A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Università degli Studi di Udine

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Università degli Studi di Udine"

Transcript

1 INVESTIRE IN CAMERUN E NELLA ZONA CEMAC A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Università degli Studi di Udine

2 Cos è la CEMAC La Comunità Economica e Monetaria dell'africa Centrale, è stata istituita dal Trattato di Ndjamena del 16 marzo 1994, come il prolungamento dell'unione monetaria, doganale ed economica (UDEAC) tra i sei stati membri. Ha per vocazione Il completamento della cooperazione monetaria per la costituzione di uno spazio economico unificato, fondato sull'armonizzazione graduale delle politiche economiche e dell'ambiente naturale e giuridico.

3 Cos è la CEMAC Rispetto a questi obiettivi, molti sforzi sono stati compiuti: l'adozione delle disposizioni sulla libera circolazione (circolazione priva quindi di diritti e tasse di entrata per i prodotti industriali, dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'artigianato); l'armonizzazione del diritto degli affari, del codice delle assicurazioni; l'adozione di una carta degli investimenti comunitari, ecc. La CEMAC rappresenta ad oggi un mercato in espansione di Circa 40 milioni di ab con un PIL pro capite di. 1500,00.

4 GLI STATI MEMBRI

5 CAMERUN Superficie: km2 Capitale: Yaoundé Popolazione (lugglio 2011): PIL pro capite (in USD 2011): 1400 Tasso di crescita (2011) 3,3 % Tasso d inflazione (stime 2009) 3%

6 Presentazione del Paese Superficie Km2 Popolazione (stime luglio 2012) Lingua ufficiale Principali città Città portuali Aeroporti Internazionali Regime Politico Francese e Inglese Douala ( ab.) Yaoundé ( ab.), Garoua ( ab.), Maroua ( ab.), Bafoussam ( ab.). Douala, Kribi, Limbé, Garoua Douala, Yaoundé, Garoua. Repubblica

7 Ripartizione Amministrativa Tasso di crescita demografica Tasso di urbanizzazione Densità 10 province amministrate da un Governatore: Estremo Nord, Nord, Nord-Ovest, Adamaoua, Centro, Est, Ovest, Sud, Sud-Ovest, Litorale. 2,41% Tasso di natalità 32,49 Speranza di vita media 58% nel 2010 (3,3% annuo) 33 abitanti/km2 54,71 anni

8 Forza lavoro Forza lavoro per settore (2011) unità agricoltura: 70% (90% prodotto colt ivazioni piccola scala) industria: 13% servizi: 17% Tasso di mortalità 11,66 Tasso di scolarizzazione 75,9% primaria Assistenza medica un medico ogni abitanti

9 PRINCIPALI RISORSE NATURALI Risorse Agricole miglio sorgo grano riso cotone caffè - cacao canna da zucchero banane caucciù olio di palma ananas prodotti diversi di alimentazione base

10 IL CAMERUN QUADRO MACROECONOMICO

11 INDICATORI ECONOMICI E COMMERCIO ESTERO Unità monetaria: Franco CFA (1EURO = 655,957 F. CFA) PIL (tasso di crescita ,8%) Tasso medio di disoccupazione : 9,3%

12 PRINCIPALI RISORSE NATURALI Risorse Minerarie alluminio bauxite nickel uranio oro petrolio gas naturale calcare

13 PRINCIPALI RISORSE NATURALI RISORSE ITTICHE pesci e gamberi; RISORSE FORESTALI Legno tropicale FONTI DI ENERGIA acqua, elettricità;

14 RIPARTIZIONE DEL PIL (2011), FONTE: CIA) Settore primario 19,70 % Settore secondario 31,90 % Settore terziario 48,40 %

15 Commercio estero c è una apertura verso gli investimenti esteri; è opportuno che l operatore straniero costituisca una società di diritto camerunese per poter operare liberamente nel Paese; le importazioni sono sottoposte a dazi doganali anche le importazioni sono sottoposte a dazi doganali anche molto elevati per alcuni settori merceologici.

16 Bilancia commerciale Negli ultimi anni, la bilancia commerciale ha registrato dei segni positivi, grazie all aumento delle vendite petrolifere, sostenute dalle relative quotazioni internazionali; Tale effetto ha favorito il conseguimento di moderati attivi anche al saldo delle partite correnti del paese; Quest ultimo mostra tradizionalmente un segno negativo, soprattutto a causa sia del deficit strutturale nella bilancia dei servizi e di quella dei redditi, associato ai forti deflussi a titolo di rimpatrio dei profitti da parte delle imprese straniere investitrici ed ai pagamenti al servizio del debito; Il rapporto fra debito estero pubblico e PIL e passato dal 44,9% del 2003 al 4,4% del 2009 e cioè: - debito estero pubblico = 4,4% PIL nel 2009.

17

18

19

20

21

22 L Italia registra sistematici ed ampi disavanzi mercantili con il Camerun, indotti dall elevato livello delle importazioni (petrolifere) rispetto alle esportazioni.

23

24 Tre elementi particolarmente favorevoli per i potenziali investitori interessati al Camerun una normativa liberale in materia di lavoro, che rende possibile la negoziazione diretta fra lavoratore e datore di lavoro delle condizioni di impiego e di licenziamento, fatto salvo l obbligo di assicurare un salario minimo garantito; una valuta comune a tutti i Paesi dell Africa Occidentale e Centrale, legata all EURO con un tasso di cambio fisso (1 EURO = 655,957 F. CFA); la possibilità di esportare i propri prodotti negli Stati limitrofi i la possibilità di esportare i propri prodotti negli Stati limitrofi i quali dipendono in gran parte, per le proprie importazioni, da forniture che transitano o provengono dal Camerun (in particolare Repubblica Centroafricana e Ciad).

