PREVIGEN GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita

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1 PREVIGEN GLOBAL Fondo Pensione Aperto a contribuzione definita Autorizzato dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione in data 29 luglio 1998 ed iscritto nell apposito Albo al n 8 RENDICONTO 2013

2 Organi del Fondo ORGANI DEL FONDO SOGGETTO PROMOTORE DEL FONDO: Generali Italia S.p.A. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Presidente Sergio Balbinot Consiglieri Alberto Minali (Vice Presidente) Philippe Roger Donnet (Amministratore Delegato e Direttore Generale) Antonio Cangeri Francesco Giovanni Benvenuti Monica Alessandra Possa Paolo Vagnone COLLEGIO SINDACALE Presidente Corrado Giammattei Sindaci Effettivi Luca Savino Gaetano Terrin Sindaci Supplenti Roberto Lonzar Marco Visentin RESPONSABILE DEL FONDO Giampaolo Crenca ORGANISMO DI SORVEGLIANZA Luigi Merola (componente effettivo) Claudio Cacciamani (componente effettivo) Giovanni Bellese (componente effettivo - azienda) Sandra Amato (componente effettivo - azienda) Paolo Busetto (componente effettivo - lavoratori) Mario Anolli (componente supplente) SOCIETA DI REVISIONE Reconta Ernst & Young S.p.A. BANCA DEPOSITARIA State Street Bank S.p.A. 2

3 Indice INDICE 1 - RELAZIONE SULLA GESTIONE INFORMAZIONI GENERALI RENDICONTO DELLA FASE DI ACCUMULO COMPARTO BOND Stato Patrimoniale Conto economico Nota integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale fase di accumulo Informazioni sul Conto Economico fase di accumulo COMPARTO BALANCE Stato Patrimoniale Conto economico Nota integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale fase di accumulo Informazioni sul Conto Economico fase di accumulo COMPARTO CAPITAL Stato Patrimoniale Conto economico Nota integrativa Informazioni sullo Stato Patrimoniale fase di accumulo Informazioni sul Conto Economico fase di accumulo

4 Relazione sulla gestione 1 RELAZIONE SULLA GESTIONE FATTI SALIENTI AVVENUTI NEL CORSO DELL ESERCIZIO Generali Italia S.p.A. Per effetto del processo di riorganizzazione aziendale effettuato dal Gruppo Generali, in data 1 luglio 2013 è stato conferito in Ina Assitalia S.p.A. il ramo d azienda denominato Direzione per l Italia di Assicurazioni Generali S.p.A.. A seguito del conferimento è stata modificata la denominazione di INA Assitalia S.p.A. in Generali Italia S.p.A.. In seguito, in data 31 dicembre 2013 è avvenuta la fusione per incorporazione in Generali Italia S.p.A. di Alleanza Toro S.p.A. al netto dello scorporo del ramo d azienda conferito precedentemente nella società denominata Alleanza Assicurazioni S.p.A.. Il Fondo Pensione Previgen Global è stato istituito nel 1998 da Assicurazioni Generali S.p.A. e gestito con effetto dal 1 luglio 2013 da Generali Italia S.p.A., società appartenente al Gruppo Generali. Modifica del Regolamento del Fondo Pensione Aperto Previgen Global Il Consiglio di Amministrazione del 13 marzo 2013 ha approvato le modifiche regolamentari del Fondo Pensione Aperto Previgen Global a contributi definiti necessarie a recepire gli effetti derivanti dalla nuova configurazione societaria di Generali Italia S.p.A.. Nomina del Consiglio di Amministrazione di Generali Italia S.p.A. Dal 7 ottobre 2013 l Amministratore Delegato e Direttore Generale di Generali Italia è il Dott. Philippe Roger Donnet. I nominativi aggiornati dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono riportati nella sezione Soggetti coinvolti nell attività della forma pensionistica complementare della Nota Informativa di Previgen Global disponibile nel sito internet Conferimento dell incarico di Responsabile e Organismo di Sorveglianza di Previgen Global Il Consiglio di Amministrazione della Compagnia ha nominato a decorrere dal 24 luglio 2013, per un periodo di tre anni, il Prof. Giampaolo Crenca quale Responsabile del Fondo. A decorrere dalla stessa data sono stati inoltre nominati anche i componenti dell Organismo di Sorveglianza di Previgen Global : dott. Luigi Merola (componente effettivo), il prof. Claudio Cacciamani (componente effettivo) e il prof. Mario Anolli (componente supplente). I nominativi aggiornati del Responsabile e dei componenti dell Organismo di Sorveglianza di Previgen Global sono riportati nella sezione Soggetti coinvolti nell attività della forma pensionistica complementare della Nota Informativa di Previgen Global disponibile nel sito internet 4

5 Relazione sulla gestione NUMEROSITA ISCRITTI Il numero degli aderenti al 31 dicembre 2013 è pari a , in lieve diminuzione (1,30%) rispetto al dato al 31 dicembre Il numero di posizioni (*) di Previgen Global, distinto per comparto, risulta: Comparto Variazione % BOND ,76% BALANCE ,55% CAPITAL ,89% TOTALE ,21% (*)Ai sensi delle istruzioni emanate da COVIP per le comunicazioni trimestrali, un iscritto che ha aderito a più comparti è segnalato con riferimento a ciascun comparto cui ha aderito (da cui un numero di posizioni totali superiore al numero di aderenti). ATTIVO NETTO DESTINATO ALLE PRESTAZIONI La crescita dell'a.n.d.p. rispetto al 2012 è stata pari al 18,6%, superiore alla media del mercato della previdenza complementare (8,4% 1 ). L attivo netto destinato alle prestazioni di Previgen Global, distinto per comparto, risulta: Comparto 31 dicembre dicembre 2012 Variazione BOND , ,20 15,55% BALANCE , ,00 18,99% CAPITAL , ,88 24,63% TOTALE , ,08 18,57% GESTIONE PREVIDENZIALE Movimenti in entrata Nel corso del 2013 si sono registrate 838 nuove posizioni (in diminuzione del 50,21% rispetto alle nuove adesioni registrate nel 2012) e i seguenti numeri di movimenti in entrata, distinti per ciascun comparto: Comparto Nuove posizioni (*) Variazione su 2012 Contributi Variazione su 2012 BOND ,96% ,11-1,19% BALANCE ,59% ,30-0,93% CAPITAL ,76% ,56-7,15% TOTALE ,21% ,97-2,39% (*) Ai sensi delle istruzioni emanate da COVIP per le comunicazioni trimestrali, un iscritto che ha aderito a più comparti è segnalato con riferimento a ciascun comparto cui ha aderito (da cui un numero di nuove posizioni superiore al numero di nuove adesioni). 1 Fonte COVIP, La previdenza complementare principali dati statistici, gennaio

