INDICE III. Le CIVILTÀ del MEDITERRANEO. Dalle ORIGINI alle prime grandi CIVILTÀ COM È FATTO IL SEGNO E L ARTE, VII

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1 INDICE COM È FATTO IL SEGNO E L ARTE, VII LEZIONE 1 LEGGERE L ARTE, 2 Gli oggetti dell arte: un repertorio infinito, 2 L ARCHITETTURA: l arte di costruire edifici dando forma a uno spazio da vivere, 3 LA SCULTURA: l arte di creare figure a tre dimensioni, 4 LA PITTURA: l arte di creare immagini dipingendo una superficie, 5 Alla ricerca di un metodo per leggere, 6 Schedare l opera d arte, 10 LEZIONE 6 Le CIVILTÀ del MEDITERRANEO ARTE GRECA: FORMA DELLA CITTÀ ARCHITETTURA, 54 Il tempio: ordini architettonici e decorazioni, 56 Atene al tempo di Pericle, 58 L opera IL PARTENONE, 60 Confronti Il tempio nella madrepatria e in Italia, 62 fai il punto, 63 LEZIONE 2 Dalle ORIGINI alle prime grandi CIVILTÀ LA PREISTORIA DELL ARTE, 14 La caccia magica e il culto della fertilità, 16 L età delle grandi pietre, 18 L opera BARÙMINI, SU NURAXI, 20 Confronti Arte preistorica: figurativo e astratto, 22 fai il punto, 23 LEZIONE 3 L ARTE IN MESOPOTAMIA, 24 L edificio simbolo: la ziqqurat, 26 La figura del sovrano, 27 L opera I RILIEVI DEI PALAZZI DI NINIVE, 28 Confronti Scene di guerra e di pace, 30 fai il punto, 31 LEZIONE 4 L ARTE IN EGITTO, 32 Le tombe reali, 34 I templi, 36 L opera IL TESORO DI TUTANKHAMON, 38 Confronti Arte ufficiale e opere minori, 40 fai il punto, 41 LEZIONE 5 L ARTE A CRETA E A MICENE, 42 L opera IL PALAZZO DI CNOSSO, 44 I leoni achei a guardia del re, 46 Confronti Naturalismo e geometria nei dipinti dei vasi, 48 fai il punto, 49 Argomento L ARCHEOLOGIA, 50 LEZIONE 7 GLI DEI, GLI EROI, GLI UOMINI, 64 Perfezione classica e realismo ellenistico, 66 L opera IL LAOCOONTE, 68 Pittura d ombre a figure nere e a figure rosse, 70 Confronti I Greci e la lavorazione del bronzo, 72 fai il punto, 73 LEZIONE 8 ARTE ETRUSCA, 74 L architettura religiosa e funeraria, 76 Figure danzanti e banchetti funebri, 78 L opera LA CHIMERA DI AREZZO, 80 Confronti Dal tipo etrusco al ritratto, 82 fai il punto, 83 LEZIONE 9 ARTE ROMANA: FORMA DELLA CITTÀ ARCHITETTURA, 84 Le abitazioni singole, i caseggiati popolari e le ville, 86 Gli edifici civili e religiosi, 88 L opera IL COLOSSEO, 90 Confronti Dall architrave alla volta, 92 fai il punto, 93 LEZIONE 10 LE TENDENZE DELLA FIGURAZIONE, 94 Dipinti e mosaici, 96 Ritratti realistici e idealizzati, 98 L opera LA COLONNA TRAIANA, 100 Confronti Marco Aurelio e Costantino, 102 fai il punto, 103 Argomento IL RESTAURO, 104 III

2 LEZIONE 11 Civiltà CRISTIANA e culture BARBARICHE L ARTE CRISTIANA,108 Tradizione romana e mondo cristiano, 110 Ravenna bizantina, 112 L opera I MOSAICI DI SAN VITALE, 114 Confronti Due ritratti di santi, 116 fai il punto, 117 Una STRAORDINARIA stagione DELL ARTE LEZIONE 17 IL GOTICO INTERNAZIONALE, 170 Le dimore signorili, 172 Principi, dame e santi cavalieri, 173 Osserva e riconosci, 174 fai il punto, 175 LEZIONE 12 L ALTO MEDIOEVO, 118 La scultura longobarda, 120 L oreficeria carolingia, 121 Le abbazie, un ponte fra culture diverse, 122 Confronti Il recupero dei materiali di spoglio: finalità pratica e finalità simbolica, 124 fai il punto, 125 Argomento AL LAVORO NELLO SCRIPTORIUM, 126 Il MEDIOEVO tra SPIRITUALITÀ e VALORI CIVILI IL ROMANICO: FORMA DELLA CITTÀ LEZIONE 13 ARCHITETTURA, 130 La struttura possente della cattedrale romanica, 132 Facciate romaniche: superfici compatte, geometrie, trafori, 134 Confronti Romanico italiano e Romanico d Oltralpe, 136 fai il punto, 137 LEZIONE 14 BIBBIE SCOLPITE E BIBBIE DIPINTE, 138 Temi sacri e temi profani, 140 L opera ANTELAMI: DEPOSIZIONE DI CRISTO, 142 Confronti Gli scultori del Romanico parlano un linguaggio comune, 144 fai il punto, 145 IL GOTICO: FORMA DELLA CITTÀ ARCHITETTURA, 146 LEZIONE 15 La struttura svettante della cattedrale gotica, 148 I portali scolpiti, 150 Pareti di luce e colore, 151 Lo slancio controllato del Gotico italiano, 152 Confronti I palazzi del potere civile, 154 fai il punto, 155 LEZIONE 16 LE GRANDI SCUOLE DELL ITALIA CENTRALE, 156 Personaggi sacri e sentimenti umani, 158 Giotto: il nuovo linguaggio della pittura, 160 L opera SIENA: GLI AFFRESCHI DEL PALAZZO PUBBLICO, 162 Confronti Prospettive oblique e convergenti, 164 fai il punto, 165 Argomento LA BOTTEGA D ARTE NEL TRECENTO, 166 IV LEZIONE 18 IL PRIMO RINASCIMENTO: IL CONTESTO CULTURALE E LE IDEE, 176 Brunelleschi: progettista e innovatore, 178 Alberti e le nuove tipologie di chiesa e di palazzo, 180 L opera IL PALAZZO DUCALE DI URBINO, 182 Osserva e riconosci, 184 fai il punto, 185 LEZIONE 19 L UOMO AL CENTRO DEL MONDO, 186 Donatello e Masaccio: tra classicità e realismo, 188 Lippi e Botticelli: le forme di una bellezza irreale, 190 L opera BOTTICELLI: LA PRIMAVERA, 192 Osserva e riconosci, 194 fai il punto, 195 LEZIONE 20 L INVENZIONE DELLA PROSPETTIVA, 196 Lo stiacciato di Donatello, 198 Le battaglie di Paolo Uccello, 199 I virtuosismi prospettici di Andrea Mantegna, 200 Lo spazio silenzioso e immobile di Piero della Francesca, 201 L opera PIERO DELLA FRANCESCA: LA FLAGELLAZIONE, 202 Osserva e riconosci, 204 fai il punto, 205 LEZIONE 21 L ARTE FIAMMINGA, 206 L opera VAN EYCK: I CONIUGI ARNOLFINI, 208 Osserva e riconosci, 210 fai il punto, 211 L ETÀ D ORO DEL RINASCIMENTO E IL GENIO DI LEONARDO, 212 LEZIONE 22 Leonardo: l arte, la natura, l esperienza, 214 L opera LEONARDO: LA GIOCONDA, 216 Osserva e riconosci, 218 fai il punto, 219

3 LEZIONE 23 MICHELANGELO: LA MATERIA E L ANIMA, 220 LEZIONE 28 IL BAROCCO: L ARTE COME SPETTACOLO, 256 Osserva e riconosci, 262 fai il punto, 263 Architetture e dipinti scultorei, 222 L opera MICHELANGELO: LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINA, 224 Osserva e riconosci, 226 fai il punto, 227 LEZIONE 24 RAFFAELLO: LA GRAZIA DEL GENIO, 228 L opera RAFFAELLO: LA SCUOLA DI ATENE, 230 Osserva e riconosci, 232 fai il punto, 233 LEZIONE 25 LA PITTURA DEL RINASCIMENTO A VENEZIA, 234 L opera GIORGIONE: LA TEMPESTA, 236 Osserva e riconosci, 238 fai il punto, 239 LEZIONE 26 MANIERISMO E CRISI DEL RINASCIMENTO, 240 L opera VERONESE: GLI AFFRESCHI DI VILLA BARBARO, 242 Osserva e riconosci, 244 fai il punto, 245 Argomento L ITALIA E I BENI CULTURALI, 246 LEZIONE 27 CARRACCI, CARAVAGGIO E L ARTE DELLA CONTRORIFORMA, 250 L opera CARAVAGGIO: MARTIRIO DI SAN MATTEO, 252 Osserva e riconosci, 254 fai il punto, 255 Potenza delle CORTI e trionfo della CHIESA Il Barocco romano, 258 Il Barocco nel resto d Italia, 260 LEZIONE 30 IL VOLTO EUROPEO DELLA PITTURA, 270 I pittori della luce nel Seicento europeo, 272 L opera VELAZQUEZ: LAS MENIÑAS, 274 Osserva e riconosci, 276 fai il punto, 277 Argomento A LEZIONE IN ACCADEMIA, 278 LEZIONE 31 L ETÀ DELLE GRANDI REGGE, 282 Osserva e riconosci, 286 fai il punto, 287 LEZIONE 32 LA REAZIONE NEOCLASSICA, 288 L opera DAVID: IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI, 290 Osserva e riconosci, 292 fai il punto, 293 Tardo BAROCCO e reazione NEOCLASSICA La pittura del Settecento veneziano, 284 L Italia del Grand Tour e il Vedutismo, 285 Argomento DALLA CAMERA DELLE MERAVIGLIE AL MUSEO, 294 LEZIONE 33 Ottocento ROMANTICO e Ottocento REALISTA IL ROMANTICISMO: LIBERTÀ CREATIVA E SENTIMENTO, 298 Il paesaggio romantico inglese, 300 Il Romanticismo storico di Francesco Hayez, 301 L opera DELACROIX: LA LIBERTÀ GUIDA IL POPOLO, 302 Osserva e rielabora, 304 fai il punto, 305 IL REALISMO: L AVVERSIONE PER LE ACCADEMIE, 306 LEZIONE 34 Il Realismo in Italia: i Macchiaioli, 308 L opera VELA: LE VITTIME DEL LAVORO, 310 Osserva e rielabora, 312 fai il punto, 313 Argomento ARTE E FOTOGRAFIA, 314 LEZIONE 29 IL TRIONFO DELLA FINZIONE, 264 Osserva e riconosci, 268 fai il punto, 269 L inganno dell occhio, 266 Gli affreschi scenografici barocchi, 267 V

4 LEZIONE 35 LA RIVOLUZIONE IMPRESSIONISTA, 318 Le ombre colorate di Monet, 320 L occhio indiscreto di Degas, 321 L opera RENOIR: COLAZIONE DEI CANOTTIERI, 322 Osserva e rielabora, 324 fai il punto, 325 LEZIONE 36 OLTRE L IMPRESSIONISMO, 326 Il colore per punti, per tratti e linee sottili, 328 Le forme essenziali e solide di Cézanne, 329 Il sintetismo di Gauguin, 330 Van Gogh: l istinto del colore, 331 L opera VAN GOGH: LA CAMERA DA LETTO, 332 Osserva e rielabora, 334 fai il punto, 335 LEZIONE 37 DAL SIMBOLISMO ALL ART NOUVEAU, 336 Art Nouveau: uno stile internazionale, 338 Gustav Klimt: tra Simbolismo e Art Nouveau, 340 L architettura stravagante di Gaudí, 341 Osserva e rielabora, 342 fai il punto, 343 Argomento VERSO UNA NUOVA CIVILTÀ DEL COSTRUIRE, 344 LEZIONE 38 LE VIE DELL ESPRESSIONISMO, 348 Kirchner: l esaltazione del brutto, 350 Matisse e la felicità del colore, 351 L opera MATISSE: LA SALA ROSSA, 352 Osserva e rielabora, 354 fai il punto, 355 LEZIONE 40 IL CUBISMO: LA RAPPRESENTAZIONE MENTALE DELLA REALTÀ, 356 LEZIONE 39 Picasso, simbolo del Novecento, 358 L opera PICASSO: GUERNICA, 360 Osserva e rielabora, 362 fai il punto, 363 IL FUTURISMO: LA REALTÀ IN MOVIMENTO, 364 L opera BOCCIONI: FORME UNICHE NELLA CONTINUITÀ DELLO SPAZIO, 366 Osserva e rielabora, 368 fai il punto, 369 VI Nasce l ARTE MODERNA Il primo NOVECENTO LEZIONE 41 L ASTRATTISMO: L ARTE DEL NON-FIGURATIVO, 370 Kandinskij: la musica della pittura, 372 Mondrian e il Neoplasticismo, 373 L opera KANDINSKIJ: COMPOSIZIONE VI, 374 Osserva e rielabora, 376 fai il punto, 377 LEZIONE 42 DADA E SURREALISMO, 378 La surrealtà, 380 Osserva e rielabora, 382 fai il punto, 383 LEZIONE 43 METAFISICA E NOVECENTO ITALIANO, 384 Il realismo magico di Novecento italiano, 386 Osserva e rielabora, 388 fai il punto, 389 LEZIONE 44 I MAESTRI DELL ARCHITETTURA MODERNA, 390 Le Corbusier, 392 Frank Lloyd Wright, 393 Osserva e rielabora, 394 fai il punto, 395 Argomento ARTISTI, MERCANTI E MERCATO DELL ARTE, 396 LEZIONE 45 L arte CONTEMPORANEA ANNI 45-60: DALL INFORMALE ALL ARTE CINETICA, 400 L Informale segnico e lo Spazialismo, 402 L Optical Art, 403 I nuovi orizzonti della scultura, 404 LEZIONE 46 ANNI 60-70: POP ART E IPERREALISMO, 406 La Pop Art in Italia, 408 Iperrealismo, 409 LEZIONE 47 ANNI 70-80: LE NEOAVANGUARDIE, 410 LEZIONE 48 ULTIME TENDENZE, 414 Osserva e rielabora, 420 fai il punto, 420 I nuovi orientamenti dell architettura, 416 INDICE DEGLI ARTISTI, 423

5 LEZIONE 22 Leonardo: l arte, la natura, l esperienza Sebbene vissuto per gran parte nel Quattrocento, Leonardo da Vinci ( ) crea opere talmente innovative da essere considerato l artista che apre il nuovo secolo. Fin dalle sue prime opere, Leonardo esplora la natura e tutte le forme viventi utilizzando il disegno come un vero e proprio strumento di indagine 5. Di grande interesse sono i suoi studi sui moti dell animo. Attraverso l osservazione attenta dei movimenti, anche impercettibili, degli occhi, delle labbra, delle sopracciglia, l artista rappresenta personaggi che comunicano un ampia varietà di stati d animo, grazie ai quali i volti dipinti acquistano una vitalità interiore sorprendente 6. 5 Leonardo da Vinci, Studio di gatti, un drago e altri animali, ca. Matita nera, ripassata a penna, cm. Castello di Windsor, Royal Library. 6 Leonardo da Vinci, Studio di teste di due soldati per la battaglia di Anghiari, 1503 ca. Carboncino, matita nera e alcune tracce di matita rossa sulla sinistra. 19,2 18,8 cm. Budapest, Museo di Belle Arti. La prospettiva aerea Affascinato dagli effetti atmosferici, dalle variazioni della luce naturale, dal movimento delle acque e dalle forme di rocce e alberi, Leonardo utilizza le sue osservazioni dal vero nell invenzione della prospettiva aerea. Nella realtà, osserva Leonardo, l aria, che si interpone fra l osservatore e le cose lontane, rende poco visibili i contorni e i dettagli delle figure, all orizzonte smorza la vivacità dei colori e attenua i contrasti fra luce e ombra. La presenza dell aria conferisce un colore azzurrino agli elementi percepiti in lontananza: quanto più l orizzonte è lontano, tanto più l azzurro avvolge ogni cosa, confondendola con il cielo 7. 7 Leonardo da Vinci, Annunciazione, ca. Tempera e olio su tavola, cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. 214 Una straordinaria stagione dell arte

6 Lo sfumato Le figure e i paesaggi di Leonardo sono caratterizzati da contorni poco definiti e morbide sfumature fra luci ed ombre. L uso della tecnica dello sfumato diventa una caratteristica dominante delle opere di Leonardo, che manipola gessi, tempere e colori a olio anche con i polpastrelli delle dita e con il palmo delle mani, per creare figure che sembrano perdersi nello sfondo o emergere dall ombra 8. 8 Leonardo da Vinci, La Madonna e il Bambino con Sant Anna, Olio su tavola, cm. Parigi, Museo del Louvre. Sperimentazione tecnica e rigore compositivo Molte opere di Leonardo sono giunte fino a noi incomplete o a livello di disegno preparatorio. Il dipinto dell Ultima Cena, nel convento di Santa Maria della Grazie a Milano, è invece irreparabilmente rovinato e quasi illeggibile 9. La passione di Leonardo per la sperimentazione, lo porta infatti a inventare una particolare tecnica di colori a olio su gesso che provoca il deterioramento della pittura in pochi anni. Nella composizione, la figura di Gesù è racchiusa idealmente in un triangolo, il cui vertice superiore è allineato con il punto di fuga prospettico. L intera scena è divisibile in quattro parti uguali, ognuna delle quali comprende un gruppo di tre apostoli. Questa rigorosa scansione geometrica porta l osservatore a concentrarsi sul dialogo fra i personaggi. 9 Leonardo da Vinci, Ultima cena, Dipinto murale a tempera e olio, cm. Milano, refettorio del convento di Santa Maria delle Grazie. Tradizionalmente, il tema dell ultima cena veniva utilizzato per illustrare il momento in cui Gesù consacra il pane e il vino. Leonardo, invece, rappresenta il momento in cui Gesù annuncia che sarà tradito e un profondo turbamento si diffonde tra gli apostoli. L artista sfrutta appieno le sue ricerche sui moti dell animo per definire l espressione assorta e malinconica di Cristo e l incredulità e gli interrogativi negli sguardi e nei gesti dei discepoli. Solo Giuda, impassibile si ritrae, con il sacchetto dei trenta denari stretto in pugno Bartolomeo 2 Giacomo Minore 3 Andrea 4 Giuda 5 Pietro 6 Giovanni 7 Cristo 8 Tommaso 9 Giacomo Maggiore 10 Filippo 11 Matteo 12 Taddeo 13 Simone Lezione ventidue L età d oro del Rinascimento 215

7 LEZIONE 22 LEONARDO: LA GIOCONDA L opera Questo dipinto, eseguito a olio su legno di pioppo, è tra le poche opere certe di Leonardo. Il pittore lo inizia intorno al e lo termina verso il La donna ritratta è, molto probabilmente, la monna (cioè la signora) Lisa Gherardini, moglie di Francesco del Giocondo, un mercante fiorentino; il titolo del quadro deriva quindi dal suo cognome. Sui lati della tavola comparivano originariamente due colonne dipinte (tagliate in passato per adattare il quadro a una cornice) che servivano a inquadrare la figura e ad accompagnare l occhio verso il secondo piano del paesaggio. Il dipinto dimostra come la nuova concezione dello spazio, elaborata nel XV secolo, non si manifesti soltanto nella prospettiva lineare, che richiede la raffigurazione di edifici, ma anche nel modo di disporre i corpi e nella resa dello spazio aperto. Il busto della donna è infatti posto obliquamente rispetto al quadro: le spalle contribuiscono così allo sforamento del piano e all illusione della terza dimensione nel dipinto. Leonardo da Vinci, Dama con l ermellino, ca. Olio su tavola, cm. Cracovia, Museo Czartoryski. Come nella Gioconda, la dama è disposta obliquamente, dando così profondità al quadro. In Leonardo, l attenzione per le posizioni dei corpi si accompagna alla tecnica dello sfumato, la capacità di ricreare le ombre per mezzo di tenui variazioni nella tonalità del colore. Il paesaggio risponde a sua volta alle nuove leggi della prospettiva aerea; rispetto alla prospettiva cromatica già in uso fin dal primo Rinascimento, Leonardo non si limita a disporre i colori freddi sullo sfondo e i colori caldi in primo piano ma, per dare l impressione della distanza, annulla anche i contorni e i dettagli, unificando gli elementi più lontani in un grigio-azzurro sempre più uniforme. Il dipinto, famosissimo, è diventato il simbolo stesso della storia dell arte europea ed è stato riprodotto infinite volte su libri, su giornali e nella pubblicità. Per effetto della lontananza, gli elementi del paesaggio si confondono nel colore grigio-azzurro. La tecnica dello lo sfumato rende enigmatico il celebre il sorriso della donna. Le spalle sono disposte obliquamente, rispetto al quadro, per creare un effetto di profondità. 216

8 Leonardo da Vinci, La Gioconda, circa. Olio su tavola, cm. Parigi, Museo del Louvre. Lezione ventidue L età d oro del Rinascimento e il genio di Leonardo 217

9 LEZIONE 22 e riconosci Dati complementari Leonardo dipinge una prima volta la Vergine delle rocce nel 1483, a Milano, su commissione dei frati della Confraternita della Concezione. Poiché il contratto precisava minuziosamente le caratteristiche che il dipinto avrebbe dovuto avere e Leonardo non le prese in considerazione, i rapporti fra l artista e i committenti si inasprirono. La tavola forse venne ceduta da Leonardo stesso al re di Francia (oggi si trova a Parigi, al Museo del Louvre) e per i frati ne venne dipinta un altra, che puoi vedere nella figura. La scena rappresentata si ispira alla leggenda dell incontro fra Gesù e San Giovanni Battista, ancora bambini e scampati alla strage degli innocenti. Al di là di questo significato, l opera è un vero e proprio manifesto della concezione leonardesca della natura, in cui tutti gli elementi sembrano possedere quell energia vitale che l artista chiamava anima vegetativa. Secondo Leonardo, la terra è paragonabile a un organismo, con ossa (le montagne), vene (i fiumi) e respiro (l avanzare e l arretrare delle onde del mare). È una natura che vive insieme ai personaggi. Leonardo da Vinci, La Vergine delle rocce, Olio su tela, 189,5 120 cm. Londra, National Gallery. 218 Una straordinaria stagione dell arte

10 Costruisci il testo che descrive sommariamente l immagine, abbinando le frasi incomplete (a sinistra) con il loro completamento corretto (a destra). 1 La scena è ambientata in una grotta 2 Alcuni massi sono accumulati a terra 3 Sullo sfondo, alcune aperture lasciano intravedere 4 Dalla roccia nuda spuntano ciuffi di piante diverse e 5 In primo piano il gruppo dei personaggi sacri 6 La Madonna, con gesto materno, appoggia la mano sulla spalla 7 Anche l angelo preme con dolcezza la mano sulla schiena 8 I due bambini si guardano: il Battista a b c d e f g h o in bilico su altri massi, come in conseguenza di crolli. altre formazioni rocciose che emergono dall acqua è in atteggiamento di preghiera e Gesù lo benedice. di Gesù, e sembra sospingerlo verso il Battista. con grossi massi di roccia che formano pinnacoli. a terra, ai piedi dei personaggi sacri, fioriscono piccoli cespugli. è disposto secondo uno schema piramidale. del Battista, e sembra sospingerlo verso Gesù. Utilizza le parole elencate sotto ogni particolare del dipinto per scrivere tre didascalie che mettano in evidenza altrettante caratteristiche del linguaggio espressivo di Leonardo. sfumato chiaroscuro contorni aerea aria azzurrino natura disegno indagine 1 Verso quali elementi del mondo esterno Leonardo manifesta un particolare interesse? fai il punto 2 Quale tecnica di rappresentazione costituisce il principale strumento di indagine per Leonardo? 3 Che cosa studia Leonardo attraverso i moti dell anima? Quale celebre ritratto è l espressione di questi studi? 4 Che cosa è la prospettiva aerea? 5 Che differenza c è tra la prospettiva cromatica del Quattrocento e la prospettiva aerea di Leonardo? 6 Quali sono gli effetti della tecnica dello sfumato? 7 La passione di Leonardo per la sperimentazione è la causa principale del deterioramento dell Ultima Cena. Perché? 8 Quale novità introduce Leonardo nell affresco dell Ultima cena, rispetto al modo in cui veniva rappresentato tradizionalmente questo soggetto sacro? Lezione ventidue L età d oro del Rinascimento e il genio di Leonardo 219