25 I principali prodotti importati ed exportati dall Italia nel biennio 2008/2009 (Fonte: MINPAT Cameroun Bureau statistique)

26

27

28 Rapporti bilaterali e Tutela giuridica Nel dicembre 2003, con apposito decreto del Presidente della Repubblica Paul Biya, il Camerun ha provveduto a ratificare l Accordo firmato con l Italia nel giugno 1999 per la promozione e protezione reciproca degli investimenti, che dall aprile 2004 è a tutti gli effetti operante. Tale accordo permette, agli investitori di entrambe le parti, di operare con maggiore sicurezza. In particolare esso prevede, oltre all applicazione della clausola della nazione più favorita, una piena protezione degli investimenti italiani, con il divieto di misure discriminatorie ed il diritto al godimento, utilizzo e vendita degli investimenti effettuati.

29 L Italia e il Camerun hanno entrambi aderito alla Convenzione Internazionale per il riconoscimento e l esecuzione delle sentenze arbitrali straniere sottoscritta a New York il 10 giugno 1958 (l Italia il 31/1/69, il Camerun il 19/2/88). Questo strumento consente: il riconoscimento automatico e l esecuzione in Italia delle sentenze e di altri provvedimenti emessi in Camerun nelle materie rientranti nel diritto internazionale privato; la notifica in Italia di atti provenienti dal Camerun, che sono regolati ai sensi degli artt. 64, 65, 66, 67, 69 e 71 della legge 31maggio 1995 n. 218 e, per il principio della reciprocità, viceversa.

30 In Camerun non esistono investimenti di grandi imprese italiane. Esiste peraltro una discreta presenza imprenditoriale concentrata nell ambito del settore forestale e della trasformazione del legname, mentre alcune attivita di imprenditori di nazionalita italiana si segnalano nei settori dei trasporti, delle costruzioni, nei servizi e nell agro-alimentare; Nell ambito dei beni di consumo e in quelli di investimento, il manufatto italiano gode di un elevata immagine di qualita ed affidabilita presso i consumatori e gli imprenditori del paese; Esiste un ampia disponibilità di prodotti italiani nell ambito agro- alimentare, in quello dell arredamento della casa, nonche per quanto riguarda l abbigliamento, classici settori di specializzazione dell offerta italiana. Tuttavia, la commercializzazione degli stessi avviene prevalentemente attraverso canali di distribuzione francesi.

31 ANALISI SWOT VANTAGGI E CRITICITÀ NELL INVESTIRE IN CAMERUN

32 PUNTI DI FORZA PUNTI DI DEBOLEZZA - la stabilità politica e la pace sociale vigente nel Paese; - esonero totale delle imposte e delle tasse per un periodo di 10 anni; - esonero dei dazi doganali e delle tasse all'importazione e all'esportazione e di tutte le altre tasse dirette ed indirette ; - Una moneta comune a tutti i sei paesi della Zona CEMAC a cambio fisso nei confronti dell Euro (.1 = 655,957 F. CFA); - il basso costo della mano d opera locale, disponibile in abbondanza; -l impegno dimostrato nel procedere a riforme strutturali profonde, necessarie soprattutto per lottare contro la corruzione; - Imposta sulle società al 35% del beneficio fiscale - Elevato tasso di corruzione in tutto il paese -Sviluppo di contatti fra Istituzioni e settore privato a livello nazionale ed internazionale, finalizzato all acquisizione di nuove tecnologie; - creazione di un sistema di formazione strutturato e permanente specifico del settore d intervento; - diffusione di informazioni sull opportunità di utilizzo di tecnologie moderne nel tessuto economico nazionale. - una normativa liberale in materia di lavoro, che rende possibile la negoziazione diretta fra lavoratore e datore di lavoro delle condizioni di impiego e di licenziamento, fatto salvo l obbligo di assicurare un salario minimo garantito; - una nuova legge sul turismo per favorire gli investimenti e bellezze naturali incomparabili; - un codice di sfruttamento forestale favorevole ad industrie di trasformazione del legno; - Tecnologia obsoleta, sia per quanto riguarda gli impianti industriali sia per le tecniche di produzione, il cosiddetto Know- how; -Sistema di distribuzione inefficiente; -Sottoutilizzo della capacità di produzione installata, con conseguente aumento dei costi generali di produzione; -Finanziamenti per l industria non reperibili in loco; - assenza di un sistema di ricerca nazionale e di norme adatte alle realtà locali col conseguente riprodursi di situazioni di completa anarchia in alcuni settori; - Mancanza del personale qualificato per i livelli medi del processo di produzione; - ambiente economico caratterizzato da cronica carenza di infrastrutture; -Nessuna autorizzazione amministrativa preventiva per la creazione di una società salvo casi particolari;

