La lotta alle infezioni ospedaliere nella ASL Foggia passa attraverso la formazione. Giuseppe Chiodo *
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1 PREVENZIONE La lotta alle infezioni ospedaliere nella ASL Foggia passa attraverso la formazione Giuseppe Chiodo * Non bisogna ch io dimentichi quello che ordinariamente si chiama infezione ; la qual cosa spaventa talmente le persone, che frequentemente esse praticano, rispetto a questa, precisamente quello che dovrebbero evitare. (Florence Nighingale Cenni sull assistenza agli ammalati, 1859) Nel quadro delle iniziative volte alla promozione di una vera e propria cultura della sicurezza, finalizzata a contrastare il fenomeno delle infezioni ospedaliere, la ASL di Foggia, con il patrocinio dell Assessorato alle Politiche della Salute della Regione Puglia, ha avviato un programma di interventi che si è concretizzato nel mese di ottobre scorso in due iniziative dal grande valore culturale e formativo. La prima ha visto la produzione di un opuscolo rivolto a tutti gli operatori che a vario titolo si occupano di prevenzione delle infezioni nosocomiali e del rischio clinico che contiene le procedure per il lavaggio delle mani, con riferimento alle linee guida dell OMS del 2009, linee guida aziendali per il corretto uso di antisettici e disinfettanti, protocolli comportamentali per il personale di sala operatoria e la checklist del Ministero della Salute per le attività chirurgiche. La redazione di tale opuscolo, fortemente voluta dal Direttore Sanitario Dr. Vito Gregorio Colacicco ha avuto luogo dopo un vasto processo di consultazione, che ha visto coinvolti il Comitato Aziendale per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere (CIO) e i Gruppi Operativi di Presidio. La Direzione strategica della ASL auspica che tale opuscolo rappresenti uno strumento agile di consultazione da parte di tutti gli operatori sanitari per migliorare l assistenza. Per la redazione dell opuscolo, il CIO ha preliminarmente preso in esame lo stato dell arte delle procedure operative per la gestione delle attività di sala operatoria, ha effettuato un esame sulla applicazione delle misure idonee per il corretto uso di antisettici e disinfettanti, e ha orientato lo sguardo alle procedure per un efficace lavaggio delle mani in ambito sanitario.
2 Dal confronto sviluppato all interno dello stesso CIO e sulla scorta delle indicazioni pervenute dai Gruppi Operativi ospedalieri, sono stati prodotti i documenti che costituiscono la pubblicazione. Il documento si sofferma sull importanza di una corretta igiene delle mani, in quanto è universalmente acclarato che le stesse mani degli operatori sanitari sono il veicolo principale di trasferimento dei microrganismi patogeni da un paziente all altro e dai pazienti agli stessi operatori. Appare perciò indiscutibile la necessità di adottare in ambiente ospedaliero procedure efficaci e sicure per una adeguata decontaminazione delle mani degli operatori. I dati della letteratura internazionale indicano, infatti, come ancora oggi c'è una scarsa attenzione al lavaggio delle mani e che non c'è grande differenza con quello che succedeva nel secolo XIX quando il medico ungherese Ignazio Filippo Semmelweiss ( ) lamentava come fossero i medici a diffondere la febbre puerperale perché non si lavavano le mani. Gli operatori sanitari continuano a non lavarsi le mani in maniera corretta e, da alcune rilevazioni, sembra che, chi si lavi meno le mani in assoluto, siano proprio i medici. Le linee guida OMS sull'igiene delle Mani nell'assistenza Sanitaria offrono a operatori sanitari, amministratori ospedalieri e autorità sanitarie una completa panoramica sull'importanza dell'igiene delle mani nell'ambito dell'assistenza sanitaria e raccomandazioni specifiche per migliorare le relative pratiche e ridurre la trasmissione di microrganismi a pazienti e operatori. Queste Linee guida, riprodotte nell opuscolo della ASL Foggia, vanno implementate in tutte le situazioni in cui viene prestata assistenza sanitaria. Questo concetto si applica quindi alle strutture sanitarie ospedaliere, ai servizi sanitari territoriali e nelle altre situazioni in cui viene fornita assistenza sanitaria. Altro elemento caratterizzante l opuscolo è rappresentato dalle linee guida per il corretto utilizzo di antisettici e disinfettanti. La conoscenza della composizione chimica dei prodotti, dei loro meccanismi d azione e delle norme d uso da osservare ai fini di un loro corretto impiego, assume un significato notevole nel contesto di conoscenze che caratterizzano i programmi e le strategie d intervento per la prevenzione e il controllo delle infezioni nosocomiali. L opuscolo ha come obiettivo di indicare agli operatori: la selezione di prodotti mirati all impiego e sicuri per i pazienti e gli operatori; la definizione di standard operativi per il corretto uso (diluizioni, campo applicativo, procedure d uso, precauzioni, effetti, rischi, ecc.);
