Le tue mani per una vita!!!
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- Rosangela Volpi
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1 P R O T E Z I O N E C I V I L E SANITA TRAVEL SOCCORSO onlus Sede e Autoparco: Via Volontari Italiani del Sangue, 7/ Termini Imerese Tel. fax. 091/ Gruppo Sanitario Decreto Regionale. n 487 Registro Regionale. n 185 C.d. Associazione. 641 E- Mail : travelsoccorso@gmail.com Sito Web: Responsabile Sanitario Dott. Adriano Drago (Medico Specialista in Anestesia e Rianimazione) Progetto scuola Le tue mani per una vita!!! Seminario di studio di informazione e formazione sul 1 soccorso sanitario di base Pediatrico e protezione civile Emergenza bimbi e Manovre salva. vita!!! E M E R G E N Z A B I M B I
2 Introduzione In alcuni casi, il bambino potrebbe trovarsi in una situazione di emergenza nel ruolo di vittima, spettatore o addirittura primo soccorritore. Non sono rari i casi, infatti in cui di fronte ad un infortunio del genitore con cui era solo in casa, o di un proprio compagno a scuola, il bambino abbia gridato aiuto. in queste situazioni la corretta attivazione dei soccorsi 118 e fondamentale per organizzare un efficace intervento da parte degli operatori di centrale. Il bambino però, spesso non è preparato a gestire in modo adeguato le situazioni di emergenza e non e a conoscenza come attivare i soccorsi sanitari avanzati del Obiettivi principali 1) Sviluppare e diffondere nella comunità una cultura di attenzione all emergenza pediatrica. 2)Formare il bambino come risorsa nell emergenza-urgenza. 3)Formare i piccoli soccorritori all intervento nell emergenza pediatrica in attesa dei soccorsi avanzati del Metodi A ) campagna formativa ed informativa nelle scuole dell infanzia, primarie di 1 e 2 grado, che prevede 4 aree tematiche: 1) prevenzione sugli infortuni/accidentali 2) numero di chiamata e attivazione del 118 spiegato ai bambini 3) manovre di primo soccorso di base:rianimazione cardio-polmonare PBLS-BLS 4) familiarizzazione con i mezzi di soccorso pediatrici a misura di bambino B) formazione dei piccoli soccorritori che realizzano la suddetta campagna nelle scuole C) tavolo permanente tra i diversi partners per la programmazione e la verifica delle attività, per un miglioramento continuo del progetto. Risultati e conclusioni È stata realizzata una parziale sperimentazione con la Scuola secondaria di I grado (n 5 classi prime) : gli alunni sono stati molto interessati all esperienza, hanno dimostrato di poter utilizzare in modo adeguato i numeri di soccorso e hanno prodotto disegni relativi all ambulanza,meno ansiogeni rispetto a quelli precedenti l intervento educativo.