33 OPPORTUNITÀ - la ricchezza del sottosuolo, che offre minerali di ferro, bauxite, petrolio, gas, ecc.; - la realizzazione, con l aiuto della Cooperazione Internazionale e con i fondi del complexion point, delle infrastrutture di cui il Paese ha bisogno e di cui intende ben presto essere dotato; MINACCE -Sistema di distribuzione inefficiente; - Sottoutilizzazione della capacità di produzione installata, con conseguente aumento dei costi generali di produzione; -Finanziamenti per l industria non reperibili in loco; -Possibilità di esportare liberamente nei 6 paesi della CEMAC; - Accesso contenuto a beni immobili e servizi; -Elevato tasso di corruzione in tutto il paese; -Imposta sulle società al 35% del beneficio fiscale + patente

34 FONTI MINPAT Camerun Bureau statistique; MINEPIA BEAC Istituto Nazionale per il Commercio Estero; MAE FMI Ambasciata d Italia in Camerun Banca Mondiale Institut National de Statistique Chambre de Commerce Textes officiels régissant les régimes de zones franches. Autorités de tutelle

35 Grazie per l attenzione

36 A cura di dott. Victor Chatué Responsabile della Cooperazione con l Africa Centro Rapporti Internazionali Università degli Studi di Udine victor.chatue@uniud.it Tel Fax: Web.

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Approfondimenti: Provincia di Cuneo

Approfondimenti: Provincia di Cuneo Approfondimenti: Provincia di Cuneo Premessa Contesto e attività/1 Nel generale contesto di crisi che ha continuato a caratterizzare il sistema economico italiano nel 2013 i dati relativi al Piemonte hanno

Dettagli

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca

Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Laboratorio UniMondo - Simone Zocca Classe 1 A Liceo Nazione: Romania La Romania è un paese dell est europeo, confinante con Bulgaria, Ucraina, Ungheria e Moldavia, ma anche con il Mar Nero. La sua capitale

Dettagli

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI

INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI INTERNAZIONALIZZAZIONE: Opportunità di crescita per le PMI Mercoledì 18 marzo 2015, ore 17.00 Camera di Commercio, Sala Arancio, Via Tonale 28/30 - Lecco Materiale a cura di: Direzione Studi e Ricerche,

Dettagli

Agenda. > Focus Paese. > Le zone economiche speciali. > Il ruolo dell Ufficio di Rappresentanza

Agenda. > Focus Paese. > Le zone economiche speciali. > Il ruolo dell Ufficio di Rappresentanza 1 Agenda > Focus Paese > Le zone economiche speciali > Il ruolo dell Ufficio di Rappresentanza 2 Perché investire in India? Crescita economica > 7,4% nell anno fiscale 09-10; 6,7% nel 08-09; previsioni

Dettagli

SEZIONE 1 Introduzione

SEZIONE 1 Introduzione REGIONE ABRUZZO GIUNTA REGIONALE QUADRO SINTETICO DEGLI ORIENTAMENTI IN MATERIA DI AIUTI DI STATO A FINALITÀ REGIONALE 2014 2020 Direzione Affari della Presidenza, Politiche Legislative e Comunitarie,

Dettagli

Smart Balkans Forum. Il clima del business e Fund raising in Albania

Smart Balkans Forum. Il clima del business e Fund raising in Albania Smart Balkans Forum Il clima del business e Fund raising in Albania 1 Perche l Albania? Ottima posizione strategica. Accesso al libero mercato - FTA (Accordo di libero scambio) assicurandosi l accesso

Dettagli

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

Documento di economia e finanza 2015. Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Documento di economia e finanza 2015 Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali Audizione del Presidente dell Istituto nazionale di statistica, Giorgio Alleva Commissioni riunite V Commissione

Dettagli

Operare con l estero: opportunità di business negli Emirati Arabi Uniti. Torino, 14 ottobre 2005 Centro Congressi Torino Incontra Sala Giolitti

Operare con l estero: opportunità di business negli Emirati Arabi Uniti. Torino, 14 ottobre 2005 Centro Congressi Torino Incontra Sala Giolitti Operare con l estero: opportunità di business negli Emirati Arabi Uniti Torino, 14 ottobre 2005 Centro Congressi Torino Incontra Sala Giolitti Opportunita di Business negli Emirati Arabi Uniti Visione

Dettagli

LA DECOLONIZZAZIONE. Nel 1947 l India diventa indipendente

LA DECOLONIZZAZIONE. Nel 1947 l India diventa indipendente LA DECOLONIZZAZIONE Nel 1939 quasi 4.000.000 km quadrati di terre e 710 milioni di persone (meno di un terzo del totale) erano sottoposti al dominio coloniale di una potenza europea. Nel 1941, in piena

Dettagli

L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-2010

L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-2010 L EXPORT DI CINEMA ITALIANO 2006-200 Venezia, 4 settembre 202 La ricerca ANICA 2006-200 Indagine su dinamiche, volumi e valori economici dell esportazione dei film italiani all estero. Monitoraggio risultati

Dettagli

S T U D I O L E G A L E M I S U R A C A - A v v o c a t i, F i s c a l i s t i & A s s o c i a t i L a w F i r m i n I t a l y

S T U D I O L E G A L E M I S U R A C A - A v v o c a t i, F i s c a l i s t i & A s s o c i a t i L a w F i r m i n I t a l y MAROCCO DISCIPLINA DEGLI INVESTIMENTI ESTERI IN MAROCCO di Avv. Francesco Misuraca Investimenti esteri in Marocco Il Governo del Marocco incoraggia attivamente gli investimenti esteri e sta ponendo in

Dettagli

IL QUADRO MACROECONOMICO

IL QUADRO MACROECONOMICO S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO LA CONGIUNTURA ECONOMICA - PUNTI DI VISTA E SUGGERIMENTI DI ASSET ALLOCATION IL QUADRO MACROECONOMICO DOTT. ALBERTO BALESTRERI Milano, 16 marzo 2015 S.A.F.