6 Relazione sulla gestione Comparto Numero Trasferimenti Variazione Importi importi su 2012 Numero Switch in Importi Variazione importi su 2012 BOND ,07-79,40% ,85 213,10% BALANCE ,26-90,65% ,70 76,68% CAPITAL ,78-80,39% ,84 655,49% TOTALE ,11-81,81% ,39 204,59% Rispetto al 2012, da un analisi sul numero dei movimenti in entrata, possiamo osservare che c è stata una diminuzione del numero di aderenti attivi. Le contribuzioni sono diminuite del 2,39% rispetto allo scorso esercizio, così come i trasferimenti in ingresso (-81,81%). Si evidenzia, invece, un aumento delle operazioni di switch tra i comparti richiesti dagli aderenti, con un reindirizzamento prevalente verso il comparto azionario (Capital). Nel corso del 2013 sono state accese 69 coperture accessorie (di cui 26 per il caso di morte e 43 per il caso di morte o invalidità totale e permanente), in aumento del 25,45% rispetto alle coperture accese nel I premi ammontano a ,82 (rispettivamente a 6.359,56 per il caso di morte e a ,26 per il caso di morte o invalidità totale e permantente). Movimenti in uscita Nel corso del 2013, sono stati effettuati 69 disinvestimenti relativi a richieste di prestazione previdenziale.. Comparto Prestazioni in capitale Variazione Numero Importi importi su 2012 Prestazioni in rendita Variazione Numero Importi importi su 2012 BOND ,34-23,48% ,00% BALANCE ,86-25,80% CAPITAL ,26 222,84% TOTALE ,46-15,07% ,00% Nel corso del 2013, sono stati effettuati disinvestimenti relativi a richieste di riscatto (di cui 78 per riscatto parziale) e 125 disinvestimenti a relativi richieste di anticipazione: Comparto Numero Riscatti Importi Variazione importi su 2012 Numero Anticipazioni Importi Variazione importi su 2012 BOND ,92 27,46% ,14 13,73% BALANCE ,58 31,47% ,67 51,37% CAPITAL ,27 42,00% ,21 0,01% TOTALE ,77 30,63% ,02 18,71% 6

7 Relazione sulla gestione Nel corso del 2013, sono stati effettuati 195 disinvestimenti relativi a richieste di trasferimento in uscita: Comparto Numero Trasferimenti Variazione Importi importi su 2012 Numero Switch out Importi Variazione importi su 2012 BOND ,03 53,58% ,47 259,65% BALANCE ,52-28,44% ,49 255,92% CAPITAL ,66 153,71% ,43 167,87% TOTALE ,21 35,91% ,39 204,59% L analisi sui movimenti in uscita evidenzia che vi è stato un aumento del numero di riscatti effettuati e gli importi erogati sono aumentati del 30,63%. Si è registrato un aumento sia del numero delle anticipazioni erogate nel 2013 (+10,62%) sia dell importo medio richiesto (+7,31%). Le richieste sono relative ai seguenti motivi: - 18 per acquisto della prima casa di abitazione; - 6 per restauro della prima casa di abitazione; - 29 per spese sanitarie; - 72 per ulteriori esigenze dell aderente. Tale fenomeno può essere valutato sotto due aspetti: - da un lato, l aumento dell anzianità previdenziale degli aderenti, che ha reso possibile richiedere anche le anticipazioni per le quali è richiesto un periodo di partecipazione minima; - dall altro, il fatto che la maggior parte delle anticipazioni è stata richiesta per ulteriori esigenze dell aderente, per la quale l importo massimo erogabile è il 30% della posizione previdenziale. Si è registrata una diminuzione nel numero dei trasferimenti in uscita (-8%), ma non nel totale degli importi trasferiti (36%). Si evidenzia inoltre un notevole aumento delle operazioni di switch tra i comparti (+204,59%), che vedono privilegiare l uscita dal comparto bilanciato obbligazionario (Bond). GESTIONE FINANZIARIA La gestione finanziaria del Fondo Pensione Aperto Previgen Global è finalizzata all ottimizzazione del profilo rischio-rendimento dei comparti, cercando di cogliere le varie opportunità che si presentano sui mercati finanziari e attuando un adeguata politica di diversificazione degli investimenti, compatibilmente con le masse in gestione e le linee di indirizzo. 7

8 Relazione sulla gestione Quadro Macroeconomico L economia dei paesi sviluppati ha mostrato nel 2013 un quadro di crescita in graduale miglioramento, e per il 2014 le stime degli economisti prevedono un ulteriore accelerazione. Negli Stati Uniti, nonostante il peso dell incertezza fiscale e delle politiche di aggiustamento di bilancio, l economia ha accelerato nel corso del I dati hanno mostrato un continuo miglioramento, durate l anno, dal lato dei consumi, del settore immobiliare e dell occupazione: il dato sulla crescita del PIL del quarto trimestre è risultato pari a 3,2% annualizzato, portando la crescita del PIL nel 2013 al +1.9%, mentre il tasso di disoccupazione è sceso al 6,7%, livello più basso da ottobre 2008 (anche se il dato rimane influenzato dal protratto calo nel tasso di partecipazione della forza lavoro). Le stime di consensus (il consensus è la media delle previsioni prodotte dagli analisti finanziari relativamente, ad esempio, ad un titolo quotato o ad un determinato indicatore economico) vedono una crescita del PIL a 2,8% per il Per l Area Euro, il 2013 è stato un anno di transizione caratterizzato da una riduzione dei rischi di una crisi dell euro e dal superamento della fase di recessione. Un miglioramento delle esportazioni ed un rallentamento nelle politiche di aggiustamento fiscale hanno sorretto la ripresa nella seconda metà dell anno. La crescita è tornata positiva nella primavera scorsa per la prima volta dopo quasi due anni, e sebbene gli ultimi dati mostrino livelli di crescita ancora bassi (PIL +0,1% nel 3 trimestre), le attese degli economisti per il 2014 sono per una crescita del PIL all 1%, dopo il -0,4% stimato per il Da un punto di vista delle politiche monetarie, il continuo calo dell inflazione nell Area Euro hanno portato la BCE (Banca Centrale Europea) a tagliare il tasso di policy a novembre a 0,25%, nuovo minimo storico, ed a ribadire il suo impegno a mantenere una politica accomodante fino a quando la congiuntura economica lo renderà necessario. Negli Stati Uniti, il progressivo miglioramente delle condizioni economiche e la diminuzione dell incertezza circa la politica fiscale hanno convinto la Fed (Federal Reserve, Banca Centrale USA) ad avviare una fase di graduale riduzione del programma di acquisto dei titoli governativi (Tapering), mantenendo però il tasso di policy invariato. Sullo scenario internazionale, in Giappone la BoJ (Bank of Japan) ha lanciato in aprile 2013 nuove misure senza precedenti al fine di sconfiggere la deflazione (diminuzione dei prezzi con conseguente aumento del potere di acquisto della moneta). In Cina il Congresso del Partito Comunista ha delineato un piano decennale di riforme, con l obiettivo di portare i mercati a pesare maggiormente nell economia cinese. Per quanto riguarda l universo degli emergenti, i corsi azionari, obbligazionari e valutari hanno sofferto a causa dei timori di un restringimento della politica monetaria della Fed, ed i paesi con i fondamentali più deboli rimangono tuttora esposti a fuoriuscite di capitali. Operazioni effettuate in conflitto di interesse Nel corso dell esercizio 2013 non risultano essere state effettuate operazioni in conflitto di interesse. 8

9 Relazione sulla gestione Aspetti sociali, etici ed ambientali nella gestione delle risorse Nella gestione degli investimenti, Generali ha sempre privilegiato la sicurezza e l affidabilità dell emittente, rifiutando pratiche prettamente speculative e prestando particolare attenzione ad evitare impieghi ad alto rischio sotto qualsiasi profilo, inclusi quello ambientale e sociale. Con l adesione, nel 2007, al Global Compact, un iniziativa dell ONU per la promozione e la diffusione di pratiche di sviluppo sostenibile, il Gruppo Generali si è impegnato a integrare nelle proprie strategie, nelle politiche e nelle attività quotidiane dieci principi riguardanti i diritti umani, il lavoro, la tutela dell ambiente e la lotta alla corruzione. Il Gruppo ha quindi definito proprie linee guida etiche volte a evitare il rischio di contribuire indirettamente, attraverso la propria attività di investimento, a gravi atti contro l umanità e/o l ambiente. A testimonianza del proprio impegno ad integrare nelle proprie scelte di investimento valutazioni sui comportamenti sociali, ambientali e di governance delle società emittenti, nel mese di giugno 2011 il Gruppo ha sottoscritto i Principles for Responsible Investment (PRI) supportati dall ONU. Nel 2011 il Gruppo Generali è entrato a far parte dei gruppi di lavoro sui diritti umani e sull ambiente costituiti nell ambito del Global Compact Network Italia. Assicurazioni Generali è inoltre inclusa nei seguenti indici di sostenibilità: Ftse4Good, FTSE ECPI Italia SRI, ASPI (Advanced Sustainable Performance Indices), STOXX Europe Sustainability, STOXX Europe ESG Leaders 50, STOXX Global ESG Environmental Leaders, STOXX Global ESG Governance Leaders, STOXX Global ESG Leaders, MSCI ESG Indices, ECPI Ethical Global Equity, ESI (Ethibel Sustainability Index) Excellence Global e Europa, Axia Global Sustainability Index. Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione Sostenibilità del sito Comparto BOND Data di inizio della raccolta delle adesioni 21 dicembre 1998 Durata del fondo 31 dicembre 2131 Patrimonio netto al 31 dicembre ,25 euro Posizioni al 31 dicembre

10 Relazione sulla gestione Andamento storico dei Rendimenti, del relativo Benchmark* e del TFR 24% 12% 0% -12% -24% -36% Rendimento 5,17% 4,95% 1,90% 1,91% -0,07% 7,10% 2,28% -1,90% 9,09% 3,29% Benchmark 6,00% 5,29% 1,98% 2,55% 1,66% 5,70% 1,02% -0,38% 8,73% 3,99% TFR 2,79% 2,95% 2,75% 3,49% 3,04% 2,22% 2,94% 3,88% 3,30% 1,92% (*) Al fine di confrontare il risultato del benchmark con il risultato ottenuto dal comparto, occorre considerare che sul comparto grava la commissione di cui all Art. 8 del Regolamento. L andamento del benchmark è esposto al netto degli oneri fiscali. Nel corso del 2013 il comparto ha ottenuto le seguenti performance: Risultato netto Risultato lordo* Comparto Bond 3,29% 4,32% Benchmark 3,99% 4,49% Risultato relativo -0,70% -0,17% * Risultato lordo: per il comparto è calcolato al lordo degli oneri di negoziazione, delle commissioni di gestione e degli oneri fiscali; per il benchmark è calcolato al lordo degli oneri fiscali Il risultato netto del comparto nel 2013 è stato pari al 3,29%, mentre il rendimento al lordo delle commissioni di gestione, degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali è stato del 4,32%, inferiore dello 0,17% alla performance lorda del benchmark (4,49%). La componente obbligazionaria è stata investita in titoli governativi selezionati nell ambito del benchmark di riferimento. L allocazione è stata indirizzata favorendo emissioni a tasso fisso italiane e di altri Paesi a rischio di credito limitato. In ambito dei periferici, è stato incrementato il peso della Spagna sulla parte a breve della curva. Soprattutto nel comparto a brevissimo termine, le posizioni in titoli governativi core e semi-core in area 1-3 anni, con rendimenti pressoché nulli, sono state azzerate a favore di titoli governativi italiani di pari scadenza. Durante il periodo estivo l attività è rimasta contenuta e nessuna operazione significativa è stata effettuata. A inizio settembre, a seguito del rialzo dei tassi core e periferici, si è deciso tatticamente di aumentare il rischio tasso in Euro-zona, acquistando titoli in area 5-30 anni (Germania, Italia e Spagna). A fine settembre, dopo la performance positiva dei corsi obbligazionari, si è deciso di ridurre il sovrappeso del rischio tasso sulla componente core, riducendo l esposizione ai titoli di stato tedeschi in area 10 anni. Sono state inoltre implementate delle strategie di relative value sulle principali curve europee. Nel corso del 2014 lo scenario sarà caratterizzato dalla stabilizzazione della crisi in Euro-zona e, dall altra parte dell Atlantico, dalla graduale normalizzazione della politica monetaria USA. Sul primo fronte 10

