Comune di Agrigento. Seduta del Consiglio comunale del 9 Ottobre 2008

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1 Comune di Agrigento Seduta del Consiglio comunale del 9 Ottobre 2008 Si procede all appello nominale. VICEPRESIDENTE MARCHETTA 17 presenti, 13 assenti, dichiaro aperta la seduta, nominando scrutatori il Consigliere Saeva, il Consigliere Calabrese e il Consigliere Cumbo. Approvato. Signori Consiglieri, innanzitutto leggo un comunicato che mi è pervenuto a firma del Presidente del Consiglio Carmelo Callari, indirizzato a me e al Direttore Segretario Generale per conoscenza, in cui mi dice: Mi corre l obbligo di Comunicare alla S.V. di non avere potuto partecipare alle precedenti sedute consiliari in quanto impegnato, in qualità di pubblico dipendente, nella frequenza di un corso di specializzazione professionale organizzato in Roma dal Ministero dell Interno. A riguardo, trascorsa la fase di ambientamento al predetto corso, faccio presente che parteciperò a tutte le future riunioni del Consiglio comunale. Proseguendo nell ordine del giorno noi dobbiamo discutere il punto 5: Documento del Consigliere Arnone sulla situazione nuove utenze. Io direi, vista l assenza del Consigliere Arnone, di parlare del punto 11 e poi, quando viene Arnone Sarebbe Approvazione statuto per l esercizio delle funzioni previste per gli ATO. Abbiamo un regolamento da approvare, in assenza di 1

2 Arnone a meno che non creiamo una prassi, un precedente in cui si discute delle mozioni in assenza del proponente e firmatario. Prego Consigliere Cirino. CONSIGLIERE CIRINO Signor Presidente, questa mozione è una problematica della città di Agrigento. Quindi ritengo che questo è un argomento importantissimo. Comunque io sono d accordo con lei nel discutere prima l altra proposta di delibera, ma chiaramente se il Consigliere Arnone questa sera non arriva, noi parleremo di questa mozione. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Certamente, Consigliere Cirino. Quindi, credo che il Consiglio accolga all unanimità questa mia proposta di anticipare il punto 11. Punto N. 11 all'o.d.g.: Approvazione statuto per l esercizio delle funzioni previste dal D.L. n.15/2006 e l organizzazione sulla base di Ambiti Territoriali Ottimali. VICEPRESIDENTE MARCHETTA - Ricordo che è la delibera relativa alla trasformazione degli ATO in consorzi e gli uffici hanno predisposto la bozza tipo di consorzio con la quale questi ATO in futuro saranno organizzati. Vi è un termine perentorio del 31 ottobre entro il quale noi dobbiamo esitare il punto, però se lo esitiamo con 20 giorni di anticipo non succede nulla. Io direi di passare alla lettura del regolamento e all approvazione. Il punto 11 è l unico punto che possiamo discutere oltre alla mozione che per il momento stiamo accantonando nella speranza della futura presenza di Arnone, altrimenti 2

3 discutiamo lo stesso il problema. Invito a relazionare il Direttore Generale Dottore Burgio. SEGRETARIO GENERALE - Il Presidente della Regione con decreto del 20 maggio 2008 ha emanato nuove norme per la delimitazione degli Ambiti Ottimali Territoriali per la gestione integrata dei rifiuti, prevedendo che ci sia una riduzione complessiva degli ATO e approvando nello stesso tempo un disciplinare che dovrà essere poi la bozza di disciplinare con il quale sarà costituito poi il consorzio. Si prevede, quindi, che i Comuni della provincia di Agrigento costituiscano un ambito ottimale unico che successivamente procedano entro una determinata data, che prima era stata fissata al 5 di agosto, se non sbaglio, ma poi con il successivo decreto è stato prorogato al 31 ottobre, provvedano ad approvare questo schema di statuto che vedrà poi tutti i Comuni confrontarsi su questi schemi, con una convocazione che dovrà essere fatta dal Comune e dal Sindaco del Comune capoluogo entro il 15 novembre. E questo il percorso e il cronoprogramma stabilito, per arrivare poi entro la fine dell anno alla emanazione del decreto della Regione che approva lo schema di convenzione e quindi dello statuto della società d ambito. Vi debbo dire che noi come Comune capofila abbiamo ritenuto nel mese di luglio di riunire tutti i Comuni dell agrigentino, in particolare il sottoscritto insieme ad altri due colleghi si è occupato di arrivare alla creazione di uno schema di statuto che fosse conforme alla normativa, in quanto il disciplinare che era stato allegato al decreto presentava purtroppo delle imprecisioni sia dal punto di vista della legislazione che alcune situazioni che lasciavano perplessi sotto l aspetto organizzativo, per cui ci siamo mossi, abbiamo avuto un incontro pure con l agenzia, con il dottore Crosta, il quale ci disse, appunto, che quello non era 3

4 altro che uno schema che noi potevamo sicuramente migliorare. Nella riunione che è avvenuta qui ad Agrigento abbiamo dato questo schema di statuto a tutti i Comuni e riteniamo che pressoché totalmente questo statuto dovrà essere adottato su questo testo. Comunque eventuali piccole modifiche, eccetera, che i singoli Consigli comunali magari apporteranno nell approvarlo o che voi stessi vogliate apportare, saranno oggetto di valutazione nella riunione che io vi dicevo prima sarà convocata entro il 15 di novembre dal Sindaco del Comune di Agrigento. Lo schema di statuto, così come allegato alla proposta di deliberazione, è composto da 21 articoli. Se ritenete cominciamo a leggere l articolato per potere procedere poi all approvazione articolo per articolo e arrivare poi sono 21 articoli. Io vi ho dato la presentazione di massima relativa all argomento, credo che sia stato un argomento di cui avete sicuramente Se non ci sono osservazioni io passerei, Presidente, possiamo procedere alla lettura dei singoli articoli e alla votazione dei singoli articoli. Trattandosi di 21 articoli, io vi pregherei sia per uno spirito di collaborazione, sia per evitare di perdere tempo, e voi sapete a che cosa mi riferisco, di restare tutti in aula in maniera tale da potere procedere alla votazione. Si tratta di 21 votazioni, quindi dobbiamo procedere alle votazioni singole. Se lo facciamo per alzata e seduta il tempo impiegato sarà sicuramente inferiore. Posso, Presidente, cominciare a leggere? VICEPRESIDENTE MARCHETTA Prego Dottore. SEGRETARIO GENERALE Articolo 1: Denominazione e Sede. Tra i Comuni dell ATO della Provincia di Agrigento (in questo caso) è costituito ai sensi dell Art. 382 del Testo coordinato della L.R. relativa all ordinamento degli Enti Locali il Consorzio (è lasciato in bianco) ATO (lasciato pure in 4

