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1 Indice Alimentatori Panoramica.2 Norme e approvazioni.4 Glossario

2 Alimentatori Panoramica Alimentatori Panoramica I gruppi di alimentazione sono importanti anelli di congiunzione nell alimentazione elettrica dei sistemi di automazione. Gli alimentatori o gli alimentatori switching non stabilizzati rappresentano il cuore di ogni quadro elettrico. Per l alimentazione di gruppi e sistemi elettrici si è imposta la tensione di comando da 24 V DC. Ma servono anche altri alimentatori. L alimentazione giusta è decisiva per un funzionamento affidabile dei componenti alimentati; inoltre consente di limitare le spese. Per questa ragione deve essere scelta con cura. Gli alimentatori di eidmüller, stabilizzati e non, si sono ormai imposti da anni nell alimentazione di gruppi e sistemi elettrotecnici. In tutti i settori meccanici, dell automazione industriale, della tecnica energetica e dei processi, essi funzionano in modo sicuro e affidabile, anche in condizioni ambientali gravose. eidmüller offre soluzioni adatte per tutte le esigenze: Alimentatori lineari non stabilizzati con trasformatore Alimentatori switching Convertitori DC/DC Moduli a diodi Centraline USV Fusibili elettronici Principio Gli alimentatori lineari non stabilizzati sono costituiti da un trasformatore di rete che trasforma la tensione in ingresso in un altra tensione alternata, seguito da un raddrizzatore e da un circuito filtro per il livellamento della tensione continua in uscita. Rete (AC) Alimentatore-trasformatore non stabilizzato Uscita Gli alimentatori lineari stabilizzati hanno un campo fino a e sono concepiti principalmente come alimentatori lineari a ciclo primario. In questo caso la tensione alternata di rete viene livellata e trasformata mediante transistor di commutazione e trasformatori sul lato secondario. Seguito da raddrizzatore e circuito del filtro, si genera così una tensione continua in uscita. Un circuito di regolazione confronta la corrente e la tensione del lato di uscita con i valori nominali specificati, generando un segnale di comando per i transistor di commutazione. In questo modo è possibile regolare il cambio di carico e le oscillazioni della tensione di rete, mentre la tensione d uscita rimane stabile. Questi alimentatori vengono azionati sempre più frequentemente anche con tensioni d ingresso DC (ades. la famiglia di alimentatori eidmüller PRO-M). Regolatori Rete (AC/DC) Uscita Alimentatore

3 Alimentatori Panoramica I convertitori DC/DC sono una variante degli alimentatori classici. Il principio di commutazione è simile, manca solo il raddrizzatore d ingresso. In questo modo i convertitori DC/DC generano da una specifica tensione d ingresso DC un altra tensione DC di valore uguale o diverso. Vengono impiegati per adattare i livelli di tensione e per la separazione del potenziale. Regolatori Rete (DC) Uscita Convertitori DC/DC Impiego universale Gli alimentatori eidmüller sono concepiti per essere impiegati in ogni parte del mondo. La marcatura CE e le numerose certificazioni nazionali e internazionali, ma anche il vasto range di tensione d ingresso con possibilità di collegamento a diversi tipi di rete, ne consentono l impiego in quasi tutte le applicazioni a livello mondiale. Campo delle temperature Durante l uso gli alimentatori generano potenza dissipata. Gli alimentatori eidmüller dissipano il calore generato esclusivamente attraverso la convezione naturale dell aria. L esecuzione senza ventola mette ancora più in risalto le caratteristiche di robustezza e durata. A seconda della famiglia a cui appartengono, gli alimentatori eidmüller possono essere utilizzati con temperature ambiente comprese tra -25 C e +70 C. Forma compatta ed efficienza La forma particolarmente compatta degli alimentatori eidmüller rende possibile l impiego di tecnologie moderne e conseguentemente un livello di efficienza superiore alla media. Sia che si tratti di varianti con una superficie ridotta nel formato a libro o di varianti con un altezza ridotta per cassette di distribuzione, gli alimentatori eidmüller offrono sempre la soluzione giusta, riducendo i costi

4 Norme e approvazioni Norme e approvazioni Norma/approvazione DIN EN (VDE 0160) DIN EN (VDE ) DIN EN (VDE ) DIN EN (VDE 0570 Teil 2-17) DIN EN (VDE ) DIN VDE DIN EN DIN EN DIN EN IEC 38 Descrizione Equipaggiamento di impianti a correnti forti con dispositivi elettronici Apparecchiature per la tecnologia informatica Sicurezza Parte 1: Requisiti generali Sicurezza di trasformatori, gruppi di alimentazione, valvole a farfalla e simili Parte 1: Requisiti generali e controlli Sicurezza di trasformatori, gruppi di alimentazione e simili Parte 2-17: Requisiti speciali in materia di trasformatori per alimentatori con switching Sicurezza delle macchine - Apparecchiature elettriche delle macchine Parte 1: Requisiti generali Realizzazione di impianti a corrente forte con tensioni nominali fino a V Parte 4: Misure di sicurezza Capitolo 41: Protezione contro le scosse elettriche Alimentatori a bassa tensione con uscita a corrente continua Caratteristiche Commutatori a bassa tensione Parte 1: Fondamenti generali Protezione contro le scosse elettriche Requisiti generali per impianti e materiali d esercizio Norme complementari alla normativa internazionale e armonizzazione delle norme europee per tensioni di rete 230/400 V 73/23 EG Dispositivi elettrici per impiego entro determinati limiti di tensione (direttive per la bassa tensione) 2004/108/EG (89/336 EG) 2006/42/EG (98/37 EG) UL CSA GL UL1310 UL1604 Compatibilità elettromagnetica (Direttiva EMC) Sicurezza delle macchine (Direttiva macchine) Approvazione per il mercato americano US Approvazione per il mercato canadese Richieste di prove su apparecchi e sistemi elettrici ed elettronici per la tecnica navale Alimentatori class 2 (limited energy) Apparecchiature elettriche per l impiego in condizioni ambientali pericolose

5 Norme e approvazioni Norma/approvazione SEMI F /95/EG (72/23/EG) EN EN (VDE0110-1) Descrizione Resistenza dei dispositivi elettronici contro i cali di tensione Direttiva bassa tensione Classificazione delle condizioni ambientali Coordinamento dell isolamento per materiali d esercizio elettrici C22.2 No Disposizioni generali per alimentatori (standard canadese) EN EN x Limitazione delle correnti armoniche di rete Controlli dell immunità ai disturbi

6 Glossario A Alimentatori Gli alimentatori vengono definiti anche alimentatori switching. La temporizzazione può essere primaria o secondaria. Di conseguenza vi sono alimentatori switching primari o secondari. Gli alimentatori switching secondari sono diventati quasi inutili. Nell uso quotidiano trovano quindi impiego soltanto gli alimentatori switching primari. La temporizzazione in questo caso definisce l attivazione e la disattivazione ad alta frequenza del trasformatore HF o del trasmettitore per la trasmissione dell energia. L alta frequenza consente una forma particolarmente piccola di tutti i componenti induttivi e capacitivi, in particolare del trasmettitore. Peso e volume sono sensibilmente più piccoli rispetto agli alimentatori trasformatori. L N PE + Alimentatori non stabilizzati Alimentatori switching Armonica superiore di rete Gli alimentatori non stabilizzati sono generalmente costituiti da un trasformatore, un raddrizzatore e filtri Elko. Vista l assenza di dispositivi di regolazione, le oscillazioni della tensione di rete intervengono sul lato della tensione continua. Gli alimentatori non stabilizzati sono molto robusti e trovano impiego in applicazioni che non richiedono la presenza di tensione continua stabilizzata (ad es. alimentazione di relè di potenza). Nel campo di potenza da 10 a 1.000, gli alimentatori lineari si sono imposti sugli alimentatori tradizionali. Essi assicurano una tensione d uscita stabile con un ondulazione residua ridotta, anche in presenza di oscillazioni della tensione di rete, oscillazioni della frequenza di rete o cambio di carico. Il superiore grado di efficacia si manifesta nella forma compatta e nel peso ridotto. La regolazione elettronica garantisce una tensione d uscita costante di ±1 %. Nel caso degli alimentatori, le armoniche superiori di rete vengono prodotte mediante il raddrizzamento di rete sul lato d ingresso. Queste armoniche superiori sono multipli della frequenza di rete e vengono definite anche come armoniche. Dato che la qualità di rete può essere notevolmente influenzata dalle armoniche superiori di rete, la norma impone dei valori limite. B Burst Il Burst (ingl.) è un pacchetto di impulsi rapido a bassa energia che simula, ad esempio, i fenomeni di un dispositivo di saldatura. Simili fenomeni possono scaturire anche da commutazioni nella rete di alimentazione. Con questo controllo viene documentata l immunità contro i transitori rapidi

