INIZIATIVA RETI 2020 Sostenere le reti tra imprese e l industrializzazione dei brevetti e della ricerca LINEE OPERATIVE

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1 A INIZIATIVA RETI 2020 Sostenere le reti tra imprese e l industrializzazione dei brevetti e della ricerca LINEE OPERATIVE PREMESSA 1) L IMPORTANZA DI INCENTIVARE LE RETI Distretti, cluster e reti d impresa Il problema dimensionale delle realtà aziendali è oggetto negli ultimi decenni di attenzione da parte delle autorità pubbliche sia locali e statali, sia europee: proprio a livello di Unione Europea l ultimo provvedimento adottato in ordine temporale è lo Small Business Act, l Atto Europeo per le piccole e medie imprese che si prefigge, fra l altro, di parametrare la legislazione in materia proprio sulle PMI. Gli interventi di politica industriale sul tema della dimensione d impresa si prefiggono inoltre di facilitare l aggregazione fra PMI quale risposta per sostenerne la crescita e la competitività. Fra gli strumenti per favorire l aggregazione, molto si è insistito negli scorsi anni sui distretti industriali, il cui modello non è però diffuso nel panorama torinese: l evoluzione, per lo meno sul piano teorico, o in taluni casi l alternativa al distretto è rappresentata dalla rete d impresa. Infatti, mentre il distretto si configura come destinatario di politiche territoriali, cioè di interventi hardware tesi a creare un contesto più competitivo (infrastrutture, efficienza energetica, formazione, aree produttive ecologicamente attrezzate), la rete dovrebbe essere il nuovo oggetto delle politiche industriali, ovvero di interventi diretti a supportare le imprese attraverso agevolazioni, incentivi, sgravi fiscali e facilitazioni nell accesso al credito. Inoltre l orientamento delle politiche d incentivo verso le reti d impresa è coerente con l impostazione europea volta allo sviluppo e alla promozione dei cluster. Le reti d impresa come nuova modalità di organizzazione produttiva, anche per rispondere alla crisi Le reti si configurano come uno strumento sperimentale con l obiettivo generale di accrescere, individualmente e collettivamente, la capacità innovativa e la competitività sul mercato delle imprese aderenti, attraverso percorsi di cooperazione industriale. Fare rete diventa una nuova modalità di organizzazione produttiva, necessaria non solo per accrescere la competitività del sistema, ma anche per sopravvivere tanto alle sfide del mercato globalizzato, quanto alla recente crisi mondiale. Proprio le gravissime difficoltà che sono scaturite dalla crisi - e che in alcuni casi si traducono in chiusure o drammatici tagli di personale - possono rappresentare un elemento decisivo nello spingere le aziende, specie le PMI, ad aprirsi a forme di collaborazione, vincendo quella diffidenza connaturata che porta a custodire gelosamente lavorazioni ed elenco clienti. Lo strumento delle reti ha infatti un alto potenziale di diffusione proprio perché permette di stringere alleanze ed individuare nuovi percorsi di aggregazione, cooperazione e associazione, senza precludere all imprenditore il controllo della propria azienda, salvaguardandone invece autonomia e specializzazione. Le reti d impresa come strumento per superare il gap dimensionale delle PMI Il tessuto imprenditoriale è costituito per oltre il 90% da piccole aziende che nel contesto produttivo globalizzato faticano a competere proprio a causa delle loro ridotte dimensioni. Esistono diversi modi per fronteggiare il gap dimensionale, quali acquisizioni, fusioni, consorzi, ATI, contratti di rete; le ultime tre modalità elencate rappresentano forme più flessibili, legate per lo più alla realizzazione di uno specifico progetto, in un ottica cioè di sinergia di scopo. La rete d impresa può essere quindi uno strumento che, favorendo il contatto fra realtà imprenditoriali che spesso non si conoscono, permette loro di operare in maniera più strutturata e specializzata, cogliendo nuove occasioni produttive e affacciandosi su mercati altrimenti preclusi. 1

