SCHEDA TECNICA N 23 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
|
|
- Miranda Orsini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 SCHEDA TECNICA N 23 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
2 I - DESCRIZIONE LA SEGNALETICA DI SICUREZZA Cos'è La segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro, normalmente indicata come segnaletica di sicurezza, è la segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o l a s a l ut e s ul l uogo di l a vor o e c he ut i l i z z a, a s e c onda de i c a s i, un c a r t e l l o, un c ol or e, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale. L'obiettivo della segnaletica di sicurezza è quello di attirare in modo rapido, efficace e con modalità di facile interpretazione, l'attenzione del lavoratore su situazioni o oggetti che p o s s o n o e s s e r e c a u s a d i r i s c h i o s u l l u o g o d i l a v o r o. Per ciò che riguarda il contenuto di questa scheda, vengono presi in esame i seguenti tipi di s e gna l i : a) segnali di divieto, che vietano un comportamento che potrebbe far correre o causare un pe r i c ol o; b) segnali di avvertimento, che avvertono di un rischio o pericolo; c) segnali di prescrizione, che prescrivono un determinato comportamento; d) segnali di salvataggio o di soccorso, che forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio; Requisiti normativi e tecnici Il D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) e successive modifiche, qualifica la segnaletica di sicurezza come un mezzo di prevenzione e protezione dei lavoratori c he de ve e s s e r e ut i l i z z a t o i n t ut t e l e c ondi z i oni i n c ui s i a no pr e s e nt i pe r i c ol i non c ont r ol l a bi l i né con sistemi di tipo tecnologico, né con l'adozione di interventi di tipo organizzativo e procedurale. La segnaletica di sicurezza diventa in tal modo parte integrante delle misure di prevenzione e protezione da attuare per il controllo di uno o più rischi nell'ambiente di lavoro. Lo stesso decreto stabilisce i criteri per la scelta dei segnali e le relative c a r a t t e r i s t i c he. La segnaletica deve fare riferimento quindi alla legislazione citata; per i segnali non espressamente definiti in questa norma legislativa, è necessario fare riferimento alle norme tecniche predisposte dall'uni (Ente Italiano di Unificazione). Ad esempio: UNI Colori e segnali di sicurezza - Prescrizioni generali 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 1 di 6
3 II - CRITERI PER LA SCELTA E LA COLLOCAZIONE La segnaletica per essere efficace deve dare un messaggio rapido e facilmente interpretabile; per raggiungere questo scopo occorre osservare alcune semplici regole: evitare la disposizione ravvicinata di un numero di cartelli eccessivo, ciò al fine di favorirne l'individuazione e la comprensione del messaggio; non utilizzare contemporaneamente segnali che possano generare confusione tra di loro (es.: fornire messaggi contraddittori); rendere visibile la segnaletica da tutte le posizioni ritenute critiche rispetto al messaggio che si vuole fornire. Affinché la segnaletica sia veramente efficace, è necessario predisporre un progetto globale che tenga in considerazione, oltre ai semplici aspetti normativi, anche quelli riguardanti: la fruibilità delle informazioni che si vogliono comunicare, la corretta manutenzione dei segnali, la regolare pulizia ed i materiali impiegati. Nella eventualità di segnalazioni che richiedono fonti di energia, é necessario assicurarsi che questa sia mantenuta anche in caso di guasto all'impianto elettrico. Colori di sicurezza Le indicazioni della tabella che segue si applicano a tutte le segnalazioni per le quali è previsto l'uso di un colore di sicurezza. Colore Rosso Giallo o Giallo-arancio Azzurro Verde Significato o scopo Segnali di divieto Pericolo - Allarme M a t e r i a l i e a t t r e z z a t ur e a nt i nc e ndi oi Segnali di avvertimento Segnali di prescrizione Segnali di salvataggio o di s oc c or s o Situazione di sicurezza Indicazioni e precisazioni Atteggiamenti pericolosi Alt, arresto, dispositivi di interruzione d'emergenza Sgombero Identificazione e ubicazione Attenzione, cautela Verifica Comportamento o azione specifica Obbligo di portare un mezzo di s i c ur e z z a pe r s ona l e Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali Ritorno alla normalità Dimensioni Per ciò che riguarda le dimensioni dei cartelli segnaletici, la normativa vigente, prevede l'utilizzo della formula: A > L 2 /2000. Ove A rappresenta la superficie del cartello espresa in m 2 ed L è la distanza, misurata in metri, dalla quale il cartello deve essere ancora riconoscibile. La formula è applicabile fino ad una distanza di circa 50 metri. 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 2 di 6
4 III - ESEMPIO DI SIMBOLI GRAFICI Cartelli di divieto Caratteristiche intrinseche: forma rotonda; pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un inclinazione di 45 ) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello). Vietato fumare Vietato fumare Vietato ai pedoni Divieto di o usare fiamme libere spegnere con acqua Acqua non potabile Divieto di accesso Vietato ai carrelli Non toccare alle persone non autorizzate di movimentazione Cartelli di avvertimento Caratteristiche intrinseche: forma triangolare, pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) Materiale infiammabile Materiale esplosivo Sostanze velenose Sostanze corrosive o alta temperatura (1) (1) In assenza di un controllo specifico per alta temperatura. Materiali radioattivi Carichi sospesi Carrelli di Tensione elettrica Movimentazione pericolosa 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 3 di 6
5 Pericolo generico Raggi laser Materiale Radiazioni non comburente ionizzanti Campo magnetico Pericolo di inciampo Caduta con dislivello Rischio biologico intenso Bassa temperatura Atmosfera esplosiva Sostanze nocive o irritanti Cartelli di prescrizione Caratteristiche intrinseche: forma rotonda, pittogramma bianco su fondo azzurro (l'azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello) Protezione obbligatoria Casco di protezione Protezione obbligatoria Protezione obbligatoria degli occhi obbligatoria dell'udito delle vie respiratorie Calzature di sicurezza Guanti di protezione Protezione obbligatoria Protezione obbligatoria obbligatoria obbligatoria del corpo del viso Protezione individuale Passaggio obbligatorio Obbligo generico (con evenobbligatoria contro le cadute per i pedoni tuale cartello supplementare) 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 4 di 6