5 bianco) sarà la denominazione che poi verrà data complessivamente. Il Consorzio avrà una denominazione che sarà data poi in sede di incontro tra i Sindaci dei Comuni, dotato di autonomia organizzativa, amministrativa, patrimoniale, contabile, gestionale e tecnica. La sede del consorzio è individuato dall Assemblea a maggioranza qualificata dei 3 quinti dei voti, come definiti al successivo Art. 8. Il successivo Art. 8, solo così per darvi qualche idea sul metodo di votazione, è riferito al totale dei voti che si hanno in ragione del numero degli abitanti, per cui ogni Comune avrà un voto ogni abitanti o frazione inferiore, se è inferiore a abitanti, in ogni caso viene attribuito un voto o frazione superiore. Questo è l articolo 1. Presidente, se lei ritiene che io debba continuare VICEPRESIDENTE MARCHETTA Procediamo alla votazione dell articolo 1, la prima per appello nominale. SEGRETARIO GENERALE - Facciamo la prima per appello nominale. Articolo 1 così come è stato letto. Si procede alla votazione per appello nominale. VICEPRESIDENTE MARCHETTA 16 presenti, 15 voti favorevoli, 1 astenuto, l articolo 1 è stato approvato. Prima della trattazione dell articolo 2 do la parola, fermo restando che l articolo 1 è stato votato. CONSIGLIERE PICARELLA Non lo so se votato, io intanto ero distratto, non pensavo che si votava l Art. 1, ma pensavo che era l appello che si 5

6 chiamava. Comunque io rivolgo al Consiglio se rivotarlo o no, tanto io faccio le mie perplessità. Io dico a questo Consiglio che la cosa non è che è finita qua in questo articolo o nel regolamento, qua c è la solita truffa organizzata contro i Comuni consorziati, perché io vedo l Art. 1 che non si parla più di società per azioni dell ATO, di cui Agrigento aveva il 25%, di cui si parlava di scioglimento della società con un capitale, eccetera, qua con un colpo di mano, senza che ce ne accorgiamo, trasformano l ATO in società per azione, di cui noi siamo azionisti e abbiamo titolarità per andare a controllare, a fare tutto, anche a scioglierci, oggi si travolge la cosa in consorzio, la cosa è così importante, e fruttando niente. Votiamo, non è più ATO è consorzio, non è più società per azioni è un consorzio, tutto risolto, tutto fatto. Questa è la verità, caro Presidente, qua le cose importanti ci passano sotto il naso senza che noi comprendiamo che cosa votiamo. Questo articolo è così importante Tra l altro ho sentito il Segretario che ha detto, piccole modifiche poi saranno valutate dal Sindaco dal Consiglio, dall Assemblea dei Sindaci, ho sentito questo. Per cui mi rivolgo al Consiglio comunale, questo articolo che fu votato, io ero distratto, perché scrivevo qua che l ATO è una società per azioni, di cui Agrigento c ha il 25 per cento di azioni, c ha un capitale del 25%, cioè il 50% di denaro, che Agrigento è dissanguata per l anticipazione di 10 milioni di euro che mancano al Comune, sono nell ATO perché è una società per azioni. Ora con un colpo di mano la Regione vuole imbrogliare tutti gli ATO dicendo: è il regolamento che deve aggiustare. Ma non è il regolamento, è una trasformazione. Non si mette in liquidazione la società per azioni, si trasforma l ATO in consorzio come università che c è qua ad Agrigento, e noi qua non sappiamo niente, ci guardiamo in faccia. Che cosa è? Cosa di niente, uno 6

7 scherzo. Cioè noi non siamo più niente. Altro che fare contratto idrico, la nettezza urbana, eccetera. Questo articolo 1 è la truffa della Regione che fa sempre come ha fatto con l ATO, che il 31 dicembre del 2002 hanno costituito l ATO, anziché fare gli auguri perché c era l anno nuovo, 22 commissari della Regione mandati dal governo hanno sostituito 22 Comuni e hanno istituito la società per azioni... Ora forse hanno visto le proteste del fallimento che c è in questa ATO, allora il marchingegno che c è, siccome non possiamo essere aggrediti anche perché c è il controllo del Tribunale, perché dobbiamo portare il bilancio al Tribunale, essendo una società per azioni ci sono i Sindaci, c è tutto, trasformiamo questo con questo, quattro parole di articolo, statuto, che sia ATO nella provincia di Agrigento, costituito dall articolo etc. etc testo coordinato, Ente locale il Consorzio ATO. E non è più società per azioni. Ora io che potevo fare passare che ero distratto? Come era possibile? Io leggevo, approfondivo questa cosa, mentre chiamano l appello, io ho detto che ero presente, perché se il consigliere vuole prendere la parola, comunque la vergogna continua contro la città di Agrigento che si costituisce ora un Consorzio ATO, anziché una società per azioni. E questo è il primo articolo? Io non l ho letto. Qua vengono e passano sotto il naso. La Regione fa perché la Regione doveva i Comuni partecipavano all ATO, i Comuni che ne facevano richiesta, il Comune di Agrigento non ha fatto richiesta, è venuto un Commissario al posto del Consiglio comunale ad aderire alle istituzioni della società per azioni, cosiddetta ATO, fornendo al primo colpo 1 milione di euro. Poi ha fatto l anticipazione, il Comune è dissanguato. Poi chi gliela deve restituire più? La società, queste somme che deve percepire il Comune dall'ato, la società che non esiste più, che non fu messa nemmeno in liquidazione? Questa è la 7

8 vergogna in cui passiamo sulle cose da fare? Io dico di accantonare il punto e che deve essere approfondito. E se la Regione fa questo, lo fa lui con un altro Commissario, continua la vergogna in questa Sicilia no che noi ci avalliamo tutto quello che loro fanno alle spalle dei cittadini che pagano per dieci volte la spazzatura. Poi vediamo a chi reclamano. Non possono più reclamare. Per cui io prego il Consiglio se può rinviare questo punto e discuterlo perché la gente e il Consiglio comunale sconosce tutto questo come se fosse una cosa di niente. È la vita della città, la nettezza urbana della città che coinvolge tutti i cittadini, è passato sotto il naso di tutti, per cui io chiedo la sospensione di questo e che sia approfondito seriamente questo statuto, perché noi non abbiamo bisogno, non rifiutiamo lo statuto, noi vediamo cosa dobbiamo fare con l ATO, no che ci porta in altra direzione. Recuperiamo le somme. Tu avanzi soldi da me, Consorzio? Vanti dalla società per azioni non da me. Il Consorzio è un altro Ente che fu trasformato, eccetera; per cui io prego il Presidente di ritirare questo punto all ordine del giorno che non è possibile discuterlo, anche perché io non ho avuto il tempo di vederlo e penso che non può essere trattato. Scusatemi se sono stato distratto su questo punto già votato, tanto il Consiglio tanto ha fatto quella della mia mozione sul depuratore e potete fare quello che volete. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Consigliere Raccuia, ne ha facoltà. Ha chiesto di intervenire il CONSIGLIERE RACCUIA Grazie signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri. Io chiederei all ufficio di presidenza, se non ricordo male la discussione di questo statuto scaturisce da un Decreto del Presidente della Regione Sicilia, mi pare emanato nel mese di maggio, ed aveva l obiettivo di consorziare questi Comuni al fine di ridurre gli attuali ATO da un numero di 27 8

