo svolgimento delle attività lavorative svolte anche dai subappaltatori, rimandando al loro piano operativo di sicurezza per qualunque scelta di svolgimento dei lavori. Ogni singolo piano operativo dovrà essere trasmesso dall impresa esecutrice, prima dell inizio dei propri lavori, all impresa aggiudicataria ed al coordinatore per l esecuzione utilizzando l apposito modulo. REVISIONE DEL PIANO I piani operativi di sicurezza finalizzati all attuazione delle misure di prevenzione e protezione da parte delle imprese esecutrici presenti potrà essere rivisto, in fase di esecuzione, in occasione di: modifiche al piano di sicurezza e coordinamento; modifiche al progetto dell opera o varianti in corso d opera; modifiche alle procedure di lavoro; introduzione di nuove tecnologie o di nuove macchine e attrezzature non previste inizialmente all interno del presente piano operativo di sicurezza.

17 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 16 L impresa aggiudicataria e le imprese esecutrici dopo la revisione dei propri piani operativi di sicurezza, ne trasmetteranno copia al coordinatore per l esecuzione GESTIONE PROGRAMMA DEI LAVORI Il programma dei lavori allegato al piano di sicurezza e coordinamento è stato preso a riferimento dall impresa aggiudicataria e dalle imprese esecutrici per l organizzazione delle proprie attività lavorative. Prima dell inizio effettivo dell attività di cantiere, l impresa aggiudicataria e le imprese esecutrici dovranno consegnare al coordinatore per l esecuzione, un proprio programma dei lavori (allegato IV) con la tempistica di svolgimento delle attività (diagramma di Gantt). Il coordinatore per l esecuzione verificherà i programmi dei lavori e, nel caso in cui nella successione delle diverse fasi lavorative non siano presenti situazioni di interferenza ulteriori rispetto a quelle contemplate nel programma dei lavori allegato al piano di sicurezza e coordinamento, li adotterà per la gestione del cantiere. Nel caso in cui i programmi dei lavori dell impresa aggiudicataria e delle imprese esecutrici presentassero una diversa successione delle fasi lavorative rispetto a quelle individuate nel programma dei lavori allegato al piano di sicurezza e coordinamento, sarà compito dell impresa aggiudicataria fornire al coordinatore per l esecuzione la proposta delle misure di prevenzione e protezione che si intendono adottare per eliminare i rischi di interferenza introdotti. Il coordinatore per l esecuzione, valutate le proposte delle imprese, potrà accettarle, formulare delle misure di prevenzione e protezione integrative a quelle dell impresa aggiudicataria oppure richiamare la stessa al rispetto del piano di sicurezza e coordinamento. INTEGRAZIONE E MODIFICHE AL PROGRAMMA DEI LAVORI L impresa aggiudicatrice, nel caso in cui si presentino situazioni di rischio durante l esecuzione dei lavori, per meglio tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori, potrà chiedere alla direzione dei lavori ed al coordinatore per l esecuzione di modificare il programma dei lavori. Il coordinatore per l esecuzione, valutate le proposte di modifica e sentita la direzione dei lavori, potrà accettare le osservazioni dell impresa aggiudicatrice e procedere, di concerto con il direttore dei lavori, alla modifica del programma dei lavori. Le modifiche al programma dei lavori approvate dal coordinatore in fase di esecuzione costituiscono parte integrante del piano di sicurezza e coordinamento e del piano operativo di sicurezza.

18 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG ATTIVITA DI COORDINAMENTO IN FASE DI ESECUZIONE DEI LAVORI Coordinamento delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi L impresa aggiudicataria, nel caso in cui faccia ricorso al lavoro di altre imprese esecutrici o lavoratori autonomi, provvederà al coordinamento delle stesse secondo quanto previsto dal piano di sicurezza e coordinamento. Nell ambito di questo coordinamento, sarà compito dell impresa aggiudicataria trasmettere alle imprese esecutrici e fornitrici, la documentazione della sicurezza, incluse tutte le decisioni prese durante le riunioni per la sicurezza ed i sopralluoghi e le ispezioni in cantiere eseguiti dal coordinatore per l esecuzione. Le imprese esecutrici dovranno documentare al coordinatore per l esecuzione ed al responsabile dell impresa aggiudicataria l adempimento delle eventuali prescrizioni emanate mediante l invio di formale comunicazione. Per quanto riguarda il piano operativo di sicurezza delle imprese esecutrici, in esso dovranno essere formalizzati gli obblighi e le responsabilità delle stesse e cioè: l applicazione di quanto indicato nel piano di sicurezza e coordinamento; il dovere d'identificare gli ulteriori rischi derivanti dalle tecniche utilizzate per le proprie lavorazioni integrandoli nel proprio piano operativo di sicurezza e comunicandoli con esso all'impresa esecutrice ed al coordinatore della sicurezza per l'esecuzione dell'opera; l'adozione delle idonee misure di sicurezza per far fronte ai rischi derivanti dalla tecnica utilizzata nonché ai rischi derivanti dall'ambiente di lavoro che è sotto il loro diretto controllo; la cooperazione con l'impresa aggiudicataria e con le altre imprese esecutrici; la richiesta del preventivo consenso del progettista, del direttore dei lavori, dell'aggiudicataria e del coordinatore per l esecuzione, per eventuali cambiamenti del progetto, relativamente alla propria parte di lavori da eseguire, e delle procedure di lavoro; la richiesta del preventivo consenso dell'impresa esecutrice e del coordinatore per l'esecuzione, per l'applicazione delle proprie norme o procedure di sicurezza interne. Riunione preliminare delle imprese esecutrici prima dell inizio dei lavori Preliminarmente all inizio dei lavori sarà effettuata una riunione presieduta dal responsabile di cantiere dell impresa aggiudicataria con la partecipazione del responsabile del servizio prevenzione della stessa; a questa riunione interverranno obbligatoriamente tutti i responsabili di cantiere delle ditte esecutrici e tutti i lavoratori autonomi nonché le eventuali ditte fornitrici coinvolte in attività di cantiere.

19 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 18 Durante la riunione preliminare, il responsabile di cantiere dell impresa aggiudicataria illustrerà le caratteristiche principali del piano di sicurezza e coordinamento, e presenterà i soggetti a cui sono stati attribuiti gli incarichi e le competenze all'interno del cantiere. Nell'ambito della riunione dovranno essere formalmente comunicati i nominativi dei responsabili in cantiere delle imprese esecutrici dei responsabili/addetti del servizio di prevenzione e protezione dai rischi (eventuali) delle varie imprese presenti in cantiere e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (se presenti). In questa riunione è, inoltre, necessario che l'impresa aggiudicataria fornisca a tutte le imprese esecutrici le informazioni riguardanti l'organizzazione della sicurezza sul lavoro in cantiere; a questo proposito, sono di fondamentale importanza: il piano di sicurezza e di coordinamento (trasmesso dall impresa esecutrice a tutte le altre imprese ed ai lavoratori autonomi, così come richiesto dall art. 13, comma 2); gli eventuali regolamenti e le procedure di sicurezza del committente; le eventuali norme e procedure di sicurezza dell'impresa esecutrice. L impresa esecutrice, oltre al piano operativo di sicurezza delle varie imprese esecutrici presenti in cantiere, dovrà ricevere dalle stesse le eventuali norme o procedure interne di sicurezza ed ogni altra informazione ritenuta utile ai fini della sicurezza e della tutela della salute. Nella riunione il responsabile dell impresa aggiudicataria presenterà e stenderà il calendario delle eventuali riunioni successive e periodiche. All interno della riunione potranno essere presentate proposte di modifica e integrazione al piano e/o le osservazioni a quanto esposto dal coordinatore. Al termine dell incontro verrà redatto un verbale che dovrà essere letto e sottoscritto da tutti i partecipanti. Riunioni periodiche durante l effettuazione dell attività Periodicamente durante l esecuzione dei lavori saranno effettuate delle riunioni con modalità simili a quella preliminare. Durante la riunione in relazione allo stato di avanzamento dei lavori si valuteranno i problemi inerenti la sicurezza ed il coordinamento delle attività che si dovranno svolgere in cantiere e le interferenze tra le attività lavorative. Al termine dell incontro sarà redatto un verbale da sottoscrivere da parte di tutti i partecipanti. Il responsabile dell impresa aggiudicataria, anche in relazione all andamento dei lavori, ha facoltà di convocare riunioni straordinarie e/o di variare la frequenza delle riunioni periodiche. Consultazione

20 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 19 Nel corso di un apposita riunione, alla presenza dei responsabili di tutte le imprese presenti in cantiere e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, dovranno essere esaminati e discussi alcuni importanti punti: i rischi connessi all'esecuzione dei lavori e le corrispondenti misure di sicurezza, da adottare singolarmente o collettivamente, per far fronte a tali rischi; la discussione del piano di sicurezza e coordinamento di cantiere, integrato con il piano operativo di sicurezza dell'impresa aggiudicataria e delle altre imprese esecutrici e le eventuali osservazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; gli obblighi e le responsabilità in merito all'applicazione pratica dei provvedimenti di sicurezza da adottare; la definizione delle modalità per l'espletamento dei compiti dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; l'informazione, la formazione e la sensibilizzazione dei lavoratori riguardo l'uso dei mezzi personali di protezione; la programmazione delle riunioni periodiche di sicurezza. Ai lavoratori ed ai loro rappresentanti dovranno essere ricordati i principali obblighi e le conseguenti responsabilità al fine del mantenimento delle ottimali condizioni di sicurezza: cooperare con i responsabili della propria impresa; prestare attenzione alla sicurezza propria e degli altri colleghi; segnalare le situazioni di rischio evidenziatesi durante i lavori; usare i dispositivi di protezione individuale; usare correttamente i servizi comuni; non rimuovere o modificare i dispositivi o mezzi di protezione come carter, schermi, parapetti, new-jersey ecc. senza averne avuta l'autorizzazione dai propri superiori; non compiere operazioni che possano compromettere la propria e l'altrui sicurezza Controllo della sicurezza in cantiere Oltre all attività di controllo e verifica dell applicazione delle disposizioni del piano di sicurezza e coordinamento da parte del coordinatore per l esecuzione, l impresa aggiudicataria procederà a verifiche periodiche autonome sullo "stato della sicurezza" in cantiere. Ciò verrà effettuato

21 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 20 oltre che con frequenti ispezioni in cantiere da parte del proprio personale (responsabile/addetto del servizio prevenzione) anche mediante riunioni periodiche con tutti i responsabili delle imprese presenti in cantiere per l esecuzione dell opera; in queste riunioni dovranno essere esaminati i seguenti punti: esame degli standard di sicurezza in cantiere con la valutazione dell eventuale differenza tra obiettivi proposti e obiettivi raggiunti; le eventuali proposte di richiamo alle imprese esecutrici/lavoratori autonomi inadempienti; le eventuali sospensioni dei lavori per inosservanze alle norme di sicurezza (tipologia delle infrazioni, motivazioni, provvedimenti adottati, ecc.); le soluzioni proposte per miglioramento degli standard di sicurezza: eventuali aggiustamenti o modifiche al ciclo lavorativo; eventuali modifiche migliorative ai luoghi di lavoro ed ai macchinari utilizzati; adozione di nuovi mezzi di protezione collettiva e/o individuale; la valutazione (eventuale) dei ritardi o anticipi sul programma dei lavori che possono influire sulle condizioni di sicurezza; le disposizioni da emanare: ordini di servizio, norme di sicurezza interne, ecc.; l'eventuale programmazione di nuovi interventi formativi per il personale; l'adozione di provvedimenti disciplinari per il personale negligente; l'eventuale adozione di nuovi incentivi per il personale.

22 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG DESCRIZIONE DELL OPERA 4.1. Oggetto dei lavori Caratteristiche generali dell opera: Natura dell'opera: Oggetto Indirizzo del cantiere: Comune Provincia Pavimentazione stradale PROGETTO DI COMPLETAMENTO RELATIVO AI LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE DI UNA PARTE DELL ACQUEDOTTO DEL COMUNE DI SAMONE RIGUARDANTE LA PAVIMENTAZIONE IN CONCGLOMERATO BITUMINOSO DI ALCUNE VIE... centro abitato di Samone Samone Trento Importo presunto dei Lavori ,52 Numero massimo di lavoratori presenti contemporaneamente: 10 Numero imprese: 1 Entità presunta del lavoro : Durata prevista dei lavori : 100 uomini/giorno 50 giorni 4.2. Premessa Il progetto, nel suo insieme, prevede il rifacimento di alcuni tratti della rete idrica principale dell abitato di Samone. Le opere verranno eseguite lungo alcune vie del paese. Particolare attenzione dovrà essere data alla messa in sicurezza degli abitanti lungo le vie coinvolte dai lavori. Al fine di eseguire in sicurezza le opere le strade dovranno essere chiuse al traffico veicolare, mentre il transito delle persone dovrà essere gestito con scrupolo evitando di esporre lavoratori e personale non addetto a pericoli Descrizione dell opera I lavori per la posa delle condotte sono conclusi, e la pavimentazione stradale è stata ripristinata in modo dozzinale e comunque in modo da garantire la sicurezza per gli utenti della strada. Ora si è

23 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 22 deciso di rifare la pavimentazione di una parte della piazza con cubetti in porfido. Di seguito si riporta la planimetria con individuate le zone interessate dai lavori. Particolare attenzione dovrà essere posta nella gestione delle interferenze tra gli addetti ai lavori e gli utenti delle strade. A cura dell'impresa esecutrice dovranno essere individuati percorsi alternativi per non invadere le aree di cantiere Organizzazione dell intervento L intervento, non presenta grandi difficoltà tecniche però non sono da sottovalutare i rischi connessi alle varie lavorazioni. Il processo esecutivo può essere cosi sintetizzato: demolizione della pavimentazione esistente, ripristino del solettone in cls armato, messa in quota dei chiusini, realizzazione della pavimentazione in porfido, rifacimento della segnaletica orizzontale.

24 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Elenco delle lavorazioni previste in progetto In riferimento alle fasi di lavoro sopra descritte le lavorazioni previste all interno del nostro intervento sono: 1 Allestimento cantiere 2 Demolizione della pavimentazione esistente 3 Ripristino del solettone in CLS armato 4 Messa in quota dei chiusini 5 Realizzazione nuova pavimentazione in cubetti di porfido 6 Rifacimento della segnaletica stradale 7 Smobilito cantiere 5. ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE 5.1. Recinzione del cantiere L impresa appaltatrice provvederà alla realizzazione della recinzione dell area di cantiere come da planimetria allegata. La rete dovrà avere una altezza minima di 1,80 metri e dovrà aderire al terreno per evitare che i bambini possano passare sotto alla stessa. Per evitare l accesso di persone estranee al processo produttivo si raccomanda di mantenere chiuse tutte le via di accesso ed aprirle solo il tempo necessario per il transito delle merci e dei lavoratori Allestimento del cantiere L impresa appaltatrice dovrà predisporre all interno dell area di cantiere i servizi igienico assistenziali (spogliatoio, gabinetto, lavatoio e docce) necessari sia ai propri dipendenti, sia per i dipendenti delle altre imprese appaltatrici che interverranno per la realizzazione dell opera. Dato che per la realizzazione dell opera in oggetto, si presume che sia impiegato esclusivamente personale di sesso maschile non si rende necessario l allestimento di servizi igienici e spogliatoi separati per sesso. Nel caso in cui le imprese avessero personale femminile dovranno provvedere alle dotazioni separate secondo quanto previsto dalla norma vigente. Lo spogliatoio dovrà essere sistemato all interno di una baracca prefabbricata con pareti coibentate, dotata di illuminazione e aerazione naturale, di illuminazione artificiale e riscaldamento. Gli spogliatoi dovranno essere dotati di armadietti a doppio scomparto, o contenitori che possano fare lo stesso servizio e di panche.

25 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 24 L impresa appaltatrice dovrà provvedere affinché i servizi igienici siano dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi, inoltre dovrà mantenere i servizi igienici e gli spogliatoi in stato di scrupolosa igiene. Dato che all interno del cantiere non è presente la mensa l impresa dovrà garantire che i lavoratori non consumino i loro pasti sul luogo di lavoro. Le persone esterne alle imprese (es. Coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione, Direttore dei lavori, assistenti alla DL, funzionari degli organi di controllo, ecc.), in caso di necessità dovranno poter usufruire dei servizi igienici presenti all interno del cantiere. 6. IMPIANTI DI CANTIERE 6.1. Impianto idrico L acqua potabile necessaria per l attività di cantiere e per i servizi igienici sarà da attivare in cantiere a cura dell impresa esecutrice Impianto elettrico L alimentazione elettrica necessaria per il cantiere sarà da attivare a cura dell appaltatore. L impresa appaltatrice delle opere edili subito dopo il punto di prelievo provvederà a far realizzare da un installatore qualificato a norma della legge 81/08 l impianto elettrico di cantiere, che dovrà avere origine da un quadro elettrico ASC. L installatore qualificato rilascerà all impresa la dichiarazione di conformità ai sensi della legge 81/08. Al quadro di cantiere dell impresa edile dovranno collegarsi anche le imprese sub appaltatrici e le ditte chiamate a svolgere le opere impiantistiche e di finitura. Ogni impresa che intende collegarsi al quadro di cantiere dovrà collegare allo stesso un suo sotto-quadro a norma e prelevare energia elettrica direttamente da questo. E fatto divieto, salvo casi eccezionali, alle imprese diverse da quella principale di collegarsi direttamente con utensili o prolunghe al quadro di cantiere. L impresa principale vigilerà sul rispetto di questa disposizione. L impresa appaltatrice si impegnerà, anche a nome dei propri subappaltatori o fornitori, ad utilizzare l impianto elettrico in conformità alla legge, non apportando modifiche non autorizzate dal responsabile dell impresa principale. Il materiale e le attrezzature elettriche utilizzate dalle ditte esecutrici devono essere conformi alla normativa vigente ed alle norme CEI applicabili; nel caso in cui il Coordinatore in fase di esecuzione verifichi l utilizzo di materiale non conforme, sarà immediatamente vietato l utilizzo delle attrezzature e dei materiali elettrici fino a che l impresa inadempiente non abbia sanato la situazione pericolosa.

