CAPITOLO UN BILANCIO DELLA SITUAZIONE INCIDENTALE AL 2014 E LE DINAMICHE RECENTI

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1 CAPITOLO 2 UN BILANCIO DELLA SITUAZIONE INCIDENTALE AL 2014 E LE DINAMICHE RECENTI CENTRO DI MONITORAGGIO REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE L INCIDENTALTÀ STRADALE IN PIEMONTE AL 2014: RAPPORTO 2015

2 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale 2. UN BILANCIO DELLA SITUAZIONE INCIDENTALE AL 2014 E LE DINAMICHE RECENTI 2.1 Il quadro di insieme Il 2014 non è stato un anno positivo per la sicurezza stradale. Per la prima volta dal 2010, anno di riferimento per monitorare il progresso verso il target europeo di dimezzamento della mortalità entro il 2020, il territorio piemontese mostra una recrudescenza del fenomeno incidentale. Pur trattandosi di aumenti modesti, i dati del 2014 destano preoccupazione perché rappresentano una rottura nel percorso di miglioramento che in Piemonte prosegue quasi senza soluzione di continuità da oltre un decennio. Complessivamente, nel 2014 gli incidenti stradali nel territorio regionale sono stati (+1,6% rispetto al 2013), i morti 265 (sei in più rispetto all anno precedente) e i feriti (+0,5%). La riduzione della mortalità rispetto al 2010 si attesta al 19%, con una perdita di oltre 2 punti percentuali rispetto al 2013 (Tab. 1). Tabella 1. Incidenti, morti e feriti in Piemonte dal 2001 al Fonte: CMRSS su dati ISTAT. INCIDENTI diff. % anno prec. MORTI diff. % anno prec. FERITI diff. % anno prec ,1% 591 5,0% ,4% ,5% 569-3,7% ,1% ,5% ,0% ,5% ,7% 453-8,5% ,1% ,7% ,8% ,5% ,5% 392-3,0% ,1% ,2% ,3% ,0% ,5% 317-4,5% ,9% ,2% 327 3,2% ,1% var % -42% -20% ,4% 320-2,1% ,2% ,3% ,3% ,2% ,4% 259-8,8% ,8% ,6% 265 2,3% ,5% var % -19% -18% È doveroso sottolineare, tuttavia, che l interruzione del percorso di miglioramento delle situazioni incidentali non è solo un evento piemontese, ma si riscontra pur con intensità variabile in molti paesi del territorio europeo. Come si evince dall ultimo rapporto dello European Transport Safety Council 1, il 2014 è stato un annus horribilis per l incidentalità stradale in quasi tutta l Unione europea: la mortalità si è ridotta 1 ETSC (2015), Ranking EU progress on road safety - 9th Road Safety Performance Index Report, disponibile all indirizzo web 14

3 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti solamente dello 0,6% (a fronte di un valore target di 6,7% necessario per restare in linea con l obiettivo di dimezzamento decennale) e tra le nazioni monitorate solo in 13 casi si è registrata, tra il 2013 e il 2014, una riduzione della mortalità stradale, con casi negativi eccellenti come Francia (+3,5%) e Svezia (+3,8%). In questo contesto, l Italia mostra una riduzione annuale modesta, che si attesta all 1,6% (Fig. 2) Var. Morti UE15-18% UE28-18% ITALIA - 19% PIEMONTE - 19% Figura 2. Andamento della mortalità in Piemonte, Italia ed Europa (2010=100). Fonte: CMRSS su dati ISTAT e ETSC. Rispetto alla popolazione complessiva, il Piemonte (60 morti per milione di abitanti) presenta livelli di mortalità più elevati rispetto alla media nazionale (55) ed europea (44 nell EU a 15 stati, 51 nell EU28), pur centrando riduzioni superiori di tale valore a partire dal 2010 (-13 morti per milioni di abitanti) (Fig. 3, Tab.1App) PIEMONTE ITALIA EU28 EU15 Figura 3. Morti per milione di abitanti in Piemonte, Italia ed Europa, confronto Fonte: CMRSS su dati ISTAT e ETSC. A livello provinciale (Tab. 2), è da segnalare una recrudescenza della mortalità nelle province di Novara (12 vittime in più rispetto al 2013), Alessandria e Biella, mentre nel Torinese la mortalità è diminuita in maniera sensibile tra il 2013 e il 2014 (-13%). 15