2 Il valore aggiunto della rete d impresa: gli obiettivi specifici Stante il fatto che le reti d impresa hanno come obiettivo generale l accrescere la competitività dei soggetti ad esse aderenti, ciascuna rete elabora un programma comune con obiettivi specifici che possono essere molto diversi; fra i principali scopi vanno ricordati: lo sviluppo di idee (anche oggetto di brevetto o di tutela di proprietà intellettuale), la realizzazione di nuovi prodotti da inserire sul mercato anche nell ottica della diversificazione produttiva -, il promuovere il trasferimento tecnologico, la condivisione di modelli organizzativi, la razionalizzazione della produzione - soprattutto per ricavare economie di scala - la condivisione degli aspetti commerciali (particolarmente rilevante il ruolo delle reti nell internazionalizzazione d impresa e nell apertura all export). I diversi modelli di rete La definizione delle reti d impresa non è univoca, non solo rispetto agli scopi che esse si prefiggono di raggiungere, ma anche ai soggetti che intorno ad esse si aggregano. L Aip - Associazione Italiana Politiche Industriali - ha recentemente proposto una classificazione dei principali modelli di reti d impresa, arrivando a definirne ben 9 fra quelli più diffusi: al di là delle categorie teoriche, ciò che rileva sottolineare è che le reti possono essere riconducibili a due macro-tipologie : reti verticali (aggregazioni di aziende complementari, spesso incentrate sulla partecipazione di una grande azienda leader) e orizzontali (alleanza fra imprese concorrenti); reti territoriali (incentivano la collaborazione di aziende provenienti da uno stesso territorio di dimensioni non troppo ampie) e extra-territoriali (network che va oltre la dimensione locale stretta, ma che acquisisce un ulteriore valore aggiunto proprio nel mettere in comunicazione aree diverse e lontane, ad esempio Nord e Sud Italia) 2) LA CONDIVISIONE DELL INNOVAZIONE COME FATTORE STRATEGICO DI COMPETITIVITA Aumentare la competitività delle imprese attraverso l innovazione tecnologica Ormai da decenni l orientamento delle politiche industriali nazionali ed ancor più europee (ieri con l Agenda di Lisbona, oggi con Europa 2020) è rivolto a stimolare un cambiamento profondo nella capacità delle imprese di innovare, nella convinzione - resa sempre più forte dalla crisi economica recente e dall ipercompetitività mondiale - che questo sia il solo modo per garantire buoni tassi di crescita e per creare occupazione stabile. Se da un lato si sottolineano le potenzialità di crescita legate all innovazione, dall altro lato bisogna anche tenere conto che la non innovazione non è una alternativa a costo zero, ma comporta invece una perdita significativa di competitività che si traduce in un progressivo e inesorabile declino. Ridurre il time to market dell innovazione tecnologica Parlando di innovazione bisogna tener presente che questa è composta da tre diversi elementi di base: la genialità - cioè l idea - la tecnica e la tecnologia - intese come applicazioni pratiche dell intuizione - e l industrializzazione e commercializzazione dell innovazione, sia essa brevettata o meno. La capacità innovativa delle aziende abbraccia tutti questi aspetti, ciascuno con le sue problematiche specifiche e le sue tempistiche. Favorire lo sviluppo dell innovazione all interno delle aziende significa anzitutto rimuovere gli ostacoli che impediscono alle idee di raggiungere il mercato o che dilatano il time to market fino al punto di rendere obsoleta o superata l innovazione, sia essa di prodotto o di processo. Le reti d impresa come strumento per ridurre il time to market e favorire nuove prospettive produttive Fra gli ostacoli principali che riducono il potenziale di innovazione delle aziende, specie delle PMI vanno sicuramente annoverati le difficoltà di accesso al credito e la frammentazione dei sistemi di ricerca interni alle PMI: le strutture interne infatti sono spesso ridotte e ciò si traduce nella mancanza di un settore specifico dedicato alla ricerca e allo sviluppo di progetti 2