26 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Impianto di messa a terra L impresa appaltatrice, contestualmente alla realizzazione dell impianto elettrico di cantiere, provvederà a far realizzare, dall installatore qualificato, il proprio impianto di messa a terra. Tale impianto dovrà essere denunciato all organo competente entro 30 giorni dall inizio dell attività in cantiere Impianto di protezione contro le scariche atmosferiche Dovrà essere fatta una verifica sulla necessità o meno dell installazione di un impianto di messa a terra, se necessario dovrà essere predisposto il progetto e la messa in opera dell impianto Impianto fognario I servizi igienici di cantiere dovranno essere collegati alla fognatura presente nei pressi del cantiere. 7. AREA DI STOCCAGGIO DEI MATERIALI Le aree di deposito dei materiali in lavorazione saranno individuate dall impresa appaltatrice, nell ambito dell organizzazione generale di cantiere, indicativamente le aree di stoccaggio dei materiali sono riportate all interno del lay-out di cantiere in allegato. Le zone di stoccaggio dovranno osservare le seguenti prescrizioni minime: le aree di stoccaggio dei materiali dovranno essere ben delimitate e segnalate; i materiali dovranno essere stoccati in modo stabile, da consentire un agevole movimentazione. Le cataste dei materiali non devono creare pericoli per gli operatori del cantiere che per le persone non coinvolte. Nel caso di necessità di stoccaggio provvisorio di materiale all esterno del cantiere si dovrà richiedere il permesso preventivo alla Direzione dei Lavori e al CSE. Nel caso di assenso si provvederà affinché lo stoccaggio sia segregato da transenne metalliche ed adeguatamente segnalato in modo da non causare pericolo a terzi. 8. Utilizzo di sostanze pericolose Nell esecuzione delle diverse fasi di lavoro necessarie alla realizzazione dell opera saranno utilizzate diversi materiali e componenti che contengono delle sostanze chimiche. L impresa appaltatrice prima di utilizzare prodotti chimici dovrà prendere visione delle schede di

27 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 26 sicurezza e tecniche dello specifico prodotto. I contenuti di sicurezza di tali schede dovranno essere tenuti a disposizione del personale di cantiere. Le schede di sicurezza dovranno essere disponibili per la consultazione da parte del Coordinatore dell esecuzione o dell organo di vigilanza. 9. DESCRIZIONE DEL SITO 9.1. Descrizione del contesto in cui è realizzato l intervento Il cantiere si svolge nella piazza del comune di Samone. Particolare attenzione dovrà essere posta nella segnalazione dei sotto-servizi presenti: in particolare quelli più pericolosi sono la linea del gas metano, la linea elettrica e la linea per l illuminazione pubblica. Si precisa che sono presenti anche le condotte per le acque nere e le acque bianche, la linea telefonica e la rete idrica che è stata rifatta pochi mesi fa. Inoltre sono presenti anche tutte le condotte per gli allacciamenti privati. In alcuni tratti linea elettrica e telefonica sono aeree e quindi ben in vista. Ulteriori indicazioni potranno essere ricavate dalla documentazione fotografica allegata al presente piano e al progetto. PLANIMETRIA PROGETTO:

28 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 27 ESTRATTI:

29 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG INDIVIDUAZIONE, ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI Considerazioni di carattere generale Si procede di seguito ad analizzare, individuare e valutare i rischi in riferimento all area di cantiere, alle lavorazioni ed alle interferenze più importanti suddivise per fasi lavorative principali. Andiamo per prima cosa a determinare le fasi lavorative principali che portano alla realizzazione dell opera: ELENCO FASI LAVORATIVE: Allestimento cantiere; Demolizione della pavimentazione esistente; Ripristino del solettone in cls; Messa in quota dei chiusini; Realizzazione nuova pavimentazione in cubetti di porfido; Rifacimento della segnaletica orizzontale. Smobilito cantiere Individuazione e valutazione dei rischi Passiamo ora ad analizzare le lavorazioni necessarie alla realizzazione dell edificio oggetto d intervento individuando il tipo di rischio prevedibilmente presente ed il corrispondente livello di rischio. A tal proposito vengono definiti 3 livelli di rischio in funzione della probabilità di accadimento cosi definiti: alto (alta probabilità) medio (media probabilità) basso (bassa probabilità) LAVORAZIONE RISCHIO PRESENTE LIVELLO DI RISCHIO Allestimento cantiere Demolizione caduta di materiale dall alto investimento da veicoli urti e colpi caduta dall alto investimento da veicoli Formazione di rumore Formazione di polvere Formazione di vibrazioni medio alto medio alto alto alto Medio/basso Medio/alto

30 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 29 Ripristino solettone Messa in quota chiusini e caditoie Formazione nuovo pavimentazione Rifacimento segnaletica orizzontale Smobilito cantiere Analisi dei rischi Urti e colpi Abrasioni investimento da veicoli Formazione di rumore Formazione di vibrazioni Formazione di polvere Urti e colpi Abrasioni Urti e colpi Abrasioni Formazione di rumore Schiacciamento investimento da veicoli investimento da veicoli Formazione di rumore Formazione di vibrazioni Contatto con sostanze chimiche Urti e colpi Abrasioni Urti e colpi Abrasioni investimento da veicoli Schiacciamento investimento da veicoli caduta di materiale dall alto investimento da veicoli urti e colpi Medio Medio alto Medio/alto Medio/alto Medio/alto Medio Medio Medio Medio Medio/alto medio basso alto Medio/alto Medio/alto medio Medio Medio Medio Medio medio medio basso medio alto medio Procediamo ora ad un analisi particolare dei rischi con particolare riferimento: all area e all organizzazione del cantiere alle interferenze fra le varie lavorazioni alle lavorazioni Emissione rumore Durante l esecuzione di alcune lavorazioni presso il cantiere potrebbe essere prodotto del rumore. L eventuale rumore prodotto potrebbe coinvolgere altre ditte presenti in cantiere. Risulta necessario che l impresa appaltatrice e/o subappaltatrice che produce rumore identifichi chiaramente le fonti rumorose attivandosi ove possibile a non esporre allo stesso altre ditte presenti.

31 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 30 Verranno coordinate le lavorazioni al fine di definire eventuali slittamenti temporali che garantiscano l assenza di altre ditte durante la produzione di rumore. In alternativa le ditte esposte al rumore dovranno proteggersi adeguatamente mediante l uso di appositi DPI. Sarà pertanto onere dell impresa appaltatrice documentare l effettivo rumore presente al fine di garantire che i propri addetti e/o altri addetti presenti vengano tutelati durante le fasi operative (formazione ed informazione, messa a disposizione di DPI specifici, etc.) L impresa appaltattrice dovrà predisporre ADEGUATA INDAGINE FONOMETRICA per stabilire il livello del rumore prodotto. In linea generale per l'esposizione al rumore dei lavoratori, le imprese esecutrici dovranno avere eseguito o eseguire la valutazione relativa in riferimento al D.Lgs. 81/08, e la stessa dovrà essere messa a disposizione del CSE, dandone indicazione nel POS. Nel caso di attività rumorose non previste e/o pianificate, l impresa appaltatrice, salvo diversi accordi con il Responsabile dei Lavori, dovrà darne preventiva comunicazione al CSE al fine di permettere a quest ultimo di provvedere, con la collaborazione e assistenza della DL e Responsabile dei Lavori, a valutare e scegliere le adeguate misure di coordinamento e sicurezza del caso. Emissioni di vibrazioni L art. 181 comma 2 del D.Lgs. n. 81/08, sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche, prevede l aggiornamento della valutazione dei rischi, riportando nella stessa i risultati dei valori limite di esposizione e dei valori di azione. Per il cantiere edile in oggetto il Coordinatore in fase di Progettazione, ha individuato le lavorazioni che prevedono l uso di macchine/strumenti vibranti e, mediante la consultazione dei dati messi a disposizione dall INAIL o dei dati di letteratura, indica i livelli prodotti dalle tipologie che si prevede di utilizzare. In linea generale per l'esposizione alle vibrazioni dei lavoratori, le imprese esecutrici dovranno avere eseguito o eseguire la valutazione relativa in riferimento al D.Lgs. 81/08, e la stessa dovrà essere messa a disposizione del CSE, dandone indicazione nel POS.

32 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 31 Linee e/o servizi aerei Preventivamente all'apertura del cantiere dovranno essere richieste alla Committenza indicazioni di eventuali linee/servizi presenti nell'area di lavoro interessata. Sarà poi data comunicazione alle varie imprese e agli operatori della presenza di tali linee e le stesse verranno segnalate opportunamente. E' fatto obbligo, comunque, a tutti gli operatori di procedere con la massima cautela al fine di evitare contatti con impianti non segnalati. Presenza di mezzi operativi in cantiere Durante le lavorazioni svolte all interno del cantiere è prevedibile che gli addetti a terra siano esposti alla presenza delle macchine di cantiere. SARA ONERE DELL IMPRESA APPALTATRICE ORGANIZZARE IL CANTIERE IN MODO CHE I MEZZI OPERATIVI INTERFERISCANO AL MINIMO CON GLI ADDETTI A TERRA. IN ALTERNATIVA DOVRANNO ESSERE SFASATE TEMPORALMENTE LE ATTIVITA LAVORATIVE. Nel caso sopra riportato l impresa appaltatrice, salvo diversi accordi con il Responsabile dei Lavori, dovrà darne preventiva comunicazione al CSE al fine di permettere a quest ultimo di provvedere, con la collaborazione e assistenza della DL e Responsabile dei Lavori, a valutare e scegliere le adeguate misure di coordinamento e sicurezza del caso. Proiezione di materiale da macchine operatrici Durante le lavorazioni svolte all interno del cantiere è prevedibile che gli addetti a terra possano essere esposti al rischio di proiezione di materiale da parte delle macchine operatrici.

33 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 32 SARA ONERE DELL IMPRESA ESECUTRICE ORGANIZZARE IL CANTIERE IN MODO CHE I MEZZI OPERATIVI NON INTERFERISCANO CON GLI ADDETTI A TERRA. IN PARTICOLARE DOVRANNO ESSERE OPPORTUNAMENTE PROTETTE LE POSTAZIONI FISSE DI LAVORO CHE VEDONO LA PRESENZA DI ADDETTI A TERRA. Nel caso sopra riportato l impresa appaltatrice salvo diversi accordi con il Responsabile dei Lavori, dovrà darne preventiva comunicazione al CSE al fine di permettere a quest ultimo di provvedere, con la collaborazione e assistenza della DL e Responsabile dei Lavori, a valutare e scegliere le adeguate misure di coordinamento e sicurezza del caso. Viabilità esterna I mezzi e le persone che entrano ed escono dalle zone di cantiere dovranno fare particolare attenzione a situazioni tipiche di transito e movimentazioni di mezzi e veicoli su strade pubbliche. Durante le operazioni di transito ed accesso degli autocarri pesanti nel cantiere all'esterno, un operatore dell impresa appaltatrice, dovrà coordinare continuamente le operazioni di manovra degli stessi anche durante le operazioni di allontanamento dal cantiere. La logistica e le modifiche alla viabilità esistente, dovranno essere concordate in fase di riunione di coordinamento, con la Committenza, il CSE, il progettista/dl e l impresa appaltatrice, salvo diversi accordi con la Committenza, di volta in volta se ne presenti l esigenza, al fine di poter valutare i rischi e individuare le idonee misure di sicurezza. Analisi dei rischi connessi all area di cantiere ed all organizzazione Di seguito viene riportata una check-list nella quale sono evidenziati gli aspetti che saranno poi analizzati nello specifico, in particolare vengono definiti degli elementi di attenzione in riferimento: - alle caratteristiche dell area - ai fattori esterni che comportano rischi per il cantiere - a rischi che le lavorazioni comportano per l area circostante N. ELEMENTO SI NO 1 Geologia (problemi caratteristici del suolo) X 2 Rete idrografica superficiale X 3 Rete idrografica sotteranea X 4 Alberi X 5 Manufatti interferenti (edifici esistenti) X 6 Infrastrutture quali ferrovie, strade, aeroporti X 7 Linee aeree e sotterranee di servizi X

34 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Altri cantieri o insediamenti produttivi X 9 Viabilità X 10 Polveri X 11 Rumore X 12 Fumi X 13 Gas X 14 Presenza di ordigni bellici X 15 Valanghe X Il cantiere si sviluppa lungo le vie del paese e quindi particolari attenzioni dovranno essere poste nei confronti della normale viabilità dell' abitato. Le strade coinvolte per i lavori verranno chiuse a tratti. Questi sono i principali rischi connessi all area di cantiere. Nelle varie lavorazioni sono presenti anche altri rischi però legati alla lavorazione che verranno esplicitati in seguito. Nelle aree in esame sono presenti i seguenti elementi singolari di rischio: - edifici residenziali, attività di servizi con relativi accessi carrai e pedonali: l impresa affidataria dovrà tutelare e garantire in sicurezza tali accessi permettendo lo svolgimento in sicurezza delle attività presenti, segnalando e perimetrando con recinzioni mobili le zone di pericolo (ad es. scavi) e garantendo la presenza di personale che coordini le manovre di attraversamento da parte dei mezzi privati, disponendo lamieroni carrabili in presenza di eventuali scavi. - presenza di linee aeree e di sottoservizi: sarà cura degli Enti gestori (Fognature, Acquedotto, Gas, Telecom, SET, ecc.), su interessamento preventivo dell impresa appaltatrice insieme alla Direzione Lavori, effettuare preliminarmente spostamenti, disattivazioni e/o messe in sicurezza delle linee e/o dei tratti di servizi interferenti con le opere in oggetto, prima dell inizio dei lavori o in concomitanza con gli stessi; i pozzetti di ispezione presenti nella carreggiata cui è concesso il passaggio dei frontisti dovranno essere opportunamente delimitati ed evidenziati dall impresa appaltatrice durante i lavori. Tale procedura dovrà essere attuata in modo particolare durante i lavori di messa in quota dei pozzetti sulla carreggiata o sui marciapiedi; - traffico veicolare nei tratti interessati dai lavori e in corrispondenza dell intersezione con la viabilità convergente su di essi: l impresa affidataria dovrà concordare con l ente gestore delle strade interessate dagli interventi e di quelle limitrofe le modalità di gestione della circolazione veicolare in corrispondenza delle aree di cantiere, le deviazioni del traffico nelle aree eventualmente intercluse al passaggio dei veicoli e le misure da adottare per garantire il passaggio nei punti di intersezione, nel caso di occupazione da parte delle imprese; - passaggio di pedoni: quando si rende necessaria l occupazione di tratti di marciapiedi per le attività di cantiere dovranno essere installate idonee delimitazioni delle aree riservate al cantiere e il traffico pedonale sarà deviato sul lato opposto, ciò a cura della impresa affidataria;

35 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 34 Negli interventi progettati non sono previste opere di scavo o in sottosuolo e pertanto le caratteristiche del terreno risultano ininfluenti per i lavori. L impresa affidataria dovrà verificare preliminarmente la stabilità del piano di appoggio di mezzi e attrezzature necessarie per il sollevamento al piano di intervento dei materiali, onde evitare il ribaltamento e la caduta di oggetti dall alto. E possibile la presenza di linee di servizi interrati in grado di interferire con l attività del cantiere (linea smaltimento acque bianche, linea fognaria e linea dell illuminazione pubblica, ai margini delle aree interessate). Per quanto riguarda invece la presenza di linee aeree interferenti con le attività di cantiere, non si evidenziano problematiche particolari, salvo per quanto attiene a linee aeree di tipo elettrico o di telefonia in attraversamento della sede stradale. Si prescrive all impresa affidataria, prima dell inizio dei lavori, di reperire tutte le informazioni necessarie riguardo le opere aeree e di sottosuolo interferenti con le attività del cantiere anche con la collaborazione degli Enti gestori dei sottoservizi e del Committente. L esecuzione dei lavori sarà suddivisa per tratti successivi di cantiere (i lavori verranno eseguiti in modo progressivo lungo le varie strade interessate) per ridurre al minimo le interferenze con la circolazione veicolare e pedonale. Si prevede che durante l esecuzione degli interventi sia mantenuta la circolazione veicolare in adiacenza possibilmente a doppio senso di circolazione quando la larghezza residua della carreggiata lo consenta, ovvero l adozione del senso unico alternato regolato da movieri o da impianto semaforico (lavori di sistemazione stradale con innalzamento pozzetti). La parte di carreggiata eventualmente occupata dai mezzi di cantiere dovrà essere adeguatamente delimitata e dovrà essere disposta segnaletica per la segnalazione del cantiere in conformità al Nuovo Codice della Strada. Le imprese dovranno evitare di occupare con mezzi o materiali di cantiere la sede stradale limitrofa al cantiere. Per tutta la durata dei lavori l impresa affidataria dovrà garantire: una continua pulizia della sede stradale; la presenza, presso entrambi i sensi di marcia delle strade interferenti con il cantiere e, a distanza idonea dall accesso al cantiere, di cartelli indicanti pericolo ed un appropriato limite di velocità; la presenza di un addetto che consenta l effettuazione in sicurezza delle manovre. Sono presenti rischi connessi con le seguenti attività o insediamenti limitrofi: presenza di accessi a fabbricati residenziali e di servizi collocati su edifici posti in adiacenza alla aree di intervento. L impresa affidataria dovrà prestare particolare attenzione in corrispondenza dei tratti di cantiere in cui sono localizzati accessi carrai e/o pedonali ad edifici posti in corrispondenza in adiacenza al

36 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 35 cantiere stesso, segnalando la presenza del cantiere, garantendo l utilizzo di indumenti ad alta visibilità da parte delle maestranze, la presenza di personale che coordini le manovre di attraversamento da parte dei mezzi privati e dei pedoni in adiacenza alle zone di intervento in quota. Si dovrà in modo particolare evitare che l attività di cantiere interferisca con il transito di mezzi e di pedoni su marciapiedi e sede stradale, ai quali deve essere garantito l accesso in sicurezza; traffico su viabilità esistente. Allo scopo di ridurre i rischi da interferenza con il traffico veicolare lungo i tratti stradali limitrofi alle aree di cantiere, l impresa affidataria dovrà disporre idonea delimitazione e segnalazione dei tratti stradali occupati dal cantiere, con le deviazioni del traffico in adiacenza; dovrà inoltre porre particolare attenzione nell aggiornamento della segnaletica provvisoria installata nell area di cartiere e nelle aree limitrofe, in funzione dello stato di avanzamento dei lavori. Le imprese dovranno altresì evitare di occupare con mezzi o materiali la sede stradale. Passaggio di pedoni su marciapiedi: l impresa affidataria dovrà disporre idonea delimitazione e segnalazione dei tratti di marciapiede occupati dal cantiere, con le deviazioni del traffico in pedonale in adiacenza ovvero sul lato opposto. Tombini e ogni tipo di portello, aperti anche per un tempo brevissimo, situati sulla carreggiata o in banchine o sui marciapiedi, dovranno essere completamente recintati. Servizi logistici ed igienico assistenziali I servizi da realizzare devono essere conformi a quanto previsto dalle normative in materia di igiene e sicurezza e rispettare le dimensioni minime di seguito riportate: - w.c.: n 1 fino a dieci operai Tutti i servizi elencati saranno messi a disposizione dall impresa appaltatrice. In alternativa gli operai potranno usufruire dei servizi igienici di un esercizio pubblico ubicato nei pressi delle aree oggetto dell intervento e di un servizio mensa esterno al cantiere. Norme di installazione dei servizi igienici nei cantieri I lavoratori devono disporre in prossimità dei loro posti di lavoro, dei locali di riposo, degli spogliatoi e delle docce, di gabinetti e di lavabi con acqua corrente calda, se necessario, e dotati di mezzi detergenti e per asciugarsi. I gabinetti devono essere distinti per i due sessi; quando ciò risulti impossibile e nelle aziende fino a dieci lavoratori è necessaria l'utilizzazione separata degli stessi. Al fine anche di consentire una corretta progettazione dei servizi si riportano le disposizioni tratte dalle norme relative ai lavori di costruzione in sotterraneo e quelli esterni connessi: I wc e servizi igienici devono essere in numero di almeno una ogni 20 lavoratori occupati;

37 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 36 I servizi igienici devono essere protetti dagli agenti atmosferici ed inoltre costruiti e mantenuti in modo da salvaguardare la decenza, da non costituire causa di inquinamento delle acque destinate agli usi del cantiere e dell'abitato; Alla pulizia ed alla manutenzione dei servizi igienici deve essere destinato personale in numero sufficiente; I cantieri devono essere forniti di mezzi necessari per la pulizia personale dei lavoratori; l'erogazione dell'acqua deve essere fatta in modo da consentire ai lavoratori di lavarsi in acqua corrente. I lavandini devono essere installati in locali chiusi; essi devono poter essere installati in locali semplicemente coperti qualora le condizioni climatiche lo consentano. I getti d'acqua devono distare l'uno dall'altro almeno 50 cm. ed essere in numero di almeno uno ogni 5 lavoratori occupati in ciascun turno di lavoro. Aree di deposito e magazzini Lungo i tratti stradali e di marciapiedi oggetto di intervento, saranno individuate delle zone di limitata grandezza da adibire a deposito di mezzi, attrezzature e materiali per il cantiere (tali aree verranno per lo più ricavate su spazi di sosta limitrofi a quelli di intervento, previa autorizzazione dell ente preposto all occupazione). La collocazione di tali aree nelle varie zone di intervento dovrà essere comunque concordata con il Committente e il C.S.E. Ogni variazione dovrà comunque essere effettuata previa approvazione del Committente e del C.S.E. Le aree dovranno essere segnalate e delimitate. L impresa affidataria dovrà adeguatamente illuminare tali aree durante le ore notturne. In prossimità delle aree di stoccaggio dei materiali infiammabili o combustibili, in posizione segnalata, dovrà essere sempre disponibile un presidio antincendio. Gestione delle emergenze Organizzazione dell emergenza Ciascuna impresa interessata nei lavori, dovrà garantire, durante tutta la durata dei lavori, la presenza di addetti al primo soccorso e all'antincendio. Allegati al POS dovranno essere riportati gli attestati di partecipazione agli appositi corsi degli addetti. Il CSE dovrà verificare l'avvenuta formazione degli addetti ricevendo gli attestati. Mezzi antincendio In cantiere dovrà essere garantito un adeguato numero di estintori sulla scorta dei depositi e dei locali che saranno apprestati. In linea generale dovranno essere presenti estintori a polvere e/o a CO 2 all'interno di ciascun locale ed in prossimità dei depositi di materiale combustibile e/o infiammabile.

