Dimensione Trading ( Weekly: analisi statica

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1 Dimensione Trading ( Eur/Usd: analisi valida per la settimana dal giorno 20/04 al giorno 24/4 Weekly: analisi statica Condizione generale di periodo. Continua la fase contrastata per la nostra valuta; ormai da sei settimane le quotazioni si muovono all interno dell area di congestione che, sin dalla formazione dell ultimo minimo di periodo, è stata definita tra 0,99/1 e 1,11/1,124 punti circa; in aggiunta, le ultime quattro settimane hanno ulteriormente ridotto la stessa mantenendo a 1,1105/1,11 punti la parte superiore e alzando a 1,045/1,05 circa la base dell area di riferimento. Ne consegue, dunque, una ulteriore contrazione dei movimenti a conferma della fase di lateralità legata, presumibilmente, sia alle scadenze temporali in atto sia all ipervenduto che, nel frattempo, si era manifestato in maniera sempre più evidente. Per i prossimi giorni, pur considerando l aspetto appena affrontato riguardo la conferma della fase laterale di cui sopra, è possibile che una nuova discesa sotto 1,052/1,055 possa creare nuove aspettative ribassiste di breve termine; in tal caso, è probabile che la close weekly, dopo l eventuale rottura infrasettimanale, possa servire da conferma o meno. Nel primo caso, l obiettivo minimo cautelativo della rottura ribassista potrebbe essere in area 1,015/1,02 mentre la negazione del break in close potrebbe riportare le quotazioni prima in area 1,075/1,08 ed eventualmente sui massimi di breve periodo; vista l attuale condizione, dunque, per l operatività veloce sarebbe opportuno chiudere sul livello minimo atteso o, eventualmente, gestire in tutto o in parte la situazione con trailing stop e/o stop a pareggio con chiusura almeno parziale delle posizioni. Il potenziale secondo e risolutivo target, sulla carta di minore efficacia al momento ma che potrebbe tornare valido come primario su eventuale conferma, sarebbe invece tra 0,98 e 0,99 punti. L aspetto temporale ha, al momento, confermato le attese che vedevano, durante le ultime settimane, un possibile set-up in grado, almeno, di generare lateralità o, per quanto possibile, qualche tentativo di recupero. La scadenza è dunque giunta e potrà essere valutata con una settimana di scarto; il tentativo di rimbalzo di recente ha avuto luogo ma, vista la discesa degli ultimi mesi, è stato di ben poco conto e probabilmente generato più dalla condizione di eccessivo ipervenduto che non dalla scadenza temporale stessa; attualmente, la suddetta fase risulta agli sgoccioli e, dunque, i prezzi in formazione potrebbero

2 ragionevolmente definire ulteriori punti pivots dai quali prendere spunto per un operatività di maggior respiro per le prossime settimana o, eventualmente, per i prossimi tre mesi almeno. Livelli statici di lungo periodo (base settimanale e, principalmente, mensile) si rilevano a 1,195/1,20, 1,23/1,232 (validità in close mensile) e 1,305/1,31 punti. Supporti a 1,095/1,105 (valori attuali) e 0,99 punti circa (entrambi da valutare in close mensile con i valori di mercato in close ed eventuale break successivo). I livelli di medio termine (base settimanale): resistenze a 1,11, 1,138 e, superiore, a 1,16/1,165; primo supporto in area 1,037-1,04 e 1,0235, inferiore a 1,011. Per il breve termine (base giornaliera e oraria): resistenze a 1,07/1,075 (validità in close e successivo break) e 1,104/1,111, superiore a 1,12/1,125 ; primo supporto a 1,08/1,056 (verificato durante negli ultimi giorni), inferiore in area 1,038/1,044 e, infine, a 1,023 e 1,011 punti circa. Graficamente - weekly. Come indicato nel precedente articolo, per la settimana appena conclusa sarebbero state scarse le opportunità per un movimento direzionale e, come atteso, il break marginale dei minimi infrasettimanali ha generato solo una falsa rottura precisamente rientrata. La chiusura weekly evidenzia una potenziale reversal-bar a connotazione rialzista; rimando ai numerosi precedenti commenti sull opportunità di valutare attentamente tali figure contrarian in un contesto fortemente direzionato ma, tuttavia, rimane il fatto che al momento sono in scadenza più set-up temporali e, dunque, l attenzione andrà posta con maggiore concentrazione alle possibile figure inversione e soprattutto alla loro conferma. Graficamente Daily. La tenuta di area 1,04 al momento concede qualche speranza ai compratori di breve termine; la precedente rottura sopra 1,09, seppure ora rientrata, ha dato qualche segnale incoraggiante e, almeno fino a che le quotazioni rimarranno sopra 1,03/1,035 punti, la ripresa del recupero nel breve termine per obiettivo minimo a 1,11/1,12 ed eventualmente a 1,135/1,142 rimarrà possibile. Oscillatori. RSI e CCI recuperano, in linea con l andamento del mercato, cercando di consolidare, per quanto possibile, in area neutrale poco sopra i valori di ipervenduto, area nella quale hanno quotato per la maggior parte del tempo negli ultimi mesi, a dimostrazione dell incapacità della nostra valuta di far rientrare, se non limitatamente e per brevissimi peridi di tempo, la pressione ribassista generale. IL CCI prova, da qualche settimana, a confermare una potenziale divergenza positiva che, al momento, rimane in attesa di un nuovo movimento rialzista prezzi di mercato per una eventuale verifica. Gann - analisi mensile lungo periodo

