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3 COMMITTENTE: GEOLOGO: COLLABORATRICE: SIG.RA SARA LEUCI DR. GEOL. ERALDO SANTARNECCHI DOTT.SSA GEOL. CINZIA LOCCI DATA: GENNAIO 2013

4 SOMMARIO 1 PREMESSA INQUADRAMENTO Ubicazione Inquadramento geologico ed idrogeologico STRATIGRAFIA PRESUNTA DEI TERRENI STIMA PREVISIONALE DEI PARAMETRI IDROGEOLOGICI E CHIMICO-FISICI MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL POZZO CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLA PRODUZIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (D.LGS. 152/06 E SUCC. MOD. E INT.) CONCLUSIONI... 6 Allegati Fig. 1 Corografia (scala 1:10.000). Fig. 2 Inquadramento geologico (scala 1:10.000) tratta da: indagini geologico tecniche di supporto al Piano Strutturale comunale. Fig. 3 Estratto di mappa catastale con ubicazione del pozzo di progetto (scala 1:2.000). Fig. 4 Carta Idrogeologica (scala 1:10.000) tratta da: indagini geologico tecniche di supporto al Piano Strutturale comunale. Fig. 5 Stratigrafia presunta e schema pozzo (scala 1:250). Autorizzazione dell attuale proprietario Visura catastale

5 1 PREMESSA Su incarico della Sig.ra Sara Leuci, sono state eseguite delle indagini geologiche ed idrogeologiche finalizzate alla richiesta di autorizzazione alla ricerca di acque sotterranee per un pozzo artesiano ad USO IRRIGUO all interno del territorio comunale di Montopoli V.A., lungo la Strada Comunale di San Lorenzo (PI) (vedi corografia di figura 1). La Sig.ra Leuci, come osservabile nel contratto di affitto di terreno agricolo allegato alla presente, è parte affittuaria delle particelle catastali censite al Foglio n. 25, mappali 128, 129, 305, 430 e 432, di Proprietà del Sig. Roland Neuhauser; pertanto, si allega alla presente l autorizzazione dello stesso Sig. Neuhauser alla realizzazione del pozzo artesiano all interno della Sua Proprietà da parte della Sig.ra Leuci, affittuaria delle suddette particelle o di parti di esse. Il pozzo sarà realizzato all interno della Part. n. 432; l acqua emunta dal pozzo sarà utilizzata per l irrigazione, tramite sistema goccia a goccia, della superficie agricola attualmente adibita a meleto, di 3.5 ettari. Il quantitativo massimo di acqua richiesto è di 200 mc/anno; con l entrata in vigore del nuovo Regolamento sui canoni di concessione del demanio idrico, approvato dal Consiglio Provinciale con Delibera n. 99 del 15 Dicembre 2011, si fa richiesta di una portata di breve periodo pari a 100 mc /anno (non inferiore al 60 % della portata di concessione di lungo periodo). La presente relazione tecnica segue la normativa vigente in materia di ricerca idrica e di progettazione ai sensi dell art. 95 del R.D del 11/12/1933 e del D.M. 11/03/1988 lettera L. 2 INQUADRAMENTO 2.1 Ubicazione Il pozzo in oggetto va ad insediarsi su un terreno pianeggiante, alla quota media di circa m s.l.m, sulla destra idrografica del Torrente Chiecina, dal quale