38 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 37 La presenza di estintori dovrà essere altresì garantita in tutti i mezzi utilizzati per le lavorazioni (camion, macchine movimento terra, ecc.). Per le lavorazioni con particolare pericolo di innesco (saldature, impermeabilizzazioni, ecc.) dovrà essere sempre a disposizione, presso il luogo di lavoro (nell'immediata vicinanza) un adeguato estintore. Il POS dell'impresa appaltatrice dovrà definire il tipo ed il posizionamento degli estintori (riportando una tavola grafica esplicativa). Presidi di primo soccorso In relazione a quanto citato dal D.Lgs. 81/08 e a quanto indicato negli allegati 1 e 2 del decreto 15 luglio 2003 n 388, il servizio prevenzione e protezione aziendale di ogni impresa esecutrice, deve prevedere di tenere presso il cantiere: Analisi dei rischi connessi alle interferenze tra le varie lavorazioni Le caratteristiche dell intervento non evidenziano particolari interferenze tra le lavorazioni. Le operazioni sopra riportate sono consecutive e non si prevedono sovrapposizioni. Nel cantiere interverranno più imprese ed in particolare la ditta che fa la posa del porfido e quella che esegue la segnaletica orizzontale, queste interverranno in momenti distinti e quindi non si prevedono interferenze tra le due. Possibili interferenze tra le lavorazioni potranno essere viste nel diagramma di Gantt allegato. Analisi dei rischi connessi alle principali lavorazioni (fasi lavorative) Di seguito viene proposta un analisi generale dei rischi in funzione delle fasi di lavoro principali, tale analisi verrà poi riproposta ed utilizzata nei capitolo 12 Pianificazione della sicurezza in modo da pianificare al meglio i mezzi e le operazione da eseguire per compiere le lavorazioni in pieno rispetto delle norme di sicurezza. Verranno allegate alla presente relazione schede di analisi sulle principali lavorazioni svolte in cantiere con indicati i rischi e le procedure di sicurezza da rispettare. Allestimento cantiere La seguente lavorazione presenta nel suo compimento varie fasi di lavoro distinte temporalmente tra loro, in funzione dello stato di avanzamento del cantiere e delle lavorazioni in esso eseguite. Particolari sono i rischi a cui sono sottoposti i lavoratori, in particolare avremmo possibili rischi di investimento da veicoli sia interni che esterni al cantiere durante le fasi di trasporto e scarico delle attrezzature principali e di montaggio della recinzione di cantiere. Ulteriore attenzione dovrà essere posta durante le fasi dei baraccamenti prefabbricati.

39 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 38 INTERFERENZE: possibile interferenza durante le fasi di scarico e montaggio della recinzione sia con la viabilità esterna che con la presenza di operai a piedi all interno del cantiere. Demolizione della pavimentazione esistente Le fasi di scavo potranno iniziare solo quando sono state concluse le operazioni di allestimento del cantiere e ben delimitato l'area di intervento. Particolare cura dovrà essere posta a non contaminare il terreno di scavo con il materiale di risulta dalle demolizioni. Lo scavo verrà eseguito per il ripristino del solettone in cls. Durante le fasi di scavo non sono compatibili altre lavorazioni nel raggio di azione dei mezzi meccanici. Nei pressi della zona scavata, particolare attenzione dovrà essere posta durante le fasi di movimentazione dei mezzi meccanici, in particolare è assolutamente vietato sostare nei pressi delle macchine operatrici in movimento. Tutti i mezzi impiegati devono essere revisionati e in possesso di tutti i requisiti di legge, in particolare le macchine operatrici ed i mezzi di trasporto devono essere dotati di cicalino che si inserirà automaticamente durante le manovre di retromarcia. Tutti gli operatori devono essere informati e formati sui rischi connessi alla lavorazione, tale adempimento normativo dovrà essere contenuto nel Piano Operativo di Sicurezza (P.O.S.) che dovrà essere obbligatoriamente elaborato dalla ditta esecutrice e consegnato al Coordinatore in fase d esecuzione (C.S.E) prima dell inizio delle lavorazioni; il quale provvederà al suo controllo. Durante le operazioni di transito dei mezzi pesanti dall area di cantiere alla via comunale assicurarsi che il mezzo pesante non depositi eccessivo materiale sulla strada in caso contrario provvedere alla pulizia della sede stradale. Prestare attenzione durante le fasi di ingresso e uscita dall area di cantiere sulla pubblica via procedere con cautela e/o farsi aiutare da un moviere a terra. I materiali provenienti dalle operazioni di demolizione, dovranno venire depositati presso imprese dotate di specifica autorizzazione prevista dalla vigente normativa in materia di trattamento dei rifiuti speciali. INTERFERENZE: possibile interferenza durante le fasi di fresatura sia con la viabilità esterna che con la presenza di operai a piedi all interno del cantiere. Ripristino del solettone in cls armato Durante i lavori per la realizzazione della nuova linea dell'acquedotto comunale si è andati a demolire il sottofondo in cls armato della pavimentazione in porfido. Prima di realizzare la nuova pavimentazione si procederà con il ripristino del solettone in cls. Durante questa fase dei lavori le maestranze dovranno prestare particolare attenzione alla viabilità

40 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 39 interna al cantiere al fine di evitare investimenti. La fase di ingresso e di uscita dei mezzi pesanti dall'area di cantiere alla viabilità pubblica dovrà essere assistita da dei movieri per regolare il traffico e si dovrà prestare particolare attenzione a non sporcare la via pubblica, in tal caso si dovrà procedere ad una veloce pulizia. Durante le fasi di posa dell'armatura metallica si dovrà statre attenti a possibili tagli e abrasioni ed urti e colpi discorso analogo durante le fasi del getto. In questa operazione si dovrà stare attenti al braccio della pompa, l'operatore dovrà essere adeguatamente formato ed istruito sul suo utilizzo. INTERFERENZE: possibile interferenza durante le fasi di getti sia con la viabilità esterna che con la presenza di operai a piedi all interno del cantiere. Posa cubetti in porfido Questa operazione verrà svolta principalmente a mano chini sul pavimento, come prima cosa si procederà con lo stesa di uno strato di ghiaino per come strato di allettamento. Lo strarto viene cosparso utilizzando dei piccoli mezzi meccanici coadiuvati da degli operatori e quindi si dovrà prestare particolare attenzione a possibili investimento, schiacciamenti, urti ed abrasioni. Gli addetti all'utilizzo dei mezzi meccanici dovranno aver frequentato specifici corsi sul loro utilizzo. Si procederà quindi alla posa dei cubetti, questa operazione verrà svolta principalmente a mano, gli operai sono chini a terra e quindi si potranno avere problemi alla schiena urti, colpi, e abrasioni. le operazioni di approvvigionamento del materiale dal deposito alla zona di posa verrà fatto con piccoli mezzi meccanici e quindi si dovranno interrompere le operazioni di posa e l'operaio dovrà coadiuvare l'addetto al trasporto del materiale in modo da non schiacciarlo con il mezzo e con il materiale trasportato. INTERFERENZE: possibile interferenza durante le fasi di approvvigionamento materiale sia con la viabilità esterna che con la presenza di operai a piedi all interno del cantiere. Segnaletica orizzontale Dovrà essere eseguita preferibilmente con compressori a spruzzo, nella misura di 1,00 kg di vernice per ogni 1,20 mq di superficie. La segnaletica dovrà presentare densità superficiale uniforme, sagome a bordi netti e senza sbavature, andamento geometrico perfettamente regolare e dovrà essere ben visibile per almeno otto mesi dalla data di esecuzione dei lavori. Il prezzo della posa comprenderà, oltre al tracciamento, le vernici e la mano d opera, anche il materiale, il personale ed i dispositivi di protezione e di segnalazione necessari per l esecuzione dei lavori, anche in presenza di traffico, ed ogni onere relativo alla eventuale deviazione o regolazione dello stesso.

41 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 40 INTERFERENZE: possibile interferenza durante le fasi di taglio e/o fresatura sia con la viabilità esterna che con quella interna che con la presenza di operai a piedi all interno del cantiere. Operazioni di fornitura materiali in cantiere Anche per questa particolare fase va eseguita una specifica analisi in modo da individuare i principali rischi a cui sono sottoposti i lavoratori, in particolare abbiamo: rischi di investimento, durante le fasi di avvicinamento ed allontanamento dei mezzi dal cantiere ed anche dovuto al transito di veicoli non interessati alle operazioni di cantiere ma in transito sulla viabilità comunale; rischi di esposizione elevata al rumore, rischi di esposizione elevata alle polveri, rischi di schiacciamento o di urti durante le fasi di scarico dei materiali in cantiere, possibili caduta dall alto o la caduta di materiali dall alto durante le operazioni di carico e scarico dei mezzi di trasporto. INTERFERENZE: interferenze con altre imprese (ATTENZIONE) Smobilito cantiere Particolari sono i rischi a cui possono andare incontro i lavoratori in particolare: investimento da veicoli sia interni che esterni al cantiere durante le fasi di trasporto delle attrezzature principali, urti e colpi derivanti dalle fasi di carico delle attrezzature in cantiere e rimozione delle recinzioni perimetrali. INTERFERENZE: in questa fase di lavoro non vi sono altre lavorazioni in atto, possibili interferenze con l esterno (viabilità cittadina). 11. PIANIFICAZIONE DELLA SICUREZZA (Scelte progettuali ed organizzative, procedure, misure preventive e protettive) Area di cantiere Caratteristiche dell area Il cantiere si sviluppa lungo alcune vie del paese. In una zona esterna all abitato verrà allestita l area di cantiere in cui troveranno spazio le aree per il deposito dei materiali in lavorazione e quelli di risulta. In quest area verranno montate le baracche con i servizi igienici e quelli per il riposo del personale. La via in cui si andrà a lavorare verrà chiusa al traffico garantendo ove possibile il raggiungimento della zona preclusa attraverso altra viabilità. Prima della chiusura della strada dovrà essere esposta idonea ordinanza di chiusura e tutta la segnaletica stradale prevista dal codice della strada. Per facilitare le manovre d ingresso dei mezzi pesanti dovranno essere utilizzati due movieri a terra opportunamente formati sulle operazioni da eseguire, provvisti di regolare pettorina

42 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 41 e paletta indicatrice. L area di cantiere, non presenta particolari rischi, dovranno comunque essere ben indicate le zone di deposito dei materiali e di sosta dei mezzi pesanti impegnati nella realizzazione dell opera. La prima fase lavorativa da compiere sarà quella di delimitare l area di cantiere e posizionare la necessaria segnaletica lungo la pubblica via. Presenza di fattori esterni che comportano rischi per il cantiere Tutto il cantiere si sviluppa all interno del paese e quindi i fattori esterni che influenzano la vita del cantiere sono i vari edifici, le perone estranee al cantiere che comunque dovranno raggiungere le proprie abitazioni a piedi o con mezzi meccanici. La presenza di linee elettriche e telefoniche aeree ed interrate. Al fine di ridurre al minimo i rischi si dovrà procedere alla delimitazione della zona di paese coinvolta dai lavori ed evitarne il transito di personale non autorizzato. Durante le lavorazioni è prevedibile che gli addetti impegnati nelle lavorazioni siano esposti ad alte temperature in quanto le lavorazioni saranno eseguite presumibilmente nel periodo estivo. Il rischio da calore, per gli addetti che svolgono le proprie attività presso i cantieri esterni, è un emergenza estiva, e rappresenta una realtà che si ripete ogni estate. Abitualmente per definire il rischio da calore viene considerata solo la temperatura, ma in realtà questo parametro deve essere valutato anche in relazione all umidità, ed eventualmente alla ventilazione e all irraggiamento per poter avere una indicazione più precisa del rischio. Nei periodi in cui si prevede caldo intenso la prima e più importante cosa da fare ogni giorno è verificare le previsioni e le condizioni meteorologiche. E necessario valutare sempre almeno due parametri che si possono ottenere con la lettura su un semplice termometro e igrometro: la temperatura dell aria e l umidità relativa; devono sempre

43 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 42 essere considerate a rischio quelle giornate in cui si prevede che la Temperatura all ombra superi i 30 e l umidità relativa sia superiore al 70%. E possibile utilizzare l indice di calore (heat index), proposto anche dall Istituto Nazionale Francese per la Ricerca sulla Sicurezza, calcolandolo sulla tabella riportata in base alla temperatura dell aria e all umidità relativa. La temperatura dell aria deve essere misurata all ombra nelle immediate vicinanze del posto di lavoro. Questi indici sono validi per lavoro all ombra e con vento leggero. In caso di lavoro al sole l indice letto in tabella va aumentato di 15. HEAT INDEX: disturbi possibili per esposizione prolungata a calore e/o a fatica fisica intensa: da 80 a 90 Cautela per possibile affaticamento da 90 a 104 Estrema cautela, possibili crampi muscolari, esaurimento fisico da 105 a 129 Rischio possibile di colpo di calore 130 e più Rischio elevato di colpo di calore Occorre tener presente che il rischio è sempre più elevato quando il fisico non ha avuto il tempo di acclimatarsi al caldo; l acclimatamento completo richiede dagli 8 ai 12 giorni e scompare dopo 8 giorni. E quindi evidente che il rischio è più elevato nel caso di ondate di calore, soprattutto quando queste si verificano a fine primavera o all inizio dell estate. Il rischio può essere aggravato anche da uno scarso riposo notturno dovuto all alta temperatura. Misure di prevenzione e protezione adottate: Per quanto riguarda l attività svolta presso i cantieri esterni o i siti dei committenti, durante i periodi estivi vengono adottate le seguenti misure di prevenzione contro il colpo di calore: - vengono effettuate rotazioni nel turno di lavoro fra gli impiantisti esposti; - vengono programmate le attività in modo che si lavori sempre nelle zone meno esposte al sole; - vengono effettuate delle pause all ombra; - vengono evitati i lavori isolati permettendo un reciproco controllo; - vige il divieto di lavorare a pelle nuda, senza indumenti, in quanto il sole può determinare ustioni e perché la pelle nuda assorbe più calore. E previsto anche un leggero copricapo che permetta una sufficiente ombreggiatura; - è vietato l uso di bevande alcoliche e fumare;

44 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG d estate sono previste variazioni dell orario di lavoro per sfruttare le ore meno calde, programmando i lavori più pesanti nelle ore più fresche; - vengono valutate e decide dai dirigenti in accordo con il datore di lavoro le necessarie pause in rapporto al clima ma anche alla pesantezza del lavoro che si sta svolgendo ed all utilizzo del vestiario, tra cui devono essere considerati anche i dispositivi di protezione individuali. I lavoratori devono rispettare le pause programmate ed organizzate dal datore di lavoro, non devono gestirle autonomamente, in quanto il corpo umano mentre avverte la temperatura esterna elevata e la fatica fisica, non è in grado di avvertire l accumulo interno di calore; questo può portare a situazioni di estrema gravità (colpo di calore) senza che l individuo se ne renda conto. - durante i corsi di aggiornamento periodico della formazione specifica vengono trattati anche i rischi relativi al colpo di calore, in quanto l informazione dei lavoratori sui possibili problemi di salute causati dal calore è fondamentale perché possano riconoscerli e difendersi, senza sottovalutare il rischio. La patologia da calore può infatti evolvere rapidamente e i segni iniziali possono non essere facilmente riconosciuti dal soggetto e dai compagni di lavoro. - Il datore di lavoro sente anche il parere del Medico Competente, in quanto la sorveglianza sanitaria è molto importante perché il medico valutando lo stato di salute dei lavoratori, può fornire indicazioni indispensabili per prevenire il rischio da colpo di calore in relazione alle caratteristiche individuali di ciascun lavoratore. La presenza di alcune malattie come le cardiopatie, malattie renali, diabete, obesità possono ridurre anche drasticamente la resistenza dell individuo all esposizione a calore; l esposizione a calore inoltre aumenta il rischio di aggravamento della malattia di cui si soffre. Il medico competente dell azienda con il giudizio di idoneità al lavoro dà indicazioni al lavoratore e al datore di lavoro sulle possibilità di poter sostenere l esposizione a calore; di conseguenza i lavoratori con specifiche indicazioni nel giudizio di idoneità dovranno essere impiegati in attività più leggere e con maggiori pause. - evitare il fumo di tabacco in cantiere, oltre che per i motivi associati al rischio cancerogeno, biologico e prevenzione incendi, anche per diminuire il rischio correlato al colpo di calore. Rischi che le lavorazioni di cantiere possono comportare per l area circostante L area oggetto d intervento come descritto nei paragrafi precedenti confina, con altre unita immobiliari. Tutte le lavorazioni che comportano la formazione di eccessivo rumore devono essere eseguite in orari consoni al rispetto del riposo altrui, sarà quindi vietato eseguire lavorazioni altre l orario di normale chiusura dei cantieri edili ( ) dal lunedì al venerdì, tale prescrizione va estesa anche per le forniture di materiali, fatto salvo quanto espressamente indicato nel regolamento comunale in materia di inquinamento acustico. Sarà cura dell impresa principale, sulla base delle emissioni sonore prodotte, inoltrare richiesta alle competenti autorità in caso di superamento dei limiti previsti. Particolare attenzione andrà adottata anche per quanto riguarda la

45 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 44 formazioni di polveri, irrorare abbondantemente con acqua le strutture da demolire ed il materiale di risulta prima di procedere al carico degli automezzi in modo da limitarne la formazione. La fase di bagnatura della struttura da demolire deve essere effettuata da posizione protetta. L addetto dovrà in ogni caso essere in possesso di adeguati dispositivi di protezione ed in particolare dovrà indossare apposito casco di protezione e mascherina antipolvere. La zona interessata ai lavori deve essere opportunamente recintata ed i percorsi pedonali dovranno essere. Altra fase lavorativa che comporta rischi per l area circostante è, come già descritto, il transito dei mezzi pesanti impiegati nelle lavorazioni, per questo tutte le operazioni di manovra devono essere eseguite in piena sicurezza avendo rispetto del traffico veicolare sulla pubblica via, si prescrive per questo durante le fasi di avvicinamento e di allontanamento di coadiuvare tali manovre con l utilizzo di movieri a terra impegnati a dirigere il traffico durante le manovre, i movieri dovranno essere dotati di apposito giubbetto e paletta indicatrice Organizzazione del cantiere L organizzazione interna dell area come precedentemente detto sarà vincolata dalle dimensioni effettive dell area che varierà anche in funzione delle lavorazioni in atto, saranno individuate zone di stoccaggio dei materiali e di sosta e movimentazione dei mezzi che potranno variare a seconda della lavorazione in corso, tali zone dovranno essere sempre rispettate dalle imprese esecutrici o in alternativa modificate concordandone la nuova posizione con il CSE, tali informazioni sono reperibili consultando gli elaborati grafici allegati alla presente relazione. L accesso all area avverrà lungo la strada comunale questo sarà realizzato mediante cancello in legno o in ferro, con apposti pannelli in plastica stampata, di larghezza sufficiente a garantire il passaggio dei mezzi di cantiere, tale ingresso dovrà sempre rimanere chiuso eccetto durante le fasi di approvvigionamento di materiali in cantiere. Tutte le macchine operatrici ed i mezzi pesanti dovranno procede a passo d uomo, rispettando tutte le disposizioni di sicurezza contenute nelle schede allegate al presente piano, l operatore dovrà in ogni caso verificare che nessun oggetto o persona sia d intralcio alla manovra da compiere, in caso la visibilità sia ridotta dovrà richiedere assistenza ad un manovratore a terra che lo aiuterà nelle manovre da compiere. All interno dell area verrà posizionato il quadro elettrico generale dal quale partiranno altri sotto quadri utilizzati per alimentare le attrezzature e gli attrezzi utilizzati in fase d esecuzione dei lavori. Gli impianti elettrici, in tutte le loro parti costitutive, devono essere costruiti, installati e mantenuti in modo da prevenire i pericoli derivanti da contatti accidentali con gli elementi sotto tensione ed i rischi di incendio e di scoppio derivanti da eventuali anomalie che si verifichino nel loro esercizio.

