CAPITOLO I PROFILI TERRITORIALI DELL INCIDENTALITÀ: UN ANALISI PER AMBITI DI INTEGRAZIONE TERRITORIALE

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1 CAPITOLO 3 I PROFILI TERRITORIALI DELL INCIDENTALITÀ: UN ANALISI PER AMBITI DI INTEGRAZIONE TERRITORIALE CENTRO DI MONITORAGGIO REGIONALE DELLA SICUREZZA STRADALE L INCIDENTALTÀ STRADALE IN PIEMONTE AL 20: RAPPORTO 2015

2 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale 3. I PROFILI TERRITORIALI DELL INCIDENTALITÀ: UN ANALISI PER AMBITI DI INTEGRAZIONE TERRITORIALE 3.1 Introduzione Lo studio di un fenomeno complesso come quello dell incidentalità stradale non può trascurare di considerare il contesto territoriale nel quale il fenomeno si verifica. Le caratteristiche morfologiche e insediative di un territorio, infatti, concorrono alla qualificazione del fenomeno, dal punto di vista sia della consistenza numerica dello stesso, sia del profilo degli utenti coinvolti e delle dinamiche di infortunio. In un contesto eterogeneo quale quello piemontese, pertanto, l utilizzo di una certa varietà di griglie di osservazione, a granularità diversa, può rivelarsi molto utile per la messa a fuoco del profilo incidentale a livello locale. Approfondimenti futuri potranno fare riferimento anche ad altre articolazioni del territorio regionale, meglio adatte alla progettazione di interventi di sicurezza stradale e/o al monitoraggio di progetti locali. Nel rapporto di quest anno si è scelto di investigare l incidentalità stradale con riferimento ai 33 Ambiti di Integrazione Territoriale (AIT) individuati nel Piano Territoriale Regionale del 20. Il periodo di osservazione è il triennio Il capitolo è organizzato in tre parti. La prima presenta una descrizione generale degli AIT secondo i principali di indicatori di incidentalità e alcuni indicatori demografici e di motorizzazione. La seconda approfondisce l esame del profilo di incidentalità e si sofferma su alcuni aspetti specifici relativi alle infrastrutture e agli utenti coinvolti. L ultima parte del capitolo, infine, illustra un profilo di criticità incidentale delle aree, attraverso la costruzione di due indicatori sintetici che ne confrontano la situazione dal duplice punto di vista delle infrastrutture e della popolazione 1. A corredo dell analisi l Appendice allegata al rapporto contiene Le principali informazioni utilizzate. 3.2 Un quadro generale Un ordinamento degli AIT per numero totale di incidenti nel triennio (Tab. e, per i valori per singolo anno, Tab.6App) mostra che, non inaspettatamente, ai primi posti della graduatoria si trovano gli ambiti che comprendono i comuni più popolosi (i capoluoghi di provincia). La numerosità del fenomeno incidentale, tuttavia, non è strettamente correlata alla dimensione demografica. Nell AIT di Alessandria, ad esempio, sono avvenuti molti più incidenti rispetto a quelli di Asti e Cuneo, dove vivono diverse migliaia di persone in più. 1 La metodologia utilizzata per il confronto territoriale è quella già ampiamente sperimentata dal CMRSS in precedenti lavori di analisi incidentale. Si veda la sezione documenti sul portale del CMRSS alla pagina web: 33

3 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Tabella. Incidenti, morti e feriti per Ambiti di Integrazione Territoriale in Piemonte, somma nel triennio Fonte: CMRSS su dati ISTAT. Nome Popolazione Superficie Densità ab. Incidenti Morti Feriti Torino , 1.70, Novara ,5 270, Alessandria ,4 17, Asti ,1 15, Cuneo ,0 65, Biella.6,0 1, Vercelli ,, Borgomanero ,3 277, Verbania Laghi ,5 1, Novi Ligure ,3 6, Alba ,5 121, Tortona ,4, Ivrea , 162, Cirié ,1, Pinerolo ,, Susa ,5 4, Chieri ,0 276, Casale Monferrato , 1, Rivarolo Canavese ,3 0, Bra , 224, Saluzzo ,7 6, Mondovì ,1 7, Acqui Terme ,2 5, Chivasso ,1 233, Domodossola ,5 42, Savigliano ,2 6, Carmagnola , 21, Fossano ,3, Canelli ,7 2, Borgosesia ,1 47, Ovada , 0, Ceva , 32, Montagna Olimpica.75 65,6 20, PIEMONTE , 171, La distribuzione dei valori dell indice di mortalità (Fig.) mostra che l ambito di Torino, pur concentrando il maggior numero di incidenti della regione (42%), ha, con l AIT di Alessandria, il più basso numero di morti ogni 0 incidenti (1,4, a fronte di una media regionale di 2,3). Le situazioni più pericolose si riscontrano nelle zone caratterizzate da un territorio prevalentemente montuoso o collinare: l AIT Montagna Olimpica è nettamente in testa alle zone maggiormente colpite dalla mortalità (,), seguito a distanza da Ivrea e Ceva (6,0), Savigliano (5,) e Carmagnola (5,3). Molto elevato l indice di mortalità anche negli AIT di Fossano (4,), Chieri (4,6) e Vercelli (4,1). Considerando invece un indicatore di esposizione al rischio di incidentalità, quale espressione dal rapporto tra numero di sinistri e popolazione residente (Fig.15), le 34