9 a un numero di 10, cioè uno per ogni provincia più uno per le isole. Tra l altro, dalla lettura che ho dato sia allo statuto, sia al decreto, sia alla circolare, sia poi al rinvio delle scadenze che erano state fissate, ricordo che l attuazione di questo statuto, di costituirsi questi consorzi era anche finalizzato a una riduzione della spesa in quanto venivano eliminati i cosiddetti Consigli di amministrazione di ogni singolo ATO e veniva istituito un unico Consiglio di Amministrazione costituito da soli tre Sindaci del consorzio. Per cui pregherei l ufficio di Presidenza, visto che sembra che questo D.P.R. sia sconosciuto, se possiamo leggerlo e vedere cosa prevedeva, grazie. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Grazie Consigliere Raccuia. Il Direttore Generale vuole dare dei chiarimenti sulla materia e soprattutto sul profilo di legittimità riguardante la materia in questione. SEGRETARIO GENERALE Io ripeto quello che ho detto all inizio, perché io all inizio ho parlato di queste cose, ma se poi si è distratti non si riesce a sentire le parole, no a comprenderle. Io ho detto che è stato emanato un decreto da parte del Presidente della Giunta regionale, esattamente il Decreto 127 del 20 maggio 2008, che è stato poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Questo decreto prevede obbligatoriamente che i Comuni si riuniscano in consorzio, non ci sono altre forme previste dalla legge, è obbligatorio farlo, tanto è vero che è previsto che i Comuni che non provvederanno saranno commissariati. Questo è quello che prevede la legge. Poi se il Comune di Agrigento si vuole fare commissariare o meno, questa è una scelta che spetta chiaramente al Consiglio comunale. Però il dettato dell Art. 1 e le altre norme che sono inserite in questo statuto, hanno un percorso coerente sia di legittimità che di funzionamento con le norme che sono state emanate dalla Regione che ha la competenza esclusiva in materia e 9

10 che infatti, ove i Comuni non si adeguano, può intervenire attraverso un Commissario all adozione del regolamento. Cosa che è avvenuta anche in passato per altri organismi, non so se in questo Comune ma in altri Comuni. Quindi non è che ci sono grossi margini di manovra sul modo o sulla maniera di come organizzare, perché rispondono tutti a precise norme di legge. Quando dicevo che saranno valutate piccole modifiche non del Sindaco, Consigliere Picarella, io non ho detto del Sindaco di Agrigento, ho detto della conferenza dei Sindaci. La conferenza dei Sindaci è un organismo che viene previsto dalla legge per arrivare alla stesura definitiva della statuto, quindi poi l assemblea del consorzio procederà alla votazione sulla base delle quote di voto che ogni Comune avrà in base alla popolazione, così come avevo spiegato inizialmente, quindi non esistono situazioni per le quali Ecco, prima di iniziare la votazione, avevo detto se c era la possibilità, se qualcuno voleva intervenire sulla questione per affrontarla. Devo far presente che questa proposta l ufficio comunale l ha prodotta esattamente il 28 luglio del 2008 ed è da allora che è all ordine del giorno, per cui non è che ci può essere ombra di dubbio che sia stata fatta all ultimo momento, messa lì chissà per quale cosa. Cioè il 28 luglio è stata presentata. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Consigliere Micciché, ne ha facoltà. Ha chiesto di intervenire il CONSIGLIERE MICCICHÉ È semplicemente per lanciare una proposta perché le perplessità che ha sollevato il Consigliere Picarella non sono delle perplessità gratuite, ma sono fondate, estremamente fondate, tant è che diceva Picarella che la costituzione dell ATO Idrico passò attraverso un Commissario. Io propongo, Segretario, sempre che il Consiglio sia d accordo, che lei possa 10

11 dare lettura di tutti gli articoli senza votare, quindi rendere edotto ogni consigliere del contenuto di questa direttiva regionale, alla fine della quale poi il Consiglio deciderà se votare articolo per articolo, se accantonarla o eventualmente se rivederla in altra sede. Quindi la pregherei di mettere a votazione la mia proposta e poi continuiamo la seduta. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Io accolgo la sua proposta, per cui diamo lettura integrale del regolamento Consigliere Cirino ha facoltà. CONSIGLIERE CIRINO Signor Presidente, io condivido le perplessità del Consigliere Picarella, però, da quello che capisco, questa votazione è a quanto pare una presa d atto, perché io vorrei sapere dal Direttore Generale se questa proposta può essere emendata dal Consiglio comunale. Se questa proposta non può essere emendata dal Consiglio comunale, ritengo che è soltanto una presa d atto. Comunque sono d accordo con la proposta del Consigliere Micciché, quella di prima il Consiglio leggere articolo per articolo e poi alla fine decidere se votare e come votarlo. Comunque desidero avere una risposta dal Direttore Generale. SEGRETARIO GENERALE Consigliere Cirino, questa è una proposta, come dicevo prima, che è frutto di una elaborazione, perché dobbiamo capirci ed essere chiari in questa situazione qua. Voi pensate che 43 Comuni devono approvare il medesimo testo, per cui se ogni Comune va per i fatti propri, è un problema poi assemblare un testo definitivo, tanto è vero che in virtù di questa difficoltà abbiamo pensato come Comune capofila di riunire, nel mese di luglio abbiamo fatto una riunione con gli altri Comuni, non solo, ma io su incarico del Sindaco di Agrigento e altri due miei colleghi di Comuni vicini abbiamo posto mano a questo statuto, non solo, ma rilevando alcune lacune che siamo andati 11