11 Relazione sulla gestione dovrebbero registrarsi dinamiche stabili o in riduzione dei differenziali di rendimento, grazie ai progressi nell ambito della unificazione bancaria, ad un atteggiamento accomodante della BCE, al miglioramento della posizione sull estero dei Paesi periferici, ad un quadro comunitario più cooperativo e ai primi segnali di ripresa economica nei Paesi del sud dell Unione. Sul fronte dei titoli governativi dell area euro si valuterà l opportunità di aumentare ulteriormente il rischio periferia. La duration verrà modulata in relazione all evoluzione della crisi del debito dell Eurozona, con una tendenza alla riduzione per le emissioni core, maggiormente soggette al cambiamento in senso restrittivo delle condizioni monetarie in USA. Nel caso i miglioramenti attesi sia nella crescita dell area euro sia nella governance del debito sovrano troveranno realizzazione, la riduzione del peso delle emissioni core, con rendimenti molto compressi, verrà effettuata a vantaggio di quelle semi-core e dei Paesi c.d. periferici. Per la gestione dei rischi di investimento è stato preso in considerazione il tracking error che fornisce una misura degli scostamenti della performance del portafoglio rispetto al benchmark di riferimento. L obiettivo che ci si è prefissi, coerentemente con le finalità previdenziali dell investimento, è stato quello di minimizzare questa grandezza. Dal punto di vista del portafoglio obbligazionario, particolare attenzione viene riservata alla gestione della duration di portafoglio che esprime in via sintetica l esposizione del portafoglio alle variazioni osservate nei tassi d interesse. Il profilo di rischio del comparto, nel corso del 2013, in termini assoluti (volatilità) e relativi (tracking error) rispetto al benchmark di riferimento, è stato il seguente: Volatilità Comparto Bond 3,11% Benchmark 3,14% Tracking Error 0,30% La volatilità dei rendimenti netti del comparto è un indicatore delle oscillazioni dei rendimenti rispetto al suo valore medio, ed è stato del 3,11% (su base annuale); tale valore indica che, statisticamente, il rendimento del comparto può oscillare del 3,11% sopra o sotto al suo rendimento medio con una probabilità del 66% circa. Il tracking error, cioè la volatilità dei rendimenti relativi, è stato dello 0,30%; tale valore indica che il rendimento relativo del comparto rispetto al benchmark può essere positivo o negativo dello 0,30% rispetto al rendimento del benchmark con una probabilità del 66% circa. I valori di volatilità e tracking error del comparto sono stati stimati su 12 osservazioni mensili. Comparto BALANCE Data di inizio della raccolta delle adesioni 16 settembre 2002 Durata del fondo 31 dicembre 2131 Patrimonio netto al 31 dicembre ,57 Posizioni al 31 dicembre

12 Relazione sulla gestione 24% Andamento storico dei Rendimenti e del relativo Benchmark* 12% 0% -12% -24% -36% Rendimento 5,08% 10,66% 3,36% 0,99% -11,32% 10,56% 5,56% -1,23% 9,32% 7,12% Benchmark 5,17% 10,63% 2,37% -0,03% -12,41% 10,61% 7,02% -0,54% 8,88% 8,67% (*) Al fine di confrontare il risultato del benchmark con il risultato ottenuto dal comparto, occorre considerare che sul comparto grava la commissione di cui all Art. 8 del Regolamento. L andamento del benchmark è esposto al netto degli oneri fiscali. Nel corso del 2013 il comparto ha ottenuto le seguenti performance: Risultato netto Risultato lordo* Comparto Balance 7,12% 8,75% Benchmark 8,67% 9,74% Risultato relativo -1,55% -0,99% * Risultato lordo: per il comparto è calcolato al lordo degli oneri di negoziazione, delle commissioni di gestione e degli oneri fiscali; per il benchmark è calcolato al lordo degli oneri fiscali Il risultato netto del comparto nel 2013 è stato pari al 7,12%, mentre il rendimento al lordo delle commissioni di gestione, degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali è stato del 8,75%; inferiore dello 0,99% alla performance lorda del benchmark (9,74%). La componente obbligazionaria è stata investita in titoli governativi selezionati nell ambito del benchmark di riferimento. L allocazione è stata indirizzata favorendo emissioni a tasso fisso italiane e di altri Paesi a rischio di credito limitato. In ambito dei periferici, è stato incrementato il peso della Spagna sulla parte a breve della curva. Soprattutto nel comparto a brevissimo termine, le posizioni in titoli governativi core e semi-core in area 1-3 anni, con rendimenti pressoché nulli, sono state azzerate a favore di titoli governativi italiani di pari scadenza. Durante il periodo estivo l attività è rimasta contenuta e nessuna operazione significativa è stata effettuata. A inizio settembre, a seguito del rialzo dei tassi core e periferici, si è deciso tatticamente di aumentare il rischio tasso in Euro-zona, acquistando titoli in area 5-30 anni (Germania, Italia e Spagna). A fine settembre, dopo la performance positiva dei corsi obbligazionari, si è deciso di ridurre il sovrappeso del rischio tasso sulla componente core, riducendo l esposizione ai titoli di stato tedeschi in area 10 anni. Sono state inoltre implementate delle strategie di relative value sulle principali curve europee. 12