6 Cartelli di salvataggio Caratteristiche intrinseche: forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie de l c a r t e l l o) Percorso/Uscita di emergenza Direzione da seguire (Segnali di informazione addizionali ai pannelli che seguono) Pronto soccorso Barella Doccia di sicurezza Lavaggio Telefono per salvataggio per occhi e pronto soccorso Cartelli per le attrezzature antincendio Caratteristiche intrinseche: forma quadrata o rettangolare, pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50 % della superficie del c a r t e l l o) Lancia antincendio Scala Estintore Telefono per interventi antincendio Direzione da seguire (Cartello da aggiungere a quelli che precedono) 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 5 di 6
7 IV - ALTRI TIPI DI SEGNALAZIONE Si ritiene importante anche fare un accenno alla segnalazioni degli ostacoli, dei punti di pe r i c ol o e de l l e vi e di c i r c ol a z i one. La segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo è utile per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell'impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro. A tale scopo si us a no i l c ol or e gi a l l o a l t e r na t o a l ne r o ovve r o i l r os s o a l t e r na t o a l bi a nc o. Esempio: Le dimensioni della segnalazione andranno commisurate alle dimensioni dell'ostacolo o del punto pericoloso che s'intende segnalare. Le barre gialle e nere, ovvero rosse e bianche, dovranno avere un'inclinazione di circa 45 e dimensioni più o meno uguali fra loro. La segnalazione a pavimento, delle vie di circolazione dei veicoli, deve essere fatta qualora l'uso e l'attrezzatura dei locali lo rendano necessario per la tutela dei lavoratori. Le vie di circolazione devono essere chiaramente segnalate con strisce continue di colore ben visibile, preferibilmente bianco o giallo, in rapporto al colore del pavimento. L'ubicazione delle strisce dovrà tenere conto delle distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli c he pos s ono c i r c ol a r e e t ut t o c i ò c he può t r ova r s i ne l l e l or o vi c i na nz e nonc hé t r a i pe doni e i ve i c ol i. Le vie permanenti situate all'esterno delle zone edificate vanno parimenti segnalate, nella misura in cui ciò si renda necessario, a meno che non siano provviste di barriere o di una pavimentazione appropriate. 18- SEGNALETICA SICUREZZA. SPP REV. 2 Pagina 6 di 6
8 SCHEDA TECNICA N 18 SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTINCENDIO
9 SEGNALETICA DI SALVATAGGIO ED ANTINCENDIO I - DESCRIZIONE Cos'è L'argomento "segnaletica di salvataggio ed antincendio" appartiene al campo più generale de l l e pr e s c r i z i oni pr e vi s t e pe r l a s e gna l e t i c a di s i c ur e z z a e di s a l ut e s ul l uogo di l a vor o, meglio e più ampiamente descritta nella scheda n Fra questi si collocano i segnali di salvataggio o di soccorso, che forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio. Sono di forma quadrata o rettangolare ed hanno un pittogramma bianco su fondo verde. La segnaletica antincendio invece è destinata ad identificare e ad indicare l'ubicazione dei materiali e delle attrezzature antincendio. E' di forma qua dr a t a o r e t t a ngol a r e e d ha pittogramma bianco su fondo rosso. A questa categoria appartengono inoltre specifici segnali di informazione che indicano il comportamento che devono osservare lavoratori e altre persone presenti in caso di incendio. La loro forma, i pittogrammi ed i colori, non sono predeterminati ma devono comunque essere diversi da quelli previsti dalla normativa di riferimento per i segnali già codificati. Requisiti normativi e tecnici D.Lgs. 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) e successive modifiche. D.M. (Ministero dell'interno) 18/09/ Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e pr i va t e ). La segnaletica deve fare riferimento, per i segnali non espressamente definiti nella norma legislativa, alle norme UNI (Ente Italiano di Unificazione). Alcuni esempi sono: UNI UNI UNI UNI UNI UNI EN Ecc. Percorso verso uscita di emergenza Ubicazione estintore I dr a nt e Uscita di emergenza Lancia antincendio Ascensori antincendio 1 Scheda Tecnica N 23 - La segnaletica di Sicurezza 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 1 di 7
10 II - CRITERI PER LA SCELTA E LA COLLOCAZIONE Le attrezzature antincendio e i sistemi di salvataggio devono essere identificati attraverso apposita segnaletica, indicante la loro ubicazione, in modo da renderli visibili da lontano. Nel caso sia necessario sono stati definiti dei segnali aggiuntivi (freccia bianca su fondo verde per i segnali di soccorso e bianca su fondo rosso per quelli antincendio), da abbinare a quelli principali, per indicare le direzioni da seguire al fine di raggiungere questi sistemi e le a t t r e z z a t ur e di s i c ur e z z a. Quando si procede alla installazione dei cartelli è necessario effettuare un dimensionamento degli stessi in relazione alla distanza da cui devono essere visibili, (la dimensione della superficie A del segnale deve essere maggiore della distanza L al quadrato diviso 2000; A>L /2000). La presente scheda, appositamente predisposta con l'obiettivo di fornire indicazioni sulla segnaletica in modo da rispettare i requisiti normativi e permettere la fruibilità delle informazioni, identifica i segnali utili e li codifica per categoria, forma e dimensione. Simboli grafici individuati La lettera L, affiancata alla S nelle sigle identificative di alcuni cartelli serve ad evidenziare la loro caratteristica di "luminescenza". Gli stessi vengono generalmente posizionati in luoghi con scarsa illuminazione (tunnel, locali interrati, ecc.). La lettera C, affiancata alla S, indica i cartelli composti. S1 S2 S3 S4 S5 Percorso di esodo Percorso di esodo Percorso di esodo Uscita di Punto di verso sinistra diritto e avanti verso destra emergenza raccolta S6 S7 S8 S09 S10 Estintore portatile Lancia antincendio Pulsante di Direzione per trovare o carrellato segnalazione incendio le attrezzature antincendio 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 2 di 7