Dettagli

8. Dati finanziari e bancari

8. Dati finanziari e bancari 8. Dati finanziari e bancari Roma rappresenta dopo Milano il principale Centro finanziario del Paese con 46 Istituti creditizi, 1.988 sportelli bancari, 91 miliardi di euro depositati in banca (pari al

Dettagli

CAMERA DI COMMERCIO ITALO BRASILIANA www.ccib.it

CAMERA DI COMMERCIO ITALO BRASILIANA www.ccib.it CAMERA DI COMMERCIO ITALO BRASILIANA www.ccib.it SCHEDA PAESE BRASILE IL BRASILE IN BREVE Storia e geografia Ordinamento interno Economia Produzioni STORIA e GEOGRAFIA Storia Il Brasile è stato scoperto

Dettagli

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice

Risparmi e debiti delle famiglie italiane: la forbice MERCATO IMMOBILIARE: CRISI FINANZIARIA? L indebitamento delle famiglie italiane Giorgio Gobbi Servizio Studi di Struttura Economica e Finanziaria della Banca d Italia 1 Risparmi e debiti delle famiglie

Dettagli

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE

COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE 75 i dossier www.freefoundation.com COSA HA VERAMENTE DETTO IL FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE NEL RAPPORTO CONCLUSIVO DELLA MISSIONE IN ITALIA DEL 3-16 MAGGIO 17 maggio 2012 a cura di Renato Brunetta EXECUTIVE

Dettagli

Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013

Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 Le infrastrutture strategiche per lo sviluppo nella programmazione del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 Anna Maria Fontana Responsabile divisione VII DPS-DGPRUN Investimenti pubblici in infrastrutture

Dettagli

Corso di Macroeconomia. La contabilità nazionale

Corso di Macroeconomia. La contabilità nazionale Corso di Macroeconomia La contabilità nazionale 1 La produzione TremetodidicalcolodelPIL 1. Il metodo della spesa 1. Il consumo, la spesa per beni di consumo effettuata dalle famiglie, sia per beni non

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

Il mercato spagnolo del riciclaggio

Il mercato spagnolo del riciclaggio Nota settoriale Il mercato spagnolo del riciclaggio Agenzia ICE Ufficio di Madrid Data di realizzazione: aprile 2013 Agenzia ICE ufficio di Madrid Il settore del riciclaggio 1 CENNI SUL MERCATO SPAGNOLO

Dettagli

IL SISTEMA FINANZIARIO

IL SISTEMA FINANZIARIO IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse

Dettagli

SENEGAL Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016

SENEGAL Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 SENEGAL Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016 Senegal 1 INDICE 1. Analisi del quadro socio-economico 1.a Principali indicatori economici 1.b Principali indicatori sociali e demografici 2. Analisi

Dettagli

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale

Merchant Banking NSW. 26 Giugno 2014. Strettamente riservato e confidenziale Merchant Banking NSW Strettamente riservato e confidenziale 26 Giugno 2014 Tab 1 - Il mercato del capitale di rischio Elevata liquidità disponibile a livello globale e continua ricerca di alternative investment

Dettagli

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA

INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Specializzazione Tecnico del Commercio Estero INDICATORI ECONOMICI E ANALISI STRATEGICA Nicoletta d Ovidio Classe 5 Ctga Un azienda per internazionalizzarsi deve prendere in considerazione diversi fattori:

Dettagli

Informazioni chiave per gli investitori

Informazioni chiave per gli investitori Informazioni chiave per gli investitori Il presente documento contiene le informazioni chiave di cui tutti gli investitori devono disporre in relazione a questo Fondo. Non si tratta di un documento promozionale.

Dettagli

Il Brasile per le imprese italiane

Il Brasile per le imprese italiane Il Brasile per le imprese italiane Massimo Capuano Amministratore Delegato Centrobanca Milano, 9 ottobre 2012 Assolombarda La partnership tra Centrobanca e Banco Votorantim Nel 2012 Centrobanca e Banco

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO. (L. 49/87, Artt. 6 e 7)

STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO. (L. 49/87, Artt. 6 e 7) STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO (L. 49/87, Artt. 6 e 7) 2 STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA La Legge-quadro sulla cooperazione allo sviluppo n. 49/87 prevede

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità

REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della

Dettagli

Private Banking e Fondi Immobiliari

Private Banking e Fondi Immobiliari 0 Private Banking e Fondi Immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari Il mercato dei fondi immobiliari nel mondo e in Europa Nel 2005 il portafoglio dei gestori professionali ha superato gli 800 mld di

Dettagli

IL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1

IL SISTEMA FINANZIARIO. Giuseppe G. Santorsola 1 IL SISTEMA FINANZIARIO 1 Premessa Lo studio del sistema finanziario si fonda sull analisi dei suoi elementi costitutivi. La struttura finanziaria dell economia individua l insieme dei circuiti di risorse

Dettagli

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di 1 di 5 11/09/2011 14:52 LA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE A cura di Roberto Praderi. Come nelle elaborazioni precedenti ci siamo basati su documenti ufficiali, in questa facciamo riferimento allo 2

