CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA COMMISSIONE SPECIALE STATUTO. Seduta del 14 maggio 2007 Processo verbale n. 5
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1 CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA VIII LEGISLATURA COMMISSIONE SPECIALE STATUTO Seduta del 14 maggio 2007 Processo verbale n. 5 Il giorno 14 maggio 2007, alle ore 10.30, è convocata presso la sede del Consiglio regionale, a norma dell art. 28, comma 1, del Regolamento interno, la Commissione speciale Statuto per la trattazione degli argomenti di cui all ordine del giorno allegato. Presiede la seduta il Presidente Giuseppe ADAMOLI Assistono alla seduta Giovanni COGLIATI ed Elena CASATI della struttura di Progetto Statuto della Regione e Giuliano BANTERLE del Servizio Studi e Documentazione legislativi e Assistenza legale. Il Presidente ADAMOLI, alle ore 10.45, accertata la presenza del numero legale, apre la seduta. Sono presenti i Consiglieri Giuseppe ADAMOLI (4), Roberto ALBONI (3), Giuseppe BENIGNI (4), Gianfranco CONCORDATI (1), Sveva DALMASSO (1), Lorenzo DEMARTINI (5), Elisabetta FATUZZO (1), Silvia FERRETTO CLEMENTI (1), Stefano GALLI (5), Carlo MACCARI (4), Franco MIRABELLI (4), Enio MORETTI (4), Luciano MUHLBAUER (2), Gianmarco QUADRINI (2), Marcello SAPONARO (2), Arturo SQUASSINA (3), Sante ZUFFADA (8), per un totale di voti rappresentati pari a 54.
2 2 Valori e principi dell autonomia lombarda nello Statuto originale e oltre (argomento n. 2 all o.d.g.) Il Presidente ADAMOLI presenta i relatori del tema previsto per la seduta odierna: il prof. avv. Stefano Sutti ed il prof. avv. Angelo Giarda. Il prof. SUTTI esordisce ricordando che lo Statuto approvato nel lontano 1971 non è più al passo con i tempi. Dall entrata in vigore dello Statuto ad oggi numerose sono le riforme istituzionali, costituzionali ed amministrative che si sono succedute. A ciò si è associata una mutata sensibilità del corpo sociale rispetto ad esigenze di natura regionalista. Pertanto, in sede di adeguamento alla legge costituzionale n. 3/2001, il nuovo redigendo Statuto non può ignorare tale mutamento di clima. Dall analisi degli Statuti ad oggi approvati emergono le seguenti tendenze generali: sono stati approvati testi statutari lunghi, a riprova della rinata sensibilità regionalista del Paese; alcuni Statuti hanno previsto un preambolo quale momento, insieme alla sezione dedicata ai principi fondamentali, dove esprimere la summa degli ideali e della specifica identità istituzionale, ma anche etnoculturale, storica e geografica; alcuni Statuti in fase iniziale hanno utilizzato la dizione Parlamento per identificare il Consiglio regionale con la finalità di riqualificare l organo legiferante della Regione. La Corte costituzionale ha però negato tale denominazione; tutte le Regioni hanno espresso l articolazione dei principi e delle finalità dell ordinamento regionale, a volte con gradi di originalità superiori a quelli di sistemi federali, quale quello degli Stati Uniti d America; un processo di statuizione delle materie, regole, principi e valori meritevoli di una norma superiore a quella propria della legislazione regionale ordinaria. Ritiene che anche lo Statuto della Regione Lombardia debba adeguarsi ad una forma lunga, debba essere notevolmente più complesso del precedente e debba dotarsi di un preambolo e di una parte, simil-costituzionale, dedicata alle disposizioni generali. Aggiunge infine che anche la Corte costituzionale ha stabilito che lo Statuto può dotarsi di contenuti eccedenti quelli legalmente previsti. L aggiornamento statutario chiamerà la Regione Lombardia a confrontarsi anche sui seguenti temi: le relazioni comunitarie, europee ed internazionali; il ruolo degli enti locali; le aree disagiate; il ruolo sociale dell impresa e dell iniziativa privata; il ruolo degli enti associativi; le pari opportunità; il sostegno alle famiglie, anziani ed ai portatori di handicap; il trasporto pubblico e locale; la tutela delle ragioni identitaria; la tutela dell ambiente; la circolazione dell informazione;
