Ambiente e territorio
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- Annabella Carli
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1 Ambiente e territorio Rifiuti urbani Nel 2003 la produzione di rifiuti urbani nella provincia di Prato è stata pari a circa 180mila tonnellate. Con una produzione pro-capite annua di 772 kg/abitante, la provincia di Prato risulta l area con la maggiore generazione relativa di rifiuti della regione Toscana e tra le più alte in Italia. Tale dato è in larga misura dipendente alla presenza di rifiuti industriali all interno del circuito dei rifiuti urbani. La composizione merceologica segnala infatti una presenza rilevante di carta, plastica, legno e rifiuti tessili (complessivamente pari al 52,3% dei rifiuti, contro il 17% di frazione organica). Produzione rifiuti urbani pro-capite (kg/abitante) Comune Cantagallo Carmignano Montemurlo Poggio a Caiano Prato Vaiano Vernio Provincia Fonte: ASM Sono circa 11mila i cassonetti per la raccolta dei rifiuti complessivamente dislocati sul territorio provinciale. I cassonetti per i rifiuti solidi urbani sono oltre 7.500, i cassonetti per la raccolta differenziata della carta, 600 i contenitori per i rifiuti organici, le campane blu per vetro, plastica e metalli, 160 i contenitori per la raccolta degli indumenti. Il maggior numero di contenitori è collocato nel comune capoluogo: oltre tra cui circa campane e 530 cassonetti per i rifiuti organici. Ce ne sono complessivamente a Montemurlo, 835 a Carmignano, 465 a Vaiano, 415 a Poggio a Caiano, 360 a Vernio e 210 a Cantagallo. In alcune vie del centro storico di Prato ASM ha attivato un servizio di raccolta porta a porta dei rifiuti: per un maggior 179
2 decoro urbano sono stati così rimossi i cassonetti prima ubicati nell A.P.U. (area pedonale urbana). 800 Produzione rifiuti urbani pro-capite 750 kg/abitante Fonte: ASM La produzione di rifiuti urbani pro-capite nella provincia di Prato è passata dai 560 kg/abitante del 1997 ai 772 kg/abitante del 2003, con un incremento del 38%. Tassi di crescita particolarmente accentuati si rilevano nei comuni di Montemurlo (da 790 kg/abitante a 1.143, +45%), di Carmignano (da 463 kg/abitante a 755, +63%) e di Prato (da 547 kg/abitante a 750, +37%). Raccolta differenziata La raccolta differenziata è cresciuta progressivamente nel corso degli ultimi anni, passando da un tasso di recupero del 13% del 1997 ad un tasso del 33% nel , pari in valori assoluti a tonnellate. Per la raccolta differenziata il piano provinciale fissa per il 2005 un obiettivo del 35%. I primi dati relativi al 2004 segnalano un tasso di recupero pari al 36,4% nella provincia e del 37,7% nel comune capoluogo. Tra le province toscane, Prato emerge come quella ricicla di più. E da ricordare il riconoscimento avuto nel 2004 dal Comune di Prato, premiato da Legambiente nell ambito dell iniziativa Comuni ricicloni. 1 La percentuale sale al 36,8% se calcolata secondo il metodo standard di certificazione previsto dalla Regione, che esclude dal computo dei rifiuti i rifiuti di spezzamento ed attribuisce un coefficiente ai composter 180
3 Raccolta differenziata Comune Cantagallo 3% 3% 12% 13% 17% 24% 25% Carmignano 6% 7% 7% 10% 16% 25% 24% Montemurlo 3% 9% 29% 28% 29% 30% 35% Poggio a Caiano 5% 6% 9% 11% 15% 23% 24% Prato 16% 22% 24% 24% 31% 32% 34% Vaiano 2% 4% 14% 23% 17% 23% 24% Vernio 11% 12% 14% 15% 22% 25% 24% Provincia 13% 18% 23% 23% 29% 31% 33% Fonte: ASM Lo sviluppo dei sistemi di raccolta differenziata ha consentito di limitare l incremento dei rifiuti indifferenziati destinati a trattamento e smaltimento, ma non a ridurli: i rifiuti residui sono infatti passati dalle 109mila tonnellate del 1997 alle 127mila tonnellate nel 2000, per contrarsi a 121mila tonnellate nel Il sistema di trattamento e smaltimento rifiuti nella provincia di Prato prevede una fase di selezione dei rifiuti residui con produzione di Cdr (smaltito fuori provincia) e di sovvalli destinati a smaltimento in discarica fuori provincia. I fanghi degli impianti di depurazione sono in parte (23mila t.) destinati ad incenerimento presso un impianto dedicato. % Raccolta differenziata Fonte: ASM Oltre la metà dei recuperi totali ( t. nel 2003, +19% rispetto al 2002) deriva da carta e cartoni, mentre la raccolta di frazioni organiche e verde è ancora parziale (5.071 t., -9,5% rispetto al 2002). I rifiuti organici costituiscono parte rilevante dei rifiuti prodotti dalle famiglie: circa il 30%. 181