7 C Campo della tensione d ingresso Campo delle temperature Campo d ingresso Capacità corrente a impulsi Caratteristiche di uscita Classe di sovratensione Collegamento in parallelo degli alimentatori Collegamento in serie degli alimentatori Definisce la tensione d ingresso minima e massima al di sotto della quale vengono mantenuti i valori di uscita nominali. Il campo delle temperature indica la temperatura ambiente minima e massima alla quale un dispositivo deve poter lavorare in modo continuo e poter anche essere avviato. Oggi gli alimentatori lineari dispongono spesso di ingressi ad ampio range. Essi possono essere azionati in continuo nell intera gamma di tensione, dalla tensione nominale inferiore a quella superiore, compresi i limiti di tolleranza. Non è necessaria una commutazione manuale del campo. La capacità corrente a impulsi descrive la Dynamic Performance di un alimentatore. Le utenze capacitive caricano un alimentatore con correnti d inserzione elevate. Nel campo ms si raggiungono quindi valori di picco che rappresentano il multiplo della corrente di rete. Regolazioni di corrente troppo veloci causano riduzioni della tensione e possono rappresentare un problema per le utenze collegate in parallelo. Per questa ragione gli alimentatori sono spesso equipaggiati con una limitazione della sovracorrente temporalmente selettiva. Ciò consente per alcuni ms una corrente elevata, spesso pari ad un multiplo della corrente nominale. Le caratteristiche di uscita degli alimentatori sono determinate da corrente e tensione. I dispositivi non stabilizzati non conoscono limiti di corrente. In caso di sovraccarico o cortocircuito, i fusibili o gli interruttori termici proteggono l impianto. I dispositivi stabilizzati sono protetti contro il sovraccarico o il cortocircuito mediante svariate curve di uscita. Bisogna cercare di impedire al massimo l intervento dei fusibili o degli interruttori termici. Ciò impedisce un ripristino manuale necessario in caso di sovraccarico o cortocircuito. Le curve di uscita tradizionali sono Hiccup-Mode, Foldback o della tensione elettrica. Curva Hiccup-Mode, curva Foldback, curva della tensione elettrica In base all immunità contro sovratensioni di rete e transitori, gli alimentatori vengono suddivisi in categorie di sovratensione. Il collegamento in parallelo degli alimentatori deve essere esplicitamente autorizzato dal costruttore e di solito dipende da diverse condizioni. Si tratta di un mezzo tradizionale per aumentare la potenza resa, ad esempio in caso di ampliamento di un impianto. Gli alimentatori vengono collegati in parallelo anche per creare alimentazioni ridondanti. Il collegamento in parallelo non avviene subito, bensì tramite diodi di disaccoppiamento. Ridondanza Il collegamento in serie degli alimentatori deve essere esplicitamente autorizzato dal costruttore e di solito dipende da diverse condizioni. Può essere utilizzato per aumentare la tensione d uscita. La sua diffusione è limitata

8 Convertitori AC/DC Convertitori DC/DC Corrente d inserzione Corrente nominale d uscita Curva della tensione elettrica Gli alimentatori classici generano da una tensione alternata una tensione continua e vengono occasionalmente definiti anche come convertitori AC/DC. Questi dispositivi si prestano sempre più anche per tensioni continue d ingresso. Il lato primario e secondario sono di solito separati galvanicamente. Per convertitori DC/DC si intendono gli alimentatori che da una determinata tensione continua ne generano un altra. Si tratta di una variante dei convertitori AC/DC. Nel caso più semplice, i convertitori DC/DC non dispongono di separazione del potenziale. Essi servono semplicemente per adattare la tensione. I convertitori DC/DC più utilizzati dispongono invece della separazione del potenziale. Un trasformatore di sicurezza assicura la necessaria separazione galvanica nel modulo di potenza. In questo caso, oltre all adattamento della tensione, è determinante la separazione del potenziale. Per corrente d inserzione (ingl. Inrush - current) si intende la corrente di picco all inserzione di un utenza. Gli alimentatori dispongono di condensatori di accumulo che causano una notevole corrente di picco durante l attivazione della rete. Per contrastare queste correnti di picco, è possibile utilizzare diversi circuiti. Nel caso più semplice si tratta di un limitatore sovracorrente di picco (ingl. Inrush - limiter), nel caso più comodo questo viene conseguito mediante circuiti attivi. L indicazione della corrente di picco fornisce informazioni utili per la scelta del fusibile da inserire a monte. Un fusibile dimensionato in modo insufficiente potrebbe scattare nel momento in cui viene attivata la rete. Corrente d uscita continua consentita nelle condizioni nominali. La curva della tensione elettrica è una speciale curva di uscita che protegge l alimentatore dal sovraccarico e dal cortocircuito. Essa offre le massime prestazioni per quanto riguarda la resistenza al sovraccarico e il comportamento in caso di cortocircuito. La limitazione di corrente subentra a partire da un limite di corrente, ad esempio del 110 o 120 % nominale. Con un carico in continuo aumento, la tensione di uscita si riduce lungo la curva di limitazione elettrica fino a zero o quasi zero Volt. In questo modo si evita un impulso nel caso di sovraccarichi di breve durata. Grandi motori o carichi capacitivi vengono avviati sulla curva di limitazione elettrica. Dopo avere eliminato i cortocircuiti o i sovraccarichi, la curva della tensione elettrica ha il vantaggio di ritornare subito alla regolazione normale della tensione. La piena tensione d uscita sarà quindi immediatamente disponibile. La curva della tensione elettrica si sta sempre più imponendo come standard per gli odierni alimentatori. Altre varianti si riferiscono alla resistenza alle correnti di picco e allo slop della curva di limitazione della corrente. U A U INom ILimite I

9 Curva di Foldback La curva di Foldback è una caratteristica di uscita speciale che protegge l alimentatore contro il sovraccarico e il cortocircuito. Se si supera un limite di corrente predefinito, ad esempio del 110 o del 120 %, la corrente viene limitata elettronicamente e registrata su un valore molto più basso e non critico. Questa caratteristica retrograda equivale a dire che non basta semplicemente rimuovere il sovraccarico. Il carico deve anzi essere ridotto fino quasi a zero in modo che la regolazione possa ritornare nel campo di tensione regolare. Questa caratteristica risulta quindi inadatta per numerose applicazioni e perde sempre più di importanza. UA U INom ILimite I D Derating In generale per Derating negli alimentatori si intende una riduzione di potenza dipendente dalla temperatura ambiente o dalla tensione d ingresso. Un derating della temperatura si verifica spesso a partire da temperature ambiente di 50 C. Fino a questa temperatura viene garantita la potenza nominale, al di sopra la potenza costante disponibile si riduce. Di solito il valore viene espresso in %/K. Un altra forma di derating è il derating dipendente dalla tensione. Nel caso degli alimentatori, il derating inizia al di sotto di una tensione d ingresso predefinita. In questo modo un alimentatore con un vasto campo d ingresso può di solito manifestare la massima potenza a partire da una tensione d ingresso di 115 V AC, a 85 V AC invece manifesterà una potenza pari al 60 % della potenza nominale. Il coefficiente viene solitamente espresso in %/V. Corrente max. [%IN] Derating della temperatura Temperatura [ C] Corrente max. [%IN] Derating di tensione Tensione di rete [V]