3 la prevenzione di resistenze batteriche. Le procedure in sala operatoria Inoltre l opuscolo si sofferma sulla necessità di definire procedure comportamentali per l accesso e la gestione degli ambienti di sala operatoria, in quanto tra gli ambienti ospedalieri, uno di quelli classificati ad alto rischio di infezione è sicuramente il comparto operatorio. La contaminazione microbica della sala operatoria, seppur è da considerarsi evento forse ineliminabile, deve vedere ogni energia volta a ridurla al minimo e mantenerla ridotta nel corso della seduta operatoria. La contaminazione infatti si instaura con l avvio delle attività, va crescendo col passare delle ore e dipende in modo cruciale dalle persone presenti in sala (staff operatorio, paziente, altri operatori, ecc.). Il documento pone l accento sulla estrema attenzione che deve essere posta al numero di persone che assistono all intervento operatorio, al loro comportamento, a quanto parlano, a quante volte entrano ed escono dall area critica, a quanto adeguatamente utilizzano la divisa e i dispositivi in uso all interno dell area critica, alla loro igiene personale, in quanto tutti questi elementi modificano in modo sostanziale la quantità dei microrganismi che le persone trasmettono. Tali fattori, infatti, non sono di secondaria importanza, né mero oggetto di studio accademico; studi scientifici hanno dimostrato in modo quantitativo il loro impatto sulla carica microbica totale presente nell ambiente operatorio. In appendice all opuscolo sono riportati alcuni allegati: l elenco dei simboli di pericolo maggiormente utilizzati per contraddistinguere le sostanze pericolose di possibile uso all interno delle strutture sanitarie e la Checklist per le attività di sala operatoria proposta dal Ministero della Salute. Tale strumento sostiene sia i cambiamenti di sistema, sia i cambiamenti dei comportamenti individuali rafforzando gli standard per la sicurezza ed i processi di comunicazione, contrastando i possibili fattori di fallimento. Questa pubblicazione vuole favorire la introduzione nelle strutture sanitarie della ASL della provincia di Foggia di comportamenti e procedure condivise ed uniformi per contribuire e ridurre e controllare la diffusione delle infezioni nosocomiali. La loro applicazione sarà oggetto di attenzione e verifica da parte della Direzione strategica aziendale, attraverso il lavoro del Comitato per il Controllo delle Infezioni Ospedaliere e dei Gruppi Operativi di Presidio.
4 Uno strumento che vuole essere quindi l avvio di un percorso di formazione, informazione e coinvolgimento di tutti gli operatori nel determinare maggiori condizioni di sicurezza per i ricoverati, gli utenti, i visitatori e gli stessi operatori. La Direzione della ASL auspica che la corretta applicazione delle procedure contenute nell opuscolo e il rispetto delle linee guida pubblicate, consenta di uniformare ad adeguati standard di efficacia e di efficienza la prevenzione delle infezioni ospedaliere correlate alle attività assistenziali. I documenti facenti parte della stessa pubblicazione saranno inoltre oggetto di revisione annuale a cura del C.I.O. alla luce delle eventuali ulteriori evidenze scientifiche. L opuscolo stesso è stato presentato nel corso di un corso formativo dal titolo Modelli operativi di prevenzione e controllo delle infezioni ospedaliere svoltosi lo scorso 28 ottobre presso l auditorium della Biblioteca provinciale di Foggia nel corso del quale, oltre a presentare l opuscolo, sono stati svolti numerosi interventi da parte di tecnici ed esperti delle problematiche connesse alle infezioni ospedaliere con i quali è stato evidenziato lo stato dell arte sulla problematica. Un particolare rilievo ha avuto la tavola rotonda che ha fatto il punto sulle infezioni ospedaliere e sulle strategie adottate dall Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Foggia, dall IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e dalla stessa ASL Foggia. Interessante è stato anche il confronto con le azioni messe in campo dalla USSL 16 di Padova con l intervento del Direttore Medico dell Ospedale S. Antonio di Padova. Il Dr. Colacicco, Direttore Sanitario della ASL Foggia, che ha promosso l avvio di tali percorsi di formazione, è convinto che solo la condivisione di un articolato e continuo processo culturale può risultare efficace per il controllo delle infezioni ospedaliere. Lo stesso concetto è condiviso dall Assessore regionale Prof. Tommaso Fiore che nella nota di presentazione dell opuscolo ha ricordato come non basta protocollare tutto: i processi culturali sono più complessi, hanno bisogno di discussione, condivisione, acquisizione di automatismi virtuosi. E come la formazione in questo campo sia un ottimo strumento. Si arrivò perfino a doversi ritenere un ospitale quale un lazzaretto che rinchiude una malattia particolare che si potrebbe dire febbre d ospitale capace di mietere tante vittime quanto sono gli incauti che in esso mettono piede. (C. Calza, P. Saccaro: Considerazioni sopra alcune condizioni igieniche degli ospitali. Venezia, 1862)
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