4 La raccolta di plastica è quasi raddoppiata nel 2003 (3.957 t.) rispetto al 2002 (2.607), quella di vetro è rimasta pressoché stabile (4.072 t. nel 2003, contro le t. del 2002). tonnellate Raccolta differenziata per tipologia Fonte: ASM frazione organica e verde carta plastica vetro Farmaci scaduti e pile esaurite Nel 2004 sono stati recuperati kg di farmaci scaduti (in 65 farmacie) e kg di pile esaurite (nei 450 punti di raccolta dislocati in tutta la provincia), con un leggero incremento rispetto al Entrambi i rifiuti rientrano nella categoria dei rifiuti urbani pericolosi. Siringhe Nel 2004 si registra una diminuzione del numero di siringhe raccolte (già nel capitolo dedicato alle dipendenze si era osservata la forte diminuzione del numero di utenti in carico al Ser.T. che fanno uso di droghe per via endovenosa): nel solo comune di Prato ne sono state infatti recuperate , in meno rispetto al Peraltro già nel 2003 il fenomeno delle siringhe usate e abbandonate aveva registrato una sensibile flessione rispetto all anno precedente (-1.576). Il servizio di raccolta siringhe rientra nel recupero Rifiuti Urbani Pericolosi (RUP) che riguarda anche i farmaci scaduti e le pile esaurite. Le siringhe vengono raccolte con apposite pinze, inserite in contenitori e smaltite all inceneritore, secondo la normativa Ronchi. 182
5 Pulizia strade Nel 2004 le spazzatrici di ASM hanno pulito circa 35mila metri lineari di strade al giorno. Complessivamente, sono i metri di strade interessati nel solo comune di Prato dalla pulizia di fondo programmata e che vengono spazzati secondo un calendario settimanale, quindicinale oppure mensile. E da considerare che la rete stradale del comune capoluogo si estende per circa 470mila metri lineari. Rispetto all anno precedente, nel 2004 i metri di strade interessati dalla pulizia di fondo programmata sono aumentati del 23% (da a ). Verde pubblico Nel solo comune di Prato i metri quadrati di verde pubblico sono 3 milioni e 526mila. I metri quadrati di parco urbano sono poco più di 618mila, quelli ad uso sportivo 506mila, quelli attrezzati con giochi per l infanzia quasi 140mila. Sono poco meno di 230mila i metri quadrati di verde destinato ai cani, 310mila quelli del verde intorno alle scuole, 132mila quelli lungo le piste ciclabili. E ancora: 451mila metri quadrati di verde a corredo stradale, 23mila di alberature stradali e 970mila di verde di quartiere. Nel 2004 il settore manutenzione Ambiente Urbano di ASM ha impiegato ore per il mantenimento (pulizia, cura, potatura, piantumazione, bonifica) del verde pubblico: sono stati tagliati complessivamente 12 milioni 290mila metri quadrati di prato. Per quanto riguarda il verde delle rotonde, i metri quadrati di superficie sottoposti a manutenzione sono stati circa Piste ciclabili Attualmente le piste ciclabili nel territorio provinciale hanno una lunghezza complessiva di circa 42 km (i principali itinerari sono: S.Lucia-Mezzana-ponte Lama; villa del Palco-ponte Datini-Gonfienti; viale Galilei-Galceti-Cascine di Tavola). A completamento dei percorsi in progetto la lunghezza complessiva arriverà a 71 km. Tra gli itinerari in corso di realizzazione si ricordano Vaiano-ponte Datini e Cascine di Tavola-Parco del Bargo, oltre al collegamento tra le reti ciclabili dei comuni di Prato e Montemurlo. 183