46 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 45 Un impianto elettrico è ritenuto a bassa tensione quando la tensione del sistema è uguale o minore a 400 Volts efficaci per corrente alternata e a 600 Volts per corrente continua. Quando tali limiti sono superati l impianto elettrico è ritenuto ad alta tensione. Le macchine e gli apparecchi elettrici devono portare l indicazione della tensione, dell intensità e del tipo di corrente e delle altre eventuali caratteristiche costruttive necessarie per l uso. In ogni impianto elettrico i conduttori devono presentare, tanto fra di loro quanto verso terra, un isolamento adeguato alla tensione dell impianto. L interruttore generale omnipolare magnetotermico differenziale, verrà coordinato con l impianto di messa a terra in modo che in caso di guasto la tensione non superi i 25V (CEI 64-8/4 ed art.80, 81, allegato IX D.Lgs 81/2008). L interruttore magnetotermico differenziale avrà corrente d intervento pari a 0,03 A, per quanto riguarda le postazioni fisse, e comunque la corrente differenziale d intervento deve essere coordinata alle protezioni ed al valore della resistenza di terra. I quadri di distribuzione saranno dotati di: collegamento verso terra (art.80, 81, allegato IX D.Lgs 81/2008). separatore per ogni linea in uscita dal quadro per correnti superiori a 16 A (art.80, 81, allegato IX D.Lgs 81/2008). interruttore magnetotermico differenziale avente corrente d intervento pari a 0,03 A, posto a protezione delle prese a spina (uno ogni 6 prese) conformemente alla norma CEI 17-13/4. presa a spina con interruttore di interblocco per correnti superiori a 16A o potenze superiori a 1000W. Comunque le Ditte subappaltatrici dovranno porre in opera un sottoquadro elettrico questo deve essere composto da: interruttore magnetotermico, interruttore differenziale con corrente di guasto pari a 0,03 A che protegga al massimo sei prese, prese CEE-17 (Norma CEI 23-12) con grado di protezione IP67; si rammenta l obbligo di rispettare la simbologia cromatica di identificazione delle tensioni. Prima della messa in esercizio dell impianto elettrico di cantiere la ditta abilitata che ha realizzato l impianto dovrà compiere la verifica dell impianto di messa a terra, redigendo un documento in cui siano riportati i valori di resistenza di terra (art.80, 81, allegato IX D.Lgs 81/2008). L installatore abilitato, a fine lavori, rilascia al committente la dichiarazione di conformità dell impianto alla regola d arte integrata dagli allegati previsti (relazione sulla tipologia dei materiali impiegati, copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico-professionali, ecc.), conformemente a quanto stabilito dal DM 81/08.

47 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 46 La responsabilità dell installatore decade per carenza di manutenzione o per eventuali interventi sull impianto elettrico eseguiti da personale non abilitato (DM , n. 49). Il Datore di Lavoro invia copia del Certificato di Conformità entro 30 giorni dalla data di messa in servizio dell impianto, alla sede ISPESL territorialmente competente. Le verifiche periodiche successive saranno compiute biennalmente a cura dei tecnici dell UOPSAL e comunque l utilizzatore dovrà richiedere la verifica periodica allo scadere dei due anni. All interno dell area dovrà essere presente un servizio igienico corredato di acqua corrente e locale riscaldato destinato ad ospitare i lavoratori ( servizi igienico assistenziali). I servizi igienico-assistenziali sono fondamentalmente rappresentati da locali, nei quali le maestranze possono usufruire di locali per riposare e per ricambio vestiti. I servizi sanitari sono definiti dalle attrezzature di pronto soccorso in cantiere costituite dal pacchetto di medicazione il cui contenuto minimo è riportato nella seguente tabella. La stessa, ai cui all art. 2 comma 1 del decreto 15 luglio 2003 n 388, concernente norme generali per l'igiene del lavoro, deve contenere almeno: o Guanti sterili monouso (5 paia); o Visiera paraschizzi; o Flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 10% di iodio da 1 litro (1); o Flaconi di soluzione fisiologica ( sodio cloruro - 0, 9%) da 500 ml (3); o Compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole (10); o Compresse di garza sterile 18 x 40 in buste singole (2); o Teli sterili monouso (2); o Pinzette da medicazione sterili monouso (2); o Confezione di rete elastica di misura media (1); o Confezione di cotone idrofilo (1); o Confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso (2); o Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2); o Un paio di forbici; o Lacci emostatici (3); o Ghiaccio pronto uso (due confezioni); o Sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari (2); o Termometro; o Apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa.

48 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 47 Per la disinfezione di piccole ferite e di interventi relativi a modesti infortuni nel cantiere. La cassetta di primo soccorso sarà conservata in luogo conosciuto a tutti, saranno tenuti i prescritti presidi farmaceutici conservati in contenitori che ne favoriscono la buona conservazione. Per eventuali interventi a seguito di infortunio grave si farà capo alle strutture pubbliche contattabile al numero telefonico 118, comunque si raccomanda che in cantiere siano presenti almeno due lavoratori che siano adeguatamente formati per gli interventi di primo soccorso. I nominativi di tali individui per ciascuna impresa coinvolta dovranno essere comunicati al coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione e contestualmente dovrà essere rilasciata dichiarazione in merito alla formazione seguita da queste persone. All interno della baracca e comunque in zona prossima all area di lavoro verrà collocato un estintore a polvere per fuochi di tipo A,B, e C del peso di 6 kg il quale dovrà essere semestralmente revisionato, nonché una cassetta di primo soccorso il cui contenuto dovrà essere periodicamente controllato. Sulla parete esterna della baracca (lato ingresso) si dovranno collocare due cartelli a norma (D.Lgs. 81/2008) indicanti la presenza di estintore e cassetta di primo soccorso. Cassetta pronto soccorso estintore

49 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 48 Cartello da esporre sul cancello d ingresso Esempio di recinzione da utilizzare Vestiario di cantiere L'impresa appaltatrice dovrà adoperarsi affinché tutto il personale ESTRANEO AI LAVORI (visitatori quali committente, organo di vigilanza, DL, CSE, ecc.) sia fornito dei mezzi necessari di protezione individuale quando entra nell area di cantiere e a tal fine dovrà avere tali DPI a disposizione; i visitatori potranno comunque accedere ai cantieri di lavoro solo quando hanno ottenuto l'autorizzazione del capocantiere. Riunioni di coordinamento Prima di iniziare i lavori, in coordinamento con la committenza, dovrà essere svolto un primo incontro di coordinamento a cui dovranno partecipare anche i rappresentanti delle ditte in subappalto. Periodicamente o qualora vi siano sostanziali mutamenti nella struttura ed organizzazione del cantiere, l'incontro di cui sopra dovrà essere ripetuto con gli stessi criteri descritti. Programma riunioni di coordinamento Le imprese partecipanti (principale, subappaltatrici e fornitori in opera) ed i lavoratori autonomi devono partecipare alle riunioni indette dal CSE attivando le procedure di verifica e controllo riportate nel presente PSC; assolvere ai compiti di gestione diretta delle procedure di Piano qui indicate. Le riunioni di coordinamento sono parte integrante del presente piano e costituiscono fase fondamentale per assicurare l'applicazione delle disposizioni contenute nel presente PSC. La convocazione, la gestione e la presidenza delle riunioni è compito del CSE che ha facoltà di indire tale procedimento ogni qualvolta ne ravvisi la necessità. La convocazione alle riunioni di coordinamento può avvenire tramite semplice lettera, fax o comunicazione verbale o telefonica.

50 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 49 I convocati delle imprese dal CSE sono obbligati a partecipare previa segnalazione alla Committenza di inadempienze rispetto quanto previsto dal presente Piano. Provvedimenti a carico dei trasgressori A carico dei trasgressori (in qualità di lavoratori) alle norme di prevenzione, ciascuna impresa dovrà predisporre una forma di richiamo (scritta o verbale); tale procedura dovrà essere esplicata nel POS. In caso di inottemperanze alle prescrizioni di legge o alle indicazioni contenute nel presente piano il CSE potrà proporre al committente l'interruzione delle operazioni pericolose. Il costo di tale interruzione sarà addebitato inevitabilmente all'impresa appaltatrice interessata la quale può fare rivalsa sul singolo subappaltatore Lavorazioni e specifiche scelte progettuali ed organizzative L intervento previsto, nel suo complesso, presenta particolari accorgimenti, scelte progettuali ed organizzative che saranno, di seguito, dettagliatamente descritte integrate con l ausilio di tavole grafiche (allegate) riportanti le principali fasi lavorative, gli accorgimenti organizzativi e procedurali da adottare per eliminare o ridurre al minimo i rischi di lavoro. Andiamo ora ad esaminare una per una le lavorazioni e le rispettive scelte progettuali ed organizzative da eseguire all interno delle fasi di lavoro precedentemente descritte. Allestimento cantiere Durante questa fase del cantiere numerose sono le operazioni da eseguire, in parte già esaminate nel capitolo precedente, che varieranno anche in funzione delle fasi di avanzamento dei lavori. Proprio per questo tutte le operazioni di sosta e manovra dei mezzi pesanti impiegati nella realizzazione dell opera devono essere ben coadiuvati dal responsabile del cantiere, rispettando le zone stabilite dal presente piano o in caso di scelta di un nuovo spazio di stazionamento attuando tutte le operazioni in modo da rendere tale luogo sicuro sia per i lavoratori impiegati nelle lavorazioni che per i non addetti ai lavori. Demolizione pavimentazione esistente Questa operazione potrà iniziare solo dopo aver posizionato l idonea segnaletica lungo la strada ed aver delimitato l area interessata dai lavori. Durante questi lavori si andrà a produrre del rumore e quindi gli operai addetti dovranno indossare appositi orto-protettori. Altro elemento pericoloso prodotto sarà la polvere, per ridurla al minimo si dovranno utilizzare macchinari con carter che

51 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 50 evitano la fuoriuscita di polvere e se non sufficienti si dovrà pensare di bagnare la zona coinvolta dai lavori. Gli addetti dovranno indossare apposite mascherine. Formazione della nuova pavimentazione Nel momento in cui il materiale risulta sufficientemente compattato ed il calo fisiologico è stato concluso si potrà andare a ripristinare la pavimentazione stradale. Alcune strade sono pavimentate con conglomerato bituminoso altre con cubetti in porfido. Indipendentemente dal tipo di pavimentazione che si andrà ad eseguire i rischi e possibili incidenti sono analoghi. Il principale è l investimento sia da parte dei mezzi di cantiere che da parte dei mezzi esterni. La segnalazione del cantiere dovrà essere fatta seguendo le indicazioni fornite dal codice della strada, tutto il personale coinvolto nei lavori dovrà indossare degli indumenti ad alta visibilità e l area di lavoro dovrà essere adeguatamente recintata e protetta. Tutto il personale coinvolto nei lavori dovrà essere formato ed informato sulle procedure da seguire e sugli accorgimenti della sicurezza da seguire prima di iniziare i lavori Smobilito cantiere Completate tutte le fasi esecutive dell intervento si provvederà allo smobilito del cantiere durante questa fase dei lavori prestare particolare attenzione alle lavorazioni che includono rischi di caduta dall alto come il carico e lo scarico delle attrezzature e macchinari utilizzati nei lavori. I mezzi impiegati nelle lavorazioni devono procedere a passo d uomo rispettando le zone di carico e scarico. Durante, le fasi di manovra dei mezzi devono essere coadiuvate da operatori a terra adeguatamente formati sulle indicazioni da impartire per regolare nel modo migliore la viabilità. Prescrizioni Generali Ogni lavoratore, compresi i lavoratori autonomi, sono tenuti, a seconda del tipo di lavorazione eseguita, a rispettare le norme anti infortunistiche e ad indossare gli adeguati DPI. Per ogni lavorazione a seconda del rischio si dovrà procedere a delle azioni di coordinamento sia tra i lavoratori che eseguono la lavorazione che tra le altre imprese presenti in cantiere. In allegato alla presente relazione viene fornito un diagramma dei lavori con individuate le possibili interferenze tra le varie fasi lavorative, tale diagramma deve essere costantemente aggiornato in modo da avere sempre un elemento di coordinamento, sempre aggiornato, comune a tutte le imprese. Tutte le lavorazioni che includono rischi di caduta dall alto devono essere eseguite adottando adeguati accorgimenti come descritto precedentemente, in generale dovranno essere sempre

52 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 51 utilizzati ponteggi o trabatelli o dove concesso ponti su cavalletti. Non sono ritenuti idonei ponteggi o trabatelli non completi o realizzati con materiali di fortuna. La fornitura dei materiali e l allontanamento dei materiali di risulta deve essere sempre eseguito nelle aree debitamente individuate dal piano, utilizzando mezzi consoni al tipo di operazione da eseguire, rispettando gli orari del cantiere o in alternativa comunicando tempestivamente alla D.L e al C.S.E l intenzione di protrarsi oltre l orario di chiusura. Tutti i lavoratori presenti in cantiere, sono tenuti ad indossare apposito tesserino di riconoscimento con indicate le generalità del lavoratore e i dati della ditta appartenente. Il C.S.E prima dell inizio dei lavori e a scadenza periodica indirà delle riunioni di coordinamento a cui dovranno obbligatoriamente partecipare i datori di lavoro delle imprese coinvolte nel particolare periodo, di tale riunione rimarrà verbale che verrà depositato in cantiere. A tale proposito si ricorda che le imprese presenti in cantiere che non abbiano comunicato tempestivamente la data di inizio dei lavori consegnando al C.S.E apposito Piano Operativo di Sicurezza, (P.O.S.) che verrà successivamente controllato e riconsegnato con apposito verbale, non sono considerate imprese aventi i requisiti per partecipare alle lavorazioni e saranno per questo allontanate. A tale proposito verrà esposto in cantiere il seguente cartello: Di seguito verrà proposto un elenco delle lavorazioni più importanti con indicati i DPI obbligatori da indossare e le principali procedure di sicurezza da eseguire.

53 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 52 LAVORAZIONE PROCEDURA DPI Allestimento cantiere Demolizione pavimentazione esistente Pavimentazione in cubetti in porfido Messa in quota chiusini e caditoie Segnaletica orizzontale Movimentazione dei carichi con cautela. Utilizzo dei mezzi a velocità ridotte. Utilizzo di segnaletica di avviso e di avvertimento Rispetto delle indicazioni del PSC su zone di carico, scarico, deposito, viabilità. Utilizzo dei mezzi seguendo le indicazioni presenti nelle schede tecniche Utilizzo dei mezzi solo al personale adeguatamente formato Non sostare nei pressi delle macchine in movimento Utilizzo i mezzi meccanici a velocità ridotte Utilizzare macchinari adeguati Utilizzare i DPI necessari Macchinari utilizzati solo da personale formato I mezzi di trasporto dovranno procedere a velocità ridotta Utilizzo dei mezzi seguendo le indicazioni presenti nelle schede tecniche Utilizzo dei mezzi solo al personale adeguatamente formato Non sostare nei pressi delle macchine in movimento Utilizzo i mezzi meccanici a velocità ridotte Utilizzare macchinari adeguati Utilizzare i DPI necessari Macchinari utilizzati solo da personale formato I mezzi di trasporto dovranno procedere a velocità ridotta guanti, scarpe, casco, imbracature, funi di trattenuta guanti, scarpe, casco, cuffie, mascherine guanti, scarpe, casco, cuffie,occhiali guanti, scarpe, casco, cuffie, mascherine guanti, scarpe, casco, cuffie,occhiali

54 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG PROGRAMMAZIONE OPERATIVA DELLE LAVORAZIONI Organizzazione delle fasi di lavoro e analisi delle interferenze L organizzazione delle diverse fasi di lavoro, come ipotesi di piano, è definita nel Cronoprogramma delle lavorazioni CL (allegato al presente piano). Le interferenze consentite nell esecuzione delle lavorazioni sono quelle previste nel CL allegato o quelle derivanti da modifiche o integrazioni del CSE. In generale in caso di simultaneità ( prevista dal piano ) delle lavorazioni eseguite in cantiere queste non dovranno comportare interferenze di tipo spaziale. Di seguito si riporta tabella riepilogativa delle fasi di lavoro con stima degli uomini/giorno necessari per singole lavorazioni suddivise per fasi di lavoro principali: SEQUENZA LAVORAZIONI GG U U/GG 1 Allestimento cantiere Demolizione pavimentazione esistente Rpristino soletto in cls Posa cubetti in porfido Segnaletica orizzontale Smobilito cantiere TOTALE Interferenze e prescrizioni operative Le lavorazioni potranno iniziare solo dopo aver predisposto completamente l area di cantiere in particolare dopo aver completamente recintato le zone di lavoro, individuato, come riportato dalle tavole allegate, le zone destinate al transito degli automezzi, al carico e scarico, al deposito di attrezzature e materiali, al deposito di eventuali materiali di risulta. Le fasi di demolizione della pavimentazione e scavo non sono compatibili con altre lavorazioni eseguite nei pressi dei macchinari utilizzati, si prescrive per questo durante tali operazioni di lasciare la zona di lavoro sgombera da tutto, è ammesso solo il transito e la sosta dei mezzi pesanti utilizzati per caricare e trasportare dei materiali di risulta. A questo proposito si precisa che sarà onere dell impresa principale munirsi dei necessari permessi per trasferire il materiale in discarica e sarà piena responsabilità della ditta esecutrice esaminare il materiale in modo che non contenga materiali ritenuti vietati alla discarica. La scoperta di materiali particolari (es. amianto o altre sostanze nocive) dovrà tempestivamente essere comunicata alla D.L. e al C.S.E. che

55 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 54 provvederanno a predisporre l apposita documentazione per il corretto smaltimento del materiale individuato. Durante le fasi di montaggio di elementi prefabbricati (pozzetti di grandi dimensioni) nei pressi delle linee aeree dovranno essere movimentati con particolare cautela in modo da non andare ad interagire con i cavidotti. Le operazioni di finitura determinano una maggiore presenza di imprese all interno del cantiere, i lavori devono essere organizzati in modo da non avere mai imprese diverse che operano nella stessa zona, tale onere spetta all impresa principale che potrà avvalersi del diagramma di gantt allegato alla relazione o avvalersi di un proprio programma lavori che dovrà essere approvato sia dalla D.L. che dal C.S.E.

56 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Utilizzo di impianti e attrezzature comuni Impianto elettrico di cantiere Prima di attivare l alimentazione elettrica l impresa principale, come già precedentemente descritto, dovrà aver provveduto all installazione del quadro generale di cantiere, opportunamente segnalato e protetto, ad opera di tecnico abilitato che rilascerà adeguato certificato di conformità che sarà conservato direttamente in cantiere. Le imprese dovranno utilizzare il quadro ed i sotto quadri in maniera consona a quanto previsto dalla legge in materia di sicurezza sul lavoro utilizzando materiale idoneo e certificato agli usi previsti. Dovrà anche essere onere dell impresa principale far verificare da personale autorizzato la messa a terra generale del cantiere e di tutte le attrezzature, bilanciando i vari dispersori con il magnetotermico differenziale del quadro generale. Allestimento cantiere L allestimento del cantiere, come riportato dalle tavole di progetto allegate al presente piano, avverrà ad opera dell impresa principale che ne garantirà il funzionamento, sarà utilizzato da tutte le imprese presenti in cantiere con una super visione dall impresa principale che coordinerà l utilizzo a seconda delle varie esigenze sia spaziali che temporanee, ogni modifica dovrà essere riferita al CSE che, se ritenuta idonea, provvederà ad informare i rappresentanti delle ditte partecipanti all appalto. Attrezzature e mezzi in genere In linea di principio ogni impresa o lavoratore autonomo dovranno operare con le attrezzature in proprio possesso; nel caso fosse necessario utilizzare attrezzature di altre ditte (escavatori, attrezzi, ecc. ) si seguiranno le seguenti cautele: segnalare l inizio dell uso, segnalare possibili anomalie riscontrate, segnalare la cessazione o sospensione dell uso, verrà compilato il presente modello.

