Mercoledi 15 febbraio 2012 ore
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- Raffaele Berardino
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1 Parrocchia S.Maria Ausiliatrice Via Asseggiano, 2 Gazzera Consiglio Pastorale cpp@parrocchiagazzera.it Gazzera, 9/2/2012 Carissimo/a, siamo lieti di invitarti alla riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale che si terrà : Mercoledi 15 febbraio 2012 ore con il seguente ordine del giorno: 1) Preghiera, riflessione, comunicazioni, approvazione verbale; 2) Proposta del Nuovo Statuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale (copia in allegato) 3) Proposta del Regolamento per l utilizzo e il funzionamento dell Auditorium Gazzera Piergiorgio Frassati per una riflessione comunitaria 4) Varie ed eventuali Il calendario dei prossimi incontri del Consiglio Pastorale: lunedì 12 marzo 2012 ( assemblea economica) giovedì 19 aprile Rinnovo del consiglio Pastorale Maggio Abbiamo il piacere di allegare il verbale del precedente Consiglio del 15/1/2012, per darlo per letto ed approvarlo all inizio della riunione. Per le comunicazioni al Consiglio Pastorale e alla Presidenza è disponibile l indirizzo di posta elettronica cpp@parrocchiagazzera.it. Certi della tua partecipazione ti salutiamo con sincera amicizia. I Segretari Patrizia Petralia De Zotti Andrea Mialich Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 1
2 Verbale del Consiglio Pastorale del 15/1/2012 In data 15/1/2012 alle ore si è riunito il Consiglio Pastorale con il seguente ordine del giorno: 1) Preghiera, riflessione, comunicazioni, approvazione verbale; 2) Per offrire alla Diocesi e al Convegno Ecclesiale di Aquileia2 il nostro contributo riflettiamo sulle schede presentate dai gruppi che le hanno preparate; le persone che hanno elaborato le proposte esporranno al Consiglio la sintesi e il Consiglio offrirà le sue riflessioni. 3)Proposta del Regolamento per l utilizzo e il funzionamento dell Auditorium Gazzera Piergiorgio Frassati per una riflessione comunitaria. 5) Varie ed eventuali L incontro inizia con una preghiera per l Unità dei Cristiani e con una riflessione del parroco. Viene consegnata una copia della proposta di Regolamento per l utilizzo e il funzionamento dell Auditorium Gazzera per essere letta e per proporre eventuali modifiche ed integrazioni nella prossima riunione del 15/2. La Comunità della parrocchia di S.Maria Ausiliatrice di Gazzera di Mestre risponde all invito di presentare le proprie testimonianze in preparazione al Convegno di Aquileia2 con gli elaborati che sono stati presentati dai vari Gruppi relativi a ciascuno dei tre ambiti indicati nel documento di invito e che sono state esposte e condivise durante questa riunione del Consiglio Pastorale. Ogni rappresentante del gruppo ha illustrato all Assemblea il lavoro svolto ed alla fine di ogni intervento si è aperta la discussione per la riflessione comunitaria e per integrare eventualmente i contenuti del testo. E stata per il Consiglio una occasione molto importante per conoscere la situazione e l evoluzione dei alcuni gruppi operanti in parrocchia. Sono stati affrontati i temi di: a)una nuova evangelizzazione del Nordest L esperienza che portiamo è quella del Gruppo del Gruppo dei Catechisti del battesimo; hanno esposto la loro relazione anche il Gruppo Agesci e il Gruppo che ha seguito la catechesi dei bambini delle elementari b) In dialogo con la cultura del nostro tempo Su questo tema hanno lavorato il Consiglio Economico e il Gruppo Comunicazioni Sociali. c) Impegnati per il bene comune gruppi parrocchiali Missioni Africa, di sostegno al Libano e Caritas Il Consiglio Pastorale ha incaricato la Presidenza di raccogliere il lavoro svolto e di preparalo per l invio in Diocesi nei tempi stabiliti; la lettera che ha raccolto queste testimonianze che è stata inviata è a disposizione per coloro che ne facessero richiesta e verrà pubblicata sul sito. La riunione termina alle ore I Segretari Patrizia Petralia De Zotti Andrea Mialich Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 2
3 Parrocchia S.Maria Ausiliatrice Via Asseggiano, 2 Gazzera Consiglio Pastorale Tel cpp@parrocchiagazzera.it Proposta di Statuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale -in barrato le frasi escluse rispetto al testo precedente - in corsivo grassetto le modifiche Statuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale 6a Edizione Febbraio 2012 Ciascuno ha il suo lavoro nel cantiere della Chiesa In luoghi abbandonati noi costruiamo con mattoni nuovi vi sono mani e macchine e argilla per nuovi mattoni e calce per nuova calcina. Dove i mattoni sono caduti costruiremo con pietra nuova, dove le travi sono marcite costruiremo con nuovo legname, dove parole non sono pronunciate costruiremo con nuovo linguaggio. Senza indugio, senza fretta costruiremo il principio e la fine della strada. Ne costruiremo il senso: una Chiesa per tutti un mestiere per ciascuno ognuno al suo lavoro. Thoinas Stearn Eliot PRESENTAZIONE Il C.P.P. deve formalmente la sua istituzione al Concilio Vaticano ll e il nuovo Codice di Diritto Canonico ne ha previsto espressamente l esistenza (can. 536). Esso trova però la sua matrice diretta nella natura stessa della Chiesa e quindi le sue origini risalgono alla fondazione della Chiesa medesima. La corresponsabilità nella Chiesa, cui siamo chiamati attraverso la partecipazione al C.P.P., è infatti un dovere di tutti e scaturisce dal fatto stesso di essere cristiani, dal fatto, cioè, che alla base c è il sacramento del Battesimo. L equazione Chiesa=Popolo di Dio comporta e sta proprio a significare che un impegno ed un governo pastorale non sarebbero genuinamente cristiani se non Includessero effettivamente la partecipazione di tutti i battezzati, quindi anche dei laici. Questa responsabilità dei laici va realizzata con il concreto esercizio anche delle strutture della Chiesa. Il C.P.P. viene a rappresentare pertanto l organismo attraverso il quale ogni battezzato esprime la sua vocazione e partecipa ala missione della Chiesa attorno ad un presbitero, che rende presente il Vescovo. Colui, cioè, che è fondamento e garanzia di unità nella comunione ecclesiale. I doni e i carismi che ognuno ha ricevuto non sono solo, infatti, per la propria salvezza e santificazione, ma anche per il bene comune. Ciò significa che siamo chiamati a viverli nella comunione (non nella gretta gelosia o paura di chi si rinchiude In sé), nell apertura e nella Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 3
4 donazione (non nella chiusura Intimistica del gruppo), quale espressione dell amore per gli altri, per la crscita comune. Il C.P.P. diventa così un luogo di comunione, di partecipazione, di corresponsabilità, intesa come comune responsabilità. Tutto questo richiede di guardare al C.P.P. con spirito di fede, per promuoverlo e viverlo con fede, crescendo nella fede, operando per fede. AIla luce di queste considerazioni lo statuto del C.P.P. non deve essere ritenuto come un meccanismo rigido; basato su criteri rigorosamente numerici e formali, fatto di numeri legali, maggiorane e minoranze, votazioni e scadenze, ma un semplice strumento operativo che, traducendo i principi ecclesiologici in orientamenti pastorali pratici, assicura quegli spazi di incontro, partecipazione, dialogo e collaborazione che il C.P.P. si propone in ordine alla comunione e alla crescita della chiesa a servizio degli uomini, quel minimo di funzionalità e di ordine che ogni attività esplicata da uomini richiede per non venir meno ai fini che si propone di raggiungere. STATUTO DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE TITOLO 1 - NATURA E FINALITA Art. 1 Il consiglio pastorale parrocchiale (C.P.P.) costituito a norma del C.D.C.(can. 536), è l organismo che mira a realizzare la corresponsabile partecipazione di tutti i credenti della comunità parrocchiale sacerdoti, diaconi, religiosi e laici in unità di fede, in comunione gerarchica e spirito di servizio (Gv. 13, 1-17) per l adempimento della missione di salvezza della Chiesa. E questo nel suo duplice aspetto: all intérno, di maturazione nella fede e nella carità; all esterno, di azione missionaria ed ecumenica. (cnf. LG. Cap. ll e nn ; CD n. 27; AG. n. 30; AA. N. 2,626; GS. N. 40, ecc.). Art. 2 Il C.P.P. è l espressione locale concreta della comune corresponsabilità nella vita della chiesa: dei fedeli, abilitati a ciò dal Battesimo e dalla Cresima, e dei sacerdoti e diaconi consacrati dal sacramento dell Ordine; in forza di questi sacramenti tutti i membri della comunità cristiana partecipano, pur in modo diverso, dell unico sacerdozio e ministero di Cristo e della sua missione nel mondo. Art. 3 Il C.P.P. è un organismo permanente, che rappresenta tutti I fedeli della comunità in ogni loro espressione, organizzata o no; tuttavia chi vi partecipa lo fa a nome di tutto il popolo di Dio, non solo del proprio gruppo, di cui peraltro costituisce costante portavoce e tramite. È un organismo consultivo e propositivo con funzioni di studio e ricerca di gruppo, di cui peraltro costituisce costante portavoce e tramite. E un organismo consultivo e propositivo con funzioni di studio e di ricerca di soluzioni in ordine ai problemi pastorali emergenti nella comunità; opera con stile soprannaturale ed ecclesiale, di ascolto e di dialogo, di apertura missionaria e di pazienza evangelica. Art. 4 Il C.P.P. promuove così la ministerialità della Chiesa Popolo di Dio - sviluppando le condizioni In cui ciascuno possa scoprire e realizzare meglio i carismi e I ministeri a cui il Signore lo chiama, e valorizzando il contributo di ognuno a vantaggio di tutti gli altri, in ordine alla evangelizzazione e alla promozione umana. Art. 5 Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 4
5 Il C.P.P. sviluppa la sua comunione e collaborazione con le altre parrocchie del Vicariato attraverso il Consiglio Pastorale Vicariale cui partecipa attivamente tramite i suoi rappresentanti; e per mezzo di questo si coordina con Il Consiglio Pastorale Diocesano. TITOLO 2 - COMPITI Art. 6 II C.P.P. ha il compito di esaminare la realtà religiosa-pastorale della Parrocchia; individuarne Ie esigenze primarie, programmare interventi adeguati, proponendo le iniziative concrete e i mezzi necessari per l attuazione; seguire la realizzazione del piano di cui al successivo (art. 7 punto b) e verificarne i risultati, al fine di promuovere la conformità della vita e dell azione del Popolo di Dio con il Vangelo (ES n. 16). Art.7 A tal fine: a) riflette sui documenti che il Sommo Pontefice, la Conferenza Episcopale Italiana (C.E.I.) e il Patriarca emanano, come strumenti di orientamento e di impegno per le comunità cristiane; b) concorre alla elaborazione del piano pastorale annuale (o pluriennale) della parrocchia in consonanza con gli orientamenti del Patriarca, con il programma pastorale diocesano e con le indicazioni del Consiglio Pastorale Vicariale; c) analizza i diversi momenti di evangelizzazione; promuove una efficace catechesi per tutte le età, e una adeguata celebrazione della Liturgia e dei Sacramenti; ricerca le varie modalità della formazione cristiana per migliorarne l attuazione e l incidenza, secondo e attese delle persone, dell ambiente e del tempo; stimola e sostiene le più svariate attività di assistenza e promozione umana sia aii interno della comunità, come sul territorio; d) promuove una adeguata pastorale missionaria, ecumenica e vocazionale, giovanile, matrimoniale e familiare, del lavoro, della cultura, della comunicazione, dello sport, ecc. avendo speciale cura per chi è in particolari necessità: bambini, ammalati, anziani, handicappati, cc.. Sostiene a tale scopo i gruppi che sviluppano la loro attività apostolica, formativa, assistenziale, culturale e ricreativa in seno la comunità parrocchiale, considerandone i problemi, coordinandone l azione, e curando soprattutto che le loro Iniziative corrispondo alle finalità per cui sono stati promossi, nei rispetto dell autonomia organizzativa e tecnica dei gruppi stessi. Promuove inoltre e accoglie nuovi gruppi o iniziative atti a soddisfare esigenze emergenti nella comunità parrocchiale, in spirito di apertura e di dialogo; e) esamina e si Impegna (O.A. n. 4) su determinate situazioni a livello locale riguardanti la vita sociale e del lavoro, delle famiglie, dei giovani, degli anziani, degli handicappati e in tutte le questioni che interpellano la fede; f) cura la diffusione degli strumenti di informazione e formazione cristiana, quali sussidi per l apostolato e la necessaria comunicazione, serena e obiettiva, fra credenti e con tutti. Segue in modo particolare il foglietto parrocchiale procurando che tutte le riflessioni, proposte e iniziative del C.P.P. siano per tempo comunicate alla comunità e che osservazioni e indicazioni di singoli o di gruppi vi trovino l opportuno spazio. Art. 8 Provvede all elezione dei rappresentanti del C.P.P. al Consiglio Pastorale Vicariale. Questi, qualora non fossero già componenti del C.P.P., ne vengono a far parte di diritto finché perdura il loro incarico presso il C.P.P.. Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 5
6 TITOLO 3 COMPOSIZIONE E ORGANIZZAZIONE DEL C.P.P. Art.9 Il C.P.P. è presieduto dal Parroco. si compone di: a) membri di diritto: i presbiteri e i diaconi operanti nella parrocchia, la Superiora delle Religiose della Scuola Materna, ii direttore dell Istituto Salesiano S.Marco, i laici che hanno ricevuto i ministeri istituiti, I rappresentanti del C.P.P. al Consiglio Pastorale Vicariale e al Consiglio Pastorale Diocesano, un rappresentante del Consiglio Economico Parrocchiale, uno dei due vice-presidenti del precedente C.P.P., un rappresentante della Scuola dell Infanzia b) membri eletti: un membro responsabile designato da ogni gruppo operante nella comunità parrocchiale; dieci eletti dalla comunità, con le modalità previste dall art. 10 c) membri nominati dal Parroco, (anche in tempi successivi), in numero non superiore a cinque tre. Per integrare il Consiglio, così da assicurare la presenza di ministeri, settori ed esperienze pastorali presenti nella comunità. Compongono l elettorato attivo e passivo tutti i membri della comunità che abbiano ricevuto Il sacramento della Cresima. Tutti i membri si riconoscono negli articoli del Titolo 1 e si impegnano a realizzare il dettato dell intero Statuto. Art. 10 L elezione dei dieci membri da parte della comunità avverrà attraverso una proposta di persone designate dai Gruppi e da singoli; ciascun Gruppo può candidare fino a 2 persone (fatta dai gruppi e da singoli). I candidati, le quali, previa accettazione scritta dello Statuto, formeranno una lista su cui i fedeli saranno chiamati a votare, dopo opportuna e adeguata preparazione, in una Domenica prestabilita. Art. 11 Il C.P.P. dura in carica quattro cinque anni in contemporaneità con il C.P.V.. ed il C.P.D.. Esso decade con la costituzione del nuovo C.P.P. I suoi lavori sono coordinati dalla Presidenza: essa è composta dal Parroco-presidente, dal Vicario parrocchiale, dal Diacono (i), dalla superiora delle Religiose della Scuola Materna, da due vice-presidenti (che a turno faranno da moderatori negli Incontri) e da due segretari (che provvederanno alla stesura dei verbali delle riunioni, dirameranno le convocazioni, raccoglieranno le proposte, terranno aggiornato l elenco dei consiglieri). I vicepresidenti e i segretari sono scelti eletti dal Consiglio nella prima riunione dopo le elezioni. Nella prima riunione del nuovo Consiglio ai membri eletti dalla comunità possono essere affidati compiti di coordinamento con i Gruppi Parrocchiali. La Presidenza elabora calendario delle riunioni e formula l O.d.G. per ogni incontro. Altri argomenti potranno essere inclusi su richiesta di almeno un terzo de membri del C.P.P. Art. 12 Il C.P.P. si riunisce di norma una volta al mese, su convocazione del Parroco, o su richiesta di almeno un terzo dei membri. Le riunioni sono aperte a tutti i membri della comunità. Ogni riunione avrà inizio con la preghiera e la riflessione sulla Parola di Dio, che darà spirito e stile ai lavori. Quindi verrà letto ed approvato il Verbale dell incontro precedente; le necessarie comunicazioni riguardanti la vita della comunità, del Vicariato, della Diocesi, della Chiesa e della società, saranno date sinteticamente per iscritto. La Presidenza valuterà quali comunicazioni eventualmente dovranno essere Illustrate nella riunione. Le conclusioni del C.P.P. dovranno essere frutto della riflessione e maturazione comune e del relativo consenso di tutti, in mancanza del quale basterà la Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 6