3 Valori di riferimento settimanali. Resistenze: 1,16-1,165, e 1,179-1,186; supporti a 1,01-1,015 e 0,969/0,977 punti. Quadro generale. Il mese di marzo ha generato una nuova barra ad ampio range, dopo la precedente inside di febbraio; la close mensile si è attestata sotto l angolo inferiore di riferimento che ora diventerà il primo punto di riferimento e sarà individuabile tra 1,11 e 1,115 punti circa, in salita rispetto ai valori precedenti. Essendo supporto durante le precedenti fasi ribassiste, l eventuale recupero su close monthly rappresenterà, presumibilmente, un potenziale punto di svolta per il medio termine, almeno, in considerazione del fatto, anche, che il set-up atteso è ormai giunto alla sua scadenza naturale (come anticipato, mese di marzo 2015, con una normale tolleranza di un mese che, in caso di nuovo minimi durante il mese in corso, potrebbe decretare un minimo importante, così come accadrebbe in caso di massimi superiori ai precedenti sin dal mese di aprile). Cicli di lungo termine. La conferma, durante gli ultimissimi mesi, del break prima sotto 1,20 punti e, successivamente, anche sotto area 1,18 ha confermato la ciclicità negativa anche di medio-lungo periodo in atto, almeno, da luglio 2014 e successiva conferma durante il mese di agosto, il tutto strutturato nel trend negativo di lungo termine iniziato ad agosto 2008 (conferma durante il mese di settembre). I movimenti successivi, infine, hanno sempre generato massimi e minimi decrescenti, confermando la tendenza ed evidenziando una certa precisione sia sui livelli sensibili angolare sia nel rispetto dei set-up temporali, con ben poche defezioni e rivelando una notevole incisività almeno nell 85-90% dei casi; le reazioni su supporti e resistenze, infatti, si sono fatti raramente attendere e, quasi sempre, hanno creato movimenti di sicuro interesse per gli operatori di breve ma, soprattutto, di medio termine, mentre l attendibilità dei set-up hanno messo in risalto la forza delle coincidenze spazio/temporali. Attualmente siamo in fase di set-up di lungo termine che dovrebbe coincidere proprio con il mese di marzo 2015 (come sempre, più o meno un mese). Indicazioni prezzo-tempo. La rottura del doppio minimo in area 1,18/1,20 punti circa e realizzato nel 2010 e nel 2012 ha riportato in equilibrio la condizione di maggiore incisività dei movimenti ribassisti di lungo termine rispetto ai movimenti rialzisti; i primi, infatti, nonostante la evidente minore durata, dal 2008 in poi hanno fatto registrare ribassi direzionali intensi che hanno permesso la definizione della attuale struttura negativa. Numericamente, la sequenza (massimi/ minimi superiori/inferiori) si può definire come -3/+13/- 7/+11/-14/+22/-10 (ancora in atto, al momento). Il precedente disallineamento descritto e che avrebbe potuto portare ad una divergenza ribassista ha, quindi, ampiamente ricoperto il proprio ruolo: la precedente gamba di ribasso, infatti, non aveva permesso la continuazione della sequenza dei minimi inferiori, condizione rispettata fino all ultimo break ribassista del mese di gennaio 2015, nonostante la chiara negatività in atto ormai da parecchi mesi, mentre il rialzo che aveva portato il rimbalzo in area 1,40 punti circa era apparso, proprio per i motivi suddetti, non in linea con le potenzialità rialziste e di eventuale inversione. Una tale condizione di sbilanciamento a favore del movimento di prezzo (di lungo termine) e a sfavore del tempo ha fatto rilevare la prima divergenza in atto con grande anticipo e in tempi non sospetti, permettendo di definire la nuova debolezza in arrivo quando la valuta quotava ancora abbondantemente sopra 1,36 punti. Attualmente, (chiusura di marzo), l euro ha fatto segnare dieci mesi di minimi inferiori, intervallati unicamente, nella fase per ora finale, da una inside durante il mese di febbraio ultimo; naturale, dunque, che il mercato continui a mostrare debolezza, evidenziando ancora una volta come le fasi ribassiste, pur avendo una durata nettamente inferiore di quelle rialziste (nel lungo periodo), generino movimenti percentualmente superiori (la discesa attuale, in circa undici mesi ha riportato le quotazioni sotto i minimi del 2003), in un ottica di rapporto prezzo/tempo, rispetto ai movimenti rialzisti che li hanno preceduti.