10 E EMC (Compatibilià elettromagnetica) F Forme di rete La compatibilità elettromagnetica descrive i radiodisturbi che vengono irradiati da un apparecchio elettronico e l immunità contro gli influssi elettrici derivanti dall ambiente. Nel caso dei radiodisturbi, si distingue tra radiodisturbi condotti e irradiati. Per quanto riguarda l immunità, si tratta della resistenza contro i disturbi condotti e quelli irradiati, come campi elettrostatici e campi magnetici. Inoltre i dispositivi elettrici devono essere protetti contro le scariche elettrostatiche. Per forme di rete si intendono le reti di alimentazione che si differenziano per il tipo di messa a terra e per l introduzione dei conduttori esterni, nonché del conduttore di protezione o del conduttore neutro. Le reti tradizionali sono la rete TN, la rete IT e la rete TT. Inoltre le singole forme di rete possono ancora differenziarsi per l altezza della tensione e la frequenza di rete. PRO-M PRO-M PRO-M PRO-M TN-S Rete L1 L2 L3 N PE L N PE TN-C Rete L1 L2 L3 PEN L N PE TT Rete L1 L2 L3 N L N PE IT Rete L1 L2 L3 N L N PE Frequenza di commutazione Gli alimentatori switching vengono solitamente azionati con frequenze di commutazione comprese tra 20 e 200 khz. Tramite i transistor, il trasformatore HF o anche il trasmettitore di potenza vengono attivati e disattivati con questa frequenza di commutazione. Rispetto ai trasformatori da 50/60 Hz tradizionali, è pertanto possibile ottenere forme molto piccole. G Grado di efficacia Grado di lordura Grado di protezione Il grado di efficacia equivale al rapporto tra la potenza attiva emessa e quella assorbita in %. A seconda delle dimensioni e della tecnologia, si possono avere gradi di efficacia compresi tra il 70 % e oltre il 90 %. Il grado di lordura descrive gli influssi ambientali alla cui presenza un dispositivo deve poter funzionare in modo ottimale e stabile. Gli influssi principali sono l aria contenente polvere e olio e la condensa. Ai sensi della norma DIN EN 60529, i dispositivi vengono suddivisi in base al codice IP. Questo codice (ades. IP 20) definisce i due obiettivi di protezione, ossia protezione contro il contatto accidentale o protezione contro l ingresso di corpi estranei (1a cifra) e la protezione contro l ingresso di acqua (2a cifra). Gli alimentatori da installare all interno degli armadi o dispositivi simili hanno spesso un grado di protezione IP 20. Il primo numero (2) indica la presenza della protezione dita, il secondo (0) sta invece per nessuna protezione dall acqua

11 Grado di protezione I dispositivi elettrici vengono classificati in base alle classi di protezione. In queste classi sono definite le misure di sicurezza per la prevenzione delle scosse elettriche. Gli alimentatori più usati corrispondono alla classe di protezione I. Il requisito di base della classe di protezione I è rappresentato da un isolamento di base e dalla messa a terra di tutti i componenti elettricamente conduttivi della custodia. Se l isolamento di base non funziona, la messa a terra di tutti i componenti conduttivi della custodia impedisce le scosse elettriche. Pertanto i dispositivi con classe di protezione I dispongono di un collegamento di terra (PE). H Holdup time (tempo di ponticellamento in caso di guasto alla rete) Per Holdup time o anche tempo di ponticellamento in caso di guasto alla rete si intende il periodo che passa dal momento in cui si verifica il guasto alla rete fino al momento a partire dal quale la tensione di uscita non può più essere mantenuta sul valore originario. Holdup time fornisce indicazioni sulla durata che un interruzione di rete può avere, senza che abbia ripercussioni sulla tensione di uscita. Ai sensi della norma EN 61204, per gli alimentatori DC si richiede un tempo di ponticellamento di almeno 20 ms. U U A hold-up time Interruzione di rete (cutoff) t M Moduli a diodi MTBF (Mean Time-Between-Failure) I moduli a diodi consentono di creare un sistema di alimentazione ridondante. Sono importanti per il disaccoppiamento degli alimentatori. Se si verifica un cortocircuito all uscita di un alimentatore, quest ultimo non si ripercuoterà sulla tensione d uscita. Il valore MTBF è un valore statistico che indica la probabilità di guasto di un prodotto. Di solito viene espresso in ore e si riferisce a 25 C. La probabilità di guasto dipende fondamentalmente dagli influssi ambientali. Il tipo di carico e la temperatura ambiente sono valori determinanti