6 dista circa 100 m, nel settore meridionale del territorio comunale di Montopoli V.A. (vedi corografia di figura 1 allegata). La particella che verrà interessata dalla perforazione è individuata nella carta planimetrica catastale del Comune di Montopoli V.A. nell estratto foglio di mappa n 25, particella n 432 (vedi figura 3 allegata). Le coordinate Gauss-Boaga del punto di perforazione sono: Long.: m est; Lat.: m nord. 2.2 Inquadramento geologico ed idrogeologico La geologia di superficie è costituita da depositi alluvionali recenti a tessitura mista legati alle esondazioni del Torrente Chiecina costituiti prevalentemente da un alternanza di limi argillosi e limi sabbiosi di età olocenica (vedi stralcio della carta geologica di figura 2 allegata). Sotto il profilo idrogeologico, i terreni in esame sono caratterizzati da un alternanza di depositi argilloso limosi e sabbioso ghiaiosi, questi ultimi con una percentuale di argilla e limo variabile. In tale contesto si ipotizza la presenza di falde confinate sovrapposte in corrispondenza dei livelli più granulari, delimitati inferiormente e superiormente da livelli argillosi, di portata variabile a diverse profondità. L acquifero confinato che sarà intercettato durante la perforazione dovrà essere isolato dal punto di vista idraulico da quello freatico, superficiale, al fine di evitare possibili contaminazioni, ai sensi del D.lgs. 152/06. Dalla Carta Idrogeologica di figura 4 allegata, si evince una profondità della falda freatica di circa 2.0 m rispetto al p.c. (curva isopieza del periodo Febbraio/Marzo 2008 di 34.0 m su l.m.m.) 3 STRATIGRAFIA PRESUNTA DEI TERRENI Sulla base della geologia dell area in esame e di dati bibliografici esistenti, si ipotizza la presenza di depositi sabbiosi produttivi ad una profondità compresa tra i 30 m ed i 40 m dal p.c. locale; la ricostruzione della stratigrafia presunta della zona

7 è comunque rappresentata nella figura 5 allegata alla presente relazione. Per il pozzo in esame si stima una profondità massima di 50 m dal p.c. 4 STIMA PREVISIONALE DEI PARAMETRI IDROGEOLOGICI E CHIMICO- FISICI Non conoscendo il chimismo delle falde presenti nell area in esame sarà nostra premura fornire la parametrizzazione chimico fisica delle acque nel caso che la ricerca d acqua dia un esito positivo, la quale sarà riportata all interno della relazione idrogeologico tecnica redatta a supporto della concessione alla derivazione. 5 MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL POZZO Il pozzo di cui trattasi, verrà ubicato come mostrato nelle mappa catastale di cui alla figura 3 (Foglio n 25, Part. n 432). Si presume che il pozzo di progetto raggiungerà una profondità massima di 50 m filtrando l acquifero costituito da sabbia, collocato presumibilmente intorno ai mt di profondità dal p.c.. Per la trivellazione del terreno verrà adottata la tecnica a circolazione diretta con diametro iniziale del perforo = 240 mm. Durante l'avanzamento sarà ricostruita la stratigrafia continua del terreno sino a fondo pozzo, prelevando e conservando in appositi contenitori i campioni di terreno significativi di variazione litologica. Eseguito il perforo si provvederà alla fornitura e messa in opera della tubazione definitiva di rivestimento in PVC spessorato (6,2 mm) per liquidi alimentari del diametro = 140 mm opportunamente filtrato in corrispondenza dell'acquifero con filtri microfessurati di adeguate caratteristiche in dipendenza della granulometria dell'acquifero stesso. I tubi componenti la colonna saranno collegati tra loro a regola d'arte (manicottati ed avvitati) per garantire una perfetta tenuta stagna.

