Precauzioni per il controllo delle malattie trasmissibili. Misure di isolamento
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- Silvio Natali
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1 Precauzioni per il controllo delle malattie trasmissibili Misure di isolamento 1
2 Precauzioni standard (S) Igiene delle mani Guanti Mascherina con occhiali protettivi o schermo facciale Camici protettivi Manipolazione di strumenti ed oggetti taglienti Smaltimento rifiuti Attrezzatura per l'assistenza al paziente Trattamento dello strumentario riutilizzabile Pulizia e disinfezione ambientale Biancheria Campioni biologici Collocazione del paziente Educazione sanitaria al degente e ai visitatori 2
3 Igiene delle mani. Guanti. 3
4 Mascherina con occhiali protettivi o schermo facciale (STANDARD) Devono essere utilizzati per proteggere la mucosa degli occhi, naso e bocca durante l'esecuzione di procedure che possono determinare schizzi di sangue o di altri liquidi biologici. La mascherina chirurgica è monouso altri tipi di protezione come gli occhiali di protezione o gli schermi facciali sono riutilizzabili. 4
5 Mascherina con occhiali protettivi o schermo facciale (STANDARD) Devono essere utilizzati per proteggere la mucosa degli occhi, naso e bocca durante Non l'esecuzione sono considerati di procedure che possono determinare schizzi di sangue protettivi o di altri liquidi biologici. La mascherina chirurgica è monouso gli altri occhiali tipi di protezione da come vista gli occhiali di protezione o gli schermi facciali sono riutilizzabili. 5
6 Mascherina con occhiali protettivi o schermo facciale (STANDARD) Non sono considerati protettivi gli occhiali da vista 6
7 Camici protettivi (STANDARD) Deve essere utilizzato per proteggere la cute e per prevenire l'imbrattamento di indumenti durante l'esecuzione di procedure che possono determinare schizzi di sangue o di altri liquidi biologici. Il camice deve essere scelto in base al tipo di attività e alla quantità di fluidi corporei che potrebbero accidentalmente prodursi: camice con rinforzi impermeabili anteriori e nelle maniche da utilizzarsi durante l'esecuzione di manovre invasive a rischio di emissione di liquidi biologici es. manovre endoscopiche, dialitiche, punture esplorative ed evacuative L'impiego del camice sterile è legato alla necessità di effettuare procedure in asepsi. Il camice sporco deve essere rimosso il più presto possibile, seguito dal lavaggio delle mani. 7
8 Manipolazione di strumenti ed oggetti taglienti (STANDARD) Tutti gli operatori sanitari devono adottare le misure necessarie a prevenire incidenti causati da aghi, bisturi e altri dispositivi taglienti o appuntiti durante il loro utilizzo, nelle fasi di pulizia e al momento dell'eliminazione. In particolare, è importante: non indirizzare la punta degli aghi o di altri oggetti taglienti verso parti del corpo non portare strumenti taglienti o appuntiti in tasca non raccogliere strumenti taglienti o appuntiti se stanno cadendo non reincappucciare gli aghi o rimuoverli dalle siringhe non piegare o rompere lame, aghi e altri oggetti taglienti limitare i passaggi di tali strumenti tra gli operatori Tutti gli strumenti taglienti o appuntiti devono essere eliminati in appositi contenitori per i rifiuti sanitari speciali resistenti alla puntura. Tali contenitori devono essere sistemanti in vicinanza ed in posizione comoda rispetto al posto dove debbono essere utilizzati. 8
9 Manipolazione di strumenti ed oggetti taglienti (STANDARD) Non riempire i contenitori per taglienti con altri rifiuti tanto perché è li comodo 9
10 Smaltimento rifiuti (STANDARD) Lo smaltimento dei Rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo (non assimilabili ai rifiuti urbani) deve avvenire utilizzando i contenitori dedicati. A riempimento completato devono essere correttamente chiusi e, al fine della rintracciabilità, riportare sempre l'unità operativa di provenienza e la data di chiusura. Al fine di garantire la sicurezza degli operatori è necessario osservare le seguenti norme comportamentali: o utilizzare dispositivi di protezione della cute e delle mucose durante le fasi di raccolta dei rifiuti e trasporto dei contenitori o sistemare i contenitori idonei in posizione comoda, sicura e vicino al posto dove devono essere utilizzati, o trasportare e manipolare solo contenitori correttamente chiusi al fine di evitare accidentali fuoriuscite e spargimento di rifiuti. 10