57 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 56 PRESTITO ATTREZZATURE Data: Ditta (1) che affida l attrezzatura Ditta (2) che riceve l attrezzatura Descrizione attrezzatura: inizio prestito: fine prestito: in data è stato effettuato un controllo della seguente attrezzatura da parte del sig. per conto della Ditta (1) e da parte del sig. per conto della Ditta (2) da cui è risultato che l attrezzatura è rispondente alle disposizioni in materia di sicurezza ed igiene del lavoro. Durante il periodo di prestito la Ditta provvederà alla manutenzione ed alle verifiche dell attrezzatura. Timbro e firma della Ditta (1) che affida l attrezzatura Timbro e firma della Ditta (2) che riceve l attrezzatura Modello prestito attrezzature

58 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG PROCEDURE DI GESTIONE DEL P.S.C Cooperazione, coordinamento, reciproca informazione fra datori di lavoro e/o lavoratori autonomi Il coordinatore per l esecuzione dei lavori provvede a riunire, prima dell inizio dei lavori e ogni qualvolta lo ritenga necessario, le imprese ed i lavoratori autonomi per illustrare i contenuti del PSC. Deve illustrare in particolare gli aspetti necessari a garantire il coordinamento e la cooperazione, nelle interferenze, nelle incompatibilità, nell uso comune di attrezzature e servizi. Le riunioni possono servire al coordinatore anche per acquisire pareri ed osservazioni nonché le informazioni necessarie alle verifiche di cui al D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche Verifiche del Coordinatore per l Esecuzione La connessione cronologica tra le varie fasi e sub fasi di lavoro risultante dal CL potrà essere costantemente aggiornata a cura del Coordinatore per l esecuzione in relazione ai dati forniti dagli appaltatori in base al D.Lgs 81/2008. Il CSE ha il diritto di indire, a suo piacimento, tramite comunicazione scritta, o telefonica, a tutte le imprese partecipanti all intervento apposite riunioni di coordinamento alle quali, oltre al CSE e la DL, dovranno obbligatoriamente partecipare tutti i datori di lavoro ( o loro rappresentanti) delle imprese presenti in cantiere. Il CSE, durante le sue visite, provvederà alla stesura di un verbale di sopralluogo riportante la situazione riscontrata ed eventuali disposizioni che dovrà obbligatoriamente essere controfirmato dall impresa che al momento della visita svolge l attività oggetto di accertamento, tutte le imprese sono tenute ad adempiere immediatamente a tutte le prescrizioni che il CSE, in fase di sopralluogo, riscontra Gestione dei subappalti Nel caso che l impresa principale voglia sub-appaltare alcune lavorazioni deve rispettare le seguenti indicazioni: dare immediata comunicazione al Coordinatore in fase esecutiva (CSE) dei nominativi delle Imprese subappaltatrici

59 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 58 ricordare che ai fini della sicurezza e salute dei lavoratori, le Imprese subappaltatrici sono equiparate all'impresa principale e quindi devono assolvere tutti gli obblighi generali previsti e quelli particolari definiti in questo piano predisporre immediato diagramma lavori dove siano definiti tempi, modi e riferimenti dei subappaltatori all'interno dell'opera dell'impresa principale e del cantiere in generale. Tale diagramma, completo di note esplicative, deve essere consegnato al Coordinatore in fase esecutiva (CSE). ricordare alle Imprese subappaltatrici che in relazione al loro ruolo all'interno dell'opera in oggetto devono ottemperare a quanto stabilito dal presente Piano, dal Coordinatore in fase di esecuzione (CSE) ed in special modo dalle modalità di coordinamento definite in questo capitolo. Le Imprese partecipanti (principali e subappaltatrici) ed i lavoratori autonomi devono: partecipare alle riunioni indette dal Coordinatore in fase di esecuzione (CSE) assolvere ai compiti di gestione diretta delle procedure di Piano qui indicate Gestione delle emergenze A cura dell impresa esecutrice principale e dei datori di lavoro delle imprese esecutrici, prima dell inizio dei lavori i lavoratori dovranno essere portati a conoscenza delle modalità di pronto intervento, degli obblighi e competenze degli specifici addetti e del comportamento da tenere singolarmente in caso si verifichi un incidente; dovrà essere assegnato specificatamente il compito di chiamata telefonica in caso di emergenza utilizzando i seguenti numeri: Carabinieri tel. 112 Vigili del fuoco tel. 112 Pronto soccorso tel. 112 Ospedale di Trento tel. 0461/ (Pronto soccorso) Altri numeri utili da conservare e reperire in cantiere sono: Impresa principale Direttore Lavori Coordinatore per l esecuzione Direttore Cantiere Committente

60 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 59 al momento dell'esecuzione dei lavori il presente elenco dovrà venir aggiornato con i rispettivi numeri telefonici. Non si ritiene di formulare particolari procedure di emergenza per l evacuazione del cantiere per l assenza di rischi di esplosione o di incendio, tuttavia viene suggerito il seguente piano di intervento e di evacuazione in caso di incendio. IN CASO DI INCENDIO SEGUIRE, CON LA SUCCESSIONE PIÙ IDONEA, LE SEGUENTI DISPOSIZIONI AZIENDALI DI MASSIMA IN MATERIA DI EVACUAZIONE E DI LOTTA ALL INCENDIO : 1. DARE IMMEDIATAMENTE L ALLARME ED ALLONTANARE EVENTUALI PERSONE PRESENTI IN LUOGHI PERICOLOSI; 2. RICHIEDERE, NEL CASO DI INCENDIO GRAVE, L INTERVENTO DEI VIGILI DEL FUOCO; 3. METTERE FUORI TENSIONE IL MACCHINARIO E LE APPARECCHIATURE INSTALLATE NELLA ZONA INTERESSATA DALL INCENDIO E NELLE SUE IMMEDIATE VICINANZE; 4. FERMARE GLI EVENTUALI IMPIANTI DI VENTILAZIONE E DI CONDIZIONAMENTO INTERESSATI DALL INCENDIO; 5. AZIONARE GLI EVENTUALI DISPOSITIVI ANTINCENDIO FISSI E CONTROLLARE L INTERVENTO DEGLI EVENTUALI DISPOSITIVI ANTINCENDIO AUTOMATICI; 6. ALLESTIRE E IMPIEGARE I MEZZI ANTINCENDIO MOBILI (ESTINTORI); 7. CIRCOSCRIVERE QUANTO POSSIBILE L INCENDIO, ALLONTANANDO IL MATERIALE INFIAMMABILE CHE POTREBBE VENIR RAGGIUNTO DAL FUOCO; 8. NEL CASO DI INTERVENTO DEI VV.F: favorire l accesso dei mezzi di soccorso; illustrare al responsabile la situazione dell evento in atto e delle possibili evoluzioni in relazione ai macchinari, depositi di carburante presenti; ecc. supportare l intervento delle forze di soccorso. 9. A INCENDIO DOMATO CONTROLLARE ATTENTAMENTE CHE NON ESISTANO FOCOLAI OCCULTI E NON SMOBILITARE FINCHÈ NON CI SIA LA CERTEZZA DELLA IMPOSSIBILITÀ DI RIPRESA DELL INCENDIO; 10. LA RIPRESA DEL SERVIZIO DOVRÀ AVVENIRE ATTUATA DAL PREPOSTO, SOLO DOPO AVER VERIFICATO, PER SEZIONI, L EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI, DELLE STRUTTURE E DELLE OPERE PROVVISIONALI; 11. LA PERSONA CHE RILEVA UN INCENDIO, UN INFORTUNIO O COMUNQUE UNA SITUAZIONE DI EMERGENZA DEVE AVVISARE IL CHE HA ASSUNTO L INCARICO DI ATTUARE LE MISURE DI PREVENZIONE INCENDI, LOTTA ANTINCENDIO, DI EVACUAZIONE, DI SALVATAGGIO, DI PRIMO SOCCORSO E COMUNQUE DI GESTIONE DELL EMERGENZA, AI SENSI DELL ART. 4 DEL D.LGS. 626/94, COME MODIFICATO DALL ART. 3 DEL D. LGS. 242/96. NUMERI TELEFONICI DI EMERGENZA: VIGILI DEL FUOCO PRONTO SOCCORSO CARABINIERI POLIZIA IL DIRETTORE DEL CANTIERE

61 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG POS e documenti di cantiere Prima dell inizio dei lavori, pena il mancato avvio, ciascuna impresa ed impresa di fatto (2 o più artigiani che svolgono la stessa lavorazione) esecutrice deve presentare il Piano Operativo di Sicurezza (POS) previsto dal D.Lgs 81/2008. L impresa principale che sub/appalta lavorazioni senza informare anticipatamente il CSE tramite lettera o fax si assume tutte le responsabilità di fronte a qualsiasi infrazione alla normativa anti infortunistica o a qualsiasi tipo di infortunio occorso per colpa o per causa dell impresa o all impresa non autorizzata. Resta inteso che tutte le lavorazioni sub/appaltate devono essere comunicate al CSE e alla DL prima dell inizio dei lavori. Il POS deve essere redatto a cura di ciascun datore di lavoro delle imprese esecutrici, ai sensi del DLgs 81/2008, in riferimento al singolo cantiere interessato; esso deve contenere almeno i seguenti elementi: dati identificativi dell impresa esecutrice; nominativo datore di lavoro; indirizzi e riferimenti telefonici della sede legale; indirizzi e riferimenti telefonici degli uffici di cantiere; specifica attività e singole lavorazioni svolte in cantiere; nominativo degli addetti al pronto soccorso, antincendio, ecc..; nominativo del medico competente ove previsto; nominativo del RSPP (responsabile servizio prevenzione e protezione); nominativo del direttore di cantiere; nominativo e relativa qualifica dei lavoratori dipendenti dell impresa; nominativo e relativa qualifica dei lavoratori autonomi operanti per conto dell impresa; specifiche mansioni inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata; descrizione dell attività di cantiere; descrizione delle modalità organizzative; descrizione dei turni di lavoro; elenco dei ponteggi, ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali importanti; elenco delle sostanze e dei preparati pericolosi utilizzati in cantiere; esito del rapporto valutazione del rumore; individuazione delle misure preventive e protettive, integrate rispetto a quanto contenuto nel PSC; procedure complementari quando richieste dal PSC; elenco dispositivi individuali DPI forniti ai lavoratori; documentazione in merito all informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori. Altri documenti da tenere in cantiere sono:

62 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 61 Notifica preliminare; Piano di sicurezza e coordinamento con eventuali integrazioni; Piano operativo di sicurezza POS (per ogni impresa esecutrice); Piano delle Demolizioni; Libro Matricola; Libretti di omologazione degli apparecchi di sollevamento ad azione non manuale di portata superiore i 200 Kg; Copia di denuncia all ISPESL del libretto degli apparecchi di sollevamento di portata superiore ai 200 Kg di cui sopra, nel caso non sia reperibile; Copia della dichiarazione di conformità dell impianto elettrico; Copia della dichiarazione di conformità della messa a terra spedita all ISPESL entro 30 gg dalla messa in funzione; Autorizzazione ministeriale all uso di ponteggi metallici. Altre documentazioni non necessariamente presenti in cantiere ma prontamente reperibili sono: Registro infortuni; Registro di vaccinazione antitetanica; Registro delle visite ed elenco accertamenti sanitari periodici; Giudizi di idoneità dei lavoratori del medico competente; Libretto di uso e manutenzione delle macchine e attrezzature utilizzate. ATTENZIONE: IN BASE AL D.LGS 235/2003 DEVE ESSRE REDATTO IL PIANO DI MONTAGGIO USO E SMONTAGGIO DEI PONTEGGI METALLICI FISSI PiMus (Tale elaborato deve essere redatto dall impresa installatrice del ponteggio) Dispositivi di protezione individuale D.P.I. I Dispositivi di protezione Individuale (D.P.I.) sono corredo indispensabile dei lavoratori che devono sempre provvedere al loro uso in relazione ai rischi specifici di lavorazione. Compito del datore di lavoro di ciascuna impresa è fornire i DPI adeguati, di curare l informazione e la formazione all uso e di sorvegliare sulla corretta applicazione in cantiere. I DPI individuati per le lavorazioni in oggetto sono: - guanti - scarpe antiinfortunistiche - casco - mascherina - cuffie

63 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG STIMA DEI COSTI DELLA SICUREZZA Classificazione delle misure di sicurezza in sicurezza generale e sicurezza specifica La definizione di un metodo per la stima e la gestione degli oneri delle misure di sicurezza non può prescindere dal considerare che prima dell'entrata in vigore dell'obbligo di evidenziare i costi della sicurezza gran parte delle misure di sicurezza sono state pagate all'impresa con le spese generali ed in piccola parte con voci specifiche. Alla luce di questa pregressa gestione e considerato che una parte degli oneri delle misure di sicurezza dovranno ancor oggi essere estrapolati dalle spese generali le misure di sicurezza si possono ricondurre a due tipologie: misure di sicurezza generale: misure preparatorie e funzionali a più attività lavorative (esempio: la recinzione del cantiere); misure di sicurezza specifica: misure particolari legate allo svolgimento di un'attività lavorativa specifica (esempio: ponteggio interno per demolizioni della copertura) Convenzioni adottate nel presente piano di sicurezza e di coordinamento per l'individuazione degli apprestamenti di sicurezza oggetto della stima Per chiarire le modalità che sono state seguite nella stesura della stima dei costi per la sicurezza, nel presente paragrafo vengono definite le convenzioni utilizzate nella stima. Al fine di rendere più comprensibile questa classificazione si riportano di seguito tre elenchi: elenco delle misure di sicurezza generale; elenco delle misure di sicurezza specifica; elenco delle misure di sicurezza che non sono oggetto di stima nel Piano di Sicurezza e di Coordinamento Elenco non esaustivo di misure di sicurezza generale Recinzione di cantiere Apprestamenti di cantiere; Servizi igienico-sanitari Accessi, viabilità principale del cantiere, sistemazione dei piazzali; segnaletica di cantiere; attrezzature e materiali sanitari;

64 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 63 mezzi di estinzione, misure di sicurezza contro i possibili rischi di incendio o piccole esplosioni connessi con le lavorazioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere; le protezioni o misure di sicurezza contro i possibili rischi provenienti dall esterno; le protezioni o misure di sicurezza connessa alla presenza nell area di cantiere di linee aeree e condutture sotterranee; impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferiche; dispositivi di protezione individuale utilizzati per interferenze previste nel piano; la cooperazione, il coordinamento, la consultazione e la partecipazione (riunione di coordinamento tra i responsabili delle imprese partecipanti); Elenco non esaustivo di misure di sicurezza specifiche parapetti di protezione; ponti di servizio per getto setti e muri verticali; parapetti protezione fronti di scavo; copertura di aperture verso il vuoto con tavolati in legno; Elenco non esaustivo delle misure di sicurezza che non sono oggetto di stima (vengono remunerate nel prezzo delle lavorazioni) Dispositivi di protezione individuali (caschetto, cuffie, occhiali, mascherine antipolvere, guanti, scarpe, indumenti, ecc..); Informazione e corsi di formazione che il datore di lavoro fornisce ai lavoratori; redazione del Piano Operativo di Sicurezza; redazione del Piano di montaggio uso e smontaggio dei ponteggi.

65 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Macchine ed attrezzature Autocarro Utensili a Mano; Utensili elettrici; Autocarro con cassone ribaltabile Autocarro con gru Escavatore; Mini escavatore e mini pala Funi di acciaio e in fibra, fascioni, catene e ganci Martello demolitore Trapano elettrico Smerigliatrice flessibile Gruppo Elettrogeno; Compattatore con piatto vibrante; Compressore ad aria

66 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 65 AUTOCARRO DPI guanti calzature di sicurezza elmetto indumenti protettivi Rischi urti, colpi, impatti, compressioni olii minerali e derivati cesoiamento, stritolamento incendio Misure prima dell'uso verificare accuratamente l'efficienza dei dispositivi frenanti e di tutti i comandi in genere verificare l'efficienza delle luci, dei dispositivi di segnalazione acustici e luminosi garantire la visibilità del posto di guida controllare che i percorsi in cantiere siano adeguati per la stabilità del mezzo Misure durante l'uso segnalare l'operatività del mezzo col girofaro in area di cantiere non trasportare persone all'interno del cassone adeguare la velocità ai limiti stabiliti in cantiere e transitare a passo d'uomo in prossimità dei posti di lavoro richiedere l'aiuto di personale a terra per eseguire le manovre in spazi ristretti o quando la visibilità è incompleta non azionare il ribaltabile con il mezzo i posizione inclinata non superare la portata massima non superare l'ingombro massimo posizionare e fissare adeguatamente il carico in modo che risulti ben presto distribuito e che non possa subire spostamenti durante il trasporto non caricare materiale sfuso oltre l'altezza delle sponde durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare segnalare tempestivamente eventuali gravi guasti Misure dopo l'uso eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego, con particolare riguardo per i pneumatici e freni, segnalando eventuali anomalie pulire convenientemente il mezzo curando gli organi di comando

67 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 66 UTENSILI A MANO DPI guanti occhiali calzature di sicurezza elmetto Rischi urti, colpi, impatti, compressioni punture, tagli e abrasioni Misure prima dell'uso controllare che l'utensile non sia deteriorato sostituire i manici che presentino incrinature o scheggiature verificare il corretto fissaggio del manico selezionare il tipo di utensile adeguato all'impiego per punte e scalpelli utilizzare idonei paracolpi ed eliminare le sbavature dalle impugnature Misure durante l'uso impugnare saldamente l'utensile assumere una posizione corretta e stabile distanziare adeguatamente gli altri lavoratori non utilizzare in maniera impropria l'utensile non abbandonare gli utensili nei passaggi ed assicurarli da una eventuale caduta dall'alto utilizzare adeguati contenitori per riporre gli utensili di piccola taglia Misure dopo l'uso pulire accuratamente l'utensile riporre correttamente gli utensili controllare lo stato d'uso degli utensili

68 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 67 UTENSILI ELETTRICI DPI Rischi guanti calzature di sicurezza mascherina per la polvere otoprotettori punture, tagli, abrasioni polvere elettrici rumore Misure prima dell'uso verificare che l'utensile sia a doppio isolamento (220V), o alimentato a bassissima tensione di sicurezza (50V), comunque non collegato elettricamente a terra verificare l'integrità e l'isolamento dei cavi e della spina di alimentazione verificare il funzionamento dell'interruttore Misure durante l'uso eseguire il lavoro in condizioni di stabilità adeguata interrompere l'alimentazione elettrica durante le pause di lavoro non intralciare i passaggi con il cavo di alimentazione Misure dopo l'uso staccare il collegamento elettrico dell'utensile pulire accuratamente l'utensile segnalare eventuali malfunzionamenti

69 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 68 AUTOCARRO CON CASSONE RIBALTABILE RISCHI Incidente per imperizia dell' autista Incidente per guasto meccanico. Incidente dovuto al carico o al sovraccarico Ustioni e ferite. Incendio per trasporto di materie infiammabili Cedimento di ponti, muri a secco, ecc. Ferite in varie parti del corpo. Rovesciamento dell'autocarro durante le operazioni di carico e scarico. Elettrocuzione MISURE DI SICUREZZA L'autocarro deve essere usato solo per cause di servizio, da persona autorizzata alla guida dalla Direzione. L'autista è responsabile del mezzo, del carico e del suo assetto. È vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (artt. 48 e 49 del DPR 547/55). Prima dell'uso l'autista deve verificare quanto contenuto nella scheda autocarro. Il carico deve essere stivato correttamente, rispettando anche la portata del mezzo e la sagoma prevista. Non azionare il ribaltabile con il mezzo i posizione inclinata Applicare i provvedimenti previsti nella scheda (guida autocarro). Per il trasporto di carburanti o bombole di gas compresso, attenersi a quanto previsto nella scheda (guida autocarro). Controllare la portata dei ponti, e le vie di accesso. E' vietato transitare o sostare sui bordi degli scavi (art.14/164). Durante le operazioni di carico/scarico, usare i mezzi personali di protezione (vestiario e calzature in dotazione, casco e guanti). Controllare la consistenza del terreno e la sua pendenza, sia quella longitudinale, che quella perpendicolare; pendenze eccessive potrebbero provocare il ribaltamento dell'autocarro, specie durante la fase di scarico. Controllare che nel raggio di azione dell'autocarro e del cassone in massima elevazione non vi siano linee elettriche aeree a meno di m 5,00 ( art. 11/164).

