Spett.li. Sovrintendente Beni Architettonici e Paesaggio del Lazio Via Cavalletti, Roma
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- Diana Fiore
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1 Spett.li Sovrintendente Beni Architettonici e Paesaggio del Lazio Via Cavalletti, Roma Ministero Beni ed Attività Culturali Direzione Regionale Via di San Michele, Roma Sottosegretario Dott.ssa Borletti Buitoni Ministero Beni e Attività Culturali Via del Colleggio Romano, Roma Sovraintendente Beni Archeologici Etruria Piazzale di Valle Giulia, Roma Ministero dei Beni ed Attività Culturali e per il Turismo Direzione Generale per il Paesaggio, Le Belle Arti, L'architettura e l'arte Contemporanea Dirigente Serv IV Architetto Roberto Banchini Via di San Michele, Roma Ministero dell'ambiente Direzione Area Gestione Rifiuti Via Cristoforo Colombo, Roma Dipartimento Territorio Direzione Urbanistica e Territorio Beni Paesaggistici Via del Giorgione Roma Dipartimento IV Servizi Tutela Ambientale I, II, III Via Tiburtina, Roma
2 Direttore Agenzia del Territorio Viale Ciamarra Antonio, Roma Agenzia del Territorio Direttore Generale Catasto e Cartografia Ing. Franco Maggio Largo Leopardi, 5 Roma Procura della Repubblica - Tribunale di Civitavecchia Via Terme di Traiano, 56/A Civitavecchia (RM) Direzione Generale Abusivismo Edilizio Via del Giorgione, Roma Area Rifiuti Via Rosa Raimondi Garibaldi, Roma Comando Carabinieri Tutela per l'ambiente Largo Lorenzo Mossa, 8/A Roma Comando Carabinieri Nucleo Tutela Patrimonio Culturale Via di Sant' Ignazio, Roma Corpo Forestale dello Stato Comando NIPAF Via Baglivi, Roma Comandante della Polizia Provinciale di Roma Via di Santa Lucia, Bracciano (RM)
3 Comandante della Polizia Locale del Comune di Bracciano Piazza IV Novembre Bracciano (RM) Presidente della Commissione Paesaggistica Del Comune di Bracciano Piazza IV Novembre Bracciano (RM) Comune di Bracciano Area Edilizia Privata Piazza IV Novembre Bracciano (RM) Comune di Bracciano Area Edilizia Pubblica e Ambiente Piazza IV Novembre Bracciano (RM) Raccomandata AR Bracciano 11 Novembre 2013 Oggetto: Bracciano (RM) Discarica di Rifiuti Solidi Urbani località Cupinoro, Via Settevene Palo Km 6,5 A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) e V.I.A. (Valutazione Impatto Ambientale). In riferimento a quanto espresso in oggetto, nel mese di ottobre 2013 sono state espletate le Conferenze di Servizi relative all'a.i.a. e al V.I.A. in questione. Da quanto è potuto sapere, il parere dell'a.i.a. non è ancora stato emesso mentre il V.I.A. è stato pubblicato il 29/10/2013. Al riguardo si ritiene opportuno fare alcune considerazioni: Il rinnovo dell'a.i.a. riguarda una discarica che già da molto tempo doveva essere dismessa, inoltre nell'area dove dovrebbe essere realizzato il T.M.B. (Trattamento Meccanico Biologico dei rifiuti) dovranno essere realizzati macchinari, capannoni e quant'altro necessario all'impianto T.M.B. stesso. Le suddette strutture dovranno ovviamente ottenere le relative approvazioni / autorizzazioni e rappresenteranno un ulteriore scempio e deterioramento del territorio. Per quanto riguarda il V.I.A., esso prevede la realizzazione di una nuova discarica per un volume di metri cubi che dovrebbe occupare l'area della dismessa cava Vaira.
4 La normativa inerente le cave comprende una serie di leggi nazionali e regionali tra le quali: Leg. Reg. Lazio N 17 del 6/12/2004 (art. 14; 15; 16). In particolare quest'ultimo articolo(16) prevede che i lavori di coltivazione di cave e torbiere e di recupero ambientale sono sottoposti a verifica. Il Piano Territoriale Paesistico Regionale all 'Art. 50 (Attività Estrattive), ai punti , regolarizza l'attività estrattiva, ed in particolare il Punto 6 prevede: "Contemporaneamente all'avanzamento dei lavori di escavazione... è obbligatorio procedere con opere di rimodellamento del suolo in accordo con la morfologia dei luoghi; le aree scavate sono comunque sottoposte ad obbligo di risanamento e riqualificazione Paesistico - Ambientale". Il Piano Territoriale Paesistico Ambito Territoriale n 3 - Laghi di Bracciano e di Vico - all'art. 14 (Attività Estrattive), ai punti , ripetono in sintesi che in queste aree vi è un obbligo di risanamento e riqualificazione Paesistico - Ambientale. Il Piano Territoriale Provinciale Generale della, all'art. 18, prevede il recupero ambientale delle cave dismesse. Per quanto sopra esposto si ritiene assolutamente incompatibile il ripristino della suddetta area di cava, realizzato attraverso lo sversamento di rifiuti solidi urbani. L'area in questione è gravata dai seguenti vincoli: - Zona ZPS (Zona a Protezione Speciale) - Vincolo Paesistico ai sensi dell'art. 142 Lettera H. (Zone di Proprietà dell'università Agraria o Soggetta ad Uso Civico) e Lettera M (Zona di Interesse Archeologico) del D.Lgs Nella zona ZPS sono proibiti la realizzazione e l'ampliamento delle cavee delle discariche, inoltre ai sensi dell'art. 1, Punto 2 del DPR 8/9/1997 n 357: "Le procedure disciplinate dal presente regolamento sono intese ad assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e delle specie di fauna e flora selvatiche di interesse