11 Smaltimento rifiuti (STANDARD) Sicura.. Non vanno fatte manovre sopra il contenitore per i rifiuti come versare il disinfettante sulla garza utilizzata per medicare la ferita chirurgica!! 11
12 Attrezzatura per l'assistenza al paziente (STANDARD) Le attrezzature impiegate per l'assistenza al paziente che risultino sporche di sangue, fluidi corporei, secreti ed escreti devono essere manipolate con cura in modo da prevenire l'esposizione di cute e mucose, la contaminazione di indumenti e il trasferimento di microrganismi ad altri pazienti o all'ambiente. Gli articoli monouso devono essere eliminati correttamente negli appositi contenitori. Il materiale riutilizzabile può essere impiegato per l'assistenza di altri degenti solo dopo essere stato trattato al fine di renderlo sicuro. 12
13 Trattamento dello strumentario riutilizzabile (STANDARD) Decontaminazione (immediata) Pulizia: proteggersi con guanti, occhiali, mascherina (o visiera) camice Disinfezione Sterilizzazione 13
14 Pulizia e disinfezione ambientale (STANDARD) I microrganismi contaminano molto frequentemente le superfici ambientali, però questo solo raramente si associa alla trasmissione di infezioni. Non è quindi opportuno disinfettare di routine le superfici ambientali, mentre è raccomandata un'attenta pulizia e rimozione dello sporco con gli appositi detergenti. Le modalità di esecuzione delle pulizie e la loro frequenza variano secondo le diverse aree ospedaliere, il tipo di superficie e il tipo di sporco da rimuovere. Particolare attenzione va posta alle superfici e ai suppellettili più frequentemente a contatto con gli utenti e i degenti perché sono le più comuni vie di trasmissione. La disinfezione deve essere effettuata solo in aree ad alto rischio e in presenza di superfici contaminate da schizzi o residui di materiale organico. 14
15 Biancheria (STANDARD) La biancheria imbrattata di sangue, fluidi corporei etc, deve essere immediatamente riposta, indossando guanti di protezione, negli appositi sacchi della biancheria e consegnata al Servizio di Lavanderia 15
16 Campioni biologici (STANDARD) Il trasporto dei campioni biologici dalle U.O e servizi ai laboratori di analisi deve avvenire in condizioni di sicurezza, per tale motivo si devono utilizzare i contenitori preposti a tale utilizzo, che, al fine di evitare perdite o spargimenti accidentali, sono particolarmente resistenti e caratterizzati dalla chiusura ermetica. Poiché tutti i materiali biologici dei pazienti sono da considerarsi potenzialmente infetti, durante la loro manipolazione si devono utilizzare adeguati dispositivi di protezione individuale e specifiche norme precauzionali. 16
17 Collocazione del paziente (STANDARD) Quando il paziente non è in grado di mantenere un'igiene appropriata e può potenzialmente contaminare l'ambiente, va posto, se possibile, in camera singola oppure si devono adottare precauzioni al fine del mantenimento di condizioni igieniche di sicurezza (uso di paraventi, pulizie frequenti del paziente e dell ambiente circostante, ) 17
18 Educazione sanitaria al degente e ai visitatori (STANDARD) Degente e i visitatori devono essere educati circa la necessità di utilizzare precauzioni finalizzate a prevenire la diffusione di microrganismi ad altre persone o all'ambiente ( es. corretto uso dei servizi igienici, corretta gestione degli effetti personali, accurata igiene personale). 18
19 Precauzioni per malattie a trasmissione aerea (A) Le precauzioni devono essere usate, in aggiunta alle Standard per i pazienti con sospetto o certezza di malattia infettiva trasmessa per via aerea. Queste precauzioni hanno lo scopo di prevenire la disseminazione aerea di nuclei di goccioline e di droplets nuclei (piccoli residui di particelle del diametro < 5 micron) evaporati contenenti microrganismi che possono rimanere sospesi nell'aria e trasportati dalle correnti anche a lunga distanza. Le malattie a trasmissione aerea di interesse ospedaliero sono principalmente la tubercolosi polmonare e laringea, il morbillo, la varicella e l'herpes zoster. 19
20 Collocazione del degente (AEREA) Se possibile porre il paziente in una stanza singola che abbia i seguenti requisiti strutturali: pressione negativa controllata rispetto alle aree circostanti un minimo di 6 ricambi d'aria per ora servizi igienici Se ciò non è possibile in una camera singola con servizi igienici Se la camera singola non è disponibile, più pazienti con la stessa patologia possono condividere la stessa stanza. Inoltre: Il degente deve rimanere in camera La porta della stanza deve rimanere chiusa All'esterno della stanza identificare le precauzioni da adottare per l'isolamento respiratorio. Aerare spesso la stanza Limitare le visite 20
21 Protezione respiratoria (AEREA) Le persone a rischio di infezioni non dovrebbero entrare nella stanza di un degente con accertata o sospetta varicella o morbillo, se sono disponibili altri operatori immuni. Se gli operatori non immuni devono entrare nella stanza, indossando una maschera di protezione respiratoria, mentre gli immuni non necessitano di protezioni respiratorie. Tutte le persone che entrano in contatto con un degente con TBC devono indossare idonee maschere respiratorie individuali, rispondenti alla normativa europea UNI EN 149: Per l'accesso alla stanza di degenza: facciali filtranti di classe FFP2S Per l'assistenza al degente durante procedure che inducono tosse o generano aerosol: facciali filtranti di classe FFP3SL Il paziente non deve lasciare il locale prima che abbia smesso di tossire 21
22 Trasporto del degente (AEREA) Limitare gli spostamenti del degente dalla stanza ai soli scopi essenziali Se lo spostamento e il trasporto sono indispensabili, è necessario: o Informare il personale della struttura presso la quale il degente viene trasferito e l'addetto al trasporto o Far indossare al degente una mascherina chirurgica, al fine di minimizzare la dispersione ambientale di microrganismi. 22
23 Educazione sanitaria (AEREA) Degente: istruire il malato sulle norme igieniche da osservare per prevenire la diffusione di microrganismi ad altri degenti o all'ambiente (es. coprirsi naso e bocca con salviette monouso durante gli accessi di tosse. Visitatori: regolamentare l'accesso dei visitatori e informarli sulle norme igieniche da osservare durante la visita al degente (es. lavaggio delle mani, uso dei dispositivi di protezione) e nella gestione dei suoi effetti personali. 23
24 Precauzioni per malattie a trasmissione attraverso droplet/goccioline (D) Utilizzare queste precauzioni, in aggiunta alle Standard per i pazienti con infezione nota o sospetta da microrganismi trasmessi attraverso droplet/goccioline di grandi dimensioni, del diametro > di 5 micron. I droplets sono generati dalla persona principalmente durante la tosse, lo starnuto, nel parlare e nel corso di procedure come l'aspirazione e la broncoscopia. I droplets si propagano a breve distanza dalla persona infetta (circa un metro), e possono raggiungere altre persone. Alcuni esempi di malattie per cui è prevista l adozione di misure di isolamento per malattia di trasmissione droplet/goccioline: o malattia invasiva da Haemofilus influenzae (comprese meningite, polmonite e sepsi), o malattia invasiva da Neisseria meningitidis (comprese meningite, polmonite e sepsi) o polmonite da micoplasma (TBC) o infezioni virali comprendenti rosolia, parotite epidemica, adenovirus e influenza 24
25 Collocazione del degente (DROPLET) Il degente deve essere collocato in camera singola. Se la camera singola non è disponibile, più pazienti con la stessa patologia possono condividere la stessa stanza. Non sono necessari speciali trattamenti dell'aria o particolari sistemi di ventilazione; la porta della stanza può rimanere aperta 25
26 Protezione respiratoria (DROPLET) Indossare una mascherina chirurgica se si lavora a meno di un metro di distanza dal degente. 26
27 Trasporto del degente (DROPLET) Limitare gli spostamenti del degente dalla stanza ai soli scopi essenziali Se lo spostamento e il trasporto sono indispensabili, è necessario: o informare il personale della struttura presso la quale il degente viene trasferito e l'addetto al trasporto o far indossare al degente una mascherina chirurgica, al fine di minimizzare la dispersione di goccioline respiratorie. 27
28 Educazione sanitaria (DROPLET) Degente: istruire il malato sulle norme igieniche da osservare per prevenire la diffusione di microrganismi ad altri degenti o all'ambiente (es. coprirsi naso e bocca con salviette monouso durante gli accessi di tosse, eliminare le secrezioni respiratorie tramite fazzoletti monouso) Visitatori: regolamentare l'accesso dei visitatori e informarli sulle norme igieniche da osservare durante la visita al degente ( es. lavaggio mani, uso della mascherina) e nella gestione dei suoi effetti personali. 28
29 Precauzioni per malattie trasmissibili attraverso il contatto (C) Utilizzare queste precauzioni, in aggiunta alle Standard, per l'assistenza di pazienti con nota o sospetta infezione o colonizzazione da microrganismi epidemiologicamente importanti che possono essere trasmessi attraverso il contatto diretto con la persona infetta o tramite il contatto indiretto con superfici o attrezzature contaminate. Alcuni esempi di malattie per cui è prevista l adozione di misure di isolamento per malattia di trasmissione attraverso il contatto: Infezioni enteriche sostenute da Virus Epatite A, Rotavirus, Shighella,.Escherichia coli 0157 H7, Clostridium difficile, virus respiratorio sinciziale, infezioni cutanee altamente contagiose o che possono avere luogo sulla cute, comprendenti: difterite cutanea, Herpes simplex virus, impetigene, ascessi di grandi dimensioni aperti pediculosi e scabbia 29
30 Collocazione del degente (CONTATTO) Il degente deve essere collocato in camera singola dotata di servizi igienici. Se la camera singola non è disponibile, più degenti con la stessa patologia possono condividere la stessa stanza. 30
31 Guanti e lavaggio delle mani (CONTATTO) Indossare un paio di guanti tutte le volte che si entra nella stanza. I guanti impiegati nell'assistenza al degente devono essere sostituiti subito dopo il contatto con materiale che può contenere alte concentrazioni di microrganismi ( es. materiale fecale e drenaggi di ferite). I guanti devono essere rimossi prima di lasciare la stanza e immediatamente va effettuato il lavaggio delle mani con antisettico. Porre la massima attenzione affinché le mani pulite non tocchino superfici o articoli potenzialmente contaminati presenti nella camera per evitare di trasferire i microrganismi ad altri degenti o dall'ambiente. 31
32 Camice (CONTATTO) Indossare un camice quando si entra nella stanza, se si prevede un importante contatto degli indumenti con il degente, strumenti o superfici contaminate, oppure quando il degente è incontinente o presenta diarrea, o drenaggi di ferite non protetti da una medicazione. Rimuovere il camice prima di lasciare la stanza e porre la massima attenzione affinché la divisa non venga a contatto con superfici ambientali potenzialmente contaminate, per evitare di trasferire i microrganismi ad altri degenti o all'ambiente. 32
33 Trasporto del degente (CONTATTO) Limitare gli spostamenti e il trasporto del degente dalla stanza ai soli casi assolutamente necessari. In queste circostanze, è necessario informare il personale della struttura presso la quale il degente viene trasferito e l'addetto al trasporto ed assicurarsi che le precauzioni siano mantenute 33
34 Attrezzature per l'assistenza al degente (CONTATTO) Quando è possibile, assegnare dispositivi e articoli non critici (esempio sfigmomanometro, fonendoscopio, termometro, laccio emostatico) ad un singolo degente, qualora tale situazione non possa realizzarsi, prima dell'uso su un altro degente è necessario trattare il materiale al fine di renderlo sicuro. Precauzioni specifiche addizionali se diarrea da Clostridium difficile: padella personale e disinfezione termica o in caso contrario disinfezione con cloro per 30 minuti 34
35 Educazione sanitaria (CONTATTO) Degente istruire il malato sulle norme igieniche da osservare per prevenire la diffusione di microrganismi ad altri degenti o all'ambiente ( es. lavaggio accurato delle mani dopo ogni contatto con materiale biologico potenzialmente infetto ). Visitatori: regolamentare l'accesso dei visitatori e informarli sulle norme igieniche da osservare durante la visita al degente (uso di guanti, lavaggio delle mani dopo ogni contatto con il paziente) e nella gestione dei suoi effetti personali (es. trasporto e lavaggio a domicilio della biancheria personale) 35
36 Aeree Morbillo, tutte le manifestazioni Tubercolosi - polmonare, confermata o sospetta o malattia laringea 36
37 Aeree + contatto Herpes zoster (varicella-zoster) Varicella Gastroenterite da Yersinia enterocolica 37