70 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 69 AUTOCARRO CON GRU RISCHI Incidente per imperizia dell' autista Ferimenti ed incidenti stradali Elettrocuzione Ribaltamento del mezzo Schiacciamento per cedimento delle imbracature Ferite in varie parti del corpo. MISURE DI SICUREZZA L'autocarro deve essere usato solo per cause di servizio, da persona autorizzata alla guida dalla Direzione. L'autista è responsabile del mezzo, del carico e del suo assetto. È vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (artt. 48 e 49 del DPR 547/55). La gru deve essere sottoposta a verifica annuale da parte dell UOPI. Copia di questo verbale e copia del libretto rilasciato dall ISPESL devono accompagnare il mezzo. Vietare l avvicinamento del personale e di terzi durante le fasi di carico /scarico. Esporre la segnaletica stradale se il mezzo ingombra la carreggiata. Controllare che nel raggio della gru non vi siano linee elettriche aeree o impianti elettrici a distanza minore di m 5,00 (art.11 D.P.R. 164/56) Tale distanza va calcolata tenendo in considerazione l ingombro del carico, la sua oscillazione e lo sbandamento dei conduttori. L operatore deve avere completa visione della zona. Assicurarsi che non vi siano ostacoli nel raggio di azione della gru ed assicurarsi della stabilità del terreno, evitando di posizionare il mezzo vicino al bordo degli scavi, su terreni non compatti, con pendenze laterali. Posizionare gli stabilizzatori, dopo aver tirato il freno a mano, messo le apposite zeppe alle ruote ed inserito le prese di forza. Prendere visione del diagramma portata/braccio della gru e rispettarlo. Sollevare il carico di pochi centimetri per verificare se il carico è in equilibrio ed il mezzo è stabilizzato. La velocità deve essere lenta ed uniforme. Il gancio deve sempre agire verticalmente. Non far mai oscillare il carico. Verificare la chiusura del gancio, le funi e le imbracature. Sono vietati tiri obliqui, nonché il trascinamento e le oscillazioni tendenti a far scendere il carico oltre lo sbraccio della gru. Attenersi scrupolosamente alle prescrizioni del costruttore. Le funi e le brache (fascioni), vanno verificate prima dell uso. Non usare funi, brache, etc. danneggiate Durante le operazioni di carico/scarico, usare i mezzi personali di protezione (vestiario e calzature in dotazione, casco e guanti).

71 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 70 MINIESCAVATORE MINIPALA RISCHI MISURE DI SICUREZZA Incidenti per imperizia del manovratore. Elettrocuzione Contatto con macchine. Incidenti stradali. Ribaltamento del mezzo. Il mezzo deve essere usato solo per cause di servizio da persona esperta ed autorizzata. Non ammettere a bordo della macchina altre persone Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare Controllare i percorsi e le aree di lavoro Controllare l'efficienza dei comandi Verificare l'efficienza delle luci Verificare che l'avvisatore acustico ed il girofaro siano funzionanti Controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore Verificare l'integrità delle tubazioni flessibili e rigide dell'impianto oleodinamico Verificare che nella zona di lavoro non vi siano servizi interrati in tensione ed eventualmente provvedere alla loro segnalazione e disconnessione. Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. Nel caso di lavori in sede stradale o in luoghi aperti al traffico, esporre la segnaletica prevista dal Nuovo codice della strada. Posizionare il mezzo sul posto di utilizzo verificando la stabilità del terreno e mettere in forza gli stabilizzatori opportunamente allargati. Nella fase di scavo procedere mantenendo il braccio operante direzionato verso monte facendo particolare attenzione alla stabilità del mezzo nei tratti obliqui. Verificare se necessario procedere all ancoraggio del mezzo mediante funi di protezione. Ipoacusia da rumore. Quando il livello di rumorosità in cabina è: Compreso fra 80 ed 85 db(a), si consiglia di usare gli inserti auricolari (tappi o cuffia); Superiore ad 85 db(a), deve indossarli (art. 43 del D.Lgs. 277/91), a meno che non vi siano presenti rischi di altra natura (esempio: traffico); in tal caso è necessario adottare altri provvedimenti, quali l'insonorizzazione della cabina o turni ridotti, il tutto in conformità ai dati riscontrabili sulla "Relazione rumore" per contenere livello di esposizione personale entro limiti di legge. Ferite e schiacciamenti attribuibili a scorretto uso del mezzo. Prima di avviare il motore assicurarsi che le leve di comando dell'invertitore e del cambio siano in posizione di folle; verificare il perfetto funzionamento del cambio, del sistema di guida e che non vi siano depositati materiali sul pavimento. Posizionare il mezzo sul posto di utilizzo verificando la stabilità del terreno Prima di eseguire le manovre di scavo, il motore dovrà essere fatto girare in modo che l'olio di lubrificazione degli organi di trasmissione e quelli del circuito idraulico raggiungano gradatamente la temperatura di stabilizzazione. Nelle fasi di inattività abbassare il braccio lavoratore ed azionare il freno di stazionamento Per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei comandi E' tassativamente vietato pulire o ingrassare o compiere azioni di manutenzione su macchine in moto. Segnalare tempestivamente eventuali anomalie di funzionamento Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione come indicato dal fabbricante È vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (artt. 48 e 49 del DPR 547/55).

72 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 71 ESCAVATORE CON BENNA E PALA RISCHI Incidenti per imperizia del manovratore. Elettrocuzione Contatto con macchine. Incidenti stradali. Ipoacusia da rumore. Ferite e schiacciamenti attribuibili a scorretto uso del mezzo. MISURE DI SICUREZZA Il mezzo deve essere usato solo per cause di servizio da persona esperta ed autorizzata. Non ammettere a bordo della macchina altre persone Richiedere l'aiuto del personale a terra per eseguire manovre in spazi ristretti o con visibilità insufficiente Durante i rifornimenti di carburante spegnere il motore e non fumare Controllare i percorsi e le aree di lavoro Controllare l'efficienza dei comandi Verificare l'efficienza delle luci Verificare che l'avvisatore acustico ed il girofaro siano funzionanti Controllare la chiusura di tutti gli sportelli del vano motore Verificare l'integrità delle tubazioni flessibili e rigide dell'impianto oleodinamico Verificare che nella zona di lavoro non vi siano linee elettriche aeree che possano interferire con le manovre o servizi interrati di qualsiasi natura Vietare l'avvicinamento del personale e di terzi alle macchine operatrici mediante avvisi e sbarramenti. Nel caso di lavori in sede stradale o in luoghi aperti al traffico, esporre la segnaletica prevista dal Nuovo codice della strada. L'operatore deve usare il mezzo con sportelli chiusi e, quando il livello di rumorosità in cabina è: Compreso fra 80 ed 85 db(a), si consiglia di usare gli inserti auricolari (tappi o cuffia); Superiore ad 85 db(a), deve indossarli (art. 43 del D.Lgs. 277/91), a meno che non vi siano presenti rischi di altra natura (esempio: traffico); in tal caso è necessario adottare altri provvedimenti, quali l'insonorizzazione della cabina o turni ridotti, il tutto in conformità ai dati riscontrabili sulla "Relazione rumore" per contenere livello di esposizione personale entro limiti di legge. Prima di avviare il motore assicurarsi che le leve di comando dell'invertitore e del cambio siano in posizione di folle; verificare il perfetto funzionamento del cambio, del sistema di guida e che non vi siano depositati materiali sul pavimento.. Posizionare il mezzo sul posto di utilizzo verificando la stabilità del terreno e mettere in forza gli stabilizzatori. Prima di eseguire le manovre di scavo, il motore dovrà essere fatto girare in modo che l'olio di lubrificazione degli organi di trasmissione e quelli del circuito idraulico raggiungano gradatamente la temperatura di stabilizzazione. Nelle fasi di inattività abbassare il braccio lavoratore ed azionare il freno di stazionamento Per le interruzioni momentanee di lavoro, prima di scendere dal mezzo, azionare il dispositivo di blocco dei comandi E' tassativamente vietato pulire o ingrassare o compiere azioni di manutenzione su macchine in moto. A fine lavori far rientrare gli stabilizzatori. Segnalare tempestivamente eventuali anomalie di funzionamento Eseguire le operazioni di revisione e manutenzione come indicato dal fabbricante È vietato eseguire riparazioni o lubrificazioni su organi in moto (artt. 48 e 49 del DPR 547/55).

73 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 72 FUNI DI ACCIAIO E IN FIBRA, FASCIONI, CATENE E GANCI RISCHI Rottura funi, catene, fascioni, ecc. per usura. Caduta del carico. Ferite in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA Verificare trimestralmente le funi e catene. Tale verifica datata e firmata, va riportata nell'apposita pagina del libretto dell'apparecchio di sollevamento o su foglio conforme art. 179/547). L'imbracatura dei carichi deve essere eseguita usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento dalla primitiva posizione di ancoraggio (art. 181/547). La scelta del mezzo di imbracatura deve essere fatta con la massima cura, in relazione al peso, alla natura ed alle caratteristiche del carico, dello sforzo alle quali sono soggette le brache ed in relazione al loro angolo di apertura ed al sistema di imbracatura adottato. Verificare, prima dell'uso, l'integrità delle funi, catene, fascioni, ecc. e la loro portata, in relazione a quella del carico. Devono essere rispettate tassativamente le portate indicate sui mezzi di imbracatura. Qualora questi ne fossero sprovvisti, richiedere al preposto le necessarie precisazioni. Usare paraspigoli o altri sistemi, nel caso di pericolo di taglio delle funi o delle brache. Non usare funi e brache danneggiate. Sui ganci deve essere indicata la portata massima ammissibile (art. 171/547) ed inoltre devono essere provvisti di chiusura all'imbocco (art. 172/547). I tiranti dell'imbracatura non devono formare un angolo al vertice superiore a 60, per evitare eccessive sollecitazione negli stessi (infatti a parità di carico la sollecitazione delle funi cresce con l'aumentare dell'angolo al vertice). Riporre le imbracature sulle apposite rastrelliere Verificare che non vi siano persone sotto il carico sospeso Fare uso dei dispositivi di protezione individuale (casco, guanti, scarpe )

74 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 73 MOTOSEGA RISCHI Ferite in varie parti del corpo per uso di utensili. Ferite per mancato uso dei prescritti mezzi personali di protezione. Incidenti per imperizia del manovratore MISURE DI SICUREZZA La motosega deve essere provvista di: - pulsante di accelerazione a "uomo presente"; - dispositivo di fermo, atto ad impedire l'accelerazione; - pulsante d'arresto azionabile con il pollice senza allentare l'impugnatura; - impugnatura antivibrante; - paramano contro i colpi di frusta, in caso di rottura della catena; - staffa di sicurezza che agisca nei casi in cui la motosega venga proiettata verso l'alto, con conseguente arresto della catena. Le lame degli utensili taglienti (scuri, asce e roncole), quando riposti, devono essere protette da apposite custodie in cuoio o in altro materiale resistente. Nelle operazioni di taglio con la motosega, il lavoratore deve posizionarsi al suolo ed assumere una posizione di equilibrio stabile e sostenere la motosega con entrambe le mani. Allontanare le persone dall'area di azionamento della motosega. La motosega non va usata di punta. Il taglio deve essere eseguito con la parte inferiore della catena, senza esercitare eccessiva pressione. Gli spostamenti devono essere eseguiti con catena ferma. Il lavoratore che usa la motosega deve essere provvisto di: - casco con visiera sollevabile in rete a maglie sottili (anti-schegge) e cuffie auricolari girevoli; - pantaloni con pettorina imbottiti nelle parti soggette a traumi con stratificazioni di fibre sintetiche che arrestano il movimento della lama che ruota alla velocità di 80 km/h; - guanti di tipo forestale con palmo imbottito (anti-vibrazioni). - scarpe in dotazione delle squadre. Gli altri lavoratori devono proteggersi dal rumore e dagli altri rischi presenti sul posto di lavoro. L'uso della motosega per lavori in elevazione è consentito solo se l'operatore si trova sul cestello ; non è ammesso l'uso su scale o piante La messa in moto deve avvenire con la motosega appoggiata al suolo, avendo cura che la catena dentata risulti sollevata da terra onde evitare il rischio di proiezioni di rami, sassi, ecc. nonché danni alla catena stessa Per l'avviamento non arrotolare alla mano od alle dite la funicella di avviamento onde evitare traumi nell'eventualità di un contraccolpo del motore. Regolare il regime minimo del motore in modo che in tale condizione il dispositivo centrifugo mantenga la catena ferma. Durante l'uso non devono essere indossati indumenti che possano costituire pericolo per l'incolumità personale (abiti svolazzanti, cravatte, sciarpe, ecc.) - D.P.R.547/55, art. 378 Durante il trasporto da un posto all'altro tenere la motosega a motore spento ed in modo da poterla costantemente sorvegliare

75 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 74 MARTELLO DEMOLITORE RISCHI Lesioni, schiacciamenti, contusioni dovuti a scorretto utilizzo dell attrezzo Ipoacusia da rumore. Elettrocuzione Ferite e lesioni durante le operazioni di manutenzione Danni all'apparato scheletrico e muscolare causate dalle vibrazioni trasmesse al lavoratore da macchine o parti di esse. Ferite e lesioni all operatore e a terzi per proiezione di schegge e caduta materiale MISURE DI SICUREZZA Usare abbigliamento adatto che non permetta impigliamenti con organi in moto dell'utensile: sono tassativamente vietati sciarpe, cinturini slacciati, anelli o bracciali. (D.P.R. 547/55, art.378). Controllare che le aperture di raffreddamento poste sul corpo motore siano pulite e libere Prima di utilizzare l'utensile in cantiere verificare lo stato di conservazione di ogni sua parte. Controllare che l'utensile sia provvisto di comando manuale ad "uomo presente" oppure di un dispositivo che obblighi all'avviamento manuale dell'attrezzatura in caso di mancanza della fonte di alimentazione Controllare che gli interruttori di comando incorporati nell'utensile siano perfettamente funzionanti e permettano di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto (D.P.R. 547/55, art. 316). L'illuminazione naturale ed artificiale sulla zona di lavorazione, e sulla zona circostante, deve essere sufficiente al fine di evitare fatica eccessiva e/o abbagliamento (D.P.R. 547/55, art. 28). - L'avvicinamento, la sosta ed il transito di estranei alla postazione di lavoro. Controllare che sull'utensile sia applicata la targhetta riportante il Livello di Potenza Acustica emessa dall'attrezzatura (DM 588/87 - D.L. 277/91). Dovranno essere privilegiate, all'atto dell'acquisto/noleggio quelle attrezzature nuove, o comunque poste in vendita dopo l'entrata in vigore del D. Lgs. 277/91, che producono nelle normali condizioni di funzionamento il più basso livello di potenza sonora. Per esposizioni a rumore superiore ad 85 db(a), si rende necessario l utilizzo degli inserti auricolari (tappi o cuffie) art. 43 del D.Lgs. 277/91 Controllare che la struttura su cui si andrà ad operare non sia in tensione Controllare che non ci siano impianti tecnologici attivi Prevedere un piano di manutenzione onde prevenire guasti meccanici e proiezione di parti meccaniche dell'utensile. È vietato : - pulire, oliare od ingrassare gli organi o gli elementi in moto delle macchine (D.P.R. 547/55, art. 48); - riparare o registrare organi in movimento (D.P.R. 547/55, art. 49); - procedere a qualsiasi operazione di riparazione senza preventivo permesso dei superiori. Qualora la lavorazione sottoponga il lavoratore a vibrazioni intense e prolungate, dovranno essere evitati turni di lavoro lunghi e continui. Utilizzare occhiali o maschere protettive onde limitare gli eventuali effetti di proiezione di materiale in lavorazione Uso del caschetto di protezione se esiste pericolo di caduta di materiale dall'alto, anche se si lavora sotto tettoie di protezione Nelle operazioni eseguite mediante utensili, a mano o a motore, che possono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate possano provocare danno alle persone (D.P.R. 547/55, art. 12, D.P.R. 164/56, art. 9). Nei lavori in quota: controllare di essere sempre in equilibrio stabile, controllare che non ci sia nessuno sotto di sé, utilizzare sempre il manico laterale e posizionarlo nel modo più comodo ed utile alla lavorazione.

76 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 75 TRAPANO ELETTRICO RISCHI MISURE DI SICUREZZA Ferite per caduta di materiale dall alto o a livello Ferite per scorretto utilizzo dell utensile Quando si lavora in posizioni sopraelevate, assicurarsi sempre che non vi siano mai persone al di sotto. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati. La sostituzione della punta del trapano dovrà avvenire solo utilizzando gli attrezzi appropriati e sconnettendo l'utensile dalla rete di alimentazione. La punta che si è scelto di montare deve essere adeguata al materiale sul quale si deve lavorare. Durante l'uso del trapano bisogna evitare di esercitare su di esso una pressione eccessiva per evitare il rischio di danneggiare la punta. Al momento dell'uscita della punta dal foro, su di essa viene esercitata una forza notevole per cui, in questa fase, bisognerà avere particolare cura ed attenzione nell'impugnare l'attrezzo. Il moto della punta del trapano non deve mai essere arrestato sul pezzo in lavorazione. Prima di iniziare la lavorazione devono essere valutati tutti i fattori che possono determinare il blocco della punta con la conseguente sfuggita di mano dell'utensile. Elettrocuzione Nei "luoghi conduttori ristretti" possono essere utilizzati : apparecchi ed utensili elettrici, mobile e portatili, di classe II (doppio quadratino concentrico normalizzato) alimentati tramite separazione elettrica singola (trasformatore di isolamento); apparecchi alimentati a bassissima tensione di sicurezza (uguale o minore di 50 volt). Prima di mettere in funzione una macchina elettrica, controllare: il punto dove il cavo di alimentazione si collega alla macchina (in quanto in questa zona il conduttore è soggetto ad usura e a sollecitazioni meccaniche con possibilità di rottura dell'isolamento); la perfetta connessione della macchina ai conduttori di protezione ed il collegamento di questo all'impianto di terra. Verificare visivamente, inoltre, l'integrità dell'isolamento della carcassa e specialmente dell'impugnatura dell'utensile. Per portare l'alimentazione nei luoghi dove non è presente un quadro elettrico, occorreranno prolunghe la cui sezione deve essere adeguatamente dimensionata in funzione della potenza richiesta. E' vietato approntare artigianalmente le prolunghe: andranno utilizzate, pertanto, solo quelle in commercio realizzate secondo le norme di sicurezza. Il cavo da utilizzare è quello per posa mobile. Qualora il cavo apparisse deteriorato, esso non deve essere riparato con nastri isolanti adesivi, ma va subito sostituito con uno di caratteristiche identiche ad opera di persona specializzata. L'uso dei cavi deteriorati è tassativamente vietato. Ferite per mancanza di protezioni sulla macchina Ogni qualvolta il lavoratore si accinga ad iniziare una lavorazione, dovrà preventivamente accertarsi del corretto posizionamento dei carter e di tutte le protezioni da organi mobili. Prima di iniziare una lavorazione si deve sempre controllare che le feritoie di raffreddamento, presenti sull'involucro esterno dell'utensile, siano pulite e libere da qualsivoglia ostruzione.