4 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale situazioni relativamente più critiche interessano gli AIT situati nella parte sud-orientale della regione: gli AIT di Alessandria (1.30 incidenti ogni 0mila abitanti), Novi Ligure (1.036), Tortona () e Verbania (4). Diversamente da quanto evidenziato con riferimento agli indici di mortalità, gli AIT delle aree occidentali hanno un basso valore di esposizione al rischio di incidentalità. Figura. Indice di mortalità (morti per 0 incidenti) per ambiti di integrazione territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. 35

5 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Figura 15. Incidenti ogni 0mila abitanti negli Ambiti di Integrazione Territoriale, media nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. Considerando congiuntamente i valori dei due principali indicatori di incidentalità, l indice di mortalità e di lesività (morti e feriti ogni 0 incidenti, rispettivamente), è possibile ottenere un quadro comparativo della situazione incidentale nelle diverse sub-aree (Fig.16). Utilizzando come riferimento i valori medi regionali (evidenziati con un tratteggio nella figura), la collocazione degli AIT rispetto a tali valori consente di apprezzare la criticità delle diverse situazioni. Ad esempio, il grafico mostra che, fra gli AIT che hanno criticità maggiori, due su tre appartengono alla provincia di Cuneo. Il grafico evidenzia altresì che negli AIT con un numero elevato di eventi incidentali il livello di mortalità è relativamente basso (Torino, Novara e Alessandria su tutti). 36

6 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale L AIT di Torino è situato nel quadrante in basso a destra e la sua posizione riflette l alto numero di feriti coinvolti nei sinistri, un aspetto questo che contraddistingue il capoluogo metropolitano anche nel confronto fra capoluoghi regionali 2. Piemonte 4,6 Montagna Ol. M.,6 L.,1 6 Ivrea Savigliano Ceva Indice di mortalità 4 2 Casale M.to Biella Novara Ovada Carmagnola Fossano Chieri Rivarolo C.se Borgosesia Vercelli Acqui T. Saluzzo Ciriè Pinerolo Alba Asti Borgom. Cuneo Susa Bra Mondovì Tortona Novi L. Canelli Verbania Alessandria Domodossola Chivasso Torino Piemonte 2, Indice di lesività Figura 16. Posizionamento degli Ambiti di Integrazione Territoriale secondo gli indici di mortalità e lesività nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. NB. Gli AIT sono evidenziati con colori differenti in base alla loro posizione geografica (verde scuro = nord-ovest, verde chiaro = nord-est, arancio = sud-ovest, grigio = sud-est). La dimensione delle bolle è proporzionale al numero di incidenti. Le linee tratteggiate rappresentano i valori regionali. A completamento del quadro descrittivo, si è ritenuto opportuno prendere in esame la composizione del parco veicolare circolante 3, in modo da investigare il grado di incidenza del tasso di motorizzazione relativamente alla situazione incidentale di ciascun territorio. 2 CMRSS (20), Dove va la sicurezza stradale?, in Ires Piemonte (20), Relazione annuale sulla situazione economica, sociale e territoriale del Piemonte-20, pp , disponibile all'indirizzo web CMRSS (2015), Incidentalità e contesti territoriali, in IRES Piemonte (2015), Piemonte Economico Sociale 20, pp. 157-, disponibile all indirizzo web 3 Per consultare la base dati si rimanda alla pagina web 37