4 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale La particolarità dell ultima rilevazione è la non coerenza tra l andamento degli incidenti e quello della mortalità: in provincia di Novara e Alessandria, ad esempio, il netto aumento delle persone decedute è avvenuto in un contesto di riduzione degli eventi incidentali (Novara -5%, Alessandria -8%); situazione opposta in provincia di Torino, dove l incidentalità è aumentata, pur di poco (+4%), mentre la mortalità, come già detto, è sensibilmente calata. Rispetto all anno base 2010, è nella provincia di Cuneo che si osservano i progressi più evidenti, con una diminuzione della mortalità del 33% (da 63 a 42 vittime). Bene anche Alessandria, soprattutto dal punto di vista della riduzione dei feriti (-30%), mentre la mortalità cresce nell ultimo anno, invertendo la tendenza. Tabella 2. Incidenti, morti e feriti per provincia in Piemonte nel 2010, 2013 e N.B. Le variazioni di valori sotto le venti unità non sono state rappresentate in tabella. Fonte: CMRSS su dati ISTAT Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Torino Vercelli Novara Cuneo Asti Alessandria Biella VCO PIEMONTE var var Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Torino -12% -16% -14% 4% -13% 1% Vercelli -16% -26% -17% 6% - 9% Novara -17% -9% -23% -5% 63% -8% Cuneo -23% -33% -24% -3% -13% -3% Asti -16% -27% -19% 11% - 10% Alessandria -28% -10% -30% -8% 28% -9% Biella -4% 20% -4% 20% - 27% VCO -2% -43% 1% 8% - 15% PIEMONTE -16% -19% -18% 2% 2% 1% Nonostante i miglioramenti apprezzabili conseguiti di questi ultimi anni, nel 2014 Cuneo è ancora la provincia con la situazione incidentale peggiore nel panorama regionale. Nel grafico di Fig. 4, infatti, è l unica ad occupare il quadrante in alto a destra, ovvero quello con gli indici di mortalità e lesività (morti e feriti ogni 100 incidenti) superiori alla media regionale. La provincia di Torino, invece, continua ad essere contraddistinta da bassi livelli di mortalità (1,7) e un alto tasso di ferimenti (148 ogni 100 incidenti). Dal confronto con i valori 2010 è possibile notare come la situazione di Cuneo sia rimasta pressoché inalterata e stabilmente nel quadrante meno 16

5 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti positivo, così come del resto quella di Torino, provincia contraddistinta dalla bassa mortalità ed elevata lesività. La variazione più evidente è quella della provincia di VCO che, dimezzando la mortalità, nel posizionamento 2014 figura nel quadrante inferiore. Al contrario, Alessandria peggiora il proprio indice di mortalità, mentre Novara e Asti riducono sensibilmente il valore dell indice di lesività. 6 5 Piemonte 147, Indice di mortalità BI 428 VCO 429 AT 599 VC 519 NO AL TO CN Piemonte 2, Indice di lesività 6 5 Piemonte 143, Indice di mortalità NO BI 406 AT 497 AL VC 441 CN TO Piemonte 2,3 1 VCO Indice di lesività Figura 4. Indici di mortalità e lesività e numero di incidenti per provincia (dimensione delle bolle) del Piemonte nel 2010 e nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 17