77 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 76 SMERIGLIATRICE FLESSIBILE (MOLA A DISCO) RISCHI Lesioni, lacerazioni, contusioni dovuti a scorretto utilizzo dell attrezzo Ipoacusia da rumore. Elettrocuzione Ferite e lesioni durante le operazioni di manutenzione Ferite e lesioni all operatore e a terzi per proiezione di schegge e caduta materiale MISURE DI SICUREZZA Usare abbigliamento adatto che non permetta impigliamenti con organi in moto dell'utensile Controllare che la smerigliatrice sia dotata di motore di potenza e numero di giri adeguato al tipo di operazione da svolgere Prima di utilizzare l'utensile in cantiere verificare lo stato di conservazione di ogni sua parte. Verificare il corretto posizionamento ed il serraggio dell'impugnatura laterale Verificare:- l'efficienza del disco della mola battendolo leggermente con un martelletto di legno sulle facce; - il disco, che deve essere conforme alle necessità della lavorazione; - il fissaggio del disco in modo da controllarne la tenuta a sollecitazioni massime. Controllare l'efficienza di tutti i dispositivi atti a ridurre il rumore e le vibrazioni prodotte dagli utensili (D.P.R. 547/55, art. 46). Controllare che l'utensile sia provvisto di comando manuale ad "uomo presente" oppure di un dispositivo che obblighi all'avviamento manuale dell'attrezzatura in caso di mancanza della fonte di alimentazione Controllare che gli interruttori di comando incorporati nell'utensile siano perfettamente funzionanti e permettano di eseguire con facilità e sicurezza la messa in moto e l'arresto (D.P.R. 547/55, art. 316). L'illuminazione naturale ed artificiale sulla zona di lavorazione, e sulla zona circostante, deve essere sufficiente al fine di evitare fatica eccessiva e/o abbagliamento (D.P.R. 547/55, art. 28). Controllare l'efficienza di tutti i dispositivi atti a ridurre il rumore e le vibrazioni prodotte dagli utensili (D.P.R. 547/55, art. 46). Controllare che sull'utensile sia applicata la targhetta riportante il Livello di Potenza Acustica emessa dall'attrezzatura (DM 588/87 - D.L. 277/91). Dovranno essere privilegiate, all'atto dell'acquisto/noleggio quelle attrezzature nuove, o comunque poste in vendita dopo l'entrata in vigore del D. Lgs. 277/91, che producono nelle normali condizioni di funzionamento il più basso livello di potenza sonora. Per esposizioni a rumore superiore ad 85 db(a), si rende necessario l utilizzo degli inserti auricolari (tappi o cuffie) art. 43 del D.Lgs. 277/91 Controllare che sulla struttura su cui si andrà ad operare non ci siano impianti tecnologici attivi Prevedere un piano di manutenzione onde prevenire guasti meccanici e proiezione di parti meccaniche dell'utensile. È vietato : - pulire, oliare od ingrassare gli organi o gli elementi in moto delle macchine (D.P.R. 547/55, art. 48); - riparare o registrare organi in movimento (D.P.R. 547/55, art. 49); - procedere a qualsiasi operazione di riparazione senza preventivo permesso dei superiori. Controllare l'efficacia ed il corretto fissaggio dei carter ed in generale dei dispositivi di protezione (D.P.R. 547/55, art. 41); Utilizzare occhiali o maschere protettive onde limitare gli eventuali effetti di proiezione di materiale in lavorazione e fare uso dei dispositivi di protezione individuale usuali (casco, guanti, scarpe ) Nelle operazioni eseguite mediante utensili, a mano o a motore, che possono dare luogo alla proiezione pericolosa di schegge o di materiali, si devono predisporre schermi o adottare altre misure atte ad evitare che le materie proiettate possano provocare danno alle persone (D.P.R. 547/55, art. 12, D.P.R. 164/56, art. 9).

78 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 77 GRUPPO ELETTROGENO DPI calzature di sicurezza guanti otoprotettori indumenti protettivi (tute) Rischi elettrici rumore gas olii minerali e gas incendio Misure prima dell'uso non installare in ambienti chiusi e poco ventilati collegare all'impianto di messa a terra il gruppo elettrogeno distanziare il gruppo elettrogeno dai posti di lavoro verificare il funzionamento dell'interruttore di comando e di protezione verificare l'efficienza della strumentazione Misure durante l'uso non aprire o rimuovere gli sportelli per i gruppi elettrogeni privi di interruttore di protezione, alimentare gli utilizzatori interponendo un quadro elettrico a norma eseguire il rifornimento di carburante a motore spento e non fumare segnalare tempestivamente gravi anomalie Misure dopo l'uso staccare l'interruttore e spegnere il motore eseguire le operazioni di manutenzione e revisione a motore spento, segnalando eventuale anomalie per le operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni del libretto

79 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 78 COMPRESSORE AD ARIA RISCHI Incidenti per imperizia del manovratore Incidenti stradali. Asfissia. Malattie all'apparato respiratorio. Ipoacusia da rumore. Ferite in varie parti del corpo per investimento e/o scoppio del mezzo, taglio, cesoiamento e schiacciamento. Lesioni in varie parti del corpo MISURE DI SICUREZZA Il mezzo deve essere usato solo per cause di servizio da persona autorizzata, che non abbia problemi di ipoacusia. Nel caso di lavori in sede stradale o in luoghi aperti al traffico, esporre la segnaletica prevista dal Nuovo codice della strada. Tutte le macchine con motore a scoppio devono essere usate all'aperto o in luoghi ben ventilati. In presenza di polveri provocate dai materiali inerti frantumati, usare le normali mascherine bocca- naso di carta e, quando possibile, bagnare detti materiali. Usare compressori silenziati con cofano chiuso. L'operatore deve indossare correttamente gli inserti auricolari per tutta la durata dei lavori. Nel caso i lavori si protraessero nel tempo, applicare le turnazioni, secondo quanto stabilito nella "Relazione rumore", per contenere l'esposizione personale entro i limiti di legge. Posizionare il compressore su terreno pianeggiante ed azionare il freno a mano, provvedendo anche, se ritenuto necessario, a legare il timone a struttura stabile. Allontanare dalla macchina i materiali infiammabili Aprire i rubinetti di spurgo e quindi stendere e collegare i tubi dell'aria compressa al compressore. Azionare i dispositivi di messa in moto ed a motore avviato e dopo un periodo di riscaldamento, chiudere il rubinetto di spurgo; controllare quindi, con apposito manometro, che il serbatoio raggiunga la pressione di esercizio. Controllare il corretto funzionamento della valvola di sfiato (art. 167/547) e verificare la pulizia del filtro dell'aria. Collegare il tubo all utensile in uso previa pulizia dello stesso, mediante lenta apertura dell'aria della manichetta. Gli utensili devono sempre essere innestati o sostituiti al martello pneumatico con l'aria chiusa all'uscita del compressore. Il tubo dell'aria compressa deve essere posizionato in modo tale da evitare tagli, schiacciamenti o torsioni. E' tassativamente vietato pulire, ingrassare o compiere azioni di manutenzione su macchine in moto (artt. 48 e 49/547). Non rimuovere gli sportelli del vano motore Al termine dell utilizzo, spegnere il motore e scaricare il serbatoio dell'aria Effettuare i rifornimenti di carburante a motore spento e non fumare Segnalare eventuali funzionamenti anomali Nelle operazioni di manutenzione attenersi alle indicazioni fornite dal fabbricante Usare i mezzi personali di protezione (vestiario e scarpe in dotazione, cuffie auricolari, guanti e, quando necessario, elmetto).

80 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 79 COMPATTATORE A PIATTO VIBRANTE DPI guanti calzature di sicurezza otoprotettori Rischi vibrazioni rumore gas incendio Misure prima dell'uso verificare la consistenza dell'area da compattare verificare l'efficienza dei comandi verificare l'efficienza dell'involucro coprimotore verificare l'efficienza del carter della cinghia di trasmissione Misure durante l'uso non lasciare la macchina in ambienti chiusi e poco ventilati durante il rifornimento di carburante spegnere il motore e non fumare segnalare tempestivamente eventuali malfunzionamenti Misure dopo l'uso chiudere il rubinetto della benzina eseguire le operazioni di revisione e manutenzione necessarie al reimpiego della macchina a motore spento

81 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Apprestamenti principali Scala doppia Scala semplice Parapetti

82 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 81 SCALA DOPPIA RISCHI Lesioni per caduta dell operatore dalla scala Cadute di materiale dall alto MISURE DI SICUREZZA Le scale doppie devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso. Le scale doppie non devono avere altezza superiore a 5 m, devono eseere provviste di catena od altro disposistivo che impedisca l ulteriore apertura oltre la posizione di lavoro e devono essere appoggiate su superfici piane ed orizzontali. Le scale doppie non devono essere usate come scale semplici. Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc..

83 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 82 SCALA SEMPLICE Lesioni per caduta dell operatore dalla scala Le scale semplici devono essere costruite con materiale adatto alle condizioni di impiego, devono essere sufficientemente resistenti nell'insieme e nei singoli elementi e devono avere dimensioni appropriate al loro uso. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, la sua lunghezza non deve superare i m 15, salvo particolari esigenze, nel qual caso le estremità superiori dei montanti devono essere assicurate a parti fisse. Le scale che servono a collegare stabilmente due ponti, quando sono sistemate verso la parte esterna del ponte, devono essere provviste sul lato esterno di un corrimanoparapetto. Le scale in opera lunghe più di m 8 devono essere munite di rompitratta per ridurre la freccia di inflessione. Scale semplici: vigilanza a terra. Durante l'esecuzione dei lavori, una persona deve esercitare da terra una continua vigilanza della scala. Le scale devono possedere dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti. I pioli devono essere del tipo antisdrucciolevole. Scale: requisiti dei pioli. I pioli devono essere privi di nodi ed incastrati nei montanti. Qualora la scala risulti adeguatamente vincolata, si deve agganciare la cintura di sicurezza ad un piolo della scala stessa. E' vietata la permanenza contemporanea di più lavoratori sulla scala; deve, inoltre, limitarsi il peso dei carichi da trasportare su di essa. Nel caso si adoperi una scala ad elementi innestabili o a sfilo, deve sempre lasciarsi una sovrapposizione di almeno 5 pioli (1 metro). Le scale a mano usate per l'accesso ai vari piani dei ponteggi e delle impalcature non devono essere poste l'una in prosecuzione dell'altra. Durante l'uso le scale devono essere sistemate e vincolate. All'uopo, secondo i casi, devono essere adoperati chiodi, graffe in ferro, listelli, tasselli, legature, saettoni, in modo che siano evitati sbandamenti, slittamenti, rovesciamenti, oscillazioni o inflessioni accentuate. La lunghezza delle scale a mano deve essere tale che i montanti sporgano di almeno un metro oltre il piano di accesso, anche ricorrendo al prolungamento di un solo montante, purché fissato con legatura di reggetta o sistemi equivalenti. Quando non sia possibile vincolare la scala, essa deve essere trattenuta al piede da altra persona. La scala dovrà posizionarsi con un'inclinazione tale che la sua proiezione sull'orizzontale sia all'incirca pari ad 1/4 della sua lunghezza (75 ). Le scale a mano non devono mai essere utilizzate come passerelle o come montanti di ponti su cavalletti, nè devono essere utilizzate sopra i piani di ponti su cavalletti e ponti a torre su ruote. Qualora l'accesso a posti di lavoro negli scavi o in pozzi sia realizzato mediante scale semplici, le stesse devono disporsi sfalsate tra di loro, provvedendo a realizzare pianerottoli di riposo posti a distanza non superiore a 4 metri l'uno dall'altro. I montanti devono essere trattenuti con tiranti in ferro applicati sotto i due pioli estremi; nelle scale lunghe più di m. 4 deve essere applicato anche un tirante intermedio. Viene vietato di salire sugli ultimi gradini o pioli della scala. E' vietato l'uso di scale che presentino listelli di legno chiodati sui montanti al posto dei pioli rotti. Il lavoratore che utilizza la scala, deve effettuare la salita e la discesa rivolgendo sempre il viso verso di essa. Nessun lavoratore deve trovarsi sulla scala quando se ne effettua lo spostamento laterale. Le scale posizionate su terreno cedevole vanno appoggiate su un'unica tavola di ripartizione.

84 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 83 Cadute di materiale dall alto Elettrocuzione Contusioni a mani e piedi Lesioni (schiacciamenti, cesoiamenti, colpi, impatti, tagli) causate dall'investimento di masse cadute dall'alto o a livello: materiali caduti durante il trasporto con gru, argani ecc., o da autocarri, dumper, carrelli elevatori ecc., o da opere provvisionali, o per ribaltamento delle stesse, di mezzi di sollevamento, di attrezzature, ecc.. Non lasciare mai l'utensile in luoghi non sicuri, da cui potrebbe facilmente cadere. In particolare, durante il lavoro su postazioni sopraelevate, come scale, ponteggi, ecc., gli utensili devono essere tenuti entro apposite guaine o assicurati in modo da impedirne la caduta, nel tempo in cui non sono adoperati. Elettrocuzione per contatto diretto o indiretto con parti dell'impianto elettrico in tensione. Folgorazione dovuta a caduta di fulmini in prossimità del lavoratore. Non possono essere eseguiti lavori in prossimità di linee elettriche aeree a distanza minore di m 5 a meno che, previa segnalazione all'esercente le linee elettriche, non si provveda ad una adeguata protezione atta ad evitare accidentali contatti o pericolosi avvicinamenti ai conduttori delle linee stesse. E' vietato l'uso della scala in metallo per lavori su parti in tensione. Fornire idonei dispositivi di protezione individuale (guanti protettivi e calzature di sicurezza).

85 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 84 PARAPETTI RISCHI Cadute dall alto cadute di materiale MISURE DI SICUREZZA I parapetti devono essere costituiti da materiali di buona qualità e mantenuti in perfetta efficienza per tutta la durata dei lavori. Perché il parapetto sia regolare occorre che sia costituito da : - due correnti che non distino fra loro più di 60 cm di cui il più alto sia posto ad una altezza minima di m 1.00 dal piano di calpestio e da una tavola fermapiede aderente al piano di camminamento, alta non meno di cm 20, che non lasci uno spazio libero con il corrente sovrastante maggiore di cm il corrente intermedio può essere soppresso ma allora la tavola fermapiede aderente al piano di camminamento deve essere di altezza tale da non lasciare uno spazio vuoto, fra sé ed il mancorrente superiore, maggiore di cm 60 ; l'altezza del corrente superiore dal piano di camminamento deve comunque essere pari almeno m Correnti - tavola fermapiede Correnti e tavola fermapiede devono essere applicati dalla parte interna dei montanti o degli appoggi Obbligo di parapetti - Il parapetto con fermapiede va anche applicato sul lato corto, terminale, dell'impalcato. - Se il lato del ponteggio adiacente alla costruzione dista da essa più di 20 cm va costruito il parapetto con fermapide, sempre che non sia possibile realizzare a regola d'arte un piano di calpestio esterno a sbalzo verso la costruzione stessa. È inoltre obbligatorio : - ai bordi delle solette a più di m 2 di altezza - ai bordi degli scavi alti più di m 2 - nei tratti prospicienti il vuoto di viottoli e scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia quando si superino i m 2 di dislivello. Equivalenza Muri, pareti piene, ringhiere, grigliati, ecc. sono considerati equivalenti a parapetti se garantiscono un grado di sicurezza contro la caduta verso i lati aperti non inferiore a quelle del parapetto stesso. Verifiche Verificare che il parapetto sia sempre presente dove necessita. Verificare le sue caratteristiche costruttive e dimensionali (struttura, fissaggio, ecc.). Cautele Non modificare né, tanto meno, eliminare un parapetto. Anomalie Avvisare immediatamente il Responsabile del Cantiere per ogni e qualsiasi anomalia riscontrata

86 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG COORDINAMENTO Pianificazione delle fasi Le fasi di lavoro specifiche, evidenziate con la loro collocazione temporale nell'allegato diagramma di Gantt, sono state relazionate fra di loro, con riferimento alla variabile tempo, considerando, ove possibile in virtù delle esigenze tecniche di costruzione, di non avere o, di ridurre al minimo, la sovrapposizione spaziale di lavori eseguiti da ipotetiche imprese diverse. Qualora l'impresa appaltatrice non ritenesse applicabili le ipotesi di pianificazione effettuate ed identificasse sovrapposizioni temporali e spaziali di attività eseguite da imprese diverse dovrà richiedere la modifica del presente PSC in merito alla problematica stessa. In ogni caso il POS di ogni impresa appaltatrice dovrà prevedere un programma lavori di dettaglio a quello allegato mentre i POS delle imprese esecutrici dovranno evidenziare il programma specifico dei processi operativi di competenza. Gestione dei rifiuti prodotti in cantiere L impresa appaltatrice sarà responsabile del corretto stoccaggio, nonché dell evacuazione, dei detriti, delle macerie e dei rifiuti prodotti dal cantiere. Nella categoria dei rifiuti rientrano tutti i materiali di scarto la cui presenza si concretizza in cantiere dopo l inizio dell attività lavorativa; tra questi si segnalano quelli conseguenti ai lavori in cantiere: - imballaggi e contenitori, - materiali di risulta provenienti dalle escavazioni, - contenitori di sostanze impiegate nei lavori. I rifiuti prodotti dalle attività lavorative devono essere smaltiti secondo le indicazioni contenute nella tabella seguente: I rifiuti speciali non pericolosi e pericolosi di cui ai punti 2., 3. e 4. possono originare rischi per il personale presente in cantiere e danni ambientali; pertanto, dovranno essere raccolti e stoccati separatamente in contenitori specifici ed idonei ai rischi che il rifiuto presenta nonché ubicati in zone ben individuate del cantiere. I rifiuti liquidi pericolosi, quali gli oli lubrificanti e idraulici o i liquidi di risulta dal lavaggio delle attrezzature e/o da interventi di manutenzione meccanica sui

87 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 86 mezzi impiegati, dovranno essere stoccati in recipienti etichettati posti al coperto e all interno di un bacino di contenimento per evitare spandimenti. L impresa appaltatrice dovrà provvedere all allontanamento dei materiali di demolizione e di quanto non riutilizzabile in sito. Il responsabile di cantiere dell impresa appaltatrice assicurerà: - il corretto deposito e allontanamento dei materiali di risulta, - gli spostamenti di uomini e materiali in condizione di ordine e salubrità, I rifiuti dovranno essere conferiti a soggetti specificatamente autorizzati allo smaltimento; il responsabile di cantiere dell impresa appaltatrice assicurerà che gli stessi vengano accompagnati dal Formulario di identificazione provvedendo anche alla tenuta del registro di carico e scarico. 18. Fasi lavorative Al fine di individuare tutti i rischi derivanti dalle lavorazioni e dalla contemporaneità di alcune di queste, sono state definite le varie fasi operative che costituiscono l intero ciclo produttivo del cantiere in oggetto. Per l'esecuzione dell opera si prevede di procedere secondo le fasi lavorative riportate di seguito: 1) Allestimento cantiere 2) Demolizione pavimentazione esistente 3) Messa in quota pozzetti e chiusini 4) Realizzazione nuova pavimentazione 5) Realizzazione nuova segnaletica orizzontale 1) Allestimento cantiere CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Per i tratti in cui sono previsti gli interventi si provvede alla delimitazione dell area occupata dal cantiere e alla disposizione di segnaletica per la gestione della viabilità limitrofa (marciapiedi e strada). Inoltre vengono predisposte alcune aree per il deposito e la logistica di cantiere eventualmente concordate con il CSE e il Committente. FONTI DI RISCHIO Presenza di reti di servizi Presenza di traffico

88 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 87 Presenza di residenti e utenti delle attività limitrofe ANALISI DI RISCHIO Contatto con macchine operatrici. Investimento. Ribaltamento delle macchine operatrici. Tagli, colpi, lesioni durante l uso di utensili manuali. Investimento. PRESCRIZIONI L impresa deve porre, in entrambi i sensi di marcia e ad adeguata distanza dalla zona occupata dal cantiere, idonea segnaletica per evidenziare la parte di carreggiata occupata e l indicazione della viabilità alternativa. Le opere provvisorie per la delimitazione e la segnalazione delle aree di cantiere devono essere installate e modificate in relazione all avanzamento dei lavori. L impresa deve inoltre garantire la presenza di un addetto che coordini le manovre di entrata/uscita dei mezzi dal cantiere e la continua pulizia della sede stradale durante l intera durata dei lavori. Utilizzo di indumenti ad alta visibilità secondo quanto previsto dal Codice della strada. 2) Demolizione pavimentazione CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Demolizione pavimentazione esistente in cubetti di porfido. Raccolta e smaltimento del materiale. FONTI DI RISCHIO Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Presenza di traffico pedonale e veicolare in adiacenza. Presenza di sopra e sottoservizi. ANALISI DI RISCHIO Tagli, colpi, lesioni durante l uso di utensili manuali. Patologie connesse con la movimentazione manuale dei carichi. Ribaltamento delle macchine operatrici. Lesioni da schiacciamento. Investimento. Incendio ed esplosione, per l eventuale presenza di linea del gas nella rimozione della pavimentazione. Contusioni e ferite agli arti e alla testa, tagli. Inalazione polveri e fumi. Elettrocuzione.