7 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale La visualizzazione grafica di Fig.17 mostra che, pur avendo un tasso di motorizzazione relativamente più basso della media regionale, gli AIT di Torino, Novara e, soprattutto, Alessandria hanno però un indice di incidentalità piuttosto elevato rispetto al parco circolante. Tale aspetto si presta ad una duplice lettura: da un lato, potrebbe segnalare una criticità dal punto di vista dell adeguatezza del tessuto infrastrutturale; dall altro, potrebbe anche indicare l esistenza di una potenziale criticità relativamente ai flussi traffico attratti, essendo i maggiori poli urbani della regione. Solo tre AIT (Verbania Laghi, Bra e Novi Ligure) hanno un valore di entrambi i rapporti (incidenti/veicoli e veicoli/abitanti) superiore alla media regionale. 6 Piemonte 51 5 Alessandria Incidenti/1.000 veicoli Torino Novara Vercelli Verbania Bra Novi L. Tortona Asti Acqui T. Ceva Carmagnola Fossano Borgom. Domod. Biella Cuneo Chivasso CasaleBorgos. Ivrea Ovada Savigliano Susa Mondovì Ciriè Rivarolo Saluzzo Canelli Chieri Pinerolo Alba Montagna Ol Veicoli/1.000 abitanti Piemonte 3,1 Figura 17. Incidenti ogni veicoli e veicoli ogni abitanti per ambiti di integrazione territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT e ACI. NB. Gli AIT sono evidenziati con colori differenti in base alla loro posizione geografica (verde scuro = nordovest, verde chiaro = nord-est, arancio = sud-ovest, grigio = sud-est). La dimensione delle bolle è proporzionale al numero di incidenti. Le linee tratteggiate rappresentano i valori regionali. 3.3 Profili incidentali negli AIT: infrastrutture e composizione dell utenza Come messo in luce dalla discussione precedente, gli Ambiti di Integrazione Territoriale piemontesi si differenziano notevolmente per profilo della situazione di incidentalità. Per coglierne meglio i tratti distintivi, nel seguito ci si sofferma su alcuni aspetti specifici relativi alle infrastrutture e agli utenti coinvolti. 3

8 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale L incidentalità per tipo di strada. Lo studio della localizzazione degli eventi incidentali mostra che il 63% dei sinistri avviene su strade comunali, il 30% su strade provinciali o statali e il restante 7% su autostrade e tangenziali. Con riferimento alla viabilità comunale, l AIT di Torino è quello maggiormente interessato. L 4% degli incidenti totali si verifica sulle strade comunali. Si tratta inoltre di una percentuale molto più elevata di quella osservata negli altri AIT più popolosi della regione, come ad esempio Novara (70%) e Alessandria (66%). Le quote minori si riscontrano negli AIT di Susa (17%), Ceva e Montagna Olimpica (6%). La situazione è molto diversa considerando le strade provinciali e statali: in testa ci sono proprio Susa e Ceva (73%), seguite da Montagna Olimpica (71%) e Saluzzo (6%); a chiudere lo schieramento Torino (%), Novara (25%) e Alessandria (27%). Gli AIT con le maggiori concentrazioni di incidenti sulle autostrade, invece, sono quelli caratterizzati da un basso numero di incidenti totali ma nel cui territorio insistono arterie di comunicazioni molto utilizzate, come la A32 Torino-Bardonecchia (AIT Montagna Olimpica), la A6 Torino-Savona (AIT Ceva), la A21 Torino-Piacenza (AIT Ovada), la A5 Torino-Aosta (AIT Ivrea) e la A4 Torino-Milano (AIT Chivasso). Per agevolare il confronto fra AIT per tipo di strade è utile considerare i valori dell indice di infortunio espresso come rapporto tra numero di infortunati (somma di morti e feriti) ogni 0 incidenti. Nel grafico di Fig.1, l indice è stato calcolato anche per le strade comunali e per le strade provinciali e statali 4. Ciò che salta immediatamente all occhio è che, salvo pochissime eccezioni, gli AIT con i più elevati valori dell indice sono quelli posti nella parte occidentale del Piemonte (evidenziati nel grafico con i colori verde scuro e arancione). La media regionale si attesta sui 5 infortunati ogni 0 incidenti (0 considerando le sole strade comunali, 157 per quanto concerne le provinciali e statali). Complessivamente, è l AIT di Savigliano a concentrare il maggior numero di infortunati ogni 0 incidenti (16), anche e soprattutto a causa dell elevato numero di morti e feriti sulle strade statali e provinciali (1 ogni 0 incidenti). Analizzando i valori dell indice di infortunio per tipo di strada, si nota come sulle comunali l indice di infortunio più elevato sia quello dell AIT di Torino (), seguito da Cirié e Mondovì (6), mentre sulle provinciali e statali, oltre al già citato Savigliano, le criticità più evidenti riguardano i territori di Pinerolo (177), Chieri (175), Cuneo (170), Ceva (166) e Ivrea (165). Torino, Cirié, Mondovì e Rivarolo Canavese sono, inoltre, gli unici AIT a presentare valori superiori alla media regionale sia per singolo tipo di strada, sia a livello complessivo. 4 Considerando che gli AIT di Domodossola, Borgosesia, Biella, Cirié, Acqui Terme, Canelli e Cuneo non sono attraversati da autostrade, il confronto è stato fatto sul totale degli incidenti stradali del triennio al netto degli incidenti avvenuti sulle autostrade. 3