11 ffff fiffffi, - fi fi fi fi., -, ffff S12 Pulsante elettromagnete porte REI S11 Cartelli per porta REI con elettromagnete S13 fffi fi ffi ff,, - fffi. /fi ffi 0 / - fffi ff NON OSTRUIRE IL PASSAGGIO NEPPURE TEMPORANEAMENTE AREA DI TRANSITO PER USCITA DI EMERGENZA S14 S15 S16 Cartelli da usare combinati, per uscita con apertura disponibile solo in caso di emergenza Cartello per segnalare il lato esterno delle uscite di emergenza dove vi sia il rischio di ingombro del passaggio VV.F. S17 S18 S19 S20 Attacco pompa VV.F. Lancia antincendio Indicazione numero Ascensore antincendio esterna agli edifici estintore portatile o carrellato SC61 SC _7_ 1_ _.98119_ _198._1 SC63 Cartello di indicazione per ascensore 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 3 di 7
12 SL31 SL32 SL33 SL34 SL35 Percorso di esodo Percorso di esodo Percorso di esodo Uscita di Punto di verso sinistra diritto e avanti verso destra emergenza raccolta SL36 SL37 SL38 SL39 SL40 Estintore portatile Lancia antincendio Pulsante di Direzione per trovare o carrellato segnalazione incendio le attrezzature antincendio I c a r t e l l i c he i ndi c a no l a c e nt r a l i na a nt i nc e ndi o e d i va ni t e c ni c i de ve pr e s e nt a r e l a s c r i t t a di colore bianco su fondo blu. I cartelli S8 ed SL38 possono essere usati eventualmente per evidenziare avvisatori acustici/luminosi di allarme incendio. Le planimetrie indicate dall'art. 12 D.M. 18/09/2002 (PL) devono: essere facilmente leggibili; riportare solo in linea di massima la distribuzione dei locali; e s s e r e pr i ve di quot e, di di s t r i buz i one de gl i a r r e di e di de s t i na z i one d' us o de i l oc a l i ( c on e s c l us i one de i ba gni ) ; riportare la collocazione degli estintori e di altro eventuale equipaggiamento di emergenza, delle lance antincendio, delle uscite di emergenza e dei percorsi di esodo, tutto ciò utilizzando rigorosamente la simbologia prevista dalla vigente legislazione; riportare il logo aziendale e quello universitario, il nome ed il numero del padiglione, le i ndi c a z i one de l pi a no e / o de l l ' a l a de l pa di gl i one. Dimensioni (indicate nella sequenza base ed altezza) Tutti i segnali (S ed SL) da 1 a 7, da 9 a 11, 17, da 31 a 37 e da 39 a 40 devono avere la dimensione minima del pittogramma di forma quadrata di mm 230 x 230 mm in modo da essere visibili da una distanza di almeno 10 m. I segnali S8, S19 e SL38 devono avere dimensioni minime (min.) pari a 140 mm x 140 mm. I segnali S12 devono avere dimensioni minime (min.) pari a 120 mm x 60 mm. I segnali S13 devono avere dimensioni minime (min.) pari a 160 mm x 80 mm. I segnali S14, S15 e S16 devono avere dimensioni minime (min.) pari a 230 mm x 230 mm. I segnali S18 devono avere la dimensione minima del pittogramma (di forma quadrata) di mm 230 x 230 mm, questo a meno che la dimensione del lato della scatola su cui saranno istallati non ne imponga una dimensione più ridotta, fermo restando che quella che sarà scelta sia la maggiore possibile. 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 4 di 7
13 I segnali S20 devono avere la dimensione del pittogramma (di forma quadrata) di 20 mm x 20 mm (min.) e di 230 mm x 230 mm (max), riducibile fino a 100 mm x 100 mm se lo spazio su cui saranno istallati ne imponga una dimensione più ridotta, fermo restando che quella che sarà scelta sia la maggiore possibile per lo spazio a disposizione. I segnali SC61 e SC62 devono avere dimensioni proporzionate ai luoghi di affissione. I segnali SC63 e quelli che indicano la centralina antincendio devono avere dimensione pari a 300 mm x 200 mm. I segnali SC64 o le bacheche per contenerli, devono avere dimensione di 200 (210 le bacheche: A4) mm x 300 mm (min.) e 300 mm x 400 (420 le bacheche A3) mm (max). I segnali SC65 o le bacheche per contenerli, devono avere dimensione di 200 (210 le bacheche: A4) mm x 300 mm (min.) e 300 mm x 400 (420 le bacheche: A3) mm (max). I sinottici (SN) e le planimetrie o le bacheche per contenerli, devono avere dimensione minima UNI A3, 420 mm x 300 mm (in alcuni casi per le planimetrie anche UNI A2, 594 mm x 420 mm). Solo per le planimetrie da porre all'interno dei locali dove accedono i pazienti (es.: stanze di degenza, ambulatori, ecc.) le dimensione sono di 200 (210 le bacheche: A4) mm x 300 mm. Collocazione I segnali S6, S7, SL36 e SL37 devono essere collocati a bandiera. Tutti i segnali (S ed SL) da 1 a 5, da 8 a 10, da 31 a 35 e da 38 a 40, devono essere collocati tenendo conto che si deve garantire la loro migliore visibilità, scegliendo di volta in volta tra i vari metodi di installazione (piatta sulla superficie, a bandiera, a soffitto, ecc.). L'altezza di collocazione deve essere compresa fra i 2.10 e 2.20 m dal pavimento cioè con la base in linea con lo stipite delle porte ed oltre il filo della pittura "lavabile". Se l'altezza del soffitto non lo permette perché troppo basso, è necessario posizionare i segnali più in alto possibile evitando comunque che creino intralcio o pericolo. I segnali (S ed SL) 1, 2, 3, 31, 32 e 33, che devono essere visibili da una distanza orientativamente di 10 m, nel caso del soffitto basso, possono essere anche di forma rettangolare fermo restando che il lato lungo presenti una misura minima di 345 mm. Se la vicinanza di più segnali a bandiera riduce la loro visibilità, si ritiene idoneo porli su altezze diverse e leggermente disassati. I segnali S4 e SL34 devono essere installati nello spazio sovrastante o eventualmente in prossimità, delle uscite di emergenza. I s e gna l i c he i ndi c a no l a c e nt r a l i na a nt i nc e ndi o de vono e s s e r e i ns t a l l a t i a ba ndi e r a o pi a t t i sulla superficie per segnalarne la presenza nel locale ed eventualmente anche all'esterno dello s t e s s o. I s e gna l i c he i ndi c a no i va ni t e c ni c i de vono e s s e r e a ppos t i s ul l a por t a de gl i s t e s s i. I segnali S9, S10, SL39 e SL40 devono essere usati solo combinati con i segnali S6, S7, S8, S20, SL36, SL37 e SL38. I segnali S11 devono essere installati sulle porte REI provviste di elettromagnete, nel lato vi s i bi l e a por t a a pe r t a. I segnali S12 devono essere installati in prossimità dei pulsanti di sblocco dell'elettromagnete delle porte REI, visibile a porta aperta. I segnali S13 devono essere installati sulle porte REI provviste di elettromagnete, in prossimità del "maniglione antipanico". Le planimetrie PL, i sinottici SN, i segnali SC64 e SC65 o le bacheche per contenerli devono essere posizionate ponendo la parte inferiore all'altezza di 1,40 m. Le planimetrie devono essere collocate nei corridoi, nelle stanze di degenza, negli ambulatori, nei locali ampi quali atri ed aule magne. I s i not t i c i de vono e s s e r e c ol l oc a t i ne i c or r i doi. 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 5 di 7