comunitario". A nostro modesto la realizzazione di una discarica non sembra proprio rispettare tale normativa. Per quanto riguarda il Vincolo Paesistico secondo la tavola A del P.T.P.R., la zona interessata è descritta nell'art. 23 (Paesaggio Naturale di Continuità). Al punto 4.8 Discariche - Eliminazione anche con rilocalizzazione - si prevede - Punto 4.8.1, Recupero e Ampliamenti: Non Compatibile. Sono consentite le opere di ripristino delle componenti naturali o comunque finalizzate al miglioramento della qualità del paesaggio; Punto 4.8.2, Pag. 66, Nuova Realizzazione: Non Consentita. Vi sono anche alcune zone che fanno parte dell'art. 21 (Paesaggio Naturale) che per quanto riguarda le discariche prevedono la stessa normativa del Paesaggio Naturale di Continuità (Pag. 39). All'Art. 41 del P.T.P.R. (Protezione Aree di Interesse Archeologico) si chiarisce al punto 5 che la Sovrintendenza Archeologica deve dare il parere, per quanto di sua competenza, mentre "L'Autorizzazione Paesistica valuta l'inserimento degli interventi stessi nel contesto paesaggistico..." Il Punto C dello stesso articolo (41) recita: "Ambiti di rispetto archeologico costituiti da perimetri che racchiudono porzioni di territorio in cui la presenza di beni di interesse archeologico è (5) integrata da un concorso di alta qualità di tipo morfologico e vegetazionale, che fanno di questi luoghi delle unità di paesaggio assolutamente eccezionale, per le quali si impone una rigorosa tutela del loro valore, non solo come somma di singoli beni ma soprattutto come quadro d'insieme, e delle visuali che di essi e da essi si godono" (Pag ).
5 All'Art. 39 (disciplina per le aree assegnate alle Università Agrarie e per le aree gravate da Uso Civico) al Punto 7 (Ultimo Capoverso) si prescrive "Tale mutamento di destinazione non estingue l'uso Civico e il conseguente Vincolo Paesistico e gli interventi previsti sono comunque sottoposti all'autorizzazione paesistica ai sensi dell'art. 146 e 159 del codice". Al Punto 8 si prescrive: "Sui medesimi terreni possono essere realizzate opere pubbliche, previa autorizzazione del competente organo regionale, ai sensi dell'art 12 della L. 1766/1927, a condizione che non risulti impedita la fruizione degli Usi Civici, non sia arrecato danno all'aspetto esteriore del paesaggio, non sia lesa la destinazione naturale delle parti residue e sempre che sussista la specifica autorizzazione dell'autorità preposta alla tutela del bene" (Pg. 209 e 209). Si possono inoltre esaminare le norme contenute nel P.T.P., Ambito Territoriale n 3, Laghi di Bracciano e di Vico: Art. 9, disciplina per le aree assegnate alle Università Agrarie, e per le aree gravate da Uso Civico. Per le aree boscate presenti nell area l Art. 8, protezione aree boscate. Si fa inoltre presente che l area in questione confina con delle zone di alto valore paesistico disciplinate dall'art. 6 - Protezione dei corsi e delle acque pubbliche - e dall'art zona 3 aree agricole di rilevante valore paesaggistico ed ambientale - (articoli dello stesso P.T.P.) Per ultimo e per una questione di un parere sul merito della realizzazione in argomento, la Tavola C del P.T.P.R. Lazio destina l'area come zona Z.P.S.. Parchi Archeologici e Culturali e per l'adiacente via Settevene Palo, Percorsi Panoramici (si veda articoli 49 e 58 del P.T.P.R. stesso). Inoltre l Art direttive per lo smaltimento dei rifiuti solidi del P.T.P.R. della - al Punto 2 prescrive: "... la seguente direttiva in base alla quale nella localizzazione di nuove discariche ed impianti sono in generale da escludere:... le aree naturali protette, istituite o proposte per l'istituzione del P.T.P.R.;... le aree di elevata vulnerabilità degli acquiferi e le aree di tutela delle sorgenti; le zone di tutela paesistica. Per quanto sopra espresso, parrebbe evidente che gli interventi in questione siano in netto contrasto con le normative vigenti. Ci si riserva inoltre di inviare relazioni tecniche redatte da tecnici del settore sulle conseguenze epidemiologiche rilevate nelle vicinanze del sito e sull'esame ambientale ed idrogeologico. Infine non è da sottovalutare che il territorio braccianese, a vocazione turistica / paesistica, con tali interventi rischierà una diminuzione del flusso turistico e del numero dei clienti degli agricoltori, dei ristoratori, dei B&B, degli Agrituristmi, e dei commercianti e degli erogatori di servizi di carattere turistico e culturale presenti in zona. E', inoltre, ragionevole ipotizzare una pesante svalutazione degli immobili presenti sull'inera area. Si precisa che, al Punto 39 delle prescrizioni del V.I.A. è specificato che: "Dovrà essere acquisito il parere della Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio del MIBAC" e che i comitati di zona sono nettamente contrari alla realizzazione in oggetto, e nell'ottica della pluridecennale difesa dei beni culturali e paesaggistici da parte del MIBAC si chiede a codesto Ministero e agli altri organi in indirizzo di esprimere un fermo parere negativo, sia sull'a.i.a., sia e soprattutto sul V.I.A. in questione. Distinti Saluti Comitato Bracciano Stop Discarica
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