8 Una volta collocata la tubatura definitiva si dovrà provvedere alla saturazione per risalita dell'intercapedine tra tubo definitivo e foro: con ghiaietto siliceo calibrato in corrispondenza dell'acquifero artesiano filtrato e con materiale di risulta della perforazione o bentonite per il resto dello sviluppo non interessante la falda filtrata. La falda freatica superficiale ed eventuali altre falde confinate superiori all'acquifero saranno invece idoneamente tamponate con bentonite o boiacca cementizia per isolare la falda più profonda da possibili contatti con le acque superficiali. In seguito si provvederà alle operazioni di spurgo, fatte con il sistema air - lifting mediante motocompressore ed iniettore, al fine di asportare le sostanze in sospensione, assestare il dreno artificiale ed avviare il flusso idrico dall'acquifero all'interno del tubo - pozzo. A conclusione dello spurgo si provvederà infine alla cementazione della parte più superficiale di intercapedine tra tubo e perforo per circa 5-10 m in conformità alle vigenti disposizioni legislative in materia di inquinamento (D.lgs. 152/2006). Al termine delle operazioni suddette, sarà immessa nel tubo-pozzo un'elettropompa sommersa di sufficiente potenza attraverso la quale si provvederà ad effettuare prove di emungimento a gradini, per stabilire la portata di regime del pozzo ed il conseguente dimensionamento ottimale della pompa di esercizio. A completamento dell'opera sarà installata all'estremità superiore della tubazione una testa a tenuta stagna munita degli appositi passaggi per il cavo elettrico e la tubazione di mandata dell'elettropompa di esercizio. L intervento prevede la collocazione di un pozzetto di copertura dotato di chiusino di ispezione e di un foro per il passaggio del tubo di mandata e del cavo della corrente. Le acque saranno captate tramite una pompa sommersa, di potenza e prevalenza da stabilire sulla base dei risultati della prova di portata. Ad opera ultimata sarà redatta completa e dettagliata la relazione tecnica per la richiesta di Concessione alla derivazione di acque pubbliche. Inoltre, poiché si presume che la ricerca si estenda oltre i 30 m di profondità, si provvederà a

9 comunicare le indicazioni delle indagini al Servizio Geologico d Italia (ISPRA) al fine di soddisfare la normativa vigente (L. 464/84). 6 CONSIDERAZIONI RELATIVE ALLA PRODUZIONE DI TERRE E ROCCE DA SCAVO (D.LGS. 152/06 E SUCC. MOD. E INT.) La realizzazione del pozzo prevede la produzione di un certo quantitativo di terreno di scavo derivante dalla perforazione stessa. Ai sensi del D.lgs. 152/06 e succ. mod. e int. e dell art. 76 del D.P.G.R. 48/R/2003, il volume di terra scavato sarà interamente reimpiegato all interno della medesima Proprietà e ridistribuito sul terreno occupato dal meleto. Per tale terreno possiamo inoltre affermare che: l area della quale il materiale viene sbancato non è mai stata interessata da attività o eventi di potenziale contaminazione. l area in esame non è mai stata sottoposta ad interventi di bonifica. le caratteristiche chimico-fisiche del materiale sbancato risultano compatibili con il sito di destinazione (stesso sito) e non comporteranno quindi rischi per la salute e per la qualità delle matrici ambientali. Viste le caratteristiche ambientali del sito di produzione, quindi, non si ritiene necessaria una caratterizzazione chimico-fisica dei terreni da scavare che, a nostro avviso, possono essere esclusi dalle disposizioni in materia di rifiuti secondo quanto previsto dalla Legge n. 2 del 28 Gennaio CONCLUSIONI La presente relazione tecnica è stata redatta a supporto del progetto di realizzazione di un pozzo artesiano ad uso irriguo nel Comune di Montopoli V.A., strada comunale di S. Lorenzo; il pozzo raggiungerà presumibilmente una profondità massima di 50 m dal piano campagna.

10 Per soddisfare la domanda della committenza, si stima un fabbisogno idrico massimo di 200 mc annui; si dichiara, invece, una portata di breve periodo, ai sensi del nuovo Regolamento sui canoni di concessione del demanio idrico (approvato dal Consiglio Provinciale con Delibera n. 99 del 15 Dicembre 2011), pari a 100 mc/anno. Si fa presente che, ad opera ultimata, sarà redatta completa e dettagliata relazione tecnica descrittiva delle caratteristiche tecniche dell'opera e della portata agli enti preposti. Come disciplinato dal Codice Civile Italiano all articolo 889 del Libro Terzo, il pozzo verrà costruito ad una distanza non inferiore ai 2 metri rispetto ai confini di proprietà. Si richiede, inoltre, l autorizzazione provvisoria all uso dell acqua, secondo l art. 15 del Regolamento acque pubbliche. Ponte a Egola, Gennaio 2013 Dott. Geol. Eraldo Santarnecchi

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