14 le planimetrie in formato A2 devono essere collocate nei padiglioni nei quali la riduzione grafica, costretta in un formato A3, renderebbe difficile la lettura delle indicazioni sulla planimetria stessa. le planimetrie in formato A3 devono essere utilizzate in tutti gli altri casi tranne nei locali in cui le informazioni sono da indirizzare ai soli utenti (es.: stanze di degenza, ecc.) dove le planimetrie saranno in formato A4 e raffiguranti solo la sezione del padiglione relativa a l l ' a r e a i nt e r e s s a t a. I segnali S14 e S15 devono essere installati in maniera combinata, affiancati (a sinistra quello con il simbolo) o uno sotto l'altro (sopra quello con il simbolo) in relazione allo spazio disponibile. Vanno posti sulle porte di uscita con apertura disponibile solo in caso di emergenza, sopra alla linea della maniglia, lasciando lo spazio libero per posizionare eventualmente il segnale S13 se necessario. I segnali S16 devono essere installati sul lato esterno delle uscite di emergenza, dove vi sia il rischio di ingombro del passaggio. I segnali S17 devono essere installati in prossimità sugli attacchi pompa per i Vigili del fuoco VV.F., sul lato più visibile. I segnali S18 devono essere installati sul lato più visibile della scatola che contiene la manichetta delle lance antincendio posizionate all'esterno degli edifici. I segnali S19 devono essere installati in prossimità degli estintori solo per riportarne l'eventuale numero, possibilmente 10 cm sopra all'attacco dell'estintore stesso. I segnali S20 (min.) devono essere installati nella bottoniera della cabina degli ascensori antincendio ad indicare il pulsante di cabina per il livello di accesso dei VV.F., ed in prossimità del commutatore che attiva l'ascensore nella modalità di funzionamento antincendio. Quelli S20 (max) devono essere installati a fianco degli ascensori antincendio, possibilmente sul lato destro e con la parte superiore del segnale all'altezza della parte superiore della sagoma dell'ascensore. I segnali SC63 devono essere installati in prossimità degli ascensori, nel punto più visibile a chi deve azionarne la pulsantiera esterna, possibilmente con la parte superiore del segnale all'altezza della parte superiore della sagoma dell'ascensore. I segnali SC64 o le bacheche per contenerli, devono essere collocati ad una distanza di circa 20 metri tra l'uno e l'altro (tale distanza richiede di fare massimo 10 metri per raggiungerne uno) in tutti quei luoghi dove c'è grande affluenza di personale, nelle guardiole, nei laboratori, nelle mense, negli spogliatoi, nei corridoi, negli atri, nelle aule, negli uffici (quelli di riferimento es.: segreterie), genericamente quindi in tutti i luoghi di lavoro che non siano stanze di degenza; (max) nei luoghi di grandi dimensioni e (min.) negli altri casi. I segnali SC65 (min.) o le bacheche per contenerli, devono essere collocati in tutte le camere di degenza in prossimità delle porte, negli ambulatori e nei corridoi, quelli SC65 (max) o le bacheche per contenerli in forma cartacea, nei luoghi ampi quali nelle sale di attesa, negli atri, nelle aule, in prossimità dei telefoni pubblici e comunque nei punti di maggior presenza di ut e nt i. Nella collocazione accostata di segnali SC64, SC65 e planimetria PL, la planimetria è da porre al centro, il segnale SC64 a destra e il segnale SC65 a sinistra. Deroga rispetto a quanto definito precedentemente in merito alla dimensioni dei cartelli, va ovviamente concessa per ciò che riguarda l'applicazione della segnaletica adesiva sulle lampade di emergenza. Questo a seguito della necessità di adattarsi alle forme delle lampade stesse disponibili. Resta fermo l'obbligo di rispettare la normativa vigente. Lo stesso formato e tipologia previsto per il cartello S16, può essere utilizzato per indicare altre modalità di apertura delle porte con caratteristiche speciali in caso di emergenza es: apertura a spinta in caso di emergenza per le porte scorrevoli, si apre automaticamente in 18- SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 6 di 7
15 assenza di energia elettrica, aprire e scorrere manualmente in caso di emergenza o in assenza di energia elettrica, usare solo in caso di emergenza, ecc. Lo stesso formato e tipologia previsto per il cartello S12, può essere utilizzato per indicare i pulsanti con funzioni in caso di emergenza come lo sgancio della corrente elettrica, il pulsante di allarme esterno degli ascensori, ecc. SC64 SC65 Prima di installare il cartello SC64 è necessario verificare: il numero telefonico per contattare i vigili del fuoco e l'emergenza incendi, quindi sostituire nell'apposito campo in base al tipo di linee telefoniche presenti nella struttura es.: LINEA INTERNA e LINEA URBANA 115 e ALTRE LINEE?-115 e? SEGNALETICA SALV. E ANT. SPP REV. 8 Pagina 7 di 7
SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTINCENDIO
SCHEDA TECNICA N 18 SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTINCENDIO SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8
DettagliLA SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTINCENDIO
OPUSCOLO INFORMATIVO DEI LAVORATORI (ai sensi degli artt. 36 e 37 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.) LA SEGNALETICA DI SALVATAGGIO E ANTINCENDIO a cura del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
DettagliLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
SCHEDA TECNICA N 23 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA Servizio Prevenzione e Protezione V IA A LBERTONI, 15-40138 BOLOGNA! 051.63.61.371-FAX 051.63.61.358 E-mail: spp@aosp.bo.it I - DESCRIZIONE LA SEGNALETICA
DettagliColorazioni della segnaletica in relazione alla indicazione che deve fornire
Segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro prof F.Scinicariello Per il Biennio Itis Prescrizioni generali per la segnaletica di sicurezza Colorazioni della segnaletica in relazione alla indicazione che
