I pensieri delle donne sui muri di Roma di Annabella Gioia e Irma Staderini

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1 I pensieri delle donne sui muri di Roma di Annabella Gioia e Irma Staderini Sono felice di essere donna perché....è tutto ciò che desidero (Daniela, 18 anni - I.T.C. Pertini) perché grazie alla nostra forza il mondo va avanti (Miriana, 14 anni Liceo cl.alberelli) donna è vita, la donna dà vita, la donna sogna la vita (Jasmine, 15 anni I.P. cine Tv Rossellini) un giorno sarò nonna (Valentina, 17 anni I.T.C. Pertini) una donna si rialza sempre (Giorgia, 18 anni Liceo art. De Chirico) non ho bisogno di addormentarmi per sognare (Martina, 16 anni liceo sc. Amaldi) sono figlia di mia madre (Cristina, 17 anni Liceo art. De Chirico) essere donna è così difficile che solo le donne ci riescono (Ludovica, 16 anni I.I.S. Margherita di Savoia) le donne sanno guardare oltre (Lucrezia, 15 anni - Liceo cl. Manara) non sono soggetta alla calvizie precoce (Marta, 16 anni Liceo sc. Alberelli) Questi sono alcuni pensieri di giovani studentesse riprodotti in grandi manifesti, affissi sui muri e nelle metropolitane di Roma l 8 marzo 2008: un modo originale per ricordare il centenario della Giornata internazionale della donna, data simbolica che ha assunto, nei vari contesti storici, significati e accenti diversi per la conquista della parità e dei diritti. L ideazione rientra nel progetto Un secolo di donne realizzato dall Assessorato alle politiche educative e scolastiche del Comune di Roma per ricordare questo anniversario. Ventuno sono state le scuole secondarie di secondo grado che hanno aderito all iniziativa partecipando ai vari momenti: formazione, ricerca e realizzazione di un prodotto originale. La formazione, fatta in collaborazione con l Irsifar (Istituto romano per la storia d Italia dal fascismo alla Resistenza), è iniziata con una giornata di studio sul tema Il Novecento delle italiane, un percorso di storia delle donne che, partendo dalle lotte per il diritto di voto di fine Ottocento, ha attraversato il secolo per concludersi con il femminismo degli anni settanta.

2 Le singole scuole hanno poi approfondito i temi di ricerca e realizzato lavori originali per una mostra cittadina che ha chiuso l iniziativa. Il progetto ha preso avvio con la distribuzione, nelle ventuno scuole superiori, delle cartoline prestampate con le quali si sollecitavano le studentesse a completare la seguente frase: Sono felice di essere donna perché... L adesione è stata entusiastica e rileggere questi pensieri, analizzarne i contenuti e riflettere sul loro significato può aprire un indagine interessante sull immaginario delle giovani donne, sui differenti modi di vivere la propria appartenenza, di percepire o no il valore della differenza di genere. Ma è anche una lettura capace di rivelare altro: il permanere di stereotipi e di modelli culturali tradizionali, la consapevolezza dei diritti, la condivisione e la valorizzazione delle lotte del passato. C è un altro sguardo interessante, quello che si sofferma sul rapporto tra le generazioni, un tema centrale per l educazione e per chi opera nella scuola; tuttavia lo sguardo può diventare più coinvolgente anche in riferimento al femminismo del passato. In altre parole ci si può chiedere quanto dell esperienza delle madri o delle nonne sia transitata nelle giovani, se i temi di quella esperienza collettiva siano arrivati alle studentesse di oggi e, soprattutto, se abbiano contribuito in qualche modo a renderle più consapevoli e più sicure nella propria autorappresentazione. Seguendo questa chiave di lettura l analisi delle risposte e delle considerazioni sollecitate dal quesito ha riservato alcune sorprese: un attenzione focalizzata più sui sentimenti che sui diritti, una caratteristica dovuta forse alla giovane età (14-19 anni); la diffusa ed entusiastica identificazione del femminile con la maternità; una visione abbastanza tradizionale del rapporto tra i sessi. Tuttavia sono numerose le risposte che esprimono un senso di orgoglio, di felicità nell essere donna, forse un lascito significativo del femminismo del passato. Non mancano inoltre i riconoscimenti per le battaglie e per l affermazione dei diritti delle donne, ma è anche sorprendente leggere l ironia con la quale viene rappresentato lo specifico femminile. Un ironia che forse deriva da un autorappresentazione positiva e dalla consapevolezza del proprio valore, segni di una trasformazione culturale acquisita - sulla quale non si riflette mai abbastanza - e che rimanda alle differenti condizioni di crescita e di maturazione delle giovani donne. La lettura di tutte le risposte ha evidenziato alcune categorie o parole chiave attraverso le quali poter raggruppare ed analizzarne i contenuti: tradizione, emozioni e sentimenti, emancipazione, orgoglio, ironia. 1. Tradizione Su un totale di 916 schede esaminate, 231 riguardano direttamente il tema della maternità. Evidentemente il desiderio di maternità è diffuso e viene declinato in modi diversi. Per molte costituisce un progetto, una speranza, una possibilità strettamente individuali: La frase Sono felice di essere donna perché.. è stata completata in questo modo: Noi donne mettiamo alla luce i figli e li sentiamo vivi sin dal primo giorno. Per nove mesi posso essere un corpo e un anima con mio figlio. Dietro una donna c è sempre una mamma. Posso dare la vita a un altra vita. Posso sentire la vita di mio figlio prima che nasca. Non vedo l ora di diventare madre Ho la speranza che un giorno avrò la gioia di diventare mamma Per altre la maternità rappresenta il contributo più importante delle donne alla vita nel suo complesso e lo stesso tema viene espresso anche in modo meno tradizionale o quasi filosofico : Sono la vita. Custodisco l immensità della vita. In ciascuna di noi c è un pezzo del futuro e del passato. La donna è motore della vita. Donna è vita, la donna dà la vita, la donna sogna la vita.