13 Relazione sulla gestione La gestione della componente azionaria è stata caratterizzata da una allocazione per area geografica, per Paese e per settore, incentrata sui pesi del benchmark di riferimento. L ottimizzazione del portafoglio è stata effettuata attraverso una analisi storica del profilo di rischio-rendimento del portafoglio stesso nell ambito di diverse ipotesi di allocazione dei suoi componenti. La allocazione ha pertanto privilegiato l aspetto prudenziale inteso come contenimento prospettico degli scostamenti di performance attesa rispetto a quella del benchmark di riferimento. Nel corso del 2014 lo scenario sarà caratterizzato dalla stabilizzazione della crisi in Euro-zona e, dall altra parte dell Atlantico, dalla graduale normalizzazione della politica monetaria USA. Sul primo fronte dovrebbero registrarsi dinamiche stabili o in riduzione dei differenziali di rendimento, grazie ai progressi nell ambito della unificazione bancaria, ad un atteggiamento accomodante della BCE, al miglioramento della posizione sull estero dei Paesi periferici, ad un quadro comunitario più cooperativo e ai primi segnali di ripresa economica nei Paesi del sud dell Unione. Sul fronte dei titoli governativi dell area euro si valuterà l opportunità di aumentare ulteriormente il rischio periferia. La duration verrà modulata in relazione all evoluzione della crisi del debito dell Eurozona, con una tendenza alla riduzione per le emissioni core, maggiormente soggette al cambiamento in senso restrittivo delle condizioni monetarie in USA. Nel caso i miglioramenti attesi sia nella crescita dell area euro sia nella governance del debito sovrano troveranno realizzazione, la riduzione del peso delle emissioni core, con rendimenti molto compressi, verrà effettuata a vantaggio di quelle semi-core e dei Paesi c.d. periferici. L azionario dovrebbe avvantaggiarsi del miglioramento del profilo di crescita mondiale. In particolare gli USA, grazie alla diminuzione della pressione fiscale e alla crescita del credito, dovrebbe essere in grado di esprimere una salita dell economia intorno al tasso potenziale del 2.5%. Anche la crescita in Euro-zona dovrebbe progredire grazie al venir meno della frammentazione finanziaria e del drag fiscale, mentre in Cina il Gdp dovrebbe stabilizzarsi al di sotto dell 8% annuo. L inflazione delle economie occidentali dovrebbe salire solo leggermente con la graduale ripresa della domanda interna, mentre nei Paesi interessati da aggiustamento fiscale la crescita dei prezzi dovrebbe permanere al di sotto della soglia del 2%. In tale scenario, i tassi a lungo termine rimarranno compressi, fornendo supporto alle quotazioni azionarie ed in genere a tutte la attività rischiose. In particolare in Eurozona, il backstop fornito dallo schema di intervento OMT sui titoli periferici e la migliorata sostenibilità degli aggregati di debito dei Paesi in crisi dovrebbero comportare la diminuzione del premio al rischio di sistema, in un contesto di perdurante elevata liquidità primaria (Banche Centrali). Il quadro descritto dovrebbe quindi garantire una discreta generazione di utili societari, non solo nelle aree core (Usa, Europa core ) ma anche in quelle finora interessate dalla crisi finanziaria. Per la gestione dei rischi di investimento è stato preso in considerazione il tracking error che fornisce una misura degli scostamenti della performance del portafoglio rispetto al benchmark di riferimento. L obiettivo che ci si è prefissi, coerentemente con le finalità previdenziali dell investimento, è stato quello di minimizzare questa grandezza. Dal punto di vista del portafoglio obbligazionario, particolare attenzione 13

14 Relazione sulla gestione viene riservata alla gestione della duration di portafoglio che esprime in via sintetica l esposizione del portafoglio alle variazioni osservate nei tassi d interesse. Il profilo di rischio del comparto, nel corso del 2013, in termini assoluti (volatilità) e relativi (tracking error) rispetto al benchmark di riferimento, è stato il seguente: La volatilità dei rendimenti netti del comparto è un indicatore delle oscillazioni dei rendimenti rispetto al suo valore medio, ed è stato del 3,40% (su base annuale); tale valore indica che, statisticamente, il rendimento del comparto può oscillare del 3,40% sopra o sotto al suo rendimento medio con una probabilità del 66% circa. Volatilità Comparto Balance 3,40% Benchmark 3,96% Tracking Error 1,15% Il tracking error, cioè la volatilità dei rendimenti relativi, è stato del 1,15%; tale valore indica che il rendimento relativo del comparto rispetto al benchmark può essere positivo o negativo del 1,15% rispetto al rendimento del benchmark con una probabilità del 66% circa. I valori di volatilità e tracking error del comparto sono stati stimati su 12 osservazioni mensili. Comparto CAPITAL Data di inizio della raccolta delle adesioni 16 settembre 2002 Durata del fondo 31 dicembre 2131 Patrimonio netto al 31 dicembre ,19 euro Posizioni al 31 dicembre Andamento storico dei Rendimenti e del relativo Benchmark* 24% 12% 0% -12% -24% -36% Rendimento 4,37% 18,10% 8,05% -0,04% -28,17% 14,95% 7,43% -4,23% 10,91% 14,56% Benchmark 5,17% 18,10% 7,66% -0,42% -35,03% 17,88% 9,79% -5,88% 9,66% 16,38% (*)Al fine di confrontare il risultato del benchmark con il risultato ottenuto dal comparto, occorre considerare che sul comparto grava la commissione di cui all Art. 8 del Regolamento. L andamento del benchmark è esposto al netto degli oneri fiscali. 14

15 Relazione sulla gestione Nel corso del 2013 il comparto ha ottenuto i seguenti rendimenti: Risultato Netto Risultato Lordo* Comparto Capital 14,56% 17,38% Benchmark 16,38% 18,39% Risultato relativo -1,81% -1,01% * Risultato lordo: per il comparto è calcolato al lordo degli oneri di negoziazione, delle commissioni di gestione e degli oneri fiscali; per il benchmark è calcolato al lordo degli oneri fiscali Il risultato netto del comparto nel 2013 è stato pari al 14,56%, mentre il rendimento al lordo delle commissioni di gestione, degli oneri di negoziazione e degli oneri fiscali è stato del 17,38%; inferiore del 1,01% alla performance lorda del benchmark (18,39%). La componente obbligazionaria è stata investita per lo più in emissioni governative italiane e spagnole del mercato monetario. Nel corso del primo trimestre del 2013 è stata aumentata la diversificazione tramite investimenti in carta spagnola. Nel secondo trimestre dell anno è stata incrementata ulteriormente l allocazione in titoli spagnoli in area 6-12 mesi a scapito dei titoli governativi italiani e nell ambito della seconda metà dell esercizio, grazie al consolidamento delle prospettive relative al debito governativo spagnolo, è stata proseguita la politica allocativa di impiego della liquidità in titoli governativi spagnoli di mercato monetario. La gestione della componente azionaria è stata caratterizzata da una allocazione per area geografica, per Paese e per settore, incentrata sui pesi del benchmark di riferimento. L ottimizzazione del portafoglio è stata effettuata attraverso una analisi storica del profilo di rischio-rendimento del portafoglio stesso nell ambito di diverse ipotesi di allocazione dei suoi componenti. La allocazione ha pertanto privilegiato l aspetto prudenziale inteso come contenimento prospettico degli scostamenti di performance attesa rispetto a quella del benchmark di riferimento. Nel corso del 2014 lo scenario sarà caratterizzato dalla stabilizzazione della crisi in Euro-zona e, dall altra parte dell Atlantico, dalla graduale normalizzazione della politica monetaria USA. Sul primo fronte dovrebbero registrarsi dinamiche stabili o in riduzione dei differenziali di rendimento, grazie ai progressi nell ambito della unificazione bancaria, ad un atteggiamento accomodante della BCE, al miglioramento della posizione sull estero dei Paesi periferici, ad un quadro comunitario più cooperativo e ai primi segnali di ripresa economica nei Paesi del sud dell Unione. Sul fronte dei titoli governativi dell area euro si valuterà l opportunità di aumentare ulteriormente il rischio periferia. La duration verrà modulata in relazione all evoluzione della crisi del debito dell Eurozona, con una tendenza alla riduzione per le emissioni core, maggiormente soggette al cambiamento in senso restrittivo delle condizioni monetarie in USA. Nel caso i miglioramenti attesi sia nella crescita dell area euro sia nella governance del debito sovrano troveranno realizzazione, la riduzione del peso delle emissioni core, con rendimenti molto compressi, verrà effettuata a vantaggio di quelle semi-core e dei Paesi c.d. periferici. L azionario dovrebbe avvantaggiarsi del miglioramento del profilo di crescita mondiale. In particolare gli USA, grazie alla diminuzione della pressione fiscale e alla crescita del credito, dovrebbe essere in grado di 15