3 Contesto In Italia l emergenza preospedaliera è gestita dalle Centrali Operative dell emergenza sanitaria, attraverso il numero unico di chiamata 118, che provvede anche al soccorso pediatrico ex ospedaliero territoriale. I bambini specie quelli più piccoli, data la loro facile trasportabilità, vengono spesso accompagnati in ospedale direttamente dai genitori con i propri mezzi. E da tempo aperto, in ambito pediatrico, un ampio dibattito sull importanza e sull efficacia di un sistema d emergenza pre ospedaliero in grado di gestire gli eventi che coinvolgono i piccoli assistiti. I bambini, al giorno d oggi, interagiscono frequentemente con i propri coetanei e con gli adulti attraverso l uso di sistemi multimediali di comunicazione ed in maniera particolare, di telefonia cellulare, che per motivi di tranquillità e sicurezza, vengono loro affidati, sempre più spesso, dai propri genitori.data inoltre la loro grandissima capacità di apprendimento, i bambini sono sempre più precocemente in grado di utilizzare correttamente sequenze numeriche di chiamata, attraverso gli stessi sistemi di chiamata, attraverso gli stessi sistemi di telefonia e di effettuare interventi di primo soccorso a carattere salvavita. Gli aspetti psicologici di una personalità più giovane, in via di formazione, impongono peraltro, una grande attenzione nella strutturazione e nella proposizione di percorsi formativi dedicati al bambino. Gli stessi bambini inoltre, nonostante lo sviluppo di politiche sempre più efficaci di prevenzione, possono rimanere vittime di patologie acute, in maniera particolare di quella traumatica, che costituisce, nei paesi industrializzati, la causa più frequente di morbilità nel corso della seconda infanzia. In tali situazioni grande cura va prestata alle problematiche di natura psicologica del soccorso pediatrico, per evitare l insorgenza di vissuti traumatizzanti nel bambino e negli stessi genitori. E per tali motivi che vanno sviluppati, fin dalle prime classi della scuola d obbligo, programmi informativi sul sistema di emergenza sanitaria, sui mezzi di trasporto e formativi sulle modalità di accesso allo stesso sistema, nonché sulle manovre di primo soccorso svolte da parte degli stessi bambini. Negli ultimi anni si è iniziato, in via sperimentale, lo sviluppo di tali programmi da parte di alcuni sistemi di emergenza 118, e di Associazioni/Enti di soccorso (TRAVEL SOCCORSO ONLUS PROTEZIONE CIVILE PER LA FUNZIONE 2 SANITA ) con l aiuto di specialisti, e psicologi dedicati alle problematiche dell età evolutiva. Le tematiche sopra esposte sono state affrontate ed approfondite in maniera organica, in un primo convegno organizzato a Verona nell anno 2003, promosso da Giorgio Nannini, fondatore di N&A, prima rivista italiana dell emergenza. Le problematiche sono state riprese nel Convegno : La carta dei Diritti del Bambino in ambulanza, realizzato ad Ancona nel giugno 2005, grazie all impegno dell ANPAS Marche e associazioni di volontariato onlus. Tale iniziativa ha avuto carattere fortemente innovativo, perché ha portato al centro dell attenzione il bambino, quale soggetto attivo in emergenza-urgenza. Scopo del nostro progetto è quello di dare al personale scolastico agli insegnanti ma soprattutto ai bambini, gli strumenti minimi essenziali per affrontare tali situazioni e fornire l aiuto più adeguato al bimbo stesso e/o ai suoi familiari e loro insegnanti, riducendo lo stress che può derivare da un non corretto approccio a tali problematiche. Alcune delle cause principali degli incidenti ai bambini, sono relative all ambito domestico e scolastico e poco viene fatto per educare alla loro prevenzione. Il bambino potrebbe trovarsi in una situazione di emergenza come protagonista o spettatore. Si tratta di situazioni in cui la corretta attivazione dei soccorsi è fondamentale per organizzare un efficace intervento di chi opera nell ambito del soccorso sanitario. La telefonata al 118 proviene nella maggioranza dei casi da familiari, amici, o persone casualmente presenti all evento, non sempre preparate ad intervenire in modo adeguato. Il nostro progetto rappresenta un iniziativa importante, se si pensa all efficacia della formazione in età scolare poiché i bambini saranno il futuro della società all aumento della popolazione anziana che frequentemente assiste i nipoti nelle ore pomeridiane, alla presenza