DettagliSEGNALETICA DI SICUREZZA
SEGNALETICA DI SICUREZZA Lo scopo della segnalazione di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l'attenzione su oggetti e situazioni che possono determinare pericoli. La
DettagliSEGNALETICA DI SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO
SEGNALETICA DI SICUREZZA SUL LUOGO DI LAVORO IL D.Lgs. n 493 del 14/08/1996, IN ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 92/58/CEE, TRATTA LE PRESCRIZIONI MINIME PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA E/O DI SALUTE SUL LUOGO
DettagliSIMBOLI DI PERICOLO. UNICAM Servizio di Prevenzione e Protezione CORROSIVO ESPLOSIVO FACILMENTE INFIAMMABILE ESTREMAMENTE INFIAMMABILE COMBURENTE
UNICAM Servizio di Prevenzione e Protezione SIMBOLI DI PERICOLO CORROSIVO ESPLOSIVO FACILMENTE INFIAMMABILE ESTREMAMENTE INFIAMMABILE COMBURENTE NOCIVO PER L AMBIENTE RISCHIO BIOLOGICO UNICAM Servizio
DettagliSEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA La segnaletica svolge un ruolo importante ai fini della sicurezza: un appropriato segnale, infatti, trasmette con immediatezza un messaggio che fornisce unʹutile indicazione
DettagliSegnaletica di salute e sicurezza sul lavoro
Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro Decreto Legislativo 9 aprile 2008, nr. 81 Art. 161 Campo di applicazione 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e
Dettaglii cartelli Segnaletici Per la Sicurezza e le emergenze
i cartelli Segnaletici Per la Sicurezza e le emergenze LA FORMAZIONE VINCENTE. CFRM è la prima struttura in Italia ed una delle prime in Europa specializzata nella formazione ed addestramento all uso di
DettagliSEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO TITOLO V dlgs del 9 aprile 2008 81/08
SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO TITOLO V dlgs del 9 aprile 2008 81/08 Art. 161 : IL PRESENTE TITOLO STABILISCE LE PRESCRIZIONI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO
DettagliLa segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza Nell ambito di una qualsiasi attività lavorativa, possono essere presenti diversi tipi di pericoli per la salute e l incolumità fisica dei lavoratori. La vigente normativa in
DettagliPRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
ALLEGATO XXIV PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA ALLEGATO XXIV PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA 1. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 1.1. La segnaletica di sicurezza deve
DettagliCorso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose
Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Antincendio e sostanze pericolose Sicurezza Antincendio La combustione è la reazione chimica tra due sostanze diverse: il COMBUSTIBILE (materiale capace di
DettagliLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA LA SEGNALETICA DI SICUREZZA La segnaletica di sicurezza fornisce un indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza sul luogo di lavoro. TIPOLOGIE: PERMANENTE Costituita
DettagliGuida alla segnaletica di sicurezza (prima parte)
Guida alla segnaletica di sicurezza (prima parte) Pubblicato il: 16/06/2004 Aggiornato al: 16/06/2004 di Gianfranco Ceresini L utilizzo della segnaletica di sicurezza può sembrare a prima vista un elemento
DettagliSegnaletica di sicurezza nei luoghi di lavoro - D.Lgs. 81/2008.
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Istituto Comprensivo Via Cavolecchia, 4 - Manfredonia (FG) Tel. 0884-585923 Fax
DettagliSEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE
SEGNALETICA GENERALE PREVISTA NEL CANTIERE Cartelli di divieto Trasmettono un messaggio che vieta determinati atti, comportamenti o azioni che possano essere rischiosi. Il segnale è di forma rotonda, pittogramma
DettagliProgetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare
Progetto Labor - Linea 4 Emersì Sicurezza nei luoghi di lavoro ed Emersione del lavoro irregolare Prevenzione e promozione della sicurezza Lavoro sicuro 1 LAVORO SICURO 2 1. Sicurezza: i provvedimenti
DettagliCgil - Friuli Venezia Giulia via Vidali 1-34121 Trieste. Tel. 040.662003 Fax 040.768844 fvg@mail.cgil.it www.fvg.cgil.it
1 a cura di Associazione lavoratori emigrati del Friuli Venezia Giulia Via Malignani 8-33100 UDINE Tel. 0432.479562 Fax 0432.487119 alef@alef-fvg.it www.alef-fvg.it con la collaborazione di Questa guida
DettagliLa segnaletica di sicurezza
La segnaletica di sicurezza 1/59 1/5 Normativa Cos è la segnaletica di sicurezza? La norma di riferimento è il D. Lgs 81/08 TITOLO V - SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 2/59 2/5 Cos è la segnaletica
DettagliIl Decreto legislativo 626 del 1994 stabilisce delle misure generati di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.
INTRODUZIONE Il Decreto legislativo 626 del 1994 stabilisce delle misure generati di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Fra queste misure l'uso dei SEGNALI DI AVVERTIMENTO E SICUREZZA
DettagliBREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA
BREVE APPROFONDIMENTO SULLE PRINCIPALI MISURE DI SICUREZZA MISURE DI SICUREZZA PASSIVA: Resistenza al fuoco delle strutture e delle porte Compartimentazione Comportamento al fuoco dei materiali MISURE
DettagliSicurezza sul lavoro domande Test conclusivo
Sicurezza sul lavoro domande Test conclusivo NOME COGNOME GRUPPO DATA. Qual è il provvedimento normativo di riferimento per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro? Il D. Lgs. 8/008 Il D.Lgs. 66/94
DettagliAllegato G Schede segnaletica di sicurezza
Allegato G Schede segnaletica di sicurezza Schede SEGNALETICA 1 Segnaletica di sicurezza In cantiere dovrà essere posizionata la segnaletica di sicurezza, conforme al D. Lgs. 81/08. Quando nei luoghi di
DettagliDispositivi di Protezione Individuale e Segnaletica
Dispositivi di Protezione Individuale e Segnaletica 1. Dispositivi di Protezione Individuale 2. Segnaletica di Sicurezza Rev. 2 ottobre 2009 Dispositivi di Protezione Individuale e Segnaletica slide 1
DettagliELENCO BLOCCHI CAD. Macchine. 1. Autobetoniera. 2. Autocarro. 5. Autocarro Rimorchio. 6. Autogru. 7. Autoveicolo. 8. Betoniera. 9.
Macchine ELENCO BLOCCHI CAD 1. Autobetoniera 2. Autocarro 5. Autocarro Rimorchio 6. Autogru 7. Autoveicolo 8. Betoniera 9. Bobcat Cingolato 10. Bobcat Gommato 11. Carrello Elevatore 12. Compressore 13.