4 Weekly: analisi dinamica Analisi dinamica di medio periodo. Non ci sono variazioni alla condizione generale del mercato; l area di resistenza si abbassa ancora marginalmente ed è ora compresa tra 1,195 e 1,225 punti circa e tutti i livelli sono di grado superiore, sia diretti che indiretti e di ritorno, dunque importanti per la definizione del trend di fondo. Analisi dinamica di breve periodo. La prima resistenza si rileva in area 1,093 circa e rappresenta solo un valore intermedio di grado inferiore, mentre la resistenza superiore e di maggiore importanza è rappresentata dall area compresa tra 1,107 e 1,112 punti circa. Weekly: analisi del trend

5 Lungo periodo (trend). Per la seconda volta dall inizio della discesa che ha portato l euro da area 1,40 fin quasi a ridosso della parità con il dollaro, il grafico settimanale evidenzia tre periodi consecutivi al rialzo e la rottura, marginale, dei massimi infrasettimanali precedenti. Entrambe le due occasioni (periodo attuale e inizio febbraio 2015 ) sono avvenute in coincidenza con una fase di movimento laterale che non ha infastidito alcuna resistenza di periodo e, il movimento successivo alla fase di recupero di febbraio, è culminato con la ripresa del trend di fondo e nuovi minimi di medio-lungo termine. Un primo segnale, tuttavia, di possibile risveglio, come anticipato, lo si avrebbe dalla rottura dei massimi infrasettimanali precedenti, a fronte della rottura weekly consolidata sopra 1,0834, livello citato nei precedenti articoli; attenzione, però, perché tra 1,104 e 1,112 si rileva la resistenza di medio termine e, dunque, alla luce dall attuale tendenza che ancora comanda la direzione principale del mercato, ogni operazioni con segnale contrario ad essa andrà strutturata per cercare una possibile coincidenza, almeno, di valori di breve e medio termine. Lo studio sulle medie mobili rimane inalterato ormai da tempo, dopo l incrocio ribassista che ha portato alla rottura di 1,354 punti, supporto determinato e dal quale sarebbe dipeso l andamento del mercato in generale nel medio termine, almeno. Inoltre, il loro utilizzo nel lungo periodo evidenzia pochi fallimenti nella determinazione del trend principale che, con una buona e positiva frequenza, corrisponde ai segnali derivanti dal loro incrocio. Verificandole dal minimo in area 0,82 (anno 2000), solo la fase iniziale di accumulazione sui minimi ha generato un paio di evidenti falsi segnali mentre nei successivi dieci/undici anni, fino ad oggi, le indicazioni si sono dimostrate corrette e di qualità. In questo momento le due medie quotano a 1,082 e 1,172 punti circa, con le stesse sono sempre incrociate al ribasso e in fase di discesa costante; anche l ultima settimana ha visto i massimi a contatto con la media mobile più breve e, come successo in tutte le altre occasioni in questa fase ribassista, i prezzi sono scesi senza provare alcun break significativo, rientrando quasi completamente, tuttavia, in close. Indicatori: l Aroon (primo segnale ribassista alla fine di maggio del 2014) rimane in condizione ribassista ma perde ulteriormente forza scendendo ancora e attestandosi a quota 50 punti, livello minimo che non si vedeva da luglio del 2014; per quasi nove mesi i valori si sono mossi tra 70 e 100 con netta prevalenza della parte superiore del range, a sostegno della debolezza del mercato. Questa fase, dunque, potrebbe definire, entro due/tre settimane, una nuova condizione che, anche se non in grado di assicurare un netto cambiamento di tendenza, potrebbe almeno identificare divergenze tali da considerare l ultimo minimo come una base di lavoro per l immediato futuro. Perché ciò accade, in ogni caso, serviranno anche conferme dai valori di mercato. Recupera ancora il DPO (negativo dalla metà di maggio del 2014), che fissa come pivot primario i massimi delle ultime tre settimane. Weekly: stocastico di lungo termine

6 Lungo periodo (stocastico). Non ci sono particolari novità: il mercato si muove in range da alcune settimane e il primo pivot utile rimane sempre sui massimi di breve periodo, tra 1,10 e 1,11 punti circa, mentre sui minimi di periodo rimane sempre attivo il pivot di supporto (in fase di consolidamento).