6 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale 2.2 Il fenomeno incidentale secondo alcune dimensioni di analisi: ambiti, localizzazione, natura, circostanze Ambiti. Anche nel 2014 l incidentalità stradale in Piemonte si conferma un fenomeno prettamente urbano. Il 73% dei sinistri, infatti, avviene nei centri abitati: è da segnalare che tra il 2013 e il 2014 il loro numero è rimasto pressoché invariato. Situazione opposta si verifica per la mortalità, molto più elevata in ambito extraurbano e in aumento rispetto al 2013: con 10 unità in più rispetto all anno precedente, nel 2014 in ambito extraurbano si concentrano il 59% delle vittime totali del Piemonte (nel 2013 le quote di morti erano così distribuite: 56% extraurbano, 44% urbano), Tab. 3. Tabella 3. Incidenti, morti e feriti per ambito in Piemonte, anni vari nel periodo Fonte: CMRSS su dati ISTAT. URBANO EXTRAURBANO TOTALE Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Incidenti Morti Feriti Localizzazione dell incidente. Il 61% degli incidenti nel 2014 (7.009 casi su ) avviene sulle strade comunali urbane, dato che va letto tenendo conto che l 80% del tessuto viario piemontese è costituito da strade comunali. Nonostante ciò, esse concentrano il 25% dei morti totali (67 su 265), valore in diminuzione tra il 2013 e il L ambito extraurbano è quello che nell ultimo anno ha destato le maggiori preoccupazioni, con aumenti diffusi di eventi incidentali e morti sulle strade provinciali e statali, così come sulle arterie autostradali, che per la prima volta dall inizio del decennio fanno registrare aumenti sensibili dei livelli incidentali (Tab. 4). La rilevazione 2014 conferma che le strade provinciali sono quelle con il più alto rischio di infortunio mortale (4,9 morti ogni 100 incidenti; nel 2013 tale valore era 4,7); è in crescita anche l indice di mortalità sulle statali (4,1, +0,2 rispetto al 2013) e sulle autostrade (3,1 a fronte del 2,7 dell anno precedente). In controtendenza invece il dato sulle strade comunali, in diminuzione sia per quanto concerne la mortalità, che in riferimento all indice di lesività. L indice di lesività tocca i suoi massimi sulle autostrade, con 163 feriti ogni 100 incidenti, valore in crescita rispetto al 2013 (Fig. 5, Tab.2App). 18

7 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti Tabella 4. Incidenti e morti per tipo di strada e ambito in Piemonte, nel 2010, 2013 e Fonte: CMRSS su dati ISTAT. INCIDENTI var % var % Strada comunale nell'abitato % 0% Strada provinciale nell'abitato % 5% Strada statale nell'abitato % -4% TOTALE NELL'ABITATO % 0% Strada comunale extraurbana % 11% Strada provinciale fuori dell'abitato % 2% Strada statale fuori dell'abitato % 2% Autostrada % 14% Altra strada TOTALE FUORI ABITATO % 6% TOTALE PIEMONTE % 2% MORTI var % var % Strada comunale nell'abitato % -15% Strada provinciale nell'abitato % 23% Strada statale nell'abitato % 25% TOTALE NELL'ABITATO % -4% Strada comunale extraurbana Strada provinciale fuori dell'abitato % 4% Strada statale fuori dell'abitato % 0% Autostrada % 30% Altra strada TOTALE FUORI ABITATO % 7% TOTALE PIEMONTE % 2% Figura 5. Indici di mortalità e lesività per tipo di strada, in Piemonte, nel NB. Le frecce rappresentano aumenti o diminuzioni rispetto al valore Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Nature incidentali. Gli scontri tra veicoli in marcia sono la categoria incidentale più diffusa e nel 2014 rappresentano il 64% dei sinistri complessivi, Tab. 5. Nello specifico, gli scontri frontali-laterali sono gli eventi più frequenti e pesano per il 34% sugli incidenti totali. Pur essendo responsabili di una quota relativamente modesta di eventi (il 14% nel 2014), gli investimenti pedonali costituiscono però una categoria incidentale in situazione di criticità: è l unica infatti con riferimento alla quale non si notano 19

8 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale miglioramenti nel tempo; anzi, rispetto al 2010 si riscontrano addirittura più casi (Fig. 6). Dal punto di vista della mortalità, le criticità maggiori si rilevano per gli scontri frontali (7 morti ogni 100 casi), per gli incidenti avvenuti per fuoriuscita/sbandata di un veicolo (4,8), e per gli investimenti pedonali (3,2). Tabella 5. Incidenti, morti e indice di mortalità per natura dell incidente in Piemonte nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Incidenti Morti Indice di mortalità Scontro frontale 559 5% 39 15% 7,0 Scontro frontale-laterale % 58 22% 1,5 Scontro-laterale 968 8% 10 4% 1,0 Tamponamento % 24 9% 1,2 TOTALE SCONTRO TRA VEICOLI % % 1,8 INVESTIMENTO PEDONE % 52 20% 3,2 Urto con veicolo in momentanea fermata 237 2% 2 1% 0,8 Urto con veicolo in sosta 222 2% 5 2% 2,3 Urto con ostacolo 601 5% 16 6% 2,7 Urto con treno 0 0% 0 0% - TOTALE URTO CON OSTACOLO/VEICOLO % 23 9% 2,2 Fuoriuscita (sbandamento) % 53 20% 4,8 Infortunio per frenata improvvisa 53 0% 0 0% 0,0 Infortunio per caduta da veicolo 224 2% 6 2% 2,7 TOTALE SENZA URTO % 59 22% 4,3 TOTALE % % 2,3 SCONTRO TRA VEICOLI INVESTIMENTO PEDONE 4% URTO CON OSTACOLO/VEICOLO SENZA URTO TOTALE -4% -2% -19% -24% -19% -16% -16% -19% -44% Incidenti Morti Figura 6. Variazione di incidenti e morti per natura dell incidente in Piemonte. Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 20