DettagliSegnaletica di sicurezza negli ambienti di lavoro. D. Lgs. 493/96
Segnaletica di sicurezza negli ambienti di lavoro D. Lgs. 493/96 Segnaletica di sicurezza negli ambienti di lavoro Il D.Lgs. 626/94 stabilisce le misure generali di tutela della salute e della sicurezza
Dettaglicertificazione CE corrispondente a un modello tipo e ha effettuato il controllo di qualità sui DPI prodotti. I DPI devono:
Dispositivi individuali di protezione (DPI) Qualsiasi attrezzatura indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la salute o la sicurezza
DettagliInformazioni sulla Segnaletica di Sicurezza da adottare
Informazioni sulla Segnaletica di Sicurezza da adottare Introduzione Poiché, anche a seguito della valutazione effettuata in conformità all art. 4, comma 1, del D.Lvo 626/94, risultano rischi che non possono
DettagliSegnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza Titolo V D. Lgs. 81/08
Segnaletica di sicurezza La segnaletica di sicurezza Titolo V D. Lgs. 81/08 La norma di riferimento è il Titolo V del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.: SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 1 2 Cos è la segnaletica
DettagliALLEGATO 1. Edizione Novembre 2015 FORNITURA DI SEGNALETICA DI SICUREZZA
ALLEGATO Edizione Novembre 05 FORNITURA DI SEGNALETICA DI SICUREZZA SEGNALETICA DI SICUREZZA PER TUTTI GLI AMBIENTI DI LAVORO ANTINCENDIO Cartello fotoluminescente o dell estintore Cartello fotoluminescente
DettagliColori e segnali di sicurezza Parte 1: Prescrizioni generali
NORMA ITALIANA Colori e segnali di sicurezza Parte 1: Prescrizioni generali UNI 7543-1 DICEMBRE 2004 Safety colours and safety signs Part 1: General instructions CLASSIFICAZIONE ICS 01.080.99; 13.100 SOMMARIO
DettagliComportamento degli ascensori in caso di incendio. Ing. Paolo Tattoli
EN 81-73 Comportamento degli ascensori in caso di incendio Ing. Paolo Tattoli Premessa Questa norma si applica a tutti gli ascensori Deve esserci una chiara separazione tra il sistema di controllo dell
DettagliLuoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08
1 Luoghi di lavoro Art. 62 D. Lgs n. 81/08 DEFINIZIONE Luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di pertinenza dell'azienda
DettagliGUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO
GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l
DettagliABC della sicurezza sul lavoro
Straniero, non estraneo ABC della sicurezza sul lavoro Opuscolo informativo per i lavoratori stranieri e le loro famiglie Edizione 2009 Questo opuscolo è stato realizzato da INAIL Direzione Centrale Comunicazione
DettagliSegnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza
Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs 14 Agosto 1996 n 493) Segnaletica di Sicurezza e Norme Generali di Comportamento in Caso di Emergenza S.P.P via R. Cozzi 53 Edificio U5 1 Segnaletica di SICUREZZA (D.Lgs
DettagliINFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE
Datore di Lavoro Unico Sicurezza Lavoro CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO DEL PERSONALE Registro antincendio scuola
DettagliLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
LA SEGNALETICA DI SICUREZZA ALLEGATO XXIV PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA Norme generali sull intercambiabilità o complementarità delle segnaletiche di sicurezza MODI DI SEGNALAZIONE
DettagliSICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO
SICUREZZA DELLE VIE DI FUGA NEI PICCOLI LUOGHI DI LAVORO Le vie di esodo costituiscono il primo problema da affrontare quando si progetta la sicurezza di un edificio. Infatti, la sicurezza delle persone
DettagliMentre in passato con il termine "segnaletica" (cartelli segnaletici e contrassegni), attualmente, include tutte le forme di trasmissione di un
ing. Domenico Mannelli www.mannelli.info info La segnaletica nei cantieri i SIGNIFICATO DELL'ESPRESSIONE "SEGNALETICA" Mentre in passato con il termine "segnaletica" venivano compresi solamente i segnali
DettagliD.LGS 81/2008 SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO
D.LGS 81/2008 SEGNALETICA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Campo di applicazione 1. Il presente titolo stabilisce le prescrizioni per la segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro. 2. Le
DettagliLA SEGNALETICA DI SICUREZZA. Fonti normative
Titolo V del D.Lgs 81/08 1 Fonti normative Attuazione della direttiva n. 92/58/CEE concernente le prescrizioni i i minime i per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro 2 1 Vocabolario
DettagliRecenti disposizioni del Dipartimento dei Vigili del Fuoco in merito alla possibilità di
Commento l Antincendio. Nuove prospettive sull impiego di particolari tipologie di serramenti Le ultime indicazioni dei VVF sulle uscite di emergenza con tornelli o scorrevoli Recenti disposizioni del
DettagliUNIVERSITA DI MESSINA. REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98
UNIVERSITA DI MESSINA REGISTRO ANTINCENDIO DPR n 37/98 CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO Struttura: DATA del Responsabile della struttura PAGINE Totali.
DettagliIl codice dei colori per i componenti elettrici e la sicurezza - seconda parte -
Pubblicato il: 28/02/2005 Aggiornato al: 16/03/2005 Il codice dei colori per i componenti elettrici e la sicurezza seconda parte di Gianluigi Saveri La tabella CEI UNEL 00721 Colori delle guaine dei cavi
Dettaglidella SICUREZZA NELLA SCUOLA
Informazione ai sensi del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81, D.M. 382/98, D.M. 363/98 e Circolare Ministero Pubblica Istruzione n. 119 del 29/4/1999 A B C della SICUREZZA NELLA SCUOLA Manuale ad uso dei docenti,
DettagliESTRATTO NORMA UNI CEI 11222
ESTRATTO NORMA UNI CEI 11222 Art. 4 VERIFICHE PERIODICHE 4.1 Generalità Per l esecuzione delle verifiche periodiche deve essere resa disponibile la documentazione tecnica relativa all impianto, compresa
DettagliALLEGATO G LINEE GUIDA PER LA POSA DI SEGNALETICA DI SICUREZZA IN CANTIERE
ALLEGATO G LINEE GUIDA PER LA POSA DI SEGNALETICA DI SICUREZZA IN CANTIERE La segnaletica di sicurezza e di salute sul luogo di lavoro è normata dal D.Lgs. 493/96 ed ha lo specifico compito di attirare
DettagliALLEGATO XXIV PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA
ALLEGATO XXIV PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SEGNALETICA DI SICUREZZA 1. CONSIDERAZIONI PRELIMINARI 1.1. La segnaletica di sicurezza deve essere conforme ai requisiti specifici che figurano negli allegati
DettagliESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO
ESTRATTO DEL DOCUMENTO DI CUI ALL ART. 28 COMMA 2 D.LGS. N 81/2008 RELATIVO AL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO GLI ASPETTI ORGANIZZATIVI NEL LICEO Si riportano, quale esempio e non esaustivi,
DettagliSERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Istituto Comprensivo TALIERCIO Via Commercio, 1 Marina di Carrara SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE REGISTRO ANTINCENDIO CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO
DettagliREGISTRO ANTINCENDIO (ex art. 5 del DPR n. 37 del 12 gennaio 1998 ad uso dell Addetto)
REGISTRO ANTINCENDIO (ex art. 5 del DPR n. 37 del 12 gennaio 1998 ad uso dell Addetto) CONTROLLI E MANUTENZIONE DI SISTEMI, DISPOSITIVI, ATTREZZATURE ED IMPIANTI ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO
DettagliControlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza
Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione
DettagliGUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445
Installatore: (Nome, indirizzo, telefono) GUIDA UNAC N. 5 PER L INSTALLAZIONE DI PORTE A LIBRO IN CONFORMITÀ ALLA DIRETTIVA MACCHINE 98/37/CE E ALLE NORME EN 12453 - EN 12445 Con la presente pubblicazione
DettagliCONSORZIO DI BONIFICA DEL TEVERE E AGRO ROMANO. Servizio di Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro
D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 e successive modifiche e integrazioni Rappresentante legale FEDERICA LOPEZ Responsabile del servizio di prevenzione e protezione NICOLA RICCIO Timbro e firma Timbro e firma SCHEDA
DettagliImpianti d illuminazione di sicurezza. Procedure per la verifica e la manutenzione periodica.
