GLI STRUMENTI DI DIFESA COMMERCIALE

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1 GLI STRUMENTI DI DIFESA COMMERCIALE Avv. Pasquale De Micco Dirigente unità Difesa Commerciale

2 Le distorsioni della concorrenza nel commercio internazionale: 1. Dumping e Sovvenzioni pubbliche 2. Barriere non tariffarie La CE attiva misure di difesa per ripristinare la concorrenza

3 1: Il Dumping e le sovvenzioni Un impresa vende i suoi prodotti nella Comunità ad un prezzo inferiore a quello praticato nel proprio mercato interno La CE può imporre dazi antidumping per riportare il prezzo al suo livello concorrenziale (Reg. 384/96)

4 Requisiti per l imposizione di un dazio antidumping: 1. Esistenza del dumping o delle sovvenzioni 2. Danno per l industria comunitaria 3. Nesso causale tra dumping e danno 4. Interesse comunitario

5 Le imprese europee e le loro Associazioni devono presentare dati per la denuncia antidumping: Esistenza del Dumping (confronto P interno - P export ) Esistenza del danno per l industria europea (trend Quote mercato Paese Terzo Quote mercato UE P UE Profitti Occupazione ecc )

6 2: Le barriere non tariffarie Un Paese Terzo può ostacolare le esportazioni dei prodotti UE attraverso barriere non tariffarie (normative discriminatorie, lungaggini burocratiche ecc ) La CE può difendere le imprese danneggiate con una serie di azioni presso il governo locale, fino a ricorrere al WTO (Reg. 3286/94)

7 La difesa dal commercio leale : le misure di salvaguardia erga omnes In casi eccezionali in cui un settore UE presenta: Incrementi costanti e abnormi di importazioni e Situazione di grave crisi La CE può introdurre misure di salvaguardia straordinarie e temporanee verso tutto il mondo (Reg. 3285/94 e 519/94)

8 La difesa dal commercio leale : le misure di salvaguardia TPSSM In casi eccezionali in cui un settore UE presenta: Incrementi costanti di importazioni dalla Cina e Situazione di danno materiale La CE può introdurre misure di salvaguardia straordinarie e temporanee verso la Cina (Reg. 427/03 Per i tessili Reg. 138/03)

9 Le imprese e le loro Associazioni devono presentare dati allo Stato Membro per la Salvaguardia Cina: Flusso crescente di importazioni dalla Cina nell UE Evoluzione dei Prezzi (P export ; P UE ) Esistenza del danno per l industria europea (trend Quote mercato Cina Quote mercato UE Profitti Capacità Occupazione ecc )

10 Il rapporto Principale Agente tra Stati Membri e Commissione Il Consiglio dell UE (è il Principale, formato dagli Stati Membri) ha la sovranità nelle decisioni di difesa commerciale, tuttavia ogni Paese non riesce ad avere una visione a livello comunitario. Così il Principale delega l investigazione: La Commissione (Agente) svolge le indagini per conto di tutta la Comunità, valuta l interesse dell UE come unico Paese, senza differenze o pesi tra Stati, e presenta le conclusioni in una proposta che il Principale deciderà se approvare o respingere.

11 Il rapporto Principale Agente tra Stati Membri e Commissione La Commissione, grazie alle sue risorse e capacità calcola: L esistenza del fenomeno di distorsione della concorrenza (AD AS - SG) Il danno sofferto dall industria UE L interesse globale degli operatori europei (interesse comunitario) Ogni Paese valuta il proprio interesse nazionale, dando voce a tutti i suoi operatori, anche i più piccoli, che non hanno avuto la possibilità di partecipare all indagine e voterà secondo le conclusioni ottenute dall Agente e sulla base dell interesse comunitario e nazionale.

12 La posizione delle parti interessate: l interesse comunitario SI Industria Comunitaria NO Esportatori Paese Terzo Importatori UE Distributori dei prodotti UE Utilizzatori Paese sotto indagine Organizzazioni dei consumatori Fornitori dell industria UE

13 L attività di tutela delle imprese Italiane nella difesa commerciale Consulenza e indirizzo delle azioni pre-indagine Invito a collaborare con la Commissione nei casi offensivi e difensivi. Raccolta delle informazioni e dati sugli interessi di produttori, importatori, utilizzatori italiani. Costruzione dell interesse italiano, attraverso un modello microeconomico di aggregazione di costi e benefici. Difesa dell interesse nazionale a Bruxelles (voto)

14 La valutazione dell interesse nazionale da parte dell Italia L incidenza del costo del prodotto daziato decresce verso valle Ind. UE Utilizzatori Distribuzione, consumatori finali Il valore aggiunto del prodotto cresce verso valle I benefici sono forti e concentrati, i costi sono meno intensi ma molto diffusi

15 La valutazione dell interesse nazionale: 2 casi pratici Chimica (nero fumo) Hardware Pneumatici Assemblatori PC Auto Distribuzione e consumo Interesse nazionale a valle Interesse nazionale a monte

16 Dall impresa ai dazi Disclosure AD Committee Complaint Indagine Riunioni

17 Il futuro della Difesa Commerciale Effetti dell allargamento (aumento salvaguardie? Standards antidumping meno severi?) Cambiamento del voto (valore dell astensione) Standardizzazione e semplificazione per le PMI Ricorsi anticipati al WTO contro indagini pretestuose Riduzione dei costi a carico delle imprese coinvolte nelle indagini antidumping

18 Legge finanziaria 2004 Articolo 4 co.72 (Comitato nazionale anti-contraffazione) 1. Presso il Ministero delle attività produttive è costituito, ( ), il Comitato nazionale anti-contraffazione con funzioni di monitoraggio dei fenomeni in materia di violazione dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, di coordinamento e di studio delle misure volte a contrastarli, nonché di assistenza alle imprese per la tutela contro le pratiche commerciali sleali.

19 Legge finanziaria 2004 Articolo 4 co.74 (Uffici di consulenza per la tutela del marchio) 1. ( ), presso gli uffici dell'istituto per il Commercio con l'estero o presso gli uffici delle rappresentanze diplomatiche e consolari, sono istituiti uffici di consulenza e di monitoraggio per la tutela del marchio ( ) e per l'assistenza legale alle imprese nella registrazione dei marchi e brevetti e nel contrasto alla contraffazione e alla concorrenza sleale. 2.Per l'attuazione del presente articolo è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni del triennio

20 Caso Cina: dati sulle misure in vigore: Misure antidumping (AD): 33 prodotti TBR: Nessun caso Misure salvaguardia erga omnes (SG): 3 prodotti (2 acciaio e mandarini canditi) Casi pendenti: 8 prodotti Misure cinesi contro l UE: 2 AD (chimica) 1 SG

21 DIVISIONE DIFESA COMMERCIALE Avv. Pasquale De Micco Dirigente Dr. Paolo Passerini Esperto di Economia Internazionale E mail: polcom1@mincomes.it Tel: Fax: URL: