DEL TIRRENO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO

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1 Provvedimento n ( I273 ) LA VENEZIA ASSICURAZIONI/CASSE DEL TIRRENO L'AUTORITA' GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 19 giugno 1997; SENTITO il Relatore Professor Fabio Gobbo; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTA la comunicazione dell'intesa pervenuta in data 4 aprile 1997; CONSIDERATO quanto segue: I. Premessa 1. In data 4 aprile 1997 LA VENEZIA ASSICURAZIONI Spa (di seguito Venezia) e CASSE DEL TIRRENO Spa (di seguito Casse del Tirreno), attive, rispettivamente, nel settore assicurativo e nel settore bancario, comunicavano all'autorità, ai sensi dell'articolo 13, della legge n. 287/90, l'accordo raggiunto dalle medesime riguardante la distribuzione in esclusiva, per una durata di tre anni, dei prodotti assicurativi di Venezia tramite gli sportelli delle banche controllate da Casse del Tirreno. II. Le parti 2. Venezia è una società, appartenente al gruppo Generali, che esercita in Italia le assicurazioni specialmente nei rami vita e capitalizzazione. Nel 1996 la società ha raccolto premi per 262 miliardi di lire, mentre il gruppo Generali ha realizzato una raccolta premi totale diretta nel ramo vita pari miliardi di lire. 3. Casse del Tirreno è la società capogruppo dell'omonimo gruppo creditizio, al quale appartengono i seguenti istituti di credito: Banca del Monte di Lucca Spa; Cassa di Risparmi di Livorno Spa; Cassa di Risparmio di Lucca Spa; Cassa di Risparmio di Pisa Spa. Il gruppo opera prevalentemente nella regione Toscana dove è presente con 173 sportelli. Il fatturato del gruppo, calcolato, ai sensi dell articolo 16, comma 2, della legge n. 287/90, in misura pari ad un decimo del totale dell attivo dello stato patrimoniale, ammonta, nel 1995, a circa miliardi di lire. III. Descrizione dell'intesa 4. L intesa, conclusa il 17 gennaio 1997, ha ad oggetto la distribuzione di prodotti assicurativi della Venezia attraverso la rete degli sportelli del gruppo Casse del Tirreno. 5. Costituiscono oggetto dell intesa i prodotti del ramo vita e capitalizzazione. Trattasi, in particolare, delle polizze individuali a premi unici ricorrenti denominate Sistema Previdenza Capitale e Sistema Previdenza Risparmio, rispettivamente assicurazione in caso di morte a vita intera e

2 assicurazione di rendita vitalizia. Per espressa pattuizione delle parti, l accordo non riguarda la distribuzione e la gestione dei fondi pensione. 6. L accordo prevede una clausola di esclusiva reciproca che, da un lato, obbliga il gruppo bancario alla distribuzione di prodotti vita della Venezia e, dall altro, impegna la compagnia a utilizzare unicamente gli sportelli delle Casse del Tirreno per la distribuzione bancaria di siffatti prodotti (articolo 10). 7. La durata della collaborazione è fissata in tre anni rinnovabili tacitamente alla scadenza con periodicità annuale, salva la facoltà di disdetta di ciascuna delle parti alla scadenza del periodo (articolo 13). IV. Il mercato rilevante Il mercato del prodotto 8. I prodotti assicurativi possono essere distinti in funzione del rischio di cui assicurano la copertura. Dal punto di vista della domanda la sostituibilità tra le diverse tipologie di rischio risulta quindi molto ridotta, secondo quanto precisato anche dalla Commissione CEE (Decisione Codan-Hafnia, IV/M. 344, del 28 maggio 1993, al punto 7). La differenziazione tra rami permane anche nelle fasi distributive e di assistenza alla clientela. Nei casi di intese relative alla distribuzione di prodotti assicurativi, è orientamento costante dell Autorità che il mercato rilevante debba essere individuato nella produzione e distribuzione delle polizze del ramo interessato (Cfr., da ultimo, provvedimento Autorità Generali/Unicredito del 28 maggio 1997). 9. Caratteristica comune delle diverse polizze vita esistenti è quella di garantire all assicurato il conseguimento di un capitale o di una rendita al verificarsi di un evento connesso con la vita umana ovvero alla scadenza di un termine prefissato. I contratti di assicurazione possono prevedere un pagamento a premio unico (la prestazione è realizzata pagando un solo premio), a premio annuo (i versamenti hanno una periodicità annua e sono tutti necessari per ottenere la prestazione) o a premio ricorrente (i versamenti hanno una periodicità elevata e a ogni versamento corrisponde una prestazione). Infine, le assicurazioni vita possono essere sottoscritte direttamente dai singoli assicurati (polizze individuali) o da una pluralità di individui, ad esempio i dipendenti di un impresa (polizze collettive). 10. La distribuzione dei prodotti assicurativi può avvenire attraverso diversi canali. Il canale tradizionale è rappresentato dai produttori, dalle agenzie e dai broker, attivi peraltro prevalentemente nei rami danni. Sempre maggiore importanza assumono i canali alternativi, ossia gli sportelli bancari e i promotori finanziari. In particolare il peso di ciascun canale distributivo nella raccolta premi relativi al ramo vita per il 1996 è contenuto nella tabella 1. TABELLA 1 - Canali distributivi dei prodotti ramo vita - Dati nazionali nuova produzione (1996) Canale distributivo Premi raccolti (mld) % Totale canali tradizionali ,6 Sportelli bancari ,3 Promotori finanziari ,1 Totale canali alternativi ,4 Fonte: IAMA Il mercato geografico 11. Per quanto riguarda la produzione, il mercato dell assicurazione vita ha dimensione geografica tendenzialmente coincidente con il territorio nazionale. A livello distributivo, l'ambito geografico di riferimento dal punto di vista della domanda è necessariamente limitato, in virtù del fatto che la domanda è 2

3 prevalentemente rappresentata dalle famiglie, per le quali è importante il servizio di prossimità che il distributore può assicurare. La determinazione dell ambito geografico del servizio in parola va pertanto effettuata in relazione ad ambiti territoriali circoscritti a livello provinciale. V. La posizione delle parti interessate dall'accordo 12. Il gruppo assicurativo Generali, di cui fa parte la Venezia, si situa al primo posto nel mercato nazionale, relativamente alla raccolta premi da lavoro diretto nel ramo vita, con una quota di mercato, nel 1996, pari al 26%. In particolare in alcune delle province interessate dall'accordo il gruppo Generali detiene quote di mercato significative. Si tratta soprattutto delle provincie di Lucca, Livorno, Pisa. 13. Per quanto riguarda il gruppo bancario Casse del Tirreno, esso dispone sul territorio nazionale di 175 sportelli, quasi esclusivamente concentrati nella regione Toscana. Più precisamente, il gruppo bancario ha una presenza significativa nelle province di Livorno, Pisa e Lucca, rispettivamente, con 45, 41 e 71 sportelli (fonte: Banca d Italia, dati aggiornati al 31 dicembre 1996). 14. La tabella 2 riporta le quote di mercato del gruppo assicurativo Generali nelle provincie in cui è più significativa la presenza del gruppo Casse Toscane. Accanto viene esposta la quota detenuta dal suddetto gruppo bancario nel mercato della raccolta (depositi). TABELLA 2. Quote di mercato (valori percentuali) 1995 GRUPPO GENERALI CASSE del TIRRENO* Provincie Ramo vita Depositi Livorno 27,0 20,2 Pisa 21,8 25,7 Lucca 33,8 40,2 * I dati del gruppo bancario sono aggiornati al 31 dicembre 1996 Fonte: dati forniti dalle parti e Banca d Italia 15. Ai fini della valutazione dell'impatto dell'intesa sul mercato della produzione e distribuzione dei servizi assicurativi, occorre considerare, nelle singole province dove operano le parti, oltre alla quota detenuta nel mercato dei depositi dal gruppo Casse del Tirreno, quella delle altre banche con le quali il gruppo Generali ha in essere analoghi accordi distributivi: Cassa di Risparmio di Torino, Cassa di Risparmio di Venezia, Cassa di Risparmio di Trieste, Banco Ambrosiano Veneto, Banca Commerciale Italiana, Banca Popolare dell Etruria e del Lazio e Banca Provinciale Lombarda. A livello nazionale gli accordi di distribuzione con le suddette banche consentono al gruppo Generali di avvalersi di una rete di circa sportelli, distribuiti su tutto il territorio, ai quali per effetto dell'accordo in esame, se ne aggiungerebbero ulteriori 175. Complessivamente, pertanto, su un totale di sportelli bancari autorizzati in Italia, circa di questi distribuirebbero prodotti assicurativi del gruppo Generali. In ambito locale, nelle province di Lucca, Livorno e Pisa, Generali già dispone di una limitata presenza bancaria. Infatti, nella provincia di Livorno risulta che le banche che già distribuiscono prodotti delle Generali detengono complessivamente una quota di mercato del 9,2%, in provincia di Pisa tale quota è pari al 2,3% e in provincia di Lucca al 5,5%. 16. La situazione del canale bancario nelle provincie interessate risulta dalla Tabella 3, da cui si desume la posizione degli operatori bancari concorrenti con le Casse del Tirreno, in termini di quota di mercato nei depositi, nonché le compagnie di assicurazione con cui ciascun istituto ha in essere rapporti di bancassicurazione. TABELLA 3 - Struttura del mercato distributivo di prodotti assicurativi attraverso il canale bancario nelle province di Lucca, Livorno e Pisa Provincia Principali banche N sportelli Q. mercato Accordi distributivi depositi LUCCA Casse del Tirreno 71 40,3% Generali Banca Commerciale 7 5,4% Generali 3