9 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Per un quadro completo di tutti i valori per singolo AIT e tipo di strada, si rimanda alle tabelle poste nella sezione Appendice (Tabb. App e App). Figura 1. Indici di infortunio per tipo di strada e per ambiti di integrazione territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. NB. Gli AIT sono evidenziati con colori differenti in base alla loro posizione geografica (verde scuro = nord-ovest, verde chiaro = nord-est, arancio = sud-ovest, grigio = sud-est). 40

10 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale Una categoria di utenti relativamente più coinvolta: i conducenti. Nel periodo , il 7% delle persone ferite verbalizzate in un sinistro stradale è un conducente di un veicolo 5 (Fig.1). Conducenti infortunati Conducenti illesi Passeggeri Anteriori Passeggeri Posteriori Pedoni 37% 42% % 6% 6% Figura 1. Quota di conducenti, passeggeri e pedoni registrati in incidenti stradali in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. Nello specifico, degli oltre 62mila conducenti coinvolti in incidenti stradali, il 53% ha riportato un infortunio (ferimento o morte). Il rapporto tra conducenti infortunati e conducenti totali coinvolti (da ora in poi tasso di infortunio ) varia dal 66% riscontrato nell AIT di Ceva, al 50% di Ovada (Fig.20, Tab.App). Gli AIT caratterizzati da tassi di infortunio più elevati sono situati nella parte occidentale del Piemonte (nel grafico in arancione e in verde scuro), e intorno all AIT di Torino, che - per contro - presenta un valore inferiore alla media (51%). Nella figura sono anche riportati i valori degli indici di mortalità relativi ai conducenti: i valori più elevati sono rilevati nelle zone montuose del confine occidentale (Montagna Olimpica e Ceva, rispettivamente 3,5 e 3,3 a fronte di una media regionale di 0,), mentre anche in questo caso l AIT metropolitano ha una mortalità tra i conducenti molto bassa (0,5). 5 Si usa in questo caso il termine verbalizzate e non coinvolte, in quanto la scheda di rilevazione Istat CTT/INC prevede l esito illeso solamente per i conducenti (e non anche per passeggeri e pedoni), pertanto parlare di numero persone coinvolte potrebbe essere fuorviante. Per un quadro completo del numero di tutte le persone verbalizzate per AIT, tipo di utente e posizione nel veicolo, si rimanda alle Tabb.App e 12App. 41

11 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale 70% 60% 50% 40% 30% 20% 66% 3,3 Ivrea Fossano Pinerolo Chieri Rivarolo Canavese Carmagnola Ciriè Savigliano Ceva 3,5 Tasso infortunio Novi Ligure Canelli Borgosesia Alba Tortona Cuneo Borgomanero Bra Mondovì Acqui Terme Domodossola Chivasso Saluzzo Susa Montagna Olimpica Indice di mortalità 53% 0, Alessandria Asti Casale Monferrato Biella PIEMONTE Vercelli 51% Ovada Torino Novara Verbania Laghi 0,5 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 1,5 1,0 0,5 0,0 Figura 20. Tasso di infortunio e indice di mortalità tra i conducenti di veicoli per Ambiti di Integrazione Territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. Gli utenti deboli. Dei 35mila incidenti avvenuti in Piemonte nell ultimo triennio, il 42% è stato determinato da uno scontro tra due veicoli (biciclette, ciclomotori e motocicli esclusi), il 21% ha interessato un singolo veicolo (urto contro ostacolo o fuoriuscita), mentre il restante il 37% ha visto il coinvolgimento di almeno un pedone, un ciclista o un motociclista. Come già evidenziato in precedenti rapporti del CMRSS, la quota di utenti deboli coinvolti nei sinistri (Fig.21) rappresenta un indicatore da non trascurare per diagnosticare le situazioni di criticità nei territori. Pur avendo un numero relativamente modesto di incidenti (il più basso fra tutti gli AIT), la Montagna Olimpica si contraddistingue per una presenza significativa di utenti deboli coinvolti, 4% degli incidenti complessivi, determinata soprattutto dalla quota molto elevata di motociclisti (37%, di gran lunga la più elevata della regione). Segue con una valore di poco inferiore, Verbania Laghi (44%), determinato soprattutto da numero considerevole di investimenti pedonali (23%). Considerando gli incidenti con ciclisti coinvolti, la percentuale più elevata si osserva ad Acqui Terme (17%). Nell AIT di Torino, la quota di utenti deboli è pari al 3%, valore superiore alla media regionale e caratterizzato dall elevato coinvolgimento di ciclisti (15%), tra i più alti del Piemonte insieme a Casale Monferrato, Saluzzo e il già citato Acqui Terme. Gli AIT più sicuri dal punto di vista degli utenti deboli sono Fossano (26%), Ceva e Tortona (27%). Il numero complessivo degli incidenti con utenti deboli coinvolti in ciascun AIT è riportato nella Tab.pp dell Appendice. 42