9 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti Le circostanze presunte d incidentalità. Le oltre 70 circostanze incidentali codificate nella scheda di rilevamento ISTAT (CTT/INC) sono state aggregate nelle macrocategorie mostrate in Tab Escludendo la circostanza Procedeva regolarmente, quella di gran lunga diffusa 3 (presente in circa 8 casi su 10), nel 2014 le circostanze incidentali più frequenti sono: le circostanze relative al pedone, il mancato rispetto della segnaletica (violazione degli artt. 141 e del CdS), la guida distratta con andamento indeciso e l eccesso di velocità (artt CdS). Il dato più preoccupante riguarda le Circostanze relative al pedone, il cui numero di casi aumenta ben del 12% fra il 2013 al 2014 (Tab.3App). Un confronto con i valori 2010 evidenzia come, a fronte di una riduzione complessiva del numero delle circostanze del 16%, alcuni comportamenti a rischio, quali ad esempio l eccesso di velocità, così come il mancato rispetto della precedenza sui passaggi pedonali (la più diffusa all interno della categoria Circostanze relative al pedone ), non facciano riscontrare diminuzioni apprezzabili nel tempo. Tabella 6. Circostanze presunte di incidentalità associate al conducente, in Piemonte, nel 2010, 2013 e Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Circostanze di incidentalità associate al conducente var % var % Procedeva regolarmente % 3% Circostanze relative al pedone % 12% Mancato rispetto della segnaletica (art. 145 e 41-43) % 0% Guida distratta o andamento indeciso % -2% Eccesso di velocita' (artt ) % 0% Manovrava % -4% Mancato rispetto delle distanze di sicurezza (art. 149) % 5% Sbandamento con fuoriuscita per guida distratta % -5% Svolta irregolare e non rispetto segnaletica % 7% Procedeva contromano (art. 143) % -4% Sbandamento con fuoriuscita per eccesso di velocita' % -16% Sbandamento con fuoriuscita per evitare l'urto % -10% Sorpassi pericolosi/ non consentiti (art. 148) % -22% Altre circostanze % 5% TOTALE % 2% Considerando complessivamente il periodo , le circostanze incidentali più diffuse (escludendo i comportamenti regolari) sono: il mancato rispetto della segnaletica e le circostanze relative al pedone, che pesano per il 18%, la distrazione 2 Si ricorda che le circostanze presunte sono associate al comportamento dei conducenti dei primi due veicoli coinvolti in un sinistro e, pertanto, la somma totale dei casi rilevati è superiore al numero totale degli incidenti. 3 Essendo la circostanza un dato obbligatorio, è probabile che in diversi casi in cui risulta impossibile ricostruire il comportamento del conducente la scelta possa venir fatta ricadere sull opzione Procedeva regolarmente. 21

10 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale alla guida, che raccoglie il 14% dei casi (che diventano 20% se si sommano anche gli sbandamenti) e l eccesso di velocità, che ha un peso del 13% (Fig. 7). Mancato rispetto della segnaletica (art. 145 e 41-43) Circostanze relative al pedone 18% 18% Guida distratta o andamento indeciso 14% Eccesso di velocita' (artt ) 13% Manovrava Mancato rispetto delle distanze di sicurezza (art. 149) 7% 8% Sbandamento con fuoriuscita per guida distratta 6% Altre circostanze 16% Figura 7. Circostanze presunte dell incidentalità in Piemonte: peso rispetto al totale nel periodo (somma di casi). Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Esaminando l impatto incidentale prodotto dalle diverse circostanze in termini di mortalità e lesività 4 (Fig. 8), emerge come l eccesso di velocità e il procedere contromano siano i comportamenti irregolari più rischiosi per l incolumità dei coinvolti: entrambi i valori degli indici, infatti, sono superiori alla media. Il mancato rispetto della segnaletica comporta un alto tasso di ferimenti a fronte di una di una mortalità relativamente meno elevata; all opposto, il sorpasso pericoloso, condotta scarsamente rilevata, si contraddistingue per l elevata mortalità e la bassa lesività, sintomo di un comportamento ad alto rischio che porta più frequentemente alla morte di un coinvolto che al suo ferimento. 4 Per il calcolo degli indici relativi a ciascuna circostanza sono stati conteggiati i morti e i feriti causati dagli incidenti in cui tale circostanza è stata rilevata per almeno uno dei due veicoli coinvolti. 22