6 Infrastrutture di mobilità La rete stradale si incentra sull autostrada A11 Firenze-Mare, che attraversa il territorio provinciale per circa 9 km interconnettendosi alla rete ordinaria mediante i due caselli di Prato Est e Prato Ovest. Seppur totalmente esterna ai confini della provincia, di particolare rilievo funzionale è anche l autostrada A1 Bologna-Firenze, che si interconnette alla rete ordinaria allo svincolo di Prato-Calenzano. Le due autostrade, pur classificate dal Piano di Indirizzo Territoriale della Regione come grandi direttrici nazionali, svolgono anche funzioni di servizio all ambito metropolitano Firenze-Prato-Pistoia. Per quanto concerne la rete ordinaria, essa è formata dalla seguenti infrastrutture, classificate dal PIT come direttrici primarie di accesso ed interne all ambito metropolitano: ex SS66 Pistoiese, ex SS325 Val di Bisenzio, Declassata di Prato, Tangenziale di Prato, SP Montalese. Completano questa struttura di direttrici primarie l Asse delle Industrie, la Seconda Tangenziale di Prato (in costruzione) e la Mezzana-Perfetti-Ricasoli (in costruzione). Su questa struttura si innesta quindi una viabilità di distribuzione, imperniata essenzialmente sulle direttrici storiche di accesso alla città di Prato: via Firenze, viale Montegrappa, viale Marconi, via Roma, via Pistoiese, via Montalese, via Bologna, viale Galilei. Secondo i dati elaborati dall Osservatorio Mobilità di Asel, ogni giorno feriale sono circa 141mila gli spostamenti di sola andata in auto all interno della provincia pratese, con una media di passeggeri per auto pari a 1,3 persone. A queste auto si sommano altre 33mila auto in entrata nel territorio pratese da fuori provincia. Il 65% degli spostamenti avviene per lavoro o studio, il 35% per motivi personali e tempo libero. La rete ferroviaria risulta invece configurata secondo due direttrici: la linea proveniente da Bologna e quella proveniente da Viareggio-Lucca (a doppio binario), che convergono alla stazione di Prato Centrale a formare la linea Prato-Firenze S.M.N. (a quattro binari). L estensione della rete interna al territorio provinciale è pari a circa 38 km. Oltre alla stazione di Prato Centrale, la rete include le stazioni di Prato Porta al Serraglio, Vaiano e Vernio-Montepiano. Sono in progetto le stazioni di Prato Borgonuovo-S.Paolo e Oste-Mazzone. Tassi di motorizzazione I veicoli circolanti nella provincia di Prato al 2002 ammontano a , così suddivisi tra autovetture ( ), autocarri (19.404), motocicli (16.409), motocarri (1.374), motrici (330) ed autobus (254). 184
7 Se si osserva la qualità ambientale delle autovetture, si rileva una discreta penetrazione di autovetture adeguate alle normative Euro (76%) ed alle norme Euro 2 e Euro 3 (il 55%). Tra i veicoli pesanti si rileva un minore adeguamento alle normative europee. Qualità ambientale delle autovetture (2002) numero percentuale Euro % Euro % Euro % Pre-Euro % Fonte: Aci L indice di motorizzazione nella provincia di Prato ha raggiunto nel 2002 il livello di 81 veicoli (esclusi i ciclomotori) ogni 100 abitanti (fonte Aci). Un dato in linea con la media regionale (82 veicoli ogni 100 abitanti) e più alto della media nazionale (74 veicoli ogni 100 abitanti). La media europea è di 59 veicoli ogni 100 abitanti. Nel periodo i veicoli hanno conosciuto una crescita del 10%. Trasporto pubblico Dopo una fase di forte difficoltà, il trasporto pubblico su gomma appare in ripresa, soprattutto in ambito urbano. Nel 2004 si registra un incremento complessivo dei viaggiatori trasportati rispetto all anno precedente pari al +46,2%, pari a circa 2 milioni 200 mila passeggeri in più (fonte: Cap autolinee). Tale crescita fa seguito a quella già fatta segnare nel 2003 (+16,4%). Questo trend si è registrato soprattutto per effetto dell introduzione delle linee ad alta mobilità nel comune di Prato (LAM blu Nenni-Repubblica, oltre 6mila passeggeri al giorno; LAM verde Maliseti-Castello, oltre 5mila passeggeri al giorno). Secondo elaborazioni dell Osservatorio Mobilità di Asel l introduzione delle linee ad alta mobilità ha determinato una diminuzione giornaliera pari a circa 5mila auto circolanti. Con la messa a regime del progetto proposto da Cap in sede di gara per l affidamento del servizio di trasporto pubblico nel periodo , Prato si doterà di un intera rete di servizi LAM che coprirà il 65% della popolazione residente. Oltre alla LAM rossa Galcetello-Grignano, saranno a breve introdotte anche due linee LAM a carattere metropolitano: Oste/Montemurlo-Prato (LAM viola) e Poggio a Caiano-Prato (LAM azzurra). 185