Impianti d illuminazione di sicurezza Procedure per la verifica e la manutenzione periodica. Leggi e Norme di riferimento Leggi e Norme di riferimento Rispetto della legge e della norma tecnica I parametri
DettagliRISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI
RISCHIO INCENDIO NEI CANTIERI Normalmente poco considerato nei cantieri. Tuttavia possono costituire fonte di innesco con conseguenze devastanti: - Uso fiamme libere per operazioni di impermeabilizzazioni
DettagliCORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA
Informativa del 11/09/2012 CORSI DI FORMAZIONE SPECIFICA AMBITO SEGNALAZIONE PAG. Sicurezza Corso Addetti Antincendio 2 Sicurezza Corso Aggiornamento Addetti Antincendio 4 Bucciarelli Engineering S.r.l.
Dettagli(Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità)
21.12.2004 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 373/1 I (Atti per i quali la pubblicazione è una condizione di applicabilità) REGOLAMENTO (CE) N. 2182/2004 DEL CONSIGLIO del 6 dicembre 2004 relativo
DettagliC. Scale e ascensori
Q Ed. Ipsoa - Francis Lefebvre PREVENZIONE INCENDI 167 C. Scale e ascensori Scale Il numero e la larghezza delle scale a servizio di particolari attività (ad esempio alberghi o locali di pubblico spettacolo)
DettagliUN BELLA FILASTROCCA SUL SEMAFORO.
UN BELLA FILASTROCCA SUL SEMAFORO. Il vigile urbano di Gianni rodari Chi è più forte del vigile urbano? Ferma i tram con una mano. Con un dito, calmo e sereno, tiene indietro un autotreno: cento motori
DettagliI lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche
Sezione Toscana e Umbria I lavori elettrici dal D.Lgs 81/2008 alle Norme Tecniche Dott. Ing. Emilio Giovannini Direttore UO Prevenzione Protezione dai Rischi ASL1 di Massa Carrara Consigliere AEIT sezione
DettagliNorme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa
«Scienza e Tecnica della Prevenzione Incendi» A.A. 2013-2014 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione arch. Antonio Esposito Comando Provinciale VV.F. Pisa DPR 151/2011 Regolamento
DettagliGIUNTA REGIONALE DIRIGENZA - Decreti
17.2.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 tino Ufficiale della Regione Toscana ai sensi dell articolo 5, comma 1, della l.r. 23/2007 e nella banca dati degli atti del Consiglio regionale
Dettagli2) REGOLAMENTO D ACCESSO E COMPORTAMENTO ALL INTERNO DEL CENTRO DI RACCOLTA
ALLEGATO B 1) SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE La presente procedura ha lo scopo di realizzare le condizioni di massima sicurezza per tutti coloro che intendono conferire materiali/rifiuti nel CENTRO DI RACCOLTA
DettagliInterruttore automatico
Interruttore automatico Dimensionamento degli interruttori automatici adeguati per inverter soggetti ai fattori di influenza specifici degli impianti FV Contenuto La scelta dell interruttore automatico
DettagliDOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)
All. 5 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) APPALTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA AD ALUNNI DISABILI NELLA SCUOLA DELL INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI 1 E 2 GRADO SERVIZIO
Dettagliing. Domenico Mannelli segnaletica nei cantieri e nelle attività estrattive
ing. Domenico Mannelli segnaletica nei cantieri e nelle attività SIGNIFICATO DELL'ESPRESSIONE "SEGNALETICA" Mentre in passato con il termine "segnaletica" venivano compresi solamente i segnali grafici
DettagliLA SEGNALETICA DI SICUREZZA
SCHEDA TECNICA N 23 LA SEGNALETICA DI SICUREZZA SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE V I A M A S S A R E N T I, 9-4 0 1 3 8 B O L O G N A 0 5 1. 6 3. 6 1 4. 5 8 5 - FA X 0 5 1. 6 3. 6 4. 5 8 7 E-mail: spp@aosp.bo.it
DettagliIMPRESA SICURA s.r.l.
REGISTRO DEI CONTROLLI E DELLA MANUTENZIONE ANTINCENDIO ai sensi del D.P.R. 151/2011 IMPRESA SICURA s.r.l. Via N. Bixio n. 6 47042 - Cesenatico (FC) Tel. 0547.675661 - Fax. 0547.678877 e-mail: info@impresasicurasrl.it
DettagliINDICE Manuale Volume 2
INDICE Manuale Volume 2 Pag. NOTA DEGLI EDITORI PREFAZIONE 1. INTRODUZIONE 1 2. DISPOSIZIONI LEGISLATIVE E RIFERIMENTI NORMATIVI 3 2.1 Principali disposizioni legislative 3 2.2 Principali norme tecniche
DettagliBREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 STRUTTURA D.M. 19 MARZO 2015
BREVI CENNI SULLE NOVITA INTRODOTTE NEL DM 19 MARZO 2015 Sulla GU 2573/2015, n. 70 è stato pubblicato il D.M. 19 marzo 2015 recante "Aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione,
DettagliCONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA
CONDIZIONI GENERALI DI LAVORO PRESSO GLI STABILIMENTI AGUSTAWESTLAND ITALIA 1. Nelle presenti Condizioni Generali, le parole elencate qui di seguito saranno da intendersi con i significati qui descritti:
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliREGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI. Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n.