11 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti 7 6 Piemonte 156,8 Procedeva contromano Indice di mortalità Manovrava Sorpassi pericolosi Svolta irregolare Mancato rispetto distanze di sicurezza Guida distratta Procedeva regolarmente Mancato rispetto segnaletica Eccesso di velocita' Indice di lesività Piemonte 2,2 Figura 8. Indici di mortalità e lesività per circostanza presunta di incidente, in Piemonte, nel periodo (somma di casi). Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 2.3 Profilo e composizione anagrafica degli utenti Nel 2014 le persone verbalizzate 5 in occasione di un incidente stradale sono state (+1,2% rispetto al 2013, -15% rispetto al 2010), distribuite in veicoli (+1,6 sul 2013 e -16% dal 2010). Gli infortunati (morti + feriti) sono stati (+0,5% rispetto all anno precedente, -18% dal 2010), con un tasso di infortunio (infortunati/coinvolti) che si attesta al 64%, in diminuzione di due punti percentuali dall inizio del decennio. Gli uomini (61%) sono in maggioranza rispetto alle donne (39%): se tale quota resta tutto sommato invariata dal 2010, nel 2014 aumenta il divario di genere per quanto concerne la mortalità (83% uomini, 17% donne), Tab. 7. Tabella 7. Persone registrate, morti e feriti per genere, in Piemonte, nel 2010, 2013 e Fonte: CMRSS su dati ISTAT PERSONE MORTI FERITI Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne % 38% 70% 30% 57% 43% % 39% 76% 24% 57% 43% % 39% 83% 17% 57% 43% 5 Si usa il termine verbalizzate e non coinvolte, in quanto la scheda di rilevazione Istat CTT/INC prevede l esito illeso solamente per i conducenti (e non anche per passeggeri e pedoni), pertanto parlare di numero persone coinvolte potrebbe essere fuorviante. 23

12 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Considerando la posizione nel veicolo (Tab. 8), nel 2014 migliora la situazione nelle sedute posteriori (-5% di incidenti e feriti, 7 morti in meno rispetto al 2013), mentre aumentano le vittime per i passeggeri sui sedili anteriori. Variazioni poco significative nell ultimo anno, invece, per quanto concerne i conducenti. Tabella 8. Incidenti, morti e feriti per posizione nel veicolo, in Piemonte, nel 2010, 2013 e 2014 e variazioni nel periodo. Fonte: CMRSS su dati ISTAT var% var% INCIDENTI Conducenti % -16% Passeggeri ANT % 4% Passeggeri POST % -47% Conducenti MORTI 178-1% -23% Passeggeri ANT % -8% Passeggeri POST % -33% FERITI Conducenti % -18% Passeggeri ANT % 4% Passeggeri POST % -47% Gli automobilisti (conducenti e occupanti) sono la categoria più colpita dagli infortuni (64% del totale, in calo del 4% rispetto al 2010), seguita dai pedoni (11%, in aumento di 3 punti dal 2010), dai motociclisti (9%, stabile nel periodo), dai ciclisti (7%, + 2%) e dagli occupanti dei mezzi pesanti (3%); i restanti utenti (mezzi pubblici, veicoli da lavoro, ecc.) concentrano il 7% del totale degli infortunati. Tra il 2013 e il 2014, la recrudescenza del fenomeno incidentale colpisce tutte le categorie di utenti, eccezion fatta per i motociclisti, per i quali però torna a salire la mortalità, a differenza dei ciclisti, Tab.9. Rispetto al 2010, il peggioramento più preoccupante in termini di incidenti si osserva per i pedoni e ciclisti (rispettivamente +3,5% e +12,7%, tra il 2010 e il 2014). Considerando gli indici di mortalità, nel 2014 i motociclisti (3,3 morti ogni 100 incidenti) e i pedoni (3,1) sono le categorie di utenti maggiormente a rischio. 24

