Programma di Attività del Dipartimento Terra e Ambiente. CNR 19 Novembre 2004
|
|
- Ottaviana Lelli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Programma di Attività del Dipartimento Terra e Ambiente CNR 19 Novembre 2004
2 Articolazione del Dipartimento in Progetti P1 - Il sistema Terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera P2 - Cambiamenti globali P3 - Qualità dei sistemi ambientali P4 - Sostenibilità dei sistemi terrestri e acquatici P5 - Rischi naturali ed antropici P6 - Osservazione delle Terra P7 - Controllo dell inquinamento e recupero ambientale. deriva dall articolazione in Sottoprogetti del Progetto rilevante Terra e Ambiente (Aprile 2004)
3 PROGETTO 1: Il sistema Terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera Obiettivo Migliorare la conoscenza delle componenti del sistema Terra (litosfera, idrosfera, criosfera, atmosfera, biosfera) e delle loro interconnessioni sia a scala globale che a scala regionale (con particolare attenzione alla regione Mediterranea) Ambiti di indagine conoscenza integrata del sistema Terra; creazione e distruzione della litosfera; processi in troposfera e stratosfera; circolazione e produttività del mare; struttura e funzionamento degli ecosistemi.
4 PROGETTO 2: Cambiamenti Globali CNR 19 Novembre 2004 Obiettivi Migliorare le conoscenze su - variazioni del comportamento del sistema Terra per cause naturali (eruzioni vulcaniche, trasporto a grande distanza, etc.) ed antropiche (particelle e gas inquinanti, cambiamenti nell uso del suolo, deforestazione, etc.). - variazioni globali (global change) nella composizione e costituzione dei singoli ecosistemi, le loro variazioni, e le reazioni degli ecosistemi alle stesse variazioni globali. Allo scopo di - comprendere i meccanismi responsabili dei cambiamenti globali - sviluppare modelli delle variazioni climatiche future. Ambiti di indagine cambiamenti climatici; variazioni nella composizione dell atmosfera e dell oceano; cicli biogeochimici e loro variazioni; ecosistemi e cambiamenti globali; uso e copertura del suolo.
5 PROGETTO 3: Qualità dei Sistemi Ambientali Obiettivi Sviluppare conoscenze avanzate sulla qualità dei sistemi ambientali quale strumento per la valorizzazione e l uso sostenibile delle risorse e quale supporto scientifico alla definizione di politiche di tutela e recupero degli ecosistemi. Mettere a punto modelli di funzionamento dei sistemi naturali per individuarne le perturbazioni antropiche rispetto alle tendenze evolutive naturali e valutarne l impatto sull ambiente e sulle attività umane.. Ambiti di indagine caratterizzazione dei subsistemi aspetti critici dei cicli degli inquinanti soglie di rischio e livelli di controllo
6 PROGETTO 4: Sostenibilità dei Sistemi Terrestri e Acquatici CNR 19 Novembre 2004 Obiettivi Definire il livello di funzionalità dei sistemi ambientali, caratterizzati da livelli più o meno intensi di gestione da parte dell uomo, per valorizzare l uso sostenibile delle risorse naturali Contribuire alla definizione di sostenibilità come campo di studio, sperimentazione e applicazione, indispensabile per caratterizzare le profonde interrelazioni tra natura e società umana. Ambiti di indagine caratterizzazione dei livelli d uso e di integrazione dei sistemi ambientali; gestione sostenibile delle risorse; valutazione e previsione dell impatto sull ambiente e sul sistema economico, conseguente a perturbazioni naturali o di origine antropica
7 PROGETTO 5: Rischi Naturali ed Antropici Obiettivi Sviluppare metodologie e conoscenze per migliorare la comprensione dei fattori di generazione dei rischi naturali e indotti dalle attività umane al fine di attuare strategie di previsione e prevenzione sempre più efficaci e, ove possibile, in tempo reale. Valutare i livelli di rischio sostenibili dal territorio e dalla Società in modo da definire eventuali piani d'intervento ed individuare le azioni più efficaci per mitigarne gli effetti. Incrementare i collegamenti tra Comunità scientifica e Istituzioni preposte alla sicurezza civile. Ambiti di indagine Aspetti critici dei fattori di generazione dei rischi; Valutazione della pericolosità e dei rischi; Valutazione e mitigazione degli effetti.
8 PROGETTO 6: Osservazione della Terra Obiettivi Sviluppare tecnologie innovative di osservazione della Terra da suolo, aereo e satellite; Sviluppare tecniche e metodi di potenziamento del sistema infrastrutturale (reti di monitoraggio, strumenti di osservazione e di misura, supporti informatici) di osservazione della Terra; Offrire al sistema industriale opportunità di innovazione tecnologica e favorire la creazione della filiera ricerca-impresa-utenti finali. Ambiti di indagine tecniche e metodologie di osservazione della Terra da piattaforme aeree e satellitari; tecniche di analisi e di monitoraggio; tecniche di elaborazione dati e sistemi informativi.
9 PROGETTO 7: Controllo dell Inquinamento e Recupero Ambientale Obiettivi Sviluppare tecnologie e metodi innovativi di contenimento, di abbattimento dell inquinamento e di recupero dell ambiente e delle sue risorse; Offrire al sistema industriale opportunità d innovazione tecnologica e favorire la creazione della filiera ricerca imprese utenti finali. Ambiti d indagine tecnologie di contenimento on line dell inquinamento; tecnologie di trattamento delle emissioni gassose, liquide e solide; tecnologie e metodi di risanamento dell ambiente e delle sue risorse.
10 Istituti afferenti al Dipartimento T&A: IAMC Ist. per l Ambiente Marino Costiero IBAF Ist. di Biologia Agro-Alimentare e Forestale IDPA Ist. per la Dinamica dei Processi Ambientali IGAG Ist. di Geologia Ambientale e Geoingegneria IGG Ist. di Geoscienze e Georisorse IIA Ist. per l Inquinamento Atmosferico IMAA Ist. di Metodologie per l Analisi Ambientale IRPI Ist. di Ricerca per la Protezione Idrogeologica IRSA Ist. di Ricerca sulle Acque ISAC Ist. di Scienze dell Atmosfera e del Clima ISAFoM Ist. per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo ISE Ist. per lo Studio degli Ecosistemi ISMAR Ist. di Scienze Marine IVALSA Ist. per la Valorizzazione del Legno e delle Specie Arboree Istituti afferenti ad altri Dipartimenti, che partecipano al programma T&A: IA Ist. Sperimentale di Acustica Orso Mario Corbino IBF Ist. di Biofisica IBIMET Ist. di Biometeorologia ICIS Ist. di Chimica Inorganica e delle Superfici IFAC Ist. di Fisica Applicata Nello Carrara IGV Ist. di Genetica Vegetale IPP Ist. per la Protezione delle Piante IREA Ist. per il Rilevamento Elettromagnetico dell Ambiente ISSIA Ist. di Studi sui Sistemi Intelligenti per l Automazione CNR 19 Novembre 2004
11 Risorse attribuite a T&A e confronto con quanto attribuito dal CNR all Area Tematica Terra e Ambiente - della lista del CNR sono state adottate 54 macrolinee su 59; - il Programma attuale comprende in totale 79 macrolinee e quindi 25 macrolinee in più di quelle della lista CNR - le macrolinee aventi contenuti afferenti a diversi Dipartimenti sono state parzializzate - gli importi dei costi totali e delle risorse interne ed esterne si confrontano come segue: Costo totale Risorse interne Risorse esterne totale macrolinee M 75.5 M 38.2 M Lista CNR 87.5 M 72.6 M 14.8 M
12 Ripartizione delle risorse tra Progetti CNR 19 Novembre 2004 totale di cui esterno persone n. Istituti n. macrolinee P1 Sistema Terra 21,012,932 4,786, P2 Cambiamenti globali 19,054,424 6,359, P3 Qualità sistemi ambientali 17,520,419 7,318, P4 Sostenibilità sistemi terrestri e acquatici 13,691,887 4,951, P5 Rischi naturali ed antropici 16,137,064 4,629, P6 Osservazione della Terra 17,933,295 8,338, P7 Controllo inquinamento e recupero ambientale 8,343,889 1,859, totale: 113,693,911 38,242,850 1,262
13 totale (k ) Istituti afferenti P1 - Sistema terra Ripartizione delle risorse tra Istituti e tra Progetti esterno (k ) # totale (k ) P2 - Cambiamenti globali esterno (k ) # totale (k ) P3 - Qualità sistemi ambientali esterno (k ) # totale (k ) P4 - Ssotenibilità sistemi ambientali esterno (k ) # totale (k ) P5 - Rischi naturali ed antropici esterno (k ) # totale (k ) P6 - Osservazione della terra esterno (k ) # totale (k ) CNR 19 Novembre 2004 P7 - Controllo inquinamento e recupero ambientale esterno (k ) # totale (k ) Dipartimento T&A esterno (k ) # IAMC IBAF IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISAFOM ISE ISMAR IVALSA Istituti partecipanti IA IBF IBIMET ICIS IFAC IGV IPP IREA ISSIA I dati sono ricavati dal Programma di Attività del Dipartimento Terra e Ambiente 10 ottobre Non sono state inserite le correzioni segnalate successivamente alla redazione del documento che verranno considerate al più presto.
14 Ripartizione delle risorse tra Istituti CNR 19 Novembre 2004 Istituti afferenti Istituti partecipanti totale (k ) esterno (k ) # totale (k ) esterno (k ) # IAMC IA IBAF IBF IDPA IBIMET IGAG ICIS IGG IFAC IIA IGV IMAA IPP IRPI IREA IRSA ISSIA ISAC ISAFOM ISE ISMAR IVALSA I dati sono ricavati dal Programma di Attività del Dipartimento Terra e Ambiente 10 ottobre Non sono state inserite le correzioni segnalate successivamente alla redazione del documento che verranno considerate al più presto.
15 6 P1 6 P5 CNR 19 Novembre 2004 Istituti afferenti: distribuzione delle risorse totali tra Progetti (M ) P P P IAMC IBAF P4 IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISAFOM ISE ISMAR IVALSA P7 IAMC IBAF IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISAFOM ISE ISMAR IVALSA I dati sono ricavati dal Programma di Attività del Dipartimento Terra e Ambiente 10 ottobre Non sono state inserite le correzioni segnalate successivamente alla redazione del documento che verranno considerate al più presto.
16 Schema organizzativo di massima per il Dipartimento CNR 19 Novembre 2004
17 Commessa strumento attuativo di parti di un Progetto individuata per settore di attività o tipologia di prodotto/risultato, con elevato grado di omogeneità e compattezza e orizzonti temporali definiti contiene le attività sottese dalle macrolinee, o parti di esse, incluse nel Progetto di afferenza del Programma generale di Dipartimento
18 Schema di Commessa Titolo Sommario Giustificazione della commessa rispetto agli obiettivi del Progetto Obiettivi: originalità, contributo all avanzamento delle conoscenze scientifiche e valore aggiunto rispetto ad altre iniziative esistenti; impatto, diretto e indiretto, sul programma strategico sia del Dipartimento sia del CNR (rafforzamento della competitività tecnologica e della produttività dell economia e dell industria, accrescimento della quota di produzione e di occupazione di alta qualificazione, soluzione di problemi sociali, contributi alla normativa ed alle politiche nazionali ed europee, ecc.); Programma di attività: macrolinee o porzioni di esse contenute nel progetto di afferenza organizzati in Attività (Work Package): descrive con precisione le attività della macrolinea e il ruolo della stessa rispetto agli obiettivi di commessa Risultati attesi: distinti per attività, espressi come contributo ai risultati del Progetto Parametri di verifica di successo. Piano di attuazione: piano di massima per la durata prevista e piano di dettaglio per il primo anno di attività. Scansione temporale di prodotti/risultati (deliverables e milestones) Risorse dedicate alle attività di commessa, come parti pertinenti delle risorse complessive del progetto di afferenza, censite nel Programma di Dipartimento.
19 Avvio dell istruttoria per l attivazione delle Commesse Istituti afferenti Istituti partecipanti P1 - Sistema terra IAMC ISMAR IBAF ISAFOM IVALSA IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISE IA IBF IBIMET ICIS IFAC IGV IPP IREA ISSIA IMC 1.1 Conoscenza integrata del sistema Terra 1.2 Creazione e distruzione della litosfera continentale ed oceanica P P R R 1.3 Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali P R R 1.4 Processi in troposfera e stratosfera P R 1.5 Circolazione e produttività del mare R R 1.6 Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri R R R P P P P P 1.7 Struttura e funzionamento degli ecosistemi acquatici P P P P R P 1.8 Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria R R P2 - Cambiamenti globali 2.1 Cambiamenti climatici (Climatologia dinamica, Variazioni climatiche recenti, Paleoclimatologia) P P P P P P P R P 2.2 Variazioni nella composizione dell atmosfera P P R 2.3 Variazioni nella composizione dell oceano R R 2.4 Cicli biogeochimici di C, N e microinquinanti X X R X X 2.5 Ecosistemi terrestri e cambiamenti globali R R R P P P P 2.6 Ecosistemi acquatici e cambiamenti globali P R 2.7 Ecosistemi estremi e cambiamenti globali P R P P P
20 Istituti afferenti Istituti partecipanti P3 - Qualità Sistemi Ambientali IAMC ISMAR IBAF ISAFOM IVALSA IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISE IA IBF IBIMET ICIS IFAC IGV IPP IREA ISSIA IMC 3.1 Qualità delle acque interne P P R P 3.2 Qualità del mare e delle acque costiere R R P 3.3 Qualità dell atmosfera P R P 3.4 Qualità del suolo e copertura vegetale R R R P P P P4 - Sostenibilità Sist. Ambientali 4.1 Sostenibilità di acque interne P P R P 4.2 Sostenibilità del mare e delle acque costiere R R 4.3 Sostenibilità dell atmosfera R P Sostenibilità, valorizzazione e gestione degli ecosistemi terrestri, produttivi e 4.4 naturali R R R P 4.5 Valutazione e gestione delle georisorse P P R R 4.6 Governo delle risorse (da attivare, a carattere giuridico) P5 - Rischi naturali ed Antropici 5.1 Degradazione ed erosione del suolo, inclusa desertificazione P R R P P 5.2 Fenomeni franosi e valanghe P P P R 5.3 Piene e inondazioni P P R P 5.4 Mitigazione rischi naturali (monitoraggio/previsione e preannuncio/zonazione) P P P P R P P 5.5 Rischi da eventi geologici sottomarini R R P
21 Istituti afferenti Istituti partecipanti P6 - Osservazione della Terra 6.1 IAMC ISMAR IBAF ISAFOM IVALSA IDPA IGAG IGG IIA IMAA IRPI IRSA ISAC ISE Tecniche e metodologie di osservazione della Terra da piattaforme aeree e satellitari X X R X X X X X X IA IBF IBIMET ICIS IFAC IGV IPP IREA ISSIA IMC 6.2 Tecniche di analisi, tecniche e reti di monitoraggio X X R X X X X X X Tecniche di elaborazione, integrazione e archiviazione dati e sistemi informativi X X R X X X X X X Tecniche e metodologie di osservazione della colonna d acqua e del fondo marino X X 6.5 Sviluppo di tecniche integrate a supporto di attività di altri Progetti (?) P7 - Controllo Inquinamento e Recupero Ambientale 7.1 Controllo dell inquinamento idrico (acque interne e mare) P P P P R P 7.2 Controllo delle emissioni in atmosfera P R P 7.3 Risanamento di siti inquinati P R R P P 7.4 Relazione tra ecosistemi ed inquinanti: biorimedio e biomitigazione P R R R P 7.5 Metodi di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali R R P
22 Primi risultati dell istruttoria per l attivazione delle Commesse titoli preliminari commesse proposte Istituto referente per l'attivazione altri Istituti partecipanti 1 Conoscenza integrata del sistema Terra 2 Creazione e distruzione della litosfera continentale ed oceanica P1.2a Creazione e distruzione della litosfera continentale ed oceanica IGG IGAG, IDPA P1.2b Creazione e distruzione della litosfera oceanica IAMC/ISMAR IGG P1 - Sistema terra 3 Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali 4 Processi in troposfera e stratosfera 5 Circolazione e produttività del mare 6 Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri 7 Struttura e funzionamento degli ecosistemi acquatici 8 Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria P1.3 Ruolo dei materiali geologici nei processi naturali IGG IGAG P1.4 Meteorologia e processi in atmosfera ISAC P1.5 Circolazione e produttività del mare IAMC/ISMAR P6.1 Struttura e funzionamento degli ecosistemi terrestri IBAF IMC, IGV, ISAFOM, ISAC, IDPA, ISE, IIA P1.7 Struttura e funzionamento degli ecosistemi acquatici ISE IRSA, ISMAR, ISAC P1.8a Interazione terra-mare e dinamica sedimentaria delle zone costiere IAMC/ISMAR P1.8b Margini continentali IAMC/ISMAR 1 Cambiamenti climatici (Climatologia dinamica, Variazioni climatiche recenti, Paleoclimatologia) P2.1 Cambiamenti climatici (Climatologia dinamica, Variazioni climatiche recenti, Paleoclimatologia e Ciclo idrologico) ISAC IIA, IBIMET, ISMAR, ISE, IDPA, IGAG, IGG, IRPI, IRSA P2 - Cambiamenti globali 2 Variazioni nella composizione dell atmosfera 3 Variazioni nella composizione dell oceano 4 Cicli biogeochimici di C, N e microinquinanti 5 Ecosistemi terrestri e cambiamenti globali 6 Ecosistemi acquatici e cambiamenti globali 7 Ecosistemi estremi e cambiamenti globali P2.2 Variazioni nella composizione dell atmosfera ISAC IIA, IMAA P2.3 Variazioni nella composizione biogeochimica del mare IAMC/ISMAR P2.4a Cicli biogeochimici degli elementi IBAF, IIA, ISAC P2.4b Cicli biogeochimici dei microinquinanti IIA P2.5 Risposta degli ecosistemi terrestri ai cambiamenti globali ISAFOM IBAF, IVALSA, IIA P2.6 Ecosistemi acquatici e cambiamenti globali ISE IRSA P2.7 Processi evolutivi in ambienti estremi - polari IDPA ISMAR, IIA, ISAC, ISE, IAMC, IBIMET
23 titoli preliminari commesse proposte Istituto referente per l'attivazione altri Istituti partecipanti P3 - Qualità Sistemi Ambientali 1 Qualità delle acque interne 2 Qualità del mare e delle acque costiere 3 Qualità dell atmosfera 4 Qualità del suolo e copertura vegetale P3.1 Distribuzione ed effetto di inquinanti nella valutazione della qualità delle acque interne IRSA P3.2a Qualità del mare e delle acque costiere IAMC/ISMAR IDPA, IGAG, ISE P3.2b Qualità delle acque lagunari e di transizione IAMC/ISMAR IDPA, IBF P3.3 Qualità dell'atmosfera IIA ISAC, IDPA P3.4 Qualità del suolo e copertura vegetale ISAFOM IVALSA, IBAF, IGAG, ISE new Qualità del pianeta - contaminazione chimica IDPA P4 - Sostenibilità Sist. Ambientali 1 Sostenibilità di acque interne 2 Sostenibilità del mare e delle acque costiere 3 Sostenibilità dell atmosfera 4 Sostenibilità, valorizzazione e gestione degli ecosistemi terrestri, produttivi e naturali 5 Valutazione e gestione delle georisorse P4.1 Sostenibilità di acque interne IRSA IRPI, IDPA, IMATI P4.2a Gestione sostenibile della fascia costiera IAMC/ISMAR P4.2b Gestione eco-sostenibile delle risorse viventi nel mare IAMC/ISMAR P4.3 Sostenibilità dell'atmosfera IIA ISAC P4.4 Sostenibilità, valorizzazione e gestione degli ecosistemi terrestri, produttivi e naturali IVALSA P4.5 Valutazione e gestione delle georisorse IGG ISAFOM, IBAF, ISE P5 - Rischi naturali ed Antropici 6 Governo delle risorse (da attivare, a carattere giuridico) 1 Degradazione ed erosione del suolo, inclusa desertificazione 2 Fenomeni franosi e valanghe 3 Piene e inondazioni 4 Mitigazione rischi naturali (monitoraggio/previsione e preannuncio/zonazione) 5 Rischi da eventi geologici sottomarini P5.1 Evoluzione geologica recente, pedogenesi ed erosione del suolo IGAG IGG, IRPI, IDPA P5.2 Fenomeni franosi e valanghe IRPI IGAG, IGG, IMAA P5.3 Piene e inondazioni IRPI IBAF, ISAFOM, ISAC P5.4 Rischi naturali (monitoraggio/previsione e preannuncio/zonazione) IRPI P5.5 Rischi ed eventi geologici sottomarini IAMC/ISMAR IGAG, IGG, IMAA, IRSA, ISAC, IDPA, IMATI
24 titoli preliminari commesse proposte Istituto referente per l'attivazione altri Istituti partecipanti 1 Tecniche e metodologie di osservazione della Terra da piattaforme aeree e satellitari P6.1 Sviluppo di tecnologie per la generazione ed il trattamento di immagini della superfice terrestre da sensori attivi e passivi operanti da aereo o da satellite IFAC, IIA, IMAA, IREA, IRPI, ISSIA P6 - Osservazione della Terra P7 - Controllo Inquinamento e Recupero Ambientale 2 Tecniche di analisi, tecniche e reti di monitoraggio Tecniche di elaborazione, integrazione e archiviazione dati e sistemi informativi Tecniche e metodologie di osservazione della colonna d acqua e del fondo marino Sviluppo di tecniche integrate a supporto di attività di altri Progetti (?) 1 Controllo dell inquinamento idrico (acque interne e mare) 2 Controllo delle emissioni in atmosfera 3 Risanamento di siti inquinati 4 Relazione tra ecosistemi ed inquinanti: biorimedio e biomitigazione 5 Metodi di recupero e valorizzazione delle risorse ambientali P6.2 P6.3 P6.4 Tecniche e tecnologie avanzate attive e passive e loro integrazione per lo studio di nubi e precipitazioni Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il sondaggio dell'atmosfera Sviluppo ed integrazione di tecnologie attive e passive per il monitoraggio di suolo e sottosuolo ISAC, IMAA IFAC, IMAA, ISAC IBIMET, IIA, IMAA, IREA, IRPI, ISAFOM P6.5 Tecniche di misure in-situ e reti di monitoraggio IDPA, IIA, ISSIA P6.6 P6.7 P7.1 Elaborazione, validazione, archiviazione ed interoperabilità dati: Spatial Data Infrastrutture, tecnologie Grid e servizi WEB. Tecniche e metodologie di osservazione della colonna d acqua e del fondo Tecnologie innovative per la depurazione, il risparmio energetico e il riutilizzo delle acque IRSA IDPA, IIA, IMAA, IREA, ISAC, ISSIA IAMC, ISMAR IBAF, IGAG, ISE, ISMAR P7.2 Controllo delle emissioni in atmosfera IIA ISAC, IGG, IAMC p7.3 Risanamento di siti inquinati IGAG ISE, IRSA, IGG, IMC P7.4 P7.5 Relazione tra ecosistemi terrestri ed inquinanti: ripristino ecologico, biorimedio e biomitigazione Metodi di recupero, tecniche di scavo e valorizzazione delle risorse ambientali IBAF IGAG IMC, ISAFOM IGG, IIA
Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia
Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un
DettagliTECNOLOGIE E PROCESSI PER L AMBIENTE. Enrico Brugnoli
TECNOLOGIE E PROCESSI PER L AMBIENTE Enrico Brugnoli 1 1. IAMC, Istituto per l Ambiente Marino Costiero; 2. IBAF, Istituto di Biologia Agroambientale e Forestale; 3. IGAG, istituto di Geologia Ambientale
DettagliPROFILI PROFESSIONALI
A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A S C I E N Z E A M B I E N T A L I C O M I T A T O S C I E N T I F I C O S E G R E T E R I A S O C I O L A U R E A T O E S P E R T O PROFILI PROFESSIONALI I profili
DettagliRELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14
RELAZIONE DI RIFERIMENTO D.M. 272/14 UNA NUOVA NORMATIVA IN MATERIA AMBIENTALE Con il D.M. n.272/2014 e il D.lgs n.46/2014 l Italia ha accolto le indicazioni normative provenienti dalla Direttiva Europea
DettagliPolicy La sostenibilità
Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La
DettagliNumero dipendenti e collaboratori: 81 ricercatori e tecnologi 31 tecnici e amministrativi 63 ricercatori a contratto e in formazione
Attività e ricerche ISAC è il maggior istituto che opera sulle tematiche di scienze dell atmosfera e del clima nel CNR e in Italia. Le competenze dell Istituto di Scienze dell Atmosfera e del Clima (ISAC)
DettagliLinee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001
Linee guida per l attuazione di un Sistema di Gestione Ambientale in un Comune secondo le norme ISO 14001 A- Elaborazione della documentazione: Le fasi principali sono le seguenti: a - b - Elaborazione
DettagliAllegato A) REGIONI: FRIULI-VENEZIA GIULIA / TRENTINO-ALTO ADIGE / VENETO
Linea strategica: Dispositivi e sensori innovativi Tematica di lavoro: Proteine transmembrana e loro effetti sul trasporto cellulare, Scienze biologiche, Chimica e tecnologie farmaceutiche, Biotecnologie
DettagliPromuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali
Obiettivo generale del POR FESR Abruzzo Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO: Ґ Ricerca
DettagliATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione
PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;
DettagliIl Programma MED 2014-2020
Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse
DettagliSLAM: UN PROGETTO PER LA MAPPATURA E IL MONITORAGGIO DELLE FRANE
ORDINE REGIONALE DEI GEOLOGI PUGLIA SLAM: UN PROGETTO PER LA MAPPATURA E IL MONITORAGGIO DELLE FRANE Antonio Buonavoglia & Vincenzo Barbieri Planetek Italia s.r.l. n 2/2004 pagg. 32-36 PREMESSA Il progetto
DettagliI NUOVI ISTITUTI TECNICI
Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito
DettagliCOMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "A. ZANELLI" COMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO Il perito agrario è un tecnico con competenze sulla gestione del territorio, sulla gestione
DettagliWorkshop. multi-stakeholder 19 ottobre 2015 Liceo Siotto, Cagliari, 14.30-18.30. Graziella Pisu
Workshop multi-stakeholder 19 ottobre 015 Liceo Siotto, Cagliari, 14.30-18.30 Graziella Pisu Riflessioni e agenda dell incontro di oggi Quadro di riferimento della S3 Processo di definizione e condivisione
DettagliLa nuova logica di realizzazione dei progetti. Fabio Girotto Regione Lombardia
La nuova logica di realizzazione dei progetti Fabio Girotto Regione Lombardia LE SCELTE STRATEGICHE DEL NUOVO PROGRAMMA Obiettivo Tematico 1 Priorità d investimento 1b (rapporti tra imprese e mondo della
DettagliCLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA
CLASSE PRIMA - SCUOLA PRIMARIA L alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. Muoversi consapevolmente nello spazio circostante,
DettagliPIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA
PIANI DI STUDIO D'ISTITUTO ISTITUTO COMPRENSIVO BASSA ANAUNIA SCUOLA MEDIA DI DENNO A.S. 2012-2013 GEOGRAFIA_CLASSE PRIMA Competenza 1 Leggere l organizzazione di un territorio, utilizzando il linguaggio,
DettagliProgetto Formativo MACROAREA AGROAMBIENTALE
Progetto: MISURA 111 Azione 1 Formazione- Pacchetto Formativo Misto Ambito: Programma di Sviluppo Rurale Regione Sicilia 2007-2013 Sede: GANGI Corso di formazione per ESPERTO AGROAMBIENTALE Progetto Formativo
DettagliIL DISSESTO IDROGEOLOGICO CAUSE, EFFETTI E INTERVENTI A DIFESA DEL SUOLO
IL DISSESTO IDROGEOLOGICO CAUSE, EFFETTI E INTERVENTI A DIFESA DEL SUOLO Marcello Benedini Giuseppe Gisotti Indice pag. 11 Introduzione Scopi e necessità della protezione idrogeologica 17 l. Parte prima.
DettagliParte 1: VERIFICA PROGETTO
Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite
DettagliA. S. 1999 /2000 UNA PROPOSTA DI LAVORO IN CONTINUITA EDUCAZIONE AMBIENTALE
A. S. 1999 /2000 UNA PROPOSTA DI LAVORO IN CONTINUITA EDUCAZIONE AMBIENTALE L EDUCAZIONE AMBIENTALE SI ATTUA Evoluzione culturale dell uomo pag. 1 Perché l educazione ambientale nella scuola pag. 2 Breve
DettagliLa gestione Rete Natura 2000. in Liguria. Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale
La gestione Rete Natura 2000 in Liguria Paola Carnevale Regione Liguria - Settore Progetti e programmi per la tutela e la valorizzazione ambientale La Rete Natura 2000 in Liguria 1 r. b. alpina (14 siti
DettagliCapitolo 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 9 PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
9 Il Piano per l assetto idrogeologico ha lo scopo di assicurare, attraverso vincoli, direttive e la programmazione di opere strutturali, la difesa del suolo - in coerenza con le finalità generali indicate
DettagliLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti
L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università
DettagliBilingue: Italiano & Francese. I due dipartimenti francesi del Var e delle Alpi-Marittime (PACA) sono le new entry!
Chi? 5 regioni di Francia e Italia: PACA, Corsica, Liguria, Toscana, Sardegna Dove? Punto di incontro nel Mediterraneo del Mar Ligure e del Tirreno Quanti? Più di 6,5 milioni di abitanti Come? Un Programma
DettagliProspetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO
Prospetto delle materie e del quadro orario settimanale: ISTITUTO TECNICO Settore TECNOLOGICO A) MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA Titolo rilasciato: Perito in Meccanica, meccatronica ed energia MATERIE
DettagliIl Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione
Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Rosanna Bissoli Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Bologna, 15 ottobre
DettagliEFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici
DettagliFinanziamenti Europei 2014-2020 Prospettive e investimenti. Rielaborazione delle presentazioni di Valentino Piana, Paola Giorgi e Mauro Terzoni
Finanziamenti Europei 2014-2020 Prospettive e investimenti Rielaborazione delle presentazioni di Valentino Piana, Paola Giorgi e Mauro Terzoni Fondi FESR 2014-2020 L edilizia nel contesto europeo Gli undici
DettagliScienze. Facoltà di. Via Brecce Bianche Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071/2204512
Via Brecce Bianche Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071/2204512 Facoltà di Scienze Corsi di Laurea Triennale in: SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE DEL CONTROLLO AMBIENTALE E DELLA PROTEZIONE CIVILE Corsi di Laurea
DettagliCorso di formazione ambientale per esperti analisti in tema di OGM l Annuario dei dati ambientali APAT
Corso di formazione ambientale per esperti analisti in tema di OGM l Annuario dei dati ambientali APAT Dr.ssa Mariaconcetta Giunta IAM-STA, APAT Roma, 13 Maggio 2005 Che cos è l Annuario? L Annuario è
DettagliPiano Strategico 2014-2016
Piano Strategico LA VISIONE La Banca d Italia si impegna, attraverso la pluralità delle competenze di cui dispone, a svolgere le proprie funzioni istituzionali con efficienza e indipendenza per il Paese
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
DettagliLand Cover Piemonte progettazione di un database geografico sulla copertura delle terre della Regione Piemonte
Land Cover Piemonte progettazione di un database geografico sulla copertura e l uso l delle terre della Regione Piemonte Relatore: : Stefania Crotta - Regione Piemonte Sommario obiettivi progetto prototipo
DettagliEcolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti
Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Cos è la biodiversità? Il termine biodiversità è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward
DettagliISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA)
ISTITUTO TECNICO E. Mattei DECIMOMANNU (CA) INDIRIZZI, PROFILI, QUADRI ORARI E RISULTATI DI APPRENDIMENTO DEL SETTORE ECONOMICO INDIRIZZI: - B1 Amministrazione, finanza e marketing (Ragioniere Perito Commerciale
DettagliCurricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto
Curricolo di geografia Biennio scuola secondaria di primo grado Contenuti Obiettivi di apprendimento Attività messe in atto Gli elementi dello spazio geografico: Ambiente naturale Ambiente antropizzato
DettagliLABORATORIO ENVIREN: LA RICERCA INDUSTRIALE E IL TRASFERIMENTO DELL INNOVAZIONE NEL SETTORE AMBIENTALE
LABORATORIO ENVIREN: LA RICERCA INDUSTRIALE E IL TRASFERIMENTO DELL INNOVAZIONE NEL SETTORE AMBIENTALE Presentazione Il laboratorio ENVIREN nasce dall aggregazione delle competenze scientifiche, tecnologiche
DettagliDeclinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio
Allegato A) Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze e abilità per il primo biennio A.1 Settore economico A.2 Settore tecnologico Il presente allegato è stato redatto con riferimento alle
DettagliDal FEP al FEAMP: quale transizione
L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio
DettagliSCIENZE. facoltà di. guida alle facoltà 2010/2011. Via Brecce Bianche, 12 Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071 2204512
f a c o l t à d i S C I E N Z E UNIVERSITÀ politecnica delle marche facoltà di Via Brecce Bianche, 12 Monte Dago 60100 Ancona Tel. 071 2204512 SCIENZE Corsi di Laurea Triennale in: SCIENZE BIOLOGICHE SCIENZE
DettagliCONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA
CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento
DettagliAvvio della programmazione 2007-13
Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliAnno scolastico 2013/2014. Curricolo verticale. Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali
Istituto Istruzione Superiore 'Mattei Fortunato' Eboli (SA) Anno scolastico 2013/2014 Curricolo verticale Servizi socio sanitario/ Servizi Commerciali Disciplina: DIRITTO ED ECONOMIA Al termine del percorso
DettagliPROGRAMMA INTEGRATO SPERIMENTALE Qualità ambientale nel sistema turistico
PROGRAMMA INTEGRATO SPERIMENTALE Qualità ambientale nel sistema turistico Oristano 27 maggio 2008 Presentazione dei risultati COSA SONO I PROGETTI INTEGRATI SPERIMENTALI? Nascono con l obiettivo di affrontare
Dettagliun insieme di discipline che consentono di conoscere Terra e formano la figura professionale del geologo
SCIENZE GEOLOGICHE 13-1414 Febbraio 2014 Legnaro-Agripolis SCIENZE GEOLOGICHE LAUREA DI 1 LIVELLO LAUREA MAGISTRALE Geologia e Geologia Tecnica (2 anni) DOTTORATO DI RICERCA Scienze della Terra (3 anni)
DettagliLinee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA PROVINCIA DI VENEZIA
ORDINE DEI GEOLOGI DEL VENETO Venezi a Mestre, 01 febbraio 2014 Linee guida di progettazione geologica: un esempio in rapporto alla idrogeologia di bassa pianura IL PROGETTO IDRO DELLA Valentina Bassan
DettagliTECNICO SUPERIORE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE
ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE SETTORE AMBIENTE TECNICO SUPERIORE PER IL MONITORAGGIO E LA GESTIONE DEL TERRITORIO E DELL AMBIENTE STANDARD MINIMI DELLE COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TECNICO
DettagliSessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia)
Sessione: CONTI FISICI, INDICATORI E REPORTING PER LA SOSTENIBILITA LOCALE Introduzione e conclusioni di Maria Berrini (Ambiente Italia) Introduzione: Quali indicatori per l attuazione della Strategia
DettagliUna metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:
10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.
DettagliI centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità
I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità Francesco Maiorano ANCSA Associazioni Nazionale Centri Storici e Artistici PIST Peucetia Turi-Casamassima-Sammichele obiettivo
DettagliPO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni
Newsletter n.74 Aprile 2010 Approfondimento_22 PO REGIONE PUGLIA FESR 2007-2013: Strategia regionale per la Ricerca e l Innovazione Descrizione Assi e Azioni Assi Asse 1 - Asse 2 - Asse 3 - Asse 4 - Sostegno
DettagliPiano delle Performance
Comune di Pavullo nel Frignano Provincia di Modena Bilancio di Previsione 2011 Bilancio Pluriennale 2011 / 2013 Piano delle Performance *** Documento sulla compatibilità del sistema di programmazione,
DettagliRegolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007
Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità
DettagliBIENNIO COMUNE a tutti gli indirizzi DISCIPLINE. Quadro Orario BIENNIO COMUNE. Nuovi Indirizzi Istituti Tecnici Pagina 1 1 BIENNIO
Il seguente documento, redatto per estratti da documenti del Ministero della Pubblica Istruzione, illustra in modo sintetico ma completo l Offerta Formativa dei Nuovi Indirizzi degli Istituti Tecnici.
DettagliL IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE
L IMPORTANZA DELLA CONOSCENZA DEI SUOLI PER LE POLITICHE DI PROTEZIONE AMBIENTALE E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE SUOLI E GEOMORFOLOGIA DEL TERRITORIO PADOVANO Convegno 23.10.2013 Aula Magna Galileo Galilei
DettagliCurricolo di Geografia Scuola Primaria
Curricolo di Geografia Istituto Comprensivo Gandhi Prato Istituto Comprensivo Gandhi a.s. 2014/2015 Curricolo di Geografia Scuola Primaria TRAGUARDI DI COMPETENZA CLASSE QUINTA L alunno si orienta nello
DettagliPROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA. CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana
PROTOCOLLO D INTESA SULLA PREVENZIONE DELL INQUINAMENTO AMBIENTALE TRA CONFINDUSTRIA - Confederazione Generale dell Industria Italiana E ANIA - Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici Confindustria,
DettagliREGIONANDO 2001. Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante
REGIONANDO 2001 Regione Veneto Area Tecnico Scientifica-Servizio Prevenzione Industriale Censimento Industrie a Rischio di incidente Rilevante Parte 1: Anagrafica Titolo del Progetto: Censimento Industrie
DettagliSCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA
PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero
DettagliNicola Pirrone Direttore CNR IIA Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto sull Inquinamento Atmosferico
Nicola Pirrone Direttore CNR IIA Consiglio Nazionale delle Ricerche Istituto sull Inquinamento Atmosferico UOS Firenze IL CNR IIA UOS MATTM - RM Sede MLIB - RM UOS Rende - CS IL CNR IIA Cambiamenti globali
Dettagli3. PROGETTO CURRICOLARE
3. PROGETTO CURRICOLARE Offerta formativa L'Istituto G. Cardano dall'anno scolastico 2010-2011 ha attivato la riforma scolastica della scuola media superiore. I corsi di studi proposti agli alunni che
DettagliGemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1
Gemellaggi per l Internalizzazione Regionale di Esperienze di successo (A.G.I.R.E. POR) A.G.I.R.E. POR - Bari 17.03. 2008 1 Fase 2.1.1 Trasferimento delle esperienze maturate dalla Regione Marche in materia
DettagliScuola primaria. Obiettivi di apprendimento. Orientamento
Geografia Scuola primaria classe 1^ Competenze chiave Traguardi per lo sviluppo della competenza Obiettivi di apprendimento Conoscenze Abilità Comunicazione nella madrelingua Competenze di base in campo
DettagliAssistenza tecnica funzionale alla
definizione, alla identificazione ed alla gestione dei Sistemi Turistici Locali ed altri idonei strumenti di promozione turistico territoriale complementari agli STL, e utili allo sviluppo del settore
DettagliINGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO
corso di laurea INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO denominazione del corso classe 08 INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE allegato n. denominazione della classe Obiettivi formativi specifici 1. Profilo
Dettagli"Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation
Centro Permanente di Ricerca Permanent Research Centre Acronimo BAFFI CENTRE Denominazione "Paolo Baffi" Centre on International Markets, Money and Regulation Oggetto di attività Economia e diritto dei
DettagliSCHEDA TECNICA. ALLEGATO n. 2
ALLEGATO n. 2 REGIONE LIGURIA REPUBBLICA ITALIANA COMMISSIONE EUROPEA Programma Regionale di Sviluppo Rurale 2007-2013 della Regione Liguria Misura 124 Cooperazione per lo sviluppo di nuovi prodotti, processi
DettagliNUOVO QUADRO PROGRAMMATICO STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITA
NUOVO QUADRO PROGRAMMATICO STATO REGIONI E PROVINCE AUTONOME DI TRENTO E BOLZANO PER L EDUCAZIONE ALL AMBIENTE E ALLA SOSTENIBILITA Premessa Nel marzo 2007 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni
DettagliPIANO DEGLI INTERVENTI
DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliCORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO Classe LM-75 (DM 270 del 22/10/2004 e DM 50 del 23/12/2010)
CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN SCIENZE E TECNOLOGIE PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO Classe LM-75 (DM 270 del 22/10/2004 e DM 50 del 23/12/2010) Il Corso di laurea magistrale in Scienze e Tecnologie per l
DettagliSCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA. INDICATORI COMPETENZE ABILITA CONOSCENZE 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO DI SCIENZE CLASSE PRIMA INDICATORI 1. Esplorare e descrivere oggetti e materiali 2. Osservare e sperimentare sul campo Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo circostante
DettagliDATI E SERVIZI INTEROPERABILI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO
DATI E SERVIZI INTEROPERABILI PER LA GESTIONE DEL TERRITORIO Alessandra Marchese (GISIG) La ricerca che crea innovazione per un futuro sostenibile Genova, 20 febbraio 2015 Con il patrocinio di Con il contributo
DettagliScienze integrate>scienze della terra
UdA n. 1 Titolo: Universo Acquisire e decodificare concetto di complessità e di evoluzione del sistema Universo Origine ed evoluzione dell Universo I corpi celesti Il sole e il sistema solare Leggi di
DettagliPATTO DI GEMELLAGGIO, COLLABORAZIONE ED AMICIZIA
PATTO DI GEMELLAGGIO, COLLABORAZIONE ED AMICIZIA tra IL PARCO DEL DELTA DEL PO dell Emilia Romagna (ITALIA) e L AGENZIA PER LA CONSERVAZIONE DELLA BIOSFERA DEL DANUBIO (ROMANIA) relativamente a cooperazione
DettagliLa sostenibilità ambientale nelle infrastrutture ferroviarie Arch. Martino
La sostenibilità ambientale nelle infrastrutture ferroviarie Arch. Martino L impegno ambientale di Italferr Italferr è da anni impegnata nella gestione delle tematiche ambientali ed attribuisce alla tutela
DettagliCORSO DI FORMAZIONE OPERATORI TECNICI NEI PARCHI NAZIONALI E NELLE AREE PROTETTE (120 ore)
CORSO DI FORMAZIONE OPERATORI TECNICI NEI PARCHI NAZIONALI E NELLE AREE PROTETTE (120 ore) PROGETITO FORMATIVO MODULO 1 PRESENTAZIONE DEI PARCHI ED AREE PROTETTE (8 ore) Definizione dei concetti di Parco,
DettagliMinistero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER IL COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO DEL TERRITORIO, IL PERSONALE ED I SERVIZI GENERALI 1. Introduzione I PIANI URBANI DELLA MOBILITA (PUM) Linee
DettagliMichele Pisante Commissario Delegato CREA 02/03/2016 1
Michele Pisante Commissario Delegato CREA 02/03/2016 1 RISORSE IDRICHE: finalità e attività da svolgere 5 linee: Programmazione investimenti irrigui; Condizionalità Ex ante; Integrazione e sinergie con
DettagliAZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI
PROPOSTE PER LA REALIZZAZIONE DI AZIONI DI ASSISTENZA TECNICA PER LE UNIONI REGIONALI DELLE CAMERE DI COMMERCIO PREMESSA Con l approvazione del Decreto legislativo n. 23 del 15 febbraio 2010 è stata varata
DettagliBiogas Leachate Recovery. Progetto Life+ 2009
S.p.A. www.gaia.at.it Biogas Leachate Recovery Progetto Life+ 2009 PROGETTO BIOLEAR : costruzione, coltivazione, chiusura e recupero ambientale della discarica Progetto BioLeaR: idea, obiettivi e risultati
DettagliINDIRIZZO TRASpORTI E LOGISTICA Profilo Trasporti e Logistica
Indirizzo Trasporti e logistica Profilo Il Diplomato in Trasporti e Logistica: ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione,
DettagliDall INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria. al CREA Consiglio per la ricerca e l economia in agricoltura
Dall INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria al CREA Consiglio per la ricerca e l economia in agricoltura Economia, società, policy making Le tappe principali L istituto Nazionale di Economia Agraria
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le
DettagliISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014
ISTITUTO OBERDAN TREVIGLIO 1-INDIRIZZI DI STUDIO DELL ANNO SCOLASTICO 2013-2014 ISTRUZIONE TECNICA ECONOMICA: AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING, RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING, SISTEMI INFORMATIVI
DettagliStrategia e priorità del Pilastro 3 EUSAIR - Ambiente
Strategia e priorità del Pilastro 3 EUSAIR - Ambiente Giuseppe Bortone Direttore Generale Ambiente e Difesa del Suolo e della Costa Regione Emilia-Romagna EUSAIR: Pilastri e temi trasversali Pilastro 3
DettagliPIOPPI DI GRANDI DIMENSIONI CON LE PIANTAGIONI POLICICLICHE
PIOPPI DI GRANDI DIMENSIONI CON LE PIANTAGIONI POLICICLICHE PIANTAGIONI POLICICLICHE POTENZIALMENTE PERMANENTI (4P): PROPOSTE DEL LIFE+ INBIOWOOD Roberto Zampieri Roberto Zampieri Regione del Veneto INBIOWOOD:
DettagliIl POI Energia e i seguiti nella Programmazione 2014-2020
Il POI Energia e i seguiti nella Programmazione 2014-2020 Napoli 9 aprile 2015 Dott.ssa Simonetta Piezzo AdG POI Energia MiSE-DGMEREEN Il POI Energia: quanto e dove Come sono stati impegnati i fondi comunitari
DettagliPresentazione del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020. La cooperazione al cuore del Mediterraneo
Presentazione del Programma di Cooperazione Italia-Francia Marittimo 2014-2020 La cooperazione al cuore del Mediterraneo Carta d identità Chi? 5 regioni di Francia e Italia: PACA, Corsica, Liguria, Toscana,
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
DettagliIstituto Tecnico Tecnologico (ITT) Montani Fermo
Istituto Tecnico Tecnologico (ITT) Montani Fermo Istituto Tecnico Tecnologico In Primo 33 ore alla settimana Orario dalle 8:00 alle ore 13:30 Dal Secondo al Quinto 32 ore alla settimana Orario : Lunedì
DettagliAutorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO
Autorità di Bacino BACINO PILOTA DEL FIUME SERCHIO Piano di Gestione delle Acque I Aggiornamento Rapporto tra PDGAcque e altri piani di indirizzo: PDGAlluvioni, Piano di Sviluppo Rurale, Piano di Indirizzo
DettagliMauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto
Aree Natura 2000 nella Regione del Veneto Mauro De Osti Sezione Parchi, Biodiversità, Programmazione Silvopastorale e Tutela dei Consumatori Regione del Veneto Iniziativa finanziata dal Programma di Sviluppo
DettagliIntroduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai
Introduzione allo studio sulla pericolosità meteorologica a scala nazionale: la sensibilità del mercato assicurativo ai danni da eventi atmosferici Ronchi Romina Milano, 1 Giugno 2011 CONTENUTI Lo studio
DettagliProgetto: Equal ESSERE Economia Sociale e Solidale, Economia Razionale contro l Esclusione IT-G-LIG-0008
IRSEA Associazione senza fini di lucro Via Paride Salvago, 18/2 scala destra 16136 Genova Italy Tel. +39 010 215641 Fax + 39 010 213665 www.learningvision.net e-mail: irsea@learningvision.net Partita IVA:
DettagliLAC. Area Economica. Area Aziendale
LABORATORI proposto da Università Politecnica delle Marche Premessa: I laboratori proposti, la cui articolazione verrà poi concordata con i docenti referenti delle scuole, consentono un primo approccio
DettagliATTIVITÀ DEL SINGOLO DOCENTE
PIANO DI LAVORO DOCENTE MATERIA DESTINATARI ANNO SCOLASTICO 2013-14 Olga Pecorari SCIENZE NATURALI CLASSE PRIMA BES LICEO DELLE SCIENZE UMANE OP.ECONOMICO-SOCIALE COMPETENZE CONCORDATE CON CONSIGLIO DI
Dettagli