3 Per nove mesi ho la forza di due persone. Con le nuove tecnologie in futuro potrei procreare da sola Noi portiamo in grembo le radici della sensibilità. Ho il dono di essere il tramite di una nuova vita. Ma la tradizione non riguarda solo la maternità, dalla lettura di alcune frasi emerge anche una visione dei rapporti con l altro sesso basata su stereotipi rassicuranti e tradizionali: Posso stare a casa e aiutare la famiglia. Ci piace essere corteggiate. Accanto posso avere un uomo. Quando mi sveglierò una mattina avrò un uomo al mio fianco che mi proteggerà per tutta la vita. In noi sono racchiuse grazia e fertilità e rappresentiamo le muse ispiratrici dei nostri uomini. Posso spettegolare con le mie amiche. Si può fare shopping sfrenato. Il primo passo è sempre l uomo a farlo e siamo noi che seguiamo. Grazie ai nostri pregi e difetti riusciamo a completare l uomo. Sono felice di poter amare un uomo. 2. Emozioni e sentimenti Molte sottolineano la sensibilità e la capacità di amare come caratteristiche femminili: Leggiamo oltre le righe di molte incomprensibili scritture. Le nostre emozioni vengono dal cuore. Le donne sono emozioni forti, passioni, valori difficili da imitare. Il vero amore dimora nel cuore di una donna. I miei sentimenti sono come un fiume in piena che travolge tutto ciò che trova. Mi sento straripare di amore e di fantasia. Posso credere nei sogni e nell amore eterno. In altre le emozioni e i sentimenti diventano un motivo di orgoglio: Non ho paura di esprimere la mia sensibilità e le mie emozioni. Non ho bisogno di addormentarmi per sognare. Mi sento il cuore dell universo. Posso piangere davanti agli altri senza dover dimostrare di essere forte a tutti i costi. Il mondo è una favola e io sono una principessa. Se il mondo dovesse contare solo sull intelligenza degli uomini saremmo rimasti all età della pietra. Posso amare gli uomini per quello che sono. 3. Emancipazione Rientrano in questa categorie le risposte consapevoli delle lotte del passato che hanno reso possibile la libertà di tutte. Gran parte delle frasi fanno riferimento ai diritti conquistati attraverso lunghe ed estenuanti battaglie, protagoniste molte donne a cui si deve essere grati: sono diritti ormai acquisiti che permettono a tutte di poter vivere più liberamente: Le donne sono combattive, hanno lottato per secoli per arrivare dove sono ora. Sono state in grado in passato di far valere i propri diritti. Discendo dal genere femminile che ha lottato secoli per ottenere i propri diritti e la propria libertà. Siamo indipendenti dagli uomini. Ora siamo libere di dire tutto ciò che pensiamo. Oggi le donne sono libere di fare le proprie scelte.