3 d innovazione, con la conseguenza, fra l altro, di dilatare i tempi del time to market. Per le PMI quindi seguire autonomamente percorsi di innovazione può essere costoso e poco producente: per questo si sta sempre più sviluppando fra le PMI la necessità di condividere le funzioni di ricerca e sviluppo, ad esempio attraverso le modalità della cosiddetta open innovation e delle reti di impresa. Le reti d impresa sono un utile strumento non solo per migliorare la capacità d innovazione nelle PMI, ma anche per favorire lo sfruttamento industriale dei risultati di ricerca applicata o di sviluppo sperimentale. Va infine sottolineato che i processi di innovazione e le reti d impresa costituite per facilitarli sono utili non solamente per le imprese a più alto contenuto tecnologico, ma anche per quelle dei settori tradizionali che, soprattutto in tempi di crisi, innovando possono creare nuova capacità produttiva ed avviare o consolidare un processo di diversificazione. Le reti d impresa volte all industrializzazione dei brevetti e della ricerca - sia di prodotto, sia di processo - possono quindi favorire lo sviluppo e l applicazione commerciale di conoscenze tecniche, brevettate e non, trasformando le idee in occupazione e crescita. PROGETTO Reti Sostenere le reti tra imprese e l industrializzazione dei brevetti e della ricerca Alla luce di quanto esposto nella premessa, la Provincia di Torino intende supportare sul proprio territorio un iniziativa sperimentale specifica per lo sviluppo di reti d impresa di diritto, cioè formalizzate (sono pertanto escluse dal progetto le mere reti di fatto ). L obiettivo di lungo termine dell iniziativa è duplice: da un lato favorire l affermarsi di una cultura della rete nel territorio della provincia di Torino, dall altro dimostrare e sperimentare, attraverso i casi di successo finanziati proprio dal progetto Reti 2020, i vantaggi per le PMI derivanti dalla scelta di aggregarsi. Il progetto, proprio perché teso a sostenere la cultura della rete, anche quale innovativa modalità di organizzazione produttiva, finanzia gli interventi immateriali, in particolare quelli che possono permettere ad una rete di approfondire la propria fattibilità, le prospettive di mercato e di crescita; in virtù dell importanza dell innovazione quale fattore chiave per la capacità competitiva, il progetto Reti 2020 accorda una premialità - consistente in un massimale di aiuto superiore a quelle aggregazioni di imprese che intendono sviluppare, in modo condiviso, progetti di carattere tecnicoscientifico con un alto profilo innovativo. Tali iniziative devono essere volte ad industrializzare e commercializzare prodotti e/o servizi originati da conoscenze tecniche brevettate o risultanti da attività di ricerca, riguardanti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, potenzialmente applicabili sul mercato. Descrizione sintetica Gli obiettivi strategici del progetto sono di favorire processi di specializzazione produttiva e/o di erogazione di servizio che, tramite l aggregazione, possano aumentare la competitività sul mercato delle imprese in rete, razionalizzando costi, unendo capacità, migliorando lo scambio di conoscenze e competenze funzionali in particolare all innovazione sia di prodotto/servizio, che di processo. Per innalzare le capacità competitive ed innovative delle aziende, l iniziativa Reti 2020 sostiene le spese per la costituzione e/o lo sviluppo di reti di impresa finalizzate alla collaborazione produttiva, alla progettazione, alla commercializzazione, alla logistica ed ai servizi connessi. Inoltre, le aggregazioni di imprese che - a partire da una già definita conoscenza tecnica brevettata o risultante da attività di ricerca - intendano sviluppare, in modo condiviso, progetti di carattere scientifico con un alto profilo innovativo potranno usufruire di un contributo maggiorato per sostenere le spese funzionali all industrializzare e/o commercializzare di prodotti e/o servizi derivanti dalle conoscenze tecniche sopra richiamate. La dotazione finanziaria complessiva dell iniziativa, stanziata per il 2011, è di Euro ,00. 3

4 Soggetti beneficiari ammissibili Sono ammissibili ai fini dell iniziativa Reti 2020 i raggruppamenti di imprese costituiti in una delle seguenti forme giuridiche: Contratto di rete ai sensi del Decreto legge 10 febbraio 2009, n.5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n.33; A.T.I. Associazioni Temporanee di Imprese; Consorzi e società consortili di imprese, costituiti anche in forma cooperativa. Le reti devono raggruppare un minimo di tre imprese: possono partecipare alla rete anche centri di ricerca pubblici. Almeno i 2/3 delle imprese componenti la rete devono essere PMI, secondo la definizione prevista nel Regolamento 800/2008. Inoltre almeno i 2/3 delle imprese coinvolte nella rete devono avere sede operativa nella provincia di Torino. Possono beneficiare del contributo provinciale le reti che, al momento di presentazione della domanda, devono ancora costituirsi oppure che sono costituite da non più di 12 mesi. Le reti non ancora costituite nel presentare la propria domanda si impegnano a costituirsi in una delle forme giuridiche ammissibili sopra elencate: solo una volta che la rete è costituita la Provincia di Torino potrà procedere alla concessione del contributo. I centri di ricerca pubblici che fanno parte delle reti agevolate non possono beneficiare direttamente dei contributi dell iniziativa Reti Iniziative e spese ammissibili, intensità e forma dell aiuto Gli interventi ammissibili riguardano la fattibilità, la costituzione, la promozione e le prospettive di mercato di reti di impresa - neo costituite o da costituirsi - finalizzate alla collaborazione produttiva, alla progettazione, alla commercializzazione, alla logistica ed ai servizi connessi. Il contributo, a fondo perduto, sarà pari al 50% delle spese ammissibili, fino ad un importo massimo di ,00 Euro per ciascuna rete. Tutti gli aiuti saranno concessi nel rispetto del Regolamento per la determinazione dei criteri e delle modalità per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari e l'attribuzione di vantaggi economici" della Provincia di Torino, nonché della normativa europea sugli aiuti di stato. Fra le spese ammissibili rientrano: spese notarili e di registrazione sostenute per la costituzione della rete; spese per consulenze esterne specialistiche per lo studio di fattibilità, la predisposizione e la formalizzazione della rete: nell ambito delle consulenze esterne specialistiche sono ricompresi i costi sostenuti per le prestazioni del cosiddetto manager di rete (temporary manager o manager condiviso dalla rete di imprese) dedicato alla conduzione, coordinamento e gestione delle attività della rete; spese per studi e consulenze sulle prospettive di mercato e sulla promozione della rete e/o dei prodotti/servizi strettamente riconducibili alle attività condivise dalla rete. Sono ammissibili le spese sostenute precedentemente alla presentazione della domanda, purché sostenute nei 12 mesi precedenti la presentazione della domanda stessa e purché venga chiaramente dimostrata la funzionalità di dette spese alle attività ed agli scopi della rete considerata nel suo complesso. Non sono in nessun caso ammissibili i costi del personale dipendente, né le consulenze ordinarie (contabili, fiscali e giuridico amministrative, ecc). Le spese ammissibili potranno essere sostenute dai Consorzi, dalle A.T.I., dalle reti formalizzate attraverso apposito Contratto di rete ai sensi del Decreto legge 10 febbraio 2009, n.5, nonché dalle singole imprese aderenti alla rete; in tal caso il contributo sarà concesso a ciascuna impresa 4