4 Monte Paschi Siena 49 30,8% Montepaschi Vita Casse Toscane 13 5,5% Cardif BNL 5 3,7% BNL Vita BCC Versilia 7 3,5% Assimoco LIVORNO Monte Paschi Siena 48 43,6% Montepaschi Vita Casse del Tirreno 45 20,2% Generali Gruppo Etruria 6 4,9% Generali Banca Commerciale 4 3,8% Generali Cassa Risparmio Volterra 10 4,8% Ticino Vita (Montepaschi) BNL 3 4,5% BNL Vita PISA Monte Paschi Siena 47 26,3% Montepaschi Vita Casse del Tirreno 41 25,7% Generali Banca Commerciale 4 1,9% Generali Casse Toscane 32 21,4% Cardif Cassa Risparmio Volterra 33 10,3% Ticino Vita (Montepaschi) BNL 4 2,2% BNL Vita BCC di Fornacette 3 2,0% nessuno Fonte: dati Banca d'italia (mercato dei depositi) al e Autorità Come risulta dai dati contenuti nella tabella 3, in seguito all'intesa tra la Venezia e le Casse Toscane, tutte le principali banche operanti nelle province di Lucca, Pisa e Livorno risulteranno interessate da accordi distributivi di prodotti assicurativi. 17. Nelle provincie interessate, il gruppo Generali si colloca al primo posto nella classifica dei gruppi assicurativi, seguito da Monte Paschi Vita, Fideuram e INA. Nella tabella 4 vengono riportate le quote di mercato dei principali gruppi operanti nelle provincie analizzate. TABELLA 4: Quote di mercato dei principali gruppi assicurativi (%) Gruppi Livorno Pisa Lucca Generali 27,0 21,8 33,8 Monte Paschi 26,9 20,1 12,9 IMI 5,9 8,0 15,0 INA 8,2 13,0 11,6 Fondiaria 5,7 7,7 4,6 Fonte: ISVAP e dati forniti dalle parti VI. Valutazione dell'intesa comunicata 18. La convenzione sottoscritta dalle parti in data 17 gennaio 1997, in quanto accordo tra imprese, si configura quale intesa ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge n. 287/90. L'intesa prevede la collaborazione esclusiva tra le parti per la distribuzione di prodotti assicurativi del ramo vita. 19. La valutazione dell impatto concorrenziale delle intese di distribuzione esclusiva deve essere condotta avendo a riferimento il contesto economico e giuridico, nel senso che le intese assumono una rilevanza anticoncorrenziale nei casi in cui il mercato rilevante risulti difficilmente accessibile per i concorrenti. Laddove poi ricorra questa circostanza, non necessariamente una singola intesa di distribuzione dà luogo a una restrizione della concorrenza, dovendosi caso per caso, accertare se la stessa, in conseguenza delle rilevanti quote di mercato degli operatori coinvolti, contribuisca in modo significativo all effetto cumulativo di blocco del mercato. 20. Con riferimento al contesto economico e giuridico di riferimento, occorre osservare che il mercato della produzione e distribuzione di prodotti assicurativi vita è caratterizzato, sia a livello nazionale sia a livello locale, da elevate barriere all ingresso. Infatti, la normativa vigente individua rigidamente la tipologia dei soggetti abilitati a operare nel collocamento di polizze limitandoli alle figure degli agenti, 4