12 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale PEDONI MOTOCICLISTI CICLISTI Montagna Olimpica Verbania Laghi Novara % Casale Monferrato Acqui Terme Biella Torino Cuneo Borgomanero Bra Susa PIEMONTE Domodossola Alba % Canelli Borgosesia Vercelli 15 Saluzzo Alessandria 15 Ovada Pinerolo Asti 21 3 Carmagnola Rivarolo Canavese Ivrea Chieri Novi Ligure Ciriè Savigliano Chivasso Mondovì Tortona Ceva Fossano % Figura 21. Composizione dell utenza debole coinvolta in incidenti stradali per Ambiti di Integrazione Territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. 43

13 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Profilo anagrafico della popolazione. Nel triennio delle persone verbalizzate in occasione di incidenti stradali, il 56% è un adulto di età compresa tra i 30 e i 65 anni, il 23% un giovane tra i 1 e i 2 anni, il % è un anziano di oltre 65; il restante 7% sono bambini, ragazzi o utenti la cui età non è disponibile (Fig.22). Bambini (1- anni) Ragazzi (-17 anni) Giovani (1-2 anni) Adulti (30-65anni) Anziani (Oltre 65 anni) Età non rilevabile 3% 23% 56% % 2% 2% Figura 22.Composizione dell utenza coinvolta in incidenti stradali per età in Piemonte nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. Approfondendo a livello di singolo AIT (Tab.15, Tab.15App), Torino e Fossano concentrano la più alta quota di giovani infortunati in eventi incidentali (25%), pur superando di poco la media regionale. Tra gli AIT con le percentuali minori si sono Borgosesia (17%), Casale Monferrato e Ceva (1%). Per questa categoria di utenti, le differenze territoriali sono modeste, con valori oscillano di pochi punti percentuali attorno alla media regionale (23%). Con riferimento alla classe di popolazione più numerosa, quella degli adulti (tra i 30 e i 65 anni), Chivasso (60%), Chieri (5%) e Alessandria (5%) sono gli AIT con le concentrazioni più elevate, di parecchio superiori alla media piemontese (56%). I valori più contenuti si rilevano ad Acqui Terme (4%), Ovada e Saluzzo (51%). Ceva, Ovada e Acqui Terme (21%), così come Carmagnola (20%) e Domodossola (1%), sono le aree del Piemonte dove la quota di popolazione anziana infortunata è più elevata e decisamente superiore alla media regionale (%). L AIT di Torino si distingue una valore molto contenuto (%) di tale quota). 44

14 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale Tabella 15. Quote di giovani, adulti e anziani coinvolti in incidenti per ambiti di integrazione territoriale in Piemonte nel periodo Fonte: CMRSS su dati ISTAT. 3.4 Una diagnosi della situazione incidentale secondo gli indicatori sintetici di incidentalità Negli ultimi anni il CMRSS ha sviluppato una metodologia di analisi che consente diagnosticare in modo comparativo la situazione incidentale di entità territoriali diverse e di monitorarne le dinamiche evolutive nel corso degli anni. Più volte utilizzata per analisi comparative tra regioni italiane, tale metodologia è stata applicata agli Ambiti di Integrazione Territoriale piemontesi. Essa prevede la costruzione di due indicatori sintetici che indagano la situazione dell incidentalità stradale dal duplice punto di vista delle infrastrutture e della popolazione. 45