8 Incidenti stradali La provincia di Prato evidenzia valori di incidentalità e mortalità superiori alal media nazionale. Nel 2002 con circa incidenti si sono registrati 33 morti (14 decessi ogni abitanti) e oltre feriti (822 feriti ogni abitanti). Qualità dell aria La provincia di Prato, ed in particolare il comune capoluogo, rientra nelle aree di criticità regionale per quanto riguarda la qualità dell aria. Mentre le concentrazioni di monossido di carbonio proseguono lungo il trend di riduzione, così come il biossido di zolfo ed il benzene, meno significativa appare la riduzione delle concentrazioni di ossidi di azoto, che in alcune stazioni risulta addirittura in crescita, e delle polveri sottili (PM 10 ). Pur largamente influenzate dalle condizioni meteoclimatiche, queste ultime non rilevano infatti segni univoci, ed appaiono anzi relativamente costanti nel periodo Concentrazioni ambientali di PM10: media annuale delle medie giornaliere 40 ug/mc Fonte: Arpat Prato Nota: il valore è quello medio tra le stazioni di Fontanelle, via Roma, via Ferrucci e via Strozzi Depurazione acque reflue Con l entrata in esercizio degli ultimi due depuratori (Cantagallo e Carmignano) viene completata la depurazione di tutti i reflui industriali e della quasi totalità dei reflui domestici, con una capacità di oltre 1 milione di abitanti equivalenti (AE), per 186
9 circa il 70% dedicati al trattamento dei reflui industriali. Il più grande di questi, Baciacavallo, ha una potenzialità di circa 750mila abitanti equivalenti (AE). Attualmente vengono trattati m 3 /giorno, corrispondenti a kg di COD/giorno. L efficacia di depurazione di circa 90-95% permette la rimozione di circa kg di COD/giorno. La produzione di fanghi di depurazione è di tonnellate/anno, alle quali vanno aggiunte tonnellate/anno di residui (dati Gida). Circa il 5% delle acque depurate vengono riutilizzate per l acquedotto industriale di Prato, unitamente ad un prelievo di acque dal fiume Bisenzio, con l obiettivo di ridurre gli emungimenti di acqua per uso industriale della falda. Uso del suolo/ artificializzazione La percentuale di territorio urbanizzato della provincia di Prato (17,6%), risulta di gran lunga la più elevata di tutta la regione. Il dato medio corrisponde in realtà ad una situazione alquanto differenziata, con percentuali di territorio urbanizzato intorno al 40% per i comuni di Prato (39,5%) e Poggio a Caiano (43,7%), e percentuali inferiori per gli altri comuni, con il valore più basso raggiunto a Cantagallo (3,5%). Il 70% degli edifici risulta realizzato nel secondo dopoguerra. Comune Corpi idrici Uso del suolo (Ha) Territori agricoli Territori boscati/ ambienti seminaturali Territori modellati artificialmente % Totale Cantagallo 20,3 540, ,4 338,6 3, ,4 Carmignano 37, , ,3 451,9 11, ,7 Montemurlo 7,8 838, ,2 739,4 24, ,1 Poggio a Caiano 3,8 294,6 36,6 250,5 42,1 595,5 Prato 133, , , ,9 39, ,7 Vaiano 14,3 654, ,8 434,5 12, ,0 Vernio 14,5 613, ,8 358,1 5, ,8 Provincia 231, , , ,9 17, ,3 Fonte: PTC Provincia di Prato Il sistema agricolo forestale costituisce in ogni caso l 82% della superficie complessiva della provincia di Prato, una percentuale di tutto rilievo. Il 73% del territorio provinciale è interessato da pericolosità da frana; tuttavia solo il 5% rientra tra le aree a pericolosità elevata o molto elevata. Il 27% del territorio provinciale è interessato da pericolosità idraulica; il 7,8% rientra tra le aree 187
10 a pericolosità elevata o molto elevata (il 13% degli edifici ricade nella aree a maggiore pericolosità). Sul territorio provinciale sono censiti 19 siti di bonifica (di cui circa un terzo già bonificati). Tra i siti da bonificare vi è l ex-discarica di Coderino. Il 28% del territorio provinciale (circa ettari) è costituito da aree protette. Il sistema è costituito da una riserva provinciale (Acquerino) e da tre aree protette di interesse locale (Monteferrato, Monti della Calvana, Alto Carigiola e Monte delle Scalette). 188
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