5 brokers e promotori finanziari. Il numero di tali operatori è inoltre circoscritto dalla regolamentazione per l accesso alle relative professioni, che esige l iscrizione in appositi albi. Inoltre tutte le categorie abilitate, a eccezione dei broker - la cui attività è peraltro concentrata nel ramo danni - risultano di diritto o di fatto distribuire prodotti di una sola impresa di assicurazioni. Anche il canale bancario, seppure di recente affermazione, viene vincolato dalle compagnie in modo esclusivo. 21. L intesa è destinata a produrre i suoi effetti principalmente negli ambiti territoriali di Lucca, Pisa e Livorno, ove potrebbe apportare un serio contributo all effetto di blocco del mercato a causa della rilevante posizione di entrambi i gruppi coinvolti. Infatti, il primo operatore del mercato assicurativo vita acquisirebbe la disponibilità di una primaria rete bancaria a carattere regionale. Più specificamente, l intesa appare idonea a incidere particolarmente sull assetto distributivo nell area di Lucca, ove il gruppo bancario Casse del Tirreno, con un numero di 71 sportelli, detiene una quota di mercato nei depositi pari al 40%, mentre il gruppo Generali detiene una posizione di leader nel mercato assicurativo vita con una quota del 34% circa. Analogamente, nelle provincie di Livorno e Pisa, l intesa potrebbe apportare un significativo contributo all effetto di blocco del mercato dal momento che il gruppo Generali dispone di quote di particolare rilievo, pari al 27% e al 22%, mentre Casse del Tirreno è il secondo operatore nel settore del credito dopo Montepaschi con un numero di sportelli pari a 45 a Livorno e 41 a Pisa e con una quota di mercato nella raccolta pari rispettivamente al 20% e al 26%. 22. In considerazione di quanto sopra, l'intesa in esame potrebbe comportare la creazione di una rilevante barriera all'entrata, in quanto gli effetti di quest'ultima si cumulerebbero a quelli determinati, negli stessi mercati, dagli accordi distributivi già esistenti. Pertanto l'accordo avrebbe come effetto quello di rendere difficilmente accessibile, quantomeno nel medio periodo, il mercato della produzione e distribuzione di prodotti assicurativi del ramo vita negli ambiti locali interessati con effetti pregiudizievoli per la concorrenza e per i consumatori. 23. Tale barriera all'entrata appare inoltre particolarmente consistente per la specificità e le caratteristiche che contraddistinguono il canale distributivo bancario. Questo canale consente infatti una modalità più rapida di accesso per le compagnie che intendono entrare su un nuovo mercato geografico in ragione dei minori costi di investimento che l'utilizzo di una rete di distribuzione già esistente permette rispetto alla organizzazione di una nuova rete sul territorio. Il canale distributivo bancario inoltre appare oggi particolarmente interessante per le compagnie di assicurazione in considerazione del tasso di crescita che risulta considerevolmente più elevato rispetto a quello registrato da altri canali distributivi. RITENUTO, alla luce delle precedenti considerazioni, che l'intesa possa avere per effetto di impedire, restringere o falsare in maniera consistente il gioco della concorrenza nella distribuzione di prodotti assicurativi del ramo vita nei mercati dove operano le imprese interessate dall'intesa medesima, configurandosi così una violazione dell'articolo 2 della legge n. 287/90; DELIBERA a) l'avvio dell'istruttoria, ai sensi degli artt. 2 e 14 della legge n. 287/90 nei confronti delle imprese La Venezia Assicurazioni Spa e Casse del Tirreno Spa; b) la fissazione del termine di trenta giorni, decorrente dalla notificazione del presente provvedimento, per l'esercizio da parte dei rappresentanti legali delle parti del diritto di essere sentiti, precisando che la richiesta di audizione dovrà pervenire alla Direzione Attività Istruttoria "A" di questa Autorità, almeno dieci giorni prima della scadenza del termine sopra indicato; c) che il responsabile del procedimento è il Dottor Giovanni Calabrò; d) che gli atti del procedimento possono essere presi in visione presso la Direzione Attività Istruttoria "A" di questa Autorità dai legali rappresentanti delle suddette imprese o da persona da essi delegata; e) che il procedimento deve concludersi entro il 31 dicembre

6 Il presente provvedimento verrà notificato alle imprese sopra menzionate, comunicato all'isvap e pubblicato ai sensi di legge. IL SEGRETARIO GENERALE Alberto Pera IL PRESIDENTE Giuliano Amato * * * 6

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