Dettagli

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO

I DATI SIGNIFICATIVI IL CONTO TECNICO L ASSICURAZIONE ITALIANA Continua a crescere ad un tasso elevato la raccolta premi complessiva, in particolare nelle assicurazioni vita. L esercizio si chiude in utile soprattutto grazie alla gestione

Dettagli

Relazione Annuale - Appendice. Roma, 31 maggio 2007. anno 2006 CENTOTREDICESIMO ESERCIZIO. esercizio CXIII

Relazione Annuale - Appendice. Roma, 31 maggio 2007. anno 2006 CENTOTREDICESIMO ESERCIZIO. esercizio CXIII Relazione Annuale - Roma, 31 maggio 2007 anno 2006 CENTOTREDICESIMO ESERCIZIO esercizio CXIII Relazione Annuale - Presentata all Assemblea Ordinaria dei Partecipanti anno 2006 - centotredicesimo esercizio

Dettagli

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati

Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati Sviluppo agricolo e povertà rurale nell era della globalizzazione: il contributo della Facoltà di Agraria Portici, 27 marzo 2006 Il consumo socialmente responsabile nei paesi sviluppati Ornella Wanda Maietta

Dettagli

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato

5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato 5. IL PIANO FINANZIARIO 5.1 Organizzazione delle fonti di finanziamento e coinvolgimento del settore privato La predisposizione del piano finanziario per il POR della Basilicata è stata effettuata sulla

Dettagli

Nuove opportunità d investimento in Polonia compreso il sistema di incentivi

Nuove opportunità d investimento in Polonia compreso il sistema di incentivi AGENZIA POLACCA PER GLI INVESTIMENTI ESTERI E L INFORMAZIONE Nuove opportunità d investimento in Polonia compreso il sistema di incentivi Iwona Chojnowska Haponik Direttore Dipartimento investimenti esteri

Dettagli

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti

(15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti (15) Le nostre idee per un programma per l Europa. Leader, candidati e programma vincenti 61 I. L Europa che vogliamo II. III. IV. I valori del Partito popolare europeo L Europa delle libertà L Europa

Dettagli

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI?

MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 105 i dossier www.freefoundation.com MECCANISMO EUROPEO DI STABILITÀ: CHI ERA COSTUI? 12 luglio 2012 a cura di Renato Brunetta INDICE 2 Il Meccanismo Europeo di Stabilità Lo stato dell arte in Europa Lo

Dettagli

Caratteristiche e Potenzialità

Caratteristiche e Potenzialità Le opportunità di investimento per le aziende italiane Dott. Enrico Perego Milano, 8 Marzo 2012 Caratteristiche e Potenzialità Valutazione Paese Forza lavoro giovane e a basso costo Forte stabilità politica

Dettagli

DONNE E LAVORO AGRICOLO:

DONNE E LAVORO AGRICOLO: DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA

Dettagli

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015

Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sanità nel welfare che cambia Marcella Panucci direttore generale Confindustria Francesco Rivolta direttore generale Confcommercio Roma 10 dicembre 2015 La sostenibilità del sistema Spesa pubblica per

Dettagli

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13

Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 Corso di GESTIONE DEI RISCHI E DELLE ASSICURAZIONI A. A. 2012-13 LA Elisa Bocchialini Università degli Studi di Parma Dipartimento di Economia Agenda Il sistema previdenziale italiano La previdenza complementare

Dettagli

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Seminario informativo METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Settore Politiche orizzontali di sostegno alle imprese Via Luca Giordano, 13 50132 Firenze Gli strumenti di accesso

Dettagli

Il mercato internazionale del macero: confronto tra India ed Europa. Jori Ringman, Responsabile del Riciclo, CEPI COMIECO, 12 ottobre 2006

Il mercato internazionale del macero: confronto tra India ed Europa. Jori Ringman, Responsabile del Riciclo, CEPI COMIECO, 12 ottobre 2006 Il mercato internazionale del macero: confronto tra India ed Europa Jori Ringman, Responsabile del Riciclo, CEPI COMIECO, 12 ottobre 2006 Confederazione delle Industrie Cartarie Europee I soci della CEPI:

Dettagli

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA

MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MODI DI FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 1 OPERATORI FINANZIARI ATTIVI E PASSIVI Gli operatori finanziari possono essere divisi in quattro gruppi: Le famiglie; Le imprese; La pubblica amministrazione; il resto

Dettagli

CUBA Congiuntura Economica

CUBA Congiuntura Economica CUBA Congiuntura Economica Durante il 2011 l economia cubana ha avviato graduali riforme del sistema economico. Il tasso annuale di crescita del prodotto interno lordo dovrebbe attestarsi al 2.7% nel 2011.