15 Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale Nello specifico, l indice sintetico relativo alle infrastrutture tiene conto dei seguenti indicatori elementari: Incidenti stradali per 0 km di strade; Indice di mortalità sulle strade statali e provinciali; Indice di mortalità sulle strade comunali. L indice sintetico relativo alla popolazione è costruito a partire dagli indicatori seguenti: Morti totali per milione di abitanti; Percentuale di utenti deboli (pedoni, ciclisti e motociclisti) deceduti sul totale dei morti; Percentuale di giovani tra i 1 e i 30 anni sul totale dei morti per incidente stradale. L esame del posizionamento degli ambiti rispetto ai due indici sintetici (Fig.23, Tab.App) consente, da un lato, di approfondirne il profilo descrittivo precedentemente delineato e, dall altro, di restituirne una diagnostica complessiva (Fig.16). L area di Torino, maggiormente in evidenza data l alta concentrazione di eventi incidentali, mostra la situazione peggiore nel panorama regionale. L elevato valore dell incidentalità al chilometro (25 incidenti ogni 0 km di strade, a fronte di una media regionale di 4) è alla base dell alto valore dell indice infrastrutturale; la percentuale relativamente più elevata dalla mortalità degli utenti deboli (54% dei morti totali a fronte di una media regionale del 43%) contribuisce a posizionare il valore dell indice sintetico relativo alla popolazione al di sopra della media regionale. Oltre a Torino, le situazioni di maggiore criticità si osservano nell AIT della Montagna Olimpica e in alcuni AIT della parte sud-ovest del territorio piemontese, in particolar modo a Carmagnola, Canelli, Mondovì e Ceva e nell area di Acqui Terme. Di contro, ben posizionati appaiono gli AIT di Chivasso e Susa (i valori di entrambi gli indicatori sono inferiori alla media), di Tortona (basso valore dell indicatore popolazione) e di Ovada (basso valore dell indicatore infrastrutture). Nel complesso, l esame del posizionamento degli AIT relativamente ai due indici suggerisce che: la maggior parte dei territori mostra debolezze dal punto di vista infrastrutturale; tutti gli AIT più popolosi, caratterizzati da livelli di incidentalità più elevati, presentano valori superiori alla media regionale dell indicatore infrastrutturale. Nello specifico, Torino, Cuneo e Novara denotano situazioni poco positive anche dal punto di vista della popolazione, per via dell alto numero di morti per milioni di abitanti (Cuneo) e dell elevato tasso di mortalità tra gli utenti deboli (Torino e Cuneo) e tra i giovani (Novara). Gli AIT che comprendono gli altri capoluoghi 46

16 L incidentalità stradale in Piemonte al 20. Rapporto I profili territoriali dell incidentalità: un analisi per Ambiti di Integrazione Territoriale regionali (Alessandria, Vercelli, Biella e Verbania) si collocano nel quadrante in basso a destra, quindi con bassi valori dell indice relativo alla popolazione (Asti si posiziona nei pressi del valore medio regionale dell indicatore della popolazione); ogni AIT mostra un profilo incidentale relativamente autonomo e non immediatamente riferibile al territorio provinciale di appartenenza. Esso, per contro, può presentare delle similarità a quello di aree confinanti (è il caso di Alessandria, Novi Ligure e Tortona, ad esempio) o essere completamente diverso (è questo il caso di Savigliano-Bra, Chivasso-Torino, Ovada-Acqui Terme). 0 Montagna Ol. I.,6 P.123,1 Ceva Saluzzo Canelli Savigliano Indicatore popolazione 0 Mondovì Alba Ovada Novi L. Susa Biella Tortona Chivasso Novara Cuneo Asti Acqui Terme Ciriè Chieri Borgom. Casale M.to Pinerolo Rivarolo C.se Alessandria Fossano Vercelli Verbania Bra Carmagnola Ivrea Torino Borgosesia Domodossola Indicatore infrastrutture Figura 23. Posizionamento degli AIT rispetto agli indicatori sintetici di incidentalità riferiti alle infrastrutture e alla popolazione, in Piemonte, nel periodo Fonte: Elaborazione CMRSS su dati ISTAT. NB. Gli AIT sono evidenziati con colori differenti in base alla loro posizione geografica (verde scuro = nord-ovest, verde chiaro = nord-est, arancio = sud-ovest, grigio = sud-est La dimensione delle bolle è proporzionale al numero di incidenti. 47

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