3 3 la sicurezza; l accesso al credito; la dialettica Stato-Regione in tema di ripartizione delle risorse. Il prof. GIARDA ripercorre a grandi linee i passaggi fondamentali che hanno portato all approvazione dello Statuto del Si sofferma su alcuni aspetti che, a suo parere, dovrebbero essere ripresi oggi. Legge alcuni tratti salienti del discorso di insediamento dell allora Presidente della Commissione Statuto, Carlo Ripa di Meana, ove veniva affermato che il momento centrale di ogni decisione statutaria è la scelta di carattere politico. Gli esperti possono aiutare a decidere. La Commissione costituisce il filtro politico per le scelte statutarie. All epoca furono numerose le consultazione con le forze sociali come le province, i comuni, le organizzazioni sindacali, le ACLI lombarde, le camere di commercio, le associazioni di artigianato, perché era considerata di grande importanza la partecipazione sociale alla fase redigente dello Statuto regionale. Il lavoro della commissione fu seguito all interno di ogni partito, allora rappresentato, e al termine si arrivò senza indugi al dibattito in aula dove il testo fu approvato, con voto contrario solo del PLI e del MSI. Forse oggi si fatica ad abbandonare questo Statuto ormai datato, perché fu un momento storico di grande coesione politica. Ci furono poi problemi in Parlamento per l approvazione perché furono rilevate nel testo statutario intenti e pretese di sconfinamento nell esercizio delle funzioni legislative della Regione e vennero imposte alcune modifiche. Già allora nello spirito costituente era perseguita la ricerca della reale autonomia regionale. Sottolinea che ieri il punto nodale erano i rapporti della Regione Lombardia con le altre Regioni; oggi è importante collocare la Regione Lombardia nel più ampio contesto europeo e mondiale perché non esiste più l autarchia istituzionale, ma si parla di mondo globalizzato. Questo è un punto di cui non vi è traccia negli Statuti approvati e pertanto la Regione Lombardia potrebbe essere la prima. Infine segnala alla commissione che tra le modifiche introdotte dal novellato art. 117 della Costituzione vi è anche quella di occuparsi di attività giurisdizionale, quale l organizzazione della giustizia di pace. Il Presidente ADAMOLI ringrazia gli esperti e sottolinea alcuni punti importanti per la Commissione speciale Statuto. Sarà cura della Commissione riservare uno spazio ampio per la consultazione delle forze sociali lombarde. Ricorda che già nella seduta precedente aveva distinto il ruolo tecnico degli esperti ed il ruolo politico della Commissione. La consigliera DALMASSO condivide la posizione del prof. Sutti favorevole all introduzione di norme di principio nella prima parte dello Statuto riguardanti l identità politica e culturale e le priorità della Lombardia (nonostante l intervento della Corte costituzionale che le ha dichiarate giuridicamente inefficaci). Anticipa alcune proposte che intende porre all attenzione della Commissione e in particolare il principio di pari opportunità fra uomo e donna (che dovrà poi essere pienamente attuato anche nella legge elettorale), principio che nasce come esigenza dell intera società e come elemento di arricchimento in tutti i settori nei quali la Regione orienta la propria azione. In secondo luogo ritiene importante inserire, sempre nella parte dei principi generali, il richiamo alle radici cristiane della nostra civiltà giuridica, fondata sul rispetto della dignità umana. Così come ritiene utile un chiaro richiamo alla famiglia come base della società ed alla valorizzazione del volontariato.