11 LEZIONE 23 MICHELANGELO: Michelangelo Buonarroti ( ) è uno dei principali interpreti del Rinascimento e uno dei più grandi artisti di tutti i tempi. Anche se esprime abilità in tutte le arti, Michelangelo si considera soprattutto scultore e approfondisce lo studio della muscolatura (nel corpo nudo e in movimento) e del panneggio. Il non finito Michelangelo sostiene che il lavoro dello scultore consiste nel liberare la figura dal blocco grezzo che l imprigiona. Per rendere con efficacia l idea dello sforzo da compiere e della materia che si trasforma, inventa una tecnica di esecuzione che sarà una sua caratteristica: il non finito. Nel non finito, la figura è levigata in alcune parti e volutamente lasciata allo stato di abbozzo in altre, come a segnalare il momento di passaggio in cui il marmo non è più solo materia inerte e la figura ancora non vive. È evidente che il non finito acquista anche un significato simbolico; all emergere della figura dal blocco si associa l idea dell uomo che lotta per liberarsi dalla schiavitù della materia ed elevarsi a Dio 1. 1 Michelangelo Buonarroti, Atlante (Prigione), circa. Marmo, h. 277 cm. Firenze, Galleria dell Accademia. Il David: simbolo di Firenze Ai suoi personaggi, Michelangelo associa spesso significati simbolici e insegnamenti di carattere morale. Il David, una delle sue opere più famose, destinata al Palazzo del Governo di Firenze, non rappresenta solo l eroe biblico, ma il simbolo stesso della città, che sa difendere la propria libertà e vincere i nemici in nome del Signore 2. L ispirazione al mondo classico è evidente nella posizione asimmetrica del corpo, che poggia sulla gamba destra, ma il David non esprime calma interiore, come le figure atletiche dell antica Grecia. L ideale rinascimentale della grandezza umana che nasce dalla forza morale, è espresso dalla muscolatura energica e dallo sguardo fiero e concentrato dell eroe, che studia le mosse dell avversario in pieno autocontrollo e senza alcun timore. 2 Michelangelo Buonarroti, David, Marmo, h. 410 cm. Firenze, Galleria dell Accademia. 220 Una straordinaria stagione dell arte

12 LA MATERIA E L ANIMA Da vedere in Italia ON LINE Un tema ricorrente: la Pietà Durante la sua vita Michelangelo affronta più volte la rappresentazione presentazione della Pietà, nella quale la Madonna accoglie in grembo Gesù, appena deposto dalla croce. L artista, poco più che ventenne, scolpisce la sua prima Pietà a Roma, dopo il suo arrivo alla corte papale. La Pietà, custodita in San Pietro 3, attraverso un eccezionale nale tecnica di lavorazione del marmo esprime la ricerca di una bellezza che nasce dal superamento del dolore e del sacrificio e diventa perfetta nell obbedienza alla volontà di Dio. 3 Michelangelo, Pietà, Marmo, cm. Città del Vaticano, Basilica di San Pietro. Il monumentale panneggio delle vesti di Maria fa risaltare il corpo nudo di Gesù, con le sue superfici levigatissime. La Madonna, assorta in contemplazione, è rassegnata ma serena; il suo volto giovanile, incompatibile con l età del Figlio, esprime la purezza di Maria, che il trascorrere del tempo non può corrompere. L ultima elaborazione di questo tema, la Pietà Rondanini, è anche l ultima opera di Michelangelo, che la modifica più volte, lavorando sempre lo stesso blocco di marmo 4. La scultura, attraverso la tecnica del non finito, offre l immagine di due corpi serrati l uno all altro: l abbraccio della Madre trattiene il corpo del Figlio. Accanto alle due figure rimangono i monconi delle elaborazioni precedenti. L ideale della bellezza perfetta è ormai lontano e l opera sembra riflettere il tormentato processo creativo di Michelangelo. 4 Michelangelo Buonarroti, Pietà Rondanini, Marmo, h. 195 cm. Milano, Museo d Arte Antica, Castello Sforzesco. Lezione ventitrè Michelangelo: la materia e l anima 221

13 LEZIONE 23 Architetture e dipinti scultorei Per tutta la vita Michelangelo lavora soprattutto per la famiglia Medici a Firenze e per la corte papale a Roma. Oltre che in qualità di scultore l artista affronta monumentali opere di architettura e come pittore crea nella Cappella Sistina il più celebre ciclo di affreschi dell arte occidentale. La mentalità da scultore si manifesta in ogni attività artistica di Michelangelo, nella tendenza a esaltare il volume e il forte rilievo. Per esempio, nella Sagrestia Nuova 5 e nella Biblioteca Laurenziana 6, costruite nella chiesa di San Lorenzo a Firenze, Michelangelo usa la pietra serena grigia in contrasto con il bianco dell intonaco e crea aggetti potenti e profonde rientranze nel ritmo delle lesene e delle colonne. 5 Michelangelo Buonarroti, Sagrestia Nuova, Firenze, Chiesa di San Lorenzo. Il grandioso spazio della Sagrestia è destinato ad accogliere le tombe della famiglia Medici. I monumenti funebri sono tutt uno con l architettura; infatti i sarcofagi con le figure nude coricate sui coperchi fuoriescono dalla parete, mentre le statue dei defunti sono parzialmente incassate nelle nicchie sovrastanti. 6 Michelangelo Buonarroti, Vestibolo della Biblioteca Medicea Laurenziana, (progetto), 1559 (esecuzione a cura di Bartolomeo Ammannati). Firenze, Chiesa di San Lorenzo. Commissionata a Michelangelo da Papa Clemente VII, esponente della famiglia Medici, la biblioteca ha una lunga sala di lettura preceduta da un vestibolo. Lo scalone d accesso è concepito come una vera e propria scultura, nella quale si fondono gradini e balaustre. 222 Una straordinaria stagione dell arte