Dettagli

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1

AZIONI SVILUPPO. infografica by 1 AZIONI SVILUPPO Ottobre 2007 infografica by 1 IL MOTIVO DELLE AZIONI SVILUPPO infografica by 2 IL MOTIVO 1 2 Dove siamo? Sistema Italia Tessuto industriale ricco di imprese a BMC (Bassa e Media Capitalizzazione,

Dettagli

STRATEGIE E MODALITA DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI Relatore Nicla Picchi Azienda: Picchi, Angelini & Associati Studio Legale

STRATEGIE E MODALITA DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI Relatore Nicla Picchi Azienda: Picchi, Angelini & Associati Studio Legale Picchi,Angelini&Associati STRATEGIE E MODALITA DELL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI Relatore Nicla Picchi Azienda: Picchi, Angelini & Associati Studio Legale Internazionalizzazione (in generale) Processo

Dettagli

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO

INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Finanza agevolata, bandi, credito d'imposta INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO Castellanza, LIUC - Università Cattaneo 2 ottobre 2014 INTERVENTI E INIZIATIVE DELLA CAMERA DI COMMERCIO PRINCIPI:

Dettagli

Mercato del lavoro locale in un economia globale

Mercato del lavoro locale in un economia globale Mercato del lavoro locale in un economia globale Rico Maggi Istituto Ricerche Economiche, USI Associazione Società Civile della Svizzera Italiana Quid? Viviamo in un economia globale It is all about: -

Dettagli

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano

Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano Una lettura di genere del mercato del lavoro in Provincia di Bolzano La forza lavoro femminile Il mercato del lavoro in provincia di Bolzano è caratterizzato da un alto tasso di partecipazione, sia rispetto

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In una ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla e a una delle due domande a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione

Dettagli

S t ud io M a rt el li Ulissi & Partners

S t ud io M a rt el li Ulissi & Partners Studio Martelli Ulissi & Partners Il Kazakhstan conseguita l indipendenza dall'unione Sovietica e terminato il periodo di transizione con la ristrutturazione organizzativa, economica e legislativa ha dato

Dettagli

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI

LA CRISI DELLE COSTRUZIONI Direzione Affari Economici e Centro Studi COSTRUZIONI: ANCORA IN CALO I LIVELLI PRODUTTIVI MA EMERGONO ALCUNI SEGNALI POSITIVI NEL MERCATO RESIDENZIALE, NEI MUTUI ALLE FAMIGLIE E NEI BANDI DI GARA I dati

Dettagli

COPYRIGHT riproduzione vietata 1/9

COPYRIGHT riproduzione vietata 1/9 1/9 I BISOGNI DELL UOMO L uomo per vivere deve soddisfare i bisogni primari come la fame e la sete, dormire, abitare. Vengono poi i bisogni di tipo psicologico e sociale. La tecnologia, mediante le attività

Dettagli

Il mercato mobiliare

Il mercato mobiliare Il mercato mobiliare E il luogo nel quale trovano esecuzione tutte le operazioni aventi per oggetto valori mobiliari, ossia strumenti finanziari così denominati per la loro attitudine a circolare facilmente

Dettagli

RSA Provincia di Milano

RSA Provincia di Milano SA Provincia di Milano Popolazione e società Fig. 1: natalità e mortalità in Provincia di Milano Fig. 2: l indice di ricambio (fonte SIA) L analisi ambientale di un territorio rappresenta lo studio del

Dettagli

PERCHE INVESTIRE A MANHATTAN

PERCHE INVESTIRE A MANHATTAN PERCHE INVESTIRE A MANHATTAN Workshop tenuto presso AICI (Associazione Italiana Consulenti Immobiliari) a cura di Guido Pompilj Vivaldi Real Estate, Ltd. guido@vendesi.com Tel. +1 212 537 6504 Tra 20 anni

Dettagli

Introduzione 10 INTRODUZIONE

Introduzione 10 INTRODUZIONE Introduzione Il Rapporto 2002 sull Economia romana consente di trarre qualche considerazione positiva sull andamento del sistema produttivo e del tessuto sociale dell area romana. Come si vedrà, da questa

Dettagli

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010

Indice. Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia. Premessa 14/10/2010 Il mercato internazionale dei cereali: tendenze e prospettive per l Italia Grano Italia, Bologna 30 settembre - 1 ottobre 2010 Aula Magna della Facoltà di Agraria Prof. Gabriele Canali SMEA, Alta Scuola

Dettagli

Analisi sull attrattività del mercato asiatico. Singapore, 29 Settembre 2014 RO / LS

Analisi sull attrattività del mercato asiatico. Singapore, 29 Settembre 2014 RO / LS Analisi sull attrattività del mercato asiatico Singapore, 29 Settembre 2014 RO / LS Il Sud-est Asiatico 2 10 Paesi 5,1 % di crescita media del PIL 3.000 di PIL pro-capite* *Dati al 2013 Fonte: www.worldbank.org

Dettagli

Moneta e Tasso di cambio

Moneta e Tasso di cambio Moneta e Tasso di cambio Come si forma il tasso di cambio? Determinanti del tasso di cambio nel breve periodo Determinanti del tasso di cambio nel lungo periodo Che cos è la moneta? Il controllo dell offerta

Dettagli

Fondi Pensione Integrativi Territoriali:

Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Le rôle croissant des régimes territoriaux et régionaux de protection sociale en Europe Fondi Pensione Integrativi Territoriali: Il Progetto della Regione Autonoma Valle d Aosta ed il Fondo Pensione regionale

Dettagli

AMBASCIATA D ITALIA A LUANDA 2013

AMBASCIATA D ITALIA A LUANDA 2013 Investire in Angola AMBASCIATA D ITALIA A LUANDA 2013 Contesto economico Crescita PIL dal 2001 al 2010 del 10% medio anno Previsione crescita PIL per 2013-2014 fra il 5 e il 6% Bilancio statale 2013 di

Dettagli

STATO LEGGERO IMPRESA PESANTE?