16 Relazione sulla gestione esprimere una salita dell economia intorno al tasso potenziale del 2.5%. Anche la crescita in Euro-zona dovrebbe progredire grazie al venir meno della frammentazione finanziaria e del drag fiscale, mentre in Cina il Gdp dovrebbe stabilizzarsi al di sotto dell 8% annuo. L inflazione delle economie occidentali dovrebbe salire solo leggermente con la graduale ripresa della domanda interna, mentre nei Paesi interessati da aggiustamento fiscale la crescita dei prezzi dovrebbe permanere al di sotto della soglia del 2%. In tale scenario, i tassi a lungo termine rimarranno compressi, fornendo supporto alle quotazioni azionarie ed in genere a tutte la attività rischiose. In particolare in Eurozona, il backstop fornito dallo schema di intervento OMT sui titoli periferici e la migliorata sostenibilità degli aggregati di debito dei Paesi in crisi dovrebbero comportare la diminuzione del premio al rischio di sistema, in un contesto di perdurante elevata liquidità primaria (Banche Centrali). Il quadro descritto dovrebbe quindi garantire una discreta generazione di utili societari, non solo nelle aree core (Usa, Europa core ) ma anche in quelle finora interessate dalla crisi finanziaria. Per la gestione dei rischi di investimento è stato preso in considerazione il tracking error che fornisce una misura degli scostamenti della performance del portafoglio rispetto al benchmark di riferimento. L obiettivo che ci si è prefissi, coerentemente con le finalità previdenziali dell investimento, è stato quello di minimizzare questa grandezza. Dal punto di vista del portafoglio obbligazionario, particolare attenzione viene riservata alla gestione della duration di portafoglio che esprime in via sintetica l esposizione del portafoglio alle variazioni osservate nei tassi d interesse. Il profilo di rischio del comparto, nel corso del 2013, in termini assoluti (volatilità) e relativi (tracking error) rispetto al benchmark di riferimento, è stato il seguente: Volatilità Comparto Capital 5,72% Benchmark 6,24% Tracking Error 1,48% La volatilità dei rendimenti netti del comparto è un indicatore delle oscillazioni dei rendimenti rispetto al suo valore medio, ed è stato del 5,72% (su base annuale); tale valore indica che, statisticamente, il rendimento del comparto può oscillare del 5,72% sopra o sotto al suo rendimento medio con una probabilità del 66% circa. Il tracking error, cioè la volatilità dei rendimenti relativi, è stato del 1,48%; tale valore indica che il rendimento relativo del comparto rispetto al benchmark può essere positivo o negativo del 1,48% rispetto al rendimento del benchmark con una probabilità del 66% circa. I valori di volatilità e tracking error del comparto sono stati stimati su 12 osservazioni mensili. 16

17 Relazione sulla gestione ONERI DI GESTIONE Oneri a carico dell aderente Tipologia Importo Periodicità di addebito Modalità di prelievo euro 18,00 fino a 15 aderenti In unica soluzione Commissione una tantum Dal primo versamento euro 0,00 altrimenti all atto dell adesione Commissione di gestione per la non prevista / / posizione individuale Conversione ad altro comparto non prevista / / Commissione di trasferimento ad altro Fondo non prevista / / Commissione di riscatto non prevista / / Commissione di anticipazione non prevista / / Oneri a carico del Fondo Pensione Tipologia Commissioni di gestione BOND BALANCE CAPITAL Commissioni di incentivo BOND BALANCE CAPITAL Commissioni di negoziazione BOND BALANCE CAPITAL Importo annuo previsto 0,65% 0,75% 0,90% / 1% 1% Non predeterminate Importo sostenuto nell ultimo esercizio , , ,30 / 4.836, , , , ,37 Periodicità di addebito Mensile Mensile Su singola transazione Modalità di prelievo Dal patrimonio del comparto Dal patrimonio del comparto Dal patrimonio del comparto Spese legali e giudiziarie Non predeterminate / Al momento dell esborso Dal patrimonio del comparto Remunerazione Responsabile e Organismo di Sorveglianza BOND BALANCE CAPITAL Contributo Vigilanza COVIP BOND BALANCE CAPITAL Oneri fiscali BOND BALANCE CAPITAL ,77 / Non predeterminati , , ,28 / / / / / / Annuo Annuo Annuo Dal patrimonio del comparto Dal patrimonio del comparto Dal patrimonio del comparto 17