14 A Roma, Michelangelo progetta la ristrutturazione della piazza del Campidoglio, con i palazzi dei Conservatori e dei Musei Capitolini, ideando uno spazio scenografico di grande effetto 7 e porta a conclusione i lavori nella basilica di San Pietro, progettando anche la grandiosa cupola. Per creare un insieme unitario, nella piazza del Campidoglio l artista utilizza lo stesso ordine gigante di pilastri corinzi nelle facciate degli edifici, e disegna, per la pavimentazione, una complessa decorazione geometrica a stella, inscritta in un ellisse, al centro della quale viene collocata la statua equestre di Marco Aurelio. 7 Michelangelo Buonarroti, Piazza del Campidoglio, Roma. Il tondo Doni Per le nozze del ricco mercante Agnolo Doni con la nobildonna Maddalena Strozzi, Michelangelo dipinge un tondo con la Sacra Famiglia 8. Il gruppo delle figure è animato da torsioni che creano forti scorci delle teste e degli arti; il braccio sinistro della Madonna si solleva per prendere il Bambino e il gomito sembra quasi uscire dal quadro. La profonda conoscenza dell anatomia si manifesta nella facilità con cui Michelangelo riesce a far risaltare i muscoli del corpo in movimento. Le figure sono volumi solidi, compatti e imponenti, definiti da contorni marcati, colori brillanti e contrasti di chiaroscuro. 8 Michelangelo Buonarroti, Tondo Doni, circa. Tempera su tavola, cm. Firenze, Galleria degli Uffizi. Lezione ventitrè Michelangelo: la materia e l anima 223

15 LEZIONE 23 MICHELANGELO: LA VOLTA DELLA CAPPELLA SISTINA L opera Dal 1508 al 1512, su incarico del papa Giulio II, Michelangelo dipinge la volta della Cappella Sistina in Vaticano. L artista sceglie di riprodurre una finta architettura per accogliere le diverse scene che, secondo la volontà del papa, devono trasmettere una molteplicità di significati simbolici. I dipinti esaltano soprattutto l opera divina della creazione, al culmine della quale è posta la creazione dell uomo. Al centro della volta sono infatti raffigurati diversi episodi biblici, dalla creazione del mondo al diluvio universale, mentre intorno compaiono le figure delle sibille e dei profeti. Tutto l insieme vuole celebrare la venuta di Cristo e annunciare la futura storia della Chiesa, come gli affreschi eseguiti nel Quattrocento nella stessa cappella da altri pittori. La creazione di Adamo. Inoltre, nella scena della creazione di Adamo, famosa già nel Cinquecento, sono rappresentati alcuni degli ideali principali del Rinascimento, come l importanza e la dignità dell uomo in quanto suprema creazione di Dio. Oltre che per aver concepito un insieme pittorico tanto ampio e inventivo (vi si contano circa trecento figure), Michelangelo viene lodato, fin da subito, per aver saputo dipingere i suoi corpi statuari nelle posizioni più articolate. Gli scorci delle figure e i colori brillanti, caratterizzati da forti contrasti, contribuiscono sia a dare monumentalità agli affreschi, sia a un impressione complessiva di movimento. Ventidue anni dopo, Michelangelo torna al lavoro nella Cappella Sistina per dipingere il Giudizio Universale sulla parete dietro l altare. Il Giudizio Universale. Michelangelo, La creazione di Eva. Le scene bibliche sono dipinte negli spazi lasciati vuoti dalla finta architettura dipinta. Con un gesto della mano e con lo sguardo concentrato, Dio ordina a Eva di alzarsi. Secondo il racconto biblico, Dio addormentò Adamo per estrargli la costola con la quale avrebbe e modellato Eva. Con gli ignudi Michelangelo dimostra di saper raffigurare i corpi nelle posizioni più articolate. 224

16 Michelangelo Buonarroti, volta della Cappella Sistina, Affresco, lunghezza 36 m ca. Roma, Città del Vaticano. Lezione ventitrè Michelangelo: la materia e l anima 225

17 LEZIONE 23 e riconosci Michelangelo, Studi per la Sibilla Libica, , 28,9 21,4 cm. Recto: gessetto rosso, verso: carboncino. New York, Metropolitan Museum. Dati complementari Della notevole quantità e varietà di opere realizzate da Michelangelo non sono giunti fino a noi molti disegni preparatori, anche perché l artista stesso, in più occasioni, ha bruciato i suoi schizzi e studi di sculture, dipinti e architetture. I disegni, ritenuti autentici, delle figure per la volta della Cappella Sistina sono in tutto dodici; in particolare, quelli della Sibilla Libica sono tra i più vicini allo stadio finale di elaborazione, quasi pronti a essere trasferiti nel disegno definitivo sulla superficie della volta. Sul recto, cioè sulla faccia anteriore del foglio, Michelangelo studia soprattutto la parte superiore della figura e alcuni dettagli; sul verso, cioè sulla faccia posteriore del foglio, studia invece la posizione delle gambe. 226 Michelangelo, Sibilla Libica, particolare della volta della Cappella Sistina, Affresco. Città del Vaticano.

18 Soffermati sulle immagini e sulla scheda che le accompagna. In base alle notizie fornite nei dati complementari, una delle affermazioni sottostanti non può essere sostenuta con certezza. Individuala ed eliminala con un tratto di penna. Stabilisci quindi un tuo criterio d ordine tra le affermazioni rimaste (per esempio mettendo dei numeri progressivi nei quadratini), per costruire la scaletta di un eventuale scheda critica di commento alle figure. Il disegno evidenzia l interesse di Michelangelo per la rappresentazione in scorcio. Il virtuosismo nel disegno dell anatomia rivela il costante esercizio di approfondimento che Michelangelo dedica allo studio del corpo umano. Nel disegno preparatorio, Michelangelo approfondisce lo studio anatomico del corpo senza definirlo come femminile : infatti la muscolatura del dorso è fin troppo sviluppata per essere quella di una donna. Nel dipinto, la muscolatura del dorso appare meno evidente e contratta rispetto al disegno; il colore attenua i contrasti di chiaroscuro. Nel disegno, l artista si concentra sulle parti del corpo che le vesti lasciano scoperte. Nel dipinto, l inclinazione a sinistra del busto sottolinea lo sforzo della Sibilla nel sorreggere il libro, molto grande e pesante. Nel dipinto, l avambraccio sinistro della Sibilla si abbassa e il busto della figura risulta più inclinato rispetto al disegno. Nel disegno, le due braccia sono in equilibrio lungo una linea orizzontale. Nessun disegno di panneggio per le vesti della Sibilla è giunto fino a noi. Di sicuro Michelangelo non sentiva la necessità di studiarlo e l ha dipinto direttamente sulla parete. Nello studio anatomico del corpo, Michelangelo sembra scolpire la figura anche quando la disegna. Nel suo processo creativo, Michelangelo si impadronisce della figura smontandola pezzo per pezzo per analizzarla fino nei dettagli. 1 In che cosa consiste la tecnica del non finito nelle sculture di Michelangelo? fai il punto 2 Quale significato simbolico si associa a questa tecnica? 3 Quali riferimenti all antico e quali valori del Rinascimento sono riconoscibili nel David? 4 Durante la sua vita, Michelangelo scolpisce più volte uno stesso soggetto: quale? 5 Quale valore simbolico Michelangelo associa al volto sempre giovane della Madonna? 6 A quale scultura rimasta incompiuta lavora Michelangelo alla fine della sua vita? 7 Perché questa scultura, più di altre opere, rivela il tormento creativo dell artista? 8 Perché possiamo definire scultoree le architetture e le pitture di Michelangelo? 9 Quale opera di Michelangelo è considerata il più celebre ciclo di affreschi del Rinascimento? 10 Fra le varie scene degli affreschi, quale, in particolare, esalta la dignità dell uomo in quanto suprema creazione di Dio? Lezione ventitrè Michelangelo: la materia e l anima 227