4 4 Il Presidente ADAMOLI si impegna a preparare un apposita scheda sul principio delle pari opportunità e informa che i club femminili sono le associazioni che si sono maggiormente fatte avanti per offrire la loro collaborazione alla Commissione. Il cons. BENIGNI ritiene che sia necessario prendere tutto lo spazio di autonomia concesso, senza soffermarsi troppo sui principi già garantiti dalla Costituzione. Il cons. MACCARI, riprendendo la relazione del prof. Giarda, sottolinea come già nel 1971 lo spirito del legislatore regionale era quello di andare oltre i limiti imposti dal legislatore statale. Oggi diventa prioritario dare spazio anche al tema delle relazioni internazionali. Il cons. ZAMPONI ritiene che la redazione dello statuto deve avvenire con il contributo di tutti i partiti politici, anche quelli minoritari, perché la revisione statutaria non può essere appannaggio solo delle forze politiche maggioritarie. Il vicepresidente DEMARTINI, riprendendo i concetti espressi nelle relazioni degli esperti, ribadisce che la partecipazione di tutte le forze politiche è un valore condiviso da tutta la Commissione. Il nuovo Statuto dovrà far risaltare una diversa autonomia della Lombardia in coerenza con il nuovo contesto politico globale. Il vicepresidente ALBONI osserva che lo Statuto dovrà riservare uno specifico spazio alle Province e ai Comuni all interno del sistema Regione. Il prof. SUTTI riferendosi all intervento dalla consigliera Dalmasso, ritiene che i principi fondamentali conservino un loro valore politico e pertanto dal punto di vista pratico essi avranno influenza sulla legislazione regionale. Il prof. GIARDA accenna alla necessità che il nuovo Statuto si ispiri anche ai principi della Convenzione per la Salvaguardia dei Diritti dell Uomo e delle Libertà fondamentali del 1950 e alla Costituzione europea. Il Presidente ADAMOLI svolge brevi considerazioni sulle questioni più significative emerse dal dibattito e conclude i lavori sottolineando la necessità di ridisegnare, in particolare, le funzioni politico-amministrative del Consiglio regionale per dare al Consiglio stesso la dignità di un assemblea legislativa. La seduta termina alle ore
5 5 Hanno partecipato ai lavori della seduta: - Consiglieri componenti della Commissione: Giuseppe ADAMOLI (Margherita - Uniti nell Ulivo) Mario AGOSTINELLI (Rifondazione Comunista Sinistra Europea) Roberto ALBONI (Alleanza Nazionale) Giuseppe BENIGNI (Democratici di Sinistra - Uniti nell Ulivo) Gianfranco CONCORDATI (Uniti nell Ulivo per Sarfatti) Sveva DALMASSO (Per la Lombardia) Lorenzo DEMARTINI (Lega Lombarda - Lega Nord Padania) Elisabetta FATUZZO (Partito Pensionati) Silvia FERRETTO CLEMENTI (9103) Stefano GALLI (Lega Lombarda - Lega Nord Padania) Carlo MACCARI (Alleanza Nazionale) Franco MIRABELLI (Democratici di Sinistra - Uniti nell Ulivo) Enio MORETTI (Lega Lombarda - Lega Nord Padania) Luciano MUHLBAUER (Rifondazione Comunista Sinistra Europea) Gianmarco QUADRINI (U.D.C.) Marcello SAPONARO (Verdi per la Pace) Arturo SQUASSINA (Democratici di Sinistra - Uniti nell Ulivo)Paolo Alberto STORTI (Comunisti Italiani) Paolo VALENTINI PUCCITELLI (Forza Italia) Stefano ZAMPONI (L Italia dei Valori) Sante ZUFFADA (Forza Italia) Risultano assenti alla seduta i Consiglieri: Giulio BOSCAGLI Alessandro CE Guido GALPERTI Domenico PISANI Riccardo SARFATTI (Forza Italia) (Cristiani e Federalisti) (Margherita - Uniti nell Ulivo) (Centro Popolare per le Libertà) (L Unione Lombardia) IL PRESIDENTE (Giuseppe ADAMOLI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Mario AGOSTINELLI) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (Gianmarco QUADRINI) LA RESPONSABILE DELLA POSIZIONE ORGANIZZATIVA con funzione anche di segretario verbalizzante (Elena CASATI)
6 6 COMMISSIONE SPECIALE STATUTO LUNEDÌ 14/05/2007 Ore Seduta di Commissione (a seguire: riunione dell Ufficio di Presidenza) O.D.G. DELLA SEDUTA DI LUNEDÌ 14 MAGGIO Comunicazioni del Presidente 2. VERSO IL NUOVO STATUTO LOMBARDO Valori e principi dell autonomia lombarda nello Statuto originale (1971) e oltre. Relatori Prof. Angelo Giarda e Prof. Stefano Sutti 3. Approvazione dei processi verbali n. 1 (26 febbraio 2007) e n. 2 (5 marzo 2007)
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