13 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti Tabella 9. Incidenti, morti e indici di mortalità per categoria di utente in Piemonte nel 2010, 2013 e 2014 e variazioni nel periodo. Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Automob. Pedoni INCIDENTI Ciclisti Motocicl. Mezzi pes var ,2% 10,7% 6,8% -4,9% 0,1% var ,9% 3,5% 12,7% -19,0% -21,0% MORTI Automob. Pedoni Ciclisti Motocicl. Mezzi pes var ,4% 33,3% -27,3% 25,0% -46,2% var ,8% -3,7% -40,7% -3,8% -53,3% INDICE DI MORTALITA' Automob. Pedoni Ciclisti Motocicl. Mezzi pes ,3 3,3 2,7 2,8 0, ,2 2,6 2,1 2,5 1, ,2 3,1 1,4 3,3 0,5 Variazioni % tra il 2010 e il 2014 Mezzi pesanti Ciclisti Automobilisti Motocicliclisti Pedoni 13% 4% -21% -15% -19% -4% -4% -25% -41% -53% INCIDENTI MORTI Tre le quasi 26mila persone verbalizzate nel 2014, il 57% è rappresentato da adulti di età compresa tra i 30 e i 65 anni, il 23% da giovani tra i 18 e i 29 anni, il 15% da anziani con oltre 65 anni; la parte restante è distribuita tra bambini e ragazzi (Tab. 10). Se incidenti e feriti sono distribuiti in maniera pressoché analoga tra le varie fasce d età, il dato sulla mortalità evidenzia una criticità evidente per quanto concerne le persone anziane. Coinvolti solo in un incidente su sei (15%), gli over 65 hanno una quota di morti (42%) molto prossima a quella degli adulti (46%), Tab.4App. Tabella 10. Persone verbalizzate, incidenti, morti e feriti per classe d età in Piemonte nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. NB. La somma degli incidenti, in questo caso, non coincide con quella totale del 2014 (11.434), in quanto lo stesso incidente può essere conteggiato più volte in base al numero delle persone coinvolte. PERSONE INCIDENTI MORTI FERITI Bambini (1-13 anni) 743 3% 726 3% 1 0% 718 4% Ragazzi (14-17 anni) 619 2% 604 2% 5 2% 595 4% Giovani (18-29 anni) % % 27 11% % Adulti (30-65 anni) % % % % Anziani (oltre 65 anni) % % % % TOTALE % % % % Rispetto al 2010, i maggiori progressi in termini di riduzione della mortalità interessano la popolazione giovanile (58 morti nel 2010, 28 nel 2014, -52%) e gli under 18 (-36%). Apprezzabile anche la diminuzione di decessi tra gli adulti (-18%), mentre l unica categoria a peggiorare la propria situazione rispetto al 2010 è quella degli anziani (+1%), soprattutto a seguito di una variazione molto negativa nell ultimo anno (30 vittime in più, tra il 2013 e il 2014), Fig

14 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Anziani + 1% 80 Adulti -18% 60 Bambini/Ragazzi -36% Giovani -53% Figura 9. Andamento del numero di morti per classe d età, in Piemonte, tra il 2010 e il 2014 e variazione percentuale nel periodo. Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Prendendo in esame la distribuzione per classe di età dei deceduti per categoria di utente (Fig. 10, Tab.5App), si rileva che, nel 2014, la mortalità degli anziani è molto più elevata per i pedoni: delle 52 vittime fra i pedoni, infatti, 39 sono persone con oltre 65 anni di età (75%). La popolazione anziana costituisce anche l aliquota più consistente tra gli automobilisti morti (45%): anche questo è un dato in evidente peggioramento rispetto a quanto osservato negli anni precedenti. Netta, invece, la prevalenza degli adulti tra i motociclisti. 1% AUTOMOBILISTI 16% 38% 45% MOTOCICLISTI 2% 14% 74% 10% CICLISTI 6% 50% 44% PEDONI 2% 2% 21% 75% Bambini (1-13 anni) Ragazzi (14-17 anni) Giovani (18-29 anni) Adulti (30-65 anni) Anziani (oltre 65 anni) Figura 10. Distribuzione dei morti per classe di età per categoria di utente, in Piemonte, nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 26