12 O Ondulazione residua P PELV (Protective-Extra-Low-Voltage) PFC (Power-factor-correction) Potenza dissipata Potenza nominale Powerboost o Boost Power factor L ondulazione residua descrive il comportamento della tensione alternata sovrapposta rispetto alla tensione continua sul lato di uscita degli alimentatori. Oltre che in %, negli alimentatori lineari il Ripple sovrapposto viene spesso espresso anche in mv SS. Ai sensi della norma EN si tratta di una tensione continua funzionale con separazione sicura. Come nel caso di SELV, viene inserito un isolamento rinforzato o doppio tra il lato primario e il lato secondario. Il lato secondario è comunque provvisto di messa a terra. La correzione del fattore di potenza (ingl. PFC) può avvenire in modo attivo o passivo sugli alimentatori. La potenza persa risultante dal raddrizzamento del ponticello sovraccarica le reti di alimentazione in misura non irrilevante. Il fattore di potenza relativamente sfavorevole che ne risulta può essere migliorato tramite componenti passivi (filtro) o attivamente mediante un apparecchiatura elettronica. Nel caso degli alimentatori, per PFC si intende solitamente la variante attiva della correzione del fattore di potenza. Con un PFC attivo è possibile raggiungere fattori di potenza prossimi a 1. In pratica dalla rete non viene prelevata alcuna potenza persa; pertanto il carico della corrente di rete è relativamente piccolo. Negli alimentatori, la potenza dissipata rappresenta il carico termico emesso durante il funzionamento nominale. Si tratta di un indicatore importante per i produttori di climatizzatori per quadri elettrici. Si ricava dalla differenza tra la potenza attiva di ingresso e la potenza attiva di uscita oppure prendendo in considerazione il grado di efficacia. Potenza resa continua consentita in condizioni nominali. La funzione Powerboost indica la resistenza alla sovracorrente nell intervallo da secondi a minuti. Spesso questa funzione è richiesta per l avvio dei motori DC. I motori DC hanno una corrente di avviamento elevata e spesso richiedevano alcuni secondi per l entrata in regime al numero di giri nominale. La funzione Powerboost aiuta ad ottimizzare la fase di avvio (avviamento). Il Power factor definisce il rapporto della potenza persa rispetto alla corrente apparente ed è pertanto una misura per valutare le prestazioni del dispositivo per quanto concerne il carico di rete. A seconda della tecnologia, il power factor degli alimentatori è compreso tra 0,45 e quasi

13 Protezione Hiccup-Mode La protezione Hiccup-Mode è una speciale curva d uscita che protegge l alimentatore dal sovraccarico e dal cortocircuito. Da un limite di corrente predefinito, ad esempio del 110 o 120 % nominale, il dispositivo si spegne, riaccendendosi con un certo ritardo. Si viene a creare un funzionamento ad impulsi che si trasforma nuovamente in funzionamento continuo solo dopo l eliminazione del sovraccarico. Il grande svantaggio è rappresentato dal fatto che le utenze collegate devono essere riavviate dopo ogni periodo di lampeggiamento. Con motori o carichi capacitivi di grandi dimensioni, potrebbe risultare impossibile una riaccensione, visto che la corrente di picco iniziale può nuovamente superare il limite elettrico. U U A I ILimite INom t t R Raffreddamento Resistenza agli urti Resistenza alle vibrazioni Response time (tempo di regolazione) Il raffreddamento serve per evitare il surriscaldamento di componenti o dispositivi. In questo caso esistono molteplici principi di raffreddamento, tra i quali il raffreddamento naturale e quello forzato rappresentano le soluzioni più comuni. Nel caso del raffreddamento naturale, detto anche raffreddamento a convezione, il principio si fonda unicamente su una convezione naturale dell aria. Per questo motivo, il costruttore fornisce indicazioni sulla direzione di montaggio e sugli spazi da mantenere sotto e sopra le aperture di raffreddamento. Nel caso del raffreddamento forzato, il calore dissipato viene prevalentemente disperso attraverso una ventola. In generale le ventole riducono la disponibilità del dispositivo. Per questo motivo si preferisce di solito un alimentatore con raffreddamento naturale. Per resistenza agli urti si intende l immunità contro gli urti meccanici in direzione xyz. Si tratta di un indicazione utile per il trasporto del prodotto. La resistenza alle vibrazioni indica l immunità contro le vibrazioni meccaniche che si sprigionano in modo costante durante l uso. Le tecnologie ferroviaria e navale richiedono standard superiori. Il Response time o anche tempo di regolazione descrive il tempo necessario da parte di un alimentatore per eliminare un influsso di disturbo, ad esempio un cambio di carico