STATO LEGGERO IMPRESA PESANTE? STATO LEGGERO IMPRESA PESANTE? 10 marzo 2004 Dott. Enzo Damin Direttore Risorse Umane Luxottica Group Spa 1 Siamo di fronte a una nuova strategia sociale? E 2 DATI SULLA POPOLAZIONE POPOLAZIONE: 57.5m

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

Istituto Sviluppo Agroalimentare spa - ISA

Istituto Sviluppo Agroalimentare spa - ISA Istituto Sviluppo Agroalimentare spa - ISA ISA è una società finanziaria con azionista unico il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. La durata della Società è fissata fino al 31 dicembre

Dettagli

Risparmio, investimenti e sistema finanziario

Risparmio, investimenti e sistema finanziario Risparmio, investimenti e sistema finanziario Una relazione fondamentale per la crescita economica è quella tra risparmio e investimenti. In un economia di mercato occorre individuare meccanismi capaci

Dettagli

Fondi aperti Caratteri

Fondi aperti Caratteri Fondi aperti Caratteri Patrimonio variabile Quota valorizzata giornalmente in base al net asset value (Nav) Investimento in valori mobiliari prevalentemente quotati Divieti e limiti all attività d investimento

Dettagli

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19

LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 LINEE GUIDA PER Il FINANZIAMENTO DI AREE ATTREZZATE DESTINATE ALLA VENDITA DIRETTA DI PRODOTTI AGRICOLI IN ATTUAZIONE DELLA LEGGE REGIONALE 19 GENNAIO 2010 N.1. INDICE 1. Premessa 2. Riferimenti normativi

Dettagli

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015)

IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA. (aggiornamento maggio 2015) IL SETTORE LEGNO-MOBILE-SEDIA IN PROVINCIA DI UDINE ANALISI STATISTICA (aggiornamento maggio 2015) Il Sistema Legno-Mobile Sedia costituisce uno degli assi portanti del manifatturiero in Provincia di Udine

Dettagli

ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani

ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani ISTITUZIONI E SVILUPPO La programmazione dei fondi strutturali 2007-2013 2013 in Calabria e le politiche per i giovani Università della Calabria 25 marzo 2008 Dott. Alfredo Fortunato Quarta Parte Le politiche

Dettagli

MISSIONE IN ROMANIA SETTORE LOGISTICA

MISSIONE IN ROMANIA SETTORE LOGISTICA MISSIONE IN ROMANIA SETTORE LOGISTICA OPPORTUNITÀ: Dato che il settore logistico in senso stretto (considerando cioè gli operatori di piattaforme o snodi di traffici merci dove vengono compiute operazioni

Dettagli

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo.

DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. DISEGNO DI LEGGE: Delega al Governo per la riforma della disciplina della cooperazione dell'italia con i Paesi in via di sviluppo. Consiglio dei Ministri: 05/04/2007 Proponenti: Esteri ART. 1 (Finalità

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIPARTIMENTO PER L IMPRESA E L INTERNAZIONALIZZAZIONE DIREZIONE GENERALE PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE E GLI ENTI COOPERATIVI Div. VIII PMI e Artigianato Indagine su

Dettagli

Regolamento sugli investimenti

Regolamento sugli investimenti FONDAZIONE ABENDROT La Cassa pensioni all insegna della sostenibilità Regolamento sugli investimenti Stato 1.1.2007 Il Consiglio di fondazione della Fondazione Abendrot emana con l accordo della Commissione

Dettagli

Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities

Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities Profilo di sviluppo sostenibile Situazione: agosto 2012 1 : Il fondo è stato verificato dal Comitato consultivo per lo sviluppo sostenibile e soddisfa i requisiti

Dettagli

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO

IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO IL FONDO ITALIANO D INVESTIMENTO Roberto Del Giudice Firenze, 10 febbraio 2014 Il progetto Si tratta del più grande fondo italiano di capitale per lo sviluppo, costituito per dare impulso alla crescita

Dettagli

Questionario sui fabbisogni. di servizi per l internazionalizzazione delle aziende

Questionario sui fabbisogni. di servizi per l internazionalizzazione delle aziende Via Valentini, 14-59100 Prato tel. 0574 4551 - fax 0574 604595 www.ui.prato.it e-mail: uip@ui.prato.it Questionario sui fabbisogni di servizi per l internazionalizzazione delle aziende L IMPRESA E I MERCATI

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Promuovere gli investimenti per la crescita e l occupazione

Promuovere gli investimenti per la crescita e l occupazione Promuovere gli investimenti per la crescita e l occupazione Presentazione del VI rapporto sulla coesione economica, sociale e territoriale in Europa 6 ottobre2014 Massimo Sabatini Politiche regionali e

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO

PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO PROTOCOLLO DI INTESA TRA REGIONE LAZIO- DIREZIONE RAGIONALE POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA E L UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO La Regione Lazio - Direzione Ragionale Politiche Sociali e Famiglia

Dettagli

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI

LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DEL DEFICIT DELLE PARTITE CORRENTI DEGLI STATI UNITI INTRODUZIONE La problematica esposta nella sezione dell Economic Outlook dell OECD, The challanges of narrowing the US current

Dettagli

4. ANALISI DEL CONTESTO. 4.1 Analisi del Contesto Esterno. In sintesi

4. ANALISI DEL CONTESTO. 4.1 Analisi del Contesto Esterno. In sintesi 4. ANALISI DEL CONTESTO 4.1 Analisi del Contesto Esterno In sintesi Macro-ripartizione: Centro Superficie: 9.401,38 Km 2 Comuni: 236 Abitanti: 1.553.138 % di stranieri residenti: 9,0 Indice di vecchiaia