4 sempre più elevata di stranieri nelle nostre scuole, alla diffusione dei cellulari e quindi alla possibilità che, anche i minori, possano essere i primi a richiedere il primo soccorso. È quindi ovvio partendo dai piccoli sensibilizzare ed istruire la società ai comportamenti da tenere in caso d emergenza. Nel nostro paese l apprendimento da parte dei bambini dei numeri di emergenza ed in particolare del numero dell emergenza sanitaria, è un aspetto decisamente poco considerato, al pari di altri insegnamenti nell ambito della sicurezza. Questo aspetto è senza dubbio conseguenza di una certa insofferenza verso la Ermergency preparedness, cioè essere preparati ad affrontare situazioni d emergenza. A differenza di quanto avviene nei paesi anglosassoni ed in particolare negli USA, l ipotizzare situazioni di rischio o di pericolo e quindi predisporsi ad affrontarle, viene guardato con sospetto, quasi potesse portare sfortuna. Nei confronti del bambino questa nuova cultura ha due fattori : il voler proteggere il bambino da informazioni che evochino situazioni spiacevoli o drammatiche, e lo scetticismo nei confronti della capacità del bambino di effettuare una chiamata di soccorso. Il progetto si propone di porre al centro dell attenzione il bambino quale soggetto attivo e/o passivo in situazioni di emergenza. di fronte ad un emergenza pediatrica o adulta alla richiesta di aiuto da parte di un bambino, viene particolarmente sollecitata la sfera emotiva. Quando dobbiamo intevenire in una situazione in cui è un bambino ad essere coinvolto, sappiamo già che dobbiamo scontrarci con un altro fattore cioè la paura. La paura di un bambino di fronte la sofferenza provoca sensazioni grandi ed incomprensibili, perché un bambino non è un piccolo uomo ma semplicemente un bambino, inoltre sappiamo di dover affrontare anche la paura dei genitori, i quali non riuscendo ad aiutare la loro creatura hanno un timore ancora più grande. Per questi motivi è necessario affrontare l emergenza coinvolgendo i bambini da più punti di vista, allo scopo di dare al personale del settore e ai genitori gli strumenti minimi essenziali per affrontare tali situazioni maturando la conoscenza del problema. Tutto ciò potrà fornire un corretto e valido aiuto al bimbo, al personale scolastico ed ai genitori contenendo lo stress emotivo sia sulla vittima che sui soccoritori. Finalità generali e obbiettivi specifici Sviluppare e diffondere nella comunità una cultura di attenzione all emergenza pediatrica e non, formando il bambino come risorsa nell emergenza-urgenza. Risultati documentabili Nella sperimentazione già realizzata presso l Istituto Comprensivo Giovanni Papa Giovanni XXIII di Gibellina, sono emersi i seguenti risultati: gli alunni sono stati molto interessati all esperienza, hanno dimostrato di poter utilizzare in modo adeguato i numeri di soccorso. Prima dell intervento educativo i bimbi avevano, dimostrandolo con interventi mirati, una prospettiva angosciosa dei mezzi di soccorso. Alla fine degli incontri la situazione cambiava drasticamente dopo l esperienza diretta di semplici simulazioni di soccorso pediatrico e la conoscenza di mezzi a misura di bambino e manovre salva vita PBLS spiegato ai bambini in forma di cartone animato. Per questi motivi vi chiediamo il vostro consenso di accreditare il nostro progetto in modo da divulgarlo in tutti gli istituti scolastici elementari ponendo il vostro simbolo su ogni progetto e proseguendo il lavoro svolto con amore nei riguardi dei bambini, in memoria del grande maestro di vita, Giorgio Patrizio Nannini. Distinti saluti Travel soccorso onlus Il Presidente
5 Conclusioni e foto Dimostrazione dei mezzi a misura di bambino (Gibellina 2010) (TP) spiegazione del mezzo di soccorso Campo scuola (Niscemi 2009) (CL) Emergenza bimbi Familiarizzazione con i mezzi di soccorso a misura di bambino L addestramento al I soccorso simulazione di RCP lezione di gruppo l ambulanza simona lezione frontale bambino in ambulanza Anche loro possono fare la. Differenza!!! educhiamoli a questo.
6 al progetto sono stati coinvolti anche..loro!!! Lezioni di I soccorso BLS-PBLS. Spiegato ai genitori - insegnanti Arrivederci a presto Un grande sogno non viene mai realizzato se non c e nessuno in grado di sognarlo..noi lo abbiamo sognato e insieme a voi.lo realizzeremo. I volontari soccorritori i della Travel soccorso onlus
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