89 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 88 Ipoacusia da rumore. PRESCRIZIONI Durante l esecuzione delle operazioni di demolizione dovrà essere presente cartello che vieti la presenza di lavoratori nella zona di lavoro delle macchine operatrici. Delimitazione delle aree di lavoro e nel raggio d azione delle macchine operatrici per l interdizione di tali aree ai non addetti. L impresa affidataria deve installare lungo i tratti stradali interessati, le delimitazioni delle aree interdette alla circolazione, nonché la segnaletica di cantiere prevista dal codice della strada. Dovrà essere altresì garantita la presenza di moviere ovvero di impianto semaforico per la gestione della viabilità in adiacenza. I mezzi dovranno essere disposti in zona sicura e stabilizzati in funzione dell avanzamento delle rimozioni. Impedire altre lavorazioni nei pressi degli interventi. Installare eventualmente opere provvisionali di protezione dei luoghi limitrofi a quelli in cui sono eseguite le operazioni di demolizione per evitare l emissione di polveri e rumore. Fare uso di otoprotettori e maschere antipolvere. Prevedere la presenza di personale per coordinare le manovre di attraversamento di parti del cantiere per i residenti o gli utenti dei fabbricati. Evidenziare in superficie le linee di sottoservizi presenti, procedendo ad un loro spostamento e/o messa in sicurezza in accordo con gli Enti gestori. 3) Realizzazione pavimentazione in porfido CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE E previsto la posa di uno strato di allettamento in ghiaino, la successiva posa dei cubetti in porfido, la bagnatura e la battitura, la sigillatura con apposita resina, e la puziaia FONTI DI RISCHIO Presenza di traffico. Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Passaggio di pedoni nelle zone limitrofe a quelle di cantiere. ANALISI DI RISCHIO Irritazioni cutanee e respiratorie. Elettrocuzione. Rumore. Tagli, colpi, lesioni durante l uso di utensili manuali. Patologie connesse con una scorretta postura e movimentazione manuale di carichi. Urti, colpi, lesioni. Interferenza con traffico pedonale e veicolare.

90 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 89 Caduta di oggetti dall alto. Contatto con sostanze pericolose PRESCRIZIONI Le opere provvisorie per la delimitazione e la segnalazione delle aree di cantiere devono essere installate e modificate in relazione all avanzamento dei lavori. Particolare attenzione e tempestività dovrà essere data all aggiornamento della segnaletica stradale provvisoria in particolare quando viene cambiata la viabilità alternativa. Qualora si proceda all occupazione della sede stradale con parzializzazione della circolazione a senso unico alternato, dovrà essere assicurata la presenza di movieri o di impianto semaforico. Vietare la presenza di lavoratori nella zona di lavoro delle macchine operatrici. Le macchine operatrici dovranno essere condotte da personale esperto e dotate di telaio omologato di protezione del posto di manovra. Sottoporre gli addetti a sorveglianza sanitaria periodica. Evitare di fumare o usare fiamme libere durante l utilizzo di macchinari con motore a scoppio; tenere a portata di mano estintore a polvere. Preventiva acquisizione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e rispetto delle indicazioni ivi prescritte, specialmente in merito ai DPI. Proteggere i percorsi di passaggio dei pedoni per evitare l emissione di polveri e rumore. Garantire che l accesso ai frontisti avvenga in sicurezza, segnalando e perimetrando le zone di pericolo. 4) Messa in quota di pozzetti e caditoie stradali CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Messa in quota di chiusini e caditoie metallici o in cls, sostituzione di quelli danneggiati, mediante tagli e demolizioni stradali limitrofe, adeguamento della quota del fondo con prolunghe o getto in cls, posa dei chiusini. FONTI DI RISCHIO Presenza di traffico. Presenza di edifici e altre strutture in adiacenza alle zone di lavoro. Passaggio di pedoni nelle zone limitrofe a quelle di cantiere. Presenza di sottoservizi. ANALISI DI RISCHIO Lesioni connesse con la movimentazione dei carichi. Caduta del carico ed urti. Colpi, impatti, compressioni. Inciampo.

91 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 90 Tagli, urti, colpi, abrasioni alle mani, schegge. Elettrocuzione. Rumore. Polvere. PRESCRIZIONI Concordare gli interventi con gli Enti gestori dei servizi. Delimitare le zone di lavoro, impedendo l accesso ai non addetti ai lavori. I tombini e ogni portello, aperti anche per brevissimo tempo, situati sulla carreggiata o in banchine o su marciapiedi, vengono completamente recintati. Le delimitazioni disposte intorno a pozzetti lungo la carreggiata stradale dovranno essere adeguatamente segnalate. L impresa deve garantire: la presenza di un addetto che coordini le manovre di entrata/uscita dei mezzi dal cantiere, la continua pulizia della sede stradale durante l intera durata dei lavori. Inoltre, qualora si proceda all occupazione della sede stradale con parzializzazione della circolazione a senso unico alternato, dovrà essere assicurata la presenza di movieri o di impianto semaforico. Vietare la presenza di personale nel raggio d azione delle macchine operatrici. 5) Esecuzione segnaletica stradale CARATTERISTICHE Matrice di rischio: Rischio MEDIO (6) = Poco probabile (2) x Danno grave (3) DESCRIZIONE Viene realizzata la segnaletica stradale orizzontale e verticale secondo quanto indicato negli elaborati progettuali. FONTI DI RISCHIO Presenza di pedoni. Presenza di frontisti. Presenza di traffico. ANALISI DI RISCHIO Contatto con macchine operatrici. Inalazione di vapori organici. Lesioni dovute al sollevamento di carichi pericolosi per l apparato dorso-lombare. Urti, lesioni durante la posa della segnaletica verticale. Caduta di materiali dall alto. PRESCRIZIONI Informare e formare preventivamente gli addetti sulle corrette modalità ergonomiche di movimentazione dei carichi. Per lo scarico dei materiali a terra è necessaria la verifica preliminare

92 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 91 del buono stato delle imbracature. Fare uso di guanti e scarpe antinfortunistiche durante la posa della segnaletica. Accurata igiene personale al termine del turno di lavoro. Preventiva acquisizione delle schede di sicurezza dei prodotti utilizzati e rispetto delle indicazioni ivi prescritte, specialmente in merito ai DPI. Non stazionare sotto i carichi sospesi. Controllare lo stato di conservazione delle segnalazioni e delimitazioni delle aree di lavoro per evitare l accesso ai non addetti ai lavori. Garantire comunque il passaggio attraverso le zone consentite. Rimuovere o aggiornare con attenzione e tempestività la segnaletica stradale provvisoria installata durante le varie fasi di cantiere e non più necessaria. Per tutto quanto non contemplato nel presente documento, in particolare in merito alla individuazione delle fasi lavorative, dei rischi da queste derivanti e delle relative misure di prevenzione e protezione, l impresa appaltatrice dovrà integrare il Piano di Sicurezza e di Coordinamento con il proprio Piano Operativo di Sicurezza, esplicitando nel dettaglio il tipo di procedure operative complementari o sostitutive, non prevedibili in fase di progettazione in quanto connesse alle scelte autonome dell impresa.

93 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 92 Estratto Decreto 10 luglio 2002 (Pubblicato sulla GU n. 226 del Suppl. Straordinario) Disciplinare tecnico relativo agli schemi segnaletici, differenziati per categoria di strada, da adottare per il segnalamento temporaneo. Il presente disciplinare è diretto ai responsabili della messa in opera e del mantenimento in efficienza della segnaletica temporanea. Ha lo scopo di rappresentare attraverso numerosi esempi pratici le modalità di applicazione delle norme inerenti la segnaletica temporanea definita all'art. 21 del nuovo Codice della Strada e regolamentate dagli artt. da 30 a 43 del Regolamento di esecuzione e di attuazione dello stesso Codice. Le istruzioni lasciano ai responsabili un certo margine di libertà per meglio adeguare le misure da adottare alle situazioni incontrate utilizzando i mezzi immediatamente disponibili ovvero da reperire in tempi successivi. Non c'è una sola maniera di affrontare una data situazione ed il disciplinare spesso fornisce per la stessa soluzioni alternative. Di contro gli schemi proposti hanno valore di esempi senza la pretesa di risolvere tutti i possibili casi. Sulle strade possono presentarsi anomalie, quali cantieri, incidenti, ostruzioni, degrado, etc., che costituiscono un pericolo per gli utenti (nel seguito del testo con la generica dizione cantieri si intende una qualsiasi delle anomalie richiamate). Per salvaguardare la loro sicurezza, e quella di chi opera sulla strada o nelle sue immediate vicinanze, mantenendo comunque una adeguata fluidità della circolazione, il segnalamento temporaneo deve: informare gli utenti; guidarli; convincerli a tenere un comportamento adeguato ad una situazione non abituale. La messa in opera della segnaletica temporanea richiede riflessione e buon senso e il rispetto dei seguenti principi: Adattamento; Coerenza; Credibilità; Visibilità e leggibilità. La segnaletica temporanea deve essere adattata alle circostanze che la impongono. Gli elementi di cui tenere conto per la messa in opera sono i seguenti: - Tipo di strada e sue caratteristiche geometriche (numero di corsie per senso di marcia, presenza o meno di corsie di emergenza o banchina, presenza o meno di spartitraffico). - Natura e durata della situazione (ostacolo o pericolo improvviso, cantiere fisso, cantiere mobile, deviazione della circolazione).

94 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG Importanza del cantiere (in funzione degli effetti sulla circolazione e dell'ingombro sulla strada). - Visibilità legata agli elementi geometrici della strada (andamento planoaltimetrico, vegetazione, opere d arte, barriere di sicurezza o fonoassorbenti). - Visibilità legata a particolari condizioni ambientali (pioggia, neve, nebbia, etc). Localizzazione (ambito urbano od extraurbano, strade a raso o su opere d'arte, punti singolari come ad esempio intersezioni o svincoli). - Velocità e tipologia del traffico (la loro variabilità durante la vita del cantiere può essere origine di collisioni a catena). Nei sistemi di segnalamento temporaneo ogni segnale deve essere coerente con la situazione per cui ne è disposto l impiego; ad uguale situazione devono corrispondere medesimi segnali e stessi criteri di posa. Non possono permanere in opera segnali temporanei e segnali permanenti in contrasto fra loro. Per evitare contraddizioni bisogna oscurare provvisoriamente o rimuovere i segnali permanenti. Perché sia efficace la segnaletica deve essere anzitutto credibile. Essa deve informare l'utente della situazione di cantiere, della sua localizzazione, della sua importanza e delle condizioni di circolazione in prossimità e lungo lo stesso. Occorre dunque che la situazione del cantiere sia effettivamente quella che egli si aspetta dopo aver letto i segnali. E necessario accertarsi, in particolare, che: le prescrizioni imposte siano effettivamente giustificate; la segnaletica segua, nel tempo e nello spazio, l'evoluzione del cantiere; la segnaletica temporanea sia rimossa appena il cantiere è terminato e la segnaletica permanente messa o riposizionata in opera. Per essere visibili e leggibili, i segnali devono: avere forma, dimensioni, colori, simboli e caratteri regolamentari; essere in numero limitato (non devono essere posti sullo stesso supporto o affiancati più di due segnali); essere posizionati correttamente (giusto spazio di avvistamento, orientamento e cura della verticalità); essere in buono stato (non devono essere impiegati segnali deteriorati o danneggiati). Per garantire la visibilità dei segnali è consigliabile, in alcune condizioni, ripeterli in sinistra. Nella segnalazione temporanea la limitazione di velocità non è sempre necessaria poichè il segnale "Lavori" o "Altri pericoli" per loro natura "impongono agli utenti il rispetto di una regola elementare di prudenza consistente nel prevedere la possibilità di dover adeguare la loro velocità". La limitazione di velocità deve essere attuata a decrescere per blocchi (livelli) di 20 km/h ordinariamente. Il numero dei diversi segnali da utilizzare sarà generalmente al massimo pari a tre. Quindi se si vuole diminuire la velocità di 70 km/h (ad esempio passare da 130 a 60 km/h in avvicinamento ad uno scambio di carreggiata in autostrada) il terzo livello di riduzione sarà portato

95 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 94 a 30 km/h (110, 90, 60). In ossequio al criterio di credibilità dei segnali dovrà essere evitato l'impiego di segnali di limitazione di velocità eccessivamente ridotta (5, 10 o 20 Km/h) che non siano effettivamente giustificati da condizioni della superficie stradale o di circolazione particolarmente penalizzanti. Per essere memorizzati dagli utenti i segnali devono essere distanziati tra loro di uno spazio coerente con la velocità imposta in avvicinamento e lungo il cantiere. I segnali devono essere innanzitutto visibili, pertanto la distanza sopraindicata può essere variata in presenza di schermature o di ostacoli come pile di ponti, curve, vegetazione, ecc. Si dovrà comunque curare la dislocazione in sequenza dei segnali in modo da evitare che un segnale copra quello successivo. La segnaletica di posizione è posta sulla corsia di emergenza, se presente, o sulla banchina o sulla carreggiata se il pericolo insiste su di essa. I segnali verticali sono montati su cavalletti od altri idonei sostegni con il bordo inferiore a non meno di 60 cm dal suolo, fatta eccezione per i segnali di cantiere mobile e per i segnali di corsia di altezza superiore a mt 1,35. Nel caso di cantiere in centro abitato si dovrà avere cura che i segnali installati su marciapiedi o su percorsi pedonali non costituiscano pericolo od intralcio per i pedoni. Gli operatori che intervengono nella zona della strada interessata dai lavori devono essere costantemente visibili, tanto agli utenti della strada che ai conducenti di macchine operatrici circolanti nel cantiere. Gli stessi sono tenuti ad indossare capi di abbigliamento ad alta visibilità, di classe 3 o 2, conformi alle disposizioni di cui al D.M. 9 giugno 1995 o alla norma UNI EN 471. In presenza di sensi unici alternati regolati da movieri, gli operatori impegnati nella regolazione del traffico devono fare uso, oltre che dell abbigliamento ad alta visibilità, delle apposite palette. I cantieri edili, gli scavi, i mezzi e macchine operatrici, nonché il loro raggio d azione, devono essere sempre delimitati, soprattutto sul lato dove possono transitare pedoni, con barriere, parapetti, o altri tipi di recinzioni così come previsto dall art. 32, comma 2 del Regolamento. Se non esiste marciapiede, o questo è stato occupato dal cantiere, occorre delimitare e proteggere un corridoio di transito pedonale, lungo il lato o i lati prospicienti il traffico veicolare, della larghezza di almeno un metro. I veicoli operativi, i macchinari ed i mezzi d opera impiegati per i lavori o per la manutenzione stradale, fermi o in movimento, se esposti al traffico, devono essere particolarmente visibili e riconoscibili, altrimenti possono costituire, con la loro sola presenza, un pericolo per gli utenti della strada e per gli altri soggetti che intervengono nel cantiere. La posa e la rimozione dei segnali costituisce, di per se stessa, un cantiere che merita la massima attenzione, come il cantiere o il pericolo che si intende segnalare. In particolare la posa e la rimozione dei coni e dei delineatori flessibili e l eventuale tracciamento associato costituisce una fase particolarmente delicata per la sicurezza degli operatori. Se non è possibile installare tutti i segnali in una sola operazione, questi saranno prima depositati di piatto sulla banchina o sullo spartitraffico in corrispondenza del punto di impianto, quindi rialzati una volta terminato

96 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO PAG. 95 l'approvvigionamento. Come regola generale, si mettono in opera i segnali nell'ordine in cui gli utenti della strada li incontrano, prima la segnaletica di avvicinamento, poi quella di posizione, assicurandosi, durante la posa, che ogni pannello sia perfettamente visibile. La segnaletica temporanea deve essere rimossa od oscurata appena cessate le cause che ne hanno reso necessario il collocamento. Se si intende ristabilire la segnaletica permanente o stabilire una nuova segnaletica temporanea particolare (es. segni orizzontali in rifacimento), bisogna farlo dopo la rimozione della precedente segnaletica temporanea. I segnali devono, in generale, essere rimossi od oscurati nell'ordine inverso della posa normale. Che sia in attività o meno, un cantiere di notte, in condizioni di scarsa visibilità, presenta rischi particolari per gli utenti della strada ed eventualmente per il personale impegnato. La segnaletica deve dunque essere rinforzata. Perciò è raccomandabile che tutti i pannelli siano rivestiti di pellicola retroriflettente di classe 2. Il primo pannello di pericolo incontrato è dotato inoltre di una luce rossa fissa. Il transito alternato da movieri richiede due movieri muniti di apposita paletta, posti a ciascuna estremità della strettoia, i quali presentano al traffico uno la faccia verde, l altro la faccia rossa della paletta. Il funzionamento di questo sistema è legato al buon coordinamento dei movieri, che può essere stabilito a vista o con apparecchi radio ricetrasmittenti o tramite un terzo moviere intermedio munito anch esso di paletta. Quando non sia possibile ricorrere ad altri sistemi per la lunghezza della strettoia o a causa della non visibilità reciproca tra le due estremità della strettoia stessa, il senso alternato deve essere regolato da due semafori comandati a mano o con funzionamento automatico. Fuori dai centri abitati l impianto semaforico deve essere preceduto dal segnale di pericolo temporaneo semaforo. IMPORTANTE!!! Tutti gli operatori che posano la segnaletica dovranno avere apposito corso di formazione in accordo Decreto Interministeriale del 4 Marzo 2013 dal titolo Criteri generali di sicurezza relativi alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale destinata alle attività lavorative che si svolgono in presenza di traffico veicolare. Il Decreto prevede un percorso formativo strutturato in tre moduli (giuridico normativo, tecnico e pratico) della durata complessiva di 8 ore per i lavoratori e 12 ore per preposti.

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Il Cantiere temporaneo o mobile. Ruoli compiti e responsabilità nei cantieri temporanei 0 mobili di cui al titolo IV del D.Lgs e ss.mm.ii.

Il Cantiere temporaneo o mobile. Ruoli compiti e responsabilità nei cantieri temporanei 0 mobili di cui al titolo IV del D.Lgs e ss.mm.ii. Ruoli compiti e responsabilità nei cantieri temporanei 0 mobili di cui al titolo IV del D.Lgs. 81-2008 e ss.mm.ii. Definizioni: Cantieri temporanei o Mobili (cantiere) ( cantiere): qualunque luogo in cui

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