38 Contatto Ascesso polmonare Cellulite, con fuoriuscita non controllata di essudato Clostridium difficile Congiuntivite acuta virale (acuta emorragica) ulcera da Decubito con infezione maggiore Difterite cutanea Enterocolite, Clostridium difficile Enterovirali, infezioni neonati e bambini piccoli Epatite, virale Tipo A soggetti con pannoloni o incontinenti Ferita, infezione di maggiore Foruncolosi stafilococcica neonati e bambini piccoli Gastroenterite Clostridium difficile Gastroenterite enteroemorragica 0157:H7 soggetti con pannoloni o incontinenti Gastroenterite Rotavirus soggetti con pannoloni o incontinenti Gastroenterite Shigella species soggetti con pannoloni o incontinenti Herpes simplex (Herpesvirus hominis) neonatale Herpes simplex (Herpesvirus hominis) mucocutanea, disseminata o primaria, grave 38
39 Contatto Impetigine Malattia infettiva respiratoria, acuta (se non compresa altrove) neonati e bambini piccoli Organismi multifarmacoresistenti (MFR), infezione o colonizzazione - gastrointestinale Organismi multifarmacoresistenti (MFR), infezione o colonizzazione - respiratoria Organismi multifarmacoresistenti (MFR), infezione o colonizzazione - cute, ferita o ustione Parainfluenzali, infezione da virus, respiratoria neonati e bambini piccoli Pediculosi Respiratorio sinciziale, infezione da virus, in neonati e bambini ed adulti immunocompromessi Rosolia congenita Scabbia Stafilococcica (Staphylococcus aureus), malattia cutanea, ferita o ustione maggiore (1) Streptococcica, malattia (streptococco gruppo A)- cutanea, ferita o ustione maggiore (1) Ebola, febbre virale emorragica Febbre emorragica (ad esempio Lassa ed Ebola) Lassa, febbre di Marburg, malattia da virus 39
40 Droplet Difterite faringea Epiglottide, da Haemophilus influentiae Meningite- Haemophilus influenzae, noto o sospetto Meningite- Neisseria meningitidis (meningococcica) noto o sospetto Meningococco, polmonite Meningococco, sepsi Mycoplasma, polmonite Parotite epidemica Parvovirus B19 Pertosse (tosse canina) Peste - polmonare Polmonite - meningococcica Polmonite - mycoplasma ( polmonite atipica primaria) Polmonite - Pneumocystis carinii Polmonite - virale neonati e bambini piccoli (vedi malattie infettive respiratorie, acuta) Rosolia (vedi anche rosolia congenita) Streptococcica, malattia (streptococco gruppo A)- faringite in bambini Streptococcica, malattia (streptococco gruppo A)- polmonite in bambini Streptococcica, malattia (streptococco gruppo A)- scarlattina in bambini Influenza 40
41 Droplet + contatto Adenovirus, infezione in neonati e bambini piccoli Polmonite - Adenovirus 41
42 Situazioni particolari Meningite Sindrome o Condizione Clinica Diarrea - diarrea acuta di probabile causa infettiva in un paziente incontinente o portatore di pannolini - diarrea in un adulto con una storia di recente terapia antibiotica Rash o esantema, generalizzato, eziologia sconosciuta - petecchie/ecchimosi con febbre - vescicole - maculopapule con coriza e febbre Infezioni respiratorie - tosse, febbre, infiltrato polmonare nel lobo superiore in un paziente negativo per HIV o in un paziente a basso rischio di infezione da HIV - tosse, febbre, infiltrato polmonare localizzato in qualsiasi sede polmonare in un paziente infetto da HIV o in un paziente ad alto rischio di infezione da HIV - tosse parossistica o persistente durante i periodi di attività della pertosse Infezioni respiratorie, in particolare bronchioliti e croup in neonati o bambini piccoli Rischio di microrganismi multifarmacoresistenti - storia di infezioni o di colonizzazione da microrganismi multifarmaco-resistenti - cute, ferite o infezioni del tratto urinario in un paziente con una recente ospedalizzazione o assistenza domiciliare presso un servizio dove sono prevalenti microrganismi multifarmacoresistenti Infezioni della cute o delle ferite - ascesso o ferita drenante che non può essere protetta Possibili Patogeni Patogeni enterici Clostridium difficilis Neisseria meningitidis Neisseria meningitidis Varicella Morbillo Mycobacterium tuberculosis Mycobacterium tubercolosis Bordetella pertussis Virus respiratorio sinciziale Virus parainfluenzale Batteri resistenti Batteri resistenti Staphylococcus aureus Streptococco Gruppo A Precauzioni Empiriche C C D D A + C A A A D C C C C 42
Linee guida. Precauzioni per il controllo. delle malattie trasmissibili Pagina di 1/15
delle malattie trasmissibili Pagina di 1/15 Cod. LG 1/DS ORIGINALE N CONSEGNATO A 1. Premessa... 2 2. Riferimenti... 4 3. Precauzioni standard (S)... 4 3.1. Igiene delle mani... 4 3.2. Guanti... 5 3.3.
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