5 beneficiaria in base alla quota di partecipazione alle spese di realizzazione dell intervento della rete e nel rispetto della richiamata normativa europea sugli aiuti di stato. Maggiorazione del contributo Le reti di impresa siano esse neo-costituite, o ancora da costituirsi al momento di presentazione della domanda possono richiedere una maggiorazione del contributo purché sviluppino, in modo condiviso, progetti di carattere tecnico-scientifico con un alto profilo innovativo. Potranno pertanto usufruire della maggiorazione quelle reti che, a partire da una definita conoscenza tecnica brevettata o risultante da attività di ricerca, intendono industrializzare e/o commercializzare prodotti e/o servizi derivanti da tale conoscenza. Saranno ammissibili le spese funzionali alla programmazione e alla realizzazione di attività volte a industrializzare e commercializzare prodotti e/o servizi riguardanti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, potenzialmente applicabili sul mercato. La maggiorazione massima concedibile è pari a ,00 Euro: pertanto il contributo totale dato dalla somma del contributo ordinario (pari a ,00 Euro massimi) e della maggiorazione (pari a ,00 Euro massimi) - non può essere superiore a ,00 Euro per ciascuna rete e non può comunque, in nessun caso, risultare superiore al 50% delle spese ammissibili. Il contributo, anche maggiorato, è concesso a fondo perduto e nel rispetto della normativa europea sugli aiuti di stato. Fra le spese ammissibili rientrano: spese notarili e di registrazione sostenute per la costituzione della rete; spese per consulenze esterne specialistiche per lo studio di fattibilità, la predisposizione e la formalizzazione della rete; spese per studi e consulenze sulle prospettive di mercato e sulla promozione della rete e/o dei prodotti/servizi strettamente riconducibili alle attività condivise dalla rete; costi per acquisizione di brevetti e diritti di licenza strumentali alla realizzazione del programma di attività; saranno in ogni caso escluse le spese di mantenimento di brevetti già acquisiti; spese per consulenze esterne specialistiche inerenti l attività di ricerca sperimentale e prototipazione svolta da soggetti esterni alla rete ed alle imprese ad essa aderenti; costi per consulenze riguardanti la redazione e compilazione della eventuale domanda di finanziamento bancario presentata per investimenti funzionali al programma di attività proposto nella domanda di contributo. Non sono in nessun caso ammissibili i costi del personale dipendente, né le consulenze ordinarie (contabili, fiscali e giuridico amministrative, ecc). La Provincia di Torino intende promuovere del progetto presso i principali istituti bancari operanti sul territorio, richiedendo condizioni dedicate per il finanziamento dei programmi di investimento delle nuove reti d impresa. Le reti d impresa che intendono sviluppare specifici programmi di investimento potranno pertanto rivolgersi agli istituti bancari che avranno manifestato il proprio interesse a supportare esternamente il progetto Reti Modalità di rendicontazione ed erogazione del contributo Tutti gli interventi agevolati dovranno concludersi entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo, salvo richiesta di motivata proroga. Il contributo sarà erogato in un unica soluzione una volta conclusi gli interventi agevolati e a fronte di adeguata rendicontazione, presentata al Servizio Programmazione attività produttive e concertazione territoriale della Provincia di Torino; lo stesso potrà svolgere un attività di controllo sulle reti beneficiarie, anche attraverso controlli effettuati a campione. 5