18 Relazione sulla gestione Rispetto all esercizio passato, sono lievemente aumentate le commissioni di negoziazione, sia in valore assoluto, sia in termini di impatto percentuale (passando dallo 0,01% allo 0,02%). In leggero aumento anche l incidenza delle commissioni di gestione, passata dallo 0,66% allo 0,68%. La remunerazione del Responsabile e dell Organismo di Sorveglianza è diminuita in valore assoluto rispetto allo scorso esercizio, l incidenza percentuale sul patrimonio finale del fondo è dello 0,01%. Gli oneri fiscali non sono riportati in quanto per ciascun comparto del Fondo, per effetto dei rendimenti negativi dei mercati finanziari, si sono determinati dei crediti di imposta sostitutiva che saranno recuperati nel corso dell esercizio corrente. Il rapporto percentuale, riferito all ultimo esercizio chiuso, fra il totale degli oneri posti a carico del Fondo Pensione ed il patrimonio medio dello stesso, è riportato nella tabella sottostante e indica un trend virtuoso: COMPARTO BOND 1,12% 0,63% 0,64% 0,59% 0,67% 0,62% 0,74% 0,72% 0,61% 0,68% 0,61% 0,62% BALANCE n.d. 0,81% 0,75% 0,78% 0,84% 0,80% 0,90% 0,78% 0,68% 0,81% 0,75% 0,72% CAPITAL n.d. 1,16% 0,91% 0,92% 0,99% 0,90% 1,10% 0,90% 0,78% 0,96% 0,97% 0,89% La quantificazione degli oneri non tiene conto dell entità dei costi di negoziazione che possono aver gravato sul patrimonio del Fondo in forma implicita nei prezzi delle transazioni, né degli oneri fiscali gravanti sul Fondo stesso e di quelli eventualemente gravanti direttamente sull aderente al momento dell adesione o dell esercizio di prestazioni, riscatti, anticipazioni o trasferimenti. Per effettuare tale calcolo sono stati presi in considerazione la commissione di gestione, gli oneri di negoziazione, la remunerazione del Responsabile e dell Organismo di Sorveglianza e il contributo COVIP. Mogliano Veneto, 13 marzo 2014 Il Consiglio di Amministrazione Per presa visione: Il Responsabile del Fondo 18

19 Relazione sulla gestione 2 INFORMAZIONI GENERALI Premessa Il presente rendiconto, redatto in osservanza al principio di chiarezza, rappresenta in modo veritiero e corretto, la situazione patrimoniale e finanziaria e l andamento dell esercizio del Fondo, ed è composto, in osservanza alle direttive impartite dalla Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, dai seguenti documenti: 1) Stato Patrimoniale 2) Conto Economico 3) Nota Integrativa. Caratteristiche strutturali Previgen Global Fondo pensione aperto a contribuzione definita è stato autorizzato in data 29 luglio 1998 ed è iscritto nell albo dei fondi pensione presso la Commissione di Vigilanza al n 8. L operatività del Fondo ha avuto inizio il 21 dicembre Previgen Global ha lo scopo esclusivo di erogare agli aderenti trattamenti pensionistici complementari al sistema obbligatorio. Previgen Global è articolato in tre comparti denominati: Bond, Balance e Capital, che presentano caratteristiche di gestione e di garanzia (ove presente) diverse, adatte ciascuna ad una diversa propensione al rischio dell aderente e dell orizzonte temporale dell investimento. L adesione al Fondo pensione è volontaria. Previgen Global è un fondo pensione destinato alle adesioni su base collettiva. È altresì consentita l adesione su base individuale ai soggetti fiscalmente a carico degli aderenti. La prosecuzione su base individuale è consentita agli aderenti su base collettiva che perdono i requisiti per la partecipazione al fondo e che decidono di mantenere la posizione previdenziale su su base individuale. Comparto BOND Finalità della gestione: la gestione, coerentemente con la designazione di comparto destinato al conferimento tacito del TFR, è volta a realizzare con elevata probabilità rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte temporale pluriennale, mediante un flusso di reddito derivante da investimenti sia in titoli di debito sia in titoli di capitale. L adesione al comparto è indicata per coloro che hanno una bassa propensione al rischio e consigliata a coloro ai quali non manchino più di cinque anni all accesso alla prestazione pensionistica complementare. Garanzia: l importo minimo garantito è pari alla somma, maggiorata dell 1,75% su base annua, dei contributi netti versati al comparto, inclusi gli eventuali importi derivanti da trasferimenti da altro comparto o da altra forma pensionistica e i versamenti effettuati per il reintegro delle anticipazioni percepite, ridotto proporzionalmente da eventuali riscatti parziali e anticipazioni. 19

20 Informazioni generali Il diritto alla garanzia è riconosciuto nei seguenti casi: - esercizio del diritto alla prestazione pensionistica di cui all Art. 11 del Regolamento; - riscatto per decesso; - riscatto per invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità di lavoro a meno di un terzo; - riscatto per inoccupazione per un periodo superiore a 48 mesi. Orizzonte temporale di investimento: breve medio periodo. Grado di rischio connesso all investimento: nullo nei casi in cui opera la garanzia di rendimento minimo e basso negli altri casi. Politica di investimento: Tipologia degli strumenti finanziari: titoli di debito non inferiori al 75% del patrimonio del comparto e titoli di capitale per un massimo del 25% del medesimo patrimonio. Resta comunque ferma la facoltà di detenere una parte delle disponibilità, non superiore al 20% del patrimonio del comparto, in liquidità sia in euro che in altre valute. La durata finanziaria (duration) del comparto, all interno di ciascun mercato, verrà definita in termini relativi rispetto alla durata finanziaria del benchmark; tali scelte di duration rifletteranno le aspettative di andamento dei tassi di interesse. In condizioni normali di mercato la duration media del portafoglio obbligazionario sarà orientativamente compresa trai 2 ed i 6 anni. Potranno essere acquistate anche parti di OICR armonizzati e aventi caratteristiche coerenti con il comparto interessato. Il gestore potrà avvalersi dell utilizzo di strumenti finanziari derivati ai fini di copertura del rischio di fluttuazioni avverse dei prezzi dei titoli in portafoglio oppure per una gestione efficace del portafoglio. Categorie di emittenti e settori industriali: saranno considerati sia i titoli obbligazionari governativi sia i titoli obbligazionari di emittenti sovranazionali (ad es. World Bank, BEI, etc.), le obbligazioni emesse da primarie società (titoli corporate) ed emittenti pubblici con rating elevato. I titoli dovranno avere un rating minimo di almeno BBB- (secondo la classificazione Standard & Poor's) e/o Baa3 (secondo la classificazione Moody s). Aree geografiche di investimento: i titoli, sia di capitale sia di debito, apparterranno principalmente all Area Euro. Il Comparto investirà in prevalenza nei Paesi inclusi nel benchmark ed in maniera residuale negli altri Paesi adottando preferenzialmente una politica di copertura dei rischi di cambio. Criteri di selezione degli strumenti finanziari: la strategia di gestione perseguita sarà volta, attraverso una gestione attiva del portafoglio, ad ottenere un rendimento superiore rispetto al benchmark di riferimento minimizzando al tempo stesso il profilo di rischio. Le scelte dei paesi e delle valute in cui investire si baseranno sull'analisi dei valori fondamentali macroeconomici, quali tassi di interesse, inflazione, debito pubblico, ecc. Le strategie di gestione tenderanno a selezionare opportunamente i settori con le migliori prospettive di apprezzamento (titoli governativi, sovranazionali, corporate) al fine di aumentare il rendimento del portafoglio. Il portafoglio azionario sarà costruito investendo nei titoli quotati sui principali mercati finanziari, privilegiando le caratteristiche societarie quali: 20