12 poi a verificare con l agenzia dei rifiuti di Palermo, facendo presente che secondo noi c erano delle cose che non funzionavano bene. E loro ci hanno detto: potete modificarle. Noi abbiamo fatto questa riunione preliminare con tutti i Comuni, dandogli questo testo, anche in quella sede ci furono delle rimostranze sul piano politico, infatti io assolutamente non entro nel merito, però rispondendo alla sua domanda, dice: possiamo modificarlo? Io ritengo che delle modifiche che siano migliorative in questa fase sia possibile apportarle. Dobbiamo tenere presente che lo stravolgimento però complessivo e totale ci porterà poi a una riunione, a un lavoro molto più difficile in sede di assemblea dei Sindaci, perché abbiamo dato un canovaccio, se ci muoviamo dentro il canovaccio, e ci sono piccole modifiche, sarà più facile. Non è che il lavoro solo perché l abbiamo fatto alcuni sia perfetto, per esempio in quella sede, quel giorno l abbiamo analizzato. Ci sono state alcune osservazioni che abbiamo ritenuto congrue e quindi abbiamo fatto delle modifiche quel giorno stesso. Può anche darsi che nel corso del dibattito qua emergano delle questioni per le quali si ritiene di migliorare. Però noi non possiamo modificare per esempio quello che è il funzionamento del Consiglio di Amministrazione, perché è regolato dalla legge, quindi deve essere in quella maniera fatto. Però se noi abbiamo la capacità e riusciamo ad apportare miglioramenti che possono essere a beneficio dello statuto e nella sua totalità, credo che anche altri Comuni poi lo recepiranno. Quindi in quella sede, se però arriviamo 43 Comuni e ognuno vuole il proprio statuto, ci sarà da impazzire penso. Questo è un discorso di pragmatismo, quindi di questo si tratta. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Consigliere Indelicato, ne ha facoltà. Ha chiesto di intervenire il 12

13 CONSIGLIERE INDELICATO Grazie, signor Presidente, signori Assessori, colleghi Consiglieri. L approvazione di questo statuto mi fa rivivere un po nel tempo ciò che noi abbiamo fatto per quanto riguarda lo statuto che abbiamo approvato a suo tempo quando nacque l ATO. Noi in Consiglio comunale abbiamo approvato un regolamento, me lo ricordo benissimo, per cui ci dissero le stesse cose, è un regolamento uguale a 43 Comuni e quant altro, è immodificabile, non si può modificare e quant altro, l urgenza del caso nell immediatezza dell approvazione di quell atto e noi l approvammo in quella maniera. Adesso si ripropone lo stesso discorso. Intanto premetto che speriamo che la Regione siciliana azzeri totalmente gli ATO, no li diminuisca, li azzeri totalmente e che il servizio possa ritornare nuovamente ai Comuni, é una mia speranza, però ci spero. Però leggo mi rendo conto che è una presa d atto, mi rendo conto che non possiamo emendarlo perché altrimenti dovrebbe andare nuovamente al vaglio di tutti i Comuni e quindi ognuno apportare le proprie modifiche, però mi chiedo e pongo solamente al Presidente o al dirigente o al Segretario Generale, qui presente, una domanda: io leggo all articolo 18 che i Comuni consorziati sono obbligati a trasferire alle autorità d ambito oltre le quote consortili di cui al precedente Art. 4, anche le risorse per lo svolgimento del servizio gestione integrata dei rifiuti, cioè significa che ogni Comune deve provvedere a versare la propria quota. Non solo, ma anche all Art. 21 nelle situazioni transitorie e finali leggo che l uscita dal Comune, qualora un Comune decidesse di uscire fuori, non comporta la cancellazione del debito nei confronti del consorzio. L articolo 4, poi dice e quant altro, tutte le somme che i Comuni devono, addirittura l Art. 4, e fa riferimento pure all Art. 4, dice che il fondo consortile (intervento fuori microfono) l uscita non comporta la 13

14 cancellazione del debito, significa che il debito rimane. Il debito in capo al Comune rimane. La mia domanda è questa, poi all articolo 4 spiega che ogni trenta giorni i Comuni devono versare le proprie quote e quant altro, ora io mi chiedo: questo statuto che ci è stato così proposto, non sappiamo manco chi l ha fatto e siamo quasi costretti ad approvarlo per presa visione, io mi chiedo, Presidente, signor Direttore Generale, ma perché visto che queste ATO si trasformano in così come dice che i Comuni sono obbligati a versare le proprie quote al consorzio, perché non si specifica in un articoletto o non l ha specificato chi ha steso questo statuto? Perché non dicono che i crediti che i Comuni hanno nei confronti dell ATO sono fatti salvi? È una semplice dicitura, cioè se loro sono tutti permalosi, precisi e puntuali a specificare che i Comuni devono pagare le quote entro 30 giorni, devono provvedere al mantenimento di questi consorzi, però non fa nessun riferimento di tutti i crediti che i Comuni hanno nei confronti dell ATO. E allora, chi ha provveduto a formulare questo statuto, potrà benissimo mettere: I consorzi che nascono e quant altro si assumono i debiti che hanno nei confronti del Comune, perché noi non scordiamoci che il Comune di Agrigento avanza più di 8 milioni di euro dall ATO. Perché non lo specifichiamo? Perché non è messo? Bastavano due righe. Questa è la domanda che pongo a chi di competenza. VICEPRESIDENTE MARCHETTA Consigliere Micciché, io ho accolto la sua richiesta. Io innanzitutto vorrei rispondere al Consigliere Indelicato dal momento che ha chiesto anche al Presidente. Riguardo all articolo 18 non è che in Sicilia è avvenuto quello che è avvenuto ad Agrigento, nel senso che ci sono molte realtà in cui ancora i Comuni non hanno trasferito le competenze in toto alle ATO, vedi Trapani, Marsala, per cui siccome la legislazione è regionale, 14

15 chiaramente loro hanno inserito che comunque i Comuni sono obbligati a trasferire alle autorità d ambito oltre alle quote consortili anche le risorse. Chiaramente, avendo già il Comune di Agrigento trasferito le competenze, non può trasferire competenze che non ha più. Per cui l ATO di Agrigento è qualche passo avanti rispetto alla realtà regionale. Per quanto riguarda il discorso decreti dei debiti, qui all approvazione vi è l approvazione dello statuto del consorzio, però lo stesso decreto ha legiferato in maniera precisa quelle che sono anche le fasi di liquidazione delle ATO, nel senso che entro il 31 dicembre l ATO, in questo caso nostra di riferimento, la Gesa Ag 2, sarà messa in liquidazione con la nomina di un liquidatore. A quel punto il liquidatore alla data del 31/12 farà lo stato passivo, anzi è obbligato entro il 28 febbraio del 2009 a fare il rendiconto di tutte le passività e di tutti i crediti e procederà l ATO Gesa Ag 2, sarà in liquidazione fino a quando non incasserà tutti i crediti che ha e non pagherà i debiti, in questo caso al Comune di Agrigento, per cui non è che c è una vacatio legis, noi stiamo approvando il consorzio perché dal primo gennaio 2009 tutta la gestione, invece di essere l autorità di vigilanza non sarà più, nel nostro caso, l ATO Gesa Ag 2 S.p.A., ma sarà questo consorzio. Riguardo i meccanismi di controllo, Consigliere Indelicato e Consigliere Picarella, il consorzio garantisce un maggior controllo da parte del Comune, perché il Consiglio di Amministrazione del Consorzio è composto soltanto 3 componenti, composto soltanto dai Sindaci, di cui 2 Sindaci devono essere di maggioranza e uno di minoranza, per cui probabilmente, numeri allo mano, tra i componenti del C.d.A. del prossimo consorzio ci sarà il nostro Sindaco. Quindi, le procedure, i meccanismi di controllo da parte del Comune di Agrigento si accentuano, no che diminuiscono, Consigliere Picarella. Ora può 15