6 Vincoli La rete beneficiaria costituita dovrà rimanere attiva per un periodo minimo di 3 anni dalla data di concessione del contributo, pena la revoca dello stesso; il contributo sarà, inoltre, revocato qualora il programma di attività ammesso venga realizzato in misura inferiore al 50% del totale della spesa inizialmente ritenuta ammissibile. Previa comunicazione alla Provincia di Torino, è ammissibile la modificazione della composizione della rete (a seguito di inserimento di nuovi soggetti e/o rinuncia delle imprese inizialmente aderenti) purché siano rispettati, per l intero arco dei tre anni e pena la revoca del contributo, i requisiti di ammissibilità della rete, ricordati nel paragrafo Soggetti beneficiari ammissibili (ad esempio numero minimo di 3 imprese aderenti, componente non inferiore ai 2/3 di PMI fra le imprese aderenti, componente non inferiore ai 2/3 di imprese con sede operativa nella provincia di Torino). Modalità di presentazione e selezione delle domande L iniziativa prevede la concessione delle agevolazioni a fronte di un avviso pubblico con il quale è data comunicazione della data di apertura dello Sportello cui presentare le domande di contributo e nel quale sono specificati, fra l altro, i criteri di ammissibilità, le spese ammissibili, le modalità di valutazione e di selezione delle richieste. I raggruppamenti di imprese interessati devono seguire, per la presentazione della domanda, un percorso articolato in due fasi: 1) fase di pre-ammissibilità: i raggruppamenti di imprese - siano essi già costituiti in rete o ancora da costituirsi - avvalendosi del supporto del Gruppo di Facilitatori, coordinato dalla Provincia di Torino, analizzano, in modo condiviso e preventivo, la fattibilità ed il potenziale del progetto di rete. Il Gruppo di Facilitatori è uno strumento volto a ottimizzare la gestione dell iniziativa ed è composto da un esperto nominato dalla Provincia di Torino e da un rappresentante di ciascuna delle Associazioni di categoria aderenti al Protocollo per la realizzazione dell iniziativa sperimentale Reti Ogni raggruppamento di imprese sarà seguito da due componenti del Gruppo: uno indicato dalla Provincia di Torino, l altro individuato fra i rappresentanti delle Associazioni di categoria, a seconda della tipologia delle imprese appartenenti alla rete e di concerto con la stessa. Al termine del percorso concertato fra il Gruppo di Facilitatori ed il raggruppamento di imprese, il Gruppo, se ritiene valido il progetto di rete, esprime un proprio parere positivo che permetterà l accesso alla seconda fase. L ottenimento di tale parere positivo è una condizione necessaria per avanzare la richiesta di contributo. 2) fase di valutazione: conclusa positivamente la fase di pre-ammissibilità, il raggruppamento di imprese presenta la propria domanda di contributo allo Sportello Reti Come ricordato nel paragrafo Soggetti beneficiari ammissibili, nel caso di reti non ancora costituite, il raggruppamento di imprese nel momento di presentazione della domanda si impegna a costituirsi in rete in una delle forme giuridiche ammissibili. Le domande presentate saranno selezionate, sotto il profilo formale e sostanziale, con cadenza periodica da una Commissione di Valutazione nominata dalla Provincia di Torino. La modalità di valutazione delle domande e la conseguente concessione dei contributi avverranno, ai sensi dell art. 6 del D. Lgs. del 31 marzo 1998, n. 123, sulla base della procedura negoziale; ciò si rende possibile dal momento che per le attività dell iniziativa Reti 2020 ricorrono gli obiettivi di sviluppo territoriale e settoriale, così come previsto dall articolo 6 del citato D. Lgs. 6

7 Monitoraggio Si prevede un attività di monitoraggio volta alla verifica dell efficacia dell iniziativa e alla valutazione di un suo eventuale prosieguo sulla base dei risultati ottenuti nella fase sperimentale. 7

Allegato alla DGR n. del

Allegato alla DGR n. del Accordo ai sensi dell art. 15 della legge n. 241/90 tra il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, la Regione Puglia e l'istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA)

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