19 LEZIONE 24 RAFFAELLO: LA GRAZIA DEL GENIO Raffaello Sanzio ( ), insieme a Leonardo e a Michelangelo, è il terzo grande artista del pieno Rinascimento. Figlio del pittore Giovanni Santi, Raffaello inizia la sua attività nella bottega paterna a Urbino, e, successivamente, presso artisti umbri ben più famosi di suo padre, tra i quali Pietro Perugino. La prima opera in cui si manifestano appieno le caratteristiche espressive del linguaggio di Raffaello è lo Sposalizio della Vergine 1, nella quale un grandioso tempio a pianta centrale, forma ideale del Rinascimento, campeggia alle spalle dei personaggi e la costruzione prospettica della scena, con il cielo chiarissimo all orizzonte, ricorda i dipinti di Piero della Francesca. 1 Raffaello Sanzio, Sposalizio della Vergine, Olio su tavola, cm. Milano, Pinacoteca di Brera. 2 Raffaello Sanzio, Madonna col Bambino, San Giovannino e un Santo bambino (Madonna Terranuova), Olio su tavola, diametro 87 cm. Berlino, Staatliche Museen. La ricerca di un linguaggio di sintesi La grandezza di Raffaello si riconosce nella capacità di assimilare gli insegnamenti di tutti i grandi maestri con cui, soprattutto nel periodo in cui lavora a Firenze, entra in contatto direttamente o attraverso lo studio delle loro opere. Egli riesce a fonderli in una nuova sintesi personale che gli consente di esprimere con apparente facilità e grande naturalezza gli ideali di armonia e perfezione del Rinascimento. In particolare, Raffaello si ispira a Leonardo nella dolcezza delle figure e del paesaggio, anche se i suoi dipinti non rivelano mai una tendenza all osservazione scientifica della natura 2. L esempio di Michelangelo, invece, si riconosce nel modo di definire l anatomia delle figure, che assumono pose anche molto articolate con forti torsioni del busto rispetto alle gambe Una straordinaria stagione dell arte

20 Da vedere in Italia ON LINE 3 Raffaello Sanzio, Trasporto di Cristo (Deposizione Borghese), Olio su tavola, cm. Roma, Galleria Borghese. Lo studio dell antico Stabilitosi a Roma, Raffaello viene considerato uno degli artisti più importanti della corte papale. Giulio II, infatti, lo pone a capo della fabbrica di S. Pietro e lo nomina sovrintendente agli scavi archeologici. Lo studio dell antico diviene un attività fondamentale per Raffaello e una fonte cui ispirarsi; negli affreschi delle Stanze Vaticane, e nella Stanza della Segnatura in particolare, l artista dimostra tutta la sua conoscenza della statuaria e dell architettura classica studiata dal vero, cimentandosi in grandiose prospettive scenografiche 4. Le immagini religiose L attività artistica di Raffaello è intensa e varia ma, più delle sue innovazioni compositive ciò che lo rende famoso e amatissimo già ai suoi tempi è il vasto repertorio di immagini religiose e, in particolare, i dipinti della Madonna col Bambino, che affascinano per la morbidezza del colore e della luce e per l intensità e la dolcezza dei sentimenti espressi dai personaggi. Tali opere costituiscono un modello molto imitato nell arte sacra, anche nei secoli successivi e creano attorno a Raffaello il mito del pittore divino che, grazie a un dono innato, raggiunge senza sforzo le dimensioni del genio. 4 La Stanza della Segnatura, , la biblioteca privata di Giulio II, è una delle quattro stanze decorate da Raffaello nell appartamento papale all interno dei Palazzi Vaticani. I temi rappresentati esaltano l autorità della Chiesa di Roma. Lezione ventiquattro Raffaello: la grazia del genio 229