16 capitare che il Comune di Agrigento, nell ambito di una società di capitali, avendo soltanto il 25% va in minoranza e non riesce a imporre le proprie scelte gestionali. Ma questo non si potrà minimamente verificare, me ne dia conforto anche il Vice Sindaco, Avvocato Muglia, e il controllo viene accentuato sui consorzi. Quindi lo spirito della trasformazione da S.p.A. a Consorzi viene letto da parte della Regione come un modo di far rientrare ai Comuni delle competenze per le quali si erano espropriati. Di fatto è questo, soltanto che invece di farlo in modo diretto con una gestione comunale diretta, viene fatta tramite il consorzio perché essendo su base di 43 Comuni o si faceva un unione di Comuni o si poteva fare un consorzio di Comuni. Oppure si dovrebbe ritornare alla S.p.A. pubblica, ma lì i meccanismi di controllo possono sfuggire, come spesso si ci è lamentati che sono sfuggiti nell ATO Gesa Ag 2. Per cui, Consigliere Indelicato, non è che se i debiti o i crediti si cancellano, non poteva essere scritto in questa fase, in questo statuto non può essere scritto la fine che fanno i debiti o i crediti, perché i debiti o i crediti non sono del Consorzio che andrà costituito, ma sono dell ATO Gesa Ag 2 S.p.A., che per legge sarà messa in liquidazione, sarà nominato un liquidatore, probabilmente nella figura di un dirigente regionale che procederà alla liquidazione con l incasso dei crediti e il pagamento dei debiti. Era per fare un chiarimento del perché non può essere inserita la questione di Agrigento, perché questa è una bozza di un consorzio su base regionale, in cui c è stata la diminuzione delle ATO da 27 a 9 al fine di creare delle economie, visto che la spesa di queste ATO è andata a finire a 200 milioni di euro su base regionale e quindi il legislatore ha cercato di ridurre gli ATO e di far rientrare la responsabilità di ritrasferirla ai Comuni, visto che in 16

17 tutti i Comuni c è la lamentela generale sulla gestione di queste ATO. Prego Consigliere Indelicato. (Intervento fuori microfono) CONSIGLIERE INDELICATO Ciò che ha detto adesso il Presidente, e confermo e concordo con lei, è ineccepibile. Però io mi chiedevo nella stesura di questo statuto, e il Presidente sarà abbastanza chiaro, e io ho posto soltanto questa domanda che fine fanno questi crediti?. Non potevano essere messi questi crediti? Però mi chiedo ancora, ma una volta che si creano consorzi, i Comuni, vedi caso Agrigento che fa parte dell ATO, quindi per Agrigento cambia poco, può essere rivolto questo discorso a quelle città che ancora non hanno aderito all ATO, i Comuni sono costretti nuovamente a uscire i soldi per il mantenimento dei consorzi e per il mantenimento in vita e la gestione dei consorzi. Però io mi chiedo: ma i crediti che i Comuni vantano, nel caso nostro Agrigento, per averli riscossi c era bisogno che le ATO venivano poste in liquidazione? Questa è una semplice domanda che faccio io, non è che contesto, non contesto io questa stesura oppure che il Presidente Marchetta non è stato chiaro, è stato ineccepibile, però io mi pongo delle domande legittime. Il Comune di Agrigento per riscuotersi 8 milioni di euro, aveva bisogno VICE SINDACO No, assolutamente no. CONSIGLIERE INDELICATO E allora, Vice Sindaco, lei mi garantisce che creando questi consorzi, i Comuni di cui fanno parte, in questo caso Agrigento già fa parte, quindi automaticamente andrà a farne parte, non avrà esborsi economici per il mantenimento in vita di questi consorzi? Le pongo una domanda specifica. 17

18 VICE SINDACO - Potrebbero solo diminuire gli esborsi del Comune di Agrigento, perché ci sarebbero minori spese di gestione in teoria, è fatto anche per questo, e aumenterebbe pure una economia di scala poi non mi criticate, perché non faccio riferimento a nulla, certamente l economia di scala, diminuire anche gli organismi talvolta anche pletorici, adesso non più perché è stato ridimensionato, poi è stato riempito lasciamo perdere, ma comunque questi sono fatti virtuosi, positivi in linea di principio. Se poi di fatto si fanno cose al contrario di quello che è lo spirito della legge o le intenzioni del legislatore, è tutto un altro paio di maniche. Io penso che le intenzioni siano buone. CONSIGLIERE INDELICATO Vice Sindaco, mi scusi, non voglio aprire un dibattito così, però io le pongo una domanda specifica, lei è abbastanza chiaro, il Presidente Marchetta è stato abbastanza chiaro, però io le dico, e la domanda può essere anche stupida, ma gliela faccio: il Comune di Agrigento, il Consiglio comunale nel votare questo statuto, nel crearsi per legge regionale noi abbiamo soltanto l obbligo della presa visione di questi consorzi, il Comune di Agrigento per il mantenimento in vita di questo consorzio deve uscire soldi? Le faccio questa domanda specifica. VICE SINDACO In teoria se ci fosse ancora l ATO. CONSIGLIERE INDELICATO Allora, Vice Sindaco Muglia, allora vuol dire che ho esposto male? VICE SINDACO Allora non la capisco io la domanda. CONSIGLIERE INDELICATO - Le ripongo la domanda. Noi approviamo questo statuto, si creano i consorzi 18