21 Informazioni generali - solidità patrimoniale e finanziaria (sulla base di valutazioni fondamentali quali il rapporto prezzo/utile, prezzo/capitale netto, i dividendi erogati, etc.); - rappresentatività del titolo (in termini di capitalizzazione); - liquidità. Benchmark: - 60% JP Morgan EMU Government Bond Traded Index - 30% JP Morgan EMU 1-3 years Government Bond Traded Index - 10% Morgan Stanley Capital International (MSCI) EMU Price Index Comparto BALANCE Finalità della gestione: accrescere il capitale perseguendo sia politiche di redditività degli investimenti sia di rivalutazione del capitale. L adesione al comparto è indicata per coloro che sono lontani dall accesso alla prestazione pensionistica complementare e per chi ha un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (5-10 anni). Orizzonte temporale di investimento: medio periodo. Grado di rischio connesso all investimento: medio. Politica di investimento: Tipologia degli strumenti finanziari: titoli di debito non inferiori al 30% del patrimonio del comparto, e titoli di capitale non superiori al 70% delle disponibilità del comparto. Resta comunque ferma la facoltà di detenere una parte delle disponibilità, non superiore al 20% del patrimonio del comparto, in liquidità sia in euro che in altre valute. La durata finanziaria (duration) del comparto, all interno di ciascun mercato, verrà definita in termini relativi rispetto alla durata finanziaria del benchmark; tali scelte di duration rifletteranno le aspettative di andamento dei tassi di interesse. In condizioni normali di mercato la duration media del portafoglio obbligazionario sarà orientativamente compresa tra i 2 ed i 6 anni. Potranno essere acquistate anche parti di OICR armonizzati e aventi caratteristiche coerenti con il comparto interessato. Il gestore potrà avvalersi dell utilizzo di strumenti finanziari derivati ai fini di copertura del rischio di fluttuazioni avverse dei prezzi dei titoli in portafoglio oppure per una gestione efficace del portafoglio. Categorie di emittenti e settori industriali: saranno considerati sia i titoli obbligazionari governativi sia i titoli obbligazionari di emittenti sovranazionali (ad es. World Bank, BEI, etc.), le obbligazioni emesse da primarie società (titoli corporate) ed emittenti pubblici con rating elevato. I titoli dovranno avere un rating minimo di almeno BBB- (secondo la classificazione Standard & Poor's) e/o Baa3 (secondo la classificazione Moody s). Aree geografiche di investimento: i titoli, sia di capitale sia di debito, apparterranno prevalentemente ad emittenti dell area dei Paesi OCSE. Il Comparto investirà in prevalenza nei Paesi inclusi nel benchmark ed in maniera residuale negli altri Paesi adottando preferenzialmente una politica di copertura dei rischi di cambio. 21

22 Informazioni generali Criteri di selezione degli strumenti finanziari: la strategia di gestione perseguita sarà volta, attraverso una gestione attiva del portafoglio, ad ottenere un rendimento superiore rispetto al benchmark di riferimento minimizzando al tempo stesso il profilo di rischio. Le scelte dei paesi e delle valute in cui investire si baseranno sull'analisi dei valori fondamentali macroeconomici, quali tassi di interesse, inflazione, debito pubblico, etc. Le strategie di gestione tenderanno a selezionare opportunamente i settori con le migliori prospettive di apprezzamento (titoli governativi, sovranazionali, corporate) al fine di aumentare il rendimento del portafoglio. Il portafoglio azionario sarà costruito investendo nei titoli quotati sui principali mercati finanziari, privilegiando le caratteristiche societarie quali: - solidità patrimoniale e finanziaria (sulla base di valutazioni fondamentali quali il rapporto prezzo/utile, prezzo/capitale netto, i dividendi erogati, etc.); - rappresentatività del titolo (in termini di capitalizzazione); - liquidità. Benchmark: - 40% JP Morgan EMU Government Bond Traded Index - 40% Morgan Stanley Capital International (MSCI) World Price Index - 20% JP Morgan EMU 1-3 years Government Bond Traded Index Comparto CAPITAL Finalità della gestione: offrire ai partecipanti un investimento in valori mobiliari opportunamente diversificati e selezionati, al fine di aumentare nel tempo il valore dei capitali conferiti. L adesione al comparto è indicata per coloro che sono lontani dall accesso alla prestazione pensionistica complementare e per chi ha un orizzonte temporale di lungo periodo (oltre 10 anni). Orizzonte temporale di investimento: lungo periodo. Grado di rischio connesso all investimento: alto. Politica di investimento: Tipologia degli strumenti finanziari: prevalentemente verso i titoli di capitale, che non saranno inferiori al 70% del patrimonio del comparto. L investimento in titoli di debito non potrà eccedere il 30% delle disponibilità del comparto. Resta comunque ferma la facoltà di detenere una parte delle disponibilità, non superiore al 20% del patrimonio del comparto, in liquidità sia in euro che in altre valute. La durata finanziaria (duration) del comparto, all interno di ciascun mercato, verrà definita in termini relativi rispetto alla durata finanziaria del benchmark; tali scelte di duration rifletteranno le aspettative di andamento dei tassi di interesse. Potranno essere acquistate anche parti di OICR armonizzati e aventi caratteristiche coerenti con il comparto interessato. Il gestore potrà avvalersi dell utilizzo di strumenti finanziari derivati ai fini di copertura del rischio di fluttuazioni avverse dei prezzi dei titoli in portafoglio oppure per una gestione efficace del portafoglio. 22

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