21 LEZIONE 24 RAFFAELLO: LA SCUOLA DI ATENE L opera Autoritratto di Raffaello. Negli stessi anni in cui Michelangelo lavorava alla volta della Cappella Sistina, il papa Giulio II commissiona a Raffaello la decorazione di un nuovo appartamento papale composto da quattro grandiosi ambienti: le Stanze Vaticane. Anche qui, come nella Cappella, le scene affrescate hanno la finalità di esaltare la Chiesa di Roma. Nella rappresentazione delle figure e delle grandiose costruzioni Raffaello dimostra la sua conoscenza delle statue e dell architettura classica studiate dal vero, una straordinaria padronanza del disegno prospettico e la capacità di rielaborare gli influssi ricevuti da altri grandi artisti del Rinascimento. L imponente architettura dipinta nella Scuola di Atene, in particolare, richiama sia gli edifici dell impero romano, sia l opera dell architetto e pittore Donato Bramante, mentre le pose elaborate dei personaggi si rifanno all esempio di Michelangelo. Questi due artisti, contemporanei di Raffaello, sono stati ritratti nella scena stessa, rispettivamente nei panni dei filosofi greci Euclide ed Eraclito. Raffaello ritrae anche se stesso, nel gruppo all estrema destra dell affresco. L affresco allude, attraverso i personaggi dipinti, alla storia della filosofia classica. Le figure sono collocate in un immaginaria grande aula antica, posta sotto la protezione di Apollo e Minerva: le due divinità sono presenti, come statue, nelle nicchie ai lati del grande arco. Al centro della scena il filosofo Platone, con la barba bianca (il suo volto è forse un ritratto di Leonardo da Vinci), conversa con Aristotele. Nella scena tutte le figure sono accuratamente modellate nell anatomia e rappresentate nelle più diverse posizioni, anche con forti effetti di scorcio. Gli affreschi delle Stanze Vaticane evidenziano inoltre come la luce costituisca, per Raffaello, un elemento compositivo fondamentale. Il pittore usa una luminosità intensa e chiara per esaltare le forme, accentuare la nitidezza dei colori, creare profondità di spazio. Usa invece una luce che irrompe nelle tenebre per ottenere effetti di grande drammaticità e coinvolgere emotivamente l osservatore. Raffaello Sanzio, La liberazione di San Pietro dal carcere, ca. Affresco, larghezza 6,60 m. Roma, Palazzi Vaticani, Stanza di Eliodoro. Nella figura di Platone, Raffaello ha probabilmente voluto ritrarre il volto di Leonardo da Vinci. Aristotele. Per il gesto di Aristotele Raffaello dipinge un difficile scorcio anatomico, sottolineato dal contrasto di luce e ombra sulla mano. I titoli dei libri permettono di riconoscere i due personaggi: Timeo è il titolo di un dialogo filosofico scritto da Platone, mentre l Etica è una raccolta di lezioni di Aristotele. 230 Una straordinaria stagione dell arte

22 Raffaello Sanzio, La scuola di Atene, Affresco, larghezza 7,70 m. Roma, Palazzi Vaticani, Stanza della Segnatura. Nelle figure in basso, particolari dell affresco. Euclide con alcuni allievi. Nella figura di Euclide, Raffaello ha ritratto il pittore e architetto Donato Bramante. Eraclito. Nella figura di Eraclito, Raffaello ha ritratto Michelangelo. Lezione ventiquattro Raffaello: la grazia del genio 231

23 LEZIONE 24 e riconosci Raffaello Sanzio, Ritratto di Agnolo Doni, 1506 ca. Olio su tavola, cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. Raffaello Sanzio, Ritratto di Baldassarre Castiglione, Olio su tela, cm. Parigi, Museo del Louvre. Raffaello Sanzio, Ritratto di Maddalena Strozzi Doni, 1506 ca. Olio su tavola, cm. Firenze, Palazzo Pitti, Galleria Palatina. Dati complementari Durante la sua vita Raffaello dipinge anche molti ritratti, sia a Firenze sia a Roma. I ritratti di Agnolo Doni, ricco mercante di stoffe e grande mecenate, e di sua moglie sono fra i più celebri del periodo fiorentino. Agnolo Doni è un importante committente di opere d arte; anche Michelangelo dipinge per lui. Al periodo romano risale invece il ritratto di Baldassarre Castiglione, diplomatico e letterato, amico dell artista, autore del Cortigiano, una delle opere in prosa più interessanti del Rinascimento, nella quale i personaggi parlano delle doti fisiche e morali e della vasta cultura che un perfetto uomo di corte deve possedere. 232 Una straordinaria stagione dell arte

24 Confronta i dipinti di Raffaello e utilizza le tue risposte alle domande sottostanti per esporre, oralmente o per iscritto, le caratteristiche comuni e le differenze fra i tre dipinti. 1 Nell inquadrare i tre personaggi, Raffaello utilizza lo schema piramidale e la rappresentazione di tre quarti. A quale celebre ritratto di Leonardo si ispira? 2 Le rappresentazioni dei coniugi Doni si possono definire ritratti ufficiali, da esporre in un ambiente di rappresentanza per sottolineare il prestigio di cui godono i due personaggi nella società del tempo. Secondo te, quali caratteristiche, delle espressioni dei volti e dell abbigliamento, permettono di affermarlo? 3 Quali significati assume, secondo te, il paesaggio immaginario con il grande cielo sereno alle spalle dei personaggi? 4 La rappresentazione di Baldassarre Castiglione, invece, si può definire un ritratto privato. Per quanto riguarda l inquadratura, che differenze noti fra quelle dei ritratti dei coniugi Doni e quella relativa a Baldassarre Castiglione? 5 Secondo te, per quale motivo Raffaello ha scelto inquadrature diverse? 6 In tutti e tre i ritratti, i personaggi guardano verso l osservatore. Baldassarre Castiglione però riesce a comunicare la stima e l amicizia che lo legano a Raffaello. Secondo te, quali caratteristiche dell espressione del volto ci permettono di affermarlo? 7 Rispetto ai colori vari e smaglianti dei ritratti dei coniugi Doni, nel ritratto di Baldassarre Castiglione quasi tutte le tonalità sono brune e terrose, a eccezione del colore quasi nero del cappello e del collo dell abito e del bianco della camicia sotto la barba. Secondo te, per quale motivo Raffaello compie queste scelte? 8 Lo sfondo del ritratto sembra quello della semplice parete di una stanza. Sulla sua tonalità chiara risalta la figura del personaggio vestito con eleganza, ma senza sfarzo. Secondo te, perché Raffaello presenta Baldassarre Castiglione in questo modo? 9 Pur avendo finalità differenti, i tre ritratti evidenziano la grande sensibilità di Raffaello nel cogliere e comunicare, al di là dei dati esteriori, il carattere dei personaggi. Quali studi di Leonardo possono aver suggerito all artista questo modo di concepire il ritratto? 1 Perché il linguaggio espressivo di Raffaello può essere considerato una sintesi delle fai il punto esperienze artistiche del Rinascimento? 2 In particolare, a quali insegnamenti di Leonardo si ispira Raffaello? 3 In che cosa mostra di ispirarsi a Michelangelo? 4 Quale importante carica riveste Raffaello presso la corte di Papa Giulio II? 5 Quale importanza riveste per l artista lo studio dell antico? 6 In particolare, quale opera realizzata ad affresco, consente a Raffaello di manifestare la sua profonda conoscenza dell arte classica? 7 In quale affresco Raffaello rappresenta se stesso insieme ad altri illustri protagonisti del Rinascimento? 8 Per quale settore della sua vasta produzione pittorica è particolarmente famoso ed amato Raffaello? Lezione ventiquattro Raffaello: la grazia del genio 233

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