19 SEGRETARIO GENERALE Le rispondo solo su un piano tecnico, si tratta di un consorzio. Quando lei fa parte di un consorzio, bisogna vedere come Ente consorziato che cosa si aspetta dal consorzio. Se il consorzio ritiene di dovere fare la raccolta elettronica, sto dicendo un paradosso, che costa miliardi e miliardi, avrà una spesa di miliardi e miliardi, tutto dipende dalle scelte che fa il consorzio. L economia di scala sulla base della nuova regolamentazione, è chiaramente che ci saranno, perché non si ci saranno più Consigli di Amministrazione, non ci saranno strutture che portano l aumento delle spese. Il consorzio è sicuramente una forma molto più parsimoniosa. (Intervento fuori microfono) CONSIGLIERE INDELICATO Ma Vice Sindaco, io non lo metto in dubbio. Sarà che la mia domanda non so porla, oppure la pongo in maniera errata, ma le chiedo per la costituzione, l avvio di questi consorzi... VICE SINDACO La risposta secca secondo me è no. CONSIGLIERE INDELICATO Perfetto, volevo sentire questo. Questo volevo sentire dire, quindi, il Comune non ha nessun esborso. Volevo sentire dire questo. VICE SINDACO Ma sicuramente, probabilmente nessun esborso in più di quello che avrebbe (voci sovrapposte) ne usciremmo di più se rimanessimo così, io sono il primo a essere contrario agli ATO, nonostante il mio passato, proprio perché lo so sono contrario. Sono d accordo con l idea, ma contrario con il modello di in gestione. Però lei mi fa una domanda diversa, non mi sta chiedendo gli ATO sono una cosa giusta o una cosa sbagliata. Lei mi sta chiedendo, se si fa il consorzio il Comune pagherà dei soldi? È una domanda 19

20 francamente un po posta male. Lei dovrebbe dire comparativamente: rispetto agli attuali ATO, ai 27 ATO, i consorzi che sono una struttura diversa sul piano giuridico, che sono un modello diverso, che c è la gestione diretta dei Sindaci, che sono 43 Comuni, 42 Comuni e non più tre ATO o accorpati in uno, tutto questo, la mancanza del Consiglio di Amministrazione e il Collegio sindacale e quant altro, determinerà una diminuzione o un aumento di ipotetici costi? Allora io dico una diminuzione. VICEPRESIDENTE MARCHETTA - Consigliere Picarella, ne ha facoltà. Ha chiesto di intervenire il CONSIGLIERE PICARELLA Il Consigliere Indelicato ha ragione, solo che non lo sa esprimere bene e fate confusione perché ho impressione che ci siano pure i difensori di ufficio di questo consorzio nascituro. Il problema è serio e qua lo sottovalutiamo. Qua c è un piano, un business organizzato in mala fede, perché prima c erano società per azioni e dovevano dare conto non solo ai soci ma anche all autorità giudiziaria, perché la società per azioni è a scopo di lucro e siccome è a scopo di lucro, debbono avere i bilanci e se va in bilancio negativo deve portare i libri, se è passivo, all autorità giudiziaria, perché si chiede il fallimento della società, mentre il consorzio è una cosa uguale ma c è qualche modifica, perché nel consorzio non è a scopo di lucro e ha ragione Indelicato quando fanno il bilancio a fine anno debbono sborsare i soldi se è in attivo, no che non pagano, come dice non pagano. Noi abbiamo l esempio del Consorzio universitario ed è identico a questa truffa che si organizza a livello regionale, identico. Ogni anno il consorzio con l iscrizione, se non ci arriva, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio esborsano denaro, no che non esborsano denaro, c è il disavanzo, no non esborsano denaro, non l ha saputo 20

21 spiegare il motivo perché, però è fuor di dubbio che il Consorzio ATO ora diventa come il consorzio che c è in atto. Ogni fine anno i soldi cresciamo la bolletta. Non ce la facciamo, l organo politico dice di lasciare questa bolletta perché troppo esosa e allora ci tassiamo tutti i Comuni in proporzione. Ed è ancora pericoloso, perché essendo un consorzio, tutti i comuni sono consorziati, siamo tutti uguali, non abbiamo la gestione uno per uno. Le spese dell altro le abbiamo noi e le spese nostre ce l hanno loro. E allora glielo spiego a lui che non le capisce queste cose. Io che faccio l imprenditore conosco la società per azioni, la società a nome collettivo, il consorzio. Voi non lo capite e dite qua in pubblico non usciamo soldi, non ci solo soldi. C è una truffa organizzata e quando il direttore disse era lo scioglimento che viene il commissario, che venga il commissario a fare questo qua, quantomeno la città sa che noi non c entriamo. Il commissario approva questa truffa di articolo, tra l altro fa tipo di elezioni, eccetera. Poi questo decreto vediamo se è costituzionale o incostituzionale, come impone a un Comune di fare quello che lui vuole. Io non so se la costituzione può dire questo, la legge dice i Comuni che ne fanno richiesta e il Comune di Agrigento non ha fatto richiesta, ma è stato commissariato e venne il commissario e ha determinato quello statuto. Per cui io dico di accantonare questa, di approfondirla con un dibattito pubblico, nelle piazze, perché prima si chiamava ATO, società per azioni, responsabilità delle persone, ora si chiama consorzio. Che cosa cambia? Che prima c era responsabilità a scopo di lucro, anche con il Tribunale poteva intervenire se c erano truffe nei confronti della società, se c era il disavanzo, mentre con il consorzio ora siamo tutti felici e contenti, hanno le spalle tranquille, non possono essere denunciati qualunque spese hanno fatto, se sono passivi si 21

22 prende il capitale che c hanno, vanno nei soci e continuo, caro Indelicato, escono ancora soldi, ogni anno escono soldi se non rientrano nel bilancio, no che non escono soldi, tranne che noi deleghiamo a loro di crescere le bollette come vogliono e quando vogliono. Siccome il punto è molto delicato e questo problema dell ATO rifiuti, della società per azioni, è passato con la volontà della Regione siciliana con 22 Commissari che sono ad Agrigento dal Notaio per farlo, fottendosene dei Consigli comunali e della loro volontà, ora c è questo altro ricatto: dobbiamo fare questo e in questo modo o trasformano dalla società senza oltretutto la mettono in liquidazione? Come fanno? Nel decreto lo dicono saranno messi in liquidazione? Non lo dice. Chi sarà? Abbiamo noi un capitale di dieci miliardi e lo perdiamo, se è in liquidazione ci danno lire, perché le somme privilegiate noi sappiamo che quando la società va in liquidazione sono degli operai, prima pagano gli operai e poi pagano tutti. Cioè di conseguenza noi abbiamo perduto questa restituzione dei soldi e non l avremo mai più. Per cui chiedo di accantonare il punto. VICEPRESIDENTE MARCHETTA C è, quindi, la richiesta del Consigliere Picarella di accantonare il punto per un maggiore approfondimento. Io metto a votazione la richiesta di Picarella. Si procede alla votazione per appello nominale. VICEPRESIDENTE MARCHETTA - Leggo l esito della votazione: 11 voti favorevoli, 8 voti contrari, 2 astenuti, la proposta del Consigliere Picarella è stata approvata, quindi il punto viene accantonato. 22