4 Le donne sono combattive, hanno lottato per secoli per arrivare a dove sono ora. 100 anni fa moltissime donne hanno avuto il coraggio di scioperare. Come nell antica Creta lo sviluppo risiede nel matriarcato. Grazie alla lotta di tante donne per ottenere diritti pari a quelli degli uomini so che avrò la possibilità di realizzare il mio futuro. Orgogliosa per le donne che in passato hanno lottato per i diritti. Altre frasi sottolineano come il cammino verso i diritti sia ancora in larga parte da compiere e alludono quindi ad un impegno individuale che deve continuare: Il mio obiettivo principale è dimostrare a questa società maschilista che cosa vale una donna. Combattiamo tutte insieme per i nostri diritti. Voglio dimostrare che anche noi siamo in grado di risolvere e poter svolgere questioni che molto tempo fa ci erano impedite. Rappresento la rivendicazione dei diritti. Ogni obiettivo raggiunto ha il sapore di una meritata conquista. Posso continuare la tradizione e l avanzamento della donna al giorno d oggi. Non mi arrendo mai per difendere me stessa, il mio essere donna. Ho la possibilità di dimostrare la parità dei sessi. Oggi posso esprimere la felicità di esserlo. Posso condividere tutto con il mio ragazzo. È un orgoglio e un onore rappresentare le donne del passato. Lotto per non essere sottomessa. Per ottenere qualcosa dovrò lavorare il doppio di un uomo ma proprio per questo poi mi sentirò doppiamente felice Nessuno mi può impedire di essere prima di tutto donna senza rinunciare ad avere più diritti nella società di oggi 4. Orgoglio La fierezza di appartenere al sesso debole ha sollecitato moltissime risposte; alcune sottolineano la forza e la determinazione delle donne, ne emerge una sorta di unicità dell essere donna: Sento di appartenere al sesso più forte. La donna si rialza sempre. La donna non si scoraggia mai. Della determinazione siamo esempio e colonna. Esserlo vuol dire una sfida in più. Sono determinata e non ho paura di affrontare la vita. Sono nata donna e più vado avanti più sono fiera di esserlo Non abbiamo bisogno di apparire forti e importanti, lo siamo e basta. Posso portare avanti tutto l orgoglio e la forza che molte donne nascondono dentro di sé. Siamo uniche e speciali. Chi dice donna dice danno, finalmente posso smentire tutto e riderci sopra. Lo stesso senso di orgoglio si esprime anche attraverso immagini originali e talora poetiche: Siamo il riflesso di una vita colorata. Le donne sono tutto. Mi sento il cuore dell Universo. È tutto ciò che desidero. Che mondo sarebbe senza. Posso trasformare i miei sogni in realtà. Siamo l orgoglio e il motore del mondo. Non è da tutti esserlo. Essere donna è un arte, arte di carisma, sensualità e fascino. Riusciamo sempre a sorprenderci.

5 Essere donna è bello, significa vivere la vita più intensamente in ogni cosa. Per alcune è motivo di orgoglio sottolineare le differenze e definirsi in contrapposizione all altro sesso: In un certo modo le donne riescono più degli uomini a tenere l originalità del mondo. Siamo più intelligenti degli uomini, più mature per prendere decisioni importanti. Ho la sensibilità che un uomo non può avere. I nostri valori sono tutto ciò che gli uomini si sognano. Ma sarei ancora più felice se non ci fosse il maschilismo. Senza di noi gli uomini sarebbero persi. Posso dimostrare che il sesso femminile non è quello più debole. È la donna che fa l uomo. Nella coppia le decisioni le prendiamo noi. La forza dell uomo è la forza, la forza della donna è l essere donna. Capisco ciò che gli uomini non capiscono. È triste essere uomo. Ci sono uomini che si operano per essere come me. Poche le frasi che alludono al tema della complicità fra donne (idea cardine del femminismo), come questa che rimane pur sempre nell ambito dei rapporti familiari: Quando rido con mia madre dei difetti di papà 5. Ironia Gli slogan ironici hanno rappresentato in passato una componente, un arma importante del femminismo, uno strumento dissacrante e al tempo stesso divertente: esprimevano la forza e la consapevolezza delle donne. Lo stesso tipo di ironia sembra ritornare in alcune di queste frasi e fa pensare alla creatività usata come affermazione femminile. Tuttavia l atteggiamento di distacco ironico e felicitante implica una maturità anche culturale che non è molto frequente ritrovare nelle giovani le quali, invece, si esprimono in questo modo: Ho tolto una costola ad Adamo. Donna è come la Nutella: che mondo sarebbe senza! Oltre alle gambe c è di più. Ho più scelta tra gonna e pantaloni. Posso portare i tacchi alti. Non sono un uomo. Se la nave affonda ho la precedenza. La donna ha scoperto il gusto delle mele Non sono soggetta alla calvizie precoce. È più difficile che essere uomo e a me piacciono le sfide. Sono la perfezione di un esperimento. Posso bazzicare da un uomo a un altro L ironia più riuscita è quella di chi modifica il senso della frase proposta, premettendo un non a quel sono felice di essere donna perché, o addirittura, in un completo ribaltamento di senso, inserisce il verbo al condizionale e parla di una particolare condizione in cui sarebbe bello NON essere donna: NON sono felice di essere donna perché siamo protagoniste di relazioni conflittuali NON sono felice di essere donna perché vengo sempre considerata minorata Sarei felice di NON essere donna quando torno a casa di notte da sola