REGOLAMENTO PER L USO DEI PARCHEGGI PUBBLICI A PAGAMENTO NON CUSTODITI Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. 33 del 28/07/2011 ESECUTIVO DAL 01/10/2011 INDICE ART. 1. Oggetto ART. 2. Utilizzo
DettagliVANI ASCENSORI E MONTACARICHI
VANI ASCENSORI E MONTACARICHI 2015 ilario.mammone@ordineingegneripisa.it ing. ilario mammone 1 NORMATIVA DPR 1497 DEL 29/05/63 APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO PER ASCENSORI E MONTACARICHI D.M. 246 DEL 16/05/87
DettagliCOMUNE DI LONGARE. Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente
Provincia di Vicenza Area Lavori Pubblici Gestione e Manutenzione Patrimonio Ambiente Via G. Marconi 26 36023 Longare(VI) cod. fisc. 00415090240 tel. 0444/555444 fax 0444/953441 SERVIZIO DI MANUTENZIONE
DettagliLa sicurezza antincendio negli uffici
G. Varisco C.T. ANIE AssoAscensori giovanni.varisco@kone.com Convegno La sicurezza antincendio negli uffici 13 marzo 2008 Istituto Superiore Antincendio Roma Le varie tipologie di ascensori previste dal
DettagliD.Lgs. 81/08 TITOLO III CAPO I USO DELLE ATTREZZATURE DI LAVORO E RISCHIO ELETTRICO
Dipartimento Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC della Sicurezza e Igiene sul Lavoro STOP DALLA SCUOLA UN LAVORO SICURO Corso L ABC
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto
DettagliTESTO. Art. 2. Sono abrogati i decreti ministeriali 10 gennaio 1950 e 2 agosto 1956. ALLEGATO
Decreto del Presidente della Repubblica n 1208 del 05/09/1966 Modifiche alla vigente disciplina normativa in materia di apparecchi di alimentazione per generatori di vapore aventi potenzialità specifica
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO
CORSO DI FORMAZIONE PER ADDETTI SQUADRA ANTINCENDIO A CURA DI Ing. SEBASTIANO MARTIGNANO Via G.Boccaccio, n. 4 73100 LECCE Via Cerreto di Spoleto, n. 29 00181 Roma Tel.: +39 (832) 498023 Fax: +39 (832)
DettagliFORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI
PROGRAMMA CORSI: FORMAZIONE A COSTO ZERO PER FAR CRESCERE LA SICUREZZA PER LE IMPRESE DI TUTTI I SETTORI CORSO DI FORMAZIONE OBBLIGATORIA E AGGIORNAMENTO PER PREPOSTI E PER DIRIGENTI Art. 37 D. Lgs. 81/08
DettagliB C. della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m.
ROCCO VITALE A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI Manuale ad uso dei lavoratori Informazione ai sensi dell art. 36 e dei Titoli II e III del D.Lgs. 81/2008 e s.m. 1 A B C della SICUREZZA negli ALBERGHI
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Ufficio Anagrafe Riglione Il tecnico
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI CARTELLONISTICA E SEGNALETICA STRADALE (approvato con Delibera del Comitato Direttivo n.8 del 1 luglio 2008)
REGOLAMENTO IN MATERIA DI CARTELLONISTICA E SEGNALETICA STRADALE (approvato con Delibera del Comitato Direttivo n.8 del 1 luglio 2008) REGOLAMENTO IN MATERIA DI SEGNALETICA STRADALE IN AREA INDUSTRIALE
DettagliMinistero dell Interno COMANDO PROVINCIALE VIGILI DEL FUOCO - NAPOLI in impetu ignis numquam retrorsum. Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.
Disposizione di Servizio n 233 del 02.07.2012 Oggetto: Procedura operativa in presenza di macchine diagnostiche che utilizzano forti campi magnetici, (RISONANZA MAGNETICA). Così come previsto dall allegato
Dettagli5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE
5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5.1 Premessa L ausilio dell informatica è particolarmente utile poiché l ente preposto alla gestione dei ponti deve esaminare un grande numero di transiti
DettagliEasyPrint v4.15. Gadget e calendari. Manuale Utente
EasyPrint v4.15 Gadget e calendari Manuale Utente Lo strumento di impaginazione gadget e calendari consiste in una nuova funzione del software da banco EasyPrint 4 che permette di ordinare in maniera semplice
DettagliMINISTERO DELL' INTERNO
MINISTERO DELL' INTERNO DECRETO 1 luglio 2014 Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio delle attivita' di demolizioni di veicoli e simili, con relativi depositi,
DettagliOBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE
OBIETTIVI DI UN PIANO DELLE EMERGENZE E DI EVACUAZIONE MINIMIZZARE I DANNI ALLE PERSONE AGEVOLARE L ESODO DALLE STRUTTURE PREVENIRE O LIMITARE I DANNI AL PATRIMONIO, ALL ATTIVITA LAVORATIVA ED AGLI AMBIENTI
DettagliMezzo utilizzato: autogrù
Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci
DettagliPrevenzione incendi nei condomini
Prevenzione incendi nei condomini Perché la prevenzione incendi nei condomini? per la nostra incolumità, dei nostri familiari e dei nostri beni perché lo prevede la legge D.P.R. 151/11 - Attività soggette
DettagliDatori di Lavoro LORO SEDI
Prot.n. 40765 Del 07/06/2016 Classif. IX/9 Ai Datori di Lavoro E, p.c. Al Magnifico Rettore Prof. Eugenio Gaudio LORO SEDI Oggetto: corretto utilizzo degli estintori portatili e delle porte antincendio
DettagliAirone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione
Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...
Dettagli7.2 Controlli e prove
7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo
DettagliRequisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)
Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Fig. 1 Lavoro manuale su una pressa con barriera fotoelettrica e riparo fisso laterale.
DettagliCambiamenti ai regolamenti stradali del NSW
1 novembre 2012 Cambiamenti ai regolamenti stradali del NSW Dal 1 novembre 2012, saranno introdotti alcuni cambiamenti ai regolamenti stradali del NSW. Molti di questi cambiamenti sono semplicemente un
Dettagli