7 maggioranza del presenti sulle singole proposte, salvo sempre il diritto-dovere del Parroco a prendere l ultima decisione, quando le questioni abbiano un riflesso pastorale di notevole gravità. Art. 13 Il C.P.P. potrà avvalersi, per lo studio di specifici problemi, di apposite commissioni da esso nominate, di cui potranno far parte membri del Consiglio e persone ad esso estranee, ritenute valide per competenza ed esperienza sugli argomenti in questione. I risultati delle Commissioni saranno presentati al Consiglio che li discuterà per arrivare a sue conclusioni autonome. Art. 14 Sono esclusi di norma dalla competenza del C.P.P. problemi riguardanti persone o situazioni personali, che solo il Parroco o i sacerdoti devono con prudenza affrontare e possibilmente risolvere con l aiuto di quegli esperti, persone, gruppi o istituzioni, che riterranno opportuno consultare. Art. 15 Il C.P.P. convocherà almeno una due volta all anno l ASSEMBLEA PARROCCHIALE per illustrare sia il lavoro del Consiglio e il piano pastorale parrocchiale, sia i bilanci consuntivo e preventivo, così da ricavarne orientamenti e proposte. Art. 16 In caso di dimissioni o cessazione dall incarico di responsabile o di decadenza per tre assenze consecutive ingiustificate o per il venir meno delle condizioni di cui all art. 1 (la cui decisione spetta al prudente giudizio del Parroco, che si consulterà con la Presidenza), si provvede alla sostituzione o con i membri primi non eletti nelle votazioni o per surroga da parte del gruppo interessato. Art. 17 Eventuali proposte di modifica, comunque non riguardanti la sostanza del titolo 1, possono essere presentate dalla Presidenza o da almeno un terzo dei membri, ed approvate a maggioranza assoluta dei membri assegnati al Consiglio (metà più uno dei titolari del collegio) all unanimità o quantomeno dalla maggioranza assoluta, e diverranno operanti con la ratifica del Parroco. Nota Alcuni punti del presente Statuto, messi in discussione, ma non giunti a maturazione nel Consiglio Pastorale precedente, potranno esser e presi in considerazione perfezionati ed eventualmente deliberati dal nuovo Consiglio Pastorale. CONCLUSIONI L importanza che il ruolo dei laici va assumendo sempre più nella Chiesa-Popolo di Dio, e che trova nel C.P.P. una concreta e valida realizzazione, esige che dobbiamo sentirci pienamente consapevoli non solo dei nostri diritti, ma anche dei nostri doveri, chiamati come siamo ad un servizio pastorale di co-responsabilità che ci domanda di: - tendere alla piena comunione della chiesa; - acquistare una vera competenza professionale ed ecclesiale nei campi specifici della vita e dell apostolato (esigenza sulla quale insiste sempre il Patriarca); - essere veri promotori della conformità della vita e dell attività del Popolo di Dio con il Vangelo, dandone umile ma sincera testimonianza personale. Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 7
8 GRUPPI OPERANTI NELLA COMUNTA PARROCCHIALE AVENTI DIRITTO AD UN RAPPRESENTANTE NEL C.P.P. (aggiornata al 4/2/2012) (aggiornata al 19 aprile 1997) 1 Catechisti elementari 2 Catechisti medie 3 A.C.R. 3 A.G.E.S.C.I. 4 Giovani CO.ED. 6 Catechisti Adulti 7 Famiglie 5 Gruppo Donne 6 Gruppo Liturgico 7 Scola Cantorum 8 Coretto bambini 9 Caritas 10 Gruppo missionario 11 Gruppo sostegno Libano 12 Consiglio economico parrocchiale (di diritto) 13 Consiglio gestione Scuola Materna (di diritto) 17 A.N.S.P.I. 18 Oratorio 14- Gruppo Comunicazioni Sociali 15- Pastorale Familiare 16- Comitato Festeggiamenti 17- Circolo NOI 18- Gruppi di Ascolto Mestre, 15/2/2012 Consiglio Pastorale Parrocchiale - Riunione del 15/2/2012 Pagina 8
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