15 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti 2.4 Le dinamiche temporali dell incidentalità Nel 2014 il maggior numero di eventi incidentali (incidenti, morti e feriti) si verifica nelle ore tardo-pomeridiane, in particolare tra le 16:30 e le 19:30 (24% di incidenti e feriti, 28% di morti), Tab. 11, Fig. 11. Tabella 11. Incidenti, morti e feriti per fascia oraria, in Piemonte, nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. FASCIA ORARIA INCIDENTI MORTI FERITI 0:30-1: % 3 1% 330 2% 1:30-2: % 3 1% 278 2% NOTTE 2:30-3: % 1 0% 184 1% 3:30-4: % 2 1% 177 1% 4:30-5: % 4 2% 170 1% 5:30-6: % 4 2% 221 1% 6:30-7: % 4 2% 255 2% 7:30-8: % 9 3% 650 4% MATTINO 8:30-9: % 13 5% 887 5% 9:30-10: % 15 6% 847 5% 10:30-11: % 11 4% 862 5% 11:30-12: % 13 5% 926 6% 12:30-13: % 16 6% % 13:30-14: % 14 5% 873 5% 14:30-15: % 17 6% % POMERIGGIO 15:30-16: % 20 8% % 16:30-17: % 28 11% % 17:30-18: % 32 12% % 18:30-19: % 15 6% % 19:30-20: % 19 7% 900 5% 20:30-21: % 7 3% 616 4% SERA 21:30-22: % 5 2% 436 3% 22:30-23: % 4 2% 338 2% 23:30-0: % 6 2% 366 2% ora imprecisata TOTALE PIEMONTE 1 0% 0 0% 2 0% % % % INCIDENTI 6% 30% 49% 15% MORTI 5% 26% 54% 15% FERITI 7% 28% 49% 16% Notte Mattino Pomeriggio Sera Figura 11. Percentuale di incidenti, morti e feriti per fascia oraria, in Piemonte, nel Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 27

16 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Il confronto con l andamento nel 2013 (Fig. 12) evidenzia un aumento del numero di eventi incidentali nel corso delle prime ore del mattino (tra le 5:30 e le 9:30) e in tutta la fascia pomeridiana (tra le 13:30 e le 18:30). Diminuiscono gli incidenti nelle ore serali :30-1:29 1:30-2:29 2:30-3:29 3:30-4:29 4:30-5:29 5:30-6:29 6:30-7:29 7:30-8:29 8:30-9:29 9:30-10:29 10:30-11:29 11:30-12:29 12:30-13:29 13:30-14:29 14:30-15:29 15:30-16:29 16:30-17:29 17:30-18:29 18:30-19:29 19:30-20:29 20:30-21:29 21:30-22:29 22:30-23:29 23:30-0:29 NOTTE MATTINO POMERIGGIO SERA Figura 12. Quota di incidenti per fascia oraria rispetto al totale giornaliero, in Piemonte, nel 2010, 2013 e Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Il grafico di Fig. 13 mostra come si distribuiscono nell arco della giornata gli incidenti per i giovani, gli adulti e gli anziani (in particolare pedoni). I sinistri che coinvolgono i giovani hanno una frequenza incidentale relativamente più elevata durante le ore serali e notturne. Gli incidenti degli adulti, che costituiscono la classe di popolazione più numerosa (vedi Tab. 7), mostrano una distribuzione analoga a quella complessiva (vedi Fig. 12). Gli eventi incidentali degli anziani hanno concentrazioni decisamente più elevate tra le 9:30 e le 12:30 e tra le 15:30 e le 18:30. I picchi appena evidenziati diventano ancora più marcati per i pedoni anziani: ben il 25% degli eventi incidentali (investimenti) avviene tra le 10:30 e le 12:30, il 21% tra le 17:30 e le 19:30. 28