14 Ridondanza Se il sistema di alimentazione viene realizzato in modo che le alimentazioni parziali siano indipendenti l una dall altra e che ciascuna sia in grado di alimentare da sola il carico di uscita, si può parlare di ridondanza. Si caratterizza per il fatto che, anche in presenza di un guasto, è possibile continuare ad alimentare il carico nominale collegato. In pratica almeno due alimentatori vengono collegati in parallelo tramite diodi di disaccoppiamento; in questo modo un eventuale cortocircuito sull uscita di un alimentatore non danneggia l intero alimentatore. Moduli a diodi S Selettività Per selettività si intende la combinazione dei dispositivi di protezione contro la sovracorrente collegati in serie in modo che scatti solo il fusibile a monte del punto di guasto. La differenziazione può avvenire in modo selettivo in funzione della corrente ma anche del tempo. Nei sistemi di alimentazione DC, per selettività si intende la protezione separata dei circuiti di carico sul lato DC. Anche qui, in caso di guasto, scatterà solo il prefusibile interessato. Dato che gli alimentatori fanno fronte ai cortocircuiti con un disinserimento molto rapido oppure con una limitazione della corrente, i fusibili dei circuiti DC devono soddisfare requisiti particolari. In prevalenza si utilizzano fusibili elettronici. Rete Rete 63 A 25 A = L alimentazione 16 A Carico Selettività con fusibili collegati in serie Carico Carico Carico Selettività in sistemi DC SELV (Safety-Extra-Low-Voltage) Separazione galvanica Surge In conformità a IEC/EN 60950, per SELV si intende un circuito di sicurezza per voltaggi molto bassi. La possibilità di scosse elettriche viene evitata grazie ad un isolamento rinforzato o doppio tra il lato primario e secondario. La tensione d uscita è sufficientemente bassa da prevenire pericolose scosse elettriche in caso di contatto. Una messa a terra sul lato secondario è possibile, ma non indispensabile La separazione galvanica assicura l assenza di un collegamento elettrico tra il lato primario e il lato secondario. Componenti tipici sono trasformatori, trasmettitori e optoaccoppiatori. Il Surge (ingl.) è un impulso di corrente ricco di energia che può scaturire, ad esempio, dalla caduta di un fulmine. Ma anche processi di commutazione di grandi utenze possono generare simili impulsi di tensione nella rete. Con questa procedura di prova viene certificata l immunità contro gli impulsi di tensione ricchi di energia

15 T Temperatura ambiente (esercizio) Tensione di comando nominale Tensione nominale ingresso Tensione nominale uscita La temperatura ambiente (esercizio) (valore minimo e massimo) caratterizza l efficienza di un alimentatore insieme ai dati nominali per la corrente e la tensione d uscita. Valore nominale della tensione di intervento per il relè La tensione d ingresso alla quale i valori di uscita rimangono stabili, anche in presenza delle normali oscillazioni della tensione di rete. Corrisponde in prevalenza alla tensione nominale della rete di alimentazione dell EVU. Tensione nominale d uscita a cui si riferiscono i dati nominali. Corrisponde in genere alla tensione d uscita impostata in fabbrica. Stato:

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