23 A questo punto noi avevamo accantonato il punto 5 per la mancanza del Consigliere Arnone, mi sembra che ora sia presente in aula, per cui possiamo trattare il punto 5. Punto N. 5 all O.d.G.: Documento del Consigliere Arnone sulla situazione nuove utenze e volture contratti per fornitura idrica, gestione Girgenti Acque. VICEPRESIDENTE MARCHETTA - illustrare la sua mozione. Prego Consigliere Arnone, per CONSIGLIERE ARNONE Io avrei sperato che fosse presente anche il Sindaco per quanto riguarda questo punto. Spero che vi sia, poc anzi vi era l Assessore ai Lavori Pubblici, perché credo che sia il caso di cominciare a mettere a fuoco tutta questa vicenda dei rapporti con Girgenti Acque, perché mi pare che ci sia molto che non funzioni nel rapporto tra il Comune e Girgenti Acque. È molto che non funzioni al di là di cattive volontà e di disegni finalizzati a non fare funzionare le cose. Probabilmente vi è molto mal funzionamento, perché non si è creata una situazione di efficienza e di sintonia, perché non vi è un meccanismo di sinergia, un meccanismo di collaborazione, un meccanismo di controllo. Le televisioni oggi, ma anche in passato, davano notizia che i centralini di Girgenti Acque squillano a vuoto e quindi il cittadino non ha neanche la possibilità di mettersi in contatto con Girgenti Acque. Oggi attraversavo il percorso che congiunge la mia villa di San Leone con il centro di San Leone, con lo Stabilimento della Pubblica Sicurezza, e vi era nella parte 23

24 bassa di via Salvatore Campo, per la lunghezza di alcune centinaia di metri, un autentico fiume di acqua che invadeva la via e poi finiva nelle caditoie, perché evidentemente vi era una perdita o vi era una rottura e in questo contesto diventa pure complicato fornire le segnalazioni. Il meccanismo di Girgenti Acque ha incentivato una logica di irresponsabilizzazione che sta creando gravissimi disagi alla cittadinanza. Probabilmente ora l ingegnere capo potrà darci alcuni ragguagli, ma è certamente importante comprendere che tipo di consegne si sono fatte a Girgenti Acque e che tipo di meccanismi di raccordo ai fini dell efficienza si sono venuti a realizzare. La mia mozione prende spunto da una situazione segnalatami da molti, relativa al fatto che non si potevano prima del mio intervento, poi Girgenti Acque ci ha messo una pezza, realizzare le volture e Girgenti Acque diceva io non posso realizzare le volture dei contatori perché non abbiamo il regolamento dell ATO Idrico che consente di operare in questo senso. E veniva fuori una cosa demenziale, pubblici esercizi in regola sotto ogni altro profilo, non potevano aprire perché non potevano fare la voltura del precedente contatore. A me è stata segnalata la situazione dell ex dottor Fisci, me ne sono occupato ed era così. Poi, dopo l intervento pubblico, Girgenti Acque ha realizzato una sorta di provvedimento provvisorio che consente ora di superare questo passaggio. Però sono tutti fatti di scarsa efficienza rispetto ai quali noi dobbiamo provvedere, come è essenziale che il Comune si doti di meccanismi di trasparenza e di controllo in ordine alla quantità di acqua che riceviamo. Oggi vi era una cittadina molto incazzata e molto bene informata che poneva questo problema, dice: secondo me la città è alla sete da aprile in poi perché c è l interesse di Girgenti Acque a realizzare appalti di rifacimento della rete idrica e quindi si esaspera questo cattivo 24

25 funzionamento del sistema, in modo che la gente sia a sua volta esasperata e la situazione degeneri verso forme di forte protesta. E in effetti è necessario avere una illuminazione su tutta questa tematica, rispetto alla prima parte dell anno quando la città non soffriva la sete nei termini in cui la sta soffrendo, quanta quantità di acqua in più vi era? È abbastanza semplice. Di quanto è diminuita la quantità di acqua nelle ultime settimane, negli ultimi mesi? Ed è diminuita in misura tale da potersi creare questo tipo di problema? È un tavolo di confronto settimanale tra Girgenti Acque e gli Enti, il Comune si pensa di istituirlo? Io non parto da una posizione pregiudizialmente negativa, ma noto alcuni aspetti che mi appaiono fortemente discutibili, ho visto un avviso pubblico di Girgenti Acque, e sotto questo profilo è positivo, relativo alle assunzioni che Girgenti Acque deve procedere a fare. Ma mentre chiedere i curricula per fare le assunzioni e farle le più qualificate possibile mi può da un lato confortare, dall altro mi chiedo ma come stanno gestendo da mesi il servizio? Con quale personale? È possibile che la inadeguatezza della attuale struttura, evidenziata appunto da questi bandi di futura assunzione sia la causa principale dei problemi che noi oggi abbiamo? Allora è necessario uscire da una dinamica polemica nei confronti di Girgenti Acque ed entrare in una dinamica di confronto serrato, fortemente serrato. Dove si individuano i punti di un accordo, di una convenzione, di momenti di verifica per consentire a questo sistema, al quale abbiamo acceduto con la privatizzazione dell acqua, di potere funzionare al meglio. Io su queste cose avrei voluto sentire il Sindaco, che è quello che più dovrebbe essere padrone della materia. Sentirò con molto interesse l Ingegnere Capo, anche perché noi dobbiamo comprendere a cosa offrire la priorità. La vicenda di queste ore della associazione dei consumatori che ha fatto la 25

26 classifica ad Agrigento l acqua costa più che negli altri posti, ci propone i problemi delle scelte che sono state compiute e ci porta a ritenere che la scelta del dissalatore sia una scelta infelice, certamente sotto il profilo dell aggravio dei bilanci familiari, oltretutto non ha risolto nulla. E allora, pensare a ulteriori ampliamenti di questa soluzione, cioè del dissalatore, è sensato? A me pare che il Sindaco, e dico mi dispiace che non sia presente, non sia qui, perché io credo che il Sindaco debba uscire dalla logica nella quale è ampiamente stato fino a questo momento, cioè la logica di Fausto Coppi, un uomo solo al comando, che pensa e tenta di realizzare quello che lui da solo pensa. Io credo che sia venuto il momento, anche per gli esiti non entusiasmanti di questo anno e passa, di provare ad amministrare con il contributo di tutti, con sedi ove ci si confronta, si realizzano le sinergie, si individuano assieme le soluzioni dei problemi, si praticano le soluzioni dei problemi. E il tema del dissalatore è uno di questi temi, sui quali, o la crisi idrica, le soluzioni alla crisi idrica dove occorre uscire dalla logica fino ad oggi non felice di un uomo solo al comando, perché non ritengo che sia vantaggioso neanche per il Sindaco questa logica perché poi la gente lo individua come il bersaglio di tutti i mali che vengono ad accumularsi nella nostra città. Occorre un quadro di corresponsabilizzazione che fornisca quante più risposte positive possibili, valorizzando tutte le risorse umane, professionali, intellettuali di cui la città può venire, appunto, a essere ricca, disponibile. Questo io credo che sia anche il senso politico del ragionamento che mi accingo a concludere. Ora vediamo come su questi temi l Amministrazione comunale è in grado di fornire ulteriori arricchimenti a partire dall intervento dell Ingegnere Capo. Grazie. 26