17 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti 16% Giovani Adulti Anziani Pedoni Anziani 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% 0:30-1:29 1:30-2:29 2:30-3:29 3:30-4:29 4:30-5:29 5:30-6:29 6:30-7:29 7:30-8:29 8:30-9:29 9:30-10:29 10:30-11:29 11:30-12:29 12:30-13:29 13:30-14:29 14:30-15:29 15:30-16:29 16:30-17:29 17:30-18:29 18:30-19:29 19:30-20:29 20:30-21:29 21:30-22:29 22:30-23:29 23:30-0:29 NOTTE MATTINO POMERIGGIO SERA Figura 13. Quota di incidenti per fascia oraria rispetto al totale giornaliero e classe d età, in Piemonte, nel periodo Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 2.5 Considerazioni conclusive Il 2014 è stato il primo anno del decennio in corso in cui il fenomeno incidentale in Piemonte non solo non migliora, ma mostra segni preoccupanti di recrudescenza. Dal punto di vista delle infrastrutture (Tab. 12), si osserva un aumento del numero di incidenti e di morti sulle arterie autostradali, dove negli ultimi anni si erano registrate sensibili riduzioni; le strade statali e provinciali extraurbane continuano a presentare situazioni di criticità diffusa e con valori in aumento degli indici di mortalità rispetto al Dal punto di vista dell utenza coinvolta (Tab. 13), il 2014 è stato l anno nero dei pedoni e della popolazione anziana (con più di 65 anni). I pedoni passano dalle 39 vittime del 2013 alle 52 del 2014 (+33%), mentre fra gli anziani la mortalità aumenta del 38% in un solo anno (da 80 nel 2013 a 110 nel 2014). Tra gli utenti deboli, migliora la situazione dei ciclisti, mentre torna ad aumentare la mortalità tra i motociclisti. Non mancano tuttavia alcuni segnali positivi per quanto concerne i giovani: rispetto al 2010, si è dimezzata la mortalità tra i neo-patentati (18-21 anni) e tra gli under

18 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Tabella 12. L incidentalità stradale in Piemonte al 2014: luoghi e nature dell incidente. Fonte: CMRSS su dati ISTAT. INCIDENTI MORTI FERITI Var Var Var Var Var Var LUOGO DELL'INCIDENTE Strada comunale % -4% % -11% % -7% Strade provinciali e statali nell'abitato % -49% % -32% % -49% Totale in abitato % -15% % -20% % -18% Strada comunale extraurbana % -8% % -33% % -6% Strade provinciali e statali fuori abitato % -20% % -5% % -19% Autostrada % -13% % -38% % -12% Totale fuori abitato % -17% % -18% % -16% Intersezione % -19% % -27% % -22% Fuori intersezione % -13% % -17% % -14% NATURA DELL'INCIDENTE Scontro frontale-laterale % -20% % -31% % -22% Tamponamento % -18% % -11% % -16% Investimento di pedone % 5% % 0% % 5% Fuoriuscita (sbandamento) % -23% % -7% % -20% Scontro-laterale % -22% % -33% % -25% Urto con ostacolo % -16% % -47% % -15% Scontro frontale % -22% % -20% % -25% Urto con veicolo in momentanea fermata o in arresto % -49% % -44% Urto con veicolo in sosta % 63% % 69% Infortunio per caduta da veicolo % 177% % 147% Infortunio per frenata improvvisa % 212% % 200% TOTALE PIEMONTE % -16% % -19% % -18% 30

19 L incidentalità stradale in Piemonte al Rapporto Un bilancio della situazione incidentale al 2014 e le dinamiche recenti Tabella 13 L incidentalità stradale in Piemonte al 2014: l utenza coinvolta. Fonte: CMRSS su dati ISTAT. MORTI Var Var FERITI Var Var UTENTI DELLA STRADA Utenti in autovetture % -25% % -22% Utenti in mezzi pesanti % -53% % -27% Pedoni (a) % -4% % 4% Ciclisti (b) % -41% % 13% Motociclisti (c ) % -4% % -21% Totale utenti deboli (a+b+c) % -11% % -4% UTENTI PER ETA' Bambini (1-13 anni) % 0% % -5% Ragazzi (14-17 anni) % -33% % -37% Neopatentati (18-21 anni) % -50% % -35% Giovani (22-29 anni) % -53% % -25% Adulti (30-65 anni) % -18% % -14% Anziani (Oltre 65 anni) % 1% % 7% POSIZIONE NEL VEICOLO Conducenti % -24% % -18% Passeggeri anteriori % -8% % 4% Passeggeri posteriori % -33% % -47% TOTALE PIEMONTE % -19% % -18% 31