Dettagli

* Il sistema finanziario

* Il sistema finanziario * Il sistema finanziario e le banche Prof.ssa Valeria Roncone 1 *Argomenti chiave: L attività della banca e sue specificità Le funzioni della banca Il Sistema Europeo di Banche Centrali e la Banca Centrale

Dettagli

Accelerare l internazionalizzazione. Marco Costaguta

Accelerare l internazionalizzazione. Marco Costaguta Accelerare l internazionalizzazione Marco Costaguta La ripresa c è. noi non la vediamo ancora 2 Senza export non riusciremo a ripartire +2% Gli ultimi 4-5 anni hanno mostrato PIL stabile/in contrazione

Dettagli

BULGARIA e ITALIA: costruiamo insieme tema: Beni immobili. Albergo Balkan, Sofia, 05.06.2014 Ing. Strahil Ivanov

BULGARIA e ITALIA: costruiamo insieme tema: Beni immobili. Albergo Balkan, Sofia, 05.06.2014 Ing. Strahil Ivanov BULGARIA e ITALIA: costruiamo insieme tema: Beni immobili Albergo Balkan, Sofia, 05.06.2014 Ing. Strahil Ivanov Profili: 1.Perche investire nei beni immobili in Bulgaria 2.Trend degli affari negli ultimi

Dettagli

Milano, 30 marzo 2004

Milano, 30 marzo 2004 Milano, 30 marzo 2004 Gruppo TOD S: crescita del fatturato (+8.1% a cambi costanti). Continua la politica di forte sviluppo degli investimenti. 24 nuovi punti vendita nel 2003. TOD S Il Consiglio di Amministrazione

Dettagli

Rapporti Economici fra la Repubblica di Cuba e la Repubblica Italiana. Giugno 2010

Rapporti Economici fra la Repubblica di Cuba e la Repubblica Italiana. Giugno 2010 Rapporti Economici fra la Repubblica di Cuba e la Repubblica Italiana. Giugno 2010 La Repubblica di Cuba è un arcipelago formato da più di 1.600 isole e isolotti; la maggiore è Cuba, seguita per estensione

Dettagli

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR

LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Le sfide all'orizzonte 2020 e la domanda di competenze delle imprese LE COMPETENZE CHE VALGONO UN LAVORO LE INDICAZIONI FORNITE DALLE IMPRESE ATTRAVERSO IL SISTEMA INFORMATIVO EXCELSIOR Domenico Mauriello

Dettagli

Forum Economico Italia-Romania Bucarest 2014

Forum Economico Italia-Romania Bucarest 2014 Forum Economico Italia-Romania Bucarest 2014 R.S.V.P. entro il 23 setembre 2014 Segreteria Organizzativa Telefono: +39 06 64 760 943 Email: office@cciro.it Forum Economico Italia-Romania Bucarest, 26-27

Dettagli

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

NOTA STUDIO CONFESERCENTI Ufficio Stampa NOTA STUDIO CONFESERCENTI IMPRESE, STUDIO CONFESERCENTI: GLI IMMIGRATI RESISTONO MEGLIO ALLA CRISI: NEI PRIMI NOVE MESI DEL 2012 LE IMPRESE INDIVIDUALI CON TITOLARI EXTRA UE CRESCONO DI

Dettagli

Esame di Politica economica internazionale. (tempo stimato: 30 minuti, valutazione: 10 punti/30 punti)

Esame di Politica economica internazionale. (tempo stimato: 30 minuti, valutazione: 10 punti/30 punti) Esame di Politica economica internazionale Parte 1 A scelta tra a) o b) (risposta esatta vale 10 punti): a) Sulla base della bilancia dei pagamenti incompleta della Ecolandia (in miliardi di dollari):

Dettagli

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop

Note e commenti. n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop Note e commenti n 35 Dicembre 2015 Ufficio Studi AGCI - Area Studi Confcooperative - Centro Studi Legacoop 1 L analisi sullo stock fa riferimento al totale delle imprese (coopera ve e non) a ve al 31 Dicembre

Dettagli

Quadro legislativo, normativa societaria e free zones

Quadro legislativo, normativa societaria e free zones Quadro legislativo, normativa societaria e free zones SEZIONE I. Normativa Societaria Le forme societarie riconosciute negli EAU Le filiali e gli uffici di rappresentanza Le licenze necessarie SEZIONE

Dettagli

LA CARTA DEGLI INVESTIMENTI

LA CARTA DEGLI INVESTIMENTI LA CARTA DEGLI INVESTIMENTI Articolo 1 Son fissati, conformemente alle disposizioni del secondo alinea dell art. 45 della Costituzione, gli obiettivi fondamentali dell azione delo Stato, per i prossimi

Dettagli

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili

Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Deforestazione: i consumi nell UE tra i maggiori responsabili Tra il 1990 e il 2008 le importazioni ed i consumi dell Europa hanno contribuito alla deforestazione di 9 milioni di ettari (una superficie

Dettagli

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund

CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund CoStrUirE Un patrimonio mese dopo mese ControLLando il rischio Con nord ESt fund piano di accumulo gennaio 100 febbraio 50 marzo 150 agosto 50 aprile 15o maggio 100 LUgLio 100 giugno 50 La SoLUzionE per

Dettagli