27 VICEPRESIDENTE MARCHETTA Grazie consigliere Arnone, ha chiesto di intervenire il Consigliere Raccuia ne ha facoltà. CONSIGLIERE RACCUIA Grazie, signor Presidente. Io mi associo a quanto ha detto il Consigliere Arnone in merito a questa problematica che ben tutti conosciamo e tutti quanti leggiamo i giornali, sentiamo le lamentele della cittadinanza sia per problemi di poter realizzare dei nuovi allacci, problemi di voltura, problemi di distribuzione idrica. Penso che un po tutti quanti stiamo osservando quello che sta succedendo nella nostra città nelle varie traverse con questi lavori che vengono continuamente effettuati. Mi dispiace che non ci sia il Sindaco, principalmente per un motivo, perché il Sindaco, se non ricordo male, credo che faccia parte del Consiglio di Amministrazione dell ATO Idrico, nonché fa parte anche dell Assemblea dei soci. (voci fuori microfono) Se potevo un attimo continuare con il mio intervento e ringrazio anche l Ingegnere Principato che è qua, eventualmente mi può smentire. In ordine a questa problematica da me e dal mio gruppo attenzionata già da molto tempo, già nel mese di aprile, voglio ricordare a tutti quanti che se non ricordo male, Ingegnere Principato mi può correggere, il Comune di Agrigento ha effettuato il passaggio di consegna per quanto riguarda il sistema idrico già nel mese di marzo, il 25 marzo, mentre per quanto riguarda il sistema fognario i primi di giugno. Io non metto in dubbio le difficoltà che ci possono essere da parte di una società, tutti quanti dobbiamo comprendere che qualsiasi nuova società che prende in gestione, in affidamento questi impianti, ha necessari i tempi per potere carburare e quindi consentire questo start-up dell attività. Non riesco a comprendere come mai, invece, se questa società non era ancora pronta, si è velocizzata in tutte queste attività. Comunque, già nel mese di aprile 27

28 personalmente avevo richiesto al Sindaco, quindi con una richiesta ufficiale indirizzata al signor Sindaco, per conoscenza poi a vari dirigenti, di acquisire gli atti che riguardavano l ATO Idrico proprio per poterli attenzionare. Ricordo pure che era stata formulata una interrogazione in ordine al passaggio di consegna del servizio idrico. Anche a questa interrogazione non è stata mai data risposta. Fatto pure il 9 giugno un sollecito alle risposte, sempre indirizzato al signor Sindaco, ad oggi niente, abbiamo affrontato il discorso del Consiglio allargato che abbiamo avuto con la partecipazione di sua eccellenza il Prefetto. Abbiamo affrontato ulteriormente il discorso in un ulteriore Consiglio comunale. Io ho qua il verbale della seduta del Consiglio comunale del 29 agosto 2008, dove già in quella sede io intervenivo facendo rilevare alcune considerazioni sempre in merito al discorso ATO Idrico Girgenti Acque e citavo un articolo della convenzione. Io purtroppo devo dire che questa convenzione, di cui ad oggi ho una copia non molto formale, anche se ci è stata trasmessa all Ufficio di Presidenza tramite un file, però purtroppo dei contenuti, non riportando firme, non so se effettivamente è quella ufficiale o meno. Però già da questa si evidenziano diverse cose. Poi volevo fare un attimo un richiamo per quanto poco fa richiesto dal Consigliere Arnone. Io avevo attenzionato già questo problema nel mese di settembre dell anno scorso e avevo acquisito le necessarie informazioni, dove ricordo che mi era stato comunicato che la dotazione idrica in media che ci veniva fornita era circa litri, di cui 100 litri provenivano dal dissalatore, 100 litri da Sicilia Acque, e dal Voltano, non so se sbaglio, Ingegnere, come dotazione idrica che avevamo prima del passaggio di consegna alla Girgenti Acque. (intervento fuori microfono) 220, io avevo qua in media , di cui 100 dissalatore,

29 Sicilia Acque, dal Voltano. Questo per quanto riguarda la dotazione idrica. Io volevo leggere alcuni punti e prego tutti i consiglieri se mi stanno un attimo ad attenzionare, che riguardano sia la convenzione, e ovviamente a riprova di quello che dico ne ho da una risposta che mi è stata data dal signor Sindaco in ordine a una interrogazione urgente che ho formulato ad agosto sui pennelli, mi viene data risposta dall ufficio competente e nella risposta riguardante i pennelli prendo visione del verbale di consegna del servizio idrico integrato, riguardante le reti fognanti comunali, acque nere, le centraline di pompaggio, il rinvio a mare, i liquami, le centraline di sollevamento, gli impianti di depurazione. Da questo verbale io ho avuto delle conferme a quello che pensavo. E a questo punto ecco perché nel precedente Consiglio io chiedevo se potevano intervenire dirigenti non soltanto dei Lavori Pubblici, che ringrazio per essere qua, ma anche il Patrimonio, anche il Bilancio e poi ovviamente chiedevo pure la presenza del Sindaco. Facendo tutte le varie premesse dal giorno 4 del mese di giugno del 2008, che vengono consegnate queste cose, io leggo tra i vari punti del verbale: La Girgenti Acque S.p.A. si farà tempestivamente carico e comunque entro e non oltre 30 giorni a decorrere dalla data odierna a richiedere all Ente di competenza la voltura dei contratti di fornitura di energia elettrica per tutti gli impianti di sollevamento e pompaggio liquami e impianti di depurazione. Mi chiedo: ad oggi è stato fatto? Il subingresso ai sensi dell articolo 46 del Codice della navigazione nelle concessioni demaniali e nelle aree ove insistono condotte e/o centraline di proprietà comunale oggetto del presente verbale. Mi chiedo: ad oggi è stato fatto? Ovviamente capirete che se non è stato fatto, tutte queste cose sono a carico del Comune, cioè le